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Memoria della modernità. Archivi ideali e archivi reali. Vol. 2
Un'indagine a più voci su materiali d'archivio di ogni tipo: carte, lettere, inediti, bozze, articoli giornalistici e di periodici, fotografie ecc., ma anche scritti editi ma rari, prime edizioni di opere perfettibili, archivi storici, fotografici cinematografici, televisivi, digitali ecc. Riflessioni su archivi e biblioteche ideali ma anche su tutti i luoghi, sia pure virtuali, ove si depositi quanto del patrimonio della modernità letteraria o più latamente culturale italiana sia memorabile nonché sulle opere che di quel patrimonio siano testimoni, custodi e interpreti. -
Memoria della modernità. Archivi ideali e archivi reali. Vol. 3
Un'indagine a più voci su materiali d'archivio di ogni tipo: carte, lettere, inediti, bozze, articoli giornalistici e di periodici, fotografie ecc., ma anche scritti editi ma rari, prime edizioni di opere perfettibili, archivi storici, fotografici cinematografici, televisivi, digitali ecc. Riflessioni su archivi e biblioteche ideali ma anche su tutti i luoghi, sia pure virtuali, ove si depositi quanto del patrimonio della modernità letteraria o più latamente culturale italiana sia memorabile nonché sulle opere che di quel patrimonio siano testimoni, custodi e interpreti. -
Dal lungarno ai navigli. Il carteggio di Lyda Prini Aulla Trotti Bentivoglio
Le lettere di Lyda Prini Aulla Trotti Bentivoglio alle sorelle Maria Bassi e Margherita Provana di Collegno sono scritte da una donna di grande sensibilità e di ottima cultura che, nel narrare gli incontri o descrivere le passeggiate in carrozza o a cavallo e la natura che la circonda, usa indifferentemente l'italiano e il francese. Nel suo salotto Lyda riceve sempre vecchi e nuovi amici fra i nomi più importanti dell'aristocrazia dell'epoca e del nostro Risorgimento. L'aristocratica signora appare una spettatrice attenta e prudente degli avvenimenti politici degli anni risorgimentali e ne segue da vicino i dibattiti che le vengono relazionati, in particolare, dalle sorelle Costanza Arconati Visconti e Margherita Provana, dai cognati Giacinto Provana di Collegno, Giuseppe Arconati Visconti e da una ristretta cerchia di amici che rispondono al nome di Giuseppe Montanelli, Giovan Battista Giorgini, Ottaviano Mossotti, Massimo e Luisa d'Azeglio, abituali frequentatori di palazzo Prini Aulla. -
Piante e folclore nella valli di Zeri in Lunigiana
Dai BioLabs della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un testo di carattere didattico-divulgativo per riscoprire le tradizioni etnobotaniche delle Valli di Zeri, uno dei territori più integri dal punto di vista naturalistico dell'intero Appennino centro-settentrionale. Le tradizioni popolari sono una ricchezza della collettività e hanno in sé un elevato valore educativo, come traccia storica della civiltà contadina - oggi, in evidente fase di declino oltre a una forte valenza scientifica, sociale ed economica in virtù delle potenziali ricadute applicative che offrono. Il testo affronta il significato dell'etnobotanica e delle sue metodiche di indagine, inquadra il territorio zerasco dai punti di vista storico, geografico e vegetazionale, per poi condurre il lettore all'analisi dell'uso popolare di 160 piante. Queste trovano impiego in molteplici ambiti della vita rurale e in particolare quello medicinale, alimentare e artigianale, oltre a usi meno attestati come quello tintorio, voluttuario, ludico e perfino magico-religioso. Tutte le specie vegetali sono esaminate in uno specifico schedario, corredato di un atlante foto-iconografico per facilitare il loro riconoscimento in campo. Infine sono presenti varie schede di approfondimento per accrescere le proprie conoscenze etnobotaniche, come quelle su 'Le torte salate della tradizione zerasca', 'La medicina popolare in Lunigiana' o le 'Piante alimentari: problematiche generali', per citarne alcune. -
Scienze del paesaggio. Tra teorie e pratiche. Ediz. illustrata
Quali discipline, oggi, possono affermare di avere ""i paesaggi"""", ovvero le percezioni di uno spazio materiale, come oggetto del loro campo d'indagine? Quali sono i diversi ruoli dei paesaggisti e dei professionisti dell'architettura del paesaggio, oggi e domani, in rapporto ai diversi ambiti professionali e scientifici, in campi molto vicini tra loro e spesso in concorrenza reciproca? Per rispondere a queste problematiche, insieme ad altre questioni, Pierre Donadieu ci offre un'opera di sintesi che attraversa una gran parte dei saperi raccolti nelle discipline che illustrano i modi di pensare e le pratiche dei professionisti del paesaggio e dei giardini. Pierre Donadieu sviluppa l'idea che le società contemporanee hanno la possibilità di pensare """"globalmente e localmente"""" le relazioni desiderate e auspicate con lo Spazio e la Natura. Questo libro traccia il perimetro degli ambiti delle Scienze del Paesaggio attraverso le sue differenti componenti: architettonica, urbanistica, ecologica, geografica, storica, agronomica e orticolturale, economica e, infine, politica. Il libro, con una prefazione di Enrico Falqui e una post-fazione di Gabriele Paolinelli, si caratterizza come un'opera """"trasversale"""" anche alle numerose discipline che indirettamente si occupano del paesaggio e del territorio; per questi motivi è sicuramente un testo da accogliere in qualsiasi tipo di biblioteca."" -
Riusi: da rifiuti a risorse. Impara, sperimenta e gioca!
Rifiuti? Lo dice la parola: qualcosa che si deve togliere dalla vista e dalla vita prima possibile. Eppure, oggi non solo queste sostanze e questi materiali di scarto sono parte di un ciclo virtuoso e razionale che rende più comodo e più facile il nostro vivere quotidiano, ma addirittura ritornano trasformati in prodotti che hanno la stessa dignità, funzionalità e bellezza degli altri. Per esempio le confezioni e gli imballaggi che riempiono le nostre case ogni giorno. Sempre più complicati e voluminosi da smaltire, ma anche loro, attraverso la raccolta differenziata, hanno una storia a lieto fine: ciò che si può recuperare non si sotterra né si brucia più. Questo libro è un manuale agile e giocoso, ma completo, per i più giovani perché imparino a gestire i rifiuti, ne conoscano valori e pericoli, apprendano quei piccoli semplici gesti che aiutano a renderli di nuovo utili e preziosi. A fare diventare i rifiuti una risorsa. Età di lettura: da 6 anni. -
Carteggio su Servio (1993-2000)
Nel 1993 un giovane studioso messinese, Giuseppe Ramires, scrisse a Sebastiano Timpanaro per sottoporgli le proprie idee sul commento di Servio a Virgilio, un testo difficile e complesso di cui stava progettando l'edizione. Nacque così il carteggio pubblicato in questo volume, che continuò fino all'anno della scomparsa del grande filologo (2000). Sono 53 lettere che vertono principalmente sui problemi filologici ed editoriali posti dal testo serviano, ma toccano anche altre questioni filologiche e letterarie, la situazione degli studi classici, la vita quotidiana, la politica degli anni '90. Il carteggio è introdotto da un saggio di Giuseppe Ramires sugli studi serviani di Timpanaro. -
Babbo Natale e i fuochi d'artificio. da «Lettere a Babbo Natale» di Tolkien. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Faust. Ediz. italiana e inglese. Vol. 1
Nella prima parte della massima opera di Goethe - qui in una nuova traduzione e con una particolare attenzione alle messinscene europee del testo - Faust, professore universitario, si dà alla magia onde comprendere ciò che tiene insieme il mondo nell'intimo suo essere. L'ardore conoscitivo è molteplice: politico, animico, intellettuale, estetico, scientifico, spirituale, ultramondano. Dopo averlo a lungo invocato, Faust entra per un estatico istante in contatto con lo Spirito della Terra, un aspetto del divino, che di quel mondo crea la veste vivente, e sperimenta il più alto raggiungimento della sua vita. Nulla potrà offrirgli di paragonabile un povero Mefistofele, forza infera, e la scommessa è vinta in partenza. -
Della patria amantissimo. Personaggi e memorie del Risorgimento nel cimitero suburbano di Pisa
Passeggiando tra i loggiati e i quadrati del cimitero suburbano di Pisa ci si imbatte in numerose lapidi e monumenti che raccontano tante storie. In questo libro si è voluta approfondire quella gloriosa del Risorgimento nazionale attraverso i suoi protagonisti, taluni famosi e altri ignoti anche alla storiografia specifica. Le loro vicende umane, spesso desunte unicamente dalle poche e appassionate righe degli epitaffi, costituiscono una testimonianza non trascurabile della società del tempo e una memoria ideale e materiale da ricostruire e tutelare. -
Le valli di Zeri in Lunigiana. Guida alla conoscenza del territorio
Dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un'agile guida di facile consultazione per conoscere le Valli di Zeri in Lunigiana, un territorio di alto pregio paesaggistico e naturalistico. Il testo, dopo un inquadramento geografico, climatico e storico, introduce il lettore al tema della biodiversità, all'importanza della sua tutela e alle principali normative vigenti per la sua difesa e valorizzazione. Un'ampia sezione della guida è dedicata alle tipologie di ambienti naturali o di quelli nei quali leggere, ancor oggi, l'attività secolare dell'uomo, in particolare quella agro-silvo-pastorale. E poi ambienti mozzafiato, come la stretta forra del Gordana, le praterie d'alta quota, i biotopi palustri e le varie cenosi boschive. Accanto, una trattazione delle emergenze floristiche e faunistiche presenti. Inoltre, sono state inserite 25 schede di piante trattate da un punto di vista botanico e utilitaristico, svelando in particolare gli usi nella tradizione popolare. Il testo si completa con una parte dedicata alle escursioni con tre percorsi che si snodano tra gli ambienti più suggestivi e caratteristici del territorio zerasco. -
Il lungo Ottocento e le sue immagini. Politica, media, spettacolo
A differenza di quanto generalmente si creda, il fenomeno che siamo soliti definire con l'etichetta ""società dello spettacolo"""" non costituisce un tratto peculiare del Novecento. Le origini del legame tra visualità, cultura di massa e sfera politica affondano nelle trasformazioni avvenute, tra gli ultimi decenni del XVIII secolo e i primi del XIX, nell'ambito delle tecnologie di produzione e nei circuiti di diffusione delle immagini. Da allora la visualità, nella comunicazione pubblica come nella vita quotidiana, ha assunto un ruolo sempre più irrinunciabile, che il volume ricostruisce storicamente, interrogando un ampio ventaglio di prodotti visivi, di loro applicazioni e contesti d'uso. Tra i primi esempi nella storiografia italiana, il volume indaga i linguaggi visuali e le pratiche dello sguardo nel lungo Ottocento con i contributi di Costanza Bertolotti, Elena Canadelli, Maya De Leo, Giovanni Fiorentino, Gian Luca Fruci, Benedetta Gennaro, Giovanna Ginex, Erica Grossi, Philippe Kaenel, Giovanni Lasi, Sandro Morachioli, Federica Muzzarelli, Alessio Petrizzo, Massimo Riva e Silvia Rosa. Una banca dati di oltre trecento immagini prese in esame nel volume è liberamente consultabile al sito www.lungo800.it."" -
Le frontiere del corpo. Mutamenti e metamorfosi
La ""Scuola Italiana delle donne pedagogiste"""" ha messo a confronto in questo volume studiose e studiosi nel tentativo interdisciplinare di decostruire paradigmi socio-culturali che forniscono una descrizione del corpo femminile come oggetto di possesso e di violenza, come luogo dello scontro fra i generi, ferito e straziato in quanto tale, oppure come strumento per arrivare al successo, finalizzato ad una triste omologazione, con le sue inevitabili manipolazioni estetiche ed identitarie. La violenza sulle donne è stata """"vista"""" come mezzo fisico di subordinazione: ferite reali e metaforiche, quelle inferte alle donne, miranti a mantenerle in uno stato di soggezione muta e acquiescente, fino alla loro cancellazione attraverso il femminicidio. Di particolare interesse le proposte rivolte alla fondazione teorico-pratica di una """"pedagogia del corpo"""", dando conto di recenti ricerche svolte con giovani di ambo i sessi sul loro personale percepirsi e rappresentarsi come nesso mente/corpo."" -
Le stazioni e i treni
Secondo il commento del presidente mondiale dell'ISWA (International solid waste association) l'inglese David Newman, che si trova all'interno di questa opera, il libro di Renzo Bonicoli offre interessanti spunti ed è consigliato a coloro che sono interessati alle questioni di economia e Green Economy. ""Le stazioni ed i treni""""; un luogo di sosta e ripartenza proprio come il fluttuare dello sviluppo economico che ha i suoi momenti di arresto e di decollo, di crescita e decrescita, di evoluzione ed involuzione. Ma anche come le """"aziende di prodotto finale"""" a cui arrivano i treni, cioè i vagoni delle filiere di fornitura per varie aziende produttrici di """"beni finiti"""". Una riflessione sullo stato attuale dell'economia, proveniente dal tempo passato che suggerisce una presa di coscienza attraverso la quale porre le basi per poter ripartire con un nuovo progetto economico. Tendere all'autosufficienza alimentare ed energetica, che non significa un ritorno alla vecchia autarchia, ma sfruttamento delle risorse naturali locali rinnovabili per abbassare i costi generali creando valore aggiunto in modo capillare sul territorio, al fine di rendere competitiva la nuova economia con la produzione di beni di altra natura. La """"Green Economy"""" si pone al centro di questo progetto sostenibile."" -
Schiller lettore di Kant
Oltre che un poeta e un drammaturgo di valore, Schiller è stato un pensatore autonomo e originale e una figura cruciale nel movimento di idee che dalla ricezione della filosofia di Kant condusse al primo Idealismo. I contributi raccolti nel presente volume offrono un'innovativa investigazione a tutto campo del confronto di Schiller con Kant e, nello stesso tempo, documentano come le concezioni estetiche ed etiche di Schiller non siano solo uno sviluppo di quelle kantiane. Infatti, sebbene Kant stesso avesse gettato le basi per l'idea, fondamentale per Schiller, di una conciliazione estetica, nell'interpretazione schilleriana questa intuizione viene radicalmente riformulata e dotata di un nuovo senso, fino a costituire il nucleo di un modello non più kantiano di concezione dell'uomo e della filosofia. -
Immagini, immaginari e politica. Orizzonti simbolici del legame sociale
L'immagine non può essere interpretata soltanto come ""riproduzione"""" e """"copia"""" di un modello originale, ridotta quindi ai soli ambiti della rappresentazione e della finzione. Essa contiene al proprio interno forza istituente e capacità autonoma di creare realtà in senso relazionale, dunque politico, generando altresì immaginari sociali che incidono profondamente sullo sviluppo della società. Dalla dimensione etico-politica della realtà democratica alle relazioni internazionali, dallo human enhancement al virtuale, dalla moneta al paesaggio: i contributi qui raccolti, esito di un progetto di ricerca del Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo (Cespec), analizzano e mettono in discussione con diversi tagli disciplinari le forme, i simboli e le pratiche sociali che segnano il passaggio tra XX e XXI secolo. L'obiettivo del volume è ripensare l'immagine (e con ciò l'immaginario) come lavorio individuale e collettivo di """"montaggio"""" simbolico della realtà e di costruzione sociale di significati, le cui conseguenze sono determinanti in senso sia positivo sia negativo per gli equilibri etico-politici del mondo contemporaneo. Il volume contiene i contributi di Roberto Franzini Tibaldeo, Paolo Heritier, Graziano Lingua, Paolo Monti, Roberto Orsi, Giacomo Pezzano, Alberto Pirni, Sergio Racca, Davide Sisto."" -
«Lautus erat tuscis Porsena fictilibus». Studi e ricerche sul bucchero dell'area chiusina per Luigi Donati. Ediz. illustrata
Contiene testi di: Jean Gran-Aymerich, Laura Ambrosini, Maria Chiara Bettini, Stefano Bruni, Giovannangelo Camporeale, Luca Cappuccini, Alessandro Maccari, Adriano Maggiani, Elisabetta Mangani, Andrea Martelli, Giulio Paolucci, Maria Angela Turchetti. -
L'apprendistato poetico di Vittori Alfieri. Cleopatraccia, traduzionaccie, estratti, postille
Dopo aver fissato nell'edizione Didot il corpus ufficiale delle sue tragedie, Alfieri scrive la propria autobiografia, incentrata sulla tardiva scoperta e sulla progressiva attuazione della vocazione poetica. L'opera si configura come un'epopea linguistica, il cui protagonista, originario di una regione culturalmente periferica e francofona come il Piemonte, supera le difficoltà iniziali per impossessarsi del toscano e degli strumenti dell'officina letteraria, stabilendo la sua dimora nella patria della tradizione poetica: Firenze. Seguendo le indicazioni della Vita, questo saggio esamina gli anni dell'apprendistato di Alfieri, analizzando i primi esperimenti tragici, ""nati in veste spuria"""", e le traduzioni, le postille, gli estratti editi ed inediti, al fine di ricostruire le tappe del percorso che culmina nella Didot. Lo studio dei poeti del canone (Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso), spesso mediato dalla critica settecentesca, si accompagna a quello di modelli rimossi, come Marino, e di antimodelli, come Racine e Metastasio. Sulla composizione della biblioteca interiore di Alfieri, con i suoi scarti e le sue riscritture, agiscono le stesse istanze che permeano la sua produzione tragica, sospesa tra la solennità epica e il ripiegamento lirico, e il suo stile, esito di un difficile compromesso tra equilibrio classico e dismisura sublime."" -
Naviganti. Ragazzi e teatro: incontri di laboratorio, incontri di vita
"Ci sono parole, in questo libro, che risuonano linde e insieme misteriose: biografia, adolescenza, inattuale, eroe, romanticismo... Ci vuole coraggio anche solo a ritrovarle e a pronunciarle, queste parole"""". Così Antonio Faeti, comincia la sua prefazione al volume che comprende il racconto di una lunga e emblematica esperienza di laboratori teatrali con giovanissimi partecipanti, incontrati mentre attraversano il guado delle loro adolescenze. Protagonisti della metafora teatrale, le ragazze ed i ragazzi, vanno riconoscendo il senso esistenziale del loro percorso nelle parole, nelle invenzioni, nella mitopoiesi che caratterizza la ricerca. Intorno a quell'esperienza si muovono le riflessioni che ne approfondiscono i significati, più che mai rilevanti e illuminanti, se comparati alle criticità tanto spesso evidenziate riguardo all'età adolescenziale nella società contemporanea. Si vede allora come lo spazio metaforico consenta il generarsi di condizioni di relazione, di pensiero, di immaginazione, di iniziazione e di cominciamento che aprono a nuovi orizzonti di conoscenza di sé, dell'altro, del mondo, alla luce dell'alterità e della ricerca creativa, non più o soltanto sottomessa alla ripetitività sterile di stereotipie e convenzioni." -
Dal saronico all'Adriatico. Iscrizioni greche su ceramica del museo archeologico di Adria
Oggetto privilegiato del quarto volume di Diabaseis sono le connessioni marittime in quello spazio cerniera fra Italia e Grecia che è l'Adriatico: il ponderoso lavoro di Damiana Baldassarra sulle iscrizioni greche di Adria, tutte graffite e dipinte prevalentemente su ceramica attica di età classica, consente oggi di leggere sotto una nuova luce i vettori commerciali che facevano capo all'emporio padano mettendone in risalto le specificità fra Etruschi, Veneti e Greci. Il capitale documentario della Collezione Bocchi si rivela anche in questo caso decisivo per la ricostruzione storica d'insieme legando l'Adria antica alla moderna.