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Contributi per una pedagogia dell'infanzia. Teorie, modelli, ricerche
Il volume costituisce una sintesi aggiornata e qualificata circa i principali studi e ricerche condotte in ambito accademico sul tema della pedagogia dell'infanzia. Il nucleo di raccordo tra i diversi contributi è quello dell'ascolto del minore, approfondito in tutte le sue implicazioni: teoretiche, prasseologiche, deontologiche, operative ed euristiche. Il volume restituisce una panoramica completa e concettualmente fondata rispetto a un ampio spettro di indagini che affrontano temi diversificati: dalla ricerca storico-teoretica a quella didattica, dai linguaggi dell'infanzia (spaziali, corporei, ludici) fino alle questioni più attuali in merito alle metodologie della ricerca-intervento nei servizi 0-6. Il volume è destinato ad operatori, studenti e ricercatori interessati ad approfondire gli avanzamenti più significativi nell'ambito della pedagogia dell'infanzia, conseguiti nell'ambito di una sinergia particolarmente fruttuosa tra saperi professionali e saperi accademici. -
Poesias
Il volume offre per la prima volta una edizione critica della raccolta Poesías (1907) di Miguel de Unamuno. Lo studio introduttivo è articolato in due parti. Nella prima, grazie ad una ricca documentazione d'archivio, si segue lo sviluppo dell'opera nel suo lento costituirsi attraverso i diversi progetti poetici. Successivamente, nella seconda parte, si propone una più ampia analisi che, partendo dai principali fenomeni variantistici evidenziati negli apparati, mette in luce gli aspetti stilistici, retorici, metrici e tematici della raccolta e la colloca nel complesso panorama letterario spagnolo di inizio secolo. La diversità dei materiali a disposizione (manoscritti, lettere, testimoni a stampa, trascrizioni di seconda mano) è stata determinante per la costruzione degli apparati critici che chiudono il volume. Il processo correttorio dei singoli componimenti è rappresentato in maniera esaustiva: le varianti, organizzate cronologicamente, consentono di seguire la dinamica evolutiva delle singole lezioni. Ogni apparato, inoltre, è arricchito da indicazioni utili a riscostruire le fasi genetico-evolutive dei testi. -
Introduzione a una sociologia del cinema
In che modo il cinema, da insieme di vedute animate destinate ai fotografi dilettanti, è arrivato ad essere, nel Ventesimo secolo, uno spettacolo universale, prodotto su scala internazionale e diffuso tra tutte le classi sociali? In che modo è riuscito a sopravvivere alla concorrenza di altre forme di intrattenimento e come è potuto diventare modello e fonte inesauribile di immagini nei social network? Rendere conto dell'importanza del cinema in quanto fenomeno sociale è l'obiettivo di questo libro, il quale esplora le difficoltà che un'analisi sociologica del film deve affrontare, discute il rapporto di complementarità istituito tra produttori e spettatori, mostra come l'insieme delle produzioni cinematografiche abbia creato un universo dello schermo al tempo stesso spaziale, temporale e corporeo, frammento di quella società dello schermo che oggi comprende televisione, computer e telefoni cellulari. -
Una delle ultime sere di cCarnovale di Goldoni per Luigi Squarzina
“Una delle ultime sere di Carnovale” di Goldoni con la regia di Luigi Squarzina debutta il 27 settembre 1968, collocandosi al centro della carriera artistica del regista, all'epoca direttore del Teatro Stabile di Genova, e all'inizio di una stagione tormentata per il teatro italiano e per l'intero paese, scosso dai movimenti di contestazione politica, sociale e culturale. Muovendo dall'attività teatrale di Squarzina, il volume ricostruisce il processo di creazione dello spettacolo, a partire dai documenti di archivio e dallo studio delle fonti dirette, e analizza la versione teatrale comparandola con l'allestimento televisivo, realizzato per la Rai nel 1970. Ampio spazio è lasciato al commento dell'accoglienza della critica italiana e straniera al lungo ciclo di recite del Carnovale, che rimase in scena in Italia fino al 1973 e fu inserito in molte tournée europee, riscuotendo ovunque grandi consensi e guadagnandosi una posizione di spicco anche nella storia delle regie goldoniane del Novecento. -
Descrizione delle chiese, monasteri, et oratori della città di Pisa
"In occasione del novecentesimo anno della consacrazione del Duomo di Pisa e della chiusura dell'anno giubilare in settembre, le Edizioni ETS hanno lavorato alla realizzazione della ristampa anastatica di uno dei più importanti documenti storico-artistici della città di Pisa, il cosiddetto “Manoscritto Tronci”. Il manoscritto oggi è custodito nell’Archivio Capitolare presso l’Archivio Storico Diocesano di Pisa con la segnatura Ms. C 152/153. L’opera, in bella e chiara grafia, è verosimilmente una copia di dono, composta da 284 fogli e contenente 115 illustrazioni ad acquerello. Si tratta di una straordinaria raccolta, che è stata giudicata come uno dei migliori e più maturi frutti della letteratura periegetica italiana intorno alla metà del Seicento. La pubblicazione mantiene dimensioni simili all’originale, ridotte necessariamente per venire incontro alle esigenze logistiche e distributive. Si presenta, quindi, un robusto volume di 630 pagine in formato 23x33 cm, stampato su carta uso mano di pregio e rilegatura in cartonato. Corredato da una serie di saggi di Francesca Barsotti, Elisa Carrara, Stefano Sodi, Daniela Stiaffini e da un indice analitico che ne faciliterà la consultazione, è stato il sogno nel cassetto, adesso divenuto realtà, del fondatore della casa editrice, Gianfranco Borghini, e a lui lo dedichiamo.""""" -
Colpo di sole. Una storia d'amore
Colpo di sole o «colpo di fulmine»? Che cosa spinge una giovane vedova galiziana dell'alta società a infrangere l'etichetta, partecipando alla chiassosa e popolana festa di San Isidro, sotto il sole cocente del maggio madrileno, tra vino, zingare e zuffe di strada, in compagnia di uno scapestrato giovane andaluso? Un romanzo femminista che mette in campo le disparità tra i due sessi e l'assurdità di certi clichés maschilisti; ma anche un'opera che riscopre i costumi popolari e tradizionali spagnoli in modo ironico e divertente. -
L'induismo dalle rive del Gange
Domande e risposte sull’India di ieri e di oggi, sull’induismo vissuto e da vivere. Due madri amiche sulle rive del Gange, a Varanasi, città sacra dell’eternità e del mistero; l’italiana interroga l’indiana e insieme costruiscono le storie, più che la storia, dell’India e dell’induismo. L’epica imponente, i grandi guru, i testi sacri antichi, le feste colorate, i cibi speziati, la tecnologia e la tradizione, le caste e le classi, le donne e la società, ma soprattutto l’induismo raccontato, non scritto, e il percorso spirituale hindu nella pratica, il saadhana, un sentiero per tutti, purché si segua il proprio dharma, dovere morale di ognuno, indipendentemente dall’appartenenza o meno a una qualsiasi religione. Chiunque, credente, agnostico o ateo, può essere considerato dagli hindu elevato spiritualmente, a patto che si faccia portatore di non-violenza verso tutti gli esseri viventi. Così torniamo alla madre, l’ipostasi dell’amore universale, qui rappresentata dalla Ganga, il vero nome del Gange. La dea madre, dispensatrice di vita, ci accoglie nel suo grembo per purificarci e dissetarci con le sue acque sacre che placidamente scorrono lungo i ghat di Varanasi. -
Montale anglista. Il critico, il traduttore e la «fine del mondo»
Partendo da una formazione fortemente legata ai modelli francesi, Montale si avvicina gradualmente alla cultura anglosassone, complice la sua forzata e non sempre gradita attività di traduttore. Anche in veste di corrispondente giornalistico le sue osservazioni di cronista e interprete della società contemporanea si soffermano spesso sui paesi d'oltremanica e d'oltreoceano per indagarne il ruolo nel sistema culturale d'Occidente. Viste da una prospettiva d'insieme, opere apparentemente slegate come traduzioni, prose critiche, prose narrative e poesie in qualche modo di ambientazione angloamericana fanno straordinariamente corpo e rivelano molteplici interconnessioni. Di particolare interesse i lavori dedicati ad Eliot, a Shakespeare, a Dickinson, a Pound e molti altri. Un suggestivo percorso critico porta Montale a riscoprire, «fuori di casa», frammenti della propria tradizione letteraria (a rileggere, ad esempio, Dante attraverso Eliot e Pound). Visti come «acme indiscusso» della civiltà occidentale, Inghilterra e Stati Uniti mostrano più chiaramente i pericoli della tecnocrazia e della disumanizzazione configurate come vera e propria Apocalisse, tematica fondamentale per comprendere l'ultima produzione in versi e in prosa di Montale. Per questo motivo le lucide analisi dei modelli letterari inglesi, accompagnate spesso da traduzioni elettive di straordinario spessore poetico, diventano sede di una riflessione quanto mai serrata e attuale sul ruolo della cultura in Europa, sulla circolazione di idee e opere letterarie e forse sul destino stesso dell'arte in un mondo sempre più governato dalla pervasiva sovranità tecnologica. -
Sulle sponde dello Ionio: Grecia Occidentale e greci d’Occidente
La rivista ""Il Politico"""" si pubblica dal 1950 (fondatore Bruno Leoni) quale continuazione degli """"Annali di Scienze Politiche"""" fondati nel 1928. Ogni fascicolo, di circa 180 pagine, contiene articoli, note e rassegne di scienza politica, di diritto, di politica economica, di sociologia, di storia e di politica internazionale. Alla rivista si affianca la collana dei """"Quaderni della rivista Il Politico"""". Vi collaborano, oltre ai docenti dell'Università di Pavia, studiosi delle principali università italiane e straniere."" -
La filosofia del cannone e altri scritti di «psicologia del soldato»
Agostino Gemelli (1878-1959) prese parte alla Prima guerra mondiale nella triplice veste di cappellano militare, medico e direttore del Laboratorio psicofisiologico del Comando supremo dell'esercito. Nei suoi scritti la guerra diviene complessa metafora di una modernità sospesa fra scienza e religione. I saggi di Gemelli qui pubblicati illustrano la nascita e lo sviluppo della psicologia del soldato e la rilevanza che questa ebbe nel progressivo rafforzamento istituzionale e scientifico della psicologia, ma contengono anche le linee guida di quel rinnovamento neotomista della dottrina cattolica, il cui fine ultimo consisteva nel ridefinire la sfera esistenziale dell'uomo moderno attraverso un nuovo percorso pedagogico e culturale. -
Senso e misura. La valutazione nelle organizzazioni
Nelle istituzioni pubbliche e nelle imprese si è ripreso recentemente a parlare di valutazione: più si avverte la crisi dei modelli tradizionali di gestione, più scarseggiano le risorse, più si riducono i margini economici e più la valutazione acquisisce centralità sulla scena. La valutazione è stata caricata di crescenti aspettative ed è spesso proclamata come soluzione di tutti i problemi legati al funzionamento delle organizzazioni. Da qui il rischio di essere trasformata in un mito sostenuto da un'ideologia non manifesta. Di volta in volta la valutazione è stata presentata come opportunità per migliorare la gestione, per sollecitare il cambiamento, per premiare il merito, per garantire equità. Tante di queste promesse però non sono state mantenute, o forse si è trattato solo di false promesse che non era possibile mantenere. In questo libro si propone un'idea di valutazione come processo relazionale, che non si esaurisce nella trasmissione di misurazioni certe dai valutatori ai valutati, ma si qualifica in termini di partecipazione alla costruzione di senso e significato mentre si lavora. Partendo dalla critica alle fallimentari retoriche del management, che sembrano non riconoscere il lavoro come esperienza fondamentale della vita delle persone e delle comunità, la valutazione può diventare occasione per orientare le decisioni, riflettere sull'esperienza organizzativa, progettare il futuro: un momento di riconoscimento reciproco, uno spazio di scoperta e di invenzione. -
Apogeo e fine di Babele. Linguaggi e lingue nella prima modernità
Nel periodo che corre fra la scoperta dell'America e i primi decenni del Settecento, gli orizzonti linguistici della cultura occidentale si ampliano in maniera inaudita. La scoperta di nuovi mondi, etnie e lingue, le conquiste della scienza, l'attenzione alle forme della vita animale mettono in crisi le categorie conoscitive della tradizione, ivi comprese le idee relative ai tempi della storia e alla posizione degli esseri umani nella Natura. Questo libro illustra il formarsi di nuove idee e filosofie linguistiche imperniate su una visione decentrata e plurale delle nazioni e dei tipi umani, e sulla intuizione che molte specie animali (il mute et turpe pecus degli antichi) godano di proprie forme di conoscenza, comunicazione e perfino di una propria morale. Al mito di Babele come confusione delle lingue e punizione della Superbia umana subentra gradatamente una concezione aperta e problematica delle differenze linguistiche e semiotiche. Due grandi pensatori, Gottfried Wilhelm Leibniz e Giambattista Vico, variamente esprimono nelle rispettive teorie il formidabile potenziale innovativo di quest'epoca storica, imprimendo così una svolta alla filosofia del linguaggio dell'Occidente europeo. -
«Raio pratica» e «raio civilis». Studi di etica e politica medievali per Giancarlo Garfagnini
Il presente volume raccoglie una serie di saggi scritti per Giancarlo Garfagnini da colleghi, amici e allievi, an occasione dei suoi settanta anni. Professore ordinario di Storia della filosofia medievale dal 2002 presso l'Università di Firenze dove si è laureato nel 1971 con una tesi dedicata a Giovanni di Salisbury, Garfagnini ha preso parte attiva alla vita accademica e istituzionale del suo Ateneo come direttore del corso di laurea in Filosofia, vice preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, membro di importanti commissioni dell'area umanistica. Il suo contributo si è espresso anche fuori dal contesto universitario, nel quadro di progetti scientifici promossi da prestigiosi enti di ricerca. Le tematiche privilegiate dai singoli saggi a lui qui dedicati intrecciano alcuni dei principali interessi che ha coltivato all'interno della sua attività di ricerca, l'ambito della riflessione etica e quello del pensiero politico medievali. Attorno a questo comune denominatore tematico, il volume si presenta anche come uno strumento per chi voglia approfondire, sulla scorta delle ricerche di Giancarlo Garfagnini, temi, nozioni e autori del pensiero filosofico dal Medioevo alla prima età moderna. Con scritti di: Luca Bianchi, Giulio d'Onofrio, Gianfranco Fioravanti, Roberto Lambertini, Lidia Lanza, Serena Masolini, Diego Quaglioni, Michela Pereira, Vittoria Perrone Compagni, Anna Rodolfi, Pietro B. Rossi, Stefano Simonetta, Lorenza Tromboni e Silvana Vecchio. -
Winckelmann, Firenze e gli Etruschi. Il padre dell'archeologia in Toscana. Catalogo della mostra (Firenze, 26 maggio 2016-30 gennaio 2017). Ediz. illustrata
La mostra inaugura i festeggiamenti internazionali dedicati a Johann Joachim Winckelmann, a trecento anni dalla nascita (Stendal, 9 dicembre 1717) e a duecentocinquanta dalla morte (Trieste, 8 giugno 1768). Winckelmann inserì nel suo vasto progetto di ricerca sull'arte antica anche l'arte etrusca, dedicandole nella Geschichte der Kunst der Alterthums (1764) un intero capitolo e ritornando poi sull'argomento in alcune delle opere successive. Le conoscenze del grande Sassone in questo campo erano limitate tanto quanto lacunosa e scarsa era la documentazione dell'epoca, proveniente in massima parte dall'Etruria settentrionale, ovvero dal territorio compreso nel Settecento entro i confini del Granducato di Toscana. Durante il suo soggiorno a Firenze, dove tra il settembre 1758 e l'aprile del 1759 fu impegnato nella stesura del catalogo della raccolta di gemme del barone Philipp von Stosch, Winckelmann potè, grazie anche ai rapporti con l'ambiente degli eruditi e degli antiquari fiorentini, ampliare ed approfondire la conoscenza dei monumenti etruschi. -
Il nome nel testo. Rivista internazionale di onomastica letteraria. Vol. 18
Contributi di: Giusi Baldissone, Francesca Boarini, Elena Bonelli, Richard Brütting, Enzo Caffarelli, Annamaria Carrega, Claudia Corti, Anna Ferrari, Giacomo Giuntoli, Angela Guidotti, Rosa Kohlheim, Volker Kohlheim, Nunzio La Fauci, Patrizia Paradisi, Rosanna Pozzi, Aleksandra Proninska, Piero Ricci, Francesco Sestito, Maria Vittoria Spissu, Leonardo Terrusi, Carlo Tiromanlio, Tiziano Toracca, Klaus Vogel. -
Archivi di psicologia giuridica. Vol. 5: Nuove organizzazioni
La rivista ""Archivi di Psicologia Giuridica"""" nasce dal desiderio di contribuire a rendere più fecondo il dialogo tra la sfera del diritto e quella della psicologia. Se è vero che il desiderio da cui qualcosa origina permane come traccia nel suo nome, il nome di questa nuova rivista esprime anche il desiderio che dell'incontro tra psicologia e diritto che in essa avviene rimanga una memoria, un residuo che possa essere """"archiviato"""" per utilizzazioni future. Rendere qualcosa di contingente, valido e utilizzabile anche per il futuro, è certamente un progetto ambizioso ma non irrealizzabile. La via che abbiamo scelto per tentare di realizzarlo, è quella di trasmettere attraverso le discussioni che avverranno nella nostra rivista, soprattutto un metodo, una modalità specifica di realizzare l'incontro tra la psicologia e il diritto. Al di là delle singole trattazioni degli argomenti - che si collocano necessariamente nella sfera del contingente - è la """"forma"""" dell'incontro, il metodo di discussione, la struttura che guida lo sviluppo di un tema che, nel nostro desiderio, vorremmo fosse """"archiviata"""" dal lettore."" -
Comprendere la vita. Pensare morte e immortalità oggi
Questo volume cerca di evidenziare che l'interrogarsi sulla morte è una parte essenziale della ricerca del senso della vita, e che in questa prospettiva la morte fa senz'altro parte della vita. Di conseguenza, riproporre il tema antico ""morte e immortalità"""" nel linguaggio di oggi, è un contributo alla ricerca dell'uomo contemporaneo di sé stesso. La risposta, certamente, non è """"semplice"""", e si delinea soltanto qualora si riuniscono le sensibilità di tutte le prospettive diverse che ha elaborato la cultura: la filosofia tra la sapienza antica e lo spirito moderno, le convinzioni bibliche e le elaborazioni letterarie, lo sguardo psicanalitico e gli approcci di una dogmatica dialogica e moderna. Questo libro riunisce esperti delle suddette discipline, per focalizzare i loro sguardi sulla domanda di cui in fondo trattano quando si interrogano su """"morte e immortalità"""": chi è l'uomo? Qual è la sua identità? In questo senso, il volume vuole fornire un contributo all'autocomprensione dell'uomo oggi."" -
Magia di attese
"Spiritualità, passione, amore, affetti, vita, natura. Si racchiude in questi giochi di polisemica significanza, si dipana su queste note di perspicua rivelazione significante la silloge della Toffanin. Divisa in due sezioni di diacronica valenza, arricchita di allunghi emotivi, di coinvolgimenti fonosimbolici e di sinestetiche incursioni, riesce a dare corpo ad un crogiolo interiore che scalpita per uscire. E il tutto è controllato da argini di tale spessore lessico-verbale che non permettono ai sentimenti di tracimare in campi di pleonastico verbalismo, di decadente sentimentalismo; tutto è controllato, tutto è vissuto con la vivezza icastica di un'autrice adusa alla scrittura e all'impiego di trionfi naturali a livello panico-esistenziale. Magia di attese, il titolo. Attese e magie di nuovi arrivi; di nuova vita; di nuove e plurali intimità affettive che nel fondo della poetessa si affidano ad un linguismo nuovo, moderno, incisivo, seppur tipico della sua scrittura; un linguismo fluente, armonico, compatto, conciso, impreziosito da univerbazioni di plurale connotazione visiva: forma-teatro, arte-catarsi-emozione, fascino-limite-misura... Il suo 'poema', pur partendo da un quotidiano registro di stampo eliotiano, riesce ad elevarsi ad una spiritualità che tocca orizzonti azzurrati di cielo."""" (Nazario Pardini)" -
L'Italia dialettale. Rivista di dialettologia italiana. Vol. 73
Il volume presenta saggi di: Serafina Mascia, Franco Fanciullo, Giulio Paulis, Simone Pisano, Giovanni Lupini, Lucia Molinu. -
Una instabile armonia. Gli anni della giovinezza di Friedrich Nietzsche
Di pochi filosofi come di Friedrich Nietzsche abbiamo un corpus di documenti così nutrito sul periodo della giovinezza. Lettere, appunti, composizioni musicali, poesie, piccoli saggi hanno incontrato la venerazione di una sorella che, almeno all'inizio, ha avuto il merito di conservare molte delle tracce e dei sentieri percorsi dall'amato fratello. Di questi testi, generalmente, se ne è fatto fin da subito largo uso, molto spesso come una sorta di miniera delle anticipazioni dei temi del futuro filosofo. Il presente libro si colloca su un piano differente: non quello di cercare anticipazioni a tutti i costi, ma interrogarsi e perlustrare il retroterra culturale, la formazione, l'educazione, le esperienze degli anni della giovinezza di Nietzsche - dalla nascita all'entrata in servizio a Basilea nel 1869 — entro tre coordinate fondamentali: il rapporto con il cristianesimo, la passione per la musica, la scoperta dei Greci. In questo libro non sarà dunque possibile trovare citazioni di opere filosofiche, richiami, allusioni, indicazioni che in qualche modo possano legare la pagina di diario di un dodicenne con la riflessione di un uomo maturo. Solo così si può mettere nella giusta prospettiva la filosofia di un uomo che ha lentamente ma progressivamente smantellato tutta la sua eredità, facendo i conti fino in fondo con quanto ha respirato fin dai suoi primi giorni. Nietzsche non nasce Nietzsche, lo diventa. E lo diventa proprio contro. Per capire ""contro cosa"""" è necessario prima aver posto nella giusta prospettiva il senso della sua infanzia e della sua giovinezza.""