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Il granchio azzurro
Venezia con la sua storia millenaria e la sua arte ha lasciato segni indelebili nella vita di Umberto Franzoi, apprezzato architetto che dopo molti anni ha voluto lasciare della sua città le espressioni più sentite in forma poetica: ha aperto così scorci sorprendenti e improvvisi con autonomia di linguaggio alimentata da una singolare ideazione di immagini. Il fatto che queste opere siano il prodotto di un architetto che vanta nel suo campo notevoli meriti potrà comprovare a sua volta la serietà di un impegno creativo che non chiede di trovare altra legittimazione se non nella propria specificità e valenza, rivelandosi dotato di una maturità linguistica capace di sostanziare una sorprendente originalità di esiti tematici ed espressivi. Indubbiamente le esperienze precedenti debbono aver favorito, in lui, la scelta verso una visione poetica improntata su criteri di realismo ed insieme di immaginazione. -
Le arzille vecchiette dell'autobus 21
Alle ""arzille vecchiette"""" di San Donato che prendono l'autobus 21, periferia-centro, non sfugge nulla: redarguiscono chi guida, commentano i fatti del giorno sul bus, osservano chi sale e chi scende con ferocia e disincanto. La versione al femminile degli umarells protagoniste (a loro insaputa) del blog-cult di Cira Santoro. Forse un modo di leggere questo libro è portarlo con sé nei viaggi in autobus, qualunque autobus di qualunque città italiana, così da riconoscere i personaggi, i tipi, le situazioni e guardarli con gli occhi delle arzille vecchiette per non arrabbiarsi e riderci sopra. Short stories, storie brevi ma intese come piccole istantanee, raccontano il microcosmo dell'autobus. I discorsi occasionali, le frasi che si colgono in una conversazione al cellulare, gli sguardi, le persone in questo libro diventano brandelli di vita, piccoli quadri in cui sono racchiusi pensieri, sensazioni, sentimenti di un anno da pendolare vissuto insieme alle arzille vecchiette dell'autobus 21 che, con il loro accento bolognese e la tolleranza propria di questa città rappresentano una sorta di resilienza all'alienazione metropolitana."" -
Guercino e Mattia Preti a confronto. La nuova linea dell'arte barocca. Catalogo della mostra (Taverna, 12 agosto-18 novembre 2017). Ediz. a colori
Se dall'incontro nascono le esperienze culturali e artistiche più significative, ne è un chiaro esempio quello avvenuto tra due maestri del seicento italiano: il Guercino e Mattia Preti. Il confronto tra i due artisti è al centro della nuova mostra che sarà inaugurata a Taverna, in Calabria, da cui proviene Preti; per poi essere trasferita a Cento, paese natale del Guercino. L'esposizione rivive idealmente il suggestivo incontro fra i due protagonisti del barocco: è documentato che il giovane Preti, folgorato dalle opere del Guercino durante il suo primo soggiorno romano, si recò a Cento per conoscerlo di persona e venne da lui accolto, nella sua casa e nella sua bottega, riconoscendone le doti di grande disegnatore e pittore. Ne nacque un sodalizio, i cui frutti artistici testimoniano come il confronto e lo scambio producano progresso e crescita. E così vale anche per l'incontro fra territori, come Cento e Taverna: l'apertura verso altre realtà, la sinergia e l'interazione non possono che portare un arricchimento in termini culturali e turistici, sociali ed economici, di valorizzazione e promozione dei rispettivi patrimoni e delle proprie eccellenze. -
Cesare Siviglia. Nelle collezioni del Magi '900
Nome d'arte di Julio Cesar Gomez Sanchez, è nato a Sevilla, nella Valle del Cauca, in Colombia, il 30 maggio 1918. Scultore, ceramista, disegnatore, pittore e incisore esordisce giovanissimo nella sua terra. Dopo aver appreso i primi rudimenti dell'arte pittorica dal fratello, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Sevilla, coltivando soprattutto l'interesse per la pittura murale. La sua attività espositiva ha inizio a Sevilla nel 1941, dipingendo storie allegoriche dei popoli della Colombia. Espone poi in Cile, Messico, Cuba. Dopo la Seconda guerra mondiale approda in Europa, per visitare Parigi, dove si ferma per un periodo di intenso studio delle avanguardie storiche ed emergenti. Giunge infine in Italia, a Roma, dove risiederà stabilmente dal 1951, senza mai più far ritorno nella sua terra natale. Dall'inizio degli anni Cinquanta partecipa con continuità a numerose rassegne di pittura e scultura e allestisce diverse mostre personali in spazi pubblici e privati. Muore a Roma nel 2003, lasciando un'importante eredità di dipinti e ceramiche che raccontano con toni intensi e fantastici tanto le storie leggendarie del suo popolo quanto la condizione dell'uomo contemporaneo. -
Andrea Celesti a Toscolano. La ""Strage degli innocenti"" restaurata
Questa pubblicazione illustra l'opera di Andrea Celesti ed in particolare il dipinto denominato ""Strage degli innocenti"""", sottoposto a opera di restauro dal professor Gian Maria Casella."" -
Ovosapiens
È nata prima la gallina o l'ovale? Dai prati dell'Eden alle pozzanghere di Bannockburn, da un Inferno simil-Dante ai peggiori pub dei Caraibi, un test-book che reinventa la saga immortale del rugby. Scoprirete come Eva inventò lo streaking e Annibale sconfisse la mischia a testuggine, come gli Jedi passati al lato oscuro diventino All Blacks e in che ruolo giochi uno Spagorilla. Buttatevi nella mischia! -
L' anno della cometa
Mike lavora presso il Centro ricerche spaziali di Washington. La sua vita scorre monotona con una bella moglie da cui non ha avuto figli e con cui ormai si limita a vivere un rapporto consumato dal tempo e senza più passione. Cliff, impiegato negli uffici di una banca importante, con una famiglia ""perfetta"""" alle spalle, non perde mai l'occasione per concedersi momenti di relax particolari. Quando Mike scopre che un asteroide potrebbe minacciare seriamente la Terra e tutta l'umanità, ha inizio un percorso che porterà entrambi a rivedere inconsapevolmente le proprie vite. Le storie dei due protagonisti si intrecciano con quelle di tutte le altre persone minacciate, senza saperlo, dal pericolo di estinzione. Sarà possibile prevenire la catastrofe? E sarà la fine, o semplicemente l'inizio di una nuova era?"" -
Gli irridenti in Siberia 1918-1920
Pochi sanno che nel 1920, due anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, reparti del nostro esercito ancora combattevano nella steppa siberiana, a fianco di zaristi bianchi, cecoslovacchi e di altri alleati dell'Intesa, contro l'Armata Rossa. Si trattava dei Battaglioni Neri composti da ex prigionieri austro-ungarici irredenti (trentini, giuliani, istriani e dalmati). Dovettero aprirsi la strada verso il Pacifico, come poi disse un reduce, con le armi in pugno e ""traversar diciassette meridiani per tornà a baita"""". Per il rientro fecero quasi il giro del mondo, attraverso Siberia, Manciuria, Cina (la nostra Concessione di Tientsin), Oceano Indiano, Mar Rosso e dopo Napoli infine Trieste."" -
Il lupo
"L'odio il pericolo l'onore inutili follie. Nulla da dire: non parlo. Solo vivere: solo sperare.""""" -
Decidere in terapia. Dialogo sul metodo nella cura
Questo libro non è un testo di terapia, bensì di metodologia della cura, scritto sotto forma di dialogo tra un clinico pratico e un clinico metodologo. Si propone di fornire ai lettori - siano essi studenti o già operatori nelle Scienze della Salute - una guida a quel ragionamento metodologicamente corretto ed eticamente fondato che deve precedere e orientare le decisioni prescrittive; si offre quindi come strumento di educazione alla ""forma mentis"""" e alla maturazione riflessiva di chi si dedica alla cura delle persone sofferenti."" -
Eventi straordinari della seconda guerra mondiale
Dopo le centinaia di migliaia di volumi in tutte le lingue sul secondo conflitto mondiale, non avrebbe avuto senso scrivere un ulteriore, semplice testo. L'autore ha quindi ricercato i fatti più curiosi o tanto straordinari da ritenersi irripetibili, occorsi durante la II Guerra Mondiale. Un generale italiano due volte fucilato dai russi, con relativo colpo di grazia, morto serenamente nel suo letto dopo aver raggiunto il bel traguardo dei cento anni. Il primo bombardamento di Tokio con aerei partiti da una portaerei USA: evento tanto imprevisto e ritenuto impossibile che l'Alto Comando nipponico neppure comprese da dove fosse spuntata quella manciata di bombardieri che aveva violato lo spazio aereo del sacro suolo giapponese. -
Pedagogia della cognizione e costruzione della conoscenza storica
Nella riflessione sulla gerarchia dei saperi è indispensabile rivolgere l'attenzione alla storia, una delle più antiche forme della conoscenza umana, spesso però messa in discussione nella società contemporanea che tende ad annullare la dimensione diacronica a favore di un eterno presente che è simultaneità, più ancora che contemporaneità. Il volume inquadra in una innovativa prospettiva metodologica - fondata sull'utilizzo delle fonti visive quale fondamento della ""costruzione"""" della conoscenza l'insegnamento/apprendimento della disciplina, nell'ottica di un sapere che porti a sviluppare capacità critica nei confronti del passato e il cui esito formativo consista nel cogliere il senso della nostra identità culturale e personale, risultato finale di un processo storico di cui noi stessi siamo parte integrante."" -
Oltre Basilea 2. Nuove sfide competitive per le piccole e medie imprese
L'esaustiva raccolta degli atti del convegno ""Oltre Basilea 2"""" organizzato dalla facoltà di Economia (Rimini) dell'Università di Bologna in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e la CCIAA di Rimini il 21 settembre 2007. Alla luce della recente crisi economica mondiale si è riaperto il dibattito sugli accordi di Basilea 2, incentrati sui meccanismi di copertura dai principali rischi finanziari. Nonostante questo sistema di regole necessiti di modifiche e aggiustamenti se ne deve apprezzare lo stimolo a una maggiore trasparenza nella contabilità e nella gestione finanziaria rispetto al passato. Le banche possono in tal modo verificare con maggior chiarezza l'effettiva disponibilità finanziaria delle imprese, con evidenti benefici per quelle più virtuose."" -
Master per giuristi d'impresa vol. 19-20-21
Il volume tratta i seguenti argomenti: 19. Il modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. 231/2001. Gli effetti delle nuove normative sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le relazioni con la responsabilità sociale d'impresa; 20. L'imprenditore sportivo fra ordinamento giuridico sportivo e ordinamento statale; 21. La negoziazione delle licenze nel diritto della proprietà industriale. -
Qui e ora. L'arte di vivere in equilibrio tra lavorare troppo e non fare nulla
Partendo da un interrogativo apparentemente semplice - ""È più pigro chi non fa nulla o chi lavora troppo?"""" - l'autrice di questo libro tratta con ironia e sapienza un argomento antico, ma molto attuale: l'acedia. Questo termine, che deriva dalla lingua greca ed è stato utilizzato dai medievali per indicare uno dei vizi capitali, ha svariati sinonimi: pigrizia, apatia, scoraggiamento, ma anche noia, superficialità, male di vivere. E rappresenta talvolta l'anticamera della depressione. Il malato di acedia, per fuggire da se stesso, o decide di starsene tutto il giorno senza fare nulla o, al contrario, riempie le sue giornate di attività e impegni per non avere il tempo di restare solo con i suoi pensieri e affrontare le questioni serie della vita. Come non riconoscere in questi due opposti il ritratto di tanti giovani e adulti contemporanei? Ma c'è una soluzione, ed emerge con forza da queste pagine: riconoscere la propria """"malattia"""" e lottare interiormente per guarire, incominciando ad esserci qui e ora, a concentrarsi, a perseverare, a prendersi cura, a ristorarsi di cose belle e buone. L'approdo a una vita piena di senso e colma di gioia è assicurato."" -
In compagnia degli angeli. Facciamo amicizia con i santi bambini
Filastrocche e disegni coloratissimi per presentare venticinque figure di bambini e ragazzi che hanno vissuto i loro giorni in compagnia di Dio, nell'antichità come nel presente: da santa Cecilia a Laura Vicuña, dai fanciulli di Fatima a Maria Goretti, da san Vito a Nennolina. Con tante pagine da leggere e da colorare. Età di lettura: da 5 anni. -
Comunicare è un'arte. Come trovare la strada giusta nel labirinto dei rapporti umani
Molte volte pensiamo di sapere cosa significhi amare, ascoltare, comprendere noi stessi e l'altro e che il difetto stia semplicemente nella poca volontà di porre in atto quello che si conosce e si sa essere giusto. Invece, in molti casi, pur partendo con le migliori intenzioni, confezioniamo interventi, parole e atteggiamenti poco comunicativi se intendiamo la comunicazione come quell'arte fondamentale di saper tessere buone relazioni quotidiane. Questo testo vuole essere una guida lungo l'affascinante sentiero della comunicazione autentica. Come tutte le arti, infatti, la comunicazione richiede di imparare le ""tecniche del mestiere"""", almeno per rendersi conto di quanto il proprio stile comunicativo sia effettivamente capace di generare relazioni autentiche. Prendendo avvio dalla presentazione delle regole generali che presiedono alla comunicazione umana e dei modi migliori perché questa possa avvenire, il percorso qui tracciato si inoltra poi, attraverso l'Analisi Transazionale, in noi stessi per sapere cosa succede nel momento in cui siamo impegnati a dialogare e a relazionarci con gli altri; si conclude, infine, trattando dell'autostima e dell'assertività, condizioni imprescindibili per la riuscita della comunicazione stessa. A tutti l'augurio di un entusiasmante viaggio per i sentieri meravigliosi, seppur a volte impervi, delle relazioni umane."" -
Inter ipsos graviores antiprobabilistas. L'opera di Paolo Rulfi (1731ca.-1811) nello specchio delle dispute teologico-morali del secolo XVIII
La vicenda intellettuale di Paolo Rulfi (1731ca.-1811) si inserisce in un’epoca di profonde trasformazioni convergenti verso la dissoluzione del sistema di ancien régime sotto l’impulso dell’Illuminismo e dei moti rivoluzionari di fine secolo. Addottoratosi in teologia all’Università di Torino, è per quarant’anni cattedratico di Istituzioni teologiche presso le strutture formative ecclesiastiche e civili di Novara, con una peculiare attenzione per la teologia morale. Dall’analisi dell’ampio lascito manoscritto inedito e delle pubblicazioni a stampa si rivela acuto interprete dei principali dibattiti che attraversano il cattolicesimo del Settecento. Influenzato dalla teologia francese del secondo Seicento, sensibile ai complessi sviluppi del giansenismo, Rulfi si inserisce in una linea di pensiero, ben attestata nel panorama italiano, critica nei confronti del probabilismo, ascritto ai teologi della Compagnia di Gesù e ad Alfonso Maria de Liguori. Il rigore morale percepibile nelle sue pagine si radica su un sapere di tradizione, rappresentato soprattutto dall’autorità di Agostino e Tommaso d’Aquino, indiscussi punti di riferimento per una scienza dei costumi che aneli a riverberare la luce della veritas aeterna, più che ad affidarsi alle capacità raziocinanti del soggetto. -
La fede nel cinema di oggi. Inquietudini e speranze in 14 film
In occasione dell’Anno della Fede, l’ACEC ha realizzato questo volume.«Il bisogno di credere è un bisogno pre-politico e pre-religioso sul quale poggia il desiderio di sapere. Riconoscendo l’importanza di tale bisogno, noi atei possiamo favorire il dialogo tra credenti e non credenti...». Così si esprimeva, recentemente, la filosofa francese Julia Kristeva. Molti film sono stati inseriti nel presente volume proprio partendo da questa considerazione. Anche quelli che apparentemente sembrano muoversi su territori lontani dalla fede, ne sono talvolta profondamente vicini. I valori cristiani seminati a larghe mani nella lunga storia di duemila anni, improvvisamente emergono quasi carsicamente nella letteratura, nel teatro e nel cinema che, tra tutte le forme d’arte, è forse quella che riesce a metabolizzare meglio il credo cristiano in chiave contemporanea. Il cinema contemporaneo, quello che sa osare e non si adatta a riprendere e ad adeguarsi al “politicamente corretto”, crede in una alterità posta al di fuori di se stesso. È un cinema, naturalmente, che di solito non offre risposte, ma pone tante domande, lasciandole spesso irrisolte. La vera difficoltà, non solo per il cinema, sta casomai nella capacità di porle correttamente, anche perché le risposte stanno nel cuore delle stesse domande.Le 14 schede dei film sono redatte da Cinema in prospettiva con la supervisione critica e pastorale di Don Gianluca Bernardini. -
La sfera perfetta
Una donna e una parte della sua vita. Un percorso immaginario lungo, doloroso e sincero. Un racconto per tutti, poiché ognuno di noi ha bisogno di imparare a distinguere ciò che è giusto da quel che è sbagliato.