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I sentieri del verso. Sulla poesia di Amelia Rosselli, Lorenzo Calogero e Bartolo Cattafi
Il volume propone un'indagine intorno al lavoro di tre grandi poeti del secondo Novecento italiano, individuando percorsi originali dentro ai quali far muovere - come in una sciarada di rimandi continui - l'interpretazione testuale. È proprio la combinazione della microanalisi del testo, insieme con il tentativo di mettere in luce la portata euristica della poesia attraverso strumenti più specificamente filosofici (Deleuze e Lacan fanno da numi tutelari in questo), a costituire la peculiarità di questo lavoro. L'approccio generale può essere accostato a quello della critica tematica, sebbene si privilegino fili rossi di carattere più filosofico ed ermeneutico. I tre capitoli del libro corrispondono, infatti, a tre grandi tematiche: Rapporto fra Io e mondo, Figure dell'Alterità e Il verso come entità in movimento. Il metodo di studio cerca costantemente di eludere un approccio cronologicamente orientato nei confronti delle opere dei tre poeti, organizzando la materia secondo modalità e criteri volti a tradurre efficacemente in analisi l'approccio tematico prescelto. -
Il museo come laboratorio del presente. Attraverso la fiaba. I dialoghi di «C'era» ancora «una volta...»
In analogia con le vicende che si ripropongono nelle fiabe, quelle dell'essere umano - quindi degli edifici, delle città e della terra che abita - rendono possibile un progetto itinerante transdisciplinare che elabora testimonianze di scrittori, architetti, poeti, filosofi, fotografi, direttori di musei, museografi, museologi e altri rappresentanti dei campi del sapere. In risonanza con i temi offerti, lo sguardo delle loro appassionate pratiche - amplificato dall'eco dei luoghi e delle istituzioni milanesi ospitanti - suggerisce possibili aperture di senso a partire dalle riflessioni intorno alla Giornata Internazionale dei Musei organizzata da ICOM - International Council of Museums - dedicata a Musei e storie controverse: raccontare l'indicibile nei musei. Questo primo volume di Dialoghi inaugura un laboratorio conoscitivo e fondativo che mette in moto un nuovo sguardo sul Museo come possibile e necessaria - quindi autentica - istituzione permanente del presente, in grado di sollecitare riflessioni intorno alle azioni controverse che intervengono nella vita di ognuno, e un loro possibile superamento. -
«Mio padre si sta facendo un individuo problematico». Padri e figli nell'ultimo Pasolini (1966-75)
Basandosi su un impianto teorico marxista-lacaniano, il libro esamina un insieme di testi prodotti da Pier Paolo Pasolini negli anni 1966-75, selezionati tra teatro, narrativa, cinema e saggistica, alla luce di una serie di figure di padri e di figli, rappresentative di una profonda trasformazione nelle strutture familiari rispetto a quella consolidata come tradizionale dalla cultura patriarcale. Si tratta della sceneggiatura del film ""Edipo re"""" (1967), del romanzo e della sceneggiatura del film """"Teorema"""" (1968), dei drammi """"Affabulazione"""" (1969), """"Porcile"""", anche sceneggiatura per film (1969), e """"Bestia da stile"""" (1979), del romanzo """"Petrolio"""" (1992), nonché di una serie di saggi tratti da """"Scritti corsari"""" (1975) e """"Lettere luterane"""" (1976). L'obiettivo è quello di offrire il punto di vista di Pasolini sulla paternità e sulla famiglia in cambiamento, in comparazione con le più recenti teorie sociologiche e psicoanalitiche che hanno elaborato la ridefinizione della famiglia contemporanea. Prefazione di Fabio Vighi."" -
Eclisse liberale
Arnaldo Alberti è un uomo di cultura, uno dei pochi intellettuali del cantone (il Canton Ticino, Svizzera) impegnato da decenni nel dibattito politico e nella denuncia implacabile dell'appiattimento e dell'imbarbarimento del confronto delle idee. Un personaggio rispettato ma scomodo. La sua retorica è senza fronzoli, diretta, talvolta brutale, spesso appare eccessiva, ma sempre coerente con le verità che richiama alla nostra attenzione. Un fedele, tuttavia. Instancabile e spesso spietato critico delle derive del PLR (Partito Liberale Radicale), rimane fedele al partito contrariamente ad altri che se ne sono andati delusi e stanchi di combattere. Alberti non abbandona, non tace, dice ad alta voce ciò che molti altri pensano, rimane liberale radicale. È il PLR che è cambiato, afferma. Lui è rimasto fedele agli ideali, non così i recenti amministratori del partito che hanno soffocato il dibattito nel nome di un unanimismo, asserita premessa di efficacia. Disturba al punto che certi media ""indipendenti"""" non pubblicano i suoi contributi, anteponendo la preoccupazione di non infastidire la quiete dei propri abbonati alla libertà di espressione così spesso celebrata solo a parole. Prefazione di Dick Marty."" -
L' ombra di Husserl. Il problema della sensazione nella fenomenologia husserliana
Seguendo il filo rosso del problema della sensazione nella fenomenologia di Husserl, questo saggio mostra come le sue analisi della percezione, della costituzione della natura materiale, della temporalità immanente, della sintesi passiva e dell'associazione facciano emergere, al di sotto dell'equivoco dell'idealismo trascendentale, l'operatività di un'intenzionalità fungente, o latente, che mette in discussione il rapporto tra soggetto e mondo nei termini della classica dicotomia tra costituente e costituito, uno strato pre-teoretico e pre-categoriale che allude ai temi dell'incarnazione e dell'affettività. Il problema dell'auto-costituzione della soggettività trascendentale che così viene a delinearsi pone, in tutta la sua urgenza, la questione del modo di essere di quest'ultima, profondamente segnata, prima ancora che dalla finitezza, da un'ambiguità che le consente di essere al tempo stesso un ente tra gli enti e la condizione della loro manifestatività. -
Il tempo giovane. Ragazzo tra le guerre
Il libro si apre sulla scena della Grande Guerra, seguita dai “roaring twenties”, gli anni del grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, della modernità percorsa da un’euforia generalizzata, del jazz, del cinema, del dinamismo culturale, delle affascinanti flappers, dello sviluppo, ma anche di ogni sorta di eccessi. Dell’Italia documenta il modernismo politico e del costume fascista, la gioventù militarizzata, il sogno di Mussolini della grande potenza, le avventure della guerra d’Africa, la guerra civile di Spagna e l’occupazione dell’Albania, l’alleanza con l’antico nemico germanico, le leggi razziali precorritrici dell’orribile Shoah e, infine, la seconda guerra mondiale, la disfatta italiana e la “morte della patria” risorta con la sanguinosa guerra di Liberazione nazionale. Prefazione di Guido D'Agostino. -
Letteratura e cartografia
Un intenso reciproco interesse ha legato negli ultimi decenni gli studi letterari e gli studi geografici. Mentre i geografi ripensavano la carta come dispositivo mediale e come testo, gli studiosi della letteratura scoprivano la carticità del testo narrativo, la sua capacità di funzionare come una carta, ma anche l'utilità di cartografare i territori della finzione ai fini dell'interpretazione testuale. I saggi presentati in questo volume danno conto dei vari usi possibili della strumentazione tecnica e concettuale sviluppata dalla cartografia per l'analisi di testi e fenomeni letterari, interrogandosi al contempo sui diversi modi in cui la letteratura ha contestato la ragione cartografica o con essa ha rivaleggiato. Non si tratta solo di indagare il ruolo che lo spazio svolge nella narrazione o di ricavare dati sugli aspetti spaziali e spazializzabili del testo. Si tratta anche di leggere la scrittura letteraria come una cartografia alternativa, che contribuisce in modo determinante a strutturare le mappe del nostro mondo e del nostro immaginario. -
Etica e interpretazioni della secolarizzazione: problemi e percorsi
Il presente volume raccoglie alcuni saggi dedicati a indagare momenti significativi della riflessione etico-filosofica contemporanea su quella complessa rete di fenomeni, eventi e prospettive (derivanti, a loro volta, dall'intersezione tra i piani teorico, socio-politico, storico e l'insieme delle pratiche sociali) dalla quale scaturisce la multiforme identità dell'uomo moderno. Fra le imponenti trasformazioni che hanno caratterizzato l'orizzonte culturale della modernità, gli studi qui raccolti privilegiano l'insieme dei processi e dei problemi riconducibili a vario titolo al fenomeno della secolarizzazione. -
L'agire dell'uomo. Sul pensiero di Arnold Gehlen
Grazie alla crescente importanza delle teorie sociali e all'attenzione rivolta dalla cultura contemporanea agli studi sulla natura umana, gli scritti di Arnold Gehlen, filosofo e sociologo tedesco, vengono tradotti e commentati in varie lingue e in diversi ambiti culturali. Questo volume vuole offrire un contributo al ricco dibattito internazionale sul significato delle sue posizioni, specie con riferimento alle delicate domande concernenti la ""disposizione"""" dell'uomo per la tecnica, il ruolo della morale e il valore delle istituzioni."" -
Azrael angelo caduto. Nel dramma dell'uomo l'esame di coscienza dell'Occidente
6 agosto 1942. Nella magnifica villa, fatta costruire nella zona più panoramica di Viareggio da sua madre Sara de Rothschild, il barone Alberto Franchetti, noto compositore amico di D'Annunzio, Puccini e Mascagni, riceve la visita della nuora e dei nipoti. Ella è la vedova dell'esploratore Raimondo Franchetti, morto in un incidente aereo nel cielo del Cairo il 7 agosto 1935. Bianca dei conti Rocca, convertiti di recente al cristianesimo, è venuta a scuotere il suocero dal suo presunto stato confusionale, allarmata per la fulminea avanzata di Rommel in Africa Settentrionale. Ma Bianca trova il vecchio sordo ai suoi appelli, visceralmente legato alla memoria del figlio, prediletto dal Duce e morto per la grandezza d'Italia. Fu un incidente quello in cui morì suo figlio Raimondo? E che ci faceva su quell'aereo il ministro dei Lavori Pubblici Luigi Razza, morto insieme a lui nell'esplosione? Il vecchio svela un piano fatto di congiure e colpi di mano, messo in atto da suo figlio per riportare sul trono d'Etiopia il deposto Ligg' Jasù, tenuto prigioniero dal Negus usurpatore Hailé Sellassié in una fortezza sperduta dell'Altipiano Etiopico... -
Utopia didattica: l'apprendimento della lingua straniera oltre l'aula
La conoscenza di diverse lingue straniere è una necessità di base per ogni cittadino che sia un attivo agente sociale, tanto che l'insegnamento di queste lingue può oggi essere considerato un settore altamente strategico. Eppure, esso resiste all'innovazione poiché prevale ancora l'idea comune che il discente adulto non richieda specificità didattiche. Sulla base dell'evidenza scientifica relativa al processo di acquisizione di una lingua straniera, in questo volume si trattano alcune tematiche che paiono utopiche e che, tuttavia, hanno basi teoriche e applicazioni di successo che le rendono una frontiera realistica: l'autonomia del discente, l'autovalutazione, il corpo e l'apprendimento, i gruppi cooperativi e il curricolo aperto. Una riflessione specifica viene dedicata agli spazi pedagogici oltre l'aula, verso la comunicazione mediata digitalmente e gli incontri esperienziali. Infine, il testo affronta il legame fra motivazione ed emozione in relazione al pensiero critico e alla metodologia della ricerca scientifica. -
Le donne nel movimento anarchico italiano (1871-1956)
Ultima tappa di un lavoro collettivo nato in seno all'Associazione Amici Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa, il volume indaga, in parallelo, il rapporto tra forme della partecipazione delle donne alla militanza libertaria e la ""questione femminile"""" così come viene affrontata all'interno del movimento anarchico, nel periodo della storia d'Italia che va dall'emergere dei fermenti internazionalisti agli anni della Ricostruzione. I contributi dei numerosi autori (T. Senta, M. Scriboni, E. Fonda, L. Pezzica, G. Sacchetti, G. Galzerano, F Codello, E. Bignami) tessono la complessa trama di questa storia, fanno il punto sui temi più dibattuti e offrono approfonditi profili biografici delle figure più note, ma svelano anche i nodi da sciogliere e nomi nuovi su cui è opportuno, quando non doveroso, soffermarsi."" -
Albert Serra. Cinema, arte e performance
Nel panorama artistico internazionale Albert Serra è un caso esemplare di regista e artista capace di muoversi con facilità tra i mondi del cinema e dell’arte contemporanea, pur mantenendo una poetica visiva coerente. Negli ultimi anni l’autore catalano è stato protagonista dei principali eventi artistici, esponendo retrospettive dei suoi lavori alla Tate Modern di Londra e al Centre Pompidou di Parigi, partecipando alla Biennale di Venezia e alla Documenta di Kassel, vincendo un Pardo d’oro al Festival di Locarno per ""Història de la meva mort"""" (2013) e presentando alcuni dei suoi film al Festival di Cannes. A partire da una conversazione pubblica dei curatori avuta con l’artista durante il Filmforum Festival di Udine e Gorizia e attraverso alcuni saggi critici, questo libro sviluppa un dialogo con l’autore sul suo lavoro, sul suo processo creativo, sul suo rapporto con il cinema e l’arte contemporanea."" -
La narrazione del corpo. La psicoterapia sensomotoria integrata nella terapia di coppia
Nell'ampio panorama della psicoterapia l'approccio alla coppia è tipicamente cognitivista, comportamentale, sistemico o sessuologico. Attaccamento, emozioni e intimità affettivo-sessuale sono affrontati spesso senza tenere conto sia del ruolo del corpo della coppia, sia di esperienze precoci di attaccamenti inadeguati. Questi producono a volte risposte corporee che diventeranno una memoria procedurale relazionale adulta. Trigger del passato si intersecano con relazioni adulte, dove il confine tra l'allora e l'oggi diventa molto labile. Questo libro, dal taglio essenzialmente pratico, propone una chiave di lettura corporea ai conflitti della coppia, presentando esercizi che possono essere integrati nella propria pratica clinica al di là dell'approccio di base. -
Nietzsche e il nichilismo
Il pensiero di Friedrich Nietzsche percorre come un fiume carsico la filosofia di Gabriel Marcel, ora scorrendo sotto terra silenzioso, ora riaffiorando con rapsodici singulti. Fra distanze polemiche ed entusiastici avvicinamenti, il rapporto di Marcel con Nietzsche è tanto prudente quanto appassionato; l'intesa con il pensiero nietzscheano è spesso appena accennata, sebbene filosoficamente genuina e stimolante. Marcel desidera rendere omaggio alla grandezza di Nietzsche e interpretarlo come uno dei più eminenti rappresentanti del pensiero esistenziale, consapevole di avere a che fare con un pensatore tanto distante da lui quanto paradossalmente molto vicino, nel quale avvampa l'amore e la passione per la sincerità. I testi di Marcel su Nietzsche, qui riuniti per la priva volta nonché inediti in traduzione, se per un verso rispondono a sollecitazioni e contingenze precise, per un altro documentano un interesse costante. Come confermano interventi e citazioni diffuse nelle opere, Nietzsche è stato per Marcel un vero e proprio compagno di viaggio. -
Studi iranici ravennati. Vol. 2
"Il presente volume è molto internazionale del primo e ospita un numero maggiore di contribui proposti da diversi studiosi, alcuni ancora molto giovani, ma già ben noti nel campo dei nostri studi e con i quali l'Iranistica Ravennate è entrata strettamente in contatto e collaborazione, a conferma della vocazione internazionale di questa piccola sede universitaria dell'Alma Mater Studiorum. Dall'Australia all'Ossezia, dal Tajikistan all'India, tutti passando da Ravenna alcuni orientalisti hanno così potuto incontrarsi nella pagine di questo volume e contribuire a stimolare sempre più sia il clima di collaborazione generale sia l'interscambio scientifico. Ci auguriamo che grazie alla presenza di tutti i colleghi che hanno partecipato al secondo numero di «Studi iranici ravennati» si possa ulteriormente contribuire alla circolazione di questa pubblicazione, aumentandone ancor di più l'impact factor. Vogliamo così auspicare che il numero successivo appaia molto più celermente, se non altro con scadenza almeno biennale, e che attragga ancor più contributi. Questa affermazione deve essere letteralmente presa come un invito a sottoporre presto nuovi lavori scientifici al comitato redazionale per la peer review."""" (dalla prefazione)" -
Il felice inganno. Poesia, finzione e verità nel mondo antico
Attraverso l'analisi di alcune figure affascinanti del mondo greco, in un percorso che va da Omero a Esiodo, da Pindaro a Gorgia, Roberta Ioli ci guida verso un'interpretazione della poesia antica non come perfetta parola sapienziale, ma come scarto e deviazione benefica rispetto a una realtà mai pienamente accessibile, eppure illuminata dal dono del canto. Alla dicotomia tra un'estetica della verità e una della finzione, l'età arcaica risponde con un'esperienza per noi sorprendente in cui i due ambiti spesso coincidono, non perché verità sia menzogna, ma perché la finzione garantita dall'arte può diventare una via di accesso al vero. Il dono della poesia antica è, paradossalmente, proprio il suo inganno: essa mostra occultando, e rimanda a un possibile di cui si colgono gli indizi nel kosmos dell'opera, un possibile mai interamente compiuto, se non nella felice finzione dell'arte. Postfazione di Simonetta Nannini. -
Tecnocrazia e analfabetismo emotivo. Sul pensiero di Günther Anders
Se è vero che il Novecento con le sue profonde lacerazioni ha attraversato la lunga vita di Günther Anders, anche il suo pensiero deve essere inscritto a pieno titolo nel tracciato filosofico novecentesco segnato dalla questione della tecnica. Postosi ai margini dell’accademia in una sorta di perenne non appartenenza, Anders compone un mosaico che mette insieme prospettiva teoretica e urgenza empirica, occasionalismo e metodica deformante, critica dell’esistenza tecnica e prognosi dell’analfabetismo emotivo. Il volume percorre i momenti costitutivi della disfunzione innescata da una tecnocrazia che invalida la vita emotiva precipitando l’esistenza umana in una condizione di obsolescenza contro cui occorre comunque azzardare una difficile metamorfosi del sentire. Fantasia morale e conservazione del mondo rappresentano rispettivamente il sentiero da percorrere e la meta politica da raggiungere contro i rischi di una tecnica divenuta la principale fatalità delle nostre esistenze. -
Dialettica del diverso. Marxismo e antropologia in Luciano Parinetto
La filosofia ""eretica"""" di Luciano Parinetto (Brescia 1934-Chiari 2001), docente di Filosofia morale alla Statale di Milano, vede in Marx un'utopia della sensibilità (""""Sinnlichkeif"""") ben distante dal """"sistema"""" del materialismo dialettico, che di Marx faceva il profeta del movimento operaio, concepito come un corpo unico da guidare verso la rivoluzione socialista. Parinetto rileva, invece, nel filosofo di Treviri, il valore del singolo (e ne parla con echi kierkegaardiani), la cui diversità è il potenziale grimaldello per l'emancipazione dell'umano. E il singolo, se si risale alle fonti rimosse del pensiero dialettico marxiano (come a Rousseau, a Lessing o alla tradizione alchemica), non è affatto un'essenza, ma un divenire: non ha una natura propria (che farebbe """"pendent"""" con la fissità ontologica borghese), ma è un orizzonte di possibilità tutte aperte (che, per converso, i socialismi reali hanno cristallizzato in un tipo antropologico cui adeguarsi). Di qui l'attenzione per la stregoneria: la strega è un concetto metamorfico che surdetermina tutte le minoranze culturali, tutte le diversità perseguitate a partire dall'età moderna (dagli indios americani ai contadini tedeschi, dagli ebrei alle donne agli omosessuali), nelle quali Parinetto (cui peraltro si deve l'impulso ai Gender Studies e l'influenza su Mieli) individua l'esibizione della dialettica e, d'altronde, nella dialettica vede la chiave di lettura della diversità. Del resto la strega, che è errante nei nomi e nei luoghi, la notte emigra nel Sabba, luogo del desiderio, e per questo si fa portatrice dell'utopia di un totalmente altro."" -
Shift. International journal of philosophical studies (2017). Vol. 2: Humanity.
Daniela Calabrò , Editoriale/Editorial , Saggi/Essays , Daniela Calabrò , L'exigence politique: l'humanitas selon Merleau-Ponty, d'Humanisme et terreur aux , Aventures de la dialectique , Danielle Cohen Levinas , L'Europe désorientée? Eloge de l'humanité de l'homme à l'épreuve des populismes, Roberto Marchesini , La natura desiderante dell'essere umano , Rosalia Peluso , Sulla ""humanity in dark times"""" di Hannah Arendt , Francesco Piro , Dai diritti naturali ai diritti umani. Per un approccio genealogico all'umanitarismo moderno , Marco Russo , Umanesimo e antr opologia. Un confronto con Foucault , Figurazioni/Figurations , Franco Cipriano , Di immemoriale in-umanità dell'opera , Studi E Ricerche/Studies And Researches/Varia , Mario Autieri , Con Marx, oltre Marx. Foucault, Deleuze e l'interpretazione del Capitalismo , Giovanna Callegari , Questo è un gioco? La teoria del doppio vincolo sulla scena del capitale tecnologico globalizzato , Manuela Macelloni , Che cosa è uomo? Umano, trans-umano, post-umano? , Luca Scafoglio , Magic and Machine. R.G. Collingwood's Anthropology of Actuality , Renato Trombelli , Kierkegaard nel mondo di Bergman: la sorte dell'uomo di fronte al silenzio di Dio , Archivi/Archives , Hannah Arendt , Prefazione a Uomini in tempi bui , """" Viventi vissuti"""": per una genealogia dell'umano. In dialo go con Aldo Masullo , (a cura di L. Scafoglio) , Effetti/Effects , Francesco Saverio Festa , Ma cosa succede in Catalunya? , Lucia Iuzzolini , System for the Protection of Asylum Seekers and Refugees , Recensioni/Reviews, Autori/Authors.""