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Novelle napoletane
La Napoli dei vicoli, quella più vera e animata, è il mondo rappresentato da Di Giacomo. Un corpo affollato, una città dai mille volti, un brulicante calderone di umanità che possiede i caratteri dell'universalità: vinti e oppressi, uomini poveri e infelici, talvolta eroici loro malgrado, occupano una posizione centrale nelle novelle dell'autore. Egli si autodefiniva, fra il serio e il faceto, ""verista sentimentale"""", giacché non era estraneo al movimento letterario del verismo, che nel tardo ottocento andava denunciando le disumane e ingiuste condizioni di vita delle popolazioni meridionali, ma il sentimento di contenuta quanto struggente pietà per la condizione umana, di tutti gli esseri umani, è il carattere distintivo di questi racconti """"di genere""""."" -
Storia di una capinera
"Storia di una capinera"""" è un romanzo scritto in forma epistolare che narra la vicenda di una fanciulla destinata dalla matrigna alla monacazione. Per un breve periodo la giovane lascia il convento e raggiunge la famiglia in campagna, ove conoscerà le gioie della vita ed anche l'amore; ma la felicità dura poco ed una serie di sventure si abbatteranno sulla ragazza. Con quest'opera Verga raggiunse una notevole popolarità, dovuta all'accuratezza con cui egli si documentò sui conventi e sul folklore siciliano: questo testimonia l'interesse per il """"vero"""" che sarà al centro dei romanzi maggiori." -
Suite francese
La ""Suite francese"""", tragica e abbagliante vicenda autobiografica e insieme affresco di un'epoca, è raccontata in presa diretta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, appena prima che Irene venisse arrestata e deportata ad Auschwitz. Pubblicato a sessant'anni di distanza, è stato un vero e proprio evento letterario. Questo capolavoro è il grande """"romanzo popolare"""" nella sua accezione più nobile: denso di personaggi memorabili, di storie avvincenti, dotato di un ritmo impeccabile, nel quale vediamo intrecciarsi i destini di una moltitudine di individui travolti dalla storia, mostra la società parigina in ogni sua sfaccettatura: il cinismo, la meschinità, la vigliaccheria, l'arroganza e la vanità, ma anche l'eroismo, l'amore e la pietà."" -
Arte di amare. Testo latino a fronte
Con l'""Ars amatoria"""" Ovidio crea un'opera sotto molti aspetti rivoluzionaria per i suoi tempi. Essa è infatti un ibrido di generi letterari: manuale d'amore, repertorio di temi e movenze della poesia d'amore latina (elegiaca in special modo), spaccato della società galante dell'età augustea. In quest'opera si intrecciano spunti letterari e repertorio mitico, istruzioni su come sedurre qualcuno e consigli su come curare il proprio aspetto, ma anche i pregi e i difetti delle posizioni da tenere nel rapporto sessuale. Un'opera che è specchio dell'epoca ma è anche capace di delineare i meccanismi che regolano i rapporti tra uomo e donna. Il tutto amalgamato da una scrittura versatile e leggera. capace di modulare registri diversi e dominarli tutti con il medesimo controllo. Un archetipo della trattatistica d'amore della tradizione occidentale, un libro eterno e universale. Prefazione di Anna Giordano Rampioni."" -
Il libro dei prodigi. Testo latino a fronte
Il ""Libro dei prodigi"""" ci offre un'esposizione ampia (dal 190 a.C. all'11 a.C.) delle credenze religiose del popolo romano nei prodigi. L'enigma legato a un autore di cui non si hanno praticamente notizie, risulta essere un elemento di grande fascino e interesse che provocò le interpretazioni più varie da parte dei filologi sia per quanto concerne la sua collocazione storica sia per quanto riguarda la sua posizione religiosa. Ma c'è di più, perché in tempi più recenti l'operetta, segnalata come appartenente al genere fantascientifico, è stata inserita nella """"Biblioteca dei Misteri"""", una collana di scienze occulte, in quanto Ossequente, parlando di oggetti non identificati o di armi e scudi celesti, farebbe riferimento a dischi volanti e UFO. Con un saggio di Silvana Rocca."" -
Zanna Bianca
Nel 1906, tre anni dopo la pubblicazione del famosissimo ""Il richiamo della foresta"""", Jack London diede alle stampe """"Zanna Bianca"""", uno dei romanzi più tradotti, venduti e recensiti del secolo scorso. Zanna Bianca infatti è il nome indiano di un cucciolo di lupo, bello e fortissimo, disposto ad accettare qualsiasi sfida per sopravvivere, ma al tempo stesso pronto a sacrificare la propria vita per colui che ha risvegliato nel suo cuore di animale selvatico la fiducia nell'essere umano. Anche in questo libro l'autore volle ricordare la sua esperienza di cercatore d'oro nell'ambiente terribile del Grande Nord e ancora una volta scelse come protagonista un animale."" -
Dracula
Con ""Dracula"""" Bram Stoker consacra definitivamente il mito del vampiro, facendolo divenire l'antesignano del genere """"horror"""", nonché un classico tout court della letteratura europea. Pare che Stoker si ispirò ad alcuni articoli ritrovati nei suoi diari che narravano di una strana malattia (la gente sospettava si trattasse di vampirismo) che colpì Exter, cittadina del New England, poco tempo prima della pubblicazione del testo. Ambientato fra le nebbie di una Londra fin de siede e la misteriosa Transilvania, il romanzo contiene tutti gli elementi capaci di catturare l'interesse del lettore: la delicata storia d'amore del protagonista, Jonathan Harker, e la dolce Mina; le raggelanti avventure in cui il giovane si imbatte, opponendosi alle forze del male, incarnato dal conte Dracula; le sanguinarie e terrificanti situazioni che si succedono in atmosfere e contesti tali da lasciare sgomenti."" -
Endimione. Testo inglese a fronte
L'entusiasmo e l'amore per l'arte classica e l'antica Grecia portarono il giovane Keats a comporre una romantica e nostalgica celebrazione di un'arcadia perduta, gremita di ninfe, pastori, driadi e dee innamorate, sull'orizzonte immobile di una primavera senza tempo. Composto nel 1817 e pubblicato nell'anno successivo, ""Endymion"""" è la storia di un amore sognato e caparbiamente inseguito fra i contigui e cangianti regni della veglia e del sonno. Ricco di episodi d'intensa liricità, ma stagnante, talora, nel suo esasperato decorativismo, l'opera rappresentava per Keats il primo ma insicuro passo di un """"interminabile cammino in salita"""" verso il tempio della fama."" -
Il richiamo della foresta
Pubblicato nel 1904, ""Il richiamo della foresta"""" è forse il libro più celebre di Jack London e sicuramente quello che ha contribuito maggiormente alla fama dello scrittore, diventando da subito un successo internazionale. Tra i ghiacci del Klondike, all'epoca della febbre dell'oro, nella vita di Buck irrompe una natura selvaggia, brutale e feroce, che attraverso numerose avventure farà emergere la sua natura istintiva e primordiale. Buck riuscirà a ritrovare l'amore per l'uomo grazie a John Thornton, che lo salva dal duro sfruttamento dei suoi ultimi padroni. Una storia affascinante e profonda, che parla ad ogni tipo di lettore e racconta il difficile rapporto tra natura e viventi."" -
La leggenda del santo bevitore
"La leggenda del santo bevitore"""" di J. Roth va ben al di là di una semplice novella, si presta a una lettura più profonda, a molteplici livelli: un racconto che può definirsi al contempo favola drammatica, saggio sulla vita, opera religiosa e manifestazione di fede. L'autore narra le nefandezze di cui è capace l'essere umano e la qualità della redenzione di un'anima semplice e pura. Il protagonista Andreas, scontata una condanna per omicidio, ce la mette tutta per tornare a essere, come lui si definisce, un """"uomo d'onore"""". Durante il suo """"percorso di espiazione"""" usa spesso il pernod per annebbiare i suoi pensieri, come a volersi lasciare condurre dalla vita, invece di agire. Tuttavia, il manifestarsi di una serie di miracoli e fortune che permettono all'uomo di non piegarsi alle regole e ai doveri dei comuni esseri umani, renderà il bevitore di Roth """"santo""""." -
L' amicizia. Testo latino a fronte
Il ""Lelius de amicitia"""", fortunatissimo dialogo ciceroniano risalente al 44 a.C. e dedicato ad Attico, s'immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell'amicizia: cos'è, da cosa nasce e a quali fini tende. Mentre l'amicizia per i Romani è innanzitutto la creazione di legami personali a scopo di sostegno politico, la tesi di Cicerone espressa per bocca di Lelio e ispirata soprattutto a fonti di orientamento platonico e storico, è assai innovativa: la vera amicizia è un sentimento del tutto disinteressato, un rapporto insostituibile che, dopo la sapienza, rappresenta il massimo bene cui l'uomo possa aspirare. Sforzandosi di allargare la base sociale dell'amicizia al di là della ristretta cerchia della nobilitas, ponendo come sue fondamenta valori come virtus e probitas, l'amicizia viene sdoganata dall'ambito esclusivamente politico per diventare una sorta di spinta al miglioramento individuale. Introduzione di Isabella Vilardi, premessa di Anna Giordano Rampioni."" -
Nanà
Nono dei venti romanzi del ciclo de ""I Rougon-Macquart"""", l'opera pone al centro della scena Anna, detta Nanà, un'attrice di varietà. La sua dote non è la voce, che è roca e poco intonata, ma la sua predisposizione a mostrare le procaci nudità. Donna di tutti, non si innamora mai e non riesce nemmeno a contrastare il suo demone, che le impone di umiliare i suoi amanti distruggendoli intimamente. Andrà incontro al suo destino mentre per le strade parigine si odono le acclamazioni per la dichiarazione di guerra alla Prussia (1870). Introduzione di Ottavio Cecchi."" -
Amleto. Testo inglese a fronte
L'""Amleto"""" rappresenta uno dei più grandi capolavori di Shakespeare. Composta agli inizi del '600, mette in scena una grande metafora della vita in cui bene e male si affrontano costantemente coinvolgendo l'omonimo protagonista in un vortice di dubbi e di incertezze esistenziali. Le domande che si pone Amleto sono le stesse che si pone l'uomo moderno: vivere o morire, agire o non agire? Proprio questa caratteristica rende questa tragedia un'opera sempre attuale che grazie alla sapiente drammaturgia shakespeariana, attenta soprattutto a far emergere le sfumature psicologiche dei suoi personaggi, coinvolge ogni tipo di lettore, trasportandolo in una dimensione profonda e complessa. Saggio introduttivo di Luigi Weber."" -
I paradisi artificiali
"I paradisi artificiali"""" rappresentano mondi, frutto dell'uso dell'hashish e dell'oppio, che gratificano l'uomo e al contempo ne fanno scaturire la condanna, che attraggono e repellono, che destano ammirazione e disprezzo. Nient'altro che mondi per sfuggire alla realtà empirica e per appropriarsi dell'infinito, nel vano tentativo di elevare se stessi. In questo saggio l'autore usa uno stile evocativo e allusivo, netto e intricato, periodi caratterizzati da un grande groviglio di subordinate, che talvolta si avviluppano tanto da sembrare una riproduzione su carta della confusione dei suoi """"allucinati"""" pensieri. Baudelaire alterna parole di elogio per le droghe che esaltano la personalità e l'intellettualità dell'individuo a dure parole di condanna, e per questo verrà da molti considerato il pioniere della moderna critica alle sostanze stupefacenti." -
Cime tempestose
Il romanzo di Emily Brönte è costruito attorno al tema centrale dell'amore, un amore lacerante e divampante come il fuoco. Intriso di passioni turbinose come il vento del nord che spazza la brughiera dello Yorkshire e sibila intorno all'antico casale della famiglia Earnshaw, chiamato Cime Tempestose, questa straordinaria opera, che ne riprende il nome, racconta con potente drammaticità la storia di un nucleo familiare diviso da odio profondo, contrasti e rotture insanabili. -
Uno, nessuno e centomila
"Uno, nessuno e centomila"""", pubblicato nel 1926, è il romanzo in cui appare in modo più articolato e coerente il pensiero pirandelliano circa la vita e la società, trattandosi della sua ultima opera che segna dunque il culmine di quella attualissima riflessione sulla complessità e sulla drammaticità della condizione umana iniziata con """"Il fu Mattia Pascal"""" (1904). Il protagonista, Vitangelo Moscarda, esprime nella propria tragica vicenda ciò che potrebbe accadere a ognuno di noi: egli ha infatti scoperto di essere estraneo a se stesso, in quanto viene visto e costruito dagli altri a modo loro, dunque in """"centomila"""" modi; prende così coscienza di non possedere una personalità, bensì tante quante gli altri gliene attribuiscono. L'ossessione lo travolge, gettandolo in un vortice di follia, e facendolo giungere a rinnegare perfino se stesso." -
La gaia scienza
Opera fra le più brillanti e amate dal pensatore tedesco, ""La gaia scienza"""" (1881-1887) è una raccolta di aforismi divisa in cinque libri, preceduti da un prologo e seguiti da un epilogo. Stesa in prosa e versi, deve il suo titolo alla poesia dei trovatori provenzali, da questi denominata """"gaya scienza"""" o """"gai saber"""", in quanto sintesi di canto, cavalleria e spirito libero. Fra i temi che animano il testo spiccano l'aspirazione alla vittoria spirituale contro la tirannia del male e il prevalere del pessimismo, nonché una forza interiore che è disposta ad accettare la vita nella sua globalità, senza rifiutarne neppure i dolori. Ai falsi ideali giudaico-cristiani di pietà e rassegnazione, egli contrappone valori quali l'energia vitale e la volontà di potenza, propugnando un'etica squisitamente individualistica e una visione politica aristocratica."" -
Con gli occhi chiusi
Pubblicato nel 1919, ""Con gli occhi chiusi"""" tratteggia con rara e intensissima efficacia le inquietudini, i tormenti e le delusioni del giovane Pietro. La sua vita amara è segnata dal brutale rapporto con il padre Domenico, dalla grettezza e povertà degli operai che lavorano nel podere familiare di Poggio a' Meli e, soprattutto, dalle incertezze laceranti di un amore che mai appaga. Il giovane Pietro guarda ma non vede: i suoi occhi sono il sipario che volontariamente solleva o serra dinanzi alla realtà incomprensibile, ingestibile; sono l'unica difesa da una vita che disobbedisce alle illusioni, quando non si ha il coraggio e la forza di abitare, giorno per giorno, l'esistenza. """"Con gli occhi chiusi"""" è un romanzo dalla trama semplice, ma di notevole respiro narrativo ed è certo uno dei più belli e toccanti di Tozzi. Permette, fra l'altro, di scandagliare una materia così umorale e volatile quale è l'animo ipersensibile di un ragazzo, facendo risuonare nel lettore l'eco di sensazioni autentiche, vissute e, per questo, senza tempo."" -
I canti
Dopo le prime prove di ispirazione civile, la crisi del 1819 (""dal bello al vero"""") segnò una svolta nella produzione leopardiana; alla stesura delle successive canzoni si associò la composizione dei cosiddetti """"piccoli idilli"""", le une e gli altri supportati da un pensiero sempre più lucido sul valore della scrittura letteraria e, in generale, dell'esistenza. Infine, a partire dall'aprile del 1828, Leopardi trovò un'originale misura lirica, che fu capace di rivestire di bellezza una tematica arida e desolata e che culminò negli accenti eroici e polemici del periodo napoletano. Sedimentazione attiva di questa straordinaria vicenda poetica e umana furono i """"Canti"""", caposaldo imprescindibile della nostra tradizione letteraria e testo fondante della nuova sensibilità romantica. Essi furono pubblicati in primis nel 1831, quindi nel 1835 e, postumi, nel 1845, subendo da una redazione all'altra significative modifiche e aggiunte e definendo così il senso di un'opera aperta, di un capolavoro d'introspezione psicologica e di riflessione esistenziale."" -
Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino. Ediz. integrale
"Una storia universale, e soprattutto uno straordinario racconto, magico e iniziatico, sull'infanzia, sulla sua capacità di meraviglia e sulla sua inquietudine. E proprio al rapporto, mai definitivamente risolto, tra luce e ombra, sembrano ispirarsi le illustrazioni dell'artista statunitense Jon Carling che impreziosiscono questa edizione: un tratto ricchissimo di particolari, che nella scelta del bianco e nero si rifà alla tradizione dei primi illustratori delle avventure, ed esprime una fortissima originalità, con il burattino-bambino che si aggira con curiosità e interesse tra paesaggi e ambienti fitti di segni, intrecciati, a volte cupi e notturni, quasi una wunderkammer fantasmagorica, a riprodurre gli entusiasmi e le angosce tipiche di ogni infanzia..."""" Età di lettura: da 8 anni."