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Mimicry. Estetica del divenire animale
Mimetismo (mimicry) o ""lusso pericoloso tra natura e cultura"""". Ciò che è in gioco nella famiglia di termini che, nel più vasto plesso mimesis, imitazione, mimetismo, delimita l'ambito in stretta connessione con il mondo animale è l'interesse per i fenomeni che in esso, o per analogia con esso nel mondo umano, si svolgono al di sotto, o comunque al limite, del livello della coscienza. Il """"divenire animale"""" che si propone qui di indagare nelle sue implicazioni estetiche trova la sua posta conoscitiva nel rivendicare le ragioni di un sapere figurale e di una conoscenza """"inconcettuale"""". In particolare, tale sapere viene visto dispiegarsi, in maniera esemplare, nell'opera di Elias Canetti (1904-1994) e nella sua idea di metamorfosi, a proposito dei simboli della massa, dei deliri del potente, delle rappresentazioni pittoriche dell'orrore, delle riproduzioni imitative del copista e delle imagines agentes, fino a implicare un intero immaginario zoologico nei vari passaggi del suo riscatto creaturale. E nell'opera di Roger Caillois (1913-1978) e nella sequenza di immagini scaturita dalla sua tentazione mimetica, che va dall'identificazione zoomorfa con un principio aggressivo e distruttore illudendosi di poterne regolare il contagio, fino alla traduzione del mimetismo in principio di analisi dei fenomeni estetici e culturali, il gioco, il travestimento, la mimica, la mimetizzazione, le diverse gradazioni della somiglianza, l'imitazione e il mimo, la maschera e la metamorfosi."" -
La dignità umana. Dal concetto di Pico della Mirandola alla sua oggettivazione storica
Il principio di indeterminatezza dell'uomo di cui parla Pico della Mirandola nella sua celebre ""Orazione"""" (1482) è stato di recente ripreso dalla giurista Mireille Delmas-Marty, che ha proposto di inserirlo fra i diritti fondamentali e inalienabili dell'uomo, in quanto caratteristica specifi ca della sua identità. Calegari passa in rassegna testi di eminenti pensatori, sociologi, storici, logici, biologi ed ecologisti (Kierkegaard, Steiner, Buber, Teilhard de Chardin, Jonas, Skinner, Luhmann, Habermas, Atlan, Gore) che, nelle loro riflessioni, hanno trattato - direttamente o indirettamente - il principio enunciato da Pico, contribuendo a renderlo attuale e suscettibile di ulteriori sviluppi nella sua definizione normativa e culturale, anche nell'ambito del dibattito sul genoma umano e su alcuni aspetti rilevanti dell'eugenetica."" -
Rappresentare mondi di vita. Radici storiche e prospettive per il progetto di territorio
L'obiettivo del testo è delineare un ""processo di rappresentazione patrimoniale del territorio"""" che includa la popolazione nella definizione di cartografie utili alla produzione di progetti locali. Progetti volti alla riappropriazione e al rafforzamento della dimensione dell'abitare che la modernizzazione ha reso sempre più passiva."" -
Frid 2017. Sul metodo/sui metodi. Esplorazioni per le identità del design
Che senso ha, oggi, proporre una discussione sulle metodologie della ricerca in design, in un mondo di mutamenti rapidi e imprevedibili, in una situazione che sembra richiedere flessibilità e astuzia, intuizione e azzardo più che il rigore di strumenti consolidati? Per rispondere a queste domande, la terza edizione di Frid - Fare ricerca in design ha messo a confronto dottorandi, dottori di ricerca e studiosi sul tema dei metodi. Al plurale. Non per rincorrere modelli normativi, ma per esplorare i diversi modi di ricercare nei vari contesti e per individuare le sfaccettature nelle quali si mostra oggi la disciplina del design. Proprio nel momento del successo planetario del design, mentre la disciplina sembra avere contorni sempre più sfuggenti, il Forum affronta i temi della ricerca finalizzata a produrre nuova conoscenza nel campo del design. Attraverso i racconti dei giovani ricercatori - e con l'aiuto dei docenti, che si confrontano su parole chiave contrapposte - Frid prova a capire come il design, attraverso la ricerca e le sue pratiche, fissare i propri presupposti, il proprio campo di azione e, appunto, i propri metodi di lavoro. Metodi rigorosi, coerenti e precisi, ma al tempo stesso duttili e aperti di fronte alle trasformazioni di un mondo tanto diverso da quello delle origini della disciplina, alla metà del secolo scorso. -
Athanor (2017). Vol. 21: L' immagine nella parola, nella musica, e nella pittura
Attraverso la tematizzazione dell'immagine, che non è soltanto di carattere visivo, ma anche sonoro (Ferdinand de Saussure parlava a proposito del signifiant di ""immagine acustica"""") si possono individuare i rapporti strettissimi che intercorrono tra la parola - il segno verbale - , la musica e la pittura. Malgrado l'opinione diffusa della loro separazione, nell'arte verbale e non verbale, molte sono le opere che confermano questa interconnessione. Il volume intende appunto, attraverso contributi provenienti da settori disciplinari diversi, tematizzare non solo all'interno delle opere artistiche, ma anche nel linguaggio ordinario, l'inscindibile collegamento tra le diverse modalità dell'immagine. La stessa enunciazione con la sua inevitabile accentuazione, che la differenzia dalla frase, manifesta questa indissolubilità di musica e parola. Al volume partecipano autori italiani e stranieri interessati a questa tematica."" -
La sperimentazione tecno-tipologica nel progetto della residenza collettiva
Gli obiettivi di indagine del testo muovono da alcune condizioni di contesto relative al rinnovato e urgente interesse nei confronti della 'questione delle abitazioni' quali emergono dai cambiamenti epocali che la crisi economica del 2008 e l'evoluzione della società dell'informazione e della conoscenza hanno generato nella cultura contemporanea. Dal ripensamento dei modelli dell'abitare, orientati verso assetti maggiormente fluidi, flessibili ed evolutivi così come la consapevole acquisizione delle istanze della sostenibilità, che, a seguito delle modificazioni ambientali, si confrontano e si completano con gli obiettivi di resilienza, anch'essa declinata nelle dimensioni ambientale, sociale ed economica, scaturisce l'occasione per riaprire e ampliare il dibattito sulla qualità del progetto per la residenza. A differenza del panorama internazionale, infatti, che assume e sviluppa le forme e i tipi dell'edificio collettivo quale risposta, con soluzioni a elevata densità, al problema di contenimento della risorsa suolo e alla richiesta di nuove forme abitative evolutive, la discussione in Italia, prescinde dall'interrogarsi su alternative ad una convenzionale e consolidata organizzazione dello spazio dell'alloggio e individua nell'innovazione tecnologica e nel controllo dei costi di costruzione, il tema prevalente e predominante cui orientare le esplorazioni progettuali. Ne sono complici, da un lato, ragioni culturali, legate alle logiche del mercato immobiliare, e al retaggio di modelli radicati a partire dal secondo dopoguerra, dall'altro, la rigidità della normativa di natura prescrittiva. Conseguentemente, il testo intende ragionare, invece, intorno al tema della qualità abitativa quale risultato di una costante ed esplicita integrazione fra tipologia e tecnica, e di una sperimentazione tecno-tipologica come lavoro di ricerca progettuale, che includa la variabile tempo come ineludibile dimensione del processo progettuale. Tale tesi viene sostenuta a partire dal riconoscimento di un medesimo approccio nello sviluppo della ricerca architettonica sui temi della residenza, a partire da alcune innovazioni tecniche che hanno dato origine a una continuativa indagine e sperimentazione nel corso del Novecento, organizzabile secondo alcune traiettorie che si focalizzano sia sulla relazione fra sistema tecnologico e sistema spaziale funzionale, sia sulla dimensione processuale degli interventi. Tali percorsi vengono, infine, attualizzati e implementati per definire prospettive di lavoro e confronto per il dibattito disciplinare contemporaneo e auspicano un cambio di paradigma che superi il concetto di architettura come non mutevole oggetto di contemplazione per trattarla, viceversa, come processo dove il cambiamento diventa una prevista variabile della progettazione. Al di là della specifica attenzione sul tema della residenza il testo, infatti, pone inevitabili questioni sugli assunti teorici del progetto, sia sulla modificazione degli approcci a seguito dell'inclusione della dimensione temporale, nella pluralità delle sue accezioni, sia, ancora una volta, sulle ripercussioni che il cambiamento tecnologico, oggi digitale, provoca sugli statuti più o meno tradizionali della disciplina. Con scritti di Elisabetta Ginelli e Roberto Podda. -
Atleti del fuoco. Undici studi tra arte, tragedia e rivolta
L'arte non è qui il gioco innocuo delle rappresentazioni senza verità; la filosofia non è una disciplina, ma un corpo a corpo tra le esistenze e ciò che le salva o le destina al nulla; il tragico viene qui sottratto alla tradizione aristotelica e consegnato al dominio di daimones che nel contemporaneo ignorano mimesi e catarsi; il Cristianesimo viene assunto nelle sue forme più instabili e sconcertanti. -
Poi s'infiammò di notte la parola. Poesie (1977-2018)
Questo libro nasce dall'esigenza di recuperare orme, tracce dai contorni nient'affatto svaniti, disseminandole nella perseguita direzione di una conoscenza che sia, insieme, ascolto e risveglio. Postfazione di Giuseppe Moscati. -
Intertwining. Ediz. italiana (2018). Vol. 1: Unfolding Art and Science.
Vogliamo andare oltre il pensiero dell'architettura come oggetto. L'architettura non è separata da noi: non è una cosa che va giudicata semplicemente per le sue proprietà formali, per la soddisfazione di preoccupazioni programmatiche o per le sue prestazioni in termini di parametri tecnici. Non vogliamo ignorare l'importanza di questi fattori, ma desideriamo arricchirli, comprendere e articolare in che modo l'architettura possa catturare ed esprimere strati invisibili di significato e scopo. Vogliamo pensare all'architettura come verbo, motore, modellatore, agente attivo nella prosperità umana. Per apprezzare la potenziale forza dell'architettura, vogliamo esplorare l'esperienza dell'architettura e l'esperienza intimamente connessa del creare architettura. Per rivolgere la nostra attenzione all'esperienza è necessario che ascoltiamo e consideriamo la conoscenza da una varietà di discipline. L'esperienza è multidimensionale, multidirezionale e irriducibile. L'esperienza supera sempre, scorre oltre ogni confine che tenti di circoscriverla. -
Puzzles. Una guida introduttiva al trauma e alla dissociazione nell'infanzia
Dalla competenza clinica sul campo di un'esperta internazionale, un libro espressamente dedicato al riconoscimento e alla terapia dei disturbi dissociativi conseguenti a traumatizzazione e trascuratezza gravi nei bambini e negli adolescenti. ""Dedicare un libro alla dissociazione infantile ha un duplice proposito: da una parte, quello di tornare a mettere sul tavolo l'importanza di individuare, riconoscere e prevenire la traumatizzazione precoce; dall'altra, quello di insegnare a riconoscere che la dissociazione è un adattamento post-traumatico che ha effetti profondi nella costruzione del senso di noi stessi."""""" -
Spazi di memoria nella Berlino post-socialista
A trent'anni dalla caduta del Muro l'eredità della Repubblica Democratica Tedesca pone problemi identitari e politici tuttora irrisolti, che si riflettono in maniera paradigmatica nelle contraddizioni della nuova Berlino. Questo studio esplora le diverse espressioni di memoria della DDR presenti nella capitale, i loro sviluppi e le modalità di relazione reciproca. Le dinamiche della memoria pubblica istituzionale vengono messe a confronto con le strategie individuali del ricordo, portando alla luce fragili meccanismi di costruzione del passato. Indagini condotte con un originale approccio multidisciplinare esaminano le tracce urbane, le rappresentazioni museali e mediatiche, le immagini storiografi che e private della DDR all'interno di una città in continuo fermento. Un viaggio nel cuore cicatrizzato della Berlino unita, attraverso gli occhi dei suoi protagonisti. -
L' amore nel Settecento francese. Idee e forme
Le tragedie e le commedie, i romanzi e i trattati morali, le corrispondenze e l'arte del Settecento francese accordano all'amore una parte fondamentale nella costruzione della felicità al tempo stesso in cui ne evidenziano e ne denunciano il fondo doloroso. L'amore si fa figura del ""tragico"""", riflesso di un'epoca in cui evidenti appaiono, nella loro compresenza, l'ossessione dell'ombra e la nostalgia della luce."" -
L' insegnante di terracotta. La buona scuola ... e poi?
Allieve allibite di fronte a suore che cantano nel film ""Tutti insieme appassionatamente"""", sospetti di indecenza all'ascolto di """"Bocca di rosa"""" di De André, ragazzi disabili trascurati e bistrattati. Potrebbe sembrare di essere a metà degli anni Sessanta e invece siamo nel 2018. Dietro la cattedra della scuola italiana si trova un insegnante spaurito, disorientato. A tre anni dall'approvazione della Buona Scuola e con l'incognita delle scelte di un nuovo governo, Michele Canalini tratteggia la figura di un """"insegnante di terracotta"""" che si ritrova a dover fronteggiare i diktat degli uffici scolastici, le invadenze di psicologi e specialisti e, last but not least, le immancabili richieste di genitori sempre più ansiosi e organizzati in ubique comunità di Whatsapp. Riuscirà il nostro """"insegnante di terracotta"""" a non frantumarsi in mille pezzi e a restare intatto, piccolo soldato al servizio della modernità, del ministero, della classe e, infine, anche di se stesso?"" -
Campi dell'immaginario
Questo volume raccoglie quattordici articoli del filosofo dell'immaginario Gilbert Durand, apparsi tra 1955 e 1996. In questi brevi lavori sono affrontati i temi a lui più cari: la simbolica elementale del maestro G. Bachelard; l'ermeneutica del sacro dell'amico R. Bastide; l'archetipologia junghiana; la teoria strutturo-funzionale di Dumézil, la mitocritica eliadiana. E ancora, critica letteraria e poetica, estetica e sociologia. Ne emerge un'inedita antropologia simbolica, frutto della multiforme creatività e transdisciplinarietà del grande teorico dello ""strutturalismo figurativo""""."" -
La memoria musicale: un arco di pensiero. Appendice e approfondimenti a «Una teoria dell'ascolto musicale (2015)»
Una forma di pensiero che s'identifichi con le sue stesse condizioni generative, fa venire alla mente le origini chironomiche del far musica, al modo di ancor più astratti geroglifici di antiche culture. È condizione questa che accomuna ""ab imis"""" la sonorità presa per se stessa, segnata dalle immediatezze di sintomi e riflessi da considerare come oralità in modi diffusi e radicali. Ne consegue che una cultura orale non procede per via di segni come parole o figure geometriche astratte, e di qui a logica formale; per altra via, è prassi comunicativa che poggia sulla memoria, sede di tangenza intersoggettiva."" -
Riflessi di stelle. Immagini divistiche nel cinema autoriflessivo di Hollywood
Quando il cinema americano sceglie di riflettere su se stesso, la figura della diva emerge come soggetto privilegiato. Analizzando alcuni dei più significativi film di ambientazione hollywoodiana, la ricerca si sofferma sul groviglio di aspirazioni femminili, timori culturali e tensioni sessuali che da sempre accompagnano tale figura. Partendo dalle commedie degli anni Venti come ""Maschere di celluloide"""" di Vidor, in cui la star è un'ingenua pioniera, si passa ai mélo del decennio successivo come """"È nata una stella"""" di Wellman, che prendono coscienza del lato oscuro del sogno divistico. Infine, si arriva ai capolavori del dopoguerra, come """"Viale del tramonto"""" di Wilder e """"La contessa scalza"""" di Mankiewicz, in cui le protagoniste sono ormai deliranti astri in declino o sex symbol condannate a una carriera fortunata ma alla sconfitta nell'ambito privato. Particolare attenzione, inoltre, è stata prestata al caso del musical: tanto nel memorabile """"Cantando sotto la pioggia"""" di Donen e Kelly quanto nel più oscuro """"Lo strano mondo di Daisy Clover"""" di Mulligan, la diva si pone come presenza eversiva, decisa a non lasciarsi stritolare dagli alienanti meccanismi della tecnologia sonora."" -
Soggetto e redenzione. Il giovane Lukács
Gli scritti giovanili di Lukàcs, prima della sua adesione al marxismo, hanno subito l'influenza dell'idealismo tedesco e persino di certi pensatori ungheresi in qualche modo vicini alle avanguardie, e presentano degli aspetti teorici ""sorprendenti"""". Forse l'aspetto più interessante e innovativo degli studi contenuti in questo volume consiste nel fatto che con essi viene messa in luce la complessità del personaggio e la sua straordinaria capacità di """"traghettare"""" - nell'ambito della sua teoria marxista della letteratura - tutta una serie di elementi che provenivano da altri contesti culturali e che hanno tentato per decenni di rivitalizzare il suo marxismo, liberandolo dal determinismo e dal dogmatismo dei burocrati stalinisti. Il grande tema filosofico che attraversa tutti i saggi qui pubblicati è il rapporto tra il soggetto e la realtà esterna, trattato sia in termini puramente teoretici, sia in termini politici. Un altro motivo che percorre questi saggi, in maniera implicita e sotterranea, è il motivo della """"redenzione"""", inteso come il passaggio dal soggettivismo alla coscienza di classe, dallo spiritualismo metafisico al materialismo, dal frammentario al sistematico."" -
L' uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità. Vol. 14-15: Campiflage.
Il volume presenta, tra gli altri, i contributi di: Antonello Negri, Anna Mazzanti, Claudio Marra, Maria De Vivo, Silvia Bignami, Viviana Pozzoli, Federica Muzzarelli. -
Universo Gomorra. Da libro a film, da film a serie
Libro-inchiesta di Saviano da oltre 2.250.000 copie vendute soltanto in Italia, film di Garrone da 10.175.000 euro d'incassi, serie televisiva di culto trasmessa in oltre cinquanta Paesi. Gomorra è stato ed è il fenomeno.rn Per comprendere i motivi di un successo planetario come Gomorra e addentrarsi nella complessità narrativa di un'opera transmediale, questo libro analizza il fenomeno sotto diverse prospettive che si spingono ben al di là dei television studies. Una raccolta ragionata di saggi che rintraccia da una parte le caratteristiche stilistiche dell'opera audiovisiva, dall'altra l'impatto che la ""costellazione Gomorra"""" ha avuto sul sistema di comunicazione, sul territorio, sulla rete e anche sulla produzione cinematografica e televisiva in Italia."" -
Avvenire e dolore trascendentale
Tra i libri più importanti usciti sull'argomento negli ultimi trent'anni, quest'opera risulta una lettura essenziale per tutti coloro che sono interessati alla filosofia continentale contemporanea. Da un'assenza di pensiero dell'avvenire nella filosofia di Hegel risulterebbe un'assenza di avvenire della stessa filosofia hegeliana. Catherine Malabou, allieva di Jacques Derrida, con la sua riflessione filosofica ha smentito questo assunto, lavorando sul concetto di plasticità e mostrando come esso descriva al meglio la teoria della temporalità sviluppata dal filosofo tedesco.