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Il meraviglioso regno di Oz
Nella notte che avvolge il Regno di Oz, un ragazzo di nome Tip fugge a perdifiato: Mombi, la sua perfida matrigna, ha minacciato di trasformarlo in una statua di marmo per punirlo dell'ennesima marachella. Tip vuole chiedere aiuto al saggio Spaventapasseri, re della Città di Smeraldo, ma anche il sovrano si trova in mezzo ai guai: le fanciulle di Oz stanche di cucinare e spazzare i pavimenti, hanno infatti deciso di rovesciare il suo trono e di prendere con la forza il controllo del regno. Riusciranno Tip, lo Spaventapasseri e il Boscaiolo di Latta a sconfiggere l'Armata Ribelle e a ritrovare Ozma, la Principessa Perduta? Tra cavalli di legno animati, insetti sapientoni e fantocci dalla testa di zucca, una nuova avventura che vi sorprenderà e vi farà sorridere. Nulla è come sembra... nel Meraviglioso Regno di Oz. Età di lettura: da 8 anni. -
Luci e tenebre di un alchimista
Un nobile boemo, con una passionacela per l'alchimia ed altre scienze occulte, cade in disgrazia e deve fuggire per tutto l'Impero nascondendo la sua vera identità. Dopo svariate vicissitudini però trova finalmente il modo di dare libero sfogo alla sua scienza... Un romanzo storico pieno di suspense e misteri. -
Rebecca e Rowena
Nel 1819 sir Walter Scott pubblica ""Ivanhoe"""" e, trentun anni dopo, William Makepeace Thackeray scrive """"Rebecca e Rowena"""", un sequel del primo in chiave parodica. In questa nuova avventura Ivanhoe è sposato con la nevrotica Rowena ma, stanco della sua vita monotona, parte per la Francia dove incontra Riccardo Cuor di Leone intento a cingere d'assedio il castello di Chàlus. Durante la battaglia finale il re muore mentre lo stesso Ivanhoe è dato per morto. Qualche tempo dopo, guarito dalle gravi ferite, torna in Inghilterra travestito da monaco e vi scopre che sua moglie si è risposata. Nel pieno della guerra contro il successore di Riccardo I, Rowena è incarcerata e muore durante la prigionia. Subito dopo Ivanhoe decide di partire per la Spagna per cercare il suo primo amore, Rebecca. Sbarcato a Barcellona, partecipa alla """"Reconquista"""", combattendo i mori e passando il resto dei suoi giorni con l'amata Rebecca. L'autore de """"Le memorie di Barry Lyndon"""" e de """"La fiera delle vanità"""" asseconda la sua vena satirica e scrive un sequel non autorizzato della celebre epopea cavalleresca scottiana, ponendola alla berlina e descrivendo un medioevo in cui i cavalieri feudali leggono il giornale e Riccardo I canta """"Rule Britannia""""."" -
Doppio Marlowe. Liscio e senza ghiaccio
Il tempo che non muore è quello che ritorna? Pare di sì, se questa volta, mentre presenzia al funerale di un amico, Marlowe Incontra un Irlandese conosciuto da bambino, che gli lascia una busta con il mistero del passato, e un tesoro, per poi svanire dalla scena Inghiottito nel ventre di una nave di Cape Town. Dopo Marlowe ti amo e Dimmi chi sei, Marlowe, Frank Spada tesse nuovamente la sceneggiatura di un film d'epoca, dove gli indizi si configurano come misteri ai quali solo il tempo può dare soluzione. L'incarico di svolgere un'indagine sul fratello di una ""lady in passerella"""", accusato di omicidio, porta Marlowe a varcare una linea di confine parallela all'Oceano Pacifico, costringendolo a far ruotare gli assi della Olds a Las Mesas e a contabilizzare la strada percorsa da un'automobile che è un mito con gli squillanti dollari di un libretto al portatore. Neppure chi comanda il """"caso"""" può sottrarsi al gioco, e rischia di trovarsi messo a nudo per i suoi rapporti con gli agenti federali. Per Marlowe, e per il suo inseparabile doppio Impegnato a esercitarsi con lo spirito, non sarà difficile capire che un tesoro maschera un traffico pesante e che l'Identità di un morto non può essere provata da un cadavere con qualche dito in meno."" -
Erla Closter. I destini dell'ultima badessa e di un giovane veneziano dell'Arsenale
Il romanzo narra la storia dell'ultima badessa dell'antico convento. benedettino di Erla, a mezza strada fra Salisburgo e Vienna, e di un giovane veneziano dell'Arsenale. racconto è ambientato fra Roma, Venezia, Aquileia e il convento, e copre il periodo che va dall'elezione di Pio IV, alla fine del 1559, alla battaglia di Lepanto dell'ottobre 1571. Ripercorrendo avvenimenti storici e artistici che marcheranno il futuro dell'Europa, la narrazione è arricchita di numerosi aneddoti ed episodi curiosi di storia minore. Alla ricostruzione rigorosa dei fatti che fanno da sfondo alla storia, si sovrappongono diversi personaggi del tutto immaginari; o, se esistiti, dei quali quasi nulla si conosca storicamente, interamente romanzati, come le due ultime badesse del convento, Marina von Pürching e Margaretha II von Kolbmann. -
Desperado
Quando il cadavere di un barbone viene ritrovato in un cassonetto dell'immondizia e due ragazzi si dichiarano rei confessi, il caso sembra chiuso. Solo Sandro Bianco non ne è convinto. Troppe incongruenze, troppi dettagli sospetti e i dettagli, in un omicidio, spesso fanno la differenza. Sullo sfondo di un'Italia delirante e allucinata, l'ispettore Bianco si muove fra orde di milizie private e fra tentativi di secessione, una misteriosa multinazionale che brevetta invenzioni diaboliche e un'orrida folla che ricorda i dannati dell'inferno dantesco. Ma Sandro Bianco vuole, a tutti i costi, dimostrare la sua verità. Ancora una volta, solo contro tutti. -
Ultimi giorni in città
Torino, gennaio 2004: uno scrittore che non scrive. Un trasloco imminente. Si innesca subito un meccanismo a orologeria insieme a uno sviluppo, disordinato come la vita, di idee, ricordi ed emozioni. Numerose istantanee: l'ambiente urbano e la vertigine del vuoto, i travasi di realtà e fantasia, il tennis, la dilatazione spazio-temporale; i suoni, la televisione, i ""matti"""", la storia locale, le librerie e le biblioteche, i morti; la pioggia e la neve, il tè, la scrittura, i profumi, il Cinema, la povertà, la burocrazia; un """"altro mondo"""", le visioni, la malattia e la magia, la folla e il derby di calcio, il sogno. E ancora ambienti, incontri e libri e paesaggi che muovono, gradualmente, dalla realtà all'immaginazione. Qua e là le dediche a scrittori e cineasti, da Francesco De Sanctis a Lionel Rogosin, da Boris Pasternak ad Alain Resnais. L'istante non sfuggirà più... e da quelle istantanee partirà una meditazione."" -
Nella nuova fattoria ia-ia-oh! Ecco la favola che tutti gli animali aspettavano
Nella vecchia fattoria la vita fra uomini ed animali scorreva piacevolmente: gli animali fornivano all'uomo il loro lavoro e i loro prodotti, l'uomo li accudiva e provvedeva alla loro quotidiana alimentazione. E così l'asinello, la capretta, il maialino erano felici e cantavano con gioia. Quante bugie raccontiamo ai bambini! Un giorno la fattoria viene trasformata in agriturismo e l'oasi felice si rivela nella sua cruda realtà. È l'asino Arturo a scoprire la crudele sorte degli animali che vengono allevati dagli uomini per diventare cibo sulle loro tavole. L'asinello resta sconvolto a tal punto da convincere tutti gli altri animali a ribellarsi al dominio dell'uomo. Scoppia così la rivoluzione degli animali domestici, che si rifiutano di collaborare con i padroni per dimostrare quanto sia importante il loro lavoro per la sopravvivenza del genere umano, ed aprono un impietoso processo all'uomo nel quale tutte le specie presentano le loro accuse, le loro richieste, le loro condizioni. La pacifica convivenza appare tuttavia molto difficile da realizzare ed occorrerà la tenera amicizia tra un asinello ed un bambino, Michelino, il figlio dei proprietari dell'agriturismo, per trovare una valida soluzione. Sarà lui infatti a proporre la realizzazione della prima Fattoria integrata Uomo-Animali, nella quale nessun animale verrà più ucciso, aprendo così una porta alla speranza. -
Vagabondo in Italia
Il diario di viaggio di Mark Twain attraverso Milano, Torino, Venezia e Firenze, in cui, come sempre nei suoi scritti, riesce a cogliere con gusto e ironia i tratti più curiosi della vita del nostro Paese, e ad esprimere il suo punto di vista sugli italiani, le opere d'arte, il cibo. Con uno scritto di Mario Praz. -
Il tempo dell'orizzonte corto. Sull'amore e il lutto
La malattia grave e il lutto sono uno strano luogo di osservazione. Ti scaraventano non sai dove, e da lì appare un altro panorama. Vedi cose mai viste prima. O le cose di prima da un'altra parte. Questo libro, in brevi e intensi capitoli, cerca di dare immagini e parole a quanto ordinariamente si condensa nell'enigmatica espressione ""elaborare il lutto"""". Non è un racconto di """"fatti"""", pur nella necessità di evocarli. È piuttosto un misterioso viaggio dentro una tempesta cercando di appoggiarsi ovunque: letture antiche e recenti, poesia, pittura, musica, esperienze in paesi lontani, o frammenti di altri viaggi nelle profondità della psiche. Un libro scritto per non smarrire una realtà che cambia la vita. Per pensare non solo ciò che una morte fa subire internamente, ma fa anche scoprire di sé e degli altri. Per riprendere a essere """"vivi""""."" -
Giallo matrigna
Il tema-base di ""Giallo matrigna"""" è la perdita della memoria, un tópos già presente in grandi mystery del passato: il protagonista è uno scrittore affermato che, il giorno della presentazione del suo ultimo libro (la biografia di una cantante non famosa ma molto particolare come personaggio) si accorge di aver cancellato dalla memoria le ultime ventiquattro ore. In questo lasso di tempo è stato compiuto un delitto. La vittima è proprio la cantante, Nita Landis. Un simile episodio era già accaduto vent'anni prima, il vuoto riguardava il giorno della morte della sua matrigna. Un ulteriore elemento di mistero riguarda il figliastro della cantante, scomparso nel nulla. Il titolo allude al colore del vestito indossato da entrambe le vittime. Atmosfere morbidamente crepuscolari e decadenti (l'Hotel Regina Palace di Stresa e la tenuta in riva a un fiume dove vive il protagonista) danno al racconto un sapore old fashion di squisita eleganza, come del resto la scrittura sapientemente sorvegliata. """"Giallo matrigna"""" si è classificato secondo al premio """"Alberto Tedeschi"""" per il miglior romanzo giallo italiano nel 2002."" -
La trilogia di Torino. Le inchieste della Procura e Questura di Torino. Vol. 1
"Trilogia di Torino"""" riunisce tre inchieste condotte da Procura e Questura di Torino. """"Il caso Vidossich"""". Gli inquirenti che indagano sulla morte innaturale d'un anziano tipografo devono confrontarsi con ripetuti colpi di scena fino all'inaspettata conclusione. """"Il volo della falena"""". Il commissario Gabriella Maselli si trova alle prese con alcuni delitti, aventi vittime dei transessuali, e ne verrà a capo in un convulso finale. """"Il mistero delle mani mozzate"""". Il ritrovamento, in una villa isolata della collina torinese, del cadavere di una pittrice a cui sono state amputate le mani, pone di fronte a uno scenario d'inquietanti interrogativi. La narrazione attenta, più che all'azione, all'atmosfera e ai risvolti psicologici, si discosta dalla pratica abituale del romanzo giallo che vede la ricerca della verità affidata al punto di vista di un deus ex machina: investigatore privato, poliziotto, magistrato, avvocato, giornalista o prete. Moltiplica al contrario le prospettive, e coltiva l'ambizione d'esplorare, con parallela misura, i temi della malvagità tra congiunti e dell'eutanasia nel primo racconto, dell'intolleranza contro i diversi nel secondo, dei mostri generati dal sonno della ragione nel terzo." -
La centuria bianca
"La centuria bianca"""" è un romanzo storico di spionaggio, ambientato alla fine degli anni Venti del secolo scorso. Siamo a Mosca: Georg Mahlow, un giovane intellettuale, riceve dal servizio segreto sovietico l'incarico di appoggiare un agente a Berlino, al fine di smascherare una misteriosa organizzazione di emigranti dell'ex Guardia Bianca. Quando arriva in Germania tuttavia l'agente è appena stato ucciso, e Mahlow si vede costretto ad avvicinarne l'amante, sospettata di averlo tradito. Nel frattempo entra in contatto con i servizi segreti tedeschi, che lo arruolano come informatore. Sballottato tra amori, tenzoni e menzogne, il protagonista verrà a capo della matassa fronteggiando crisi ideologiche e scrupoli di coscienza. Nelle intenzioni dell'autore il romanzo è il primo di una serie che attraverserà il XX secolo da un'angolazione inedita, quella del movimento comunista di ispirazione sovietica." -
La stella del mattino. L'eterna sfida tra Leonida e Serse
Le guerre Persiane si posero fin da subito, già nella coscienza dei contemporanei, come un evento che travalicava i limiti della storia, per assurgere immediatamente a paradigma dell'epopea di un popolo. Giorgio Albonico, appassionato cultore dell'antichità classica, si è lasciato contagiare dal fascino di questa epopea e, in particolare, in quest'ultimo romanzo ha concentrato il suo sguardo sulla seconda guerra persiana, forse perché proprio nell'atteggiamento di Serse e nella sua parabola discendente si palesa con tutta evidenza uno dei propositi delle storie erodotee, tra le fonti principali di tali accadimenti, ovvero l'intento di mostrare che ""l'arroganza umana si tramuta in polvere e gli dei puniscono chi si macchia di questa presunzione"""". E Albonico gioca, per così dire, un doppio ruolo: da un lato è lo scrittore che sa dosare sapientemente il ritmo dell'interloquire erodoteo, dall'altro è lui stesso lettore, che si lascia sedurre da quel gusto per la narrazione tipicamente orientale, con la curiosità e lo stupore, a volte addirittura il compiacimento per il particolare raro, esotico, persino strampalato, che viene comunque riportato, pur con una sorta di sospensione del giudizio."" -
I figli della mente. La terza indagine del commissario Capurro
L'Hotel Colombia è stato a lungo il più prestigioso di Genova, frequentato da divi del cinema, politici, monarchi, petrolieri e sceicchi. Ormai da molti anni ha però chiuso i battenti per trasformarsi in un enorme cantiere. Proprio al suo interno vengono scoperti gli scheletri di una donna e di un bambino. Incaricato del caso è il commissario Capurro che inizia la sua indagine. A chi appartengono quei corpi, e perché sono stati uccisi e murati in una stanza d'albergo? Gli interrogativi si mescolano a versioni contraddittorie, a deposizioni che sconfinano nel paranormale, e i fantasmi arrivano a popolare anche l'inconscio degli inquirenti. Quando si giunge all'identificazione delle vittime, ecco che nella cabina della funicolare si consuma un nuovo, duplice omicidio: una mamma con il figlio piccolo. Ma lo sconcerto dilaga non appena la perizia balistica stabilisce che a uccidere oggi è stata la stessa arma di allora. A Genova la paura diventa psicosi quando trapela la notizia che l'omicida lascia sul luogo del delitto fotografie delle prime due vittime, immortalate davanti all'ingresso del Colombia. E dietro le fotografie un messaggio enigmatico: ""Figli della mente"""". Giorgio Capurro si immerge in questo caso rovente e ne è quasi sopraffatto. La verità che si prospetta è molto più spaventosa di quanto l'opinione pubblica sospetti. Una verità che parla di lui, della sua infanzia, di persone insospettabili..."" -
Sumino o'falco. Autobiografia di un ergastolano
Dal carcere di Rebibbia, Cosimo Rega, oggi condannato all'ergastolo, racconta la storia della sua vita. Dopo i sogni e le speranze della prima giovinezza, ripercorre la sua caduta nel mondo della malavita organizzata, tratteggiando il profilo psico-sociale del fenomeno criminale camorristico, un ingranaggio fatto di violenti conflitti e di mutevoli alleanze, e riportando con totale sincerità la sua diretta e drammatica esperienza. Rega racconta come le dinamiche di quello spietato meccanismo possano condurre ad una strada senza uscita, facendo sfuggire di mano le redini della propria esistenza. Ma questo romanzo di una vita è anche la storia di una rinascita: dopo la condanna definitiva, e dopo i duri anni in cui è passato da un istituto di pena all'altro, Cosimo, Sumino, si trova ad affrontare una nuova crudele realtà: la consapevolezza di aver perso la propria vita, la propria dignità, ogni speranza. Ma proprio da questa consapevolezza inizia quel percorso che lo spingerà a riscoprire se stesso, a crearsi una nuova identità e, anche grazie all'organizzazione culturale e artistica interna al carcere e al contributo di straordinari operatori istituzionali e volontari, a riconquistare una nuova condizione umana e sociale che guarda, con speranza, a un futuro di ""cittadino italiano""""."" -
Gran Caffè Cirenaica
Quadretti. Come in un balletto, il cui palcoscenico è un bar, scorrono quarant'anni di vita di personaggi che entrano in scena, il Gran Caffè Cirenaica, talvolta solo per un quadro, talaltra in diverse istantanee, in storie che si intrecciano tra di loro. Dagli anni Venti agli anni Sessanta, episodi di vita quotidiana dei frequentatori del bar che riaffiorano alla mente di un anziano cameriere, che nel locale ha trascorso la sua vita. Storie di piccola umanità, che commuovono o fanno sorridere, storie di ogni giorno, storie di sempre. Tre grandi momenti della storia d'Italia, il ventennio, la guerra, il ritorno alla vita con la ricostruzione, visti attraverso il filtro di piccole storie di gente comune; piccole storie se rapportate a quella dell'Italia intera, grandi storie per il modo in cui attraversano la vita ed i sentimenti di coloro che siedono ai tavolini del caffè, e che il cameriere Aurelio fa rivivere nella loro luce. -
L' istruzione popolare e i libri
Le tesi sostenute da Dostoevskij in questo saggio si riferiscono a quel fenomeno sociale che all'epoca investì il mondo della letteratura e che si focalizzava sulla necessità di preparare libri di lettura per il popolo. Lo scrittore russo si inserisce nell'acceso dibattito riflettendo sulle premure generali manifestate dalle classi superiori per l'educazione delle classi inferiori. Per Dostoevskij la condizione indispensabile per l'esistenza della società russa, della sua cultura, sta nel fondersi con la terra, nell'accogliere in sé l'elemento popolare, ed è proprio nella diffusione dell'istruzione che è racchiusa l'unica possibilità di unione con la terra patria, con il popolo. Da questo lungo dibattito si diramano spunti di riflessione filosofica su diversi concetti, come ad esempio quello dell'identità della massa russa in contrapposizione alla civiltà europea. -
1961, le vacche di Fanfani
Siamo nel 1961, nel pieno del ""miracolo economico"""", """"ci sono in atto trasformazioni colossali nel modo di lavorare, di produrre, di consumare degli italiani"""", sta cambiando anche il modo di pensare e di agire... è in qualche modo l'inizio ritardato della modernità italiana, ma anche l'avvio rapido del suo tramonto... e dunque, la nascita di ciò che dagli anni Ottanta del Novecento verrà indicata come postmodernità: il tempo in cui siamo. Il libro prende spunto da un fatto di cronaca politica, la discesa in Calabria dell'allora Presidente del Consiglio, l'onorevole Amintore Fanfani; è la macchinazione d'una beffa che verrà ricordata col nome de """"le vacche di Fanfani"""". La narrazione s'intreccia con un'oscura vicenda mai completamente svelata: la morte della nobildonna Ines Olivara, la madre del cavaliere Otello Olivara, imprenditore legato all'Opera Valorizzazione Sila e socio, insieme a don Raffaele Mirizzo, del postribolo di Montamare all'Jonio. L'Olivara, papavero del luogo, fu allora segretamente incaricato dai vertici dell'ente calabrese di procurarsi una trentina di mucche e di trasportarle nottetempo per le aziende agricole che sarebbero state inaugurate, di volta in volta, dal Presidente del Consiglio. Un trucco miserabile per nascondere inefficienze e connivenze dell'ente di riforma calabrese, nel silenzio dei media, con l'allora nascente tv di stato. Ma a causa anche dell'inattesa morte della donna, l'imbroglio venne scoperto e reso di pubblico dominio."" -
Il ballo degli impresentabili
"Il ballo degli impresentabili"""" è una raccolta di racconti che ha come protagonisti personaggi teneri, inconcludenti e confusi: sono gli impresentabili, quelli che non sono riusciti a trovare la giusta distanza tra loro stessi e le cose della vita. Sono sognatori di improbabili rivoluzioni, teorici di teorie sconclusionate, scrittori senza mercato, sgorbi, circensi, disgraziati e senza dio. Sono quelli che alcuni senza cuore chiamerebbero falliti. Questi racconti sono una parola di conforto, una pacca sulla spalla, un gesto di incoraggiamento per tutti coloro che dovessero mai essersi sentiti, una volta nella vita, anche solo per un attimo, vergognosamente impresentabili."