Sfoglia il Catalogo ibs012
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7561-7580 di 10000 Articoli:
-
Il filo di Arianna. Trattati di alchimia dall'antichità al XVIII secolo. Vol. 1
Importante e completa raccolta di trattati alchemici, con testi finora in gran parte inediti o poco noti. Il titolo dell'opera, ""Il filo di Arianna"""", allude al tortuoso percorso che gli alchimisti devono affrontare per giungere al compimento della loro Opera. I testi scelti sono tra i più significativi dell'alchimia nella sua storia millenaria, in prosa o in versi, sotto forma di trattati, dialoghi, racconti o fiabe. I testi sono corredati da un ricco repertorio di immagini alchemiche."" -
Donatoni e il fare musica. 1949-1972. L'opera al nero
Nel mettersi sulle tracce del cammino compositivo di Franco Donatoni, lungo il tratto che in particolare si articola tra l'anno del «dono» costituito dall'ascolto del quarto Quartetto di Bartók (1949) e l'atto autosacrificale che fu la scrittura di To Earle two (1972), il pensiero deve abbandonare ogni porto sicuro, ogni sapere predisciplinato, rimettendo in gioco concetti e prassi euristiche. Partecipare al carattere labirintico di tale cammino, alla sua facoltà mimetica di attestarsi ogni volta in una configurazione di stilemi e grammatiche da attaccare e corrompere. Nell'«ogni volta unica» di queste stazioni, la musica di Donatoni si svicola come ulteriorità e insieme come resto linguistico. Ben lontano in realtà da ogni esoterica, questo cammino, o «opera al nero», si rivela come una trasmutazione sempre in atto, spinozianamente tesa alla sperimentazione del far-si capace di un corpo, di «cosa» può essere capace un corpo, compositore o esperiente che sia. Il rapporto tra corpo e cosa, raccolto attorno alla nozione, assolutamente centrale in quegli anni, di «materiale», è così aperto ad una dimensione di attuale, reciproca affezione, strutturata come una scena semiotica. Un chiasma che offre due prospettive, entrambe legate al binomio weiliano attenzione/attesa: dalla parte del corpo, la possibilità di un'etica della vita activa, giocata sulla pratica inesausta di attenzione all'evento sonoro, alla sua portanza di dono. Dalla parte della cosa, quella di disseminare i lineamenti di un'estetica gnoseologica, ove giudizio e analisi, lungi dal contornarla e stabilirne l'apparenza, ne raccolgono l'attributo di actuositas, la sua attesa a un senso ad-venire. -
L' era Marchionne. Dalla crisi all'americanizzazione della Fiat
Un’incalzante e documentata indagine giornalistica. Il ritratto anticonvenzionale di uno dei personaggi più controversi della vita economica e sociale del nostro paesernrn«Ma i suoi dipendenti, e più in generale i cittadini italiani, hanno valide ragioni per rimpiangerlo? Ad alimentare qualche sano dubbio in merito è una lunga, documentata e spietata indagine giornalistica: L’era Marchionne di Maria Elena Scandaliato» - Carlo Formenti, MicroMegarnrn""Sergio Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa."""" Sabato 21 luglio, FCA dirama un comunicato destinato a sconvolgere i mercati e l'opinione pubblica. Sergio Marchionne, l'uomo che negli ultimi anni ha guidato il rinnovamento del gruppo FIAT, è gravemente malato ed è costretto a passare il testimone, segnando così la fine di un'era iniziata nel 2004 e contraddistinta da luci e ombre. Secondo alcuni, un manager illuminato, secondo altri, l'artefice di un processo che, pezzo dopo pezzo, ha determinato la demolizione del sistema di relazioni industriali nel nostro Paese. Il contratto nazionale di lavoro, il travagliato rapporto con la FIOM e con gli operai degli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori, la """"secessione"""" da Confindustria, sono soltanto alcune delle più discusse operazioni condotte da Marchionne sull'onda di una globalizzazione sempre più spietata e selvaggia. L'inchiesta della giornalista Maria Elena Scandaliato si propone di raccontare chi è veramente il supermanager Sergio Marchionne e di comprendere le """"condizioni ambientali"""" nelle quali egli ha operato in questi anni. In fondo Marchionne non ha svolto altro che il lavoro per il quale è stato lautamente pagato, ovvero """"generare profitto unico fine dell'impresa"""", per citare Cesare Romiti. È stato il sindacato, piuttosto, ad aver tradito la sua missione naturale e ad aver smesso di combattere al fianco dei lavoratori."" -
Il disegno del paesaggio sonoro
Basandosi sugli strumenti provenienti dalle discipline che afferiscono ai soundscape studies e sui modelli di descrizione eidografica tipici delle mappe, e raccordandoli con gli approcci contemporanei propri della disciplina del disegno, il libro indaga metodologie e pratiche transdisciplinari per rappresentare i ""paesaggi sonori"""". Il volume è suddiviso in tre capitoli. Il primo cerca di fare chiarezza sulle relazioni tra cultura visuale e cultura uditiva, in riferimento soprattutto al disegno e alla nozione di rappresentazione, e sullo stato dell'arte dei soundscape studies. Il secondo propone una classificazione degli approcci alla rappresentazione sonora, ponendo l'attenzione soprattutto su alcune pratiche di sound mapping individuabili nei contesti artistici. Il terzo, infine, presenta e discute i paradossi, le questioni salienti e le potenzialità dei progetti di mappatura sonora, alla luce dei modelli e delle pratiche contemporanei del disegno e della rappresentazione."" -
La dotazione. L'azione sociale oltre la giustizia
Come inquadrare quelle azioni sociali in cui le persone danno di più di quanto la situazione richiederebbe senza per questo essere dono classico? Queste azioni, che chiamiamo di dotazione, costituiscono un registro inesplorato dalla sociologia contemporanea, pur essendo frequenti nella letteratura e nella pratica. La nuova teoria dei registri d'azione apre questo spazio di ricerca opposto alla dominazione. La dominazione qui viene riletta in azione come trasgressione dei vincoli di giustizia che fanno da comune denominatore alle più note teorie contemporanee della giustizia sociale. Dopo la teoria dei regimi d'azione di Boltanski e Thévenot, la teoria dei registri d'azione apre la possibilità di un rilancio della critica sociale su nuove basi e guarda alla costruzione di una società post-crisi della dotazione. Ovvero una società delle capacitazioni estese, che tenga insieme la creazione di valore condiviso e una forma non individualizzata di realizzazione di sé. -
La cura nel tempo. Tempus fugit
Il presente volume intende approfondire la componente temporale nella cura dei pazienti, in particolare nella cura di quelli che si trovano in una situazione di fine vita. L'autrice ha scelto la situazione-limite del paziente oncologico in cure palliative proprio perché questi pazienti hanno una percezione del tempo ""amplificata"""" dalla morte imminente: il limite che vivono concede un senso più profondo al loro vissuto e permette a chi li assiste di provare a dare un nuovo senso della somministrazione della cura. Così, se il fine ultimo di medici e operatori sociosanitari è quello di curare e assistere i pazienti, tutti loro dovrebbero mettersi nella condizione di capire quale sia la percezione del tempo degli assistiti e quale può essere il percorso di cura più consono ai loro bisogni. Nelle cure palliative il paziente è soggetto e protagonista: a lui è dedicato lo studio di analisi e sintesi sulla percezione del tempo, l'approccio ermeneutico di interpretazione e il modello di cura che si delinea. Il tempo è, in senso filosofico e pratico, la vera cura per la malattia."" -
Il panico. Ospite imprevisto. Diagnosi del disturbo e terapia EMDR
Il panico, come risconoscerlo? Quali meccanismi lo provocano? Due autorevoli esperte di EMDR ci mostrano come affrontare e sconfiggere uno dei disturbi più diffusi del nostro tempo.Il panico, questo sconosciuto. Come riconoscerlo? Quali sono i meccanismi che lo provocano? Paola Vinciguerra e Isabel Fernandez raccolgono in questo volume non soltanto le considerazioni cliniche sul DAP (disturbo da attacchi di panico), ma anche le testimonianze di coloro che il panico lo hanno vissuto e superato. I dati più recenti parlano chiaro: il numero di italiani che soffre di attacchi di panico aumenta vertiginosamente e l'età d'insorgenza del disturbo si sta notevolmente abbassando. Attraverso l'approccio psicoterapeutico dell'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), considerate oggi strumento risolutivo per il trattamento del DAP, Vinciguerra e Fernandez ci mostrano come affrontare e sconfiggere uno dei disturbi più diffusi del nostro tempo. -
Desiderio di vita. Conversazioni sulle metamorfosi dell'umano. Nuova ediz.
Ciò che unisce autori come Adorno, Canetti e Gehlen, così dissimili tra loro, è senz'altro la natura ""mossa"""", """"plastica"""" dell'esistenza umana. Su questo argomento vertono principalmente le riflessioni che i tre studiosi intrecciano conversando tra loro e che sono raccolte nel presente volume. In Canetti la proclamazione senza incertezze del diritto del vivente alla metamorfosi si accompagna alla critica di qualsiasi forma di organizzazione che definisca in termini rigidamente burocratici e semplicemente ideologici il desiderio irrinunciabile di libertà. Adorno, nella sua riproposizione del tema della soggettività, non riducibile a ciò che appare essere oggi il suo destino di reificazione senza residui, fa ancora valere l'importante ruolo del sociale, nelle sue articolazioni storicamente determinate, per lo svolgimento delle stesse pratiche di soggettivazione. Il punto di vista antropologico e sociologico assunto da Gehlen vuole affrontare invece soprattutto la complessa questione di come un essere esposto quale è l'uomo - una sorta di """"animale non consolidato"""" (F. Nietzsche) - possa conservarsi effettivamente, e nonostante tutto, in vita."" -
La prosa del mondo
Quando si parla del problema dell'espressione in Merleau-Ponty non si può non far riferimento a un testo su tutti: ""La prosa del mondo"""". Rimasta incompiuta - e forse per questo motivo meno conosciuta rispetto ad altre opere - """"La prosa del mondo"""" determina una vera e propria svolta nell'itinerario concettuale di Merleau-Ponty. Nato dall'interesse del filosofo per il linguaggio letterario e influenzato dallo studio di """"Che cos'è la letteratura?"""" di Sartre, il volume presenta le riflessioni di Merleau-Ponty sul linguaggio in generale, ma elabora anche una teoria dell'espressione che si spinge ad affrontare temi come il dialogo e il rapporto con l'altro, la problematica antropologica della comunicazione, l'espressività nell'arte e le sue prime manifestazioni nei bambini."" -
Le metamorfosi della questione sociale. Una cronaca del salariato
Ci sono voluti secoli di sacrifici, sofferenze ed esercizio continuo della coercizione per fissare il lavoratore al posto di lavoro, poi per mantenercelo associandogli una vasta gamma di protezioni che definiscono uno statuto costitutivo dell'identità sociale. Ma è proprio nel momento in cui la ""civiltà del lavoro"""", nata da questo processo secolare, sembrava ormai consolidata sotto l'egemonia del lavoro salariato e con la garanzia dello Stato sociale, che l'edificio si è crepato, facendo risorgere la vecchia ossessione popolare di dover vivere """"giorno per giorno"""". Ormai il futuro ha impresso il sigillo dell'aleatorio. La questione sociale si pone, oggi, a partire dal centro della produzione e distribuzione della ricchezza, nell'impresa, attraverso il regno indiscusso del mercato; non è dunque, come si crede comunemente, quella dell'esclusione. Si traduce nell'erosione delle protezioni e nella vulnerabilità degli status. L'onda d'urto prodotta dallo sgretolamento della società salariale attraversa l'intera struttura sociale e la scuote da parte a parte. Quali risorse si possono mobilitare per far fronte a questa emorragia e salvare i naufraghi della società salariale?"" -
All'ombra delle maggioranze silenziose. Ovvero la fine del sociale
Le masse sono facilmente manipolabili dal potere? rnA novant'anni dalla nascita di Baudrillard, un provocatorio saggio del sociologo francese sulla critica del sistema socio-economico occidentalernLe masse sono facilmente manipolabili dal potere e soggette al condizionamento dell'informazione? Secondo Baudrillard, esse costituiscono un'entità restia al dominio e a ogni tipo di impiego strumentale. Sono molto più potenti delle stesse forze che pretenderebbero, tradizionalmente, di controllarle, siano queste ultime poteri politici o economici, sondaggi o statistiche ""scientifiche"""". Mentre oggi assistiamo a una sorta di ipertrofia della dimensione sociale, ovunque evocata e richiamata per colmarne l'assenza di significato, Baudrillard presenta la tesi che il """"sociale"""" non esista più, e che forse non sia nemmeno mai esistito altrove che nella teorizzazione scientifica. """"All'ombra delle maggioranze silenziose"""" è un testo che mantiene inalterato, dopo quasi quattro decenni dalla prima pubblicazione, il suo carattere apertamente provocatorio e severamente critico nei confronti della logica del sistema socio-economico occidentale e delle stesse scienze sociali, in primis la sociologia. Da lungo tempo fuori commercio in Italia e a breve distanza dal decennale della scomparsa, questo libro costituisce un'introduzione al pensiero di Jean Baudrillard."" -
Spoliazione. I senza casa, senza patria, senza cittadinanza
Piazza Syntagma e Gezi Park, la Primavera araba e Occupy Wall Street, le rivolte in Grecia e i Gilets Jaunes. Negli ultimi anni importanti movimenti di protesta hanno scosso la società capitalista per portare all'attenzione dell'opinione pubblica il grido degli oppressi. Judith Butler, la più importante teorica del femminismo, e Athena Athanasiou, studiosa dei movimenti di rivolta in Grecia e membro della sinistra radicale del suo Paese, analizzano questi avvenimenti alla luce del concetto di ""spoliazione"""" teorizzato da Goffman, per indagare le sue connessioni con il riconoscimento, la performatività, il genere, la protesta, la biopolitica e la convivenza. Il dibattito ruota intorno a coloro che hanno perso il loro Paese, la loro nazionalità, la loro proprietà, e sono stati espropriati della loro appartenenza al mondo, sentendosi traditi da chi non li ha ascoltati. Che significato assume per un individuo questo senso di precarietà, questa perdita sostanziale, in una cornice capitalistica dominata dalla logica del possesso? Il libro fornisce una riflessione sui modi in cui il potere performativo può operare come resistenza politica, proponendo ipotesi interpretative sull'agire della folla quando si raduna per protestare contro la spoliazione psicologica, politica ed economica a cui le popolazioni sono oggi sottoposte."" -
Per una filosofia della danza. Danza, corpo, chair. Nuova ediz.
È indubbio che la danza sia un'arte vivente dei corpi. Questo dato di per sé evidente, tuttavia, non basta a conferirle lo statuto di un'attività che si esaurisce nella costituzione corporea. Considerando il processo di rottura con la tradizione che la svincola dall'etichetta di arte d'evasione e la inscrive nelle svolte più rilevanti del XX e del XXI secolo, è possibile sostenere che, a un livello più profondo, la danza non muove solo il corpo. Essa, potremmo dire, è un corpo che è più del corpo. È l'arte di farne intravedere la dimensione originaria, di muoverne il suo stesso essere: la chair. Attraverso l'originale elaborazione che di questa nozione dà Merleau-Ponty, il testo propone una filosofia della danza attraverso una ""filosofia della chair"""", allo scopo di ricollocare la danza nell'evoluzione stessa dell'arte e delle arti nella loro relazione col pensiero."" -
Io volevo andare nella foresta. Storie di vita per una sociologia dell'esperienza trans
Scopo del testo è riconsegnare la parola a chi, attraverso il proprio corpo, esperisce la condizione trans. Per lungo tempo il ""sapere esperto"""" ha monopolizzato i discorsi sul tema e anche per questo motivo, attraverso la raccolta di storie di vita di soggettività trans, il libro propone una riflessione sociologica sul significato che l'esperienza assume direttamente per chi si racconta. La ricerca qui presentata al lettore vuole esplicitare la consapevolezza della malleabilità del materiale umano soffermandosi sulla comprensione dell'esperienza sociale."" -
Cinema tedesco: i film
Lungo l'arco della sua traiettoria, il cinema tedesco ha avuto a più riprese grandissimo rilievo, esercitando anche un ruolo di punta sul piano internazionale. Il volume ripercorre questa storia attraverso una selezione dei film che ne sono stati protagonisti: dalla stagione del ""cinema d'autore"""" degli anni Dieci, in cui il nuovo mezzo si avvalse della collaborazione dei più noti protagonisti della scena letteraria e teatrale dell'epoca, al periodo weimariano, caratterizzato dalle invenzioni del cinema espressionista e dalla messa a punto di un complesso, raffinato sistema linguistico; dalla fase che accompagna gli anni del nazismo, in cui si fa portavoce delle parole d'ordine del regime, ma anche delle sue, ancor oggi dibattute, contraddizioni, al periodo apparentemente più provinciale dell'immediato dopoguerra, oggetto peraltro di riletture e riconsiderazioni in anni recenti; dall'exploit del Neuer Deutscher Film, che riporta il cinema tedesco a una posizione preminente nel contesto europeo, alla situazione degli ultimi decenni, orientata verso gli standard del racconto internazionale, ma non senza varchi verso modelli autoriali e sintesi tra questi due ambiti."" -
I topi grigi (Ghione, 1918)
I Topi Grigi è un serial tra i più lunghi prodotti durante il periodo del cinema muto italiano. Creato e interpretato da Emilio Ghione (1879-1930), fa parte della decennale saga di Za la Mort, un apache che si aggira nei bas-fonds di Parigi, iniziata nel 1914. Per la storiografia cinematografica ha da sempre rappresentato un esempio emblematico di cinema popolare, ispirato a diversi generi e sottogeneri letterari e cinematografici, soprattutto d'Oltralpe. Lungo le otto puntate emergono il racconto nero e il poliziesco, l'esotico di Salgari si intreccia al romanzo dumasiano, mentre l'improbabile e l'inverosimile si confondono con alcuni tratti naturalisti e con il bisogno oraziano dell'angolo al quale il protagonista tende, soprattutto dopo ogni metamorfosi che le mirabolanti avventure e disavventure richiedono al nostro eroe: uno Za la Mort in versione ulissiaca. -
Il senso della dissonanza. Racconti di quel che conta nella vita economica
"Ricerca"""" è la parola d'ordine dell'età dell'informazione, ma in questo studio sull'innovazione David Stark esamina un differente tipo di ricerca - quello che si dà quando non sappiamo cosa stiamo cercando e tuttavia riusciamo a riconoscerlo una volta che lo troviamo. Basandosi sulla nozione di indagine collaborativa introdotta da John Dewey, Stark usa l'etnografia per studiare quelle situazioni problematiche in cui gli attori sociali si mettono alla ricerca di ciò che ha valore. I casi presi in considerazione analizzano le storie di un gruppo di operai ungheresi, di alcuni team di professionisti all'interno di una new media company nella Silicon Alley di New York, di operatori finanziari che a Wall Street si occupano di derivati. Nell'affrontare l'incertezza, le organizzazioni traggono beneficio dalla tensione tra criteri di valore in competizione fra loro. La dissonanza tra diversi principi di valutazione può di fatto portare a delle scoperte. Espressa in termini un po' diversi, possiamo trovare la stessa idea nel """"Canto X"""" del """"Purgatorio"""" della """"Divina Commedia"""": """"Non tener pure ad un loco la mente""""." -
Crisi economiche e mutamenti (geo)politici
Questo libro nasce dall'esigenza di chiarire alcuni aspetti fondamentali generalmente trascurati delle crisi economiche. Oltre il piano strettamente finanziario c'è quello (geo)politico, che segna i ""veri"""" sviluppi di una crisi in una data fase storica. I crolli finanziari vanno trattati come fenomeni epidermici, generati da sconquassi che avvengono nelle profondità dei rapporti di forza tra aree di paesi, egemonizzate da poli di potenza in crescente attrito. Le cadute in borsa, la volatilità dei titoli azionari, lo scoppio delle bolle speculative e il successivo """"decadere"""" dei fattori reali dell'economia (arretramento della produzione, crescita della disoccupazione, fallimento degli operatori industriali, ecc.) indicano trasformazioni più vaste che modificano l'architettura (geo)politica del mondo. È, esattamente, quello che annuncia l'epoca in cui viviamo."" -
Pensare per immagini. Arte e simbolo nel Rinascimento. Alcune testimonianze dai musei milanesi
Il Rinascimento italiano ha saputo valorizzare il rapporto tra pensiero e immagine in maniera unica e per certi versi insuperata. In questo volume l'incontro tra arte, storia, iconologia e filosofia consente di indagare, secondo varie sensibilità e differenti tipi di approccio, i sincretismi e i nessi simbolici maturati in epoca rinascimentale, riservando un'attenzione particolare ad alcune loro declinazioni milanesi. -
La clinica delle persone. Nuove frontiere della relazione terapeutica per non ripetere l'errore di Cartesio
Tradizionalmente gli psicologi si sono occupati di psiche, mentre il soma è stato esclusivo appannaggio di medici e chirurghi... ma questa distinzione disciplinare, ereditata da una filosofia occidentale di stampo platonico-cartesiano, ha ancora senso oggi? Una clinica che parcellizza il sapere e gli interventi sanitari è ancora in grado di farsi carico delle sempre più articolate esigenze assistenziali e di cura dei nostri pazienti? Sulla base dei più recenti sviluppi delle ricerche in ambito neuroscientifico ed etologico applicate alla relazione terapeutica, questo volume propone al lettore una riflessione epistemologica sull'opportunità di riunire l'infranto, ovvero di ridurre la distanza che intercorre tra le discipline sanitarie accomunate dal prefisso ""psi-"""" (psichiatria, psicologia e psicoterapia). Lo scopo del libro è quello di aiutare coloro che si occupano a vario titolo di salute """"mentale"""" (e non solo) a giungere a una più nitida e multifocale comprensione della tridimensionalità (mente-corpo-cervello) del mondo interno ed esterno dei pazienti di cui si prendono cura.""