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Nesso. I consumi e il ritrovo. Centodieci anni di vita della Cooperativa
La Cooperativa di Nesso è una delle più antiche della provincia e quasi sicuramente la più antica tra quelle che - senza soluzione di continuità continuano a operare tuttora. Per questo, nel momento in cui gran parte dello stabile della Cooperativa è stato ristrutturato e trova una rinnovata funzionalità a servizio della cittadinanza, il suo percorso ultracentenario meritava un approfondimento storico. Il suo atto ufficiale di fondazione risale al 9 gennaio 1898 (e già questo sarebbe sufficiente a dirne la sua importanza) ma ha anche un prologo, di qualche tempo antecendente, ambientato in terra straniera: nel 1897, a Zurigo, un gruppo di emigranti di Nesso si riunisce per sancire la loro ferma volontà di dar vita, una volta rientrati in patria a una cooperativa di consumo che possa contribuire, con la sua opera, ad alleviare la fatica di arrivare alla fine del mese. A partire da quella data le vicende della Cooperativa si fondono intimamente con uno dei più caratteristici paesi del lago. Il volume ripercorre queste vicende raccontandole ""dall'interno"""" attraverso i molti documenti sopravvissuti e le testimonianze di protagonisti dei decenni passati: una sorta di """"autobiografia"""" di questa benemerita istituzione. Il volume è anche arricchito da un """"album"""" di immagini che mette in evidenza le persone e le attività al centro di questa storia."" -
La vita di ieri da Torno a Piazzaga. Cenni storici, usi e costumi
In un'ideale passeggiata per Torno e le sue frazioni a monte, l'autore ripercorre non solo i luoghi (ville, massi avelli, chiese e cappelle), ma anche gli usi i costumi e le tradizioni di una delle cittadine più ricche di storia del lago di Como. Il testo, scritto negli anni Sessanta, tramanda consuetudini e comportamenti già antichi allora, ma anche modi di vivere che solo il passaggio di tempo ha reso ""storici"""". Persino il ritmo del testo e le cadenze narrative sono lo specchio dell'epoca. Il volume è arricchito di immagini, in gran parte provenienti dalla collezione dell'autore, raccoglitore di memorie e di immagini."" -
Pace scaduta. Cronaca di una battaglia persa
Pace o guerra? La risposta sembra ovvia eppure l.umantità intera, aldilà delle buone intenzioni di molti, dedica troppo tempo e infinite risorse a combattersi. Nel 2001 (Afghanistan) e nel 2003 (Seconda Guerra del Golfo) l'attenzione del mondo intero si fissò con determinazione sul tema dei conflitti cosiddetti locali (combattuti in numerosissime parti del pianeta) e le variabili coalizioni di Stati interventisti, cercando soluzioni alternative e pacifiche. L'attacco alle Torri gemelle (11 settembre 2001) giustificò agli occhi dei governi occidentali - operazioni di guerra rivelatesi subito impegnative, costose (in vite umane e denaro) e strategicamente discutibili. La reazione dei popoli fu immediata e la condanna delle guerre come mezzo di risoluzione dei difficili rapporti internazionali fu unanime. Tuttavia i governi occidentali non ascoltarono la forte voce dei cittadini continuando una lunga serie di conflitti che ancora impegnano diversi eserciti specializzati e tecnologicamente molto avanzati. I Capi di Stato hanno dichiarato che la guerra ""è necessaria"""" per eliminare il terrorismo e a nulla sono serviti i milioni di bandiere della pace sventolati dalle case e dalla gente, per le strade, nelle manifestazioni europee. La """"guerra mondiale"""" si continua a combattere e dopo dieci anni non è terminata; anche il movimento pacifista internazionale non ha vinto: perché prevale sempre la volontà di combattere e non quella di ragionare."" -
Le mie signore
"Forse ricordo molto perché il mio vivere è iniziato con pochissime cose. Questo mio breve racconto nasce dal desiderio che qualcosa di ciò che mi accadde possa interessare non per l'inutile valore di cose mie (che sono uguali a tante di tanti), ma come simbolo di un semplice vivere. Uno spaccato di vita, come tanti, da accudire, ricucire, raccontare appunto. Forse è vero come mi diceva un giorno un amico - che noi siamo il racconto di noi stessi, noi siamo i registi della nostra commedia, nell'arco semplice di un sole."""" In una vita di lavoro, Ornella Gambarotto, titolare del più famoso negozio di parrucchiera di Como, ha raccolto confidenze e racconti delle sue clienti, ma soprattutto ha attinto a un inesauribile patrimonio di esperienze che - con eleganza e delicatezza - condivide ora con il suo pubblico e i lettori." -
Il lago
Il ""lago"""" è quello di Como, visto attraverso gli occhi attenti di un suo profondo conoscitore, interessato tanto agli aspetti più noti e appariscenti (le ville, i giardini...) quanto a quelli più quotidiani e segreti (i viottoli, la vita, il lavoro...). Un testo sospeso tra storia e poesia, tra racconto e analisi, diretto sia alla valorizzazione di quanto di autentico il lago conserva tuttora, sia alla denuncia dei rischi di snaturamento e rovina. Un lago percorso senza fretta e illustrato da una voce in sottofondo: """"Nessun viaggio come quello che tu potresti fare sul lago di Como ha così poco bisogno di una guida, né scritta né tanto meno parlante: casomai basterebbe qualche """"avviso"""" per non trascurare tutte quelle cose che in genere non si vedono o vedono solo i vagabondi (ossia i veri viaggiatori) e quelli che perdono abitualmente la strada; le sponde del lago potrebbero essere tappezzate da questi segnali."" -
L' età dell'eleganza. Le filande e tessiture Costa nella Como degli anni Cinquanta
Si tratta del catalogo di un'esposizione dedicata alle Filande e Tessiture Costa che negli anni del dopoguerra si sforzarono di uscire dalle ristrettezze del mercato locale per guadagnare fama e risonanza sul palcoscenico dell'alta moda - in particolare dell'Haute Couture parigina - con una produzione di sete stampate di particolare accuratezza e freschezza d'immagine. Grazie alla ricchezza della documentazione aziendale, conservata quasi integralmente presso l'Archivio di Stato di Como, ai campionari originali dei tessuti prodotti, presenti in collezioni private comasche, e a importanti prestiti nazionali e internazionali (tra cui quelli del Musée Galliera di Parigi e della Fundación Cristóbal Balenciaga di Getaria) è possibile rivivere il percorso storico-creativo di una delle aziende che hanno contribuito alla diffusione dell'eccellenza comasca nel mondo. Il catalogo presenta una serie di saggi dedicata alla ricostruzione della storia dell'azienda e del contesto cittadino e produttivo, nonché le schede approfondite di tutti i materiali esposti in mostra. Completa il volume un saggio di Annamaria Galli sulla situazione economica comasca tra anni Quaranta e Cinquanta. -
Chiesa di Sant'Andrea a Brunate
Guida artistica e storica alla chiesa parrocchiale di Brunate (Co), con approfondimenti sulle vicende di santa Guglielma e della beata Maddalena Albricci. -
Como e il viaggio dei Re Magi. Storia, mito e leggenda
Nella basilica di San Fedele in Como sono conservati - tra altre bellezze quattro affreschi seicenteschi raffiguranti lo Sposalizio della Vergine, la Natività, l'Adorazione dei pastori, l'Adorazione dei Magi. Nel quarto dipinto la scena è occupata dai Magi, personaggi protagonisti, riccamente vestiti, e dal loro seguito. Maria, Giuseppe e il bambino stanno in una casa che sembrerebbe in costruzione. Dietro c'è un ragazzo che spinge il braccio sinistro verso un buco che sta nella parete di fondo. Perché quel ragazzo sta compiendo quel gesto? Chi è? Intorno a queste domande si ricostruisce il lungo viaggio dei Re Magi, dall'Oriente a Betlemme, ma anche (forse) a Milano, Colonia e... Como, fino in San Fedele. Un'occasione per indagare antichi racconti, ma anche il processo attraverso cui questi diventano opere d'arte e, quindi, il contesto culturale in cui hanno avuto origine. Nel libro è riportato anche il testo della cantata Il racconto dei pastori musicata da Federico Bonetti Amendola. -
Artigiani e Confartigianato. L'unico matrimonio di interessi fatto per amore
Il volume non contiene la storia di come è nata una delle più importanti e radicate associazioni artigiane della regione, l'Associazione Provinciale Artigiani di Como. Non si tratta di un libro documentario o di ""amarcord"""", bensì di management e ha lo scopo di spiegare come e perché hanno avuto successo le Associazioni Artigiane e perché prospereranno ancora di più in futuro, come vero punto di riferimento intermedio tra le istituzioni a tutti i livelli e i veri imprenditori o gli aspiranti imprenditori che vogliono veder crescere e affermare la propria azienda, sia nel mercato locale che in quello mondiale."" -
Enea sulle rive del Lario
Una serie di bassorilievi in gesso, proveniente da una villa di Orsenigo, è stata recentemente concessa in comodato a Villa Carlotta di Tremezzo, uno dei luoghi più importanti in Lombardia per la conoscenza e l'approfondimento di quella fondamentale stagione artistica fiorita tra la metà del Sette e l'inizio dell'Ottocento che va genericamente sotto il nome di Neoclassico. L'ulteriore arricchimento del patrimonio di Villa Carlotta è l'occasione per un approfondimento di questo sconosciuto ciclo figurativo, al cui centro sono alcune raffigurazioni tratte dall'Eneide. Ricondotti all'operato di Giuseppe Franchi (1731-1806), i bassorilievi sono studiati anche con riferimento al clima di riscoperta delle memorie classiche, e virgiliane in particolare, che ebbe proprio in Villa Carlotta uno dei centri di elaborazione. In appendice è la sintetica ricostruzione delle vicende storiche della villa da cui provengono i bassorilievi. -
Quattro porte
Quattro porte da aprire su mondi fantastici e verso persone con storie particolari che spingeranno il protagonista a una serie riflessione su se stesso. -
Nessuno da baciare
"Venne ad accogliermi al cancello quando fui portata all'istituto Santa Maria di Lora, appena sopra la città. Avevo dodici anni."""" Suor Elvezia è una presenza che accompagna la vita della narratrice dall'infanzia: un rapporto delicato, ma tutt'altro che privo di contraddizioni. """"'Dovrebbe scrivere un libro sull'Elvezia', disse il signor Lombardi mentre mi riaccompagnava a casa. """"Sì, - risposi soprappensiero, - ma ho bisogno che muoia."""" Mi guardò spaventato e cercai di spiegarmi: non volevo che l'Elvezia morisse. Ma per scrivere di lei avevo bisogno che non ci fosse più. Che fosse lontana per sempre. Non mi sembrò convinto e seguì un silenzio pieno di imbarazzo. Giunti sotto casa, ci salutammo, a disagio tutti e due."""" Il libro alla fine è stato scritto, è un racconto fedele e tenero, specchio non solo di intense vicende personali, ma anche di una città - Como - e di un mondo." -
Nesso. L'economia della terra. Le molte forme dell'economia in un paese del lago
Il volume raccoglie testimonianze e ricerche storiche sull'agricoltura, l'allevamento, la lavorazione della pietra di Moltrasio e del granito, la confezione di scarpe in tela a Nesso, paese del Lago di Como. -
I ragazzi della Celera. Memorie comasche
Memorie ""personali"""" di un testimone d'eccezione, il volume racconta le iniziative pubbliche realizzate a Como negli ultimi tre decenni del secolo appena trascorso da un gruppo di giovani imprenditori, raccolti attorno all.Unione Industriali, a cominciare da Comodepur e dalle altre società per la depurazione delle acque, tuttora operanti nel capoluogo e in larga parte del territorio comasco, all'Acquedotto Industriale, al Tessile di Como, al Centro espositivo di Villa Erba, al nuovo corso del quotidiano """"La Provincia"""" negli anni Ottanta, all'AGA, l'agenzia nazionale di stampa di Roma."" -
Il Club Alpino operaio di Como
Il volume costituisce la prima ricostruzione organica della storia del Club Alpino Operaio, storica associazione escursionistica e alpinistica fondata a Como, nel borgo popolare di San Rocco, nel 1885 e tuttora attiva. Basandosi su una accurata ricerca documentaria e sulle testimonianze giornalistiche d'epoca, il libro non solo segue le diverse fasi della storia del sodalizio dalle prime uscite pubbliche alla fine dell'Ottocento, allo sviluppo dell'inizio del Novecento, all'intensa attività alpinistica del periodo ""eroico"""", al processo di omologazione al regime fascista, fino alla ricostruzione della prassi democratica dopo la Liberazione - ma le inserisce nel contesto delle altre associazioni alpinistiche nazionali e internazionali e nel quadro delle condizioni sociali e politiche della città e del territorio. Ne esce un quadro che lungi dal riferirsi ai soli aspetti sportivi, contribuisce a una migliore considerazione della storia cittadina nel fondamentale snodo del passaggio alla modernità. Arricchiscono il testo numerose immagini, in gran parte provenienti dall'archivio del Club e quasi del tutto inedite, e una raccolta di documenti. La prefazione è firmata da Alessandro Pastore, docente universitario e autore di uno dei più interessanti contributi storici sull'alpinismo italiano."" -
Socialismo, umanesimo, poesia
A dieci anni dalla scomparsa, Giordano Azzi è ricordato come uomo di opere e di pensiero con un'ampia antologia di suoi scritti, che spaziano in tutti campi dei suoi interessi: dalle poesie in lingua e in dialetto comasco, agli scritti in esperanto (la lingua utopista inventata dal medico Zamenhof cui Azzi fu sempre molto interessato), dagli articoli di carattere scientifico agli interventi politici, dai contributi critico-letterari fino alle ricerche storiche. In quest'ultimo gruppo spicca la serie di articoli dedicati a ""cento anni di socialismo comasco"""", fondamentale ricostruzione storica a tutto campo finora inedita nella sua interezza. Completa il volume una raccolta di testimonianze e di lettere di amici e di esponenti della cultura comasca dedicata al ricordo e alla ricostruzione biografica di Azzi. Ne deriva la chiara consapevolezza di trovarsi di fronte a una delle personalità centrali del Novecento comasco, per il suo impegno e la sua cultura, ma anche e soprattutto per l'eleganza, la tolleranza e la continua ricerca del dialogo."" -
L' utima estate
Sul filo dei ricordi di famiglia e della comunità, il racconto della cultura tradizionale, delle attività economiche e della vita quotidiana del territorio al centro del Lago di Como, sulle sponde del Triangolo lariano e lungo le pendici della Valassina e del monte San Primo. I centri abitati e la toponomastica, il lavoro sui campi, in collina e in montagna, sui pascoli, sul lago, all'aperto e in bottega, con i forestieri, gli alberghi e le infrastrutture turistiche, la scuola e le osterie, i giochi e le devozioni, le bande e la cucina tradizionale. Senza nostalgia e con molto affetto per una terra che cambia ma che conserva le tracce significative della sua storia. -
Vite militanti
Attraverso le parole e i ricordi di Andrea Paredi (sindacalista a Como e provincia) si ricostruiscono l'evoluzione e i cambiamenti del mondo del lavoro nel corso della seconda metà del Novecento, con numerosi aneddoti e storie tratte dalle esperienze personali dell'autore. -
In principio era il kaos
Racconto scritto seguendo la traccia dei primi tre capitoli della Bibbia (Genesi 1; 2; 3) molto liberamente interpretati e unendo diverse traduzioni, con un finale molto differente dalla Vulgata. -
Il Teatro Sociale di Como. 1813-2013
Edito per iniziativa della Società dei Palchettisti in occasione del duecentesimo anniversario dell'inaugurazione del Teatro Sociale, il volume ripercorre l'intera vicenda del Teatro comasco. Vi sono approfondite non solo le vicende architettoniche e artistiche (riconsiderate a partire dai documenti originali con non poche novità rispetto a quanto ripetutamente proposto dai precedenti saggi dedicati alla storia del Teatro), ma anche quelle riguardanti il contesto culturale e giuridico e i tanti tipi di spettacolo che nella sala al coperto e nell'arena all'aperto si sono susseguiti in due secoli. Particolare rilievo assume, nel quadro dell'architettura di inizio Ottocento, la figura del progettista, Giuseppe Cusi. In gran parte inedito è il corredo iconografico (oltre 250 immagini) che affianca a riprese appositamente eseguite un ricchissimo patrimonio di immagini d'archivio, tra cui il corpus dei progetti per il Teatro, qui proposto per la prima volta con tutti i disegni noti.