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Sulla Terra. Tullio Pericoli 1995-2015. Ediz. italiana e inglese
"Quanta scrittura c'è nei paesaggi di Pericoli?"""" scrive Elena Pontiggia. """"Molta. E in che misura le sue tele sono mappe borgesiane, intente a descrivere millimetricamente non tutto l'impero, ma almeno qualche sua parte? Molta. Con questa pittura-scultura, con queste forme-segno, Pericoli racconta il paesaggio della vita. Ci ricorda che non c'è racconto che non sia sillaba e balbettio."""" Sono oltre 160 le opere di """"Sulla terra"""", tra oli, acquerelli, matite: paesaggi densi di segni e di materia. Colline e città antiche, pianure, campi coltivati e cieli si traducono, nelle opere di Pericoli, nella traccia concreta del trascorrere del tempo """"sulla terra"""". """"Sulla terra"""" nel senso di """"sopra la terra"""", ma anche di """"a proposito della terra"""" o """"dentro la terra"""", per definire, giocando con la polisemia, opere che diventano suggerimenti esplorativi sulla realtà e sull'uomo. Per Franco Farinelli, """"i disegni di Pericoli, che come tutti i bravi giardinieri vive in un mondo che è almeno un paio di stagioni avanti, sono dispositivi cognitivi tra i più sofisticati e avveduti che esistono, dalla comprensione dei quali può davvero dipendere la nostra salute"""". Pubblicata in occasione della mostra bolognese, la monografia presenta i contributi di Umberto Eco, Elena Pontiggia, Franco Farinelli e Graziano Campanini, il catalogo delle opere e gli apparati comprendenti la biografia, le mostre personali e i libri dell'artista." -
Modigliani e la boheme di Parigi. Ediz. illustrata
La figura emblematica di Amedeo Modigliani, considerato tra i più affascinanti e influenti protagonisti dell'arte moderna. Amedeo Modigliani, ""Modì"""" (che nell'assonanza fonetica riecheggia quel maudit, maledetto, che caratterizzò tutta la produzione romantica tra Ottocento e Novecento) è considerato oggi uno dei più grandi maestri del XX secolo. Attraverso circa novanta opere provenienti dal Musée national d'art moderne - Centre Pompidou di Parigi, oltre che dalle più importanti collezioni pubbliche e private d'Europa, """"Modigliani e la bohème di Parigi"""" racconta l'esperienza artistica degli anni a cavallo tra il XIX e il XX secolo affiancando i capolavori del maestro livornese a quelli di artisti dell'epoca, in una totale immersione nelle intime e contrastanti atmosfere che affollavano la Parigi di quel periodo. Introdotto dal saggio di Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi (""""Amedeo Modigliani, una meteora nel cielo di Parigi""""), il volume riunisce i testi di Doïna Lemny (""""Modigliani e Brâncusi, un'amicizia sotto il segno della scultura""""), Francis Carco (""""Il nudo nella pittura moderna 1863-1920""""), Laurence des Cars (""""Destini incrociati. Modigliani e Paul Guillaume""""), Sophie Krebs (""""Parigi! Parigi! Fine della corsa"""") e Nathalie Ernoult (""""Un'amicizia a Montparnasse: Diego Rivera, Marevna e Amedeo Modigliani""""). Seguono le sezioni rispettivamente dedicate ad Amedeo Modigliani, al binomio Modigliani / Brâncusi e la scultura, alla bohème parigina (con opere di Kees van Dongen, Marc Chagall, Maurice Utrillo, Raoul Dufy, Chaïm Soutine), al cubismo (tra gli altri Pablo Picasso, Juan Gris, Gino Severini, Henri Laurens, Aleksandr Archipenko, Ossip Zadkine) e al nuovo umanesimo della scuola di Parigi. Chiudono il volume Parole di Modigliani (di Jean-Michel Bouhours), la cronologia illustrata (a cura di Dolors Sala Fenés), le biografie e la bibliografia selezionata."" -
Nel cielo
Pubblicato sull'""Écho de Paris"""" nel 1892-1893, """"Nel cielo"""" è un romanzo fortemente pessimista sulla tragedia della condizione umana e, in particolare, dell'artista nella società borghese. """"Mette in scena un pittore, Lucien, direttamente ispirato a Vincent van Gogh, che si era suicidato un anno prima, e di cui Mirbeau aveva comprato da papà Tanguy gli Iris e i Girasoli. Arriva al punto di attribuire a Lucien le tele di Vincent, in particolare La Notte stellata. Attraverso l'esperienza di Lucien, si rivela come l'artista esigente e che vede il mondo con i suoi propri occhi sia condannato a inseguire costantemente un ideale che sempre gli sfugge, perché i mezzi di cui dispone, il cervello e la mano, non sono mai all'altezza dell'ideale prefissato, cosicché la 'malattia della perfettibilità' lo condanna alla sofferenza e alla frustrazione, alla follia e alla morte"""" (dalla postfazione di Pierre Michel)."" -
Come ci si veste?
Adolf Loos non fu solo l'architetto rivoluzionario che conosciamo, ma anche uno scrittore brillante e un osservatore attento della società a lui contemporanea. Questo volume riunisce alcuni dei suoi scritti in tema di abbigliamento e moda. L'evoluzione delle calzature nel tempo, la guerra dichiarata alle cravatte preannodate, l'avanzata inevitabile dell'uomo in salopette, la pericolosa tendenza alla donna-bambina: nulla sfugge a questo analista tanto sottile quanto spiritoso. Come conservare l'aria di veri gentiluomini quando si è in bicicletta? Le donne possono portare i capelli corti? ""La moda è lo stile del tempo presente"""", scrive Loos che, come per la sua opera architettonica, predilige la semplicità, l'essenzialità e la mancanza di fronzoli così da evidenziare la pura bellezza dei materiali. Una grande lezione di stile da un insospettato maestro di eleganza."" -
Il fascino e il mito dell'Italia dal Cinquecento al contemporaneo. Ediz. illustrata
Per almeno tre secoli, dall'inizio del Seicento a tutto l'Ottocento, l'Italia è stata la meta privilegiata degli aristocratici e degli uomini di cultura di tutta Europa e nel XIX secolo anche del Nuovo Mondo, in quanto il viaggio in Italia (il Grand Tour) costituiva una tappa ineludibile del processo di formazione delle classi dirigenti europee, che scendevano nelle nostre magnifiche città d'arte e percorrevano le nostre coste in cerca della bellezza e delle radici della cultura fondativa dell'Occidente. Ad attirarli erano non solo i monumenti e le opere d'arte, ma anche un'affascinante miscela di attrattive naturalistiche, culturali e di bien vivre che fecero del nostro paese un potente polo d'attrazione, creando il mito dell'Italia. Attraverso una selezione di opere esemplari, questo volume è dedicato alla percezione dell'Italia e dell'arte italiana da parte degli artisti stranieri, affascinati dal nostro paese e dalla nostra cultura, non solo figurativa, tra il XVI e il XX secolo. -
Sguardi dalla seconda fila. Composizione e narrazione iconica nella pittura veneta del Cinquecento
Pur nella loro irriducibile specificità, il linguaggio verbale e il linguaggio iconico si somigliano. Concentrando l'attenzione su una serie di dipinti di scuola veneta, compresi tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento (da Bellini a Bordone, passando per Carpaccio, Cima, Giorgione, Palma, Lotto, Tiziano e altri), il saggio di Alessandro Rossi pone in evidenza tale somiglianza. Lo fa riconoscendo nelle opere studiate un'analoga tipologia di struttura compositiva che, al di là dello stile personale di ogni singolo autore e dei soggetti rappresentati, permette alle figure protagoniste di tali dipinti di inscenare una sorta di drammaturgia, composta da posture, sguardi e gesti, da interpretarsi quale grammatica base di una ""narrazione iconica"""" in grado di sovrapporre dimensioni spazio-temporali diverse nella fissità della scena dipinta, sia che questa rappresenti un ritratto di famiglia, un episodio religioso o un'allegoria. Attraverso un'articolata analisi iconologica e semiotica l'autore fa emergere il """"contenuto strutturale"""" che accomuna le opere in esame, riconoscendone il potere esortativo, che invita l'osservatore a leggere il visibile, lasciandosi al tempo stesso turbare dal visuale che solo l'immagine nel suo eloquente silenzio può manifestare. """"Non siamo più di fronte a semplici questioni di iconografia"""" direbbe padre Giovanni Pozzi """"ma siamo saliti più in alto, sul terreno dove si confrontano le possibilità espressive dei due diversi mezzi di comunicazione""""."" -
M.A.X. Museo spazio officina. Eidz. italiana e inglese. Ediz. bilingue
Questo volume ha come obiettivo quello di stimolare la riflessione sul valore della trasformazione di un'area attraverso le realizzazioni architettoniche e il ridisegno urbano, il cui pensiero guida attua tangibilmente lo Zeitgeist nell'applicazione di una ""visione"""" della cultura di un luogo capace di dare fattibilità a un """"concetto pilota"""". È il caso dell'area destinata al progetto culturale di Chiasso, che ha visto all'inizio degli anni duemila un rapido cambiamento dovuto a una lungimirante volontà politica di Creative City. Il progetto è stato favorito dalla felice scelta della Fondazione Max Huber Kono di realizzare un museo, e dalla decisione dell'esecutivo della città di confine di ristrutturare una ex autorimessa con officina, facendola diventare un luogo pubblico dedito all'incontro e al dialogo sulla contemporaneità quale work in progress. Un'area artigianale dismessa diventa quindi, attraverso una radicale trasformazione, il cuore pulsante della produzione della cultura con lo storico Cinema Teatro con cui entra in stretto dialogo. La trasformazione è stata affidata dieci anni or sono agli architetti svizzeri - allora emergenti, ora noti nel panorama internazionale - Pia Durisch e Aldo Nolli, i quali sono intervenuti con un progetto ex novo di museo, la ristrutturazione dello Spazio Officina e il masterplan dell'intera area."" -
Pablo Atchugarry. La vita dopo la vita. Ediz. italiana, inglese e spagnolo
Pubblicato in concomitanza con l'esposizione dell'opera di Pablo Atchugarry (1954) La vita oltre la vita al Padiglione dell'Uruguay a Expo Milano 2015, il volume presenta la scultura nelle diverse fasi di lavorazione, dal ritrovamento alla realizzazione finale. -
Non chiedere cosa sarà il futuro
Giuseppe ""Nino"""" Sgarbi (novantaquattro anni, oltre sessanta dei quali trascorsi nella sua casa-museo, cenacolo di scrittori, artisti e personalità della cultura) tesse, in un delicato gioco di rimandi fra passato, presente e futuro, le tre correnti che sono state vento alla vela della sua vita: l'aria - la passione per il volo, la caccia, il cinema; l'acqua - il fiume, la pesca, il mare; il pensiero - i grandi incontri con i libri e la poesia, ma anche con alcuni tra i protagonisti della scena culturale del Novecento. Come scrive Claudio Magris nella prefazione, """"I toni tragici non si addicono alla ferma dignità di un vecchio signore familiare con la ruvida terra e l'acqua del fiume, ma sempre attento alle buone maniere. Sarebbe bello potergli assomigliare, almeno un pochino...""""."" -
Monet. Dalle collezioni del Musée d'Orsay e dell'Orangerie
Nessun artista più di Claude Monet ha cercato di catturare l'essenza della luce sulla tela. Tra tutti gli impressionisti fu lui a rimanere sempre totalmente aderente al principio di fedeltà assoluta alla sensazione visiva, dipingendo direttamente l'oggetto sulla tela. Dopo un esordio all'insegna del realismo courbettiano negli anni sessanta dell'Ottocento, i dipinti di Monet mostrano la cifra più pura dell'Impressionismo, prima di dare vita, inizialmente tramite uno sguardo sempre più acuto e penetrante, poi attraverso una libertà e un lirismo sempre più marcati, a un intero capitolo dell'arte del XX secolo. Pubblicata in occasione dell'esposizione organizzata da Skira, in collaborazione con la Città di Torino, la Fondazione Torino Musei, la GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino e il Musée d'Orsay di Parigi, la monografia illustra il percorso artistico di questo straordinario maestro dell'arte francese attraverso una quarantina di dipinti provenienti dal Musée d'Orsay, che conserva la più importante raccolta pubblica di pittura impressionista al mondo. -
Il bacio di Hayez
"...Il 'Bacio' legato dal conte Visconti di Saliceto, nonostante fosse stato consegnato nel 1887, fu esposto nella Pinacoteca di Brera solo a partire dal 1908, dove Carlo Carrà poté ammirarlo in tutta la sua bellezza e scoprirvi nuove suggestioni: 'Pensate alle linearità dolci del 'bacio' (Giulietta vestita di latta) - forse che il pittore voleva vestirla di celeste velluto? s'incurvano voluttuosamente in un miracolo di finezza e di pudore, in un disegno fatto di linee sensibili, definite'"""". Considerato una delle icone della città di Milano, il Bacio di Francesco Hayez diventa l'oggetto di un percorso che propone un'accurata lettura iconografica, un'analisi della genesi e del significato dell'opera entro il contesto storico, culturale e figurativo del secondo Ottocento milanese, nonché un approfondimento sulla sua fortuna critica. Il celeberrimo dipinto, presentato all'esposizione di Brera nel settembre 1859, incontrò fin da subito una fortuna straordinaria. Le figure dei due giovani innamorati infatti, al di là dell'esplicito significato sentimentale, assumevano quello di un vero e proprio """"manifesto"""" del Risorgimento." -
Storie di architettura
Michele De Lucchi ci racconta la sua idea di architettura e design, accompagnando le presentazioni dei propri progetti con testi che hanno la forma di narrazioni evocative, storie e riflessioni. Ogni progetto ha come fondamento concetti, pensieri, memorie ed esperienze personali che si evolvono e si trasformano in architetture di scale differenti, dai modelli in legno ai grandi edifici sviluppati dallo studio professionale. Raccontare l'idea che sta alla base di un'opera significa metterla a disposizione degli altri, farla uscire dal momento privato della creazione e farne dono al pubblico: il progetto diventa di tutti, e tutti possono riflettere e giudicare. Il volume contiene scritti illustrati con schizzi che nascono da un'attitudine all'osservazione della natura, dell'uomo, della storia e della società. L'autore concepisce trame inusuali ed estranee ai tecnicismi, dando voce alla sua personale e originalissima visione. -
Una dolce vita? Dal liberty al design italiano. Ediz. illustrata
Trionfa la gioia di vivere nelle arti decorative italiane dell'inizio del XX secolo, si tratti dei raffinati mobili intarsiati di madreperla di Eugenio Quarti, dei vasi a murrine policrome di Barovier, dei fantasiosi teatrini di Fortunato Depero, delle sorprendenti sedie rosso fuoco di Marcello Piacentini o delle creazioni dall'elegante ironia di Franco Albini. Questa ""spensieratezza"""" ci sembra oggi in flagrante contraddizione con il contesto storico in cui si dispiega, uno dei più drammatici nella nostra storia recente. Il che porta la nostra coscienza critica a interrogarsi ancora una volta su una questione ampiamente dibattuta e molto controversa: la questione dell'arte, e più specificamente della libertà dell'espressione artistica sotto un regime dittatoriale. Nel Ventennio fascista le arti decorative sono state l'unico ambito in cui è sopravvissuto un autentico e reale libero arbitrio. A partire dal periodo Liberty, esse diventano un laboratorio le cui sperimentazioni non hanno eguali prima del 1900. Le forme del futuro nascono in questo periodo. Pubblicato in occasione dell'esposizione romana proveniente dal Musée d'Orsay di Parigi, il volume presenta i saggi di Guy Cogeval, Irene de Guttry e Maria Paola Maino, Beatrice Avanzi, Marino Barovier, Laura Falconi, Giampiero Bosoni, Guy Cogeval e Beatrice Avanzi. Chiudono il volume la cronologia, le biografie degli artisti, il catalogo delle opere esposte, la bibliografia essenziale e l'indice dei nomi."" -
Andrea Appiani. Pittore di Napoleone. Vita, opere e documenti (1754-1817)
Appiani è figura complessa; talvolta inafferrabile. È stato un artista ""totale"""": pittore a olio sperimentale, sprezzante e prolifico, frescante profondamente innovatore, disegnatore sublime e impareggiabile, autore di scenografie teatrali, di apparati effimeri, regista delle feste del nuovo potere, artefice della tutela e del riordino del patrimonio artistico dell'Italia napoleonica e della costituzione della Regia Galleria di Brera. Allora con la stesura di questo libro si è cercato di costruire (letteralmente) uno strumento valido e storicamente fondato da poter offrire ai lettori (addetti e non addetti ai lavori) per una migliore comprensione di questa straordinaria figura, della sua arte, dei suoi tempi e della Milano prima asburgica e poi napoleonica in cui visse."" -
Joan Miró. Soli di notte. Ediz. illustrata
Joan Miró (Barcellona 1893 - Palma di Maiorca 1983) è uno degli artisti più significativi e rappresentativi del Novecento. Di indole taciturna e riservata, nella sua vita Miró ha portato avanti un lavoro di continuo rinnovamento espressivo, senza però mai tradire il suo stile e soprattutto la sua coerenza. Il suo lavoro inconfondibile ha attraversato varie fasi profondamente connesse ai luoghi in cui ha operato (Barcellona, Parigi e la campagna catalana) e ai contesti artistici con cui è venuto in contatto, in primis il dadaismo e il surrealismo. Attraverso un importante nucleo di opere comprendenti dipinti, sculture, disegni, stampe, documenti e fotografie, ""Joan Miró. Soli di notte"""" offre l'opportunità di conoscere e approfondire l'ultimo trentennio di attività del maestro spagnolo, una fase artistica estremamente fertile e poco conosciuta, racchiusa fra i primi anni cinquanta e il 1983, anno della sua scomparsa. Nonostante l'età avanzata è in questi anni nel pieno della sua forza, immaginazione e vitalità, che Miró realizza gran parte della sua produzione artistica. Un lungo intervallo caratterizzato da profondi mutamenti espressivi, con cui la sua opera diventa più libera, forte e aggressiva. I """"suoi colori"""" e le """"sue figure"""", lasciano progressivamente spazio al nero e a segni che ricordano primitive scritture."" -
Cesare De Vecchi. Maestro orafo gioielliere. Ediz. italiana e inglese
Nel cuore del centro storico di Milano, in Via Montenapoleone, per quasi mezzo secolo Cesare De Vecchi, orafo figlio d'arte, ha sperimentato e ricercato con attenzione meticolosa soluzioni estetiche e funzionali in pezzi unici, capolavori che narrano l'amore per il Bello. Ogni gioiello creato dall'atelier ha una piccola o grande storia da raccontare fatta di sogni e di passione, di desideri e di progettazione, di particolari e di interpretazione. La conoscenza approfondita dei materiali preziosi ha permesso di mantenere negli anni un altissimo livello dei pezzi realizzati, mentre la capacità interpretativa è stata sempre applicata alla costruzione di oggetti che potessero dare vita ai desideri dei clienti attraverso un'esecuzione impeccabile. Attento alle mode e alle tendenze, ma sempre capace di inserire in ogni creazione un tocco personale, De Vecchi si è cimentato sia nella gioielleria sia nell'oggettistica preziosa. Attraverso i testi e un accurato corredo iconografico, il volume documenta l'impegno di una vita spesa nella continua ricerca della perfezione tecnica e dell'innovazione stilistica e offre esempi di eccellenza sperimentati in prima persona da un maestro artigiano che, con le sue opere, onora la grande tradizione italiana. -
Signac. Una vita a filo d'acqua
Pittore innamorato del colore, Paul Signac ebbe una carriera artistica tanto intensa quanto varia. Composto a partire da una delle più grandi collezioni private di opere dell'artista, questo volume ne illustra il percorso creativo dai primi dipinti impressionisti agli ultimi acquerelli della serie dei Porti di Francia, passando per gli anni eroici del neoimpressionismo, il fulgore di Saint-Tropez, le immagini scintillanti di Venezia, Rotterdam e Costantinopoli. Il virtuosismo del maestro neoimpressionista si traduce ugualmente nelle tecniche più diverse. La foga impressionista degli studi realizzati dal vero si oppone alle limpide policromie dei dipinti divisionisti, il giapponismo audace degli acquerelli contrasta con la libertà dei fogli dipinti en plein air, mentre i grandi disegni preparatori a inchiostro di china acquerellato ci svelano i segreti di composizioni serene, a lungo meditate in studio. Attraverso una selezione di oltre centoquaranta opere, questo catalogo propone un'iniziazione alle armonie cromatiche di Signac, associata a un invito al viaggio. -
Ducati. 2015 official yearbook. Ediz. italiana e inglese
Nove podi in MotoGP e cinque vittorie in Superbike: un anno entusiasmante e ricco di sfide impegnative, raccontate nel volume ufficiale della stagione 2015 MotoGP & Superbike Ducati. I momenti più emozionanti della stagione appena conclusa raccontati attraverso le pagine di questo elegante volume da collezione, che rispecchia il prestigio di un marchio che ha fatto la storia della MotoGP scrivendone i capitoli più avvincenti. Le immagini spettacolari dei più grandi fotografi di gara e le parole dei protagonisti delle imprese più appassionanti sono raccolte in questo Yearbook che coglie l'essenza di Ducati. -
Il mistero dell'angelo perduto
Un Caravaggio scomparso, misteri, passioni e destini si intrecciano ai drammi del Novecento. rnrnBerlino, Olimpiadi del 1936: Olia, Vika e Helmut, due donne e un uomo con storie e destini differenti, si incontrano sullo sfondo della drammatica ascesa del nazismo. rnStudiosi e amanti dell’arte, verranno coinvolti dalla loro straordinaria passione per il Caravaggio e per il suo capolavoro San Matteo e l’angelo in un intrigo che si dipana tra Italia, Francia, Germania e Urss incrociandosi con la politica, la cultura e l’arte del tempo. In questo intreccio avvincente di un passato e di un presente denso di avvenimenti reali, a emergere sono le umane scelte che fanno la storia. rnIl quadro risulta distrutto nell’incendio berlinese del 1945: sarà proprio vero? -
Hokusai. Ediz. illustrata
"Il nome di Katsushika Hokusai evoca immediatamente le stampe delicate, leggere, erotiche, che avevano influenzato nell'Ottocento la pittura francese d'avanguardia, da Degas a Monet, da Seurat a Toulouse-Lautrec, da Van Gogh a Gauguin. Ma quando si penetra nel mondo dell'artista, si capisce quanto la sua cultura fosse lontana dall'Occidente, da cui a sua volta prese prestiti. Un altro mondo il suo, con proprie regole, tradizioni, aspirazioni. Un percorso durato settant'anni, con una enorme produzione di dipinti, disegni, stampe, libri illustrati, manuali didattici. Lo stesso artista la ricorda nel colophon al primo volume delle Cento vedute del monte Fuji, edito nel 1834: 'Dall'età di sei anni ho la mania di copiare la forma delle cose, e dai cinquant'anni pubblico spesso disegni, tra quel che ho raffigurato in questi settant'anni non c'è nulla degno di considerazione. A settantatré ho un po' intuito l'essenza della struttura di animali e uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante e perciò a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor di più il senso recondito e a cento anni avrò forse raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso. Quando ne avrò centodieci, anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria. Se posso esprimere un desiderio, prego quelli tra lor signori che godranno di lunga vita di controllare se quanto sostengo si rivelerà infondato. Dichiarato da Manji il vecchio pazzo per la pittura'."""" (dal saggio di Maurizia Tazartes)"