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Parole tra le dita
"Nel ricordo di Antonella un'amica che il Covid si è portata via prima che scrivessi l'ultima poesia""""." -
Accordi
Una poesia che sa di mare. Di onde che filtrano la luce per sfiorare la terra e a volte attraversarla. Metafore. L'anima non è più della pelle e del corpo. Non è meno. La parola è un raccontare il delirio e il desiderio. Il centro di una ""cima tempestosa"""" nelle notti in cui il respiro diventa una """"sorpresa del pensiero"""" e si filtra con la percezione di una attesa. Una poesia in un intreccio di prosa. Un testo che ha del prosimetro il perimetro del cerchio. Allegoria in un gioco infinito che ha trasparenza di idillio. Il canto di Ma Raja è un tessuto sottile fatto di occhi - sguardi e carne - passione. Sensualità metafisica oltre il muro delle ombre che travalicano il Cronos della modernità. In questa poesia non esiste l'attuale ma il sempre pacificato con il passato diventato memoria indelebile. Sino all'ultimo verso o all'ultima parola il Vasco che compare è musica di stelle in un arder di luna. Una poesia immensa per l'immensità della poesia."" -
Il silenzio di ieri. Ediz. integrale
“Tra poco sarà anche ora di cena, ma non credo che mangerò. La casa ha il tuo odore. Del mio ce n’è sempre stato meno, forse perché sono stata io a essere venuta a vivere da te. Non abbiamo mai comprato una casa che fosse veramente nostra. Siamo sempre restati in affitto perché non volevi vincoli, non volevi “un unico luogo dove stare”; tanto dicevi che un giorno ce ne saremmo andati, che avremmo cambiato città, paese, ed effettivamente qualche mese fa te ne sei andato, ma solo tu, e più lontano che potevi”. -
Lo specchio dal riflesso azzurro
Emi, una ragazza buona e amante degli animali, viene catapultata in un mondo magico da Jeep, un gatto fatato. Lì dovrà affrontare alcune prove per poter ottenere un castello dove potrà ospitare e accudire tanti animali. Però durante questo viaggio Emi si troverà a dover fare i conti con chi mai si aspetterebbe di incontrare e che la porterà ad un finale inaspettato... -
Il volo del gruccione
La censura, Lyuba avrebbe voluto un po' di censura, stava lontana dalla televisione e usava Internet quasi esclusivamente per effettuare ricerche, ma era comunque sopraffatta da obbrobri, come l'esecuzione di una pena di morte o la visione di qualcuno che muore o è già morto, ma pure le dava fastidio quella specie di dolce spazzatura per lo più imitativa della cultura orientale, di chi senza arte né parte pretendeva di essere diventato un guru o un maestro o un coach o un tombeur de femme e pontificava tramite il buonismo col suo bastone di pirite: nel 1500 gli abitanti delle isole Salomone chiedevano il cappello ai marinai spagnoli, che erano giunti lì, in cambio davano il loro bastone d'oro che portavano appeso al collo, gli spagnoli pensarono di aver trovato un nuovo Eldorado, ma il bastone era di pirite e il cappello serviva agli indigeni perché era simile al copricapo che usavano i loro re, col buonismo accade la stessa cosa, tutti contenti senza sapere per cosa. -
Do dici stelle e tre caravelle. Una piccola storia in una nota. Ediz. integrale
Ogni estate - nel periodo più spensierato dell'anno - Teodoro interroga se stesso e, di notte, guarda le stelle del cielo sopra la sua amata laguna in cerca di risposte alle mille domande che affollano la sua mente. Sulle tracce di un'antica leggenda che gli ha rapito il cuore, farà di tutto per scoprire la terra natia di Kallon - un piccolo bambino naufragato sulla costa molti anni prima. Un corallo magico e di grande valore è la prima traccia che lo condurrà in un viaggio in mezzo al mare dove non sarà mai solo. Ma ritrovare il frammento di corallo è solo l'inizio di un'avventura che lo guiderà insieme ai suoi compagni di viaggio a svelare altri misteri e scoprire dolci melodie. Un vagare straordinario entro e oltre i confini dell'impossibile in cui tutti si ritroveranno per raccontare che il senso ultimo dell'esistenza e del cammino dell'uomo va cercato sempre nell'amore e nella danza relazionale con l'altro. Età di lettura: da 10 anni. -
Saggi scelti
L'attività letteraria di Lucia Bonanni - con particolare attenzione alla saggistica [...] - ha ricevuto commenti lusinghieri e apprezzamenti in termini critici, anche nel contesto di premi letterari che hanno, pertanto, messo in luce le indiscusse capacità esegetiche della Nostra, la fluente capacità discorsiva nonché la limpidezza dei ragionamenti che, privi di formalismi o impalcature ardimentose, possono essere recepiti da un pubblico esteso che scantona, pertanto, l'accademismo. Ed è questo, infatti, il punto di forza di tale volume di riflessi critici, di vibrazioni letterarie e di interscambi comunicativi tra autori, opere, fasi storiche, geografie fisicamente lontane ma non nel pensiero o nel ragionamento saggio e interattivo della Bonanni. La Nostra, con un procedimento di lettura delicato e al contempo assai approfondito, è in grado di avvicinarsi con garbo e onestà alla materia letteraria, scantonando superfetazioni e allontanandosi da letture restrittive, classiste o pregne di qualsivoglia orma pregiudiziale o di archetipo precostituito. -
Caleidoscopio d'emozioni
"Fin da piccolino sono sempre stato attratto da questo oggetto strano e magico: il caleidoscopio. Un oggetto che sapeva trasformare la luce in multiformi colori, in viaggi esotici e straordinari, in emozioni ricche di profumi e di fantasie. Un oggetto che ho sempre sognato, ma... non ho potuto mai possedere poiché costava troppo comprarlo. Allora sognavo... Immaginavo... Viaggiavo in luoghi lontani e misteriosi guidato dalle ali del sentimento e della fantasia.""""" -
Le pieghe dell'anima e storie di Sicilia tra l'800 e il '900 in Lentini-Francofonte-Vizzini
Piccole perle intrise di verismo, a raccontare la memoria dei nostri luoghi, la povertà, la condizione femminile, i drammi, la tristezza dei duri giorni delle angherie, i lampi di luce. Vincenzo Insolera ci riconsegna intatte le nostre radici, il quartiere dei bambini scalzi per le strade polverose e le grida delle comari, litigiose eppure assieme, le storie di sangue e sudore dei nostri genitori e dei nostri nonni, oramai mito per i sentieri delle stelle. E lo fa con racconti asciutti e brevi ma di rara intensità, con parole che nei ricordi e nei sogni tramandati riprendono forme e suggestioni. -
Amici per la pelle tra le stelle
Quel giorno entrava la primavera dell'anno 2222. Sulla collina ai margini della città, mille aquiloni colorati volteggiavano nel cielo per salutare l'arrivo della bella stagione. Compare vento, gonfio di orgoglio per essere stato chiamato a dirigere la festa, guidava le variopinte farfalle in una danza acrobatica mentre i bambini, felici, guardavano a bocca aperta e col naso all'insù l'insolito spettacolo. Età di lettura: da 4 anni. -
L' ultimo giorno trascorso con papà
Il primo giorno di primavera si era presentato sotto tutti i migliori auspici. L'aurora aveva illuminato tutta la Costa Azzurra, il mare e il cielo avrebbero avuto lo stesso colore, un magico azzurro pastello. Nizza era meravigliosa. Il profumo dei fiori del mercato aveva invaso l'aria fino al mare. La Promenade des Anglais già pullulava di gente che, fin dal primo mattino, aveva invaso l'incantevole passeggiata lungomare. Anche Roland, anziano emigrante italiano, si apprestava a uscire da casa. Abitava solitario, vedovo da dieci anni nei pressi dell'Acropoli. Sarebbe sceso passando per place Garibaldi, transitando poi per place Masséna, fino a raggiungere il mare. Lo aspettavano due suoi compagni d'arme, amici di vecchia data. Avrebbero percorso tutta la promenade e al ritorno li avrebbe aspettati una bella partita a bocce. La passione per questo sport, il passatempo dei pensionati, l'aveva portata con sé cinquant'anni prima, quando venticinquenne si era trasferito dall'Italia in Costa Azzurra per lavoro. Il nonno fin da piccolo lo aveva portato al circolo ricreativo e lì, il piccolo Rolando, aveva coltivato la passione per quel gioco. Stava chiudendo la porta dietro di sé... -
L' ABCDE del primo soccorso. Per operatori socio sanitari Regione Toscana
L'Operatore Socio Sanitario (OSS) è una figura professionale, formata attraverso un Corso Regionale, che opera in strutture sanitarie pubbliche e private al fine di soddisfare i bisogni di base degli assistiti favorendone il benessere e l'autonomia. In un contesto multiprofessionale l'OSS deve essere in grado di collaborare con tutta l'equipe, al fine di raggiungere l'obiettivo di salute individuato, dal personale sanitario, per ogni singolo paziente (assistenza personalizzata). In un contesto di emergenza urgenza, nell'assistenza di un paziente critico, l'OSS deve essere in grado di rendersi conto dello stato di criticità dell'assistito, attivare il personale sanitario referente o il sistema di emergenza, attuare manovre di primo soccorso, per quanto di competenza e collaborare con l'equipe per le manovre invasive. -
Perdizione
La maggior parte delle volte, quando ci troviamo in determinate situazioni, tendiamo ad affermare che siano coincidenze, a volte invece, con aria rassegnata, diciamo che sia il destino ad accanirsi contro di noi, o semplicemente che ""Non siamo nati sotto una buona stella"""". Questi pensieri o affermazioni, in un certo qual modo, influenzano quello che sarà il percorso della nostra vita."" -
La lama
Le dinamiche della storia si calano nelle profondità più intime dei vari personaggi, svelandone segreti sconvolgenti. L'attenzione del lettore è portata su tematiche molto delicate, che innescano riflessioni importanti sulla necessità di tutelare e di proteggere nostri figli ed i nostri nipoti da attenzioni maniacali. -
Un uomo al bivio
"Un uomo al bivio"""" narra le vicende imprevedibili di Alfredo, un uomo che attraversa la sua vita scommettendo su se stesso e che, nonostante si sia trovato più volte sull'orlo del baratro, è sempre riuscito con forza e ingegno a rialzarsi. Nel giudicare ed esaminare il proprio carattere contrastato riuscirà a comprendere il senso delle sue scelte, dei suoi propositi e desideri. Fa da cornice alle coinvolgenti vicende l'affresco della vita nel decennio tra il 1965 e il 1975, un'epoca che i più giovani non conoscono personalmente, ma solo attraverso le storie dei padri e dei nonni che, a loro volta, leggendo tra le righe, non potranno che emozionarsi e riconoscersi. L'amicizia, i valori e le passioni sono i veri protagonisti delle avventure di Alfredo, mentre si affaccia all'orizzonte un incontro destinato a cambiare la sua esistenza. I fenomeni sovrannaturali aiutano a sciogliere ogni matassa e rispondono a tutte le domande, prima dell'emozionante e surreale finale." -
Con gli occhi di Sarbatureddu. Di storie, di sguardi, d'amicizie e d'amori nella Sicilia degli anni Sessanta
"Quando era ormai giunta alla fine del suo cammino terreno, Ella mi lasciò un quaderno a quadri con la copertina nera in cui aveva annotato molte cose: frasi, detti, proverbi, annotazioni e quant'altro. Purtroppo ci sono alcune cose contenute in questo atipico memoriale che nonna non ebbe mai il tempo di spiegarmi e, per tale ragione, ancora oggi sono per me difficili da capire. Quel quaderno lo considerai, da subito, un testamento di vita che tuttora conservo gelosamente, così come custodisco gelosamente tutti i ricordi degli anni trascorsi con Lei, i quali hanno segnato in modo profondo la mia esistenza e fortificato le mie radici. Nonna Peppina non si stancò mai di raccomandarmi di credere sempre a quei valori così fortemente testimoniati dalle medaglie del nonno che, con orgoglio e ammirazione, sovente mi mostrava e lo fece fino alla fine, quando il 25 ottobre del 1974 salì in cielo. Da quel momento mi piace pensare che il suo sorriso, il suo sguardo, la sua generosità e la sua superba cucina hanno conquistato anche il Paradiso""""." -
Mi chiamo Ivo e sono tardivo. Ediz. integrale
Il protagonista di questo romanzo è un escluso, segnato da una profonda diversità. Eppure egli non si arrende di fronte ad un mondo ostile. Anche quando tutto sembra essere perduto ci consegna attraverso la narrazione un mondo. Il suo mondo ma anche il mondo di ognuno di noi quando ci sentiamo degli esclusi, non accolti. Questo mondo è comunque capace di una superiore armonia. -
Tragedia della Meloria. Gli angeli dimenticati
9 nov. 1971, una mattina cupa e piovosa. Sulla base di un accordo tra le Aviotruppe Britanniche e quelle italiane, nei primissimi anni Settanta del secolo scorso, fu convenuto quanto segue: si sarebbe effettuata una serie di aviolanci, prevalentemente sulle nostre isole maggiori, utilizzando velivoli C130 Hercules, in dotazione all'Aeronautica Militare di Sua Maestà Britannica, dei quali la nostra Aeronautica Militare ancora non disponeva. Gli aerei avrebbero lanciato materiali pesanti inglesi e personale italiano. Si trattava di un avvenimento interessante per entrambi. La Royal Air Force (RAF) e i paracadutisti britannici potevano addestrarsi in aree NATO, in condizioni climatiche generalmente migliori che in Patria. La Brigata Folgore poteva disporre, momentaneamente, di una componente aerea da trasporto di dimensioni più adeguate alle sue esigenze, nel momento in cui, i vetusti C 119 ""vagoni volanti"""" della 46ª Brigata Aerea, si avviavano al tramonto."" -
Nella casa dell'anima
Ho incontrato per la prima volta Jeton Kelmendi in occasione del sesto festival mondiale della poesia Mihai Eminescu a Craiova in Romania e ho subito riconosciuto in lui un uomo gentile, dalle larghe vedute, dotato di capacità manageriale ma soprattutto geniale. Dopo solo qualche tempo, ho avuto il piacere di ritrovarlo a Taranto, in Italia, insieme al suo amico accademico Lulzim Tafa, in quanto destinatario del premio internazionale Pablo Neruda. Sono bastati pochi giorni insieme per sentirlo come un caro amico, come persona conosciuta da tempo infinito. Un uomo dotato di antichi e nobili valori. -
Arte, istituzione e potere
Il quadro di una società che si sentiva minata nella sua area di potere dagli stessi artisti e da un imminente sovvertimento delle tradizioni si presta... a delineare il ruolo dei segretari, ma anche a rilevare l'importante funzione del collezionismo nell'orientamento del gusto e nel processo di educazione del pubblico. È indubbio che, al di là delle posizioni personali, proprio quegli anni cruciali hanno lasciato dei segni. Lo hanno detto le opere, la letteratura artistica e la pubblicistica del tempo, il dialogo fra le arti, l'immagine assurta a strumento potente di convincimento, la comunicazione di massa, anche se in modo distorto.