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Funtana Goberta
Raccontarsi, in questo breve romanzo, è stata una scelta d'amore. Anna Maria Cappai ha tracciato, passando attraverso un momento difficile, il suo percorso con grande forza di volontà e amorevole rispetto per la vita. La famiglia, il legame con la madre e i luoghi della sua infanzia, la storia che questi conservano, sono la storia d'amore che è racchiusa in Funtana Goberta. Emozioni profonde raccontate con sincerità, a volte per fare ordine nei ricordi, altre forse per spiegare le scelte fatte, oppure perché è necessario conservarle. disegno di copertina a cura dell'autrice -
Un caso per il Maresciallo Badas
Nella misteriosa atmosfera del piccolo paese sardo di Guttaùli si consuma l'omicidio dell'albergatore di Su Mrejani, Luigi Murru, uomo sanguigno e gelosissimo dell'avvenente moglie Nicole. Il maresciallo Badas, dell'arma dei Carabinieri, con la sua squadra, indaga sull'omicidio e sull'altrettanto misteriosa sparizione del figlio Efisio, avvenuta due giorni dopo l'omicidio. Intorno all'omicidio ruotano altri personaggi come Bainzu, un vecchio bandito ossessionato dal suo oscuro passato; Andrea Melli, un informatore scientifico cagliaritano, amante delle armi e tormentato da strane visioni; Paola, la giovane cameriera di Su Mrejani. -
Ubiqua
«Ubiqua è tutto e niente, è inizio e fine insieme, è la rappresentazione grafica della poesia stessa, raggiungibile - qui e in ogni dove - esclusivamente dagli spiriti eletti, una città fragile e fortificata, che si erge maestosa ed incurante dell'umanità insensibile. Una rocca impenetrabile che, nonostante tutto, diventa ""dimora"""", una casa che protegge gli esseri viventi e le loro anime, li fa viaggiare attraverso il tempo, li rende eterni.»"" -
Quattro grani di sale
Un breve romanzo che ha il ritmo e la musicalità della poesia. L'essenzialità e la forza delle parole che rendono in immagini ogni gesto e ogni pensiero dei protagonisti. Una Sardegna del passato che conserva suoni e colori della terra, usanze e magia di una lingua che mai si è persa. Donne, amori, dolori che non hanno una sistemazione temporale. Son di ieri e son di oggi. Franca Todde ha narrato, con dolcezza pura e forza vera, di una donna che credeva nell'amore, nel lavoro e nel rispetto per la vita. Di una donna che ha la forza del mare in tempesta, la dolcezza dell'uva matura, la bellezza di un campo di grano in un giorno di sole. -
Fragili e perverse
L'autore in questa raccolta sembra scrivere per se stesso, per dar sfogo ai suoi sentimenti, per esternare le sue emozioni, in realtà ogni verso diventa scheggia che colpisce l'animo di chi legge. Perché la poesia è questo: musica della letteratura. Suoni, ritmo, pause che colorano di bianco la pagina, una danza capace di coinvolgere il passato e il presente, i sogni e i ricordi. Perché in questo percorso poetico, Lado Nicolas Prouste racconta la vita, calpestando e frantumando ogni emozione, e lasciando che ogni lirica si trasformi in profumo di libertà. -
Prede inconsapevoli
Che cosa c'è dietro il misterioso doppio suicidio delle sorelle Veronica e Laura Caputo, avvenuto a sole tre ore di distanza? Sarà l'ispettore Vittorio Corti col fidato Meloni a indagare, sospettando subito che i due suicidi siano in verità due omicidi. Dietro queste morti si nasconde un'impressionante trama criminale gestita dal ""Direttorio"""" che riguarda la sottrazione e il traffico illegale di preziosi reperti archeologici, una serie di furti in appartamento e il commercio illegale di rifiuti tossici. Corti dovrà nuovamente opporsi al muro dei poteri forti che vogliono insabbiare la sua indagine, fra magistrati, forze dell'ordine e stampa asservita."" -
Siamo destinati
"Siamo destinati"""" è il sequel del romanzo """"Luce nel buio"""" in cui quattro liceali sono coinvolti, loro malgrado, in una serie di vicende che hanno dell'incredibile. In entrambi i romanzi è vivo ed è sempre presente l'amore che l'autrice sente per la sua amata Sardegna. Ogni pagina trasuda di forte empatia col problema dell'inquinamento ambientale e il desiderio di voler tutelare un diritto che è quello della salute per tutti i cittadini del mondo. Le vicende si svolgono in Sardegna: Porto Giunco e Punta Molentis a Villasimius." -
Il consumo di vino come fatto sociale. Perché in Italia si beve sempre meno
Nonostante la rappresentazione sociale dominante rimandi ad una centralità del vino nei consumi quotidiani degli italiani, il suo uso da quasi 50 anni a questa parte ha subito una sorprendente diminuzione valutabile intorno al 70%. Il fatto appare ancor più singolare giacché tale decremento si è prodotto in assenza di politiche di prevenzione o di consumo consapevole, e senza restringimenti significativi dell'offerta. Cosa è accaduto? Quali fattori sono intervenuti? E quali hanno contribuito a ridurre così drasticamente il consumo di vino? Il volume prende le mosse da tali interrogativi e, nel tentativo di rispondere, esplora dimensioni economiche, alimentari, demografiche, sociali e di costume. Dall'analisi emerge un affresco articolato, complesso, sfaccettato, legato al fatto che gli anni in cui la curva del consumo comincia a flettere (per non più riprendersi) rappresentano un periodo estremamente ricco di eventi sociali, economici, culturali, politici che hanno inesorabilmente mutato la fisionomia del nostro paese, investendo anche le modalità di consumo del vino. -
Dialogo sui vaccini
Il saggio è un dialogo fra due amici romani, uno è Giovanni, scienziato di caratura internazionale, anzianotto ma ancora attivo nella ricerca sui vaccini, l'altro un esitante, Maurizio, un non più giovane sarto, elegante e danaroso, che confuso da tutto quello che si legge nella rete, si interroga sui benefici ed i rischi delle vaccinazioni e ne cerca le prove. Così, gli argomenti chiave, cioè come sono fatti i vaccini, perché ci proteggono, con quali meccanismi, cos'è l'immunità di gregge, quali sono gli effetti avversi, il sì ed il no dell'obbligo vaccinale, cosa c'entra l'autismo coi vaccini e tutti gli altri del recente dibattito scientifico e sociale sui vaccini, con le relative certezze e dubbi, vengono trattati in forma di scambio di informazioni, ed il massimo rigore scientifico, all'interno di una comune quotidianità e di un forte rapporto di amicizia di due adulti. Finirà, Maurizio, con l'accettare i ragionamenti e le prove fornite da Giovanni? -
Lupi solitari. I percorsi della radicalizzazione e le strategie di contrasto
Fuggiamo la ""morte"""" ad ogni costo. Eppure gli autori dei recenti attentati avvenuti in Occidente rivelano come si possa scegliere di """"morire per uccidere"""". Un paradosso sociale, che viola tabù incarnati nella nostra stessa biologia e ribaditi da ogni sistema culturale: il suicidio e l'omicidio. Generalmente scongiurati da ogni società, essi hanno trovato un'insidiosa forma di elicitazione nel terrorismo fai da te, divenuto inaspettatamente contagioso tra giovani che, in piena autonomia e con mezzi improvvisati, hanno compiuto folli azioni suicide. Perché? Che cosa fare? Sono questi i due interrogativi cui il testo cerca di rispondere, da un lato, astraendo dalle biografie dei lupi solitari i percorsi della radicalizzazione, dall'altro, individuando le possibili strategie di contrasto a una minaccia che mostra drammaticamente la nostra impotenza."" -
Difficoltà della sociologia emancipatoria
Di fronte a quello che ciclicamente concepisce come un ridursi della sua utilità per il progresso sociale, la sociologia ritiene spesso di individuare nuove modalità di ricerca ed analisi con cui poi si illude di dare maggiore fondamento e spessore al suo ruolo critico ed emancipatorio e così infine di uscire dalla crisi in cui ha creduto di trovarsi. Questo breve libro si propone di mostrare la presenza di una confusione di fondo tra l'attività dello scienziato sociale e l'attività politica, che merita di essere affrontata prima di continuare a spingere la sociologia nell'ambito delle discussioni sui problemi critico-emancipativi come ""soluzione"""" alla sua supposta """"crisi disciplinare"""". Si vedrà allora che il ricercatore engagé non inventa problemi pretestuosi o falsi, ma agisce da claim-maker, il quale - indifferente alla riflessione epistemologica - con la sua stessa attività diventa parte dei fenomeni sociali che studia e li politicizza attribuendo loro al contempo una dimensione morale, in cui subito viene stabilita dove sia la giusta direzione emancipativa e dove il bene e il giusto."" -
Fuerteventura. Con mappa
Tutti i luoghi descritti nella guida sono riportati nella grande mappa staccabile allegata al volume. Per raggiungerli basterà un attimo! I 15 highlight da non perdere sono contrassegnati nella guida e nella mappa con un segnaposto numerato. Tutti i siti web per una pianificazione ottimale e per avere le informazioni più attuali. Consigli utili a 360 gradi, orari di apertura e prezzi verificati sul posto. -
Firenze e il fiume. L'Arno si racconta
Le acque dell'Arno - ricordiamolo - hanno nei secoli fatto grande Firenze, con le Arti e i suoi commerci quando il fiume era navigabile. Il rapporto ""fiume e città"""" è sempre stato indissolubile perché è impossibile concepire l'uno senza l'altra. L'Arno, capace di esprimersi, si racconta descrivendo e commentando gli aspetti della sua lunga passeggiata dalla foce al mare. Giunto a Firenze accenna alle piacevoli sensazioni, unitamente ai ricordi, nel passare sotto i ponti cittadini. Per il fiume è come un defilé che si snoda davanti ai palazzi dei Lungarni, con la vista della gente, e soprattutto dei fiorentini che pur mostrandosi volutamente indifferenti verso di lui, non cessano di amarlo, tanto da chiamarlo """"l'Arno d'argento"""". Il libro è uno scorrere di immagini attraverso le quali il fiume si presenta negli aspetti più curiosi: da quelli dell'arte ai momenti tragici della guerra e delle innumerevoli alluvioni subite nei secoli. L'Arno - ora tranquillo ora agitato - ha svolto un ruolo fondamentale nella vita cittadina ed è sempre stato amato dai """"fiorentini veri"""", da coloro che nel passato, sulle sue rive, hanno vissuto e operato."" -
La Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. Uno scrigno di sapienza
Nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore si nasconde un antico e profondo simbolismo che trapela nel suo apparato decorativo. Se lo spazio della Cattedrale fa vibrare la nostra anima secondo un sistema di misteriose assonanze, le immagini incise nelle pietre e la trama decorativa dei preziosi marmi ci parlano di un cammino verso dimensioni spirituali superiori. La Cattedrale fiorentina, che con la sua Cupola domina e caratterizza il profilo della città è una grande testimonianza di arte, ma è anche un importante palinsesto di Sapienza che ci indica la via verso la trasmutazione del nostro essere interiore. Non a caso, infatti, la Cattedrale è dedicata a Maria ovvero alla Sapienza increata che si è fatta carne nella Vergine. Questa Sapienza la ritroviamo nei Fedeli d'Amore e nel suo maggior esponente Dante Alighieri. -
Giardini e principesse
Fin dall'antichità vediamo emergere alcune figure di donne, per lo più appartenenti ad una ristretta cerchia e ad un elevata classe sociale, appassionate di giardinaggio ma soprattutto vere e proprie ""creatrici"""" di parchi e giardini secondo un raffinato gusto che tradisce una profonda cultura e sensibilità. Nelle geografie del giardino si riflettono i complessi universi dell'animo femminile. Se il giardino è palcoscenico di sussurri d'amore, confidenze intime o intrighi e complicità, una sorta di stanza tutta per sé, è anche, metafora di un viaggio nell'interiorità dell'anima femminile."" -
Dai giardini dell'Etruria agli horti romani. La nascita del giardino nell'Italia antica
La formazione del ""giardino"""" nel mondo italico preromano è un processo complesso, le cui origini risalgono sino alla protostoria ed alle trasformazioni dell'ambiente in un diffuso paesaggio umanizzato; il condizionamento rituale sull'intervento umano sul territorio, specie nella religione etrusca, trova nella limitatio - il riparto sacro del cosmo - il suo perno fondamentale, che pervade l'architettura sacra e civile, e genera il """"ritaglio"""", nel paesaggio, dei boschi sacri, riservati alle divinità che vi continuano a governare anche quando vi verranno introdotte volontà estetiche ed euritmiche. Saranno tuttavia altri giardini sacri - quelli funebri - a traghettare lo spazio verde artificiale dalla sfera pubblica a quella privata, quale teatro dei culti familiari presso le tombe gentilizie. Nello stesso volgere di tempo nasce anche il giardino del banchetto e del komos dionisiaco, un altro spazio aperto artificiale e privato con valenze religiose e teatro di attività ritualizzate, la cui valenza sociale ne farà uno status symbol laico."" -
Cinema e giardini. Una lettura iconologica
Cinema e giardini è un saggio assai difficile da classificare. Si direbbe destinato, più che agli appassionati cinefili (i quali vi potranno, comunque, trovare insoliti 'tesori') a tutti coloro che di cinema non si sono mai occupati pensando che la settima arte non abbia, in fondo, nulla di interessante da dire. Proprio a costoro Giannini lancia la sua sfida, conducendoli al cinema attraverso il percorso alternativo dell'Arte, della Letteratura e del Mito, focalizzandosi, dopo una ricca parte introduttiva, su tre pellicole corrispondenti ad altrettante epoche e concezioni del giardino distinte: Addio, fratello crudele (1971) di Giuseppe Patroni Griffi, ispirato ad un dramma elisabettiano di John Ford, Angeli e insetti (1995) di Philip Haas, tratto dal racconto Morpho Eugenia' di Antonia S. Byatt, e infine l'incantevole La maschera (1988) di Fiorella Infascelli. I suggestivi spazi esterni di Villa Della Torre (Fumane), il parco di Arbury Hall, gioiello neogotico delle Midlands Occidentali, e i meravigliosi Giardini Superiori di Villa Farnese (Caprarola) saranno solo alcune delle tappe significative di questo percorso. -
La cupola del duomo di Firenze. Originalità, proporzione e armonia
L'originalità di Brunelleschi consiste nella musicalità che riesce a far emergere dalle sue opere e che si avverte in particolare nella Cupola. La semplicità del metodo ideato dal Brunelleschi rende ancora più grande il personaggio; è tipico dei geni individuare un metodo semplice per risolvere un problema difficile. La struttura della Cupola, formata da due calotte divise da uno spazio di circa 1,20 m che ospita i camminamenti e la scale di accesso alla base della lanterna, è formata da otto spicchi (le vele) che rappresentano porzioni di un cilindro ellittico. La superficie di intradosso di ogni vela è quindi una porzione della superficie di un cilindro a sezione retta ellittica con l'asse che passa per i due centri di curvatura degli spigoli di estremità della vela; ogni vela appartiene a un cilindro diverso per posizione dell'asse e per orientamento. La sensazione di equilibrio e armonia che trasmette la Cupola è frutto delle proporzioni auree che esistono fra gli elementi che la compongono. -
Il popolo di Firenze e altre cronache
Questo libro è una raccolta degli scritti più significativi di Renzo Martinelli. Ricordi delle sue esperienze di giornalista, memorie autobiografiche che rievocano una vita non facile, contrassegnata dalla miseria degli inizi, incontri significativi, talora bizzarri e divertenti, con personalità di spicco, e riflessioni più precise sulle vicende contemporanee (si veda il resoconto delle reazioni suscitate, nella redazione della ""Nazione"""", del 25 luglio 1943). Questi testi, attraverso i quali si delineano con nettezza le caratteristiche sociali e culturali della città di Firenze tra le due guerre mondiali, restituiscono nello stesso tempo il particolare clima umano del giornalismo di una volta, fornendo al lettore, inevitabilmente coinvolto dal garbo e dall'efficacia di una scrittura accattivante, una testimonianza storica e letteraria di indubbio valore."" -
I primi grandi magazzini di Firenze. Gli antenati dello shopping
Questo libro vuole dimostrare che a Firenze come altrove, l'avvento dei Grandi Magazzini oltre a dilatare l'offerta di innumerevoli articoli, ha determinato anche una svolta nel modo di vestire e quindi anche un po' nel modo di vivere. Peraltro, questo cambiamento, stavolta era a portata di mano anche di chi non era proprio un benestante. In specie le donne, poterono finalmente entrare in grandi locali dove, a prezzi ragionevoli, si offrivano abbigliamenti non da grande boutique, ma almeno graziosi. Ora cioè di più le donne che indossato l'abito, seppure di un Grande Magazzino, specchiandosi potevano vedere, oltre a se stesse, riflesso anche un loro riscatto: quello da un'apparenza dimessa fino ad allora forse ingiustamente subita.