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I salti del grillo
Ero in quinta elementare. Ricordo che, di notte, nei miei sogni di bambina decenne, si intrufolava, saltellando, un grillo e tutto è cominciato da lì! ""I salti del grillo"""" sono racconti scritti lungo l'arco di un ventennio, a partire dal 1991, e rappresentano momenti magici d'incontro della realtà con la fantasia, importanti per i personaggi, gli ambienti e gli eventi che ho vissuto o solo immaginato, ma nei quali ancora oggi mi identifico. I racconti sono collocati in due diverse sezioni del libro, """"Ognuno al suo posto"""" e """"Fuori posto"""", perché rispondenti a una diversa prospettiva di scrittura che asseconda lo sguardo nel suo spingersi oltre i fatti, oltre le parole. Il filo conduttore è, semplicemente, il piacere di raccontare che, insieme a quello di leggere e poetare, ha dato sapore alla mia vita."" -
Il vangelo si fa preghiera
[...] è nel carcere che don Franco tocca la ""carne di Cristo"""" oggi. È in questo stesso spirito che egli legge il Vangelo. Questa lettura mi sembra che si avvicini molto alla lettura popolare della Bibbia, fatta dalle comunità di base del Brasile. La Parola, se ascoltata, pregata e vissuta, cambia le persone, ma deve poi spingerle a cambiare le strutture di morte. È fondamentale questo saper legare fede e vita. È quanto emerge anche da queste riflessioni di don Franco, un prete che sa legare fede e vita. (Dalla presentazione P. Alex Zanotelli)"" -
I volti del libro rosso
Il libro raccoglie i contribuiti di diversi studiosi intorno al tema del Libro Rosso di C. G. Jung, e invita a riflettere su tematiche che toccano l'Anima individuale e l'Anima del mondo. È una chiave, questo volume, che apre con delicatezza e umiltà, lo scrigno prezioso del Libro Rosso; esplora la molteplicità dei suoi Volti con la coscienza che, di fronte ad un'opera di tale valore, il compito che spetta allo studioso della Psiche nella sua totalità è arduo e complesso. Questo volume è un seme piantato nella terra della conoscenza dei simboli, delle immagini, dei miti, partendo dalla vita personale di Jung e dalle sue contraddizioni come uomo e studioso, con lo scopo di stimolare il senso della ricerca in un mondo che, mai come oggi, pone continue domande riguardo all'esistenza umana. Aprire lo scrigno del Libro Rosso, comporta innanzitutto una riflessione sul mondo interiore di ognuno, vera e propria pietra angolare da cui partire per comprendere il mondo dell'Altro: questa consapevolezza si snoda in maniera sinuosa e danzante lungo i sentieri dei Volti del Libro Rosso. -
Lo spettro
Elio, Lucia e gli gnomi del Bosco Tagliato sono i protagonisti della storia fantastica di Anna Bruno, che rivolta la Terra come un calzino, con la volta celeste sostituita da una cupola di terreno e gli abitanti condannati a vivere come talpe. Al centro della vicenda si muove anche l'amico Artesio, con il suo spettro, alla continua ricerca di una soluzione che riporti il Sole a illuminare di nuovo la terra. Tutti insieme devono difendersi da una banda di folletti malefici capeggiati da Sciacallo e al servizio di Fosco, un malvivente che nel buio perenne ha trovato l'ambiente ideale per le sue malefatte. E c'è la vecchia Sequoia con i suoi cinquecento anni, c'è lo Sfiatatoio con la sua leggenda e c'è Tilt l'extraterrestre, tutti a contribuire al procedere della storia che avrò scritto per i ragazzi, ma, vi assicuro, mi cattura ed emoziona ancora, soprattutto con i suoi squarci di realtà illuminati dalla fantasia. C'è la Terra da salvare, proprio come oggi. La fantasia non è mai troppo lontana dalla realtà! -
Gli anelli della memoria
Il ritrovamento casuale di un anellino, dalla foggia strana, darà il via a un'avventura che porterà Luigino e Luca, due intraprendenti fratelli, a incontrare il popolo dei folletti proprio nel momento in cui è alle prese con seri problemi di sopravvivenza. Dal passato si riaffacciano vicende sospese controllate dal malvagio Kristofer, un alchimista centenario che mira al tesoro dei folletti e si serve, per raggiungere il suo scopo, dei Senza memoria che vagano alla ricerca della perduta identità. Tra cunicoli, spelonche, sfere di cristallo, immagini prigioniere di specchi, la storia si veste di fantasia, il condimento della vita. L'anellino trovato non è sufficiente a ridare serenità ai dodici clan che compongono il popolo dei folletti e i ragazzi dovranno impiegare tutte le loro energie per ripristinare l'antico equilibrio che permetterà di andare incontro a tempi migliori, non solo ai folletti, ma all'intera umanità. -
Favole alla riscossa
L'agnello che non teme il lupo; il corvo che non lascia cadere il formaggio; il cervo che sfugge al leone; la rana che non scoppia: non sembrano gli stessi animali delle favole che conosciamo, eppure lo sono, ma l'esperienza li ha indotti al cambiamento per non soccombere. Può anche succedere che l'esperienza non insegni e allora il cane vanitoso perde ugualmente il pezzo di carne, il corvo superbo viene scacciato e la cornacchia presuntuosa non sfugge alla cattura, ma in loro soccorso interviene la compassione e la salvezza è assicurata. Favole rivisitate, da leggere con occhi nuovi, e poi una scorribanda di animali tra i versi di filastrocche che invitano a sorridere e a riflettere. -
Anime come le nostre
"Con quest'opera racconto gli anni di transizione tra la fase iniziale della maturità, cominciata col mio trasferimento all'estero e quella odierna, di maggiore stabilità interiore. Il filo conduttore è comunque e sempre il potere della parola, di quella salvifica, di quella non detta e di quella che so che mi verrà in soccorso, quando necessario, negli anni a venire. In questa raccolta ho selezionato le poesie degli ultimi nove anni, durante i quali non ho scritto molto, ma non ho mai abbandonato l'amore per la poesia. Nelle varie sezioni ho raccolto le poesie per tematiche. L'ispirazione datami da anime belle e complesse, la malinconia per la mia patria, e poi l'amore, la paura dell' abbandono, la rinascita e la speranza dopo il dolore, sono le tematiche che hanno caratterizzato i versi di questi anni. I tre racconti della versione prosa seguono la tematica della comprensione di sé, della propria situazione esistenziale e del cambiamento interiore e pratico che ne segue.""""" -
Il silenzio per amico
Paola è una dodicenne che, per necessità familiari, ogni giorno rimane sola in casa per due ore al suo ritorno da scuola. La solitudine la porta a ""incontrare"""" il silenzio e a sentirlo amico, ma ciò le fa perdere di vista la realtà, condizionando il rapporto con coloro che la circondano. Sarà l'incontro con Giacomino, un bimbo sordomuto che necessita delle sue attenzioni, a farla uscire da quella condizione esistenziale nociva per la sua crescita. Altri incontri attendono Paola e contribuiranno a farle prendere coscienza delle sue potenzialità creative e umane, lontano dal silenzio da cui si era fatta rapire, vicino agli altri da conoscere e aiutare per meglio conoscere e aiutare se stessa."" -
Beatrice cercamore
Cresciuta nella ricchezza da genitori praticamente assenti, Beatrice è una bimba insoddisfatta e pretenziosa, che non ha avuto una vera fanciullezza. Anni di convivenza disamoratale hanno insegnato a vivere tra dispetti e capricci, incapace di rapportarsi agli altri e ad agire in modo corretto. Nella solitudine di Beatrice c'è la presenza pressoché costante di Lara, la cuginetta cresciuta tra mille attenzioni, serena e socievole, disponibile finanche a lasciarsi imporre giochi e decisioni. Beatrice vorrebbe essere giudiziosa e assennata, riscuotere simpatie, non essere sola, ma ha bisogno di aiuto e a offrirglielo è zia Mina, che rappresenta il suo ideale di madre. Un incidente mette in discussione la vita familiare e Beatrice si trova a dover rivedere la sua posizione di figlia e a operare delle scelte di vitale importanza. È tempo di scoprire che la vita offra continuamente opportunità di riscatto, rinnovamento e crescita, a saperle riconoscere, a saperle cogliere. Età di lettura: da 9 anni. -
Alla ricerca delle parole perdute
L'infanzia di Giannino è stata arricchita dalla presenza di un nonno che fino all'ultimo momento di vita ha avuto per lui in serbo storie da ricordare, ma una folata di vento impedisce al bambino di cogliere proprio le ultime parole, le più care e preziose. Uno sconosciuto personaggio suggerisce a Giannino la possibilità di recuperare le parole perdute. Ha inizio un viaggio in un bosco che si rivela dimora di creature misteriose. Il nonno si chiamava Narciso: chi mai gli avrà portato via le ultime parole? -
Il mondo di Peppino
Bambino allegro, irrequieto e rumoroso, insofferente alla scuola e ai doveri che comporta, Peppino ama la campagna nella quale è immersa la casa che condivide con la sua numerosa famiglia. L'orto è il luogo ideale per le sue avventure che lo vedono disbrigarsi con estro e simpatia tra le attività di contadino in erba, allevatore di galline, protettore di volpi, ma anche apprendista muratore, all'occorrenza. Un'estate all'insegna dell'amore per la natura scorre tra le pagine del libro e Peppino, con sensibilità, umorismo ed eccezionale intraprendenza, ne è l'indiscusso protagonista. -
Nonno giocattolo
Il nonno di Fabio è stato una presenza importante nella vita del suo nipotino, ma con il tempo ne è diventato solo spettatore. Amicizie e interessi nuovi hanno assorbito il tempo e le energie di Fabio, che del nonno ora percepisce solo un'apparente invadenza. Un'iniziativa scolastica darà l'occasione per mettere in atto un espediente simpatico e originale, carico di valore simbolico e capace di ridare il giusto valore a persone e cose. Età di lettura: da 9 anni. -
Al di là del cuore
In un'oscura sera di luglio, Giovanni Salemme è caduto fuori dal tempo. Ora abita il tempo dell'eternità. I suoi versi, ritrovati oggi, vibrano di incanto e di tensione verso il bello, tutto il bello dei suoi ventotto anni. Erano molte le passioni che lo animavano; una profonda sete di conoscenza, un'incrollabile curiosità verso le cose, i luoghi, le persone. Amava la poesia medioevale, Giovanni. Il motivo che ha spinto la famiglia a far nascere questo volumetto è da ricercarsi nella volontà di avvicinare sempre più Giovanni a tutti e di mantenere vivo il suo ricordo perché «Sol chi non lascia eredità d'affetti/ Poca gioia ha dell'urna». -
L' albero che del vento s'è fatto una ragione
"Sono sette le sezioni in cui ho ritenuto opportuno inserire quanto scritto dal 2005 a oggi e che rappresenta il mio mondo interiore, con ciò che vi si agita e urge risposte, e la realtà che lo invade e si propone, con il suo carico di dolori, dubbi e paure, ma anche speranze, certezze e coraggio.La personale percezione del Tempo investe il crescere e il trasformarsi dei sentimenti, il succedersi delle stagioni, il suo stesso fluire nel mentre si inarca, si contorce e arretrare tra i versi. E con il Tempo germoglia la Parola, con il suo fascino di segrete e misteriose suggestioni, creando formule magiche che hanno il potere di investirla di molteplici significati nel suo rincorrersi libero e nel bacio seducente delle rime. Ogni poesia ha un suo respiro, breve o lungo che sia, e ogni volta mira a essere concerto di emozioni perché strumento accordato mi sento con l'intimo pulsare del firmamento.""""" -
Il canto di un nido
Cento poesie in cui descrivo, attraverso la parola, il mio navigare incerto, avventuroso, affettivo, tacito ed urlante, che mi rappresenta. La mia percezione del Tempo, delle Stagioni e della Natura si materializza attraverso i versi. Il trasformarsi dei sentimenti, il succedersi dell'emozioni, il suo stesso fluire nel mentre inseguono le orme del Vento: germogliano, maturano e crescono attraverso questi versi effusi. Ogni poesia ha un suo vissuto, breve, intenso, lungo, sofferto, amato, voluto, perché ""Come nuvole sparse, io sono""""."" -
Le nutrici di se. Un viaggio nella complessità generativa
Le autrici hanno percorso un viaggio di esplorazione nel desiderio di maternità in cui è accaduto loro di intravedere una nuova occasione per ripensare le categorie di riferimento sull'argomento. La mancanza dalla quale sono partite, da esperienza personale, si è trasformata in un'occasione di incontro, di crescita e di confronto che ha permesso di ridefinire la loro soggettività e di riscrivere la loro affettività. Ne è venuto alla luce questo volume: storie personali si sono intrecciate con le storie di altre donne, la cui riscrittura in forma evocativa attraverso l'uso del mito apre a una visione originale e universale. -
Nel solco della vita
«Avevo poco più di cinque anni quando i miei genitori si trasferirono all'altro capo della città, in una casa popolare che per noi otto, abituati a vivere in due stanze, sembrava una reggia con le sue quattro stanze, gli accessori e due terrazzi. Tuttavia a me non toccò abitarla! Zia Maria, sorella di mamma, ""signorina"""", impiegata nell'ufficio postale della città non voleva saperne di restare sola nella sua casetta, nello stesso cortile dove io ero è vissuta con i miei fratelli sin dalla nascita ». Nel solco della vita è una raccolta di racconti che trabocca di sane passioni, quelle che hanno guidato l'autrice come un faro attraverso tutta la sua vita. Conoscendo, fino in fondo, il male, ma anche tanto bene inaspettato."" -
Sudori inediti. Nuova ediz.
La poetica di una cultura antagonista che rivendica il diritto di militanza delle parole, coerente alla biografia dell'autore, che trovi a far teatro in una manifestazione, in una scuola, in un carcere o in una struttura sociale o psichiatrica. Poesia luogo di ricerca formale ed espressiva, ma anche di memoria, testimonianza e narrazione delle lacerazioni e dei rivolgimenti esistenziali, sociali e ambientali in atto; per guardare a noi stessi e al mondo oltre la nebbia del pregiudizio e dell'ipocrisia, per dare voce poetica all'umanità sofferente, di cui il poeta è parte. Scrittura ""figlia di una terra in tumulto, dove l'incanto, il canto e la protesta non si arrendono mai, dove l'odore dei caffè, del basilico e del mare si mischiano a quello della povertà, del sangue e delle discariche""""."" -
Balzi ribelli
Un moto neopoetico, una spregiudicata ricerca formale che si contamina di linguaggi sperimentali, narrativa e impegno civile. Parola che non teme di affondare come un bisturi nelle piaghe dell'umanità e di mettere a nudo contraddizioni, vizi e storture delle nostre esistenze e del mondo, fondendo la lirica alla cronaca, la meraviglia alla bestemmia, la memoria all'ironia, l'urlo al sussurro, il delirio visionario alla cruda realtà. Una poetica autentica, magmatica, radicata nello spirito vulcanico e nell'arte performativa del popolo partenopeo. Un antidoto contro lo strapotere omologante dei media, un'irriducibile autonomia espressiva e di critica sociale che svela la palpitante verità oltre le veline dell'apparenza e della propaganda del pensiero dominante. Ai poeti non si comanda, a loro conviene restare liberi e veri. -
Morfeologie. Racconti
«Esiste un tipo di narrativa che, sul modello della filosofia, ma anche della musica e di altri ambiti artistici che mettono in connessione la ragione e l'immaginazione, esplora le zone di confine e si nutre di contrasti, ambivalenze ed ossimori oggettivi e concettuali, in seguito ristrutturati e restituiti, mutati, trasformati nel senso e nell'essenza», ha scritto il critico Ivano Mugnaini parlando di Sogniloqui (2018). Con Morfeologie , ancora 12 brevi racconti, Stefano Taccone riprende quel filo basato sulla giustapposizione tra sogno e commento. Morfeo è la divinità del sonno e dei sogni. Il suo nome deriva dalla parola greca che indica il concetto di forma. Il lavoro onirico è un plasmare forme in continuo divenire. «Mi affaccio con le mani nei capelli, aspettandomi già di vederla a terra morta spiaccicata e io in manette. [...]. Invece [...] sembra scomparsa lasciando una misteriosa nuvola iridescente al suo posto».