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Segreti casentini ed oltre a primavera
"In questa silloge si riconosce con chiarezza la voce più fortemente ispirata di Maria Luisa Daniele Toffanin. Vi si ritrovano le sue immagini più intime e giuste. Le parole sapientemente accordate e accompagnate dai ritmi più appropriati danno viva espressione a sentimenti difficili e delicati, permettendo di attraversare con leggerezza la coltre umana e di raggiungere l'Oltre con emozioni sempre nuove e forti."""" (Mario Richter)" -
Il rapporto Turquet
Rapporto sul Gruppo di Studio Société Française de Psychanalyse, indirizzato all'Esecutivo Centrale dell'Associazione Psicoanalitica Internazionale. Nel 1961, la Société Française de Psychanalyse domanda, per la seconda volta, di essere affiliata all'Associazione Psicoanalitica Internazionale; l'Esecutivo Centrale nomina, per questo scopo, una Commissione d'inchiesta diretta dallo psicanalista Pierre Turquet sulla Société Française de Psychanalyse. Il Rapporto Turquet è il resoconto dei lavori della Commissione, scritto alla vigilia del Congresso di Stoccolma del 1963; questo congresso, a partire dalle indicazioni contenute nel Rapporto, ha sancito in maniera definitiva l'esclusione di Jacques Lacan dall'Associazione Psicoanalitica Internazionale. Il Rapporto Turquet è dunque un documento di grande valore per la storia della psicanalisi; ne proponiamo la traduzione italiana, con una breve prefazione, le riflessioni di eminenti psicanalisti lacaniani e un'intervista sul contesto storico che ha dato origine a questo Rapporto. Contributi di Michel Plon, Erik Porge, Franck Chaumon, Vincent Clavurier, Nathalie Jaudel, Edit Mac Clay, Moustapha Safouan. Con una intervista a Michel Plon. -
Giuseppe Viviani. Stravaganze e qualche inedito
Cinquant'anni orsono chiudeva la sua esperienza terrena Giuseppe Viviani, senza tema di smentita uno fra i più grandi incisori di tutti i tempi. Per rendergli omaggio, gli Amici di Viviani espongono a Pisa e in questo volume raccolgono, accanto alla grafica e ai disegni, alcune delle sue poesie, qualche prosa, talune stravaganze artistiche ed i suoi totem: tutto quello, cioè, che lo rende unico nel panorama artistico (non solo italiano) e che restituisce un Viviani alquanto inedito, come inedite sono alcune delle opere in mostra. Con una lettera di Franco Fiorenzani. -
Il restauro dell'architettura. Atti del convegno (Pisa, 15 e 29 maggio, 12 e 26 giugno 2015). Ediz. illustrata
"Da troppo tempo il dibattito sul tema del restauro è come sospeso, mentre sul piano operativo tanti sono stati, specie nell'ultimo decennio, gli interventi importanti ed innovativi, specialmente al di fuori dell'Italia. Da noi l'argomento pare di esclusiva competenza degli Enti di tutela, che, attraverso le prescrizioni ed i nulla osta, """"guidano"""" il protocollo di intervento lasciando a noi architetti un ruolo assolutamente marginale, di svolgimento di un dettato, senza poter """"comporre il tema"""". Questa pubblicazione, organizzata in editor su tre livelli di nozioni - da quella più generale che racconta del restauro nell'ambito generale dell'architettura, agli esempi realizzati, alla descrizione ed illustrazione delle operazioni di esecuzione del lavoro - vuole dare un contributo di idee sul progetto di """"restauro"""" e fornire uno strumento per la lettura critica degli interventi. Il restauro non è altro che un progetto di architettura. Quando un architetto esegue un restauro deve metterci qualcosa di suo, la sua conoscenza e la sua sensibilità; le tecniche e le teorie sono fondamentali, ma non può limitarsi ad un mero esercizio stilistico o ad una semplice trasposizione di buona tecnica. Il progetto di restauro deve sì nascere da uno studio approfondito del contesto, ma deve avere anche """"un'anima"""" che è quella del suo progettista che dovrà, con la sua personale attitudine, aggiungere, togliere, trasformare, insomma """"intervenire"""" sul manufatto, adeguandone la funzione, perché possa tornare ad essere Architettura."""" (R.P.)" -
Psicologia animale ed evoluzione nel secolo di Darwin
Che il darwinismo abbia reso più difficile scorgere l'esistenza di un disegno in natura, è un luogo comune entrato ormai a far parte della cultura popolare. Negli ultimi decenni la ricerca storica ha tuttavia mostrato i limiti di una visione che interpreti l'impatto dell'evoluzionismo sulla cultura coeva come semplice rottura con la prospettiva teologico-naturale. Il libro cerca di ricostruire, nella sua complessità, il rapporto tra evoluzionismo e teologia naturale dal più circoscritto punto di vista dei dibattiti sull'origine delle facoltà animali che caratterizzarono il ""secolo di Darwin""""."" -
Il filosofo e il poeta Guittone d'Arezzo
Ogni testo poetico, dai Siciliani in poi, è un sistema linguistico nel quale si attua la sintesi di poesia e filosofia. C'è un testo filosofico, il De Anima di Aristotele con il commento di Averroè, che diventa il fondamento di ogni componimento poetico nel quale si rappresenta l'amore tra un uomo e una donna. Si può chiamare Beatrice o Laura, oppure restare senza nome ma questa donna è la scienza, la species intelligibilis che porta a perfezione l'intelletto umano. L'uomo nasce simile al bruto, senza un intelletto personale, ma seguendo virtù e conoscenza, giunge alla perfezione intellettuale fino alla congiunzione con Dio. L'Ulisse di Dante espone questa dottrina. Il poema di sonetti di Guittone rappresenta questa storia. Si tratta del modello testuale più completo nel quale il sistema filosofico trova la forma di codificazione più organica. Il passaggio della species per le facoltà dell'anima fino all'intelletto. -
Scrittura e memoria della grande guerra
Imprimendo una cesura epocale, la Grande Guerra ha costituito lo spartiacque della modernità e continua ad essere un evento più che mai presente nella memoria collettiva e nella coscienza civile dell'Europa; e per l'Italia ha rappresentato anche l'occasione di una partenogenesi della unificazione nazionale, amplificata mitograficamente e, al tempo stesso, contrappuntata da una lettura critica e antiretorica degli eventi, che si è prolungata sino ai giorni nostri. Raccogliendo gli atti di un convegno sassarese, tenutosi nel dicembre del 2016 in occasione del centenario, questo volume privilegia l'indagine letteraria - da Pirandello a De Roberto, da Malaparte a Lussu e a Dessi - ma si apre a feconde prospezioni in orbita europea (Romain Rolland, Ludwig Wittgenstein, Robert Graves, John McCrae e Harry Midgley) e in ambito interdisciplinare (dalla mostra virtuale alla scrittura creativa e al cinema), investigando anche la retorica parlamentare, la letteratura per l'infanzia e la diversa posizione ideologica di fronte all'evento bellico assunta da due pensatori, Eduardo Cimbali e Giorgio Del Vecchio, temporaneamente migrati nell'ateneo sassarese. -
Specchio del tempo. La variazione per pianoforte. Con 2 CD-ROM
La variazione per strumenti a tastiera nasce come gioco di travestimento, di trasformazione e di travisamento, e in quanto tale può toccare tutto il ventaglio degli stati psichici, dal dilettevole e scherzoso fino al bravuristico e al tragico. Ma alcuni dei suoi capisaldi assumono anche l'aspetto di specchi e di veicoli. Specchi stilistici, quando si rifanno al passato e lo ripercorrono; veicoli ideologici, quando vedono nel passato un'età migliore dell'età presente. E raramente i due aspetti sono disgiunti. Il ciclo di sei concerti con introduzione all'ascolto - di cui si pubblicano qui i testi integrali e nei due Cd-Rom allegati una scelta delle esecuzioni musicali - svolge questo tema storiografico, mantenendo, però, un alto grado di spettacolarità, perché tutte le musiche richiedono un'esecuzione virtuosistica. Le sei serate, corrispondenti ai capitoli del volume e tutte con presentazione di Piero Rattalino, narrano lo svolgersi di una secolare vicenda che mette in opposizione-contaminazione il presente e il passato e che, rispecchiandolo, ricostruisce il passato come mito sempre attuale e fecondo. 2 Cd-Rom allegati con musiche di: Ludwig Van Beethoven, Fryderik Chopin, Max Reger, Robert Schumann, Franz Liszt, Ferruccio Busoni, Sergej Rachmaninov, Paul Dukas. Esecuzioni di: Ilia Kim, Roman Lopatinsky, Maurizio Baglini, Margaryta Golovko, Alessandro Taverna. -
Ebrei in Toscana XX-XXI sec.-Jews in Tuscany 20th-21st century. Ediz. bilingue
Perché una Mostra sui secoli XX e XXI della minoranza ebraica in Toscana? Perché l'attenzione che, a partire dagli ultimi decenni, si è sviluppata sul tema della persecuzione, dalle leggi razziali alla Shoah, è come se avesse appannato tutto il resto. Con la Mostra proviamo a raccontare anche gli altri aspetti significativi che legano gli ebrei alla storia di tutti, a cominciare dal ruolo di collegamento che hanno sempre rappresentato con il resto del Mediterraneo ma anche con le altre parti del mondo. Non solo ebrei nati in Toscana ma anche ebrei arrivati in Toscana da altre regioni d'Italia, così come da altri paesi, uomini e donne che si sono collegati alla compagine che li accoglieva arricchendola e diversificandola. Abbiamo cercato di cogliere il loro dinamismo nel mondo degli affari, della cultura, della politica. Abbiamo tentato cioè di ridare la complessità di questa significativa minoranza per la storia della nostra regione e per la storia del nostro Paese, attraverso questa Mostra nella speranza di avvicinare anche i non addetti ai lavori. L'idea progettuale dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Livorno è stata accolta e finanziata dalla Regione Toscana che ci ha sostenuto sin dalle prime fasi con gli uffici dell'Assessorato alla Cultura. -
Il beato Pio Alberto del Corona. Domenicano e vescovo di San Miniato (1837-1912)
Il libro ripercorre la biografia di monsignor Pio Alberto Del Corona (Livorno 1837 - Firenze 1912), frate domenicano, fondatore della Congregazione religiosa delle Suore Domenicane dello Spirito Santo e Vescovo Coadiutore e quindi ordinario della diocesi San Miniato dal 1875 al 1907. Nel difficile contesto postunitario, Del Corona, anche se animato da un forte spirito contemplativo, si impegnò con la predicazione, con gli scritti, con il rinnovamento della vita religiosa e con l'azione pastorale in un'opera di rivitalizzazione cristiana della società, seguendo da vicino le indicazioni del magistero pontificio: animato da una sincera volontà di dialogo, fu fermo nella difesa dei valori cattolici. Seguace della filosofia neotomista, studioso della Scrittura e fervente devoto della Madonna, fu un Vescovo tipicamente tridentino. Morto in concetto di santità, è stato dichiarato Beato il 19 settembre 2015. -
Nell'ombra di Hitchcock. Amore, morte e malattia nell'eredità di «Psycho»
"Nella letteratura su Alfred Hitchcock, pur sterminata, vi è ancora un aspetto singolarmente trascurato: la fortuna di cui ha goduto presso i colleghi, notoriamente vasta almeno quanto quella di pubblico e critica. Questo volume offre un contributo per colmare tale lacuna, sottoponendo ad analisi alcune riscritture di quello che è stato al contempo uno dei film più innovativi di Hitchcock e il suo maggior successo commerciale: Psycho (1960). Nel suo primo mezzo secolo di vita, la vicenda di Norman Bates ha ispirato senza soluzione di continuità parodie, seguiti e rifacimenti, non di rado in polemica fra di loro, mentre innumerevoli sono state le citazioni e le allusioni ai momenti più iconici del film. Al di sotto delle variazioni di superficie, si intende mettere in luce come l'oggetto più problematico e più malleabile di tali rielaborazioni siano state le inquietudini sollevate dal legame tra sessualità, malattia e morte stabilito dal modello hitchcockiano. Se ne verificheranno i risultati - in funzione del mutare dei contesti culturali e delle ideologie - in opere che spaziano da Homicidal (1961) di William Castle alla forma più estrema di parodia, quella in chiave pornografica, passando per Frenzy (1972) dello stesso Hitchcock, per i diversi ripensamenti di Brian De Palma, gli horror slasher degli anni Settanta e Ottanta, i numerosi sequel (cinematografici e letterari) e il remake diretto da Gus Van Sant nel 1999""""." -
Archivi di psicologia giuridica. Vol. 3: La filiazione. Responsabilità dei genitori e responsabilità dei figli
La rivista ""Archivi di Psicologia Giuridica"""" nasce dal desiderio di contribuire a rendere più fecondo il dialogo tra la sfera del diritto e quella della psicologia. Se è vero che il desiderio da cui qualcosa origina permane come traccia nel suo nome, il nome di questa nuova rivista esprime anche il desiderio che dell'incontro tra psicologia e diritto che in essa avviene rimanga una memoria, un residuo che possa essere """"archiviato"""" per utilizzazioni future. Rendere qualcosa di contingente, valido e utilizzabile anche per il futuro, è certamente un progetto ambizioso ma non irrealizzabile. La via che abbiamo scelto per tentare di realizzarlo, è quella di trasmettere attraverso le discussioni che avverranno nella nostra rivista, soprattutto un metodo, una modalità specifica di realizzare l'incontro tra la psicologia e il diritto. Al di là delle singole trattazioni degli argomenti - che si collocano necessariamente nella sfera del contingente - è la """"forma"""" dell'incontro, il metodo di discussione, la struttura che guida lo sviluppo di un tema che, nel nostro desiderio, vorremmo fosse """"archiviata"""" dal lettore."" -
Lumina. Convegno internazionale di studi (Urbino 5-7 giugno 2013). Ediz. illustrata
Tra il 1739 e il 1751 Giovan Battista Passeri pubblicò tre volumi dal titolo Lucernae fictiles: presentava così la sua collezione di lucerne (antiche, pastiches, surmoulages, falsi), la più consistente realizzata fino ad allora con questa classe di materiali. Le giornate di studio organizzate a Urbino hanno preso le mosse dalla collezione, appositamente esibita in una mostra archeologico-documentaria nella Biblioteca Oliveriana di Pesaro, per un confronto interdisciplinare sul tema dell'illuminazione nel mondo antico che si è aperto anche a un ideale dialogo con le performances dell'illuminotecnica contemporanea. -
La fabbrica dell'orgoglio. Una genealogia dei movimenti LGBT
Movimento non si nasce, lo si diventa. La fabbrica dell'orgoglio si propone come una storia del movimento LGBT in Italia, in particolare dal 1974 al 1985, sequenza storica cruciale per comprendere la svolta riformista del movimento, fino al progetto di una sua costituzione come progetto politico autonomo. Attraverso un'analisi delle politiche di movimento (liberazionista, istituzionalista, movimentista, civica e civile, ecc.), si mettono in luce le dinamiche di affiliazione e i regimi di appartenenza che hanno contribuito a ""movimentare"""" lo spazio dell'attivismo omosessuale. Lo studio dei rapporti di forza e delle interazioni conflittuali tra i gruppi, i collettivi e le associazioni, del confronto e dello scontro tra diversi progetti e visioni della mobilitazione invita a una lettura multidimensionale delle modalità di produzione e di circolazione delle politiche dell'omosessualità. L'ipotesi centrale è che, lungi dal costituire la debolezza del movimento, la sua costitutiva dimensione conflittuale rappresenta il motore della fabbrica della mobilitazione. Massimo Prearo propone una genealogia di questo momento politico di trasformazione e di rifondazione dell'azione collettiva lesbica, gay, bisessuale e transgenere e pone dunque le basi di una riflessione sul divenire movimento della militanza LGBT."" -
Il principe, la città, l'acqua. L'acquedotto mediceo di Pisa. Ediz. illustrata
Ancora oggi dal Monte Pisano fino alla porta cittadina di Piazza delle Gondole in Pisa si snodano, pur fra interruzioni stradali e strutture pericolanti, le arcate dell'acquedotto voluto e realizzato dal granduca Ferdinando di Cosimo de' Medici fra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento. Gli autori di questo volume hanno esaminato questa imponente struttura materiale, che per secoli ha segnato in misura rilevante il territorio e le condizioni di vita dei pisani, secondo una pluralità di punti di vista. La sua collocazione nel più ampio contesto della politica istituzionale, economica e urbanistica della dinastia medicea nella ""provincia"""" del Valdarno Inferiore, che da parte dei sovrani fu oggetto di una tensione innovatrice dalle molte sfaccettature; i suoi precedenti in epoca romana e nel corso del Medioevo; la sua progettazione e la sua realizzazione come parte di una strategia politica all'insegna del """"buon governo"""", ma anche come operazione tecnologica; l'attenzione delle istituzioni governative, come l'Ufficio dei Fiumi e Fossi, e locali, come il Comune pisano, interessate alla persistenza della sua presenza e al suo mantenimento funzionale nel tempo; l'impianto di una complessa rete di condutture e di fontane nel contesto cittadino per l'uso pubblico dell'acqua; l'innesto in questo sistema pubblico di un ulteriore reticolo di fontane private, pur nella compresenza di pozzi."" -
Nil difficile volenti. Una vicenda millenaria: i Ruschi da Como a Pisa
La lunga e travagliata storia di una famiglia, quella dei Ruschi, funge da tramite tra realtà diverse e lontane fra loro: quella di Como, Lugano, Locarno, Bellinzona, feudi della casata in epoca medievale, quella di un primo ma breve soggiorno pisano durante il periodo visconteo, quella del più che secolare e appartato rifugio, ospiti dei Malaspina, a Monti in Lunigiana e, dalla metà del '500, quella del definitivo insediamento a Pisa. In questa città i Ruschi, nel corso dei secoli, ebbero illustri accademici, assunsero le massime cariche pubbliche e molti di loro vestirono l'abito di cavalieri del S. M. Ordine di Santo Stefano P. e M. Nell'Ottocento, alcuni membri della famiglia divennero protagonisti nella vita pisana e toscana: Giovanni Battista fu maire di Pisa in età napoleonica, Francesco fu gonfaloniere di Pisa e di Vicopisano e Rinaldo, fermo sostenitore dell'Unità d'Italia, divenne deputato al primo Parlamento nazionale a Torino e poi senatore del Regno. Anche nel secolo scorso un altro Francesco fu deputato al Parlamento del Regno. I palazzi e le ville di campagna appartenute alla famiglia custodiscono cicli di affreschi fra i più importanti della pittura pisana del '700. -
Una città silenziosa. Storie di vita e di morte dei fratelli della misericordia sepolti nel cimitero monumentale fiorentino di «Pinti»
Varcare la soglia del Cimitero Monumentale di ""Pinti"""" è come entrare in una città silenziosa e dormiente, poiché i defunti, come dicono gli epitaffi, dormono e riposano. Passeggiare in questo luogo permette di comprendere, in modo diverso, la storia, l'arte, la cultura delle persone che vi hanno trovato sepoltura, aspetti della loro esistenza che riescono a trasmettere, come fossero ancora in vita. Archivio di pietra, museo a cielo aperto, il cimitero di """"Pinti"""" raccoglie i ricordi e le memorie di chi non è più, ma che viene reso presente, grazie al linguaggio espresso da questo luogo intriso di humus culturale e di storia fiorentina. L'autore ha percorso un insolito viaggio tra coloro, che pur assenti, instaurano un rapporto con i viventi e si raccontano. Il lettore diventa così visitatore e, come tale, potrà osservare, immaginare e dialogare con le persone, protagoniste delle storie raccontate da loro stesse in questo libro."" -
Due scritti politici
I due saggi qui presentati apparvero una prima volta rispettivamente nel 1849 e nel 1854. Essi intendono mettere a disposizione del lettore italiano due straordinarie testimonianze della riflessione storiografica di Johann Gustav Droysen e offrire una lettura del suo pensiero politico come da sempre irriducibile ad ogni definizione di carattere ideologico, piuttosto volendo restituire la complessità di una posizione che fu in pari tempo affine a istanze liberali, monarchiche e conservatrici. -
Connessioni fatali. La storia dei tre Adolf di Tezuka Osamu
I protagonisti della Storia dei tre Adolf, celebre manga di Tezuka Osamu che ha per sfondo la Seconda Guerra mondiale, sono Adolf Kaufmann, Adolf Kamil e... Adolf Hitler. Dall'intreccio delle loro vicende e di quelle di molti altri personaggi, a cominciare dal co-protagonista Tóge Sóhei, emerge un grande affresco fatto di microstorie legate fra loro da ""connessioni fatali"""", tutte ugualmente rilevanti per la Storia e per la memoria. Ma soprattutto, con quest'opera Tezuka spinge ognuno di noi a riflettere sul nonsenso di ogni possibile guerra."" -
Putin 2014-2015. Piazza Maidan, ratto di Crimea, impoverimento del nucleare iraniano, sbarco in Siria
Putin viene dal socialismo marxista, viene dal KGB, ha vissuto quarant'anni in quel grande Gulag che era l'Unione Sovietica dalla nascita alla caduta del ""Muro"""", nella mente e nel cuore quel laboratorio marxista-leninista, dove si erano sperimentate le vite di milioni di persone, milioni di cavie, l'ideologia comunista calata nella vita quotidiana. Putin non è solo il passato. È il presente e il futuro, l'uomo che al Cremlino si cimenta nella reincarnazione simultanea di almeno tre figure: il Gran Capo del KGB, il Segretario Generale PCUS e lo Zar redivivo. Nella Federazione Euroasiatica, da Mosca a Vladivostok, tutto è smisurato, contraddittorio, violenza e remissività, ricchezza e indigenza, cultura e primitivismo, talento e ottusità, democrazia e dittatura. Uno spazio di otto fusi orari, su cui si stendono pregi e difetti, qualità e mediocrità, Anna Karenina e Ivan Denisovic, l'Arcipelago Gulag accanto al Giardino dei Ciliegi, Stalin e Gorbaciov. Tutto questo, Putin lo porta nel futuro e lo trasforma in una epopea nazionale che senza misura si confronta con il Mondo Occidentale e con i suoi modesti leader tra cui Barack Obama. In campo internazionale, le operazioni di Putin in Ucraina, in Crimea e da ultimo in Siria, hanno provocato una evoluzione strategica globale. L'Iran, la Siria, il coinvolgimento della Cina in Medio Oriente sono le mosse sullo scacchiere mondiale a cui Obama, o il suo successore deve dare una risposta convincente.""