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Storie segrete
Procopio è uno storico degli inizi del'età bizantina. Nella ""Storia segreta"""" cambia stile e tono. Descrivendo le bassezze e la corruzione dell'imperatore Giustiniano e ancor più della moglie Teodora (di cui narra con dovizia gli eccessi sessuali) persegue lo scopo pedagogico di rivelare le """"storie segrete"""", occulte e vergognose dei personaggi che dovrebbero essere d'esempio al popolo. Egli è convinto che a causa del suo libro """"per i tiranni del futuro sarà chiara la non impossibilità d'essere puniti per le loro malefatte"""". Testo greco a fronte."" -
Fedone. Testo greco a fronte
Nel 399 a.C. Socrate, accusato di empietà e corruzione dei giovani, venne condannato a morte. Fedone, che fu presente alla sua morte, racconta le ultime ore del maestro, dedicate, come tutta la sua esistenza, alla filosofia. Filosofia che in ultima analisi, spiega Socrate agli attoniti discepoli, è proprio una lunga preparazione alla morte, che altro non è se non la liberazione dell'anima immortale dal carcere del corpo. Centro concettuale del dialogo è infatti la dimostrazione dell'immortalità dell'anima, sviluppata con logica serrata in una serie di prove che culminano nel cuore stesso della speculazione platonica: la teoria delle idee. Alessandro Lami analizza nel saggio introduttivo l'articolazione e il significato delle argomentazioni platoniche sull'immortalità dell'anima. -
Vite parallele. Emilio Paolo e Timoleonte
Si pubblicano qui le vite del corinzio Timoleonte, che liberò Siracusa dal tiranno Dionigi riordinandone quindi la costituzione e assicurando alla cità l'egemonia sul territorio della Sicilia; e quella del generale romano Emilio Paolo, caduto nella battaglia di Canne, la storica sconfitta romana ad opera di Annibale. -
Inni omerici
Si tratta di 33 inni in esametri epici, databili tra l'VIII e il VI secolo a.C., anticamente attribuiti al poeta dell'Iliade, ma in realtà frutto di mani diverse. Nel gruppo entrano componimenti anche brevissimi (forse sorta di ""attacchi"""" cui i poeti facevono seguire altri racconti), assieme ad alcuni inni maggiori. Lo schema contenutistico è comune e prevede l'invocazione a un dio, e quindi la narrazione delle sue gesta. Motivo ricorrente è quello del conflitto fra gli dei, scontro di forze primigenie che devono trovare adeguata collocazione nel mondo per garantire, al termine del conflitto, un nuovo ordine cosmico."" -
I ricordi
L'imperatore Marco Aurelio, scrisse in greco, durante le numerose campagne militari ai confini dell'impero, dodici libri di riflessioni, aforismi, meditazioni. Il titolo originale significa letteralmente ""colloqui con se stesso"""", e i pensieri di Marco Aurelio sono in effetti un percorso individuale, sulla base della filosofia stoica, attraverso i grandi temi del senso della vita, della morte, dei doveri dell'uomo rispetto a se stesso e ai suoi simili. Questa raccolta ha svolto nel corso dei secoli la funzione di un breviario di altissima moralità. Testo greco a fronte."" -
Farsaglia o la guerra civile
Giovane aristocratico eccezionalmente dotato nella poesia, Lucano (39-65 0 d.C.), compiuta una folgorante carriera col favore di Nerone, entrò spesso in urto con l'imperatore e fu costretto al suicidio. L'opera principale e l'unica conservatasi di Lucano è questo poema epico incompiuto su un soggetto di storia recente: la guerra civile tra Cesare e Pompeo. Testo latino a fronte. -
Le fenicie. Testo latino a fronte
La tragedia delle Fenicie è incentrata sul mito tebano, dalle colpe di Edipo alla guerra fratricida dei suoi figli, Eteocle e Polinice. Seneca offre però, di una saga spesso trattata nella poesia greca, una lettura nuova, perché collega i due momenti della vicenda in un rapporto di causa-effetto: l'azione contro natura di Edipo, assassino del padre e sposo della madre, genera cioè la perversione dei discendenti, nati dall'incesto. Testo latino a fronte. -
Sentenze. Testo greco a fronte
Menandro fu il maggiore rappresentante della commedia nuova, fiorita in Grecia tra il IV e il III secolo avanti Cristo, caratterizzata dall'attenzione alle vicende quotidiane dei personaggi più che dal coinvolgimento sociale e politico che era stato proprio del teatro del secolo precedente. Delle moltissime commedie attribuite a Menandro, restano oggi un unico testo integro e vari frammenti; si conservano inoltre le Sentenze, un gruppo di brevi massime. Si tratta di concentrati di saggezza popolare, su temi legati alla vita comune come le donne, l'amicizia, l'educazione, la fortuna. -
La provvidenza
Da collocarsi con ogni probabilità tra le opere tarde dell'autore, il testo sulla provvidenza, costituito di soli sei capitoli, fu forse lasciato incompiuto. Il libro è dedicato a un tema di riflessione tra i più antichi e profondi del pensiero umano, il motivo cioè per cui, pur esistendo una provvidenza divina, agli uomini toccano infelicità e sciagure. L'argomentazione di Seneca, di stretta ortodossia stoica, distingue tra sofferenze fisiche e psichiche, che rappresentano solo inconvenienti o avversità, e male morale, che è per definizione estraneo all'uomo retto. Dunque all'uomo è data la facoltà di sopportare le circostanze negative, provando la capacità del saggio di innalzarsi fino alla divinità. -
Salomé. Testo inglese a fronte
Nello sterminato groviglio del decadentismo di fine secolo, dell'art Nouveau e di un ossessivo interesse per le mode, Salomè è un capolavoro di arguzia e sofisticatezza. è l'esemplificazione del concetto che Wilde aveva di arte: pura formalizzazione, puro artifizio, puro fatto stilistico. scritto a Parigi nel 1891, il dramma fu censurato a Londra in base a una vecchia legge che vietava di mettere in scena i personaggi biblici. solo nel 1931 poté essere rappresentato senza scandalo. Oramai, però, Salomè era considerato il miglior lavoro di Wilde. Questa edizione è accompagnata dai raffinati disegni di Aubrey Beardsley e dall'introduzione di Alberto Arbasino, che svela gli aspetti eccessivi e spettacolari del teatro wildiano. -
La formazione dell'oratore. Vol. 2: Libri 5-8
L'oratore, secondo la celebre definizione di Catone il Censore, è un uomo onesto esperto di eloquenza. Quintiliano fece sua questa concezione e passò la vita a insegnare ai suoi molti discepoli, tra cui gli eredi dell'imperatore Domiziano e Plinio il Giovane, come la formazione oratoria non possa essere separata dal perfezionamento morale. Scrivendo ""La formazione dell'oratore"""", Quintiliano volle dunque offrire un trattato di educazione dell'uomo nella sua interezza, dai primi passi del futuro oratore fino al ritiro dalla vita pubblica, in un intreccio indissolubile di maturazione professionale e umana. I libri IX-XII sono dedicati alle figure di parola e alle qualità morali e culturali necessarie all'oratore. Nel libro X vengono passate in rassegna le letterature greca e latina. Chiude il volume un utile indice dei nomi relativo all'intera opera."" -
Secondo trattato sul governo. Saggio concernente la vera origine, l'estensione e il fine del governo civile. Testo inglese a fronte
Il ""Secondo trattato sul governo"""" introduce le principali idee di quello che diverrà, nei due secoli successivi, il liberalismo politico: la priorità dei diritti individuali sul potere politico; il governo limitato e basato sul consenso; la divisione dei poteri; il diritto dei governati a controllare e, in casi estremi a rovesciare, i governanti. Ma il suo radicale contenuto politico viene incluso in una cornice filosoficamente originale e profonda di teoria sociale e morale."" -
La formazione dell'oratore. Vol. 3: Libri 9-12
L'oratore, secondo la celebre definizione di Catone il Censore, è un uomo onesto esperto di eloquenza. Quintiliano fece sua questa concezione e passò la vita a insegnare ai suoi molti discepoli, tra cui gli eredi dell'imperatore Domiziano e Plinio il Giovane, come la formazione oratoria non possa essere separata dal perfezionamento morale. Scrivendo ""La formazione dell'oratore"""", Quintiliano volle dunque offrire un trattato di educazione dell'uomo nella sua interezza, dai primi passi del futuro oratore fino al ritiro dalla vita pubblica, in un intreccio indissolubile di maturazione professionale e umana. I libri IX-XII sono dedicati alle figure di parola e alle qualità morali e culturali necessarie all'oratore. Nel libro X vengono passate in rassegna le letterature greca e latina. Chiude il volume un utile indice dei nomi relativo all'intera opera."" -
La casa
La celebre orazione in cui Cicerone, rientrato a Roma dall'esilio, difende il proprio operato politico, introdotta, tradotta e commentata da Emanuele Narducci. Testo latino a fronte. -
I canti
Questa edizione dei ""Canti"""" propone un testo filologicamente controllato sui manoscritti, un'ampia introduzione e un commento aggiornato, che non solo tiene conto delle più recenti acquisizioni in materia leopardiana, ma utilizza anche, su larga scala, supporti informatici per il confronto tra la lingua di Leopardi e quella contemporanea."" -
Olimpiche
Gesta di dei e di atleti vittoriosi nella lirica di un grandissimo poeta della Grecia arcaica. -
Andria
Il primo e uno dei più celebri testi del commediografo latino che, attraverso la storia di un amore contrastato, rappresenta la lotta fra tradizioni romane e scelte sentimentali dei singoli. Introduzione, traduzione e note di Giuseppe Zanetto. Testo latino a fronte. -
Poesia cinese dell'epoca T'ang
Il meglio di una produzione poetica altissima e poco nota, nata in un'epoca storica (618-907) paragonabile per splendore al Rinascimento italiano. -
Storie fiorentine
La storia di Firenze raccontata da un grande politico e prosatore del Cinquecento. Introduzione e note di Alessandro Montevecchi. -
Guida ai Promessi sposi
Questa è l’occasione per riscoprire il capolavoro più amato e detestato della nostra letteratura. Tramite l’analisi dei personaggi, dei ruoli, dell’interazione tra protagonisti ed eventi storici e, soprattutto, dei princìpi ispiratori del lavoro del Manzoni, si compone un nuovo quadro d’insieme del romanzo. Non viene meno l’attenzione per le fonti storiche e i testi biblici presupposti dall’autore, così come il confronto sistematico con i precedenti. Ma, per interpretare e capire l’opera nella sua singolare identità, è soprattutto sui suoi tratti distintivi che questa guida si concentra, con l’individuazione di nuovi e inaspettati moduli di interpretazione e il confronto con i modelli (da Omero a Paolo di Tarso, a Schiller, a Brecht). Un ricco indice degli argomenti – senza precedenti nella letteratura manzoniana – orienta il lettore in questa complessa realtà.