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Genocidi animali
Se gli animali vivono, sentono e desiderano, come può essere inquadrata la loro incessante messa a morte se non nei termini di un genocidio legalizzato?rnrnLo sfruttamento istituzionalizzato e il massacro industriale degli animali hanno reso la questione animale un'urgenza politica inderogabile. Attraverso un dialogo tra il noto sociologo Alessandro Dal Lago e due teorici e militanti antispecisti, Massimo Filippi e Antonio Volpe, questo volume si domanda se sia possibile arrestare le lame taglienti delle norme dicotomiche in cui siamo immersi, senza impegnarsi in una radicale decostruzione dell'umano e senza riconoscere che gli animali sono al contempo il centro e il ""prodotto"""" principale dei meccanismi di animalizzazione che investono anche la stragrande maggioranza dei membri della specie homo sapiens. Se gli animali vivono, sentono e desiderano, come può essere inquadrata la loro incessante messa a morte se non nei termini di un genocidio legalizzato?"" -
Termini della politica. Vol. 2: Politica e pensiero.
"Termini"""" sono le grandi parole che per secoli hanno definito il senso della politica, adesso investiti da una sempre più rapida mutazione che rischia di esaurirne il significato. Ma sono anche i confini della politica, oltre i quali si situa quello che di volta in volta si è considerato la sua alterità - la sfera privata, lo stato di natura, la vita biologica. A lungo è stato questo """"fuori"""" a indicare per contrasto cosa dovesse intendersi per """"politica"""". Ma cosa accade quando tale fuori penetra all'interno di essa, fino a diventarne il contenuto prevalente? Che rapporto si determina, nel tempo della biopolitica, tra politica e corpi umani - diversi sia dalla figura giuridica della persona sia dalla realtà materiale della cosa? E quale ruolo gioca, in tale rapporto, il pensiero? I saggi che compongono questo volume rendono conto, nel loro insieme, di un laboratorio filosofico - quello di Roberto Esposito - ormai al centro di un interesse internazionale sempre più esteso nel panorama della filosofia contemporanea." -
Termini della politica. Vol. 1: Comunità, immunità, biopolitica.
Comunità, immunità e biopolitica sono le categorie fondamentali attraverso le quali Roberto Esposito ha elaborato un pensiero tra i più originali e apprezzati della filosofia continentale contemporanea. Pubblicato originariamente nel 2008, ""Termini della politica"""" ha inaugurato un nuovo modo di pensare la politica, nel momento in cui, all'esaurimento del lessico moderno, si è trovata a interpellare direttamente la vita umana nella sua dimensione biologica. Dopo essere stata tradotta in numerosi Paesi stranieri (Stati Uniti, Francia, Giappone, Corea, Polonia, Brasile), l'opera riappare adesso in una nuova edizione, arricchita da altri saggi dell'autore, che ne ampliano i contenuti e allargano l'orizzonte. Il secondo volume, """"Politica e pensiero"""" - due termini classici il cui rapporto segna l'intero percorso filosofico di Esposito -, rappresenta la prosecuzione ideale del primo, in un confronto sempre più teso con le grandi questioni del nostro tempo. Due libri dunque legati fra loro, ma allo stesso tempo indipendenti, che condividono l'originalità di un pensiero e il rigore di un percorso teoretico sempre più al centro del dibattito filosofico contemporaneo."" -
L' antifilosofia di Wittgenstein
Tra il 1992 e il 1996 Alain Badiou dedica il seminario che tiene presso l'École normale supérieure alla definizione della nozione di antifilosofia. Dopo aver ripercorso il pensiero di Nietzsche (1992-1993) e prima di affrontare Lacan (1994-1995) e san Paolo (1995-1996), il filosofo francese si sofferma su Wittgenstein (1993-1994), proponendo una complessiva e originale rilettura del ""Tractatus logicophilosophicus"""". In esso vengono rintracciate le tre operazioni che contraddistinguono l'antifilosofia: la critica linguistica degli enunciati filosofici; il riconoscimento della filosofia come atto; l'appello, contro l'atto filosofico, a un atto alternativo e innovativo, che nel caso di Wittgenstein si presenta come """"arci-estetico"""", puro mostrarsi di ciò che non può essere detto. Badiou offre così una inedita interpretazione di uno dei testi chiave della filosofia del Novecento e un insolito ritratto del suo autore, """"mistico, esteta, staliniano della spiritualità""""."" -
Marx idealista. Per una lettura eretica del materialismo storico
Il pensiero di Marx può essere interpretato come il compimento della filosofia dell'idealismo tedesco? In questi saggi Diego Fusaro analizza l'ontologia marxiana al di là delle apparenze e dei luoghi comuni proposti dal marxismo classico, per rintracciare i punti di consonanza non immediatamente evidenti tra il pensiero del filosofo tedesco e le modalità avanzate dall'idealismo classico. Ciò che emerge è un conflitto a tratti paradossale: da una parte, la volontà manifesta di abbandonare l'idealismo hegeliano, dall'altra, l'effettivo permanere di Marx su questo terreno. -
Ramayana. Il grande poema epico della mitologia indiana. Vol. 3: Yuddhakanda, Uttarakanda, glossario.
Insieme al Mahabharata, il Ramayana è non solo una delle più antiche epopee della mitologia indiana, ma anche uno dei testi sacri più importanti della tradizione religiosa e filosofica del subcontinente. In India è considerato un'opera degna di devozione e rispetto, alla stregua della Bibbia in Occidente. Il nucleo originario del poema è databile tra il VI e il III secolo a.C. e narra l'epopea del principe Rama, ingiustamente esiliato dalla sua patria e privato della sua sposa. Condotta a partire dalla storica edizione di Gaspare Gorresio, fondatore nell'Ottocento dell'indologia italiana, questa traduzione si presenta in tre volumi con note critiche e glossario curati da alcuni dei più autorevoli indologi contemporanei. Introduzione di John Brockington. -
Ramayana. Il grande poema epico della mitologia indiana. Vol. 2: Aranyakanda, Kiskindhyakanda, Sundarakanda.
Insieme al Mahabharata, il Ramayana è non solo una delle più antiche epopee della mitologia indiana, ma anche uno dei testi sacri più importanti della tradizione religiosa e filosofica del subcontinente. In India è considerato un'opera degna di devozione e rispetto, alla stregua della Bibbia in Occidente. Il nucleo originario del poema è databile tra il VI e il III secolo a.C. e narra l'epopea del principe Ra - ma, ingiustamente esiliato dalla sua patria e privato della sua sposa. Condotta a partire dalla storica edizione di Gaspare Gorresio, fondatore nell'Ottocento dell'indologia italiana, questa traduzione si presenta in tre volumi con note critiche e glossario curati da alcuni dei più autorevoli indologi contemporanei. -
Ramayana. Il grande poema epico della mitologia indiana. Vol. 1: Adikanda, Ayoshyakanda.
Insieme al Mahabharata, il Ramayana è non solo una delle più antiche epopee della mitologia indiana, ma anche uno dei testi sacri più importanti della tradizione religiosa e filosofica del subcontinente. In India è considerato un'opera degna di devozione e rispetto, alla stregua della Bibbia in Occidente. Il nucleo originario del poema è databile tra il VI e il III secolo a.C. e narra l'epopea del principe Rama, ingiustamente esiliato dalla sua patria e privato della sua sposa. Condotta a partire dalla storica edizione di Gaspare Gorresio, fondatore nell'Ottocento dell'indologia italiana, questa traduzione si presenta in tre volumi con note critiche e glossario curati da alcuni dei più autorevoli indologi contemporanei. Introduzione di John Brockington. -
I mondi di Miyazaki. Percorsi filosofici negli universi dell'artista giapponese
Giunto alla seconda edizione, ""I mondi di Miyazaki"""" è un libro che sa raccontare i discorsi e le pratiche filosofiche dell’opera di Hayao Miyazaki. Non si tratta, però, di una monografia sulla carriera di uno dei più grandi registi d’animazione viventi e neanche del racconto cronologico dei suoi successi cinematografici, che hanno battuto ogni record di incassi nelle sale giapponesi. I saggi qui raccolti intrecciano e sviluppano i principali temi messi in campo dalle sue pellicole: dal concetto di ucronia alla presenza divina in """"La principessa Mononoke"""", dal significato della tecnica fino al rapporto fra natura e scienza lungo tutta la sua carriera, con particolare attenzione al lungometraggio """"Si alza il vento"""" e all’ultimo corto """"Il bruco Boro""""."" -
In cammino sullo spartiacque. Scritti su Ivan Illich
Questo volume raccoglie i frutti di un lavoro pluriennale, aperto da una serie di seminari svoltisi presso l'Istituto Filosofico Studi Tomistici di Modena a partire dal 2010, e proseguito nel contesto dell'attività didattica presso l'Università di Verona, dove Emmanuele Morandi - con Adalberto Arrigoni - ha insegnato sociologia generale e dei processi culturali fino al 2015, organizzando anche due gruppi di ricerca dipartimentali (""Riscoprire la lezione di Ivan Illich: la società conviviale"""" e """"La modernità apocalittica di Ivan Illich: pervertimento del cristianesimo e welfare state""""). Il filo conduttore del volume - che raccoglie contributi di Carl Mitcham, Giovanna Morelli, Ivan Illich, Robert J. Barnet, Emmanuele Morandi, Riccardo Prandini, Adalberto Arrigoni, Silja Samerski, Matthias Rieger, Alberto Pancotti, Cataldo Maggio, Simone Bonini e Fabio Ferrarese - è l'analisi della """"società dei servizi"""", vista da Ivan Illich come una della distorsioni più disabilitanti non solo dell'individuo, ma soprattutto delle comunità, delle loro natura vernacolare e conviviale. Nella moderna società """"della crisi"""", un processo di disincarnazione è in atto, e in accelerazione: più che una ricognizione empirica dei dati riguardanti il mondo dei servizi - cioè la scuola, la sanità, le previdenza, e tutti i servizi connessi allo Stato Sociale - per recuperare la lezione illichiana è molto più decisivo cercare di comprendere, con Illich e oltre Illich, la connessione tra pervertimento del Cristianesimo e la nascita e il declino dello Stato sociale."" -
Tucidide in Europa. Storici e storiografia greca nell'età dello storicismo
Gli storici europei hanno per molto tempo considerato Tucidide come il padre fondatore della propria disciplina, modello inarrivabile di ricerca severa e inflessibile della verità, capace come nessun altro di interpretare i fatti al di là delle apparenze. Quasi un culto, che ebbe il suo culmine in Germania tra Ottocento e primo Novecento nell'epoca dello storicismo, riassumibile nei nomi di Leopold von Ranke ed Eduard Meyer, e che conobbe una fervida stagione nell'Italia tra le due guerre mondiali, quando antichisti come Gaetano De Sanctis, Aldo Ferrabino e Arnaldo Momigliano pensarono la storia antica in un rapporto dialettico con lo storicismo di Benedetto Croce e in reazione alle sollecitazioni dell'ideologia fascista. La ricezione di Tucidide si rivela così una sorta di prisma che permette di ripensare alla storia della storiografi a moderna sul mondo antico come ""la coscienza antropologica della scrittura storica"""". Così la storia degli studi classici diventa storia della cultura. Postfazione di Ugo Fantasia."" -
Romanzo di Londra
Dopo anni di peregrinazioni in Europa, conseguenti alla fuga dalla Russia dopo la Rivoluzione d'ottobre e la guerra civile, il principe Nikolaj Rodionovic Repnin e sua moglie Nadja, segnati dagli eventi della seconda guerra mondiale, conducono a Londra una vita ai margini, tra quotidiane umiliazioni, in cui il progressivo depauperamento materiale si accompagna alla prostrazione spirituale. Sono emigrati, profughi, displaced persons. Ma mentre Nadja vuole vivere, Repnin non riesce a farlo al di fuori dei propri ricordi. In un'atmosfera di eterno dopoguerra, da cui emerge, a tratti, la Swinging London dei primi anni Sessanta del secolo scorso, in un continuo gioco di specchi tra la figura del principe e quella dello stesso autore e i rimandi alla storia che irrompe e si riverbera nella storia di un uomo, Crnjanski restituisce al lettore un affresco in cui l'esilio diventa destino. Postfazione di Bosidar Stanisic. -
Filosofia della fantascienza
Il volume mette in dialogo due discipline che, seppure quasi mai poste a confronto sul piano accademico, hanno dei profondi punti di contatto. Di certo usano strumenti e linguaggi radicalmente differenti, talvolta apparentemente inconciliabili, eppure possiedono un terreno comune di temi e problemi che può essere indagato con profitto. In alcuni casi, la fantascienza pare addirittura costituire un tentativo di risposta a quesiti ed esigenze filosofiche. Un tentativo che risponde in primo luogo alle logiche dell'immaginazione e del mito, ma che può anche fornire interessanti spunti di discussione ai filosofi, sotto forma di quegli esperimenti mentali che spesso la dialettica del pensiero utilizza fruttuosamente. Se, quindi, come sostiene Dick, la fantascienza ha la capacità di stupire attraverso una ""trasposizione fondata dell'esistente"""", allora può anche costituire il luogo di scaturigine di interrogativi e problemi da indagare razionalmente. I saggi proposti esplorano il rapporto tra filosofia e fantascienza sotto molteplici punti di vista, interrogandosi costantemente sulla relazione tra l'uomo e il mondo in cui vive. Così facendo possono aiutarci a comprendere più a fondo il tempo presente, senza dimenticare mai di gettare lo sguardo verso il futuro. Introduzione di Luca Gallesi."" -
Ultimi saggi gulla teoria della storia. Ein ganz neues Buch (1916-1918)
I testi di Georg Simmel, qui presentati, appartengono all'ultimo periodo della sua produzione filosofica (1916-1918) e riprendono il tema della storia che già era stato trattato nei ""Problemi della filosofia della storia"""", la cui terza edizione del 1907 - la più importante - mette in discussione l'impianto dello storicismo contemporaneo tedesco. Poi, per un decennio, la riflessione sui problemi storici viene abbandonata. Questa riemerge in virtù di due eventi che determinano il pensiero simmeliano: la filosofia della vita e la produzione estetica, soprattutto con il Goethe e il Rembrandt. Ma non va nemmeno dimenticato l'ambiente bellico in cui tali riflessioni si svolgono. """"Il problema del tempo storico"""" (1916), """"La formazione storica"""" (1917-1918) e """"L'essenza del comprendere storico"""" (1918) sono legati a filo doppio alla crisi della cultura moderna, al conflitto vita/forma e all'intuizione estetica dell'accadere del mondo. Non si potrebbe comprendere in tutta la loro portata questi scritti enucleandoli dal multiversum filosofico simmeliano e tanto meno interpretandoli alla luce di uno storicismo o di una specifica filosofia della storia propria di Simmel. Il tempo storico, le formazioni storiche così come il comprendere storico, che sembrano inserirsi nel contesto teorico diltheyano, devono altresì essere intesi all'interno di un ambito vitale, in quanto anch'essi istantanee e frammenti di un insieme al suo interno conflittuale e sempre in mutamento."" -
La vita di Erasmus Darwin
Questa biografia è un'importante testimonianza dell'interesse provato da Charles Darwin nei confronti della vita e delle opere di suo nonno Erasmus; i due non si conobbero mai, ma lo stesso Charles confessò, fra le pagine della sua ""Autobiografia"""", come l'opera di suo nonno fosse riuscita a preparare il """"terreno favorevole a quella dottrina che più tardi, in forma diversa, ho sviluppato nell''Origine delle specie'"""". Diversi contadini della cittadina di Lichfield credevano che il dott. Erasmus Darwin fosse un mago, altri pensavano si trattasse di un ateo, a giudizio di molti fu uno strabiliante poeta, per alcuni invece fu il primo grande teorico delle leggi della vita organica. Egli, infatti, già nel corso del XVIII secolo iniziò a porsi alcuni fondamentali interrogativi sulla natura e sulla storia della vita, cercando di rispondere alla più difficile delle domande: da dove veniamo e qual è la nostra storia? Con uno sguardo al contesto filosofico e scientifico in cui emersero le sue risposte trasformiste e tentando di porre nuovamente in rilevanza anche alcuni aspetti dell'opera e del pensiero del nipote, questo testo intende offrire un ampio quadro del trasformismo settecentesco attraverso lo sguardo di uno dei suoi più noti pensatori."" -
Metafisica e antimetafisica. Gli argomenti ontologici e le sfide dell'ateismo
C'è una relazione privilegiata che lega gli argomenti ontologici alle posizioni di pensiero atee, scettiche e agnostiche. Non è un caso, infatti, che l'unum argumentum anselmiano nasca in relazione dialettica con la figura dell'insipiens, per dare una risposta alla sua dichiarazione atea ""Dio non esiste"""". In effetti, una delle caratteristiche tipiche degli argomenti ontologici consiste proprio nel fatto che non intendono soltanto dimostrare l'esistenza di Dio, bensì difendere la visione metafisica raccogliendo espressamente la sfida posta dalle prospettive antimetafisiche. In che modo è avvenuto - e avviene tutt'oggi - questo spinoso confronto? Disponibilità all'ascolto, apertura al dialogo, e capacità di esaminare attentamente la posizione di pensiero del proprio interlocutore: ecco gli elementi che, da Anselmo fino ai nostri giorni, contraddistinguono il dibattito tra teismo e ateismo sviluppato dagli argomenti ontologici. In questo volume si intende riprendere ed esporre almeno una parte di tale interessante confronto critico, considerato estremamente fruttuoso e proficuo: attraverso di esso, infatti, emergono molteplici spunti di riflessione e notevoli suggestioni, capaci di approfondire considerevolmente l'intera Quaestio Dei."" -
Le avventure della socializzazione. Dalla teoria monetaria del valore alla teoria macro-monetaria della produzione capitalistica
Dagli anni Settanta del secolo scorso si sono diffusi nuovi approcci alla lettura di Marx in termini di ""teoria monetaria del valore"""". Questi incrociano due distinte problematiche: quella del rapporto valore-denaro e quella del rapporto valore-lavoro astratto. Il saggio di Riccardo Bellofiore propone un confronto critico con la Neue Marx-Lektüre: dalla preistoria in Adorno e Horkheimer allo sviluppo in Schmidt, Reichelt e Backhaus, fino alla """"teoria monetaria del valore"""" di Heinrich e alle critiche di Kurz e Postone. L'orizzonte problematico è quello della migliore tradizione italiana (Colletti, Napoleoni, Graziani, Finelli, Frison, Tomba), incrociata con il contributo seminale e ancora attuale di Rubin. L'intento è quello di rifondare la nozione di sfruttamento come """"consumo"""" dei lavoratori e di ridefinire la teoria monetaria del valore(-lavoro), allo scopo di ricostruire la teoria marxiana del valore come """"teoria macro-sociale e monetaria della produzione capitalistica""""."" -
L' Africa esposta. Realtà e rappresentazioni del continente africano nelle esposizioni universali dall'Ottocento al 2015
Le esposizioni internazionali hanno contribuito in modo decisivo alla costruzione di un'immagine del continente africano che perdura nel tempo e con la quale occorre confrontarsi anche oggi. Nella prima parte del volume, studiosi di letteratura e antropologia analizzano gli aspetti culturali del fenomeno, mostrando le asimmetrie di potere che hanno contraddistinto le diverse esposizioni dei soggetti africani nel passato. Nella seconda parte, ricercatori e operatori della cooperazione internazionale analizzano la situazione contemporanea, con particolare riferimento all'esperienza di Expo 2015. -
Arcipelago Palestina. Territori e narrazioni digitali
L'odierna configurazione geografica e politica della Palestina racconta una realtà territoriale sempre più frammentata, composta da distretti non contigui e province enclavizzate, perfettamente descritte dalla figura cartografica dell'arcipelago. Tuttavia, la Palestina esiste ancora, disseminata e riprodotta simbolicamente e culturalmente sia sul proprio territorio negato sia nei luoghi della sua diaspora. Memorie e narrazioni ricompongono così le difformi e molteplici isole dell'esilio in un unico arcipelago che parla e racconta la Palestina. In questo libro, attraverso l'analisi della sfera digitale, intesa come un luogo dinamico di rilevante produzione culturale, i temi portanti ""della narrazione della nazione"""" sono raccontati a partire dalla loro rielaborazione e ri-articolazione virtuale. Così, i soggetti della diaspora ricompongono la propria geografia della dispersione e riguadagnano il diritto di raccontarsi, aprendo nuovi spazi di partecipazione critica e discussione politica, e tracciando nuove poetiche dell'appartenenza. Prefazione di Iain Chambers."" -
Moll Flanders. Matrici
Con ""Moll Flanders"""", pubblicato nel 1722, Daniel Defoe delinea una nuova fisionomia narrativa, traccia una mappa dell'immaginario che da Londra si dirama nell'intera isola e fino al Nuovo Mondo, terra di riscatto e reinvenzione di sé. """"Fabbricando"""", come avrebbe scritto Joyce, """"una forma artistica ch'è forse senza precedenti"""", ossia il novel, Defoe fa sì che un personaggio convenzionale della letteratura del Seicento - criminale, penitente o picara che dir si voglia - nasca a nuova vita e faccia il suo folgorante ingresso nell'immaginario moderno. """"Matrici"""" mostra come Defoe dia voce a una narratrice tanto inattendibile quanto abile nel registrare le rapidissime trasformazioni sociali in corso dalla fine del XVII secolo, costruendo un nuovo personaggio femminile che sfida le convenzioni della propria epoca, così come quelle delle narrazioni a venire. Non a caso saranno i romanzieri del primo Novecento, come Forster, Joyce e Woolf, a servirsene come un vero e proprio prisma per illuminare le diverse potenzialità narrative del romanzo, a distanza di ben due secoli.""