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Il cigno reale
Piove con violenza alterna da tre giorni. Il classico gelido dipinto impressionista-invernale permea interamente la città. Gli individui si muovono in fretta nel raggiungere le rispettive mète. Nonostante le intemperie Flavio decide di uscire per ossigenarsi con una gran quantità di aria pulita, respirabile immediatamente dopo una precipitazione piovosa. -
Al di là dello specchio
Jasse Briant è una ragazza di circa 20 anni. È una sportiva, un appassionata di Muay Thai, che si sta preparando per concorrere nei mondiali. Ma la realizzazione del suo sogno non è l'unica preoccupazione. Dovrà aiutare sua sorella Juliet, e poi suo padre. Durante il sonno una strana sensazione comincia ad avvolgerla. Al di là dello specchio Jasse troverà le risposte, combattendo contro le cose assurde da credere, che le capitano quando dovrebbe dormire. -
Amami o muorimi dentro
Non è mai facile addentarsi negli scritti di un poeta, non è mai facile assorbire emozioni così profonde, eppure Daniela è riuscita a trasmettere tutto il suo essere in queste poesie. Donna dinamica e intelligente, appassionata e studiosa della natura umana, rivela la sua natura di attenta osservatrice e ricercatrice della realtà. Una donna con un trascorso non indifferente, dopo aver abbandonato la sua casa natale, reinventarsi in un'altra città, in una nazione a lei sconosciuta, riprendere il possesso delle proprie cose e renderle fruibili in primis a se stessa e poi alla sua famiglia è stato un atto di coraggio che solo una creatura colma d'amore e appartenenza all'amore riesce a fare. -
Orion genesis: annuna-ki
Una compagnia mineraria impegnata nello sfruttamento di un pianeta fra i più remoti dell'Universo, un tecnico di laboratorio addetto a un compito fin troppo banale per essere vero, una compagine piuttosto eterogenea di navigatori spaziali, militari, aspiranti diplomatici, umanoidi, alieni e una battaglia che descrivere fra bene e male sarebbe troppo facile, in un crescendo di azione e tensione fino all'epico scontro contro un nemico con la enne maiuscola. Astronomia, fisica, scienza e fiction si fondono con il mito, la religione e un immaginario collettivo dove ogni tassello si incastra perfettamente per restituire una visione coerente di quella che può essere, a buon titolo, definita una versione affascinante della storia del mondo. Un racconto corale dove ogni singolo protagonista rivela, pagina dopo pagina, un'identità che ogni lettore saprà riconoscere e al quale l'autore sembra dare una storia e un perché. Tutto non è quel che sembra fino al punto finale che in realtà è solo l'inizio. -
Negli occhi di Lulù
Questa prima di essere una raccolta di poesie è una raccolta di emozioni. È ispirata alla vita quotidiana che viene restituita in versi. Si parla di uno dei sentimenti più importanti della vita dell'uomo, ovvero l'amore in tutte le sue forme. L'amore desiderato, l'amore tradito, l'amore sognato, l'amore sofferto. Un elemento molto ricorrente nei componimenti è quello degli occhi proprio perché possono essere considerati il mezzo attraverso il quale si vivono le vicissitudini dell'amore e della vita stessa. Attraverso gli occhi infatti si osserva, si piange, si sogna, si guarda l'altro, insomma si vive l'amore. Una delle leggi per le quali la vita vale la pena di essere vissuta che senza di essa, risulterebbe vana. -
Rime sparse nell'infinito
L'anima si inebria della vastità quando si concede di essere, di viversi. Poesia è quel sospiro di vita che inonda ogni tuo senso, facendoti volare e vibrare tra sogni e realtà, tra gioia e malinconia, tra amore e sensualità, poesia è colei che ci rende realmente umani dove ogni emozione si sprigiona in noi. In questo modo Anna Nardelli esprime ogni sua emozione scrivendo il suo sentire, affascinata da sempre dalla poetica classica di spessore e, innamorata dei canti danteschi e dalle rime leopardiane. Il suo stile è molto curato, sempre alla ricerca dell'eleganza e della perfezione dei grandi della poesia, nei suoi componimenti si apprezza questo tornare a un mondo ormai dimenticato. La ricchezza espressiva delle sue rime sono pura forza emotiva mentre affronta tematiche delicate, che toccano le diverse sfaccettature dell'amore: donne violate, rapporto madre-figli, amore malato nella coppia. Pur essendo riservata e timida, riesce a trasferire al lettore il suo pathos che scaturisce dal dolore, a disegnare le trame delle catene a cui un male può legare il corpo ma non il cuore di chi è sofferente. -
Solitudini e amore
"Oggi la comunicazione è divenuta cosa seria da trattare. Tutti vogliono esprimere il proprio parere, tutti vogliono essere visibili, come canta Cremonini """"nessuno vuole essere Robin"""". Il verbo Attraversa il web alla velocità della luce e si apre ai nostri occhi, tutti scrivono, tutti sono amanti della poesia, della musica e dell'arte. La cultura globale contagia tutti e non appartiene a nessuno. Maria Beatrice Motolese grazie alla vicinanza col web ha aperto la sua grande passione e sensibilità per l'arte e senza nessun tipo di vana gloria ha iniziato a scrivere i suoi pensieri in forma di poetica prosata. Donna intelligente e istruita ha trovato nella composizione uno spazio altro per esprimere il suo sguardo sul mondo. Uno sguardo che ha attraversato speranze, dolore, rabbia, delusione e illusione. In questo viaggio fatto di vita quotidiana ha ben colto il senso della solitudine, i sensi direi.""""" -
Emozioni sommerse
PPatrizia, moglie madre, nonna, ma fondamentalmente un mondo a confronto, nella molteplicità dei ruoli che assume e ancor di più sentimenti che ruggiscono come il suo carattere fermo e gentile. Esigente prima verso se stessa e poi verso gli altri, un carattere che si evince nelle sue poetiche, ora passionali ora piene di dolore. Patrizia Calzetta poliedrica e nello stesso tempo una persona semplice, si cimenta nelle forme più diverse dell'espressione poetica, maturata già verso l'arte grazie al suo trascorso di musicista, ha appreso dal pianoforte la dolcezza che infondono le note e che tutti i cuori unisce. -
Racconti di speranza
«Quando si scrive una prefazione si pone l'accento sullo stile poetico e sulla bellezza delle poesie, sono certa che leggendo questo libro molti apprezzeranno le doti letterarie dell'autrice Carmen De Matteis, purtroppo o per fortuna, non ho intenzione di fermarmi agli scritti. Ho avuto l'immensa fortuna qualche anno fa di conoscere la de Matteis, una donna dolce e elegante, romantica e sognatrice, responsabile e attenta, un'anima sempre pronta ad aiutare il proprio prossimo. Scrive soprattutto per illuminare con una speranza concreta la vita di chi attraversa la sofferenza.» -
A te che sei il mio faro
"A te che sei il mio faro"""" di Mara Tritapepe è una raccolta di liriche che giungono al cuore di chi se ne accosta alla lettura. Ancora una volta Mara, come nella sua precedente silloge poetica dal titolo """"Momenti...Emozioni"""", suddivide la sua opera in sezioni, tre per la precisione, una parte prima dedicata alla perdita, al dolore e alla rabbia, una parte seconda dedicata al rimpianto, ed una terza in cui è il ricordo il protagonista incontrastato. Il dolore funge da filo conduttore tra le tre parti, il rumore di fondo che domina l'animo dell'autrice e che dona alla stessa la preziosa ispirazione nello scrivere, come se Mara volesse liberarsi dal dolore, proprio attraverso la stesura dei suoi versi." -
Questo o un altro universo
Zampini propone al lettore un viaggio esperenziale conoscitivo fascinoso e profondo. Storie di incontri e addii, fotografie di vita e momenti declinati in una metamorfosi umana che trova respiro nel ruolo salvifico della poesia. Si coglie la forza originale della parola, il tempo dei sentimenti delle intuizioni, della memoria, il fluire tumultuoso e vibrante della vita nella musica chiara e colta del verso. Una poesia contemporanea che ha chiari echi classici e che attraverso le frasi, i vocaboli, il lessico, il ritmo usati con maestria portano in alto il valore dei componimenti. Poesia matura che bilancia la felicità, la quiete all'interno di questo viaggio nella propria memoria, con la delusione, la inquietudine e la tristezza. -
L' Abbazia di Northanger
"L'abbazia di Northanger"""" è forse il romanzo meno conosciuto di Jane Austen: fu terminato nel 1803 e soggetto a molteplici rivisitazioni da parte della scrittrice, tanto da essere pubblicato postumo, nel 1818. Si tratta, in verità, di uno scritto eterogeneo, che non possiede ancora la coesione propria dei capolavori successivi ma che, d'altro canto, mostra già una prosa rapida, scorrevole e sempre accattivante. Con la sua protagonista, un'anti-eroina elevata spesso a ruolo d'eroina, il romanzo vuole essere una parodia del genere gotico molto in voga nella seconda metà del XVIII secolo e che raggiunse la sua pienezza con la figura di Ann Radcliffe in """"The Misteries of Udolpho"""" (1794). II risultato di questa voluta operazione parodica è un romanzo che, soprattutto se si ha presente il testo di riferimento, risulta a tratti assolutamente esilarante." -
Apologia di Socrate. Testo greco a fronte
I nodi della vita e dell'ambivalente passione filosofica e politica si strinsero per Platone nel 399 a.C., data del processo a Socrate. L' Apologia è l'opera nella quale egli presenta Socrate che si difende davanti ai giudici ateniesi, i quali lo condanneranno a morte al termine di un processo intentatogli per reati di opinione che vanno dall'empietà alla corruzione dei giovani tramite l'insegnamento. Democrazia, oligarchia, etica tradizionale, religione olimpica, tutto viene messo in discussione in nome di una superiore fede nella divinità per la prima volta 'buona'. -
Agricola. Testo latino a fronte
Attraverso l'""Agricola"""", scritto nei primi anni di impero di Traiano (98 d.C), Tacito intende proporre la figura del suocero, valoroso generale a cui si deve la definitiva sottomissione della Britannia, quale esempio e modello etico per la nuova classe dirigente dell'impero. Ma l'autore latino non si limita a tracciare una biografia secondo gli schemi convenzionali: la vicenda umana e politica di Agricola si intreccia con l'ampio excursus etno-antropologico della Britannia, in cui sono illustrati i costumi delle varie popolazioni dell'isola, e con riflessioni di penetrante attualità sull'imperialismo romano, di cui si mette in luce, nel celebre discorso del comandante britanno Calgaco, la natura violenta e criminale."" -
Giobbe. Romanzo di un uomo semplice
"Giobbe. Romanzo di un uomo semplice"""" è il primo romanzo in cui Joseph Roth affronta esplicitamente la tematica dell'emigrazione ebraica verso l'America in modo concreto. In queste pagine la terra promessa non rappresenta la meta finale, ma diventa l'esilio per eccellenza, un mondo in cui il protagonista, Mendel Singer, si sente e vive lontano da Dio e in solitudine. Alla fine, tuttavia, Mendel si salverà da tutti i mali grazie alla fede nelle proprie tradizioni e al rifiuto di qualsivoglia assimilazione, diversamente dai figli, integrati ma schiacciati dal mondo moderno che si avvia alla sua rovina. Nell'opera di Roth l'essere umano trova la via d'uscita da un'esistenza terrena all'apparenza senza speranza: confidare nella grazia di Dio. Introduzione di Andrea Caterini." -
Il giornalino di Gian Burrasca
Tra il 1907 e il 1908 Gian Burrasca appare a puntate su ""Il Giornalino della domenica"""". Nel 1920, l'autore raccoglie la serie e ne fa un libro, siglandolo con lo pseudonimo di Vamba. Protagonista della storia è Gian Burrasca che, con l'ingenuità propria dei suoi nove anni, combina sempre guai e scherzi, sorvegliando le azioni dei familiari, dei maestri e degli amici di casa. L'indiavolato monello vede ciò che i grandi credono che i bambini non possano vedere e, sincero fino in fondo, si fa giudice delle azioni dei suoi familiari, smascherando l'ipocrisia del mondo borghese di fine secolo, il perbenismo dell'educazione e il malcostume politico."" -
Racconti umoristici
Celebre per le sue storie poliziesche e dell'orrore, Poe si cimentò anche in racconti satirici e umoristici. In queste novelle, dove si riscontra il grande potere della sua creativa immaginazione, lo scrittore americano si fa beffe della vanità dei suoi contemporanei aristocratici, dei filosofi da strapazzo, della credulità dei lettori di riviste e dei loro direttori, con i quali dovette a lungo fare i conti nelle sue molteplici esperienze di giornalista. L'umorismo è presente anche nel modo in cui interpreta alcune moderne invenzioni, come nel divertente ""1002° racconto di Sheherazade"""", che si propone come il seguito sconosciuto della raccolta araba """"Le mille e una notte""""."" -
Simposio. Testo greco a fronte
Il tema del Simposio è un banchetto in casa del tragediografo ateniese Agatone in cui politici, filosofi e intellettuali parlano di Eros. È il medico Erissimaco che propone l'argomento, sostenendo che Eros, dio dell'amore, nonostante sia fra i più antichi e i più importanti, venga trascurato dai poeti. Poiché ognuno esprimerà il proprio pensiero, il tema verrà sviscerato a tutto tondo: come dio, come sentimento e come mito. Socrate sarà l'ultimo a prendere la parola rivelando, attraverso i misteri svelatigli dalla sacerdotessa Diotima, l'essenza dell'amore: una forza che spinge l'essere umano ad andare oltre il mondo sensibile per arrivare a quello intelligibile, al mondo delle idee. -
Tutte le novelle
Dopo le prime prove letterarie, ancora di gusto tardo-romantico e scapigliato, a partire dalla novella ""Nedda"""" Verga introduce una nuova maniera narrativa volta a rappresentare con realismo asciutto e crudo temi e personaggi ispirati alla natia Sicilia. Tale rinnovamento si consoliderà, con maggior rigore ed esiti sempre più convincenti, nella stesura delle raccolte da lui via via pubblicate e qui integralmente riunite: """"Vita dei campi"""", """"Novelle rusticane"""", """"Per le vie"""", """"Vagabondaggio"""", """"I ricordi del capitano D'Arce"""" e """"Don Candeloro e C"""". La durezza della vita quotidiana delle classi più indigenti, spesso in balìa di un fato cieco e incomprensibile, è fra i motivi ricorrenti di tutte le sue opere fra cui """"I Malavoglia"""" e """"Mastro Don Gesualdo""""."" -
Il milione
"Il Milione"""" è la cronaca, tra fantasia e realtà, del grande viaggio compiuto da Marco Polo nella Cina di Kublai Khan, nipote di Gengis Khan, nel XIII secolo. Il racconto fu scritto da Rustichello da Pisa al quale Marco Polo raccontò la sua esperienza durante la prigionia nelle carceri genovesi. Ha un grande valore storico in quanto è stato il primo libro a narrare di un mondo pressoché sconociuto: dalla leggendaria Via della Seta - migliaia di chilometri tra l'impero romano e quello cinese attraverso l'Armenia, la Persia, l'Afghanistan, la valle del Palmir, il deserto dei Gobi - fino alla Cina con le sue grandiose città e le immense terre abitate da popolazioni che stupivano per le loro usanze e i loro costumi. Oltre che una relazione di viaggio, """"Il Milione"""" è anche un compendio che mette in luce la mentalità mercantile italiana della fine del '200 e l'attenzione agli aspetti economici e sociali propri di un esperto mercante."