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La Libia nella storia d'Italia (1911-2011)
A un secolo dalla conquista italiana della Libia, studiosi italiani e libici offrono al lettore una riflessione sulle radici e sui problemi ancora aperti di una storia dura e controversa. Passato e presente delle relazioni tra due paesi chiave del Mediterraneo sono proposti attraverso una lettura multifocale sulle origini e lo sviluppo dei rapporti italo-libici dal periodo coloniale a oggi. Un libro che aiuta a capire una vicenda storica che comincia ancora prima dell'occupazione e non si conclude con l'indipendenza libica. -
Pellegrini del nuovo millennio. Aspetti economici e politici delle mobilità religiose
Basandosi su studi etnografici che restituiscono un'immagine inedita, dal basso, di una religiosità in movimento, questo volume attesta la vitalità della mobilità religiosa nelle varie aree del Mediterraneo. Qui i oellegrinaggi hanno saputo adattarsi ai cambiamenti sociali e tecnologici e sembrano addirittura nutrirsene per fortificarsi. L'aspetto religioso è indissociabile dalle implicazioni economiche, politiche e sociali di questa mobilità, che possono a loro volta avere ripercussioni su vasta scala. Il bacino mediterraneo appare così come un laboratorio comparativo estremamente fecondo per l'antropologia. -
Valéry e la scatola nera
Il presente studio si sviluppa principalmente intorno alle problematiche relative al rapporto tra linguaggio matematico e linguaggio letterario. Esse trovano la loro sintesi in quello che Rossana Gheno definisce ""linguaggio matematicamente incarnato"""", in cui si ritrovano perfettamente sintetizzati meccanismi biologici, fenomeni cognitivi e realtà esterna, complesso riassunto da Valéry nell'acronimo CEM. L'ipotesi sostenuta attraverso il parallelo tra l'opera di Valéry """"Agathe"""" e la macchina elaborata da Alan Turing, svela i meccanismi di un progetto letterario in cui converge la molteplicità dei saperi."" -
A ccanciu ri Maria. Testo a fronte siciliano
Scritta in dialetto, nella lingua della contrada di Cutusìu che i lettori hanno imparato a frequentare grazie ai versi di De Vita, e corredata della traduzione in italiano che egli stesso ne fa, ""A ccanciu ri Maria"""" è la storia di un amore incompiuto, rimasto sospeso e poi riposto nella cassa profonda dei dispiaceri che ciascuno si porta dietro: l'amore tra Pietro e Maria, quella che si / volevano rubare / e presero invece in cambio la sorella. Al posto della sua innamorata, infatti, Pietro finisce col rapire Margherita, sorella di Maria, e attorno a questo scambio, di verso in verso, si tesse e si dispiega la storia paradossale di un'autentica beffa della vita che il protagonista-narratore stenta inizialmente a credere e di cui ricostruisce la trama. Con la consueta forza espressiva del suo linguaggio, procedendo in apparenti divagazioni che fanno tutt'uno col paesaggio e tutte convergono in dramma, Nino De Vita scrive qui una delle sue storie umanissime e indimenticabili."" -
Antologia (1984-2014). Testo a fronte siciliano
Corredata da un piccolo drappello di storie inedite e curata da Silvio Perrella, l'antologia delle opere di Nino De Vita, ripercorre dal 1984 al 2014 trent'anni di lavoro creativo di una delle voci più originali e profonde della poesia italiana contemporanea. Giunge in libreria insieme al nuovo racconto in versi dell'autore, ""A ccanciuri Maria"""", e non è un caso. Non è un caso, questo andare insieme dei due libri, non è un caso il loro simultaneo disporsi allo sguardo del lettore: è reciproca testimonianza tra autore ed editore di un incontro che trova a ogni nuova sosta, a ogni nuovo libro, nuove ragioni di un percorso comune. Sempre è azzardo necessario un'antologia e qui è l'autore stesso a fornircene la chiave e la ragione: """"Spesso, nella mia opera, si riscontrano momenti in cui prevale il fatto lirico e altri in cui prevale il fatto narrativo. Ho cercato per quanto possibile, di farli convivere""""."" -
Sguardi incrociati. Contesti postcoloniali e nuove soggettività femminili
Questo libro traccia il percorso di ricerca-azione, avviato nel 2014 all'interno del Centro Interculturale di Parma e proseguito in forma di laboratorio narrativo, sul tema del corpo femminile e dei dispositivi di controllo che oggi lo investono. In linguaggi e stili eterogenei, i vari interventi delle donne di diversa età e provenienza che vi hanno contribuito, si interrogano su vecchi e nuovi modelli di emancipazione e di relazione, ponendo in primo piano la pratica degli ""sguardi incrociati"""" come strategia possibile per """"decolonizzare le coscienze"""" e costruire forme concrete di reciproca ospitalità, una nuova """"arte della presenza"""" nello spazio pubblico e nella vita privata."" -
Manlio Sgalambro, l'ultimo chierico. Ediz. integrale
Manlio Sgalambro, in quest'intervista del 2004, risponde alle domande con il consueto tono, istrionico e drammatico a un tempo che, tradotto in scrittura, scolpisce le pagine attraverso un linguaggio di grande espressività. ""L'ultimo chierico"""", contemporaneo alla fine del Quaternario, pronuncia parole come """"dardi di vipera e denti di lupo"""": sulla Sicilia, la filosofia, la politica; sulla figura del vecchio, """"concrezione del tempo"""", sulla poesia, sulla musica. All'intervista segue il saggio che la curatrice, Rita Fulco, ha voluto dedicare alla febbrile tendenza a pensare del suo interlocutore, filosofo-chierico-teologo."" -
Vecchio giardino, vecchio amore
Nell'andirivieni interiore da un vecchio giardino a un vecchio amore, si dispiegano questi ventitré racconti di Tezer Özlü, la ""principessa nostalgica della letteratura turca"""", qui tradotti per la prima volta in italiano. È una prosa brusca, quella di Tezer Özlü, intrisa di lirica, fatta di accostamenti ardui e brucianti, quadri di parole in cui si legge la Turchia tra i primi anni Quaranta e i tardi Ottanta, percorrendo amori e ospedali psichiatrici, immaginazione e realtà, esaltazioni e dolori, memoria e presente. Una ricerca di vita che si fa al contempo continua perdita e invenzione di linguaggio. Tezer Özlü incide l'originalità della propria scrittura in paesaggi che mescolano dentro e fuori, prosa e poesia, frammento e descrizione, macchie e immagini, consegnandoci un libro che ci permette di leggere più in profondità la galassia della letteratura turca contemporanea e le sue voci femminili."" -
Sham Sham. Persone, cose e luoghi siriani
Al ritorno da un viaggio in Siria cominciato nel 2010 per ragioni di studio e conclusosi poco prima delle proteste antigovernative del 2011, Giuseppe Alizzi compone luoghi, persone e cose in un singolare taccuino di viaggio per frammenti di immagini e parole che intessono lo spazio/tempo vissuto e quello del racconto. Affidato all'evocazione delle sensazioni che ciascuno di quei frammenti trasmette, Sham Sham, pur non essendo un reportage sulla catastrofe che da anni si consuma in Siria, è di questa che ci parla, mostrandola attraverso ""quello che non c'è o potrebbe non esserci più"""". """"E anche se non c'è (forse) più quel muretto su cui era seduto quel signore che un giorno ad Aleppo era in attesa di chissà chi o chissà cosa, lo scatto di Giuseppe Alizzi mi consente di toccare, sulla pagina, quella parete che mi parla di una storia umana realmente esistita. Di una vita, che va oltre la morte. In una terra, la Siria, che rinascerà dalle sue stesse schegge"""" (Lorenzo Trombetta)."" -
Cernia tossica
Il nuovo romanzo di Giorgio d'amato percorre il ventennio berlusconiano attraverso l'attrazione fatale di Rosanna - giovane colta e di sinistra - per Germano, ragazzo bello, furbo, con il fiuto per gli affari e i soldi facili. Lui è la mente che coglie tutte le opportunità tra le maglie sempre lasche delle leggi, lei una sorta di redattrice fantasma che traduce i suoi progetti economico-criminosi in business plan e rendiconti burocratici. Storia di una «relazione pericolosa» e del fascino rovinoso della corruzione, Cernia tossica ci riporta con acutezza e lucidità a questioni come il boom dei «diplomifici» e l'intossicazione universale da «finanza derivata». -
Prima che parli il fucile. Omar Aziz e la rivoluzione siriana
Questa è la storia di un siriano qualunque. Omar Aziz, figlio della buona borghesia damascena e poco interessato al clima repressivo del suo Paese, vive all'estero da molti anni per lavoro quando, agli inizi della rivolta siriana nella primavera del 2011, torna a Damasco e decide di restare. Dalla sua casa in un quartiere rispettabile, inizia a ragionare su cosa sia la «rivoluzione» e su come la si possa mettere in pratica. Scrive un vero e proprio manuale strategico non violento sull'auto-organizzazione di una rivoluzione dal basso, che con il tempo si diffonde in alcuni ambienti della sollevazione popolare. Omar Aziz muore nel febbraio 2013 nelle carceri del regime siriano, in circostanze mai chiarite. In Siria ancora oggi, davanti all'indifferenza del modo, continua a parlare il fucile. Questo libro vuole mantenere viva la speranza dei tanti che, come Aziz, credono nella parola degli uomini. E nella non-violenza. -
Sireine e altri racconti. Ediz. integrale
Giunge a compimento con Sireine la riedizione di tutte le opere di Eugenio Vitarelli. «Placida, Acqualadrone e Sireine formano un trittico omogeneo» dichiarava l'autore «certo i momenti stilistici sono diversi, perché i libri sono stati scritti in momenti diversi, ma l'idea per me è sempre stata la stessa». Dai bassifondi di Messina all'Africa delle ex colonie nel primo scorcio degli anni Cinquanta, fino allo spazio visionario di un'isola resa deserto, affiorano in questi racconti, con il consueto stile sobrio e schietto, i temi che hanno attraversato la vita e le pagine dello scrittore: l'umiliazione come ingiustizia suprema, l'amore come forma di conoscenza e di riscatto tra le macerie della storia. Sireine e altri racconti chiude il trittico, ma si apre al lettore come nuovo inizio, invito a risalire dalle ultime pagine alle prime, controcorrente. Come fu sempre, con grande umanità e pudore, Eugenio Vitarelli. -
Regali ai fantasmi. Ediz. integrale
Dopo un lungo periodo trascorso in un'altra città, Elena cerca di ricostruire il rapporto problematico con Vittoria, sua sorella più giovane e sordomuta. Elena la scruta, prova degli approcci, tenta di ricucire una relazione di vicinanza e di fiducia complicatasi dopo la perdita di entrambi i genitori in un incidente aereo, studia ogni soluzione per farla uscire dal guscio in cui si è rintanata. E quando finalmente sembra essere riuscita nel suo intento, è lei a ritrovarsi duramente faccia a faccia con se stessa. È lei, non più Vittoria, a dover fare i conti con le proprie chiusure, i fallimenti, i silenzi, gli 'impedimenti'. È lei a rendersi conto di essere rimasta come inceppata, fuori tempo e fuori luogo, nella stessa gabbia invisibile dalla quale ha fatto di tutto per liberare la sorella. -
Sulità. Ediz. integrale
Finalista alla XLIX edizione del Premio Vitaliano Brancati, categoria PoesiarnUn nuovo capitolo si aggiunge con questo libro al lavoro poetico e narrativo cui, da molti anni, si dedica Nino De Vita. Sulità, solitudini, si compone di ventiquattro racconti. In ognuno di essi, un personaggio vive una sua solitudine, dolorosa come tutte le solitudini non liberamente scelte. E ancora una volta lo spazio vissuto in cui agiscono i personaggi e i fatti ripresi e raccontati dall'autore è sempre quello di Cutusio e delle contrade vicine. -
Opere: Bucoliche-Georgiche-Eneide. Ediz. integrale
Attraverso le vicende tormentate delle grandi guerre civili che segnarono a Roma la fine della Repubblica e l'avvento del principato, l'opera di Virgilio - dalle ""Bucoliche"""", alle """"Georgiche"""" e all'""""Eneide"""" - racchiude i segni dell'evoluzione della sua sofferta ricerca di senso. La traduzione di Daniele Ventre restituisce, insieme agli effetti stilistici e alla sonorità dei testi originali, il fascino dell'universo poetico di Virgilio."" -
Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza. Catalogo della mostra (Acquedolci, 7-31 maggio 2017). Ediz. a colori
Catalogo d'arte e piccola antologia di scritture contemporanee, questo libro nasce dalla generosità della famiglia dell'artista Vincenzo Dazzi e di alcuni intellettuali impegnati per la pace tra palestinesi e israeliani. È inoltre il frutto dell'incontro virtuoso tra l'associazionismo del volontariato e l'imprenditoria culturale. -
Lina e il canto del mare. Ediz. a colori
Lina ha sette anni, una voglia a forma di cuore sotto l'occhio sinistro e vive con Gelsomina, sua nonna, in un paesino vicino al mare, con tante case rimaste chiuse perché chi le abitava è emigrato, come i genitori di Lina. Ma proprio dal mare, in una notte di tempesta, arriveranno i nuovi abitanti che ripopoleranno il paesino. Età di lettura: da 6 anni. -
Chissà se i pesci piangono. Documentazione di un'esperienza educativa
"Chissà se i pesci piangono"""", pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1973, è una delle più significative testimonianze di quella «urgenza di un nuovo impegno educativo» che - all'indomani delle lotte per la diga sullo Jato e di fronte alla disastrosa situazione delle scuole sui territori colpiti dal terremoto (ma non solo) - traduceva la necessità di dar vita a «centri educativi intimamente correlati al lavoro per lo sviluppo dell'ambiente». Il volume documenta tutte le fasi del confronto diretto tra le persone che, attraverso riunioni, laboratori, seminari, condividevano la necessità e le ragioni di quel nuovo impegno educativo: genitori, bambini, ragazzi, insegnanti ma, come riportato nell'ultima parte, anche educatori, musicisti intellettuali di diversa provenienza. """"Chissà se i pesci piangono"""" è un libro di straordinario impegno civile e umano in cui è possibile ascoltare le diverse voci della nostra storia recente e riconoscere istanze e urgenze del nostro presente. Come scriveva lo stesso autore, «ad un lettore attento penso risulterà tutto chiaro, anche oltre le parole»." -
Lo specchio vuoto
«Samir Toumi racconta una storia di ordinaria follia, metafora di un paese con le sue dolorose contraddizioni» - Giovanna Casadio, RobinsonrnAlgeri. La mattina del suo quarantaquattresimo compleanno, un anonimo impiegato della Società nazionale gas e petroli algerini si sveglia, si guarda allo specchio e non vede la propria immagine. È la prima delle cancellazioni che da quel giorno scandiranno la sua vita determinandone il destino. In preda al terrore che gli procura lo specchio vuoto, l'uomo ricorre alle cure di uno psichiatra, il Dottor B., il quale lo dichiara affetto dalla «sindrome da cancellazione», disturbo molto raro, poco studiato ma di grande suggestione simbolica e politica. Infatti, sembra colpire «per lo più individui algerini di sesso maschile nati dopo l'Indipendenza», proprio come il protagonista, figlio di un valoroso e rispettato ex combattente del fln, la cui figura continua a pesare come un macigno sulla sua vita. Samir Toumi, qui tradotto per la prima volta in italiano, in una scrittura asciutta ma intensa, venata di amara ironia e sostenuta da un ritmo serrato, con ""Lo specchio vuoto"""" consegna al lettore una storia di ordinaria follia e la metafora di un paese, l'Algeria contemporanea. Il travaglio di generazioni strette tra indipendenza ereditata e coscienza colonizzata."" -
Tra me e te il mare. Ediz. integrale
Tratto da una storia vera, e tradotto per la prima volta in italiano, ""Tra me e te il mare"""" è il romanzo di un amore difficile in tempi difficili. Ne sono protagonisti Rachel Bluwstein - una delle più importanti poetesse israeliane - e Michael Bernstein. Entrambi ebrei russi, si incontrano nel 1913 a Tolosa dove lei, che proviene dalla Palestina ed è stata tra i pionieri dei primi kibbutz sorti sulle rive del lago di Tiberiade, studia agronomia mentre lui studia ingegneria elettrotecnica. Sono due creature profondamente diverse, accomunate da un'acuta sensibilità, e si innamorano. Ma con l'avvio della Prima guerra mondiale e le grandi trasformazioni della Rivoluzione russa, la loro storia d'amore, le loro vite, i loro ideali, la singolare 'intimità a distanza' che li lega finiscono travolti dalla Storia. Seguire i loro destini, ricostruiti da Nurith Gertz a partire dalla traccia che ne rimane, ventinove lettere scritte da Michael, è compiere un viaggio nel labirinto delle passioni dell'anima e delle delusioni storiche del Novecento.""