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Il ritmo della mente. La musica tra scienza cognitiva e psicoterapia
L'attitudine alla musica è una delle caratteristiche dell'uomo da tempi lontanissimi. Non si tratta soltanto di divertimento e piacere: la musica ha contribuito a formare il tipo di mente e di linguaggio che abbiamo, plasmando, così, la natura umana. Essa ha migliorato le nostre capacità di apprendimento ed è stata senz'altro una risorsa importante in ambito terapeutico. Con l'aiuto della scienza cognitiva, della filosofia e della psicoterapia, viene analizzato il legame tra musica e mente. Il risultato è una splendida armonia di note e pensieri. -
Bilinguismo. Miti e realtà
Per essere definiti bilingui non è necessario avere una padronanza perfettamente bilanciata delle lingue conosciute, sostiene Grosjean, né occorre esserlo divenuti sin da bambini (e sicuramente un bilingue non è per forza un traduttore nato). Basta saper usare due o più lingue (o dialetti) nella vita di ogni giorno, alternandoli a seconda della situazione nella quale ci si trova o dell'argomento del quale si sta discutendo. I bilingui smettono allora di essere una rarità, per arrivare anzi a rappresentare quasi la metà della popolazione mondiale. In questo libro l'autore prende in esame una serie di idee preconcette (tra cui quelle appena viste) e ne smonta in modo sistematico i presupposti attraverso l'esame dei più rilevanti fenomeni riguardanti il bilinguismo e i bilingui, dal cambiamento di codice ai prestiti e alle interferenze (grammaticali, fonetiche, lessicali). Se i genitori di un bambino decidono di crescerlo nel bilinguismo, quali strategie, quali accorgimenti usare, quali errori sono assolutamente da evitare? E che ruolo può svolgere la scuola? Grosjean non manca di rispondere a queste preoccupazioni, mostrando inoltre chiaramente che il bilinguismo, a lungo termine, non determina alcun ritardo nell'acquisizione del linguaggio, né può creare problemi di altro tipo nei bambini; al contrario, presenta invece diversi vantaggi cognitivi. Un libro per tutti: studenti di lingue, di scienze dell'educazione o di psicologia cognitiva, genitori, insegnanti... -
L' esilio della bellezza
In un'epoca che insegue il mito della bellezza e sembra dimenticare la sua più cogente e difficile realtà, urge ripensare il concetto del kalòn nel senso di una ricerca, foriera di impegno, di incertezze, di contraddizioni. Questo libro affronta, senza pretesa di sistematicità, la bellezza della parola, dello spirito, della politica, della giustizia; ma anche più tangibilmente la bellezza della città, delle case e dei monumenti, la bellezza della natura e del paesaggio, la bellezza della vita quotidiana. Vuole insistere sulla dimensione non solo estetica, ma prima di tutto etica di questo concetto, calando un pensiero che viene da lontano (da Epitteto e Cicerone, da Omero e da Properzio, ma anche - per li rami - da Camus e da Méliès) in un dibattito mai spento sulla coscienza del presente e sui progetti per ciò che ci attende. -
«Figurando il paradiso»: metafora religiosa e vita materiale dalle origini a Dante
Gli studi sulla metafora sono diventati sempre più raffinati: si è abbandonata definitivamente la posizione aristotelica e classicistica che vedeva nella metafora un semplice tropo ornamentale e sostitutivo, e si è iniziato a studiarla dal punto di vista cognitivo, come forma di interpretazione del reale, e non come semplice panneggio o finzione (più o meno mimetica) di esso. Proprio sulle potenzialità gnoseologiche e sul grado di conoscibilità veicolato dalla metafora è in corso uno dei dibattiti più interessanti, che coinvolge svariate discipline, molteplice essendo la prospettiva da intraprendere, linguistica, semiotica, storico-linguistica. Un discorso particolarmente fruttuoso fornisce lo studio della metafora religiosa, nella quale si affrontano dialetticamente i problemi della dicibilità, dei limiti ""ontologici"""" della effabilità, e i problemi di una possibile conoscenza determinata dal mezzo metaforico - in modo particolare lo studio della metafora religiosa in ambito medievale, in una cultura sensibile alla riflessione teologica e morale, tesa a esplorare i nessi tra realtà ed espressione, e convinta che le parole possano incidere direttamente sulle cose, sulla storia."" -
Il rientro in Italia (1948-1951)
10 agosto 1948. Giulio (Julius) Evola, pittore e filosofo, rientra in Italia dopo quattro anni di esilio forzato. Disagiato e morto ""per metà"""" a causa della paralisi agli arti inferiori, riprende alcuni vecchi contatti spinto da motivi pratici, ma anche dalla volontà di dar vita a un sodalizio """"spirituale"""" come ai tempi del Diorama filosofico. Non si fa illusioni, la """"legittima unione"""" tra il mito romano e quello nordico-ario è acqua passata. Tuttavia in Europa qualcosa si muove, in Italia ci sono alcuni giovani che si ergono, parole sue, in piedi """"tra le rovine"""". In un contesto fatto prevalentemente di solitudine, Evola si appresta dunque ad affrontare una delle ultime prove."" -
In fondo al giardino. Ritagli di memorie
Il sottotitolo, Ritagli di memorie, esprime bene la sostanza del libro. Non poesia, non romanzo, non racconto; testimonianza piuttosto: di un tempo davvero lontano, trascorso tra la mia città e il paese in cui ha origine la mia famiglia, tra le rovine della guerra e l'ampio orizzonte dei campi, delle rogge e dei filari di gelsi. Frammenti di vita rappresi nei nomi, negli odori, nei suoni, nei sapori di un mondo che parrà inverosimile oggi, ma in cui chi ha vissuto quegli anni e quei luoghi si riconoscerà. -
Lessico del cinema italiano. Forme di rappresentazione e forme di vita. Vol. 1
Il cinema italiano non è stato mai un cinema nazionale, pur essendo profondamente italiano. Ha individuato uno stile e un modo di vita, piuttosto che un'identità. È stato un cinema tutto radicato nella carne viva del presente, in un sentimento della contemporaneità libero da ogni astrattezza. Un cinema estroflesso nel mondo, preso anche dal suo caos, capace di costruire una vicinanza assoluta tra forme di rappresentazione e forme di vita. È a partire da questa vicinanza che è stato pensato e composto ""Il Lessico del cinema italiano"""". Un'opera in tre volumi che proietta uno sguardo nuovo e costruisce una mappa concettuale inedita della grande tradizione del cinema italiano. """"Amore"""", """"Bambino"""", """"Colore"""", """"Denaro"""", """"Emigrazione"""", """"Fatica"""", """"Geografia"""" sono le voci che compongono il primo volume. Ogni voce, conclusa da una filmografia di venticinque titoli scelti da ogni autore, si apre con il riferimento ad un film recente del cinema italiano, perché ogni sguardo al passato è anche un modo per comprendere, altrimenti e meglio, il presente."" -
Due intermezzi di lettura. Testo spagnolo a fronte
Nei due articoli del 1921, per la prima volta ripubblicati in spagnolo e tradotti in italiano in questo volume, Pedro Salinas ci invita a esplorare due opere importanti della tradizione europea, su un filo sospeso tra metaletteratura, psicologia e teatro. Il primo pezzo è un incontro con il personaggio secentesco di Sigismondo creato da Calderón de la Barca, cui Salinas si rivolge come a un personaggio in bilico tra amore e dolore, tra la grandezza dell'identità libera e le rigide regole della nobiltà spagnola. Nel secondo articolo, Salinas rende un precoce e brillante omaggio al primo volume della ""Recherche"""" di Proust, inventando una scena immaginaria dove i personaggi di """"Du coté de chez Swann"""" si animano al tocco delicato del romanziere francese, acrobata di finezze psicologiche e verità estetiche."" -
Sulla filosofia teoretica di Giulio Preti. In occasione del centenario
Meditare l'opera di Giulio Preti oggi, a un secolo dalla sua nascita, non significa limitarsi a rendere omaggio a un protagonista della filosofia e della cultura italiana del Novecento. È invece scoprire un pensiero filosofico che si rivela prezioso per comprendere la complessità del tempo presente. Leggere Preti significa anzitutto stupirsi di fronte alla profondità delle sue riflessioni teoriche e culturali: alla sua attualità epistemica, politica, etica, di metodo storiografico, di spunti storici, estetici, argomentativi, di modelli teorici e culturali... Non da ultimo, l'opera di Preti sembra illuminare, in una sistematica quanto aperta costruzione della ""ricchezza della vita e dell'esperienza"""", il ruolo decisivo svolto dal magistero di Antonio Banfi nel rinnovamento culturale dell'Italia contemporanea. In essa prendono forma idee filosofiche in grado di spiegare la complessità del tempo presente e di suggerire nuovi percorsi interpretativi della cultura italiana contemporanea."" -
Comunicare in medicina. L'arte della relazione
La deumanizzazione in medicina, che regola le relazioni tra i medici, i pazienti e i familiari secondo i bisogni dell'apparato sanitario, spesso in contrasto con quelli degli umani, e la medicina difensiva, che crea un clima di sospetto reciproco tra il medico e il paziente, minano alle fondamenta ogni possibilità di costruire relazioni efficaci. Il volume ha l'ambizione di raccogliere riflessioni teoriche e prospettive pratiche che siano in grado di rispondere a tali problematiche sempre più urgenti, riconoscendo il valore centrale della comunicazione. La filosofia si configura quindi, nel suo connubio con la medicina, come un'arte della relazione. ""Prendersi cura di chi cura"""" è quindi il motto che accompagna le pratiche filosofiche per la medicina."" -
Il daimon di architettura. Vol. 1: Theoria.
Pensare e progettare in architettura vuol dire innanzitutto riconoscere i limiti contraddittori della nostra cultura contemporanea, e quindi impegnarsi con cura nella ricostruzione della triplice ""arché"""": della legge, della libertà, della necessità. Ovvero: dell'""""estetico"""", della """"singolarità"""", della """"visione""""."" -
L' alchimia svelata dal mito
Questo saggio ha lo scopo di indicare nuovi percorsi di ricerca individuando gli archetipi della filosofia ermetica nei miti del lontano passato, che suggeriscono allegoricamente pratiche operative secondo l'insegnamento che già fu di Dom Antonio Pernety e ancor prima di Michael Maier. Seguendo un percorso alternativo al libro, al manoscritto e all'immagine alchemica, e aggirando così la barriera del linguaggio criptico che gli alchimisti usano nel descrivere l'opera, la lettura dei miti interpretati in chiave alchemica e il linguaggio spogliato degli stereotipi daranno al neofita nuova energia nel formulare semplici ipotesi operative. -
Narrazioni di genere e biopolitiche neoliberali. Mildred Pierce e i suoi spettri
Cosa accade quando la narrazione politica e culturale è destabilizzata? Quando la crisi rende manifeste strategie e aporie nei processi di soggettivazione di cui siamo soggetti e oggetti nel nostro presente? I saggi raccolti in questo libro, frutto di una riflessione a un tempo individuale e corale, propongono il caso Mildred Pierce, protagonista del romanzo di James M. Cain e delle sue trasposizioni cinematografica e televisiva, come un laboratorio per indagare quell'effetto di ""disorientamento"""" che già Wendy Brown ha indicato come dimensione della nostra crisi attuale. La critica femminista è usata qui come un prisma attraverso il quale leggere le dinamiche del potere sia nelle sue forme istituzionali sia nelle sue pratiche discorsive per metterne in luce non solo le logiche egemoniche ma anche gli effetti liberatori. Mildred e i suoi spettri ci offrono un luogo a partire dal quale provare a riflettere sulle nostre capacità di agire nel senso di una risignificazione politica del presente."" -
Un' aspirina e un caffè con Bernardo Bertolucci. Regista e attori si raccontano
Un testo che per la prima volta, all'interno del ricco panorama di pubblicazioni su Bernardo Bertolucci, traccia il profilo dell'autore attraverso conversazioni e pensieri di alcuni suoi attori e collaboratori. Professionisti che hanno vissuto i set del regista e, descrivendone situazioni e dinamiche, forniscono un quadro inedito allo stile proprio del regista parmigiano vincitore di nove premi Oscar. È in questa prospettiva che il libro penetra il lavoro del più internazionale dei registi italiani, raccontando anche aneddoti sconosciuti al grande pubblico. Nel testo sono contenute anche fotografie rare oltre a lettere e carteggi. -
Ebbrezza
Che cos'è l'ebbrezza? È possibile darne una definizione? Dopo Baudelaire, Rimbaud, Trakl, Benn, Jünger, Hemingway, Fitzgerald, Kerouac, Burroughs, ci siamo abituati a pensare alla complicità tra l'ebbrezza e la letteratura come a un'ovvietà. E se ci fosse una parentela altrettanto stretta tra l'ebbrezza e la filosofia? Non è Hegel a ricordarci che il trionfo dello spirito è simile al corteo bacchico, in cui non c'è membro che non sia ebbro? Non è forse lo ""spirito"""" un termine che accomuna il filosofo e colui che distilla gli alcol forti? E che dire dell'ebbrezza tossica, l'ebbrezza indotta dalle droghe? Si tratta di un'ebbrezza congenere ovvero di tutt'altro tipo? Può anch'essa avere qualche cosa da dire al filosofo, spesso fiero del proprio ascetismo e nemico implacabile di ogni forma di addiction?"" -
Origine e senso della storia
Oggi c'è bisogno di sapere da dove veniamo, ma anche di sapere dove stiamo andando e se questa strada è un ritorno. Da qui l'indagine sull'origine e il senso della storia umana. Karl Jaspers, uno dei pensatori tedeschi più importanti del '900, espone qui il fondamentale concetto di età assiale. Tra l'800 e il 200 a. C. sono nate le cinque più grandi civiltà che nutrono ancora, culturalmente e spiritualmente, il nostro tempo. Se siamo stati uniti nel più lontano passato, se le diverse civiltà sono nate ad uno stesso parto, pur seguendo strade storiche diverse e dando vita a forme diverse di modernità, possono oggi tornare a capirsi. Siamo alle soglie di una seconda svolta assiale della storia umana? Sarà possibile una civiltà del mondo? Un libro importante che ambisce a diventare un classico. Un libro che offre un'occasione per varcare i confini disciplinari e interrogarsi a tutto campo sul destino umano nell'era globale. Introduzione di Raniero Regni. -
Il futuro degli intellettuali. Per una sociologia del discorso critico
Dubbio sistematico e senso critico sono stati i due attributi fondamentali della cultura degli intellettuali e degli scienziati nel corso della modernità. Attraverso tali strumenti essi hanno contribuito tanto ad abbattere il dogmatismo delle società tradizionali quanto ad edificare un mondo caratterizzato da un crescente ritmo di innovazione in campo economico e sociale. In questo libro del 1979, con straordinaria lucidità e spingendosi oltre le riflessioni della Teoria critica di Adorno e Habermas, Alvin Ward Gouldner è tra i primi ad evidenziare come la cultura del discorso critico sia allo stesso tempo l'ideologia di una nuova classe dominante in ascesa - quella degli intellettuali, degli scienziati e dei tecnici - portatrice tanto di emancipazione quanto di nuove forme di dominio e disuguaglianza. Una diagnosi che risulta oggi quanto mai attuale. -
Gli editti di Asoka
Illuminato, potente e tollerante, l'imperatore Asoka ha infuso la saggezza del Budda nella cultura indiana. Con i suoi splendidi editti che fanno la poesia di questo libro ha dato un'impronta indelebile a quella filosofia indiana che ancora oggi ci affascina, ci ispira e fa riflettere l'Occidente frettoloso e guerrafondaio. Una lettura piacevole e formativa, oggi come millenni fa nel segno di un'eterna saggezza. -
Otto conversazioni
Consacrato da un'autorità esterna come messia della Teosofia, quando ancora era un bambino, Jiddu Krishnamurti si ribellò a un destino imposto da altri. Questo libro contiene le sue preziose perle di libertà. Dopo una vita dedicata a una forma di culto particolare, Jiddu sviluppa lo spirito della piena indipendenza. Per lui ""la verità è una terra senza sentieri"""" e dopo aver restituito le ricchezze accumulate grazie alle donazioni alla Società Teosofica, dedica la sua vita a rendere libero l'uomo da qualsiasi condizionamento, viaggiando in tutto il mondo per denunciare l'oppressione di chiunque - organizzazioni, chiese o sedicenti guru spirituali - voglia dirci cosa dobbiamo fare."" -
Il popolo licio
Il popolo licio, importante civiltà indoeuropea dalla cultura in profonda armonia con la natura, è oggi poco noto e ancora poco studiato. Questo libro è il frutto di uno studio fondamentale, appassionato e competente di questa straordinaria e fertile filosofia. Partendo dalla mitologia licia, Bachofen ci mette a contatto con una saggezza tanto attuale da apparire una rivelazione. La piena, intima dedizione alle forme immutevoli della vita naturale, un giudizio sull'esistenza umana in armonia con la natura e una gioiosa consapevolezza della mortalità di ogni vita, sono il dono prezioso e millenario del popolo licio.