Sfoglia il Catalogo ibs039
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7141-7160 di 10000 Articoli:
-
Il contributo militare degli ebrei italiani alla grande guerra (1915-1918)
Uno studio sulla presenza nell'esercito italiano di ufficiali, sottufficiali e militari ebrei durante la prima guerra mondiale. Con ampi elenchi e schede, albi d'oro dei decorati e dei caduti, edelenco dei militari ebrei deportati per la persecuzione antiebraica. Introduzione di Fabio Levi e nota tecnica di Giorgio Rochat. -
Frida Malan e il segno del suo tempo
Personalità originale e di singolare valore umano nel mondo politico e culturale piemontese, Frida Malan ha incarnato le molte stagioni di un impegno etico-civile, sempre coerente nel travaglio di un'epoca tormentata. Coraggiosa antifascista combattente, insegnante, politicamente attiva prima nel Partito d'Azione e poi sino alla morte nel Partito socialista, eletta per tre volte nel Consiglio comunale di Torino e quindi assessore per anni all'Igiene e Sanità e successivamente al Patrimonio e Lavori Pubblici, portò nel suo agire l'impronta di una sensibilità umana e culturale affatto particolare. Si distinguevano le sue forti radici morali evangelico-protestanti, peraltro abbinate ad un impegno rigorosamente laico, e la vivace sintonia con il nascente movimento delle donne. Sono qui raccolti una serie di contributi e di testimonianze, corredate da un'antologia degli interventi nel Consiglio comunale torinese, che offrono un ritratto sintetico ma di notevole interesse storico. -
Elio Toaff. Un secolo di vita ebraica in Italia
Rabbino capo di Roma per cinquant'anni, Elio Toaff è stato colui che ha spinto il mondo ebraico italiano, nel dopoguerra ancora marginale, su posizioni culturalmente e politicamente sempre più egemoni, traghettandolo nell'Italia di oggi. Colui che ha saputo essere al tempo stesso un personaggio fondamentale della vita ebraica e un protagonista indiscusso della storia italiana del Novecento, interpretandone con intelligenza cambiamenti, tendenze e speranze. Il volume, curato da Anna Foa, riporta i contributi di vari specialisti che ripercorrono la biografia di Elio Taff all'interno della storia degli ebrei dall'esclusione seguita alle leggi razziali del 1938, alla persecuzione, dalla ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale alla visita di Giovanni Paolo II alla Sinagoga romana. Conclude il libro un'ampia bibliografia degli scritti di Rav Toaff. -
Gli aguzzini di Mimo. Storie di ordinario cllaborazionismo (1943-45)
All'inizio del 1945, a Torino venne ucciso da un commando di militi della Repubblica di Salò Francesco Pinardi, ""Mimo"""", giovane intellettuale di solida famiglia borghese che militava in Giustizia e Libertà e la cui biografia mostra come potesse maturare una coscienza critica nei confronti del regime fascista. Mimo fu vittima di una violenza feroce e gratuita, la stessa che migliaia di italiani ebbero a subire in quei duri mesi, il cui clima di disgregazione del vivere civile e del comune sentire viene qui ricostruito attraverso l'intreccio di centinaia di altre storie con i documenti dei processi del primo dopoguerra. Non sono storie di scontri armati, ma episodi di ordinario collaborazionismo nei quali la vena ideologica, il credo fascista, stavano sullo sfondo. Li accomunano piuttosto meschinità e sopruso, tradimento e desiderio di prevaricazione, disumanità e viltà, ricerca del tornaconto personale. Riaffiora dunque, senza infingimenti, una Italia, molto più vecchia di Salò e del fascismo, insofferente delle regole e ignara dei diritti, nella quale lo stretto rapporto fra criminalità e politica è solo lo specchio di una violenza radicata nelle relazioni sociali."" -
Un confine difficile. Controversie tra la repubblica di Genova e il regno di Sardegna nel Settecento
Il volume racconta le controversie di confine tra la Repubblica di Genova e lo Stato sabaudo nel corso del XVIII secolo. L'aggressiva politica estera intrapresa da Vittorio Amedeo II e proseguita dai suoi successori impresse un senso nuovo a dispute che spesso avevano già secoli di storia alle spalle. I sempre più frequenti incidenti alla frontiera liguro-piemontese furono affrontati così più come affari di Stato che come questione di carattere puramente locale. Il governo di Torino fu abile ad utilizzarli per cercare di aprirsi quella via al mare che avrebbe dato nuovo impulso militare ed economico al Paese. Da parte sua, il governo di Genova fece tutto quanto in suo potere per evitare un nuovo sbocco sabaudo sul Mediterraneo che sarebbe stata una vera e propria tragedia per la Repubblica. Si trattava, comunque, di una politica puramente difensiva, come avrebbe mostrato la sconfitta sul tema dei feudi imperiali degli Appennini, rivendicati ed infine ottenuti da Carlo Emanuele III. La storia è ricostruita attraverso un'attenta lettura dei fitti carteggi degli inviati genovesi e sabaudi con i rispettivi governi. -
Gli ebrei e l'orgoglio di essere italiani. Un ampio ventaglio di posizioni fra '800 e primo '900
Il libro, pensato in forma di antologia, intende offrire uno sguardo articolato sul rapporto fra mondo ebraico e processo di costruzione dello Stato unitario a partire dal Risorgimento, mostrando vari modi di sentire e presentare l'affezione per la patria italiana frutto di condizioni storiche, sociali e individuali diversissime, ma pur sempre confrontabili fra di loro per il fatto di essere situati nel quadro di un processo comune e di avere tutti uno stesso retroterra ebraico. Per Samuel David Luzzatto (Shadal), David Levi, Flaminio Servi, Luigi Luzzatti e Amelia Rosselli a ognuno dei quali, dopo l'introduzione di Fabio Levi, dedicano un saggio - seguito da un'ampia serie di brani tratti dai loro scritti - rispettivamente Gadi Luzzatto Voghera, Francesca Sofia, Carlotta Ferrara degli Uberti, Ilaria Pavan e Tullia Catalan, molto diverso è il rapporto con la tradizione e la religione dei padri non meno che con le culture e le condizioni del momento; proprio per questo però si tratta di esperienze che esemplificano in modo straordinariamente vivo la ricchezza dell'incontro fra culture che si realizza in coincidenza con la nascita dell'Italia contemporanea. -
Il difficile reinserimento degli ebrei. Itinerario e applicazione della legge Terracini n. 96 del 10 marzo 1955
In Italia, dal 1938 al 1945, fu in vigore una normativa duramente discriminatoria contro tutti gli ebrei residenti nel paese, che divenne progressivamente sempre più drastica fino a sfociare nella deportazione e nell'assassinio. La drammatica rilevanza di quegli eventi permette di misurare il contrasto fra la loro effettiva dimensione e il dibattito parlamentare intorno alla Legge Terracini del 1955, che avrebbe dovuto offrire un risarcimento alle vittime della persecuzione voluta da Mussolini. L'autrice ne dà conto attraverso le parole dei protagonisti e analizza poi come in sede amministrativa e giurisprudenziale la condizione degli ebrei perseguitati fosse non solo sottovalutata e mal compresa, ma esplicitamente misconosciuta; riporta alcuni casi esemplari e propone infine un quadro puntuale di quanti sono stati fino ad oggi i perseguitati ""razziali"""" riconosciuti meritevoli delle provvidenze stabilite sia dal dal testo iniziale sia dalle leggi di modifica approvate poi. Il libro offre così uno squarcio illuminante sul modo in cui le diverse culture politiche del secondo dopoguerra si sono misurate con le persecuzioni antiebraiche e con le loro conseguenze di più lungo periodo."" -
Nature's dots. Ediz. in braille
"Nature's dots"""" è contemporaneamente un libro tattile per non vedenti e un libro sperimentale per vedenti. Testi in braille e disegni tattili stampati con inchiostro trasparente su testi e disegni visibili illustrano un progetto che vuole rendere accessibile un paesaggio protetto, la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino situata presso il Lago d'Iseo in Lombardia, a chi per disabilità fisica non può accedervi, attraverso una tecnica in cui il disegno degli elementi naturali diviene forma esplorabile dal tatto e dalla vista simultaneamente; dove il paesaggio in rilievo si fonde, nella sua trasparenza, con il racconto immaginifico degli animali e delle specie vegetali presenti; dove le forme del territorio, le montagne che circondano la riserva, gli specchi d'acqua che costruiscono l'ambiente lagunare protetto, sono sensibilissime superfici cromatiche a rilievo, commenti dell'habitat che racchiudono; dove il progetto dei padiglioni per disabili motori e il padiglione tattile per non vedenti si fondono con il paesaggio che li forma, trasformandosi, nel tempo, in tutori degli elementi vegetali, in natura." -
Miele dei favi
È raccolta nel libro una serie di Derashot (sermoni) e articoli concernenti i Giorni Penitenziali. L'argomento di questi scritti è la Teshuvah, il pentimento, concetto base dell'etica ebraica. La Torah d'Israel crede profondamente nella capacità rigenerativa dell'Uomo dai suoi errori. È un processo antico più del mondo stesso, affermano i maestri, e perciò fondamento della Creazione medesima. Non è un caso che la festa di Rosh ha-Shanah (Capodanno) sia da un lato il primo dei Dieci Giorni della Teshuvah, dall'altro l'anniversario della creazione dell'uomo. -
Deportati italiani nel lager di Majdanek
Tra la fine del 1943 e il '44, nella Polonia occupata dalle truppe tedesche, molti deportati italiani - in gran parte militari - furono imprigionati nel lager di Majdanek, vicino a Lublino; gli autori del libro ne hanno identificati, partendo dai documenti conservati nel Museo del campo, ben 227, a ognuno dei quali hanno dedicato una scheda biografica che ne ricostruisce i percorsi attraverso il sistema concentrazionario nazista. Dopo la descrizione, nel contributo al volume di Tomasz Kranz - attuale direttore del Museo di Majdanek -, della storia di questo importante lager, un capitolo è dedicato all'analisi dei trasporti dei deportati (dall'Italia e tra i campi di prigionia in Germania e nei Paesi occupati), di alcune decine dei quali vengono poi approfondite le vicende in base alle testimonianze che è stato possibile ritrovare. Segue la ricostruzione della conoscenza di Majdanek in Italia; infine sono proposte al lettore le memorie di Carmelo Arno Marino, uno dei pochi che riuscirono a fare ritorno e che ci ha lasciato, in un testo di estrema vivezza, la descrizione di una vicenda esemplare della deportazione. Il libro è corredato dalle riproduzioni di documenti e fotografie. -
Wading through conflict. America and the middle east
Il libro analizza la politica americana nel Medio Oriente dalla guerra fredda agli anni più recenti, concentrandosi soprattutto sull'ultimo ventennio. L'autore si occupa delle attività dei governi di Washington nella ricerca costante di un equilibrio tra i conflitti ideologici, religiosi e tra le nazioni che fanno parte di quest'ampia area geografica e descrive come gli aspetti più critici e problematici della politica estera americana derivino dalla difficoltà per i dirigenti statunitensi di mantenere in equilibrio gli interessi strategici ed economici del paese con i valori ideali che volta per volta entrano in conflitto con le esperienze politiche e religiose di quest'area. Mentre le prospettive di soluzione dei conflitti nel Medio Oriente diventano progressivamente più complesse, la politica estera americana in quell'area si deve confrontare con compiti sempre più impegnativi in cui si intrecciano fenomeni come il terrorismo, il conflitto arabo-israeliano, assieme alle divisioni religiose e all'instabilità politica che caratterizzano molti stati della regione. -
Angelo Donati e la «questione ebraica» nella Francia occupata dall'esercito italiano
Nell'ambito degli studi sulla persecuzione antiebraica nell'Italia fascista, la controversa questione della non avvenuta collaborazione italiana alla Shoah nei territori occupati dall'esercito prima dell'8 settembre 1943 ha rappresentato e rappresenta tutt'oggi uno dei temi più dibattuti dagli storici, in Italia e all'estero. Il libro di Luca Fenoglio s'inserisce in questo dibattito offrendo al lettore e agli studiosi un punto di vista inedito sulla questione: quello dell'ebreo italiano Angelo Donati il quale, durante i dieci mesi dell'occupazione italiana nella Francia meridionale, si adoperò in prima persona per impedire che alcune migliaia di suoi correligionari cadessero in mano ai nazisti, i principali alleati degli italiani. A partire dalla straordinaria, ma spesso trascurata, azione di Donati, il libro di Fenoglio, ricco di documentazione inedita, apporta un contributo originale al dibattito storiografico, proponendo nuove prospettive d'analisi, e al tempo stesso gettando luce su una figura, quella di Donati, per lungo tempo avvolta da un alone di leggenda. -
Il cerchio della politica. Deputati, notabili, attivisti a Torino tra '800 e '900
Il libro parla di politica e si concentra sui decenni tra Otto e Novecento, quando le trasformazioni sociali cominciarono a modificare il sistema politico italiano. Parla dell'Italia liberale, negli anni in cui iniziò ad allargarsi il corpo elettorale e dunque si estese la gamma degli interlocutori sociali dei candidati e delle associazioni, e quando tanto le istituzioni quanto le organizzazioni cominciarono ad affrontare il problema della partecipazione delle masse alla vita politica italiana. Parla di politica ""alta"""" e di politica """"bassa"""", di persone importanti, deputati, senatori e ministri, di individui comuni, artigiani, operai, membri di associazioni popolari, e di notabili di quartiere. Tra tutti questi attori, infatti, c'erano nessi, contatti e scambi, e la politica di massa sembrava il frutto, più che di una nazionalizzazione o di una mobilitazione dall'alto, dell'interazione tra i vari soggetti che da più parti contribuivano a costruire le organizzazioni e a definire i messaggi politici, in """"alto"""" come in """"basso""""."" -
Contesti. Rivista di microstoria (2014). Vol. 1
"Contesti"""", semestrale di microstoria, si propone come un esperimento, un tentativo di cogliere la complessità attraverso l'analisi delle relazioni e degli scambi, spesso nascosti, fra uomini, gruppi sociali, istituzioni. La sua finalità è la ricostruzione di contesti non necessariamente caratterizzati dalla condivisione di un preciso spazio geografico: a definirli sono le connessioni, esplicite o sotterranee, di cui si può provare la pertinenza. La rivista intende indagare la natura e la trasformazione dei fenomeni sociali mettendo l'accento sulla continua interazione fra scelte personali e strategie politiche, meccanismi economici e circolazione di idee, sistemi culturali e comportamenti individuali. Aperta ai contributi di ogni disciplina, presenta in ogni numero tre distinte sezioni: un corpo di ricerche; una intervista a studiosi che hanno innovato i paradigmi scientifici del loro campo di studio; una sezione di discussioni su un saggio, un'opera letteraria o cinematografica che ha scandagliato nuove possibilità d'analisi e di racconto della realtà sociale." -
Contesti. Rivista di microstoria (2014). Vol. 2
"Contesti"""", semestrale di microstoria, si propone come un esperimento, un tentativo di cogliere la complessità attraverso l'analisi delle relazioni e degli scambi, spesso nascosti, fra uomini, gruppi sociali, istituzioni. La sua finalità è la ricostruzione di contesti non necessariamente caratterizzati dalla condivisione di un preciso spazio geografico: a definirli sono le connessioni, esplicite o sotterranee, di cui si può provare la pertinenza. La rivista intende indagare la natura e la trasformazione dei fenomeni sociali mettendo l'accento sulla continua interazione fra scelte personali e strategie politiche, meccanismi economici e circolazione di idee, sistemi culturali e comportamenti individuali. Aperta ai contributi di ogni disciplina, presenta in ogni numero tre distinte sezioni: un corpo di ricerche; una intervista a studiosi che hanno innovato i paradigmi scientifici del loro campo di studio; una sezione di discussioni su un saggio, un'opera letteraria o cinematografica che ha scandagliato nuove possibilità d'analisi e di racconto della realtà sociale." -
Molto più che pazienti. L'ospedale di Pammatone e la popolazione della Repubblica di Genova nel XVIII secolo
Attraverso lo studio dell'Ospedale Maggiore di Genova, Pammatone, e dei suoi assistiti, nello scorcio del XVIII secolo, questo libro parla della complessa relazione esistente tra gli istituti assistenziali di età moderna e la popolazione che vi si rivolgeva. Tale relazione era composta da un'ampia e intensa gamma di scambi: da una parte l'istituto erogava cure e risorse materiali, professionali, culturali, ma dall'altra era proprio l'ampio consenso concesso dalla popolazione a legittimare il suo potere, e a consentirgli di esercitare una funzione cruciale di controllo sociale attraverso la sua magistratura, la sola a potersi incuneare nei recessi più intimi della vita della gente. Le migliaia di cause criminali, soprattutto quelle concernenti il parto illegittimo, e la ricca documentazione ci restituiscono uno spaccato vivo dei rapporti di lavoro, delle relazioni affettive e delle mille strategie di sopravvivenza di una città d'antico regime e del suo contado. -
Dall'Europa all'Italia. Studi sul Piemonte in età moderna
Il volume raccoglie una serie di saggi di Enrico Stumpo su temi relativi alla storia del Piemonte nei primi secoli dell'età moderna, comparsi su riviste e in volumi di difficile reperibilità, e un importante studio inedito su Girolamo Federici nel periodo della sua nunziatura nel Ducato di Savoia (1573-1577). I testi confermano l'attenzione dello studioso per una serie di dinamiche economiche, sociali, politiche e culturali tipiche del ""modello sabaudo"""". Tale modello è stato declinato con uno sguardo costantemente aperto al confronto con la realtà degli antichi Stati italiani ed europei. Oltre alla completa bibliografia degli scritti di Enrico Stumpo correda il volume curato da Paola Bianchi - un ricco indice dei nomi che lo rende utilizzabile al meglio dagli studiosi."" -
Magistri, scholares, doctores. Il mondo universitario a Torino nel Quattrocento
Il libro ripercorre la storia dell'Università di Torino dalla fondazione nel 1404 fino all'inizio del secolo XVI. Alle difficoltà iniziali segue nel pieno Quattrocento una fase caratterizzata da maggiore dinamismo e stabilità istituzionale, ma sempre alternando fasi più fortunate a momenti di sensibile declino. Per i decenni centrali del secolo i documenti segnalano un incremento del numero delle cattedre che trova riscontro nella crescita della popolazione studentesca. Quei giovani scolari forestieri trasferiti nella Torino tardomedievale ne animano con la loro presenza la vita sociale in vario modo. Ai riti e alle cerimonie di laurea, solenne palcoscenico per maestri e dottori delle tre facoltà, (diritto, arti e medicina, teologia) fanno eco le rivendicazioni da parte del mondo universitario dei tradizionali privilegi fiscali e giuridici. Con il sostegno del potere signorile gli studenti invocano dall'amministrazione comunale soluzioni a problemi concreti, come quello dell'ospitalità, che incessantemente affiora nelle fonti del tempo quale motivo di contestazioni anche vivaci, quando non violente: problemi dell'università dei secoli passati, problemi dell'università di oggi. -
Einaudiani in corpo minore
Viola Lapiccirella nella seconda metà degli anni '70 e nei primi '80 ha lavorato nell'ufficio preparatori e nell'ufficio correttori della Giulio Einaudi. Assieme ad alcuni compagni di lavoro in quegli anni ha elaborato, raccolto e annotato tra chi è stato ""alle dipendenze di Einaudi"""" sogni sulla casa editrice, conversazioni sui libri in preparazione, disegni e biglietti, ritagli di giornale sugli avvenimenti che scandivano la vita e - da un certo punto in poi - le difficoltà dell'azienda. Ora pubblica questi materiali, rimasti chiusi per decenni in cartellette quasi dimenticate, come frutto di un lavoro e di una riflessione collettivi in cui testimonianza del quotidiano, frammenti di impegno politico e partecipazione culturale si intrecciano in modo indissolubile."" -
Alla fiera di Tantah. Il sionista che amava l'islam: Raffaele Ottolenghi (1860-1917)
Il volume è dedicato alla figura di Raffaele Ottolenghi, intellettuale, avvocato, diplomatico, filantropo, militante politico, studioso della cultura e della religione orientale. Attivo esponente del Partito Socialista collaborò a riviste e giornali tra cui ""Critica sociale"""" e """"l'Avanti!"""". In seguito al suo soggiorno al Cairo acquisì una profonda conoscenza dei problemi africani e asiatici; unì agli interessi politico-storici quelli filososofici e religiosi che trattò in molti scritti, tra i quali l'opera più importante: i tre volumi di Voci d'Oriente. Collaboratore di molte riviste culturali, sviluppò una riflessione personale in una forma di sionismo spirituale e, avverso ai simboli e al linguaggio del potere, critico nei confronti del progetto statuale in Palestina di Theodor Herzl, ritenne che l'esistenza di Israele non potesse essere disgiunta dalla presenza mussulmana che da secoli intrecciava la propria cultura con quella ebraica. Nel libro di Marco Dolermo, che riporta un'analisi molto ampia della vita e delle opere di Ottolenghi, sono ripubblicati alcuni scritti significativi di difficile reperibilità, assieme a un'ampia collazione delle sue pubblicazioni.""