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Fratellanza
Il libro di Roversi è suddiviso in 4 sezioni e ha il suo centro nel legame col resto dell'umanità imposto all'individuo alla nascita: in verticale, con genitori nonni e antenati; in orizzontale, con fratelli e sorelle. Testi ""manipolativi"""" di un autore che ama definirsi anarchico tradizionalista, rivoluzionario conservatore, inconoclasta benigno."" -
Già così tenera di folla (per F. S. Dòdaro)
"La scrittura di Francesco Aprile, per dirla con Gilles Deleuze, «scava una lingua straniera nella lingua» ed è un gomitolo avvolgente che nel suo stesso farsi enuncia e pronuncia un'idea di poesia come atto indocile, essa stessa oggetto fra gli oggetti, anzi materia vivente, azione fisica in divenire, mai del tutto compiuta, mai del tutto incompiuta"""". (Dall'introduzione di Alfonso Lentini)." -
Lettera sullo stile (a me stesso)
Affrontare la questione dello stile, persino ammiccando nel titolo a celebri lettere di Estetica, è indubbiamente un atto azzardato. L'aver precisato che la lettera in questione è indirizzata a me stesso non sarà valso a ridurne le insidie, avendo voluto piuttosto indicare che si tratta di una riflessione obbligatoria per chiunque sia impegnato, a qualunque titolo, nel lavoro artistico. -
Beata mente sola è il tuo nome
(...) Rimbalzando da un programma televisivo trash a una sessione di 'Eroscro-moterapia', da un periodo di purificazione ascetica in Himalava a uno stage di teatro-danza, il protagonista di questa raccolta scopre di dover rinunciare a qualsiasi idea preconfezionata della vita, accettando l'assenza di chi lo salvi nel momento del bisogno e cercando di volta in volta risposte nuove e autentiche alle sfide esistenziali. Questo, in ultima analisi, significa per lui 'uccidere il Buddha'. -
Il comandante Nino. Mio padre. Nuova ediz.
"Giovannino caro, i comunisti e i socialisti che ho conosciuto erano dei galantuomini, gente della quale ti potevi fidare senza riserve, gente di parola! I diversi ideali, quelli del cattolicesimo democratico e quelli del comunismo, nel rispetto delle loro ferme convinzioni, trovarono terreno comune nella lotta al nazifascismo e nel profondo rispetto della libertà dei popoli e della giustizia dei diritti civili degli uomini. Ognuno di noi, seguendo la propria fede politica prese poi strade diverse. Ci furono quelli che furono fermamente convinti che l'unica salvezza fosse il mondo Occidentale e gli Stati Uniti d'America, e io ero tra quelli, e coloro che al contrario volgevano lo sguardo all'Unione Sovietica e al blocco del patto di Varsavia. Due mondi contrapposti, in quell'epoca, due visioni della società molto diverse, che però ci videro combattere insieme, nella lotta comune al nazifascismo. Così salvammo l'Italia!"""". (dai Ricordi di Aniello Coppola, p. 56, 98)" -
L' amore è una verità (che non si può trascurare)
"Ecco, per esempio, quella rosa nel giardino è un anticipo di maggio come quel geranio fiorito nel camino sotto le griglie arrugginite dalla luna.""""" -
Abbiamo fatto una gran perdita
Un uomo, dopo il licenziamento, si mette in viaggio da solo con l'auto. Dalle camere degli alberghi inizia a scrivere molte lettere a più persone, ma non si decide mai a spedirle. Dopo due settimane di viaggio muore. La moglie deciderà di pubblicare le lettere. -
Cantico dell'uomo nudo. Monologhi e altri testi brevi. Nuova ediz.
"Tutto è voce: quella dei ricordi, dei poeti, dei musicisti, dei cantautori, di mamma e papà, del popolo, della radio, dei diseredati. Ci sono voci in dissolvenza e voci che rimangono scolpite dentro e restano lì, uguali ed eterne, come quelle di un congiunto morto. Altre in continua trasformazione, lunga e lenta, o breve e tellurica. Voci corali, eppure con la loro precisa identità. Da un certo punto della vita in poi, c'è anche la voce della morte, che guadagna chiarezza, perché vuol essere ascoltata. Di tutte queste voci, si compongono il mio essere e il mio caleidoscopico. La pubblicazione di questi scritti, è una condivisione di voci."""" (Norma D'Alessio)" -
Tomoterapia ed altro
Postfazione di Franco Contorbia. -
Che ne sarà stato
"Raramente vado al funerale. Questo mi capita, vieppiù amplificato, nei confronti di coloro che conosco meno o che avevo conosciuto molto tempo fa. Anche quando se ne va uno quasi sconosciuto, mi invade uno struggente senso di vuoto. È come se la vita intera se ne andasse. A tutti coloro che hanno attraversato di sfuggita la mia esistenza sono ispirate queste brevi storie""""." -
Desaparecido. Memorie da una prigionia
"Per me il campo si estendeva molto più in là delle pareti dell'edificio in cui ero sequestrato: il Paese intero era un'immensa prigione e se fossi scappato avrei solo sostituito un campo con un altro. L'unica differenza tra il di fuori e il di dentro era che la gente che camminava per strada non era cosciente di essere prigioniera, io sì. In questo senso, scappare dalla finestra avrebbe significato qualcosa come uscire dalla prigione per cadere nel suo cortile. Ancora una volta sentii che la mia unica possibilità di trionfare su di loro era restare vivo e che quanto più a lungo vi fossi riuscito, tanto più avrei vinto io e avrebbero perso loro.""""" -
La grande festa
"In appena un'ora la tempesta si abbatte sulla casa. Le alte palme si piegano sotto il vento che le proietta ora a destra, ora a sinistra. Si piegano regolarmente, poi con forza sempre maggiore, come se una bilancia sregolata abbandonasse a poco a poco la sua cadenza. La fragilità e l'esilità del loro tronco la spaventano. Teme che cadano sulla casa. Si chiede su che cosa riposi il loro equilibrio. Lei pensa che riposi semplicemente sulla loro flessibilità. È così poco per mantenersi in piedi. Sélim le diceva che le palme sono come le donne. Sono degli alberi fragili. La loro arroganza è illusoria, persino ingannatrice, e serve per mascherare la loro vulnerabilità.""""" -
Lettera sullo stile (a me stesso). Nuova ediz.
Affrontare la questione dello stile, persino ammiccando nel titolo a celebri lettere di Estetica, è indubbiamente un atto azzardato. L'aver precisato che la lettera in questione è indirizzata a me stesso non sarà valso a ridurne le insidie, avendo voluto piuttosto indicare che si tratta di una riflessione obbligatoria per chiunque sia impegnato, a qualunque titolo, nel lavoro artistico. -
Con gli occhi di un bambino. Nuova ediz.
Qual è il senso della nostra vita? Come viverla al meglio? Sono le domande che si pone Gianluca che, dall'apatia delle proprie giornate, tenta di ricostruire la propria strada e procedere da diversi, e inaspettati, ambienti. L'innocenza diventerà la motivazione; la carenza di mezzi il motore: l'energia che servirà a tracciare i nuovi percorsi. Una rinascita in cui anche il dolore trova la sua collocazione. -
Sulle tracce di Elena. Nuova ediz.
Liliana Bellone nei suoi romanzi tesse biografie documentate e contestualizzate con competenza, con psicologie adeguate ai comportamenti e documenti verificabili, ma reinventate grazie a intrecci di tempi e voci narranti, creando con quegli ingredienti nuove identità e testi che si leggono come romanzi. In ""Sulle tracce di Elena"""" offre un ritratto di Elena Hosmann che, dopo un breve matrimonio con l'ingegnere italiano - caprese - Edwin Cerio e una vita divisa tra Italia, Svizzera, Argentina e Stati Uniti, si è dedicata alla fotografia etnica tra le popolazioni andine di Argentina, Bolivia, Perù, inaugurando un approccio transdisciplinare collaborando con la pittrice austriaca Gertrude Chale e la musicologa Isabel Aretz-Thiele."" -
Lettera d'amore. Nuova ediz.
Postfazione di Silvio Perrella. -
In tasca la paura di volare
Scostate le fronde ultime, un saluto e ciascuno alla sua strada. Le prime luci, rade (è notte e la più parte dorme) fanno sicuro l'accesso al villaggio. -
Una sola morte numerosa. Nuova ediz.
Nel 1977 Nora Strejilevich fu sequestrata, rinchiusa e torturata nel centro di detenzione clandestino Club Atlético, a Buenos Aires. Una volta liberata, andò in esilio prima in Israele, poi in Canada. Nel 1997 ha pubblicato ""Una sola muerte numerosa"""", un testo di autofiction che si muove tra denuncia, rievocazione poetica e documentazione sulla desaparición di suo fratello Gerardo."" -
Sotto la luna
"Notte glaciale e tu sorgi eterna, Luna fanciulla con la chioma sparsa, per formar lucido lago all'occhio solo, levato per una speranza dal molle sasso azzurro di nulla, lanciato nel ciel per fine trastullo da mano sacra o impetuoso fato, superbo, misero e d'amore vago.""""" -
Una festa da ballo nel regno di Lilliput. Il cinema di Takahiko Iimura
Una festa da ballo nel regno di Lilliput è un viaggio nel cinema di Takahiko Iimura, uno dei primi artisti giapponesi a investigare le possibilità creative del video. Un viaggio coraggioso e affascinante, perché fa luce su un artista e su un modo di fare cinema che in Italia sono sostanzialmente sconosciuti. Nel corso della sua esperienza - segnata agli esordi dai movimenti del dadaismo e del surrealismo - Iimura si è spinto al di là delle proprie origini, studiando le strutture del linguaggio e le differenze e le relazioni tra i concetti e le idee sul tempo e lo spazio nelle culture orientali e occidentali. Si è occupato di semiotica e di cinema strutturale, di filosofia e di tecnologia, di problemi di lettura sulle immagini in movimento e dell'intero complesso della scrittura audio/video per mezzo del principio di astrazione formale. Ancora oggi, il suo lavoro è un esempio di opera aperta tra i più coerenti e significativi dell'intero panorama del cinema sperimentale.