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Volevo fare il vescovo. Bambini che parlano a bambini e non solo
Oggi, in qualità di familiari ""ammessi"""", mia madre, Leopoldo, Elisabetta e io abbiamo assistito alla cerimonia durante la quale, dopo due anni di noviziato, Suor Lucia ha pronunciato i suoi primi voti religiosi, impegnandosi, secondo la formula rituale, alla castità, alla povertà e all'obbedienza, per la durata di un anno. Rinnoverà la promessa per ognuno dei successivi cinque anni, al termine dei quali sarà chiamata alla pronuncia dei voti perpetui. Oggi, alla presenza della Madre Generale della Congregazione presso la quale aveva compiuto il suo noviziato, Suor Lucia ha scelto di servire il Signore. Mia madre, Elisabetta, Leopoldo e io abbiamo vissuto con lei l'epilogo di una storia che, per anni, era stata anche la nostra. La mia, più che altro."" -
Sulle Virtù di Palazzo Spreca a Viterbo
Le 14 Virtù - rappresentate da figure allegoriche femminili - che un tempo ornavano l'alto fregio del salone del quattrocentesco palazzo Spreca a Viterbo, vengono analizzate nel significato simbolico dei loro attributi, ricostruendo la loro sequenza originaria sulle pareti da cui sono state strappate. Vengono anche descritte, su basi documentali, la storia della costruzione del Monastero delle Convertite realizzato nella prima metà del Seicento (inglobando palazzo Spreca) con la chiesa di Santa Maria Egiziaca, sia le trasformazioni e le menomazioni subìte nel tempo dal complesso e dal salone Spreca (pur vincolato dal 1910), fino ai nostri giorni. L'Associazione Culturale RinascimentiAmo: un Futuro per il Passato, ha inteso dedicare ad esse una pubblicazione, per far comprendere l'importanza di questo ciclo pittorico e per rafforzare la consapevolezza della sua specifica appartenenza alla storia e al patrimonio storico-artistico di Viterbo. -
Dire, fare... ringraziare. Abbiamo sempre un motivo per essere grati
Cosa significa vivere nella gratitudine? Non basta dire semplicemente grazie. Significa essere davvero consapevoli di quello che ci accade, di ciò che proviamo e di ciò che riceviamo in dono da qualcuno o dalla vita stessa. Questo è lo stato di gratitudine. In ""Dire, fare... ringraziare"""" Assunta Corbo porta il lettore a scoprire il potere della gratitudine attraverso il racconto di esperienze personali ed esercizi pratici. Sono i passi nella gratitudine: buone abitudini che aiutano a vivere consapevolmente nella gioia del qui e ora."" -
Volevo essere bionda
Una trentenne dalla vita movimentata, un passato etero da mamma e moglie un presente intrappolato nella relazione in crisi con la compagna e stritolato da un lavoro che non sente più suo. rnrnTra amicizie vecchie e nuove prospettive piani inclinati e voli pindarici sarete catapultati nel passato presente e futuro di Arianna Un romanzo che saltella giocando a campana con le caselle che la vita ci disegna davanti e che spesso perde l’equilibrio per poi ritrovarlo sull’altra gamba. Un libro che parla di amore resilienza cambiamento social media famiglia maternità e persino di pizza e caffè. La vita di Arianna è un labirinto caleidoscopico di situazioni paradossali casi di omonimia e di osmosi tra le persone che incontra in cui empatia e ironia si inseguono senza mai bisticciare. La scuola dei bambini i colleghi le mamme degli amici dei figli: tutto è filtrato da sguardi che siano quelli degli altri o il nostro occhio interiore che osserva anche i moti interni quelli più difficili da scorgere e spesso da interpretare. Arianna ci prende per mano e mostra questi sguardi i ricordi le emozioni e le paure. Volevo essere bionda non fornisce né ricette né facili soluzioni ai folli imprevisti della vita: il fluire dell’esistenza è inesplicabilmente buffo e per sopravvivere è meglio non prendersi troppo sul serio. Un libro tutto da ridere che ruberà il vostro cuore. -
Ti racconto il mio O.P.G.
"Chissà cosa c'è lì dentro? Chissà cosa si nasconde lì dentro? Chissà come sono le persone rinchiuse lì dentro? Saranno dei terribili mostri?"""". Tra le pagine di questo libro potrete trovare la risposta a queste domande che l'autore pone nella sua prefazione. Chi si nasconde dietro le mura di un ospedale psichiatrico giudiziario? Mille volti, mille storie e qualcuna viene raccontata in questo libro attraverso la voce e i ricordi di un infermerie che, dietro a quelle mura, ha lavorato con passione per anni e che racconta, spesso con affetto e nostalgia, le avventure e le disavventure dei personaggi che vivevano lì. Un modo per ridare voce a chi, di voce, non ne ha avuta mai..." -
I demoni di Urbino. La figlia del maresciallo
Un noir che racconta, attraverso l'indagine del capitano Sesti, gli aspetti ""oscuri"""" di una città di provincia e di Giulia, la figlia del maresciallo, una ragazza tutt'altro che """"semplice"""". Personaggi, vicende personali e corali trasportano il lettore nelle stradine ripide di Urbino, facendone gustare tutto il fascino di cui sono imbevute, in un mix fatto di arte, cultura, mistero e magia. Intrighi e devianze giovanili, amori puri e riti orgiastici, vite spezzate da un errore, oppure dalla tragica fatalità. Tutto prende il via da un efferato omicidio, nella buia notte di Halloween, che devierà il corso della vita degli abitanti del borgo."" -
Manuel a testa in giù
«Cosa c'è di peggio di essere un bullato? È vero ci sono le guerre e le carestie e quelli che non hanno da mangiare. Ma io ho 9 anni e tutti i lunedì mi menano». L'incipit di questa storia per bambini e ragazzi ha in sé racchiuso tutto il dolore, la frustrazione, ma anche l'ingenuità e la trasparenza di un bambino che si trova ad essere il giocattolo di qualche bullo. Dalla penna e dalla fantasia di Monica Giuffrida emerge una scrittura fresca, e allo stesso tempo intensa, che sembra davvero essere quella del protagonista Manuel: un bambino dotato di una spiccata intelligenza e di una grande sensibilità che affronterà i suoi problemi con coraggio e ironia. Sarà proprio lui in prima persona, infatti, a raccontare la sua storia che regalerà ai lettori nuovi spunti di riflessione, sorrisi ed emozioni. Età di lettura: da 10 anni. -
Infanzia. Ricordi di Forlì del Sannio, il paese delle ciliegie
Ricordi di un'infanzia vissuta nel dopoguerra in Molise, in particolare a Forlì del Sannio, ""il paese delle ciliegie"""". L'autrice ci regala un racconto della vita di quei tempi, della sua famiglia, degli abitanti del paese e delle loro occupazioni, del coraggio e del sogno di alcuni di trovare fortuna all'estero, alla ricerca di un futuro migliore, della forza di chi resta e di chi porta avanti tradizioni millenarie. La gioia delle piccole cose, le superstizioni e i dolori immensi delle ingiustizie sono racchiusi in queste pagine, corredate da fotografie."" -
Il tesoro delle zanzare magiche
Zazzò è una zanzara follemente innamorata di Zizzì, la zanzarella più bella della sua comunità e, per far colpo su di lei, si ritrova a infrangere la regola più importante degli insetti: mai parlare con un umano. Anzi, fa di più, stringe un vero e proprio patto con un bambino di nome Mirco: dovrà aiutarlo a conquistare la sua amata e in cambio gli consegnerà il tesoro magico delle zanzare. Riuscirà il furbo Zazzò a fare colpo su Zizzì? L'amicizia tra bambino e zanzara è possibile? ""Il tesoro delle zanzare magiche"""" è una storia divertente dedicata all'amicizia, di quelle speciali e uniche. Età di lettura: da 7 anni."" -
Non è la solita Alice
So che cosa state pensando, proprio ora, mentre leggete queste righe incuriositi dalla copertina: ""Sarà un libro per bambini..."""" Forse lo sono, ma non lo sono. Sono la favola di Alice nel Paese delle Meraviglie ma guardo oltre. Ed ecco qua, siete già finiti anche voi sottosopra, in un mondo in cui gli schemi sono stravolti e le etichette si trasformano... e ci trasformano! Non è la solita Alice va oltre lo specchio, in un percorso di crescita emotiva nel quale ogni personaggio incarna un'emozione con la quale scontrarsi e confrontarsi nel più incredibile dei viaggi che compiamo dentro noi stessi."" -
Diana, 1999
Roma, 1999. Diana e Khady sono due giovani sorelle di 17 e 20 anni. Biondina con delicati occhi cerulei, l'una, afroamericana (e figlia adottiva) l'altra. Eppure è proprio quest'ultima, Khady, la sensuale e apparentemente perfetta creatura che, dal Senegal, si è integrata meglio nella famiglia di Diana e nella vita sociale in città e che porta con sé un segreto terribile. E Diana? Solitaria e stralunata, la colonna sonora della sua vita è la hit dei Beatles ""All the lonely people"""", la sua migliore amica è un'anziana suora laica che legge i racconti erotici di Anaïs Nin. """"Diana, 1999"""" è un esperimento di letteratura intima a fumetti in cui l'io narrante non abbandona mai il lettore, un teen drama in cui il pensiero esplode in immagini come se scorresse dal finestrino di un treno..."" -
L' infinito Sessantotto. Da Macondo e P38 alla II Repubblica
Nel mezzo secolo che ci separa dalla Contestazione, il reducismo si conferma la malattia endemica degli intellettuali italiani. Nel fiume delle rievocazioni e delle celebrazioni, nessuno però sembra chiedersi quanto e se ""l'immaginazione al potere"""" contemplasse Berlusconi, Renzi, Grillo... Fra trionfalismo e vittimismo, si assiste alla curiosa identificazione nella gioventù studentesca e no fatta da settantenni pensionati, più o meno arzilli e nell'assoluto disinteresse di chi oggi ha vent'anni e un domani sarà senza pensione. In questo libro, che ha come appendice e controcanto un pamphlet scritto all'epoca, """"Macondo e P38"""", appunto, Stenio Solinas cerca di capire in che modo l'Italia attuale, la sua crisi economica, il suo cortocircuito politico, la disaffezione per la cosa pubblica che va di pari passo con l'insipienza della classe dirigente, affondi in quella di ieri, ne sia l'amara conseguenza o la triste negazione."" -
La casa sull'Appia Antica
Roma, 1924. Sulla via Appia Antica c'è un portone che conduce in una casa di appuntamenti, dove si consumano sesso e piaceri a pagamento. Una casa esclusiva, creata per ospitare importanti personalità, soprattutto della politica, con bellissime ragazze scelte in base alla loro professionalità, che in quell'ambiente significa bellezza, educazione, disponibilità e riservatezza. Durante i giorni frenetici dell'assassinio dell'onorevole Giacomo Matteotti, il caso vuole che, fra le lenzuola, qualche cliente di alto rango si lasci sfuggire qualche parola o qualche accenno al triste avvenimento. Il regime fascista, accusato dallo stesso Matteotti di gravi irregolarità durante le elezioni grazie alle quali Mussolini ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento, rischia di avere le ore contate. -
La rivoluzione ignota. Dentro la Corea del Nord: socialismo, progresso, modernità
Per comprendere la Corea del Nord è necessario andare oltre le apparenze. La narrazione dei media occidentali ha sempre dipinto questo Paese come un inferno in terra abitato da 24 milioni di persone sottomesse a un folle dittatore. Ma è davvero così? I racconti che arrivano da Pyongyang raramente analizzano la cultura e la storia nazionale, il dramma della divisione dalla Corea del Sud e la minaccia rappresentata dalle continue provocazioni degli Stati Uniti d'America. Nell'ideale suddivisione del mondo in buoni e cattivi, la Corea del Nord è sempre stata inserita nel secondo gruppo. L'obiettivo di questo libro è legittimare un oggetto di ricerca fin troppo demonizzato da analisti e addetti ai lavori: solo studiando le origini del sistema politico e comunicativo nordcoreano si può riuscire ad avere maggiore chiarezza, quella che serve per azzardare qualche previsione in vista del futuro del Paese. -
La casa sul lago della luna
Proveniente da una famiglia aristocratica decaduta, Fabrizio Garrone è un personaggio demodé, malinconico e sognatore, incapace di vivere il suo tempo. Germanista, colto e avido lettore, si guadagna da vivere lavorando come traduttore. Un giorno, in una raccolta di elzeviri trova la recensione di un libro stampato nel 1914 in soli cento esemplari, fuori commercio: ""Das Haus am Mondsee"""", ovvero """"La casa sul lago della luna"""". L'autore è Fritz Oberhofer, un misterioso scrittore viennese scomparso poco prima della guerra. Da quel momento, con un destino che appare segnato, la sua vita imboccherà una strada senza ritorno. Ossessionato dal libro, convinto che si tratti di un capolavoro, Fabrizio decide di partire per l'Austria alla ricerca di una copia del volume all'insaputa della fidanzata Fulvia e del suo migliore amico. Trovato il libro, Fabrizio deve però chiarire alcuni dettagli riguardo la vita di Oberhofer, ma si ritrova a dover fare i conti anche con la propria, di vita. In questo romanzo, Francesca Duranti riesce a ricamare la storia di un uomo e dei suoi fantasmi, dei suoi amori, delle sue speranze."" -
Metamorfosi di un genere. Il saggio in Inghilterra (1580-1780)
Il volume propone una panoramica della fortuna e dell'evoluzione del saggio in Inghilterra a partire dalle origini fino alla fine del Settecento, prediligendo un percorso che mette in risalto la complessità di questa forma letteraria spesso misconosciuta e trascurata. Nodo cruciale è la riflessione sul genere portata avanti in primo luogo dai saggisti. La prima parte mira, da un lato, a ricostruire un'archeologia sintetica della letteratura saggistica in Inghilterra, a partire dalla traduzione dei saggi di Michel de Montaigne da parte di John Florio; e, dall'altro, a discutere le caratteristiche peculiari del genere, anche e soprattutto a livello formale. La seconda parte offre al lettore un'antologia di saggi sul saggio, corredata da schede introduttive e note. -
Cantico postmoderno di Natale
Questi otto ""racconti di Natale"""" appartengono all'uso, forse ormai un po' démodé, di divertire e magari perfino di commuovere i lettori dei giornali: roba del buon tempo andato, magari di quando ancora esistevano feuilletons e """"terze pagine"""". Ma chissà: magari quello che un tempo era solo """"vecchio"""" con l'andare del tempo si trasforma in antico, oppure si ricicla come extrasupernuovo fino a sembrare addirittura originale. Tutti sono pensati e rivisti in modo da aderire al tempo natalizio. Quanto al loro valore, qualcuno che ne ha letto questo o quell'altro ha avuto la bontà forse eccessiva - o l'ironia? - di tirare in campo ora Dickens, ora Andersen, ora Bulgakov. Gran parte di quanto è qui narrato e descritto corrisponde evidentemente a qualcosa di autobiografico, sempre tuttavia passato attraverso un processo di ritrascrizione immaginaria, a tratti fantastica. Al centro della maggior parte di questi racconti c'è naturalmente Firenze, insieme a molti personaggi reali. Accanto a Firenze c'è il """"nostro"""" tempo, con i suoi migranti arabi o rumeni."" -
Leo magazine. Vol. 2: avventura continua, L'.
Il giornale online del liceo scientifico fiorentino Leonardo da Vinci continua la sua navigazione nel mondo insidioso ed affascinante dell'informazione: il periodico è ormai al suo quarto anno di vita, la redazione è cambiata e sta di nuovo per cambiare in parte (tranne il prof direttore responsabile) ma lo spirito è sempre lo stesso. Intervistatori (anche di star come Lino Guanciale, magari con due battute rubate dietro il palcoscenico a fine spettacolo come i reporter di una volta), indagatori, attenti esaminatori di quanto avviene intorno a noi i ragazzi del Leo danno un'informazione leggera e pulita, attenti a non inciampare in bufale non precisamente saporite. E così per la seconda volta un'antologia della rivista online giunge agli onori della carta stampata: sport, cultura, spettacolo, attualità, ma anche scienza e altro. -
Piccolo gregge. I cristiani nell'ora che volge
Con voce sommessa, con timore e tremore, il saggio affronta grandi temi, nell'autunno in cui non sembra aver scampo la cultura dell'Occidente a causa del tramonto di antiche e consolidate certezze e degli affanni di una società definita ormai postcristiana. Senza nascondere la consapevolezza di procedere nella foschia, lo sguardo si posa su quanto accade nel piccolo gregge cui Cristo ha pur promesso un regno; ove, però, troppe cose pongono in sofferenza chi ne fa parte, sotto il peso di difficoltà e ansie interrogative. I pensieri espressi e i temi accennati potranno apparire troppo vari e difformi, ma ciò sia attribuito anche alla confusa realtà, dalle cui ombre essi spuntano incerti e smarriti. Si parla di chi si defila dal piccolo gr""egge e di chi vi rimane custodendo con fedeltà attese e speranze, confrontandosi con vicende della storia e di fronte agli attuali subbugli di culture e di istituzioni""""."" -
Abat jour
Raccolta di poesie. Prefazione di Biafora Michele.