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Si sposa na Monica fuimo, fuimo ara Chiesa
"Vorrei raccontare la mia vita passata e anche quella presente, dedicandola a Lucia una carissima amica. Lei e anche altri amici mi hanno incoraggiata a farlo. Secondo loro, bisogna, farlo per fatti importanti e particolari che ho loro confidati. Sono nata nel 1948, il 27 settembre, la mia mamma mi dichiarò al comune il 6 ottobre per motivi di famiglia. Mio padre stava morendo. Infatti io rimasi senza papà a 15 giorni. Sono l'ultima di otto fratelli, di cui uno mori a nove mesi.""""" -
Confidenze celate
«Nei momenti difficili usate uno specchio, vi scorgerete sia la causa, sia la soluzione», disse Lao Tzu. Voglio presentarmi così, con questo concetto, perché nel lungo percorso della mia vita, fatto di tante anguste salite, sofferenza, fatica, gioie e discese mai apprezzate e comprese profondamente, ho capito che, in fondo, siamo noi a decidere come sentirci e a disporci nel modo migliore per cambiare i nostri pensieri, le nostre abitudini malsane al fine di riuscire, faticosamente, a fare pace con noi stessi. Il processo di cambiamento avviene soltanto percorrendo un sentiero: quello che, una volta intrapreso, ci consente di metterci in discussione alimentando la voglia, la forza e il coraggio di comprendere davvero chi siamo; ricontattando parti di noi celate con grande maestria - per nascondere dolori, insicurezze, paure e sentimenti - senza le quali finiremmo per ritrovarci, un giorno, a vivere una vita non in sintonia con ciò che siamo davvero, pena un prezzo molto alto da pagare. -
Il seme si sparge nel mezzo
Una prima notazione: malinconia, amore, dolore, passione e speranza si susseguono in tutte le poesie di Antonella Benigna, accendendo ogni volta una luce nella mente e nel cuore, mentre trasformano la mera materia poetica in una sorta di sostanza disponibile al senso della vita e dell'amore. Sono poesie inquiete che poco concedono al cesello, per essere e diventare semplicemente e ossessivamente spontanee nella loro a volte eterea, a volte sanguigna materialità. Poesie da cui non è permesso sfuggire, che coinvolgono anche il lettore più recalcitrante e che pretendono, ineluttabilmente, di non essere lasciate sole. Perché levitano senza sforzo, anche nei passaggi più duri, prima di tendere, infine, ad acquietarsi nel loro effetto di spontaneità. -
Le giornate di pioggia
Viola, una diciottenne schiva e impacciata, ha perso da poco il papà a causa di un cancro alla pleura (dovuto a condizioni lavorative illegali) e conduce un'esistenza priva di aspirazioni. Manu è la sua unica amica; studentessa di medicina. Entrambe devono fare i conti con i problemi della vita quotidiana e la precarietà del nostro tempo ma a dare loro coraggio è un'amicizia profonda e sincera che si rafforza proprio nei momenti più difficili. A fare da sfondo a questi personaggi, è una città di provincia anonima, dove impera uno stabilimento siderurgico che sputa polveri sottili oltre i limiti consentiti dalla legge e provoca morte. L'umanità che popola il romanzo è troppo concentrata su smartphone e social network per accorgersi dei problemi reali e preferisce abbandonarsi alla frivolezza. La protagonista avverte un forte senso di solitudine, tuttavia ci sono personaggi di grande spessore umano come la signora Maria che credono ancora nello spirito di sacrificio e nel ruolo guida della Provvidenza se è l'essere umano a cercare Dio. Nonostante la vita metta a dura prova, Viola e Manu riescono a riscattarsi anche se con modalità fortemente diverse e nel primo caso discutibili. -
Un soldato bergamasco in Calabria
La generosa dedizione e la storia d'amore di un giovane soldato bergamasco inviato in Calabria durante il terremoto di Messina del 1908. -
Il trono dei poveri
Gli ultimi tra gli ultimi, le mille voci del dolore, la vita, nella crudele inclemenza della materia di cui è plasmata la realtà. Sofferenza, guerra, malattia e morte, discriminazione sociale e sessuale, disagio psicologico e mancanza di lavoro. Un tempo breve o lungo, l’arco dell’esistenza, ma dove ogni istante sembra essere solo, l’atroce attesa di una nuova sventura, di nuove lacrime che mai verranno asciugate, di nuove ferite, che mai troveranno guarigione, mentre i momenti di letizia appaiono così lontani, distanti, addirittura irraggiungibili. Eppure questo non può essere possibile, non deve essere possibile, che le ombre trionfino sulla luce, e che l’afflizione e la pena possano divenire l’essenza dell’essere, quando invece non il tormento e la paura, ma il sogno, è l’energia che l’anima guida mentre la speranza, è la rosea scintilla, che il cuore umano non abbandona mai e che il coraggio e la forza, dona fino all’ultimo istante dell’esistenza, di credere in un domani migliore e di combattere perché felicità e amore, amicizia e affetto, non siano solo una pallida illusione e perché i sogni non siano solo candide nuvole. -
I Giors
I Giors vivono in una strettissima valle in cui si sono rifugiati dopo essere stati perseguitati dai Maisi, popolo crudele e indolente che vive nella Grande Pianura. La loro nuova patria non è un luogo ospitale, c'è poca terra coltivabile e la foce del fiume che la solca potrebbe essere la porta d'accesso per degli invasori che non sarebbero in grado di respingere. Ma i Giors hanno fatto delle loro ""peculiarità"""" la loro forza, così si sono divisi in tre gruppi: grom (i guardiani), roob (i contadini) e i clarii (i guaritori). Ogni gruppo possiede caratteristiche e abilità uniche e, uniti da una grande tenacia, i grom, i roob e i clarii hanno trasformato la piccola valle in un luogo accogliente e meraviglioso."" -
La musica segreta. Ediz. integrale
Il canto poetico si abbevera soprattutto alle sorgenti della forma più che a quelle di un sistema concettuale. Quando parliamo di poesia, la forma è di per sé ambigua, perché il suo linguaggio è una realtà che si può scorrere senza indugiare, estrinsecazione di un pensiero che risuona parallelo alla sua sostanza e che porta anche in sé i germi dell'arte più priva di significati esterni, quale è la Musica. E solo la poesia ha la possibilità di evocare ciò che la musica dice oltre un brumoso e ipnotizzante ""senso"""". La loro corrispondenza è magica e antica. Euterpe e Tersicore camminavano insieme in un alito congiunto. Un soffio dove l'uno alimentava il Melos dell'altro e viceversa. Così trovo l'accesa armonia dei versi di Enrica. Un canto al femminile, suggerito, evocato, ispirato dalla musica e dalle donne della musica."" -
Nie ni Belthil. Io sono Belthil
Una storia che deve ancora accadere. La storia di Belthil, una donna elfo che vivrà tra il 4268 e il 4372: un tempo dove le tecnologie saranno un ricordo lontano e dove svariati eventi climatici catastrofici e guerre avranno modificato i connotati di ""Gaia Terra"""". Maja, discendente di Belthil racconta nella sua attualità (ovvero nel 4568) dapprima cosa accadrà a Gaia Terra nei secoli a venire e come si tornerà a vivere dei prodotti della terra, di baratto e di relazioni pure. Con l'aiuto della sua Reale Nonna, attraverso i suoi racconti sulla vita rocambolesca della sua antenata, Maja si adopera a tale lavoro con la gioia la freschezza tipica di chi ha solo la predisposizione per il racconto puro, sprovvista dei mezzi tecnici conosciuti nell'era attuale. Maja scopre Belthil in ogni sua ricchezza e fragilità, scoprendola pura ed energica; una donna elfo capace di leggere dentro le anime con semplicità e grande auto ironia e di come riuscirà a convivere con le sue capacità medianiche e magiche, interagendo e modificando la storia di Gaia Terra. Maja spiega inoltre cos'è un daimon, perché ne possiede uno anch'ella, come tutti."" -
Un amore soprannaturale
Thomas è scapolo, ha quarant'anni ed è annoiato dalla sua vita che ritiene monotona. Stato d'animo che lo porta a riavvicinarsi alla Chiesa, luogo in cui incontra una ragazza dai capelli biondi che attira la sua curiosità. C'è un unico problema: Thomas non riesce mai a incrociare il suo sguardo o a scambiare quattro chiacchiere con lei, che sembra essere una creatura appartenente a un'altra realtà, quasi extra terrena. Dettaglio di cui il protagonista dopo varie vicissitudini e incontri, si convince. Il tema dell'impalpabilità della ragazza non abbandona mai il lettore, ma anzi lo accompagna in un susseguirsi di dubbi leciti e domande ricche di senso, che sono gli elementi che danno un carattere mistico alla storia, un respiro spirituale. È proprio il ritorno alla spiritualità che porta Thomas a realizzare un percorso di profondo cambiamento che gli permette di vedere con chiarezza molti errori compiuti in passato. Il più grande è stato sicuramente l'addio a Elisa, sua ex fidanzata per la quale prova ancora un forte sentimento. Sarà questa consapevolezza a fargli decidere di cercarla grazie all'aiuto di un investigatore privato che avrà un importante ruolo nella storia. -
In viaggio
Quelle di Francesca sono storie vere collegate alla fantasia. Vengono trattati argomenti come quello di un genitore con un figlio, emozioni, sogni da realizzare, incontri, obiettivi, cambiamenti interiori. Pensa sia il modo di esorcizzare le situazioni avute da un lutto famigliare che le ha permesso di portare alla luce tante sfaccettature del suo ""viaggio"""" interiore ed esteriore con la documentazione dei posti descritti e realmente esistenti incastrandoli in quasi ogni sua storia. Un lettore di troverà di fronte a un libro leggero in cui l'autrice in ogni suo racconto ha avuto un'evoluzione e tecnica descrittiva e ogni racconto avrà modo di far riflettere e sognare anche nei pochi minuti di questo mondo frenetico. Fermati un momento e rifletti con lei e crede fermamente che ognuno di noi è l'autore della propria storia: l'inizio di """"In viaggio""""."" -
Il tarlo
Il 2010 significa tante cose. Una su tutte: CRISI. E lo è anche per Silvia, il marito Giulio e la piccola Sofia. Così, da buona ""famiglia bene"""", la recessione economica si riconfigura nello spettro di una più profonda, e altrettanto difficilmente cicatrizzabile, crisi sentimentale. Niente che un resort esclusivo e il caldo sole di Agosto non possano curare. Oppure no? Perché non fanno in tempo ad arrivare che Giulio riparte. Improvvisi impegni di lavoro, dice. Ma quando Silvia vede, nello specchio d'acqua tremolante della piscina, l'ologramma di Giulio che cena con un'altra, capisce due cose: una è che possiede una sorta di potere divinatorio, l'altra che il marito la tradisce. Cosa fare, da questo momento in poi? Restare fedeli a un sogno tradito o tradire accordandosi fedelmente alla realtà? Di certo Silvia decide di rientrare da sola a Roma, lasciando il marito ritornato in vacanza insieme alla figlia e al tarlo: ricostruire, attraverso una vera e propria """"indagine"""", i movimenti della moglie per testarne, in un cortocircuito paradossale, la fedeltà. Sullo sfondo di un'Italia avvolta da un decadimento generale di """"valori"""" e in un paese trafitto dal berlusconismo."" -
Autunno napoletano
«L'autunno mi provoca, da sempre, sensazioni ed emozioni bellissime, che non avverto durante le altre stagioni; credo poi che a Napoli l'autunno sia particolarmente emozionante e vitale. Ecco perché non potevo che intitolare questo libro di racconti ""Autunno Napoletano"""", tutte storie ambientate in quella che definisco la più bella delle stagioni, smentendo chiunque osi definirla triste e malinconica, e in quella che, per me, continua a essere la più bella città del mondo, con i suoi chiaro-scuri, le sue luci abbaglianti, le sue zone d'ombra, i suoi umori cangianti ma straordinariamente affascinanti, proprio come l'autunno.»"" -
Il dono prezioso della vita. Un cammino interiore ai piedi di un guru. Autobiografia di un dj
Walter Malvestiti Sanzani, nasce a Curno. Appassionato di musica viene attratto dal boom delle prime radio libere. All'età di quindici anni entra a far parte di una emittente locale, e quella fu la sua primissima esperienza. Continua comunque gli studi serali lavorando di giorno. In seguito, terminato il servizio militare inizia da subito come dj nelle discoteche. In quei favolosi anni 70-80 propone musica alternativa, che va dal genere: afro - funky - soul - elettronica. La passione per la musica non si ferma, entra nel mondo discografico producendo vari dischi. Lavora nelle discoteche all'estero, e la Spagna diventa la sua seconda casa. Qui s'innamora della pittura, e nel tempo libero comincia a dipingere esponendo nelle gallerie. Il destino lo porta ad incontrare un Maestro spirituale indiano, il quale darà una svolta al suo cammino. ""Il dono prezioso della vita."""" Un libro, un'autobiografia, che racconta le esperienze dell'autore. Il suo fine è quello di lasciare una preziosa testimonianza spirituale: """"Il segreto della vita."""""" -
La vita (senza) rimando
"La vita (senza) rimando"""" è il titolo di una raccolta di trentuno componimenti in rima, con illustrazioni inerenti ciascun tema affrontato, che affida al valore delle parole il messaggio dell'importanza di imparare ad apprezzare la vita ogni giorno. I diversi temi trattati dall'autore in questa raccolta sono accomunati da un unico grande filo conduttore: l'amore per la vita sempre e comunque, qualunque cosa accada, in quanto è una preziosa e sola possibilità che viene data a ciascun essere umano e non deve per nessuna ragione al mondo essere calpestata e sprecata. La scelta del titolo La vita (senza) rimando è stata dettata dalla necessità dell'autore di richiamare l'attenzione del lettore sull'importanza di vivere l'attimo presente ma è anche un inconfutabile e chiaro riferimento all'uso della metrica in rima che rende decisamente più piacevole e fruibile a tutti la lettura. La figura dell'essere umano viene scandagliata alla luce delle relazioni sociali che instaura con le persone che fanno parte del suo vissuto quotidiano e delle emozioni che prova nel corso dell'esistenza." -
Febbraio
Il resoconto crudo di pensieri e sogni distribuiti in un arco di tempo che va dal 2012 al 2019. Il filo conduttore è la sensazione di smarrimento di quando ci si sveglia di soprassalto dopo un sogno intenso. Ma non sempre è la notte a portare le parole da trasferire su carta. Alcuni di questi pensieri sono scaturiti dallo smarrimento diurno, dai volti, dalla città che prova ad inghiottirti. Si possono distinguere con un'attenta lettura, poesie diurne e poesie notturne, una dualità molto chiara: le esperienze oniriche estremamente astratte e rarefatte, e la realtà spesso distorta che si schianta sul volto del narratore. -
Appunti di un commesso viaggiatore
Il libro non è un arido manuale di tecniche di vendita ma il diario dell’evoluzione di un uomo che mantiene chiarezza e moralità nei suoi rapporti umani in cui il lettore può specchiarsi e dialogare. Il libro fa luce su una semplice verità: il vero successo corre parallelo con lo sviluppo della propria personalità, la capacità di imparare lezioni e una qualità morale spesso ignorata, l’integrità. -
La forza del dolore
"La forza del dolore"""" prende spunto da una storia vera, una delle tante storie vere raccontate all'autrice da alcune giovani africane, conosciute nel corso della sua attività professionale, ma i fatti, le situazioni descritte ed anche il finale dell'opera sono interamente inventati dalla scrittrice." -
Il figlio del KGB
Non sapevo nulla di questo mondo che circondava le mura alte di una prigione dove era reclusa mia madre. Lo chiamavano reparto 113 ed era il carcere di Tirana in Albania, costruito in tempo di guerra dagli italiani. -
Ernesto il coniglietto innamorato. Ediz. a colori
C'era una volta, un allegro coniglietto di nome Ernesto, dal pelo nero, ruvido e arruffato. In fondo al bosco, viveva anche Sofia, una bellissima coniglietta bianca, dal pelo liscio, morbido e lucente, di cui Ernesto era perdutamente innamorato. Età di lettura: da 4 anni.