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Alla conquista della luna. Ediz. integrale
La conquista della Luna è il simbolo dei grandi miti del Novecento. Per un attimo l'abbiamo toccata. Per un attimo siamo stati sedotti dall'abbagliante illusione che il mondo fosse nelle nostre mani, che le conquiste scientifiche e le innovazioni tecnologiche potessero aprire tutte le porte, anche quella della felicità. Eppure, prima ancora che il XX secolo sbocciasse, un fine scrittore di storie avventurose ci aveva avvertiti che la natura primigenia non avrebbe mai chinato il capo di fronte alla sfida spavalda delle ambizioni umane. E lo aveva fatto attraverso alcuni visionari racconti che qui sono raccolti per la prima volta insieme. ""Alla conquista della Luna"""" contiene le rarissime incursioni di Emilio Salgari nel mondo del fantastico e del (proto)fantascientifico. Racconti pervasi da un pessimismo alla Edgar Allan Poe più che dalla verniana fiducia nella scienza e nel progresso, perché Salgari aveva capito quello che anche per noi è sempre più chiaro: l'umanità non può permettersi di giocare a essere Dio."" -
Il buon senso negli scacchi
Gli scacchi, come la vita, seguono un principio di semplicità, economia e armonia. Migliorare nel gioco degli scacchi non vuol dire affidarsi a soluzioni prestabilite, ma trattare la posizione alla scacchiera come ogni altro tipo di lotta della nostra quotidianità: con buon senso, linearità di pensiero e «ragionevoli dosi di scetticismo e scrupolosità nella verifica». ""Il buon senso negli scacchi"""", sintesi di una serie di lezioni per un pubblico di scacchisti londinesi, è stato scritto da Lasker nel 1895, l'anno successivo alla conquista del titolo mondiale contro Wilhelm Steinitz, e rappresenta il punto di partenza di quella filosofia della lotta che, introducendo la componente psicologica nell'equazione del confronto scacchistico, è stata una delle più grandi rivoluzioni concettuali nella storia del gioco. In appendice l'inedito articolo filosofico di Lasker """"Il gioco del futuro"""" (1907)."" -
La cosa marrone chiaro e altre storie dell'orrore
«Mio caro lettore, in questo libro c'è una cosa marrone chiaro che tormenterà i tuoi sogni» - Stephen KingrnrnSette racconti finora inediti in Italia e il romanzo breve che dà il titolo all'antologia, prima stesura di Nostra signora delle tenebre, opera culmine della carriera letteraria di Fritz Leiber. Otto tasselli fondamentali della carriera di uno dei più grandi maestri della narrativa fantastica del Novecento, dalle prime storie pulp degli anni Quaranta con scienziati pazzi e uomini atomici, agli orrori più personali ed elaborati dei decenni successivi, passando in rassegna tutti i temi cari allo scrittore compreso quello che l'ha reso più famoso al pubblico e più amato da romanzieri del calibro di Stephen King e Ramsey Campbell: l'incubo urbano delle oscure entità ""paramentali"""" generate dagli umori malsani delle megalopoli moderne. Traduzione e cura di Federico Cenci."" -
L' eredità scacchistica
Quando la morte improvvisa lo colse nella primavera del 1946 a cinquantatré anni, Alexander Alekhine era ancora il Campione del mondo in carica e il più devoto adepto della dea Caissa. I penosi anni della guerra appena trascorsi non gli avevano impedito di dedicarsi agli sporadici tornei internazionali, alle esibizioni simultanee in giro per l'Europa e soprattutto al suo illuminato lavoro di ricerca - celebri sono i suoi taccuini manoscritti densi di analisi - teso a sviscerare i più reconditi misteri del gioco degli scacchi. I tre testi qui raccolti sono le ultime fatiche analitiche di Alekhine, pubblicate postume nel 1946 in Spagna e finora inedite in Italia. Due commentari di partite, «Il match Euwe - Alekhine per il Campionato del mondo 1937» e «Il match Reshevsky - Kashdan per il Campionato degli Stati Uniti 1942», e il singolare resoconto della sua attività di istruttore nel «Corso di scacchi ad Arturo Pomar». -
Viaggio di una sconosciuta
Una donna vaga per le strade di Roma trascinando con sé una valigia e trova lungo il fiume il conforto desiderato. Una moglie manca della dovuta pazienza per l'ultima bizzarria del marito e paga con il carcere. Il popolino palermitano assiste a una serie di morti inspiegabili e plaude a una liquida dimostrazione di vitalità. In un circo un nano ottiene con un gesto estremo il suo riscatto. Così nei vari racconti si muovono i personaggi, dominati da psicologie ataviche, da un sistema patriarcale e prepotente; imbrigliati nell'immutabilità dei ruoli, spinti a umanizzarsi sotto l'impeto esigente delle passioni. E se quegli umani così furiosi e genuini, plasmati dalla terra - la Sicilia natale dell'autrice - possono scavalcare l'epoca in cui sono nati ed entrare con disinvoltura nella contemporaneità, lo devono alla profonda e matura lingua che li incarna. Con la prefazione di Giulia Caminito. Completa il volume l'opera poetica omnia a cura di Maurizio Gregorini. -
Il re ne comanda una
«Stelio Mattioni ha «il potere di farci entrare in un mondo tutto suo, che è il segno dello scrittore vero» scrisse Bazlen, che volle con sé l'autore in Adelphi negli anni '60. E il mondo di questo romanzo è la casa dove Tina trova rifugio quando abbandona il tetto coniugale: un microcosmo conflittuale, perfettamente chiuso, che assume presto la forma di un harem governato da un dispotico padrone che sottomette in maniera sfuggente, ma ineludibile, la corte di donne che lo abita, e dove tutto ruota attorno alla chiave di una stanza, simbolo di un complesso rito di competizione erotica e rinuncia alla propria libertà. Nella prima edizione del libro (1968), Mattioni fu presentato come un «favolista irreprimibile», che «trasforma qualunque vicenda nella geometria della favola». Ed è così: l'autore parte da un contesto ordinario e poi pian piano lo smantella, lo deforma per mezzo delle convulse spinte passionali dei personaggi, dei loro sogni sottesi, delle ambizioni mal riposte, delle voglie di rivalsa o di autodistruzione, impedendoci alla fine di stabilire se stiamo leggendo una favola grottesca o se grottesco è il mondo reale e l'autore lo ha soltanto messo a nudo.» -
La città senza cielo
Rientrato a casa alla sera, Pierre Javelin scopre che la chiave del portone non gira nella toppa. Gli apre una coppia di sconosciuti, che sostengono di vivere lì da anni. Sua moglie è scomparsa assieme alla casa. Cosa è successo? È forse impazzito? No, la realtà è davvero quella, e l'errore non è nient'altro che lui, piccola rotella impazzita dell'ingranaggio inarrestabile che è la Città: la Città dei casermoni di cemento tanto alti da non lasciar vedere il cielo, la Città che teme le ribellioni dell'anima e inghiotte gli individui privandoli di coscienza e identità. E comincia così per Pierre una discesa all'inferno fatta di incontri bizzarri, burocrazia assurda, archivi irraggiungibili, uffici amministrativi dove si sta in fila come barattoli su un nastro di scorrimento; un viaggio irrazionale e distopico (il romanzo, del 1953, è stato più volte paragonato a 1984 di Orwell e a Il processo di Kafka) dove ogni passo in avanti per riallacciare i fili della propria vita è respinto dalla forza oscura della Città che tenta con ogni mezzo di ricacciare la testa dei suoi cittadini nell'inchiostro nero dell'impersonalità. Con la storica prefazione di Norman Mailer. -
Teatro: Peperoni difficili-Bad & Breakfast
Semplice e travolgente, il teatro di Rosario Lisma raccoglie un pubblico sempre più numeroso entusiasta. In “Peperoni difficili” la tranquilla routine di don Giovanni viene rotta dal ritorno a casa della sorella Maria da una missione in Africa, che l’aveva tenuta lontana molto tempo. Il ritorno di Maria creerà scompiglio nella comunità, che si troverà di fronte a un nuovo modo di vedere e di vivere la verità, quella con la V maiuscola, che trascende la verità teologale e irrompe con grandi conseguenze nella realtà quotidiana di ognuno, fino a coinvolgere l’amore. In “BAD and Breakfast” due coniugi sono alle prese con la morte in un attentato dei genitori di lui. Morte auspicata e salutata con entusiasmo dalla coppia, che trasforma immediatamente la casa di famiglia in un’attività commerciale. Un bed and breakfast, appunto, che diventa crocevia di dubbi, incertezze e moralità. La gioia si trasforma in crisi di coscienza e porta inevitabilmente alla morte. In entrambe le opere si confondono i piani della commedia e della tragedia con un meccanismo che ci costringe a guardare dentro noi stessi, con gli occhi aperti, con il sorriso o con cipiglio, alla ricerca di risposte che, qui, né persone né personaggi sono destinati a trovare. -
Acqua di colonia
Il colonialismo italiano. Una storia rimossa e negata, che dura sessant’anni. Inizia già nell’Ottocento, ma nell’immaginario comune si riduce ai cinque anni dell’Impero Fascista. Altri tempi? Acqua passata? Acqua di colonia. Vista dall’Italia, anche oggi, l’Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell’Ottocento. L’edizione è arricchita dagli interventi di Igiaba Scego e Graziano Graziani. -
Girotondo.com (wePorn)
Una eccitante versione contemporanea, integralmente riscritta, del Girotondo di Schnitzler, testo vietato dalla censura imperiale tedesca perché ritenuto pornografico. Al posto dei soldati, delle dame e dei nobili della Vienna fin de siècle, troviamo icone della nostra attualità come il vincitore di un reality costretto a fare il gigolò, una insegnante di liceo innamorata del suo allievo e ragazzine disposte a fare qualche sacrificio con uomini più maturi pur di far carriera. Il testo, diviso in sei scene – e non dieci come in Schnitzler – presenta una catena di incontri sessuali a due, in cui uno dei personaggi della scena precedente appare anche in quella successiva. Come in una danza ininterrotta, tutti passano da un letto all’altro e da un corpo all’altro, nel tentativo di soddisfare il proprio desiderio, o forse qualcos’altro. La vittima illustre però è proprio il sesso, ridotto di questi tempi a semplice strumento per ottenere privilegi, soddisfare ambizioni, esercitare potere e mettersi in mostra. girotondo.com è il mondo visto con un po’ di sconforto e un bel po’ di ridicolo, il mondo che si vedrebbe facendo zapping in un Hotel di lusso con pay per view in offerta speciale e la speranza che qualcun altro paghi il conto. Introduce il volume un grande sceneggatore quale John Hodge (tra i suoi successi Trainspotting, The Beach, Piccoli omicidi tra amici). -
L'arte del teatro
Una persona parla con il suo cane, un cocker, il miglior amico dell’uomo. A lui affida le sue confidenze sul teatro e sulla vita dell’attore, in un fluire incessante di parole, in un monologo fluido e brillante che è una confessione, una critica feroce, una preghiera e una struggente dichiarazione d’amore per il teatro. Un teatro contemporaneo che tanto ha da essere biasimato, ma per cui non si riesce a non avere passione. Pascal Rambert affida a questo testo, breve e intenso, la sua ‘idea’ di teatro, avvalendosi del linguaggio poetico e struggente, che solo un artista che vive la sua professione può fare. -
Giuseppe Verdi a Napoli
Giuseppe Verdi è certamente stato in più occasioni a Napoli. Altrettanto certo è che abbia fatto visita al suo librettista Salvatore Cammarano. Esiste un carteggio tra i due, tuttavia noi per scrivere questa commedia abbiamo dovuto immaginare un dialogo tra un musicista ricco e famoso e un poeta povero. Da una parte vi è convenienza reciproca e dall’altra la gerarchia. A mediare tra i due personaggi c’è Caterina: donna del popolo priva di timori reverenziali e dai modi spicci, essa riesce a conciliare amicizia convenienza rispetto e gerarchia in un crescendo di parole che esprimono un’umanità che sempre dovrebbe governare le nostre intenzioni. -
Sguardi sul contemporaneo. Le scritture del reale. I quaderni del FIT
I Quaderni del FIT nascono in occasione della venticinquesima edizione del Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea (Lugano, 30 settembre-9 ottobre 2016) come spazio di riflessione e condivisione di sguardi. Un tavolo di confronto che quest’anno ha selezionato due categorie di professionisti: autori/drammaturghi e critici. Nasce e si sviluppa, nel 2016, come strumento per tornare a ragionare di teatro e sul teatro, da un duplice punto di vista: quello delle prospettive critico/teoriche e quello delle diverse prassi della scena. Ogni volume metterà così a fuoco, anno per anno, professionalità e ambiti che costituiscono il variegato mosaico delle arti performative. Questa prima edizione si interroga sulle azioni drammaturgiche, e in particolare su quelle che abbiamo qui chiamato scritture del reale. Nelle prospettive teoriche, i critici intervengono sull’allontanamento del teatro contemporaneo dai grandi apparati rappresentativi, sulla creazione di uno spazio nuovo, e di conseguenza su un rinnovato rapporto con il pubblico. E queste nuove scritture, spesso orientate alla dimensione dell’auto-rappresentazione, non possono che richiedere un nuovo statuto di attore. Nella seconda parte, i drammaturghi indagano invece il rapporto tra partiture sceniche e contemporaneità, tra scrittura per il teatro e realtà di oggi. Partendo dalla visione degli spettacoli del festival, i due gruppi di lavoro hanno prodotto contributi trasversali che compongono questo primo volume, andando a riflettere sulle nuove istanze della scena contemporanea. -
La moglie
Anno 1942. In pochissimi mesi viene costruito in mezzo al deserto del New Mexico un laboratorio scientifico, e attorno a questo laboratorio abitazioni sempre più numerose per ospitare le famiglie degli scienziati che vi lavorano. Nasce così una cittadina senza nome, non segnata sulle mappe, alla quale non è possibile accedere senza speciali permessi e dalla quale non è possibile uscire. Non ci sono telefoni e tutto è presidiato e strettamente controllato dai militari dell’esercito americano. Quello a cui stanno lavorando gli scienziati nel laboratorio è talmente segreto che viene fatto loro divieto di parlarne persino con le proprie mogli. Il testo, intrecciando realtà e mito, si propone di dare voce a queste donne, che non hanno potuto scegliere il loro destino e che sono diventate a loro insaputa protagoniste di una delle vicende più drammatiche della Storia. Ma vuole anche metterci in guardia rispetto al pericolo del non voler conoscere e il non voler vedere e di fronte al rischio di voler prolungare a vita l’età della fanciullezza, in cui sono altri a decidere per noi e in cui anche non scegliere diventa una scelta. Liberamente ispirato a Laura Fermi, moglie del fisico Enrico. -
Incompatibile
Incompatibile è la storia di una presa di coscienza, del percorso in discesa di Anna che, decidendo in maniera egoistica, e senza una reale riflessione, di mettere fine alla sua vita sentimentale, pensa di poter risolvere tutti i suoi problemi esistenziali. Ma, invece di andare incontro a una rinascita, Anna si scontra a ripetizione contro realtà spiacevoli e inaspettate, diventando sempre più vulnerabile e isolandosi fino a perdere la capacità di riuscire a vivere in armonia con il mondo che la circonda. Malgrado le ripetute delusioni contribuiscano a farle aprire gli occhi sui suoi errori di valutazione, Anna scivola inesorabilmente verso un baratro senza fondo, finché. La storia, che si svolge tra Bologna e Parigi, alterna momenti cupi a situazioni decisamente comiche. La narrazione in prima persona e al presente, crea un'immediatezza di azione che non lascia spazio al distacco dagli eventi che si susseguono. -
Cuneo a misura di bambino. Guida alla città per piccoli turisti curiosi
Una guida tutta dedicata ai bambini, ai ragazzi ma anche ai loro genitori. Nozioni storiche, descrizioni di vie, piazze, monumenti, musei e chiese, ma anche approfondimenti su personaggi ed eventi importanti, box su curiosità e aneddoti interessanti, spazi per disegnare e per imparare giocando. Età di lettura: da 7 anni. -
Separazione e divorzio breve
Il legame tra coniugi viene analizzato in questo volume in modo chiaro e completo, sia con uno sguardo storico all'evoluzione giuridica e socio-culturale dell'istituto del matrimonio sia in relazione alle diverse novità legislative intervenute recentemente in materia. -
Tributi propri e autonomie locali. Difficile sviluppo di un sistema di finanza propria degli enti locali
Uno degli aspetti più critici di un'indagine attenta sul sistema dei tributi propri e delle autonomie locali consiste nel consolidamento di una situazione di ""complessiva indecisione"""" sul modello finanziario degli enti locali. Persiste una continua oscillazione tra due poli antitetici: quello della finanza propria e quello della finanza di trasferimento, tra i quali non è tuttora possibile tracciare una precisa linea di demarcazione. Ancora oggi la Costituzione repubblicana, nonostante le revisioni intercorse in materia di finanza locale, prevede per gli enti locali entrambe le forme di provvista finanziaria, senza però precisarne il reciproco rapporto nella struttura finanziaria locale. Questa seconda edizione del testo, mantenendo lo schema, peculiare della prima edizione, di una rassegna ragionata, ha inteso approfondire le innovazioni apportate dalla legge di Stabilità 2016. Si è posta una maggiore attenzione sulle lacune di sistema che il nostro ordinamento presenta in merito alla configurazione di un'autentica Local Tax."" -
Le filare. Odissea nella burocrazia del tribunale
"Sapevo che le code mi stavano uccidendo. Non riuscivo ad accettarle, al contrario di tutti gli altri. Tutti gli altri erano normali. Per loro la vita era bella. Potevano far la coda senza provare dolore. Potevano mettersi in coda e starci per sempre."""" ('A sud di nessun nord' di Charles Bukowski)" -
Unioni civili e convivenze di fatto
Il presente volume si prefigge lo scopo di analizzare in modo chiaro e schematico la recentissima Legge n.76 del 2016, relativa alla disciplina delle unioni civili e delle convivenze di fatto, che rappresenta una vera rivoluzione copernicana per il diritto di famiglia. L'opera, in particolare, è corredata di schemi e di un breve formulario che conferiscono alla stessa un taglio pratico, rendendola adatta ad ogni operatore del diritto che intenda tenersi aggiornato e al professionista come strumento di ausilio nel suo lavoro quotidiano.