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È tutto un gioco. Il dilemma del prigioniero e altri giochi non cooperativi
Questo libro ci svelerà il miglior espediente per mandare in prigione due criminali, perché tutte le partite a scacchi dovrebbero finire allo stesso modo, in quali casi il gioco del tris rimane senza vincitori e molto altro. La matematica può essere un divertente strumento con cui analizzare razionalmente le interazioni tra noi e gli altri e prendere le migliori decisioni. La teoria dei giochi può aiutarci in molte situazioni, per esempio permette a psicologi ed economisti di decifrare i comportamenti dell'uomo e delle aziende, dimostrando che numeri e grafi possono fornirci tanti trucchi per trarre vantaggi anche dalle situazioni più difficili! -
Il gioco dell'opera. 480 enigmi per il vero conoscitore
Un viaggio attraverso la storia dell'opera dai suoi albori fiorentini ai giorni nostri. 480 enigmi di crescente difficoltà porteranno il lettore nei meandri più nascosti dell'opera lirica per testarne le conoscenze. Dopo essersi misurati la ""temperatura operistica"""", i concorrenti saranno pronti ad alzare il sipario. Scene d'opera e figurini provenienti dal Museo alla Scala e incisioni di strumenti musicali tratti dall'Enciclopédie di Diderot e D'Alambert sono parte integrante del gioco. Introduzione di Riccardo Muti. Prefazione di Mario Bortolotto."" -
La febbre dei Petrov e altri accidenti
I Petrov sono un'ordinaria famiglia russa immersa in un'ordinaria routine in un'ordinaria città industriale degli Urali. O almeno così sembra all'apparenza. In realtà le loro esistenze si rivelano tutto fuorché ordinarie. Il signor Petrov, meccanico di professione e fumettista nel tempo libero, è una calamita per le esperienze più bizzarre e impreviste. Soprattutto quando è in compagnia del suo amico Igor', che pare incrociare casualmente il suo cammino più spesso del normale. La signora Petrov, bibliotecaria con una leggerissima tendenza all'asocialità, è in perenne conflitto con il suo lato oscuro, che talvolta le risveglia un inquietante istinto... omicida. E come se non bastasse, qualche giorno prima di Capodanno, un'implacabile febbre si abbatte su tutta la famiglia, e sull'intera cittadina, generando una serie di comportamenti se possibile ancora più inspiegabili. Il figlio, per esempio, che solitamente passa le giornate davanti alla televisione e ai videogame, comincia a sentire l'irrefrenabile voglia di uscire di casa e partecipare, febbricitante, alla festa dell'abete. Ma in questa dimensione di ordinaria follia fin dove è possibile distinguere la febbre dal sogno e, soprattutto, la realtà dall'incubo? -
Fratto C
L'artista Carlo Vincenti (1946-1978) opera negli anni '60-'70. La sua poetica ha voluto dire nulla per scelta e ha detto tutto per necessità. Con immagini e parole. Tutto sta dentro Carlo, che nuota in un mare antico, come un pipistrello, cieco. Lancia segni e aspetta risposte. Tutto è troppo. Qualcosa si rompe, si frantuma. Carlo si frange per ricomporsi. E, a ogni ricomposizione, moltiplica. -
L' antischiavismo. Storia della Società Antischiavista Italiana e delle sue pubblicazioni (1888-1937)
Il volume presenta la prima ricostruzione complessiva della storia della Società Antischiavista Italiana - fin dalla fondazione avvenuta nel 1888 per opera del cardinale francese Charles Marie Lavigerie - con l'intento di abolire la tratta degli schiavi nei vari possedimenti coloniali italiani. Tuttavia, l'Associazione aveva anche altre finalità, tra cui il superamento delle divergenze tra lo Stato Italiano e la Santa Sede e la difesa dell'espansione coloniale italiana, soprattutto dopo la disfatta di Adua e la caduta di Crispi (1896). A partire dagli anni Venti del Novecento, però, la Società fu sottoposta in maniera crescente all'influenza del regime fascista, che ne stravolse gli obiettivi facendone di fatto uno strumento di propaganda e di consenso. Il presente studio si basa sulle molteplici pubblicazioni della Società - dal Bollettino agli Atti dei Congressi - e ne ricostruisce sistematicamente le vicende storiche fino al 1937, anno in cui si conclusero le pubblicazioni e terminò ogni notizia riguardante la Società stessa. -
«Storia de' pittori scultori et architetti liguri e de' forestieri che in Genova operarono» secondo il manoscritto del 1762 di Carlo Giuseppe Ratti
Carlo Giuseppe Ratti, pittore e storiografo, nato a Savona (1737-1795) ma operante soprattutto a Genova nell'ambito dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, affrontò e ampliò, dopo Raffaele Soprani, la conoscenza della letteratura artistica, del collezionismo e del territorio, aggiornando al suo tempo le biografie degli artisti, ma anche creando veri e propri strumenti per le visite sul territorio genovese e ligure, quali le sue ""Istruzioni"""" e """"Descrizioni"""" della città di Genova e del territorio genovese, edite nel 1766 e 1780. Il presente volume è la trascrizione riveduta e commentata del manoscritto del 1762, preparatorio all'ampliamento delle Vite dei pittori di Raffaele Soprani, dato alle stampe nel 1768. L'edizione aggiornata e commentata delle Vite di Raffaele Soprani (1674) è in corso di stampa in questa stessa collana."" -
Incursioni islamiche in Italia Centro-Settentrionale e Sardegna
Il presente lavoro contiene una vasta collezione di stralci e spunti storiografici sul tema delle incursioni islamiche in Italia centro-settentrionale e in Sardegna, nell'alveo del più grande fenomeno dei contatti e degli scontri tra Paesi Europei e Impero Ottomano in epoca moderna. Il volume prosegue una precedente ricerca dedicata alle incursioni islamiche in Italia merdionale, estendendo le indagini fino alle soglie del XIX secolo. Completano il libro due appendici: una dedicata alle incursioni nel Mezzogiorno e una contenente alcune stampe settecentesche curate da Ferdinando Marsili. All'interno del volume vi è inoltre un corredo iconografico consistente in una serie di raffinate mappe realizzate nel XVI secolo dall'ammiraglio turco Piri Reis. -
La bibliografia degli scritti di Luca Beltrami
Luca Beltrami fu architetto, restauratore, storico dell'architettura e dell'arte, tra i maggiori studiosi di Leonardo, romanziere, politico, eletto alla Camera dei Deputati per tre legislature e poi Senatore a vita, giornalista, polemista in mille battaglie locali e nazionali sia d'arte come di natura sociale, prolifico autore di un migliaio tra saggi e libri. Esponente di primo piano del mondo liberal-conservatore di Milano esercitò nella sua città una straordinaria influenza dagli anni '80 dell'Ottocento fino alla soglia della prima guerra mondiale. Nel 1920 si trasferisce a Roma dove avrà importanti incarichi in Vaticano dall'amico di gioventù Achille Ratti, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, divenuto Pio XI. Nel 1930 i suoi amici promossero la redazione della bibliografia dei suoi scritti, in cui lui stesso intervenne, pubblicando un volume per molti versi esemplare. Tuttavia alcune opere sfuggirono all'attenta ricognizione e, inevitabilmente in un lavoro tanto complesso, non mancò qualche errore. Questo volume cerca di completare quell'impresa, grazie anche all'accesso a carte private di Luca Beltrami prima non disponibili. -
Il figlio della Lupa. Come sono sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale
"Un vecchio giunto al termine del suo lungo viaggio si ritira nella casa avita in campagna dove ha trascorso la maggior parte dei suoi primi dieci anni, prima e durante la seconda guerra mondiale. Vi riscopre com'era allora colà e ripensa, col senno di poi, ai costumi e principali eventi dell'epoca. Ciò gli consente di meglio apprezzare l'essenziale della sua esistenza anche altrove, nonché le ragioni per le quali la sua madrepatria, tanto invidiabilmente dotata di un patrimonio artistico, storico, naturalistico e di creatività senza pari, è ancora impedita dal persistere di una politica conflittuale""""." -
Loreto. Città santuario nell'età della controriforma
La seconda metà del Cinquecento e le prime decadi del Seicento costituiscono un periodo fondamentale nella storia della città di Loreto. Durante tale lasso di tempo venne costruita la facciata del tempio mariano e fu trasformato l'interno della chiesa quattrocentesca attraverso una serie di interventi finalizzati a uniformare ""alla moderna"""" la veste della vecchia basilica d'impianto goticizzante, adeguandola alle nuove disposizioni liturgiche e alle esigenze di magnificenza, esito del dibattito postridentino sul cultus externus. Agli stessi anni risalgono i lavori di avanzamento del palazzo apostolico con l'erezione della loggia ionica e del braccio corto, opere necessarie ad accogliere i tanti notabili in visita alla Santa Casa divenuta all'epoca oggetto di grande devozione. Il presente volume approfondisce le vicende costruttive e le dinamiche di coinvolgimento dei tanti personaggi che presero parte alla trasformazione del complesso mariano, restituendo tutta l'importanza che la città santuario, luogo di fermento operativo e ideologico, assunse nell''immagine' della Chiesa di Roma."" -
Il corpo scolpito. Percorsi tra statue antiche e moderne
Amare la scultura sembra talvolta difficile, come se l'universo ""abitato"""" dalle statue fosse un mondo chiuso, freddo e silezioso. La storia del corpo scolpito è invece un'avventura appassionante che, partendo dall'incredibile ricchezza della statuaria classica e attraversando le forme psicologicamente sofisticate della scultura rinascimentale e i voli audaci del Manierismo e del Barocco, giunge fino al realismo ottocentesco, alla sensualità di Rodin e della Hoffman, alla sintesi simbolista di Minne, alle sperimentazioni delle avanguardie e all'espressionismo di Barlach, per approdare infine ai corpi scarniti delle donne-insetto della Richier. Perché, più di ogni altra cosa, la rappresentazione del corpo racconta i sogni, le prese di coscienza, i miti e le contraddizioni, del genere umano."" -
Le soldat inconnu. Pensieri da un sacello adottato
"Il saggio dice: 'Condividi il dolore con l'amico che ti chiede di farlo, la tua sofferenza, così ripartita, diventerà più leggera'. Nel lungo peregrinare di uno spinoso cammino ho provato a seguire, con tenacia, speranza e umiltà, questo prezioso comandamento, dando fiducia al sapiente. Ma le anime belle e le generose creature che ho incontrato non sono state in grado di liberarmi, seppure di una semplice stilla, dal mio personalissimo e pressante dolore. Una cosa però l'hanno fatta: mi hanno insegnato a sopportarlo. Con pazienza, muti dialoghi, segnali arcani e, quando non era possibile altro, con la leggera carezza che ha accompagnato dolcemente i miei passi sul sentiero di una vita in discesa. 'La felicità, se condivisa, si raddoppia!', anche questo dice il saggio. Ma la felicità di chi? La anime belle e le generose creature da me adite, che ben sanno quanto lontano sia da me oggi questo stato di benefica gioia, ne hanno parlato al mondo, affidando al vento un rassegnato messaggio. Lasciamolo in pace. Se pace è!""""" -
Nina detta Ninì
La storia eccezionale e allo stesso tempo comune di Antonia Ragusa, detta anche Nina, o Ninì, passa di mano in mano attraverso un'intensa comunicazione tra donne, dando origine a una danza narrativa in cui più racconti scivolano l'uno dentro l'altro e il flusso dell'esistenza spazia tra sconfitte cocenti e insperati recuperi. Passando dall'Eden di una fanciullezza privilegiata e felice, alla crisi che travolge la sua famiglia nel secondo dopoguerra, fino ad arrivare a una personale e ambigua caduta agli inferi, la protagonista è costretta a sperimentare finalmente se stessa, mettendo in campo le proprie risorse, la propria capacità di adattamento, offrendosi a sorprendenti trasformazioni e a un'audace epifania dell'amore. -
Donne contro la violenza. Artiste nella grande guerra
Con gli uomini al fronte, nel corso del primo conflitto mondiale le donne si ritrovarono a tenere le redini di una società in cui, fino a quel momento, avevano avuto un ruolo marginale, trovando la forza anche di gridare il loro ""No"""" alla """"Grande Guerra"""" che stava piagando l'Europa e non solo. Molte di queste pacifiste-femministe avviarono campagne per la diffusione di uno spirito pacifista e per la promozione dei diritti civili, e a dare voce a tali istanze furono soprattutto donne impegnate nel campo delle Arti, pronte a solidarizzare con le compagne dei paesi nemici nella ricerca di quanto, nella mostruosità della guerra, rimaneva di umano nell'uomo. Il presente volume indaga le loro biografie e ne ricostruisce visioni artistiche e pensiero, anche attraverso le loro stesse parole."" -
Percorrendo la via Papale. Storia, società e architetture di Roma rinascimentale nei Rioni di Ponte e Parione
Il presente volume propone una lettura della città di Roma in relazione ai Rioni di Ponte e di Parione, zona attraversata dalla Via Papale, tradizionale percorso delle processioni pontificie che andavano dal Vaticano verso il Laterano, il cui tratto conservato corrisponde alle attuali vie del Banco di Santo Spirito, dei Banchi Nuovi e del Governo Vecchio: un'area che ha coinciso per secoli con l'Urbe stessa. I dati sulla popolazione e sui mestieri praticati, ricavabili dai censimenti precedenti il Sacco di Roma del 1527, hanno consentito di definire le peculiarità dei due Rioni suddetti: Ponte denota una vitalità più ""moderna"""" e consumistica, grazie alla circolazione di denaro collegata all'attività dei Banchi e alla vicinanza della Corte Vaticana, mentre Parione presenta un carattere più popolare, per via dei suoi mercati, nonché """"tradizionale"""", per la presenza di palazzi di importanti famiglie romane e di attività culturali legate alla stampa di libri. Questo tratto di strada è dunque un prodotto dello stretto legame tra tra gli uomini, le case e la strada e tutt'oggi si riscontra la permanenza di alcuni atteggiamenti sociali caratterizzanti quella società e quello spazio urbano."" -
Dal repertorio uno
Della vasta quantità di lettere, scritti e poesie che Vincenti ha lasciato, emerge la grande importanza che assume, nella sua opera, la scrittura. Per l'artista essa diviene, ben presto un simbolo, l'espressione della propria emotività. Firmerà le opere della maturità, giocando con le lettere e le parole (VescoVI), anagrammando proprio un frammento di una sua poesia. La scrittura è un mezzo per riordinare quel repertorio di immagini che si aggirano dentro la sua mente. Nel linguaggio poetico e nella scrittura, Vincenti cerca di trovare risposta al bisogno di rendere il suo operato accessibile a chiunque vi si voglia avvicinare, pensando che il significato di un'immagine accostata a una parola possa risultare di più semplice comprensione. Le sue poesie, che l'artista-poeta suggeriva di leggere ""col pensiero"""" affinché le parole scorressero """"libere sotto gli occhi"""", insieme ai numerosi disegni, graffiti, tavole e collage, contribuiscono a definire la cifra del suo operato artistico."" -
Le nuove?architetture non abitative per Roma. Riflessioni suggerite da una visita al MAXXI
La serie di edifici a finalità non abitativa realizzati a Roma negli ultimi decenni ha offerto lo spunto per alcune riflessioni di carattere generale sul rapporto che si è venuto a creare tra questi complessi edilizi e la città, riproponendo il più generale dibattito sull'opportunità di porre a confronto le peculiari caratteristiche del tessuto della città storica con quelle dell'altrettanto peculiare cosiddetta ""architettura moderna"""", caratterizzata da differenti linee di ricerca."" -
De Aegyptiaca Natura. Animali, vegetali e minerali nella vita quotidiana e nella religione dell'antico Egitto
I tre regni della Natura hanno avuto una pari importanza nella vita quotidiana e nel pensiero religioso degli antichi Egizi: gli animali erano fonte di nutrimento, mezzo di trasporto e componenti del simbolismo religioso. Alberi e piante stavano, di fatto, al centro del sistema economico egiziano, fondato per il 90% sull'agricoltura, mentre minerali e metalli venivano utilizzati come materiali da costruzione, per produrre utensili e per la fabbricazione di prodotti cosmetici e articoli di gioielleria. Il presente volume, lungi dal voler costituire una trattazione sistematica ed esaustiva della materia, evidenzia alcuni tra gli aspetti più significativi di questo mondo variegato e multiforme. A movimentare e arricchire la trattazione vi sono, tra l'altro, vari excursus in forma di riquadri, all'interno dei quali vengono sviluppate delle ""variazioni sul tema"""" che approfondiscono alcuni aspetti insoliti e suggestivi dei vari soggetti, ripercorrendone spesso l'evoluzione attraverso le varie epoche."" -
Biagio Rossetti e il suo tempo
In occasione del quinto centenario della morte dell'architetto Biagio Rossetti (1447?-1516), presso l'Università degli Studi di Ferrara è stato organizzato un convegno internazionale con l'obiettivo di indagare, secondo un'ottica interdisciplinare, la sua figura e le sue opere, i relativi contributi della storiografia tra XIX e XXI secolo, la storia urbana e la cultura artistica della Ferrara rinascimentale. Particolare interesse è dedicato alle ricerche che affrontano coeve esperienze architettoniche e interventi a scala urbana paragonabili all'Addizione promossa da Ercole I d'Este (1471-1505), con lo scopo di rintracciare possibili relazioni tra committenti, artisti e architetti attivi in altri contesti geografici e i circoli culturali e architettonici a Ferrara tra Quattrocento e Cinquecento. -
Trasformazioni del porto di Fano nel XVIII secolo
A partire dalla seconda metà del Seicento, il progressivo indebolimento del papato sul piano internazionale impose una razionalizzazione della spesa statale che spostò rapidamente gli interessi del governo pontificio da Roma alle province, dando presto vita a un efficiente sistema di movimentazione delle merci. Durante tale periodo vennero intraprese azioni di modernizzazione delle proprie infrastrutture e a distinguersi furono soprattutto le comunità adriatiche, che avviarono numerose opere ad usum publicum preziose per il rilancio dei commerci. In tal senso, la rifondazione del porto di Fano fra il XVII e il XVIII secolo rappresenta un interessante caso di studio. Attraverso una costante azione di rinnovamento, l'amministrazione fanese tentò nel corso del Settecento di trasformare lo scalo marchigiano in un centro ""nodale"""" per gli scambi e """"strategico"""" per le comunicazioni. Famosi ingegneri e architetti, come Cornelio Meyer, Eustachio Manfredi, Pietro Paolo Gabus, Romualdo Valeriani, Antonio Felice Facci, Gian Francesco Buonamici, Carlo Marchionni, Carlo Murena, Virginio Bracci, Sante Vichi, assieme ad altri specialisti, svolsero un ruolo centrale nel dirigere il cantiere.""