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Souza
Improvvise apparizioni di Borges in una metro del XXI secolo e un giovane operaio che incontra il suo doppio. Così inizia ""Souza"""", prima novella di Nina Avellaneda, un libro onirico ed enigmatico che racconta una storia d'amore in dissolvenza. Luiza ha tentato il suicidio e ora porta in scena protocolli di sicurezza nei cantieri edili. Souza ha trovato la propria stabilità posando pavimenti nei grattacieli di Santiago. Luiza è stata un'attrice di teatro, ha un carattere irascibile ed è ossessionata dal controllo. Souza è un uomo sensibile e contemplativo, che possiede ricordi inspiegabili. Quasi come se fosse stato un altro. Come se a tratti fosse effettivamente un altro. Si conoscono, si accompagnano. E per un breve tratto delle loro vite si salvano a vicenda. Fino a quando Luiza decide di abbandonare il Cile, lasciando a Souza il compito di riempire il vuoto dell'assenza. Attraverso una trama dai contorni sfumati e una scrittura sorprendentemente lirica, Nina Avellaneda affronta il controverso tema dell'identità e riflette sui limiti del linguaggio quando è chiamato a raccontare la nostra intimità."" -
Autostop per la rivoluzione
Una giovane donna di 22 anni parte da un Cile in piena dittatura per conoscere la rivoluzione sandinista. Per sei mesi viaggia in autostop attraverso il continente latinoamericano con il sogno di fare la giornalista e raccontare come si rovesciano i tiranni e si mettono in pratica i grandi ideali. A 45 anni la stessa donna non scrive più cronache sovversive ma sdolcinate sceneggiature su commissione. In un momento di crisi, tornerà in Nicaragua da turista. Anni dopo, la protagonista del libro tenterà di mettere insieme i pezzi della propria vita grazie agli appunti presi durante i suoi viaggi. Con una scrittura lucida ed evocativa, ""Autostop per la rivoluzione"""" è molte cose: l'appassionante storia di un viaggio nel cuore della rivoluzione sandinista, una riflessione sui mutamenti che coinvolgono il nostro corpo, la nostra identità e i nostri ideali, un raffinato esempio di archeologia narrativa, nel quale Cynthia Rimsky ci rende complici e testimoni del suo lavoro di ricerca e memoria."" -
La morte goccia a goccia
Il ritmo lento, la pioggia battente, il mate che passa di bocca in bocca. Bastano poche righe per scivolare nell'atmosfera magica e sospesa del nuovo libro di Andrés Montero, una raccolta di storie che si intrecciano tra loro in una narrazione circolare che ricorda il rincorrersi del tempo, della vita con la morte. Sei racconti ambientati nel sud del Cile, una terra selvaggia e inospitale, ricca di misteri e antiche tradizioni, tra il podere Las Nalcas e una gelida baia di pescatori, dove un viaggiatore venuto da lontano giunge per caso in una notte di tempesta. Il suo arrivo innesca una serie di vicende tragiche e grottesche, dove le persone non sono ciò che sembrano, i segreti premono per essere svelati e gli uomini si salvano a vicenda poco prima di ammazzarsi. Commovente e lirico, ""La morte goccia a goccia parla di morte"""", è vero, ma in un formidabile gioco di contrasti quello che lascia al lettore è un inno alla vita e alla purezza dei suoi momenti più autentici: giocare una partita a carte tra amici, stringere una mano per sapere di non essere soli, guardare il mare sentendo la nostalgia per chi se ne va e l'amore per chi resta."" -
Sulle corde del tempo. Una storia degli Inti-Illimani
Ripercorrere la storia degli Inti Illimani, il leggendario gruppo musicale nato a Santiago del Cile nel 1967, significa intraprendere un viaggio nei principali fatti sociali, politici e culturali degli ultimi cinquant'anni. La loro vicenda si intreccia infatti con la parabola di un movimento planetario che ha creduto nella possibilità di un mondo diverso, più giusto e libero. Di quel movimento, gli Inti Illimani hanno suonato buona parte della colonna sonora, unendo musica e impegno civile, folclore e innovazione. Incalzato dalle domande dello scrittore e amico Federico Bonadonna, il musicista Jorge Coulón, tra i fondatori del complesso, racconta in queste pagine la sua storia degli Inti Illimani, dalle grandi collaborazioni (Víctor Jara, Patricio Manns, Federico Fellini e Peter Gabriel, tra gli altri), al rapporto talvolta conflittuale con l'Italia (dove i componenti hanno vissuto per 15 anni, in esilio dal Cile di Pinochet), fino alle diverse crisi del complesso e all'uscita del direttore artistico, che formerà un altro gruppo. Un libro-dialogo dove trovano posto ricordi personali, memoria collettiva e uno sguardo illuminato sul futuro che verrà. -
La casa sul cartello
Stanco del suo lavoro come operaio in una fabbrica di PVC, Ramón sale su una enorme insegna della Coca-Cola e decide di restare a vivere lì. È stato assunto come custode del cartello, per evitare che qualcuno rubi i riflettori, e al suo capo non importa che rimanga sul luogo di lavoro ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette. In quel nido fatiscente, Ramón si sente al riparo dall'assordante ""rumore del mondo"""". Gli unici a fargli visita sono la compagna Paulina e il nipote Miguel - un ragazzino di undici anni, sensibile e sognatore, voce narrante del romanzo - mentre gli abitanti delle palazzine circostanti mormorano che Ramón sia diventato stupido o pazzo. L'arrivo di un gruppo di senzatetto non fa altro che aumentare il disagio dei vicini, che avvertono quanto sia precario l'ordine costruito in anni di fatiche e meschinità. La tragica scomparsa di un bambino delle palazzine trasforma infine la tensione in una cieca esplosione di rabbia. Unendo linguaggio poetico, critica sociale e tenera ironia, «La casa sul cartello» è un invito luminoso e commovente a sollevare il nostro sguardo, liberarci da ogni ipocrisia e trasformarci in uomini-uccello, donne-pesce e bambini-lupo, per trovare finalmente il nostro posto nel mondo."" -
Territorio di fuga
Lili ha dodici anni, poche amicizie e due fratelli più piccoli. Corre in bici per le strade del quartiere e dentro felpe di tre taglie più grandi cerca di nascondere un corpo che inizia a sfuggire al suo controllo. Con sguardo incredulo e impotente osserva la madre, una donna inquieta e ostinata, che nel tentativo estremo di ritrovarsi sceglie di abbandonare i figli e di unirsi alla setta religiosa di Osho. Ma Lili è anche una donna adulta, enigmatica e riservata, che porta dentro di sé la memoria storica della sua famiglia, una mappa generazionale fatta di ferite e di piccoli momenti di gioia. Nella sua ritrosia ad abbandonarsi all'amore, scopriremo la fragilità della sua vita affettiva, i frammenti di cui si compone la sua identità. Una storia che racconta quello che per molti versi è ancora un tabù: cosa succede quando una donna, una madre, mette sé stessa prima degli affetti più cari e fugge per sondare i limiti della propria libertà? -
Yomurí
Sbattuto fuori casa dalla quinta moglie, Kovacs, ex diplomatico in pensione e gran seduttore, chiede alla figlia Eliza di aiutarlo a realizzare il suo ultimo desiderio: vuole riportare la pace in famiglia ricongiungendosi con l’ultima figlia, Sonya. Eliza acconsente e i due partono per un periglioso viaggio verso il sud del Cile. Nella stessa direzione si muovono Carri, una giovane in cerca delle proprie radici, e un gruppo di nativi decisi a rioccupare un territorio appartenuto in passato alle loro famiglie. Per tutti Yomurí rappresenta la destinazione finale e insieme il simbolo di quello che nella vita continua a sfuggirci, un’utopia che si allontana ogni volta che stiamo per raggiungerla. Accolti nelle case mobili dei nativi, Kovacs ed Eliza inizieranno ben presto a sentirsi parte della comunità fino a quando l’illusione di una nuova pace travolgerà anche le loro vite. -
Storia della mia lingua
La protagonista di ""Storia della mia lingua"""" è una giovane donna che lavora nel mondo letterario e che da poco si è trasferita in Spagna da un paese del Sud America insieme al marito e alla figlia. Lo studio dentistico a cui si rivolge le dice che i suoi problemi odontoiatrici dipendono da un modo sbagliato di usare la lingua e le suggerisce di imparare una maniera nuova, diversa e controllata, di muoverla. Da questo invito nascono i testi-satellite di cui si compone l’ultimo libro della scrittrice cilena Claudia Apablaza: ricordi d’infanzia, letture, sessioni di psicoanalisi, episodi di vita quotidiana, ossessioni e riflessioni su scrittura, maternità e migrazione, che insieme formano una luminosa costellazione attorno al pianeta-lingua nelle sue diverse accezioni, non solo organo fisico di deglutizione e masticazione, ma anche simbolo di libertà espressiva e insieme di potenziale incomunicabilità."" -
Di penna e di piume
Il nucleo di ispirazione di questi racconti parte dai ricordi d'infanzia dell'illustratore Mariano Caminoli, con la sua galleria di aneddoti e di personaggi, ambientati in città ma soprattutto nei dintorni boschivi e montani del paese di Borgo Valsugana, meta agognata delle sue giovanili avventure e scorribande estive. Ricordi liberamente interpretati, ampliati ed arricchiti dalla memoria personale dell'autrice che, per aver vissuto infanzia e adolescenza tra i prati e i boschi dell'altopiano di Asiago, con lui condivide l'amore per la natura incontaminata della montagna con la sua ricca varietà di flora e fauna, la nostalgia per un mondo che forse non esiste più, il desiderio di comunicare e partecipare, a chi legge e osserva i disegni, il piacere e la curiosità per l'esplorazione di un ambiente sempre suggestivo e ancora unico e irrepetibile. Età di lettura: da 12 anni. -
Melaleggo in un boccone. Favole illustrate con ricette tutte vegetali
Può un libro essere contemporaneamente un ricco ricettario, una raccolta di favole, uno strumento didattico e ludico? La risposta è sì. Unendo le proprie diverse competenze le autrici di questo lavoro a tre mani propongono ricette 100% vegetali adatte ad essere svolte direttamente dai bambini (con la supervisione di un adulto), accompagnate da favole che promuovono i diritti animali e ricche illustrazioni fatte a mano (non realizzate al computer) per stimolare visivamente i piccoli lettori. Entrerete in un mondo pieno di colori e sfumature, di spunti divertenti per coinvolgere l'intera famiglia in cucina, di storie in cui bambini e animali hanno finalmente stretto un patto: l'amicizia! Ne uscirete più felici, più spensierati, più in pace con il mondo! -
Samuel Stern. Valery
Nel cuore di ogni essere umano c'è un'oscurità profonda, oscura e spaventosa. In quel luogo, ogni ricordo si spegne e, con esso, ogni speranza. L'essere umano diventa estraneo a se stesso e la morte sembra il male minore. In quel vuoto dell'anima entra qualcosa. Qualcosa di antico e indicibile, combattuto da uomini sacri di varie tradizioni. Coloro che, spezzati dalla vita, gettati nell'abisso, hanno avuto la forza di tornare, guardare in faccia i propri demoni e combattere quelli degli altri. Questa è la storia di uno di quegli uomini: Samuel Stern. -
Un viaggio terribile
La storia di un viaggio del terrore a bordo di un transatlantico attraverso il pacifico. Arlt dà vita a una carrellata di personaggi caricaturali che ci ricordano tutti i temi e le ossessioni tipici della sua letteratura: indovini, astrologi, predicatori, ubriachi, fanatici, religiosi, donne belle e appassionate. Ma nessuno di loro è realmente come appare.... -
Battute immortali. Le più celebri battute della storia del cinema
Una imperdibile raccolta delle battute più celebri della storia del cinema, dai grandi classici del passato ai campioni di incasso dei giorni nostri, suddivise per tema. Dialoghi e citazioni di ogni tipo e genere, una carrellata di film e personaggi entrati ormai a far parte dell'immaginario collettivo. Un libro impedibile per tutti gli appassionati ma anche per chi vuole divertirsi a riscoprire frasi celebri e dialoghi già visti sul grande schermo. -
La relazione terapeutica tra professionista sanitario e paziente. «Appunti» di pedagogia e andragogia
Il libro racchiude la definizione del sapere peda-andragogico ponendo l'accento sull'analisi del sistema formativo del professionista sanitario e della relazione terapeutica con il paziente. Una ricerca di tipo qualitativo condotta in una azienda ospedaliera testimonia, attraverso le interviste fatte a primari, medici e infermieri, che nonostante il movimentato periodo storico-sociale, nel quale si potrebbe sviluppare una certa ""crisi di identità professionale"""", sia sempre forte e vincente la motivazione della scelta da essi intrapresa: prendersi cura del paziente e della comunità."" -
Figlio di nessuno
È la ricerca della verità che ci rende liberi; ed esserlo significa amarsi e saper amare. ""Ringrazio i miei genitori per avermi dato la vita ma mi fermo qui perché altro non mi hanno dato..."""" è l'inizio di una storia vera e toccante; un viaggio attraverso gli occhi di un bambino che racconta com'è diventato uomo mediante il sacrificio e la solitudine senza però perdere mai la speranza. Oltre l'allontanamento dai genitori e l'accoglienza in comunità, è un """"figlio di nessuno"""" a narrare di relazioni umane, del calore, dell'affetto e dell'ascolto di cui ogni bambino avrebbe bisogno per crescere; e questo con l'unico obiettivo di stimolare la responsabilità di ognuno nel proprio compito di genitore, educatore, insegnante, formatore, psicologo... """"Sono figlio di nessuno"""" è l'affermazione impaurita e consapevole dichi non conosce il valore di una famiglia e proprio per questo percepisce di essere in difetto senza però conoscerne le ragioni profonde. Questo libro è un tributo al coraggio e alla vita, perché al di là dell'abbandono e della solitudine si apre l'universo della ricchezza umana e si può scegliere di essere più forti e di vincere.,"" -
I limiti della critica di Hegel alla dottrina eleatica e al sistema dell'identità. Discorso sul valore ontologico del principio di A=A
In questo suo primo scritto l'autore si propone, a partire dall'analisi dalle critiche di Hegel alla logica dell'identità, di ridiscutere il problema inerente il valore ontologico del principio A=A. Questo breve saggio intende rappresentare una sorta d'introduzione nei riguardi di un lavoro di prossima pubblicazione. -
... E non fanno rumore
"Che cosa ti dice questo rumore?"""" Lo chiesi un giorno a Riccardo dopo aver sobbalzato entrambi al rumore di un cancello che qualcuno aveva chiuso con forza. Lui mi fissò, e poi mi diede la più secca delle risposte che mai avrei immaginato. """"Vedi come ti ho fregato? Questo è ciò che mi dice il rumore dei cancelli che si chiudono dietro o davanti a me. La sintesi di ciò che vivo è racchiusa in quel rumore che inevitabilmente ascolto molte volte nell'arco della giornata. Ed ogni volta, non fa che ripetermi la medesima canzone stonata da cui non posso esimermi dal non ascoltare. E il titolo è sempre quello: Vedi come ti ho fregato?""""" -
Vuoto fino all'orlo
Mandalchiria la vita scorre con ordine e senza imprevisti, appagando la rassicurante routine degli abitanti. Nel giorno di riposo accade, però, qualcosa di insolito: lo spauracchio Torcimente irrompe durante la funzione religiosa. Polveri, colori, allucinazioni e una filastrocca immobilizzano i presenti e il villaggio cade in uno stato di torpore per due giorni. Riprese le inossidabili abitudini, l'accaduto diventa un tabù per tutti; ma non per lo spazzino Almalinda e i suoi amici. Guidato da Almalinda, l'assortito gruppo esseri umani, lucertole e gatti, tutti parlanti - inizia una vera e propria indagine sull'episodio. Leggende del passato si proiettano sul presente e, soprattutto, sul futuro, rivelandolo incerto e funesto. La ricerca si dimostra essere, via via, una mera sbirciatina nelle altrui vite, portando a galla mediocrità e banalità di esistenze basate su ruoli da rispettare e faccende da sbrigare. Andranno oltre il ""confine"""" o rimarranno nel confortante recinto"" -
Andy e la lega del tempo
Questa è la storia di Andy, un ragazzino che ha vissuto senza radici spostandosi da un luogo all'altro e fuggendo da tutto e da tutti. Solo quando la madre si vedrà costretta a tornare a Middle Dawn Andy scoprirà il calore di una famiglia. Troverà finalmente degli amici, Roddy e sua sorella Gail, e insieme a loro affronterà la sua avventura piena di magia e di invincibili poteri umani. Ad attendere Andy ci saranno degli avversari pronti a osteggiarlo nel suo cammino di crescita e degli alleati pronti a difenderlo, così che capirà di non essere un semplice ragazzino ma una persona davvero speciale. Età di lettura: da 12 anni. -
Fuoco e ghiaccio
Torino, facoltà di architettura. Inizio di un nuovo anno accademico. Alessandro Rucellai è approdato alla cattedra di storia dell'architettura moderna e medioevale in seguito all'ennesimo trasferimento. Una necessità dovuta alla sua particolare natura che lo ha dotato di sensi sopraffini, ma soprattutto di un'avvenenza così straordinaria da lasciare senza fiato. Tuttavia in mezzo a tutte le sue nuove esterrefatte allieve coglie una voce fuori dal coro. La reazione di una ragazza, Angelica, lo stupisce e lo incuriosisce. Come mai non è rimasta ammaliata dai suoi insoliti occhi azzurro ghiaccio? Come riesce a fissarli senza difficoltà e addirittura a spingersi oltre, fino a cogliere nella sua statuaria perfezione qualcosa di anomalo? Tutti questi interrogativi fanno breccia nel gelido cuore di Alessandro che non si è mai concesso all'amore. Tuttavia la passione bruciante che inizia a provare per quella giovane ragazza non sarà facile da gestire. Il suo mondo non è adatto alla fragile natura umana e lui non sa di avere a Torino un antico nemico che non aspetta altro che mettere in atto la sua vendetta strappandogli il suo vero amore. Riusciranno Alessandro e Angelica ad amarsi?