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Cesare Jarach (1884-1916). Un economista ebreo nella Grande Guerra
Nel libro un saggio di Francesco Forte analizza il lavoro scientifico di Cesare Jarach come economista: brillante allievo di Luigi Einaudi, impegnato in ricerche innovative e ancora oggi di grande interesse; Alberto Cavaglion traccia invece un ritratto di Jarach come intellettuale ebreo italiano nel suo impegno civile di partecipazione alla vita dello Stato - fino alle posizioni di interventismo liberale, di stampo risorgimentale e diretto risultato di un pensiero largamente diffuso nell'ebraismo italiano dei decenni post-unitari di fare parte di un corpo statale unito e non frazionabile sulla base dell'identità religiosa. Il volume ripropone anche il testo di Luigi Einaudi che descrive la figura di Jarach all'indomani della sua morte in combattimento sul fronte del Carso nel novembre del 1916. -
Il ghetto delle Cherche. Appunti per una storia della comunità ebraica di Carmagnola
Con questo libro Bruno Taricco continua la sua indagine sulla storia degli ebrei in Piemonte: sono gli archivi di Carmagnola a ridare la trama della presenza ebraica nella città, dai primi documenti che risalgono agli anni dell'ultimo Medioevo (nel 1467 un atto notarile attesta la residenza di un ebreo), all'ampliarsi a più famiglie nel Cinquecento e nei secoli successivi. Alcuni capitoli percorrono la storia della comunità: gli insediamenti nel XVI secolo, il Seicento, il passaggio al ghetto nel 1724, la prima emancipazione francese e la successiva entrata, dopo il 1848, a pieno titolo nella vita del Regno, fino alla partecipazione alla guerra del 1915-18 e al graduale esaurirsi della comunità a Carmagnola - con le trasformazioni economiche e sociali da un lato e lo sprofondare del Paese nelle leggi razziste del 1938, nella Seconda guerra mondiale, nella deportazione degli ebrei e, dall'altro lato, la loro partecipazione alla Resistenza. Parte essenziale del volume è il ricco apparato documentario che sorregge sempre la descrizione delle attività, strutture e dinamiche sociali della comunità e fornisce un'ampia base di riferimento per approfondimenti e confronti. -
Giorgio Olivetti. I giorni, le opere, la Sinagoga sotterranea di Torino. Catalogo della mostra (Torino, 2 dicembre 2017-30 gennaio 2018)
Il volume è il catalogo della mostra sull'opera di Giorgio Olivetti, ingegnere e architetto, al quale si deve la realizzazione del Tempietto sottostante la Sinagoga della Comunità Ebraica di Torino. L'ampio apparato iconografico mette in evidenza, attraverso dipinti, disegni, fotografie, la formazione, non solo scolastica e universitaria, ma anche intellettuale di Giorgio Olivetti, partecipe del dibattito che animava alcuni gruppi di giovani architetti, artisti ed intellettuali della Torino dei primi anni Sessanta, così come i saggi in catalogo ne hanno tracciato le vicende biografiche, dagli anni giovanili in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica della città, che subì i travagli della persecuzione durante il fascismo e la guerra. Una parte importante dell'esposizione illustrata nel libro è stata dedicata ai disegni preparatori per il Tempietto ed il Centro Sociale, e ai diversi progetti per altre committenze pubbliche e private. -
Questa Legge non è in cielo. Una selezione di schede dalle lezioni del Corso di avvicinamento alla cultura ebraica
È raccolta in questo volume una selezione di schede delle lezioni di Franco Segre di avvicinamento all'ebraismo. Il libro offre una panoramica sulla religione, la cultura, la storia e la tradizione ebraica, presentandone concetti e testi essenziali. Si passano in rassegna così il Pentateuco e gli scritti profetici, si prosegue attraverso una serie di capitoli sul ciclo della vita umana - nascita, maggiorità, matrimonio fino alla morte - nell'ebraismo, sul ciclo settimanale e sul sabato; vengono esaminate le diverse scuole religiose, le correnti e le sette, la preghiera e la nascita della sinagoga; la diffusione delle scuole rabbiniche medioevali, il pensiero ebraico nell'Europa centrale e orientale, la figura di Spinoza, il chassidismo, l'illuminismo ebraico, Moses Mendelssohn, l'età delle emancipazioni e le riforme, l'ebraismo italiano dell'Ottocento attraverso alcune figure eminenti: ecco alcuni dei temi del volume, arricchito da illustrazioni e da un ampio indice analitico che può guidare il lettore in percorsi tematici variegati, organizzando la sua esplorazione del testo in base a interessi personali, motivi di studio o curiosità e attenzione all'approfondimento. -
Variazioni Rumkowski: Primo Levi e la zona grigia
Martina Mengoni dedica questo studio al tema della ""zona grigia"""" che Primo Levi sviluppò partendo da un racconto, uscito nel 1977 sul giornale «La Stampa», che descrive la figura di Chaim Rumkowski, autocrate del ghetto di Lódz sotto l'occupazione nazista. Nella ricostruzione di Levi la parabola di questo ambiguo e paradossale «re dei Giudei» (è il titolo del racconto) divenne l'emblema stesso della «zona grigia»: del territorio, paradossale e ambiguo a sua volta, che separa le vittime dai loro aguzzini alla cui scoperta ed esplorazione lo scrittore dedicò il capitolo più importante del suo ultimo libro, """"I sommersi e i salvati"""". Mettendosi a sua volta sulle piste di Rumkowski e della zona grigia, Martina Mengoni ha dato forma a un saggio critico che si impone all'attenzione per la mole sorprendente delle scoperte fattuali, per la finissima quanto rigorosa interpretazione dei testi e dei contesti, infine per la sua scrittura asciutta, chiara e veloce."" -
Nell'acquario di Angiporto Galleria
Questo romanzo esce, dopo il ritrovamento dell'originale, a quasi sessant'anni da quando fu scritto. Ne è autrice Francesca Nobili Spada (1916-1961), giornalista, musicista e scrittrice, che ha vissuto intensamente il suo impegno comunista nella stagione del secondo dopoguerra a Napoli. Nel libro vengono descritte, a volte in prima persona, le giornate di un gruppo di giovani militanti, ripresi nel fluire dei loro anni migliori tra impegno politico, ambizioni culturali, passioni, slanci e disillusioni. Le loro vicende personali si confrontano spesso con gli avvenimenti della storia di quel periodo difficile. Francesca Spada - che lavorava nella redazione dell'""Unità"""" in Angiporto Galleria - ci ha lasciato così il romanzo di una sofferta formazione collettiva. Un testo che si presenta tradizionale nella forma, ma è percorso al suo interno da rotture narrative, risultando a volte apparentemente frammentario negli intrecci delle vicende dei protagonisti: leggendolo si è subito immersi nelle vite che Maria e Paolo, Piero e Giovanni, Massimo, Laura e Marcella spendono, logorati dalla loro stessa troppo intensa passione, nella generosa speranza di poter rifare un mondo miglior"" -
Un impegno controcorrente. Umberto Terracini e gli ebrei (1945-1983)
Il libro ha per tema l'attenzione per il mondo ebraico nella vita e nell'opera di Umberto Terracini. Nel secondo dopoguerra il suo impegno al riguardo si espresse in tre campi principali: la società italiana, che faceva ben poco per reintegrare le vittime delle leggi antiebraiche del 1938 e delle deportazioni; il il Medio Oriente, dove il nuovo Stato di Israele e le speranze che incarnava furono oggetto di un rifiuto via via sempre più radicale; infine la situazione in Unione Sovietica, nella quale l'antisemitismo diventò un fatto di prima grandezza. Terracini seguì tutto questo con cura e consapevolezza, facendone oggetto di riflessioni pubbliche e di azioni coraggiose. Ma soprattutto, oltre ad intervenire in Parlamento, sulla stampa e ovunque gli fosse possibile, non esitò mai, su tutti e tre i fronti nei quali si sentiva impegnato, a mettersi in gioco personalmente, per essere più efficace e per non perdere mai il rapporto diretto con i propri interlocutori. Marta Nicolo documenta e analizza puntualmente tutte queste attività restituendoci nel volume il ritratto di un intellettuale e uomo politico italiano di cui risultano l'originalità di pensiero e la coerenza nell'azione. -
Espulsioni immediate. L'Università di Torino e le leggi razziali, 1938
L'applicazione delle leggi antiebraiche del 1938 avvenne in tutte le Università italiane, preceduta da un'accurata preparazione a cui parteciparono rettori, presidi di facoltà, docenti convinti assertori della necessità della politica razzista e impiegati ai vari livelli della struttura amministrativa e tecnica. I documenti proposti al lettore in questo libro, nella loro cruda esemplarità, mostrano meglio di qualsiasi ragionamento i tanti aspetti di una pagina oscura nella storia dell'Università di Torino. Mostrano la violenza, la protervia e l'assoluta irragionevolezza delle misure che portarono nel 1938 all'espulsione degli ebrei - docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo - dall'Ateneo torinese, come peraltro dall'insieme della vita sociale; la dimensione della ferita allora inferta sull'insieme della comunità accademica; la solerte obbedienza dell'istituzione nelle sue diverse articolazioni; l'assenza di qualsiasi opposizione; l'offesa alla dignità della cultura e la depravazione dell'intelligenza di tanti uomini colti. -
Da Mantova alla Svizzera. In fuga per la salvezza. Nuova ediz.
Due scritti, accompagnati dalla prefazione di Silvana Calvo, che riportano al periodo in cui la situazione degli ebrei italiani passò in meno di un decennio da una apparente normalità al baratro della Shoah.rn«Nel lungo buio del 1943, una donna e il suo bambino fuggono in Svizzera cercando la libertà. Il diario di lei e i ricordi, sessant’anni dopo, di lui diventano, insieme, una storia. Unica» - RobinsonrnDal settembre 1943 la situazione degli ebrei in Italia, già molto difficile per le leggi antiebraiche emanate nel 1938, divenne ancora più drammatica: dalla ""persecuzione dei diritti"""" si passò, sotto l'occupazione nazista e la Repubblica sociale italiana, alla """"persecuzione delle vite"""". Gli ebrei che si trovavano nelle zone dominate dalle forze nazifasciste dovettero cercare scampo all'immediata minaccia della deportazione per lo sterminio. Molti dal Centro e dal Nord dell'Italia si diressero verso l'unico Paese neutrale che sembrava potesse dar loro accoglienza: la Confederazione Elvetica. Nel libro sono pubblicati due testi: il primo è una memoria rilasciata in età matura da Corrado Vivanti, storico, che ricorda gli anni della fanciullezza a Mantova durante il fascismo; il secondo il diario tenuto dalla madre, Clelia Della Pergola, della fuga e dei mesi di internamento in Svizzera, dove la famiglia riuscì fortunosamente a trovare rifugio sino alla fine del conflitto."" -
Dialoghi sul mondo di oggi. Con un gruppo di studenti dell'Università di Torino
Nelle pagine di questo libro si incontrano molte voci di studenti dell'Università di Torino: persone attente e intelligenti, tali da rendere un po' più ottimisti sul mondo che abbiamo intorno e da offrire un'immagine assai varia di tanti problemi urgenti della società di oggi e dei molti modi con cui possono essere affrontati. Ognuno dei testi raccolti - frutto di un intenso lavoro seminariale - racconta di una situazione o di un problema vissuti direttamente, come una discussione in treno sulla mafia, il sostegno a un ragazzo autistico durante un campo estivo, le conversazioni quotidiane attraverso il bancone di un bar, gli scambi sui social fra due ragazzi innamorati e così via. Le voci che si alternano nei racconti non sono però solo quelle degli autori protagonisti. Ognuno di loro doveva descrivere un caso o un percorso ritenuto interessante, dando conto del dialogo intrattenuto con gli altri protagonisti coinvolti. Anzi, erano proprio la natura, le caratteristiche specifiche, l'andamento e lo sviluppo di quel dialogo ad essere posti al centro dell'attenzione. -
L'integrazione degli ebrei: una tenace illusione? Scritti per Fabio Levi
Questo libro, nato dall'occasione del settantesimo compleanno di Fabio Levi, autore e stretto collaboratore della Zamorani. Raccoglie contributi di studiosi che hanno lavorato con Levi e di cui l'editore ha pubblicato i libri. In comune alcuni filoni di ricerca: la storia ebraica, soprattutto nel periodo moderno e contemporaneo, l'opera di Primo Levi, l'originalità del metodo di ricerca di Fabio Levi e di coloro che hanno a diverso titolo condiviso con lui un percorso di ricerca. Il titolo, che accoglie un tema presente sottotraccia in diversa forma in tutti i saggi, si riferisce a una presenza di minoranza nella storia d'Europa - e non solo -. Quella degli ebrei è però anche una lunga sequenza di tentativi di essere componenti della società, di esserne partecipi. Con periodi di integrazione, di relativa tranquillità, alternati a lunghe fasi persecutorie, nel continuo pericolo di essere sopraffatti, forzatamente assorbiti o espulsi, fino alla minaccia della completa distruzione. Ed è per questo, forse, la storia - di cui gran parte dei contributi al volume restituiscono momenti relativamente vicini ai nostri tempi - di una sempre rinnovata, tenace illusione. -
Sfumature di terra. Ceramiche cinesi dal X al XV secolo-Chinese ceramics from 10th to 15th century. Ediz. illustrata
Le ceramiche prodotte nei cinque secoli tra la Dinastia Song e la Dinastia Yuan (X-XV secolo d.C.), secondo il gusto estetico di quasi tutti gli intenditori e i collezionisti, rappresentano il massimo grado di raffinatezza raggiunto da quell'arte nella cultura cinese. Questo libro costituisce un'affascinante introduzione all'argomento attraverso una collezione esemplare di eleganti pezzi, per lo più monocromi, che ne rappresentano tutte le scuole principali. Le fotografie consentono di esaminare ogni oggetto in tutte le sue caratteristiche di lavorazione e finitura; l'ampia introduzione di Guglielminotti Trivel, direttore del Mao a Torino che ha ospitato una mostra sull'argomento, inquadra quest'arte di altissimo livello nel suo ambito all'interno della storia e della cultura cinese; il saggio di Maurizio Vetrugno, collezionista e curatore del volume, esamina in particolare gli interessanti aspetti della fortuna di queste opere nella cultura visiva occidentale. Un Glossario con schede sulle principali scuole completa il libro, che diventa così uno strumento di conoscenza per chiunque sia interessato all'argomento e di documentazione e lavoro per appassionati e collezionisti. -
Filippo di Sanbuy. Il libro dello splendore. Acquerelli e monotipi. Catalogo della mostra (Mondovì, 17 settembre-5 novembre 2020). Ediz. illustrata
Il ventesimo secolo è stato un momento di riconsiderazione dei fondamenti della conoscenza umana, abbandonando le certezze dell'evidenza e dei luoghi con rappresentazioni figurative riconoscibili e consentendo infiniti tentativi di mediare l'indicibile. Il volume si iscrive in questo tentativo con le riproduzioni di una serie di monotipi e grandi acquerelli di Filippo di Sambuy, artista contemporaneo che opera tra pittura, grafica, scultura, ispirata allo ""Zohar"""", """"Il Libro dello Splendore"""" - testo basilare della mistica ebraica. In una delle interpretazioni tradizionali dello """"Zohar"""" la bellezza è riconosciuta come tramite per l'intuizione del 'trascendente'. Il testo diventa così una guida alle immagini create da Sambuy e porta a scoprirne nuove sfaccettature, lasciandosi guidare in un percorso che dà l'opportunità di attingere a riflessioni spesso inaspettate; attraverso le opere si ha così la sensazione fuggevole di cogliere - per un attimo - la vertigine dell'irrappresentabile."" -
Il ritorno di Tosca. Auschwitz-Roma. Eretz Israel-Roma
Il volume presenta una storia famigliare che, dagli anni 1944-45 arriva alla fine del decennio, ruotando intorno a Tosca Di Segni. Ebrea, arrestata a Roma col marito Gino Tagliacozzo, fu deportata ad Auschwitz e Theresienstadt. Ritornò soltanto lei, raggiunse i quattro figli nella Palestina della fine '45 dove, sempre animata dall'intento di ricostruire la propria famiglia, tentò un difficile inserimento. Attraverso i suoi diari e la corrispondenza con figli, famigliari e amici, che confluiscono in una narrazione collettiva, scorrono i mesi del rientro, dell'agognato ricongiungimento, dei tentativi di ambientarsi nella nuova realtà e delle difficoltà crescenti; fino alla decisione combattuta del ritorno in Italia. Memorie e lettere, conservate negli archivi di famiglia, concorrono a costruire un testo sorprendentemente omogeneo e lineare nel tracciare vicende individuali che si collocano nel più vasto panorama della storia complessa di quegli anni. -
A stretto contatto. Ediz. multilingue
Questo libro raccoglie, sotto forma di appunti, visivi e testuali, più di cento riproduzioni di opere dell'attività di Mariagrazia Abbaldo e Paolo Albertelli nello Studio torinese C&C: laboratorio di creazioni architettoniche, di scultura, grafica, disegno senza soluzioni di continuità in un'attività progettuale che in un trentennio ha spaziato in campi e con realizzazioni molto diverse tra loro, ma accomunate da una continua ricerca sui materiali, le forme e il contenuto espressivo. In queste pagine si intrecciano così momenti di lavoro, schizzi, sculture, pitture e pensieri sparsi che si presentano come un inedito dialogo tra le opere e il loro farsi che mette in confronto arte, architettura e paesaggio. Pagine che suggeriscono una temporanea rivelazione di memorie e di luoghi come se il paesaggio per pochi attimi attirasse l'attenzione del nostro sguardo. -
Gesù, un Fariseo?
Partendo dai racconti evangelici sulle dispute legali di Gesù con i Farisei, l'esegesi cristiana ha sempre presentato l'ebraismo del I sec. e.v. come una religione puramente legalista e i secondi come rigidi conservatori dell'ortodossia. Per l'ultimo scorcio dell'ebraismo del Secondo Tempio si può parlare di una corrente ufficiale, rappresentata da un cosiddetto ""Partito dei Farisei""""? L'ebraismo del I sec. era una religione legalista che pretendeva una rigida osservanza e escludeva dalla salvezza chi non la metteva in pratica? Una più approfondita analisi del periodo, attraverso i testi storici e religiosi dell'epoca, rivela la complessità di una cultura che si trovava, spesso, a lottare per la sopravvivenza delle sue tradizioni e della sua identità. Proprio questa analisi, nel lavoro di Milena Beux aiuta a rispondere alla domanda se Gesù potrebbe essere considerato un Fariseo. Si è cercato a tal fine di capire quale fosse la legislazione orale, sviluppata e proposta dai Maestri delle varie scuole teologiche come estensione della legislazione biblica e in che misura questa halakah fosse osservata ed applicata nel I sec. in Palestina e nella Diaspora."" -
Tre streghe e un re. Intrighi e malefici nella Torino del primo Settecento
Il libro esplora un importante processo nel Piemonte del primo Settecento. Accusate di aver esercitato arti stregonesche partecipando a un complotto contro il re e la sua famiglia tra dicembre 1716 e settembre 1717 furono indagare e condannate tre giovani donne, Clara Maria Brigida Ribolletta, Gerolama Cattarina Cuore e Marianna Muratore, compagne presso un ricovero per giovani ""in pericolo"""" di Torino. Delle tre imputate solo Marianna scampò alla pena di morte per essere, tuttavia, reclusa nel castello di Miolans. A rendere la vicenda davvero eccezionale sono i contenuti delle confessioni delle imputate. Ci si trova così immersi in una storia che implica situazioni e trame relazionali complesse, spesso ambigue, nelle quali i comportamenti e le scelte dei singoli individui mettono in discussione le gerarchie precostituite, anche quella che vede opporre """"alta"""" e """"bassa"""" cultura. Giorgia Beltramo studia la vicenda con gli strumenti della microstoria, assieme a quelli forniti via via dall'antropologia, dall'analisi letteraria comparata e ne dà una descrizione allo stesso tempo minuziosa nell'esame dei documenti e avvincente nell'alternare i punti di vista possibili."" -
Primo Levi al plurale
Il Centro Internazionale di studi Primo Levi di Torino in occasione del centenario della nascita del grande scrittore ha - tra le altre iniziative - promosso la pubblicazione del volume «Primo Levi al plurale», curato da Domenico Scarpa, che raccoglie studi di molti specialisti. Aprire in ogni direzione la sua opera e la sua figura intellettuale, entrambe già multiformi, è il compito che ha ispirato gli autori di questo libro, che hanno affrontato tanti temi diversi: le radici torinesi di Levi, ma anche l'Europa della «Tregua»; il rapporto con «Giustizia e Libertà», ma anche la sua ricezione in ambiente cattolico; il legame con Franco Antonicelli, suo primo editore, e con due interlocutori del mondo della deportazione come Ferruccio Maruffi e Bruno Vasari; la sua poesia e le sue idee sull'antisemitismo e sull' ""americanizzazione"""" della Shoah; e, naturalmente, il lavoro, il fare e il parlare e il pensare piemontese nella «Chiave a stella». I testi sono di Dunia Astrologo, Barbara Berruti, Giovanni Ferrero, Simone Ghelli, Susanna Maruffi, Enrico Miletto, Andrea Minuz, Victoria Musiolek-Romano, Sophie Nezri-Dufour, Claudio Panella, Cesare Panizza, Domenico Scarpa, Claudio Vercelli."" -
Le parole del dolore. Dialoghi Primo Levi
Questo libro inaugura, all’interno della collana “questo”, le registrazioni de i Dialoghi Primo Levi. Si tratta di incontri periodici del Centro di Internazionale di studi Primo Levi di Torino in cui un tema rilevante nell’opera e nelle riflessioni del grande scrittore viene trattato da alcuni studiosi in forma di confronto; negli incontri ognuno dei partecipanti porta il suo punto di vista con il bagaglio di competenze specialistiche da mettere in discussione con tutti gli altri e con il pubblico presente. Questa volta il Dialogo ha avuto come interlocutore privilegiato il Centre Primo Levi di Parigi e contiene contributi di vari esperti sull’argomento del dolore in situazioni estreme di costrizione. Vi vengono messi a confronto due elementi: il punto di vista che emerge da un’esperienza oramai ampiamente consolidata su come si manifesti la tortura di chi (profughi, rifugiati, migranti) è perseguitato oggi nel Mondo; le riflessioni che Levi ci ha proposto nella sua opera, a partire dall’esperienza del Lager - ma non solo - sul tema della violenza imposta e sulle lacerazioni (fisiche, emotive, culturali) sull’individuo e sulla società che ne conseguono. -
I nuovi antisemitismi. Lo sguardo attento di Guido Fubini. Nuova ediz.
L'autore pone al centro del libro il persistere di riflessi antisemiti anche dopo i primi anni - di prevalente silenzio e rimozione - dalla fine della seconda guerra mondiale. Lo fa a partire dal lavoro di Guido Fubini uscito nel 1984 col titolo ""L'antisemitismo dei poveri"""", che rappresentò un'eccezione nel panorama politico-culturale italiano, volendo essere in primo luogo una denuncia dell'ostilità antiebraica e proponendosi d'altra parte come tentativo di interpretazione generale dell'antisemitismo. Trematore traccia un ampio profilo dello studioso torinese: dalla sua storia di ebreo perseguitato, al suo impegno politico fuori e dentro il mondo ebraico, alla sua attività culturale, al suo contributo all'Intesa fra lo Stato italiano e l'Unione delle Comunità ebraiche. Nello stesso tempo situa le sue idee nel quadro del dibattito sull'antisemitismo tra gli anni '60 e l'inizio del nuovo millennio. Il libro aiuta così a illuminare un problema cruciale come quello dell'ostilità antiebraica, delle sue varie - e anche nuove - espressioni, attraverso il dibattito che si sviluppa in proposito e tracciando il profilo di una personalità di grande interesse nella cultura del nostro Paese.""