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Teoria. Rivista di filosofia (2014). Vol. 1: Ripensare la «natura». Questioni aperte
Il concetto di natura è uno dei più ricorrenti e dibattuti del pensiero occidentale. Sebbene la sua definizione non sia stata mai pacifica, attualmente esso sembra aver bisogno di un ripensamento più radicale, dovuto anche alla sempre maggiore rilevanza di ambiti di ricerca che ne impongono una revisione. Il presente fascicolo di ""Teoria"""" si prefigge lo scopo di far emergere una serie di spunti di riflessione per una discussione critica delle definizioni e delle concezioni correnti di natura. Scritti di: Flavia Monceri, Ted Benton, Alexander Riegler, Andrea Aguti, Riccardo Manzotti, Marta Bertolaso, Joseph A. Raho, Koen B. Tanghe, Robert Zwijnenberg, Theodore Grudin, Lars Tønder."" -
Francesco in Terra Santa 24-26 maggio 2014
"Vi offro la mia casa"""". Queste parole, rivolte ai leader palestinese e israeliano resteranno a lungo nella memoria dopo il viaggio che papa Francesco ha compiuto in Terra Santa. Un invito alla pace e all'unità venuto dal cuore e dalla simpatia di un Pontefice che è già uno dei più amati della storia della Chiesa. Nel 50° anniversario dell'incontro tra Paolo VI e il patriarca Atenagora, Bergoglio ha rilanciato il processo di unione fra le Chiese di Roma e d'Oriente, incontrando il Patriarca Bartolomeo I. A Gerusalemme ha pregato al Muro del Pianto; a Betlemme ha espresso la sua amarezza di fronte al muro che separa israeliani e palestinesi. Questo libro è il racconto di un pellegrinaggio difficile e insieme esaltante, fatto per parole e per immagini, accompagnate dalle testimonianze dello scrittore Abraham Yehoshua, di Vera Baboun, sindaco di Betlemme, e del rabbino David Rosen." -
La neutralità necessaria. Liberalismo e religione nell'età del pluralismo
All'interno delle società democratiche liberali, l'esistenza di una pluralità di dottrine religiose, tra loro in disaccordo o addirittura in aperto conflitto, rischia di minare i presupposti della convivenza civile. La neutralità, intesa come richiesta rivolta ai poteri pubblici affinché si astengano dal favorire o dallo sfavorire una o più d'una delle diverse dottrine, è una possibile risposta a questo problema. La neutralità consente infatti di tracciare le condizioni teoriche in grado di garantire una coesistenza pacifica tra queste dottrine, e di farlo su basi che non consistano nei meri rapporti di forza o nella capacità di minaccia di ciascuna, bensì alla luce di un qualche tipo di giustificazione morale. La tesi che questo libro cerca di difendere è dunque che la neutralità è un'idea concettualmente solida ed eticamente plausibile, attraverso la quale trattare sia la questione della definizione dello spazio che può essere concesso alle credenze individuali o di gruppo nelle democrazie liberali multiculturali, sia più in generale le numerose questioni che sono oggi sollevate dal pluralismo come fatto che ha valore. In questo modo, tramite questa idea, diventa altresì possibile delineare e difendere uno specifico modello normativo, il neutralismo liberale, che costituisce un'articolazione coerente e persuasiva dei metodi, dei presupposti e dei valori del liberalismo, nonché un'efficace teoria esplicativa di che cosa significhi essere liberali. -
Blityri. Studi di storia delle idee sui segni e le lingue (2013). Vol. 2: Fra teoria e storia delle idee linguistiche. Per Lia Formigari
La rivista si propone come strumento di ricerca e luogo di discussione sui temi concernenti le dottrine (esplicite e implicite) sul segno e sul linguaggio, in chiave contemporaneamente storica e teorica. -
Trine di marmo. Alla scoperta della chiesa della Spina a Pisa. Ediz. italiana e inglese
La Chiesa della Spina è uno degli edifici più noti e caratteristici di Pisa e dell'architettura gotica non solo italiana. Questa guida ne ripercorre le vicende storiche, dall'edificazione allo spostamento ai vari restauri, corredando il racconto con un ricco apparato fotografico. -
Le figure femminili nella scrittura di Keats. Un'indagine junghiana
L'analisi di alcune tra le più importanti figure femminili che costellano l'intero arco della produzione di Keats, dalle opere giovanili a quelle del periodo maturo, costituisce il punto di partenza di una riflessione su due questioni nodali, riguardanti l'immaginario e l'estetica di questo autore, e tra loro intimamente correlate. Da una parte, queste figure risentono del complesso rapporto che il giovane poeta instaura sempre, un'opera dopo l'altra, con l'universo femminile. Dall'altra parte, le donne keatsiane rivelano anche come l'autore si confronti continuamente, e proprio in corrispondenza di questi particolari personaggi, con un Io creativo potente ma in perenne trasformazione, che individua se stesso tramite l'attività scrittoria e il confronto con l'alterità femminile, intrecciando quindi un ininterrotto dialogo metaletterario, altamente problematico, con l'archetipo dell'Anima. -
Il segreto di Arion
Arion è un Tursiope curioso che, una notte di inizio estate, assiste a un fatto incredibile che potrebbe cambiare il futuro dell'intero territorio in cui vive. Il giovane delfino, per paura di essere rimproverato dal branco di cui ha infranto le regole, decide di non dire nulla e di custodire per sé il tremendo segreto. Il giorno dopo, a Portofino, sono tutti in preda allo sgomento per la scomparsa inspiegabile della famosa statua del Cristo degli Abissi. Cosa è successo? Chi sarà stato? A indagare sul fatto due ragazzini, Alberto, figlio di un pescatore locale, e Sofia studentessa modello e turista milanese ospite a casa della nonna a Santa Margherita Ligure, che si improvvisano investigatori. Ben presto, però, scopriranno che dietro a questo mistero c'è ben di più: una creatura malvagia ha separato ciò che è sempre stato unito, la terra e il mare, e vuole distruggere, con l'aiuto dei suoi senili compagni richiamati dalle più terribili leggende del luogo, la bellissima regina Terramare che qui ha fondato il suo regno fin dai tempi più remoti e protegge i due ambienti naturali. Aiutati da una ninfa del corbezzolo, dai ""saggi"""" volatili del parco, dalla popolazione dei tursiopi e da altri improbabili amici, i ragazzi affronteranno pericoli e sfide lungo i sentieri di terra e di mare per scoprire come sconfiggere il mostro e ristabilire l'antica armonia del parco... Età di lettura: da 9 anni."" -
Chi pensa astrattamente? Testo tedesco a fronte
Scritto nel 1807, subito dopo la stesura della Prefazione alla Fenomenologia dello Spirito, il breve saggio hegeliano Chi pensa astrattamente? mostra il nesso problematico che lega la metafisica alla moderna società borghese. Attraverso un itinerario ricco di riferimenti letterari - Diderot, Kotzebue, Goethe - e una serie di esempi tratti dalla vita quotidiana, Hegel illustra le difficoltà connesse al superamento dell'astrazione in vista del pensiero concreto. La conciliazione tra reale e razionale trova come emblema la rosa nella croce - tema che sarà poi sviluppato nei ""Lineamenti di Filosofia del diritto""""."" -
La dottrina della scienza di Fichte negli anni di Jena (1794-1799)
Nel torno di anni che vanno dalla primavera del 1794 all'estate del 1799, la fondamentale connessione che Fichte istituisce fra il proprio pensiero e quello di Kant gli permette di scoprire, e di esporre articolatamente, il tema della praticità della ragione, a suo avviso da Kant non adeguatamente sviluppato. Questa la chiave di lettura per inquadrare coerentemente la fase della produzione fichteana racchiusa entro lo spazio della dottrina della scienza di Jena. Fichte non intende estendere l'ambito del sapere filosofico, bensì fondarlo; in tal senso la sua filosofia si caratterizza come una scienza di principi. La dottrina della scienza rinviene il principio del sapere in un atto che è, insieme, teoretico e pratico. Tale carattere 'pratico' del sapere designa quella attività strutturale per cui l'io istituisce ed organizza la realtà. Secondo Fichte non si dà difatti principio se non in quanto indicante una spontaneità, un libero agire. Esso si presenta come quella unità trascendentale configurantesi come un agire autoriflessivo, tale per cui la coscienza non viene intesa come una pura e semplice datità, bensì come un agire (libero) che al tempo stesso è capace di riguardare se stesso. La libertà in quanto si propone dei fini: ecco il sapere teoretico-pratico che è proprio della dottrina della scienza. -
Ristretto delle bellezze della città di Firenze
Tramandato da soli tre esemplari manoscritti, il ""Ristretto delle bellezze della città di Firenze"""" venne redatto nei primi mesi del 1592 dal conte Giovanni de' Bardi come estrema forma di captatio benevolentiae nei confronti di Cristina di Lorena, giovane moglie del Granduca Ferdinando I, prima di essere costretto a trasferirsi a Roma al servizio di papa Clemente Vili Aldobrandino Bardi, singolare figura di intellettuale, uomo politico, condottiero e scrittore, fondatore e solido finanziatore di quel cenacolo artistico che oggi noi conosciamo proprio con il nome di Camerata dei Bardi, nonché esponente di spicco dell'accademia letteraria degli Alterati, era infatti legato a Francesco de' Medici, il duca scomparso nel 1587, per il quale aveva scritto perdute composizioni per musica {L'amico fido), a testimonianza di una consuetudine di studi e di una frequentazione più che decennale che lo avevano reso sgradito agli occhi del nuovo sovrano di Firenze. L'agile testo di Bardi, che mostra di ben conoscere la trattatistica architettonica sul tema della città (da Alberti a Pietro Cataneo), rappresenta un interessante sguardo d'insieme sulla Firenze di tardo Cinquecento nel passaggio fra il regno di Francesco I a quello di Ferdinando I, attento com'è allo svolgersi della vita cittadina e al complesso rituale della corte, e nello stesso tempo non manca di illustrare il panorama artistico fiorentino, prestando particolare attenzione alle dimore gentilizie e medicee."" -
Educazione, cittadinanza e «nuova paideia»
Ripensare il paradigma del pedagogico in rapporto al concetto di cittadinanza è soprattutto tentativo di ridefinire l'educativo come prassi in grado di orientare in senso longitudinale il percorso di crescita democratico e libertario del singolo allievo e della collettività. In ogni caso, ridefinire la cittadinanza come codice plurale, aperto e problematico, è scommessa che intende riproporre una riflessione per restituire all'educativo la funzione critica di emancipazione e di sapere interpretativo non neutrale e militante. La stessa cittadinanza non è semplicisticamente senso civico, ma è spirito e pratica della convivenza secondo i criteri della reciprocità e della interazione su un piano di autentica parità. La pedagogia perciò non può essere disciplina neutrale, ma sapere problematico capace di promuovere la coscientizzazione. Va allora ipotizzata una cittadinanza planetaria espressione di una rinnovata paideia e la scuola rimane il luogo privilegiato per favorire il senso civico, la cultura della democrazia e del pluralismo, la cittadinanza attiva, un sistema assiologico includente privo di pregiudizi, una partecipazione solidale nel rispetto delle differenze, una relazione nonviolenta e un dialogo realmente paritario. -
Gente di mura. Il monumento di Lucca raccontato da chi lo vive tutto l'anno. Ritratti, storie, segreti. Ediz. italiana e inglese
Quanto è profondo il sentimento che lega le Mura ai lucchesi? Quanti segreti racchiude l'arborato cerchio di dannunziana memoria? Qual è il miglior modo per scoprire il monumento, viverlo e innamorarsene? Il nuovo libro di Casali, attento osservatore delle dinamiche introspettive dei suoi concittadini, risponde a tali quesiti essenziali per poter conoscere il vero simbolo di Lucca. Lo fa attraverso sedici testimonianze eccezionali. Di altrettanti personaggi che vivono ogni giorno le Mura. Per lavoro o passione. Anche e soprattutto al di là del proprio ruolo. E il racconto dei protagonisti diventa così un originale viaggio nell'emozione. Per chi mai ha conosciuto il monumento o per chi lo ha già amato fin dal primo incontro. -
La Serenissima in scena. Da Goldoni a Paolini
"La serenissima in scena. Da Goldoni a Paolini"""", ovvero una mappatura del palcoscenico veneziano e veneto dalla fine del Settecento ad oggi. Articolato in capitoli monografici dedicati ai protagonisti della ribalta e della drammaturgia, il volume esamina la continua vicinanza tra interpreti e autori, tra parola scritta e corpo per cui questa parola viene concepita. In questa storia di splendori e di clamori, di scandali e di connivenze col potere politico, di luci e di oblii, di luoghi simbolici (come il Canal Grande) e di attori particolari come Cesco Baseggio, sfilano grandi e piccoli, dal celebre avvocato lagunare a Palmieri e Rocca, da Selvatico e Gallina a Enzo Duse, per lo più oggi appunto relegati nei dignitosi, appassionati ma periferici circuiti amatoriali. Il libro cerca di risarcirne l'attuale silenzio." -
La scuola tra le righe
Se la storia è intrinsecamente legata ad ogni aspetto della nostra vita, anche i racconti, non importa se fantastici o attinenti alla realtà direttamente vissuta, conservano, per chi sappia e voglia individuarle, tracce del passato e delle nostre radici profonde. La tesi di fondo del volume, infatti, è che si possano rintracciare, anche all'interno della produzione letteraria, le linee guida delle trasformazioni politiche, economiche e sociali che hanno coinvolto il nostro Paese negli ultimi centocinquanta anni. Ma non solo. Colta attraverso lo sguardo partecipato, critico, severo, propagandistico, militante, oppure ironico e irriverente dello scrittore, la scuola appare come un organismo complesso, vivo e vivace, ricco di contraddizioni, di ambivalenze quando non, addirittura, di antinomie. E nelle storie, infatti, che la scuola palesa il proprio lato nascosto trasformandosi in un 'altrove', talvolta inquietante e oscuro, che è necessario decifrare e interpretare. Con un saggio critico di Pino Boero. -
Nature. Studi su concetti e immagini della natura
La preoccupazione per l'ambiente e la protezione della natura fa spesso dimenticare che le lenti attraverso cui vediamo i problemi e gli strumenti concettuali con cui li affrontiamo hanno una storia che ci condiziona. Proposte che sembrano a prima vista nuove, radicali, perfino rivoluzionarie, si rivelano essere non di rado una ripresa di modi di pensare che hanno una lunga tradizione dietro di sé e si sono talora così sedimentati nel tempo da foggiare il linguaggio stesso con cui parliamo. Basti pensare a quante cose diverse, perfino contraddittorie, si intendono con la parola ""naturale"""". La conoscenza della storia delle idee aumenta la consapevolezza critica e la capacità di analisi dei problemi. In questo volume sono studiati momenti importanti della storia del concetto di natura, dalla tarda antichità al Rinascimento, dal romanticismo alle odierne discussioni sul rapporto fra uomo e natura. L'analisi particolareggiata di autori e opere è accompagnata da considerazioni su temi più generali: la natura come linguaggio simbolico, la ricerca della natura incontaminata, la nozione di """"equilibrio della natura"""", la prospettiva di una natura completamente sottomessa nel futuro al controllo umano, il rapporto delle culture non occidentali con l'ambiente, la presenza di preoccupazioni ecologiche nel bel mezzo del periodo sbrigativamente etichettato come """"scientismo positivistico"""", la contrapposizione letteraria fra una naturalità agognata e l'artificialità della vita moderna."" -
La Bibbia di Calci. Un capolavoro della miniatura romanica in Italia
La Bibbia di Calci, straordinario codice miniato del XII secolo in quattro volumi di grande formato, sostanzialmente integra, nonostante che l'arroganza di un collezionista ignorante ci abbia privato di una pagina, è un lungimirante esempio di quello che oggi con la nostra mania esterofila chiameremo fundraising. Infatti nella nota redatta dal presbitero Gerardo al f.231r del quarto volume, esattamente nel 1169, sono ricordati i finanziatori e i contributi versati per la realizzazione di un'opera di cui fin dall'inizio era a tutti palese l'importanza sia dal punto di vista religioso, che sul versante più mondanamente artistico, ma della quale era già stimata la gravosa onerosità. È merito del professor Giovanni Cardini, compianto Presidente Eletto del Rotary Club di Cascina, aver proposto l'idea di riportare i quattro grandi tomi nella loro sede storica, dopo che per varie vicende, dettagliatamente descritte nel saggio della dottoressa Laura Violi, questo capolavoro dell'arte della miniatura era stato relegato nel deposito del Museo Nazionale di San Matteo a Pisa. Con la guida della dottoressa Severina Russo, direttrice del Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci i clubs rotaryani dell'area pisana - il Club di Pisa, il Club Pisa - Galilei, il Club Pisa - Pacinotti e il Club di Cascina - si sono assunti oggi l'onere e il privilegio di iscrivere anche il loro nome nell'albo dei benefattori della ""Bibbia di Calci""""."" -
Pisa bombardata, Pisa liberata. Il dramma della città bombardata raccontato da alcuni artisti pisani: 31 Agosto 1843 - 2 Settembre 1944
Il 31 agosto 1943 le Fortezze Volanti americane sorvolano Pisa, bombardandola pesantemente. La stazione ferroviaria, la zona industriale ed i quartieri sudoccidentali della città sono ridotti un cumulo di rovine: muoiono circa novecento civili. Nell'anno che segue la città, ormai quasi deserta, subisce oltre cinquanta bombardamenti che distruggono i ponti sull'Arno e danneggiano gravemente i Lungarni ed il centro storico. Dopo settanta anni, ecco un racconto di quella ferita attraverso le opere di alcuni artisti pisani, al quale segue una breve raccolta di scatti fotografici della liberazione della città. -
Dal collezionismo alla storia. Vito Capialbi e i brettii a Vibo Valentia
C'è un solo punto dal quale è possibile, oggi come ieri, il controllo del litorale tirrenico dell'odierna Calabria centro-meridionale: la città di Vibo Valentia. Nei primi anni dell'Ottocento, per un ricercatore attento e permeato dall'inarrestabile curiosità per la storia e l'archeologia, com'era il conte Vito Capialbi, quelle tracce hanno rappresentato il punto fermo da cui partire per l'approfondimento dei suoi studi e per la stessa costituzione della sua rinomata collezione archeologica, oltre che dell'annessa ricca biblioteca. Un particolare gruppo di reperti archeologici della collezione Capialbi, rinvenuti nella città e nel suo territorio (la ceramica a vernice nera), consente ora di accertare che lo studioso aveva eseguito scavi 'programmatici' e 'in estensione' in un fondo di sua proprietà, ubicato sulla cima del colle, il Cofinello, sede di una necropoli non però di età classica: la peculiarità del rituale funerario consente in effetti di inquadrarla tra la seconda metà del IV e la fine del III secolo a.C. ""Ricucendo"""" il legame tra i materiali della collezione e gli scritti del conte, la fase italica della necropoli al Cofinello (e non solo) conferma sia il mantenimento da parte della città di una spiccata vivacità commerciale in età brettia, che un'abile quanto peculiare strategia insediativa italica, attenta ai rapporti di convivenza con l'elemento italiota: il tutto grazie agli inediti tasselli offerti alla ricostruzione storica dall'illuminato studioso dell'Ottocento."" -
La aproximación de San Miniato a la educación de los niños. Con DVD
Il tema dell'identità dei bambini e delle potenzialità che in essa riposano continua ad essere un tema largamente disatteso, ma, sebbene sia naturale pensare che l'attenzione ai bambini sia uno dei fondamenti del progetto del futuro, l'attenzione della politica non mette quasi mai bene a fuoco questa prospettiva e, nonostante anche gli economisti abbiano chiarito che investire sui bambini rappresenta una promessa per un più alto livello di sviluppo e benessere economico per le nostre società, continua a guardare ai bambini come materia di interesse solo quando associata al disagio sociale. E così molti servizi per l'infanzia sono ancora, in molte realtà e in molti Paesi del mondo, servizi poveri per bambini di famiglie povere. L'esperienza di San Miniato sull'educazione dei bambini rappresenta in questo quadro la conseguenza di fattori privilegiati concomitanti, come la costanza nel tempo della sensibilità politica, la ricchezza delle elaborazioni scientifiche e pedagogiche che hanno sostenuto lo sviluppo delle esperienze e la forza dell'energia che la comunità ha saputo esprimere radicando infine proprio dentro di sé la responsabilità dell'educazione dei propri cittadini più piccoli. Il volume cerca di raccontare questa esperienza con le parole, con le immagini e con i materiali audiovisivi raccolti nel CD che ne costituisce complemento. -
Prospettive corciresi
Questo volume di Diabaseis che inaugura l""editio minor' della serie è stato ideato con un carattere monografico: intende focalizzare lo sguardo su Corcira, isola al cuore delle interrelazioni fra Oriente e Occidente greco, di cui ancora molti aspetti storici sono ignoti e non pochi negletti dalla critica. Su questi ultimi si è concentrato lo sforzo degli amici che hanno risposto all'invito a partecipare all'opera, giungendo a creare un mosaico che, pur nella diversità degli approcci e delle scelte, ha una sua coerenza di fondo.""