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Palme di velluto
"Arpe gioiose incantano silenzi sbiaditi dal tempo e s'inerpicano sulle pendici che accarezzano idee smerigliate di fuoco."""" (Prefazione di Carmine Chiodo, presentazione di Anna Maria C. Colabraro)" -
Una piccola storia. Un viaggio nell'interiorità dell'anima
Francesco Liberti, inviato per un reportage a Santa Maria degli Angeli, incontra Marie Louise, una giovane consacrata, con la quale instaura un'intensa amicizia. Marie Louise è presa da tanti dubbi... -
L' amore per la vita canta la natura
Questa raccolta, nata da tanto tempo, vuole esprimere l'amore verso l""altro ed elevare la bellezza della natura, che insegna a trovare un piccolo spiraglio di luce ovunque, accontentandosi delle piccole cose con fede nel cuore, e a guardare al di fuori di se stessi con umiltà, senza fissare unicamente la propria immagine allo specchio. Alla gente che in questa società corre sempre, a volte senza meta. 'L'amore per la vita canta la natura' chiede di guardare il cielo e considerare il nostri"""" vivere sulla terra un pellegrinaggio, in cui tutto il bene fatto rimane indelebile nei ricordi di ciascuno, in quanto l'amore vince ogni cosa, anche la morte, come è stato per il nostro Creatore."" -
Concorso di bellezza
"La vostra bellezza non si arresterà domani sera se non sarete elette, ma continuerà con la vostra gioventù e di pari passo con la vostra vita. Non dimenticate di ringraziare il Signore ogni giorno per avervi regalato la bellezza... Dio provvede anche adesso. In un modo o nell'altro, alla finalissima dobbiamo arrivare, mannaggia il diavolo zoppo!""""" -
Le chiese di Chiaravalle secondo un atto notarile del 1695. Con note riguardanti anche l'abitato e le modalità delle sepolture dell'epoca
L'autore, riprendendo la descrizione delle Chiese di Chiaravalle, oggi non più esistenti, fatta in un atto del 1695 dal notaio Andrea Catari, con l'ausilio di ruderi, di resti di sepolture umane, di denominazioni delle zone e della tradizione, ha cercato di localizzarle nel territorio. Poiché per alcune delle chiese nell'atto Catarisano risultano indicate le distanze dal centro abitato, la loro localizzazione ha consentito di stabilire con sufficiente certezza ""il centro abitato"""" di Chiaravalle al 1695, costituito dall'attuale Rione Cappella e/o Vignale, dal Rione Cona e da altro agglomerato intorno alla Chiesa Matrice e al Castello. Il dato offre un punto fermo ed è storicamente essenziale, perché smentisce l'insostenibile tradizione secondo la quale l'abitato di Chiaravalle, prima del terremoto del 1783, era nella vallata dietro il Castello. Una particolare attenzione è stata riservata alla Chiesa Matrice, fin da allora parrocchiale, che esisteva già nel posto attuale, ma con l'ingresso principale da est, poi ricostruita, dopo il terremoto del 1783, con l'ingresso principale da sud. Infine, considerati i resti di ossa umane tuttora esistenti presso le Chiese di Santo Spirito e Santo Biagio, sono state fornite notizie sulle sepolture nelle varie epoche: urbane ed extraurbane, presso e nelle chiese, nelle fosse comuni discoste dall'abitato e negli attuali cimiteri."" -
Si può fare!
"Si può fare!"""" è un lungo ragionamento su cosa si possa e si debba fare per sviluppare l'economia della Lucania. Un libro scritto in perenne competizione tra le ragioni del cuore e quelle della testa, poiché se è vero che è il cuore che indica le soluzioni che la ragione non vede è la testa che deve poi elaborare queste soluzioni in proposte e in percorsi concreti. Quello che viene fuori è un alternarsi tra il saggio e il testo scientifico, in cui entrambi svelano un unico assioma: """"per la Lucania un'altra storia è possibile!"""". In appendice la lettera aperta ai giovani lucani di Pietro Ichino." -
Verso Betlemme. Riflessioni sul Natale
Da quando Dio è entrato nella storia, il tempo ha iniziato un nuovo cammino. Esso è stato indicato da alcuni pastori, che durante la notte vegliavano i loro greggi nei pressi di Betlemme. Da quando, in quell'accampamento notturno, quei semplici custodi del gregge, abbagliati dalla luce dell'angelo, decisero di andare a Betlemme, tutta l'umanità è in viaggio verso l'antica ""città di Davide"""". In questo centro, costruito lungo antichissimi sentieri carovanieri, sembra che Gesù cammini ancora per le sue stradine; s'avverte ancora fortissima e vibrante la sua presenza fra i vicoli stretti, dove è segnato in tante lingue il luogo della sua nascita. Da credenti, camminiamo anche noi verso quel benedetto luogo, ove il forte si è fatto servo del debole, l'eterno è sceso fra le età dell'uomo, l'infinito è contenuto nel frammento. A Betlemme si è attuato l'impensabile di Dio; là è il perno che segnò un prima e un dopo nel conto degli anni."" -
Racconti. Le storie raccontate dagli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado
"Il progetto 'Una scuola per la democrazia' ci ha offerto l'opportunità di compiere un percorso di lettura espressiva e scrittura creativa. È difficile raccontare in poche righe il lavoro fatto insieme ai bambini per realizzare quello che agli occhi di un estraneo al percorso potrebbe sembrare solo una raccolta di testi di vario tipo. Ancora più difficile è rendere l'idea di quanto sia stato complicato rompere i lucchetti della fantasia! Ore dinnanzi ad un foglio che si ostinava a voler rimaner in bianco! Poi, in soccorso, il grande Gianni Rodari [...], con la sua 'Grammatica della Fantasia', che egli offre a tutti, insegnanti e genitori, come un ricco e originale repertorio di tecniche per sviluppare la creatività. Egli, in questo modo, svela i meccanismi del suo lavoro e lo fa perché crede fermamente nel valore educativo della creatività per lo sviluppo intellettivo del bambino. Il suo è uno stimolo per gli insegnanti, ma anche per i genitori, a inventare e costruire storie, a destrutturare e ristrutturare il pensiero e l'immaginazione dei bambini, a creare curiosità e avventure mentali che alimentano la flessibilità della mente e in tal modo prevengono la formazione di stereotipi e pregiudizi."""" (dall'Introduzione)" -
Frammenti di stelle. Opera postuma. Silloge poetica
Maria Macrillò in Commodaro nasce a Palermiti (Catanzaro) il 27 gennaio 1940. Studia nell'Istituto Maria Ausiliatrice di Soverato conseguendo il diploma magistrale. Dal I960 al 1987 insegna, prima, nelle scuole popolari di Palermiti e, ancora universitaria, nella nuova Scuola Media di Chiaravalle Centrale; quindi, vincitrice di concorso, prima, nelle Scuole Elementari, e, poi, di quello a cattedra nella Scuola Media, insegna sempre a Palermiti, dopo un anno di tirocinio nella Scuola Media di Fabrizia. Dal suo matrimonio, avvenuto nell'agosto del 1962, nascono due figli, Domenico, oggi magistrato, e Giuseppe, oggi avvocato. Il 1985 viene eletta Sindaco di Palermiti, continuando a prodigarsi generosamente per la sua gente. Muore improvvisamente il 3 agosto 2005, presso la Clinica S. Anna di Catanzaro, dov'era stata ricoverata d'urgenza il 1 luglio precedente. Così la dipinge, in tono scherzoso, una sua collega, Ada Principe, in una strofetta tetrastica del 20 novembre 1974, scritta di getto: ""Maria, carina, fresca 'pagnottella', chiacchierona, affettuosa, assai vivace non ha complessi perché sa che è bella; ama il lavoro e poi... cantar le piace""""."" -
La guida calabrese dei fratelli Bandiera. Vita straordinaria di Giuseppe Meluso
La presente monografia analizza l'ambiente sociale, politico e culturale del centro Silano di S. Giovanni in Fiore, nella prima metà dell'Ottocento, sullo sfondo delle lotte sociali per il riscatto delle terre demaniali usurpate e in contemporaneità col più magnanimo episodio risorgimentale, quell'improvvido tentativo di riscatto nazionale guidato dai fratelli Bandiera, che si concluse tragicamente sul colle silano della Stragola. Nel contesto è delineata la figura dell'unico personaggio del luogo, che fu fedele compagno e guida dei fratelli veneziani, ""ricompensato"""" a posteriori con ricorrenti pregiudizi, nati dall'interpretazione critica della bibliografia insipiente e settaria ottocentesca."" -
Francesco una storia fantastica
Il testo racconta la storia del santo calabrese ""Francesco di Paola"""", ed è rivolto a piccoli lettori dai 9 ai 14/15 anni. Il linguaggio usato è rispondente alle esigenze dei ragazzi di quell'età; infatti offre un percorso che privilegia la curiosità, la fantasia e l'immaginario. Il titolo stesso """"Francesco, una storia fantastica"""" è stato pensato proprio per affascinare e, quindi avvicinare i ragazzi, nel conoscere Francesco e scoprire poi, quanto di meraviglioso e straordinario accade nella sua vita, dalla sua nascita fino agli ultimi giorni. Età di lettura: da 9 anni."" -
Porta Aurea. (Per amore di Eufemia)
Il respiro della grande Storia, l'agonia della gloriosa Bisanzio, tra l'orda assediante ottomana e gli ultimi splendori di una civiltà millenaria, ormai al tramonto, fa da sfondo alla piccola storia d'un esule in fuga dalla città dei padri alla ricerca dell'amore perduto. Costantinopoli, Salonicco, Corfù, Otranto e San Nicola di Casole sono le tappe di un viaggio verso la rifondazione di vita, fino allo sperduto feudo di Maida in terra di Calabria. La narrazione, percorsa da un esile filo, giallo, dispone il lettore a rintracciare i sentieri di mente e di cuore d'un uomo del XV secolo, tra gli incensi delicatissimi della religiosità basiliana e il sottilissimo immaginario erotico femminile, in una lingua patinata d'antico sia nell'impianto sintattico, che nelle suggestioni figurate. -
Ritratto d'epoca
Ritratto d'epoca narra una vicenda vissuta da Lino a Roma, intorno agli anni Sessanta, durante il suo periodo universitario. E l'epoca del boom economico! In una società che si adagia nel lusso, che si realizza nella conquista del prestigio personale e decade nella mollezza dei costumi e nella corruzione morale, Lino, emigrato a Roma dal meridione d'Italia, attratto dalla curiosità del nuovo e dal senso dell'avventura proprio del ventenne dalla prorompente vitalità, rimane coinvolto in una vicenda in cui rischia di perdersi irrimediabilmente. Lino, grazie ai suoi sani principi inculcatigli dalla famiglia e ai sinceri consigli di un amico molto più anziano di lui, ritrova alla fine la forza di sfuggire alle insidie che lo circondano, ritornando in se stesso e riconquistando la identità. Con rinnovato entusiasmo riprende il suo cammino, temporaneamente interrotto dalle lusinghe di una vita allettante quanto ingannevole, cui riesce a voltare le spalle per sempre, riprendendo a studiare con rinnovata energia e senso di responsabilità. -
Il vento della nostra giovinezza. San Leonardo dal dopoguerra agli anni '50
Alcune case, sparse senza un apparente disegno su delle balze bizzarre, sferzate implacabilmente dal vento, i burroni, i prati sono gli elementi di uno scenario ""primordiale"""" che in pochi anni muta. Una intensa cementificazione, un'edicola, un cinema, un bar, un albergo, dei """"giardinetti"""" e così una zona di """"frontiera"""" si accinge ad acquisire lo """"status"""" di rione. In questo quadro, una generazione di ragazzi del dopoguerra percorre a briglia sciolta l'avventura dell'infanzia e dell'adolescenza."" -
Luci della ribalta cittadina. I circoli di palazzo Riario Sersanti di Imola tra la fine dell'Ottocento e la fine del Novecento
Lo studio è dedicato all'attuale Circolo Sersanti che, nato come Circolo Imolese, ebbe l'immancabile Giuseppe Scarabelli come primo Presidente. Racconti di feste, balli, riunioni, giochi di carte, amicizie, amori; ""Trattenimenti civili e sociali"""" che corrono parallelamente alle vicende della storia politica e sociale imolese e che ebbero nelle sale di Palazzo Sersanti - oggi di proprietà della Fondazione - una adeguata scenografia."" -
Wizard l'avventura di Merlino
Cinque ragazzi americani si apprestano ad ascoltare un vecchio cantastorie che gli racconta di Merlino, ma non è ciò che sembra quel che si racconta. Francicie (dalla pronuncia Fransisi), desidera diventare medico di corte del regno Visaro, ma appena accadde tutto ciò, la vita di tutti mutò in una lotta per il dominio del mondo. Francicie e il suo allievo Pin riusciranno a sconfiggere l'Oscurità di Mordag e dei suoi seguaci? A volte un dono è una maledizione per se stessi! Età di lettura: da 10 anni. -
1946-2016 le cartoline delle Alfonsine le fotografie di oggi
Siamo gli ultimi di quella generazione che ha usato le cartoline. Quella generazione che sorrideva all'arrivo del cartoncino illustrato che diceva: baci, saluti, ti penso... Le cartoline arrivano da posti lontani, raramente esotici, spesso pezzi di una Italia bella e sconosciuta. Poi avevi l'orgoglio della cartolina del tuo paese, per dire al mondo: ""Ecco ci siamo anche noi! Saluti da Alfonsine"""". Erano le cartoline che guardavi con più attenzione, che sceglievi con cura: in bianco e nero, a colori, ingenue, belle come la foto dei diciotto anni sulla patente che teniamo nel portafoglio da vent'anni. La cartolina racconta una cittadina, la storia ed il costume, lo sguardo dei suoi abitanti. Racconta il tempo e la memoria. Ad Alfonsine il circolo Filatelico """"Vincenzo Monti"""", da sempre attento alla ricerca ed alla memoria, non poteva tralasciare un aspetto così interessante. Nasce così una raccolta completa e suggestiva delle cartoline alfonsinesi dal dopoguerra ad oggi e grazie alla collaborazione del Foto Club Controluce di Alfonsine, la ricerca si è arricchita delle foto dell'oggi scattate dallo stesso punto. Come cercare il cambiamento, la crescita, il mutare di una fisionomia cara."" -
Itinerario per Sartelli. Guida alle opere pubbliche di Germano Sartellli
Una guida alla scoperta delle opere pubbliche di Germano Sartelli sparse nel territorio che più ha amato, osservato e vissuto. Un itinerario da Imola alla Vallata del Santerno, da Dozza a Faenza, che percorre piazze e strade, entra nelle chiese e nei cimiteri, scende nel lungofiume del Santerno, alla ricerca dei ""segni"""" inconfondibili di un artista sensibile e sapiente, interprete acuto dei fatti della vita e dell'arte."" -
Rimani
Poesie raffinate, non sempre di taglio gioioso, alcune profonde e amare... altre, metafore dell'incredibile efficacia spesso percorse da un refolo d'ironia, lente indispensabile all'autrice per osservare se stessa, la bellezza nelle minime cose e tutto ciò che è ""altro da sé"""". Una quieta infelicità sempre controllata e compensata dalla contemplazione e dall'ammirazione del bello mediante un linguaggio semplice, dal tono sommesso, come se ogni parola fosse l'ultima, """"rimani..."""", un'ampia scelta di poesie, anche per questa terza raccolta in italiano e dialetto, dopo """"nonostanteme"""" 2011 e """"cantoperchécisei"""" 2013."" -
Il fragolone di Imola
La storia della Sagra del Fragolone di Imola ha inizio dalla terra dei ""cento orti"""" dove gli agricoltori imolesi coltivavano soprattutto fragole che, per la grossezza dei frutti, sono sempre state chiamate """"Fragoloni"""". Ortaggi e frutta, terra e acqua unite alla vicinanza con la città, dove quotidianamente erano inviati i prodotti al mercato, hanno reso gli ortolani imolesi protagonisti nel panorama produttivo locale e non solo.""