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Falce di luna
La poesia di Anna Maria Salanitri, così nitida, tersa e confessionale, è un esempio di apertura dell’anima fino nei precordi più profondi, compiuto con la dolcezza di chi si arrende alle leggi di effimera durata della vita, ma continua a coltivare nell’anima la fede di raggiungere nell’oltre vita la rinascita in una dimensione esplicativa dei misteri che gelosamente il cosmo custodisce nella sua sconfinata essenza priva di limiti e di confini intelligibili. Anna Maria Salanitri, nello scrivere le forme e i modi dello sconforto per la brevità della vita, il tempo che passa e ci cambia, in realtà nutre l’anima alla fede di un approdo metafisico che sappia colmare ogni arsura e ogni sete di conoscenza e di durata. -
Una nota sospesa
In questo suo nuovo apparire, Menotti Lerro mostra l’efficacia di una sicura dizione liricamente impostata, che nell’interno del suo coerente procedere, riesce ad articolarsi in modo vario per temi e occasioni. Un movimento in cui la tensione interna, sempre presente nell’attento controllo stilistico dell’autore, riesce a coinvolgere – e qui è il segno della sua autenticità e dunque della sua efficacia espressiva – un intreccio utilmente molteplice di situazioni. Lerro, infatti, ha il pregio di convocare sulla sua pagina figure diverse e dunque personaggi veri e propri, e a proporre scorci di vicende, circostanze spesso dominate dal sentimento e in particolare dell’amore e dei suoi labirinti interni e ineludibili, nel suo aperto e felice rivelarsi o nei suoi momenti di addio. -
L'uomo di spalle
Il libro di Roberto Costantini non è scritto con l’intento di mettere in scena l’ennesimo outing di uno scrittore ormai conosciuto dal Pubblico per richiamare pubblicità su di sé e sul proprio compagno di vita, ma è scritto, al contrario, con l’intento di fornire un atto di omaggio e di prestigio poetico a chi – vuoi nel silenzio della riservatezza vuoi nella libera dichiarazione delle sue scelte – abbia sempre rispettato con riguardo e dedizione la capacità plurima degli esseri umani di costruire relazioni d’amore in assoluta libertà. -
La sacralità dei corpi
C'è nel libro «La sacralità dei corpi» una luce di amore irradiata sull'umanità intera. Si tratta dell'espressione del dono di Dio rivolto alla vita, quest'ultima concepita come porta di accesso all'eternità attraverso la morte. L'alternanza della vita e della morte non è una contraddizione, ma è l'elevazione alla perfezione: ciò che esiste episodicamente come materia trasformatasi in soffio vitale dotato di spiritualità, cioè esistenza che amalgama insieme il corpo con lo spirito, può “incielarsi”, nel significato di potere transumanare, e perpetuare in eterno la gioia del divino amore. L'esperienza terrena della gioia della vita è parziale ed episodica conoscenza di quella che è la gioia eterna. -
L'ultima sigaretta
Ambientato a Torino tra il 1925 e il 1927, con una perfetta e meticolosa ricostruzione sia toponomastica che socio-ambientale della capitale del Piemonte, «L'ultima sigaretta» è un libro poliziesco, che si svolge negli ambienti popolari del traffico illegale del tempo, con un riferimento stellare tanto irraggiungibile quanto immanente alla vicenda, di sensuale beltà femminile, rappresentato dalla soubrette di varietà Isa Bluette, la talentuosa danzatrice, cantante e attrice, che tra le altre deliziose doti ebbe anche il merito di scoprire e valorizzare artisti come Macario, Totò e ovviamente Nuto Navarrini, suo futuro marito. Il romanzo è un cocktail bene riuscito di fantastica immaginazione e di fedele descrizione della realtà. I due elementi sono sapientemente armonizzati e fusi insieme dalla penna abile dello scrittore. Piero Testa, i cugini Marengo, i commissari Costa e Cravero, i tanti locali torinesi citati: sono frutto di rapinosa fantasia d'autore oppure sono reperti di scrupolosa documentazione storica, come le biciclette Rambler e le Fiat 510? Tutto è confrontabile e rinvenibile su internet da parte di un buon navigatore. Tuttavia, molto meglio è navigare con diletto e con sorpresa nel mare della scrittura di Fabrizio Olivero, torinese doc e parigino per affinità, come lo sono tutti gli autentici bugianen che dimorano sulle sponde del Po, alla confluenza con la Dora. -
Ius pacis. Per un'epoca universale di rinnovamento
La scrittura poetica di Antonio Pileggi consiste nell'esercizio dell'ipertestualità: la capacità di mantenersi in collegamento con altri testi, potenziata dalla vocazione a interpretarli. Spesso si dimentica che il maestro precursore dell'ipertestualità è Giacomo Leopardi e, chissà perché, si preferisce pensare che siano invece filosofi sia francesi sia tedeschi, scopritori con gran merito dell'acqua calda già comunemente usata a Recanati, da oltre un secolo. Pileggi ha applicato l'ipertestualità alla cultura telematica in cui noi oggi siamo immersi: poesia, filosofia, religione, narrativa, giornalismo di documentazione, televisive e docuserie. -
Fatui fuochi
Si compone in cinque tempi l'affascinante groviglio di enigmi poetici della poetessa romana Edith Dzieduszycka. Sono i tempi dell'essere e del non-essere, delle aspettative e delle rinunce, della ragione e dell'inconscio, dell'attesa paziente e della rinuncia, in un barbaglio continuo in contrapposizione di luci e ombre, un gioco di ossimori e di armonie, negli accostamenti scontati e imprevisti, che da sempre la poetessa sa mettere insieme in composizioni letterarie ricche di appigli esteriori e di rimandi profondi, nei suoi palinsesti rigorosamente perfetti, in forme e in misure sempre incisive quanto sobrie ed efficaci. -
Libera
Il vocabolo «Libera» fa da titolo all'ampia raccolta: è voce verbale ed è aggettivo, per cui esprime un'azione e contemporaneamente una qualità; sottintende la poesia. C'è un'atmosfera di opalescente surrealismo, cioè un eco di André Breton come riferimento di libertà e come trionfo dell'immaginazione. I collegamenti tra le parti del discorso sono sempre imprevedibili, aprono ogni volta prospettive diverse, con un'insistenza di finzione, congettura e delirio che richiama i più alti esempi di fantasticheria tipici del migliore barocco, come Calderón de la Barca, Lope de Vega e ovviamente Giovan Battista Marino. La condizione di libertà si realizza con l'affrancamento dalle regolamentazioni tetragone della logica, motivo per cui la poesia diviene rappresentazione analogica della scena del mondo reale, nonché delle alternative alla concretezza delle cose. La realtà, infatti, possiede più di una faccia nascosta, cosa che i poeti risanno da sempre. -
Fiori. I morti tacciono
Il volume raccoglie due racconti di Arthur Schnitzler, ricchi di monologhi interiori e di raffinate analisi psicologiche. Il conflitto tra amore e morte accompagna in modo ossessivo il protagonista di ""Fiori"""" che, appresa casualmente la scomparsa di un'ex amante, rimane incatenato al suo ricordo per il tramite di un mazzo di fiori. Nel secondo racconto una giovane donna dell'alta borghesia viennese s'incontra di nascosto con l'amante, per le appartate e buie della Vienna di fine secolo."" -
Le quadrobambole
La Città di Carta apre finalmente le sue porte al mondo. In un paese incantato fatto di magia e animali parlanti, vivono le quadrobambole, cioè gli abitanti della città. Tra streghe, elfi e sirene la vita scorre tra mille peripezie e tanto divertimento. Entrate nella Città di Carta per assaggiare i dolci del panificio di Bianca e i suoi tre folletti, attraversate il Bosco Alberoso, superate la foresta e proseguite verso nord fino al Mare d'Inchiostro per ascoltare le sirene, poi trascorrete con le quadrobambole la notte di Halloween e salite sulla slitta di Babbo Natale. Chissà se vorrete più tornare indietro? Età di lettura: da 6 anni. -
Raccontando ai nipoti. Storie del novecento ed oltre
Il nonno, aquilano di origine, racconta a figlie e nipoti lontani la sua storia, tornando all'infanzia, alle sue e alle loro radici. Da un mondo contadino, ancora quasi medievale, passa ai ricordi della guerra e del dopoguerra, a storie di emigrazione. Dopo i ricordi e le vicende passate, uno sguardo al futuro prossimo e un messaggio ai nipoti e a tutti i giovani: studiate molto, preparatevi bene, perché la vostra generazione potrebbe trovarsi di fronte a difficoltà più grandi di quelle che ha incontrato la mia generazione... I racconti di Sebastiani contenuti in questo volume sono un sincero messaggio di speranza per i giovani, senza alcun tipo di nostalgia per i tempi passati o autocelebrazione per i successi ottenuti, desiderano testimoniare la possibilità per tutti di migliorare la propria condizione ed il mondo che ci circonda, grazie al lavoro ed all'impegno quotidiano. -
Sogno della città
In un'epoca a cavallo tra una società contadina e patriarcale al tramonto e i nuovi miti del progresso, Bastiano Lo Cascio, un giovane contadino siciliano, abbandona la sua terra avara di speranze per inseguire il proprio sogno che non è semplicemente quello di una vita più agiata. La storia è narrata da un vecchio contadino, una sorta di Virgilio (o forse Caronte) e simbolo di un mondo arcaico che scompare, che con sguardo lucido osserva la mutazione epocale in atto, mentre accompagna il ragazzo nel suo spiccare il volo verso il mondo nuovo. In questo tragitto il ""cunto"""" del vecchio procede a ritroso, sprofondando nel passato fino alle origini di un paesino immaginario (ma non troppo) della Sicilia centro-orientale. Fino all'impatto con le volte metalliche della stazione centrale di Milano che inebria l'immaginazione di Bastiano. A questo punto, una sorta di officiante dei riti del progresso prende in mano il ruolo di narratore per condurre il ragazzo alla scoperta delle meraviglie del benessere."" -
Tra viaggi e parole
Sono poesie che richiamano alla memoria l'idea del poeta che vive e si lancia nella vita, e di essa canta l'energia e l'inquietudine, perché il resto scompare senza senso. Il nulla, appunto. -
Bene o male (?) non è un caso
Nel mese di gennaio un amministratore comunale viene ripetutamente sbattuto sulla stampa per aver commesso un abuso edilizio. Scoppia un vero e proprio caso. Nello stesso mese una persona della stessa città viene arrestata con l'imputazione di omicidio volontario. Nessuno ne parla. La persona sarà poi ricoverata in manicomio criminale dopo che i giudici ne avranno accertata l'infermità mentale. Il caso dell'amministratore è strettamente legato a quello del manicomio criminale. Ma nessuno se lo immagina e inoltre nessuno sa che è stato il caso, un terzo caso, deciso sette mesi prima dall'alto, a fare in modo che la seconda notizia non apparisse sui giornali. -
La vita che forse
Stella e Donato stanno tornando a casa in auto dopo una bellissima serata. E' notte fonda. Con loro due amici. Poi una gran luce e la vita di tutti cambia. E' Stella a raccontare tra ricordi e nostalgie la caduta nella disperazione, i sensi di colpa, il terrore di non avere la forza necessaria per stare accanto all'uomo che ama; un baratro, da cui le parrà impossibile e ingiusto risollevarsi. Un baratro dal quale l'amore la salverà. Chiara Del Soldato, nata a Grosseto, è docente di Italiano e Latino presso il Liceo Scientifico di Rieti. Nel '99 vince il Premio Lett. Naz. Città di Cimatile ( NA) con il romanzo Jader ( Guida ed.). Nel 2002 pubblica con Prospettivaeditrice ""Magia di un'idea"""", finalista al Premio Letterario Nazionale Carver."" -
Le solite storie
Quindici racconti tra il noir e il surreale. Quindici Solite Storie che raccontano di strade e di anime, di incontri clandestini e notti sbagliate. Storie come fotografie, dove la vita si arresta in un momento preciso, un non luogo sospeso tra il prima e il dopo. Storie Solite perché umane, Solite perché in bilico, Solite perché. ""Quando una donna come quella decide di alzarsi per andare in bagno, il mondo trattiene il fiato, o almeno a me piaceva vederla così. Lei aveva classe e io con quella barba di tre giorni non dovevo aver fatto una bella impressione. In ogni caso decisi di agire. Chiesi alla mia penna uno sforzo di fantasia, cercai di ricordare come si faceva a riunire in poche frasi il turbinio di un sentimento. Sul foglio le parole cominciarono a correre leggere come ballerine di tango e poco prima che lei tornasse feci in tempo a finire e ad infilare il biglietto sotto il suo bicchiere. Ancora oggi non ricordo cosa scrissi esattamente, ma ricordo l'espressione del suo viso di fronte a quel regalo."""""" -
Rivelazione Varos
Antimo era certo che i soldi potessero essere la chiave. Ma dove recuperarli? Antimo fantasticava di farne così tanti in una volta sola da pagare il dovuto all'Indiano, e presto presto, perché quello non era un tipo da trattare con sufficienza: c'era il rischio di finire sparato con quello. Ma la cosa peggiore era che l'Indiano poteva supporre che Antimo fosse ancora in circolazione perché aveva scodellato tutta la storia alla madama. Disastro, se all'Indiano era venuto questo dubbio. L'Indiano avrebbe preso le sue precauzioni, del tipo mozzargli l'arnese per darlo in pasto ai cani, ma solo un attimo prima di seppellirlo vivo. E Antimo non voleva che il suo arnese finisse in pasto ai cani e tutto il resto. Era meglio sparire per sempre. Saldare il debito, a distanza e senza farsi vedere, fargli avere i soldi attraverso un amico, così forse l'Indiano non gli avrebbe dato la caccia, e lasciare quella città maledetta. Come fare? Una soluzione esisteva... -
Nebbia tra i lampioni
Un'inattesa eredità fa di Lucrezia, una prostituta veneziana, la nuova proprietaria della Casa dei Capitani del Mare. La donna non ha la minima idea di dove si trovi Nanfio, l'isola greca sulla quale è situato l'immobile ereditato. Tuttavia la crescente rischiosità della sua professione, combinata ad un'incalzante voglia di cambiar vita, la stimolano a trasferirvisi. Le abitanti della minuscola isola l'accolgono dapprima con indifferenza, ma ben presto mutano l'atteggiamento in palese ostilità: l'immoralità della nuova arrivata non passa inosservata. Un intero inverno trascorso a Nanfio è sufficiente a far pentire Lucrezia per la scelta fatta, ma un'avvilente solitudine non la incoraggia ad intraprendere nuovi radicali cambiamenti, finché non interviene una scoperta. -
L' uomo malvagio e altre cronache
Sui nostri quotidiani gli eventi compaiono secondo un certo ordine, e da sempre la voce rassicurante del cronista ci abitua ai fatti semplici e lineari. Ma basta accostare due episodi apparentemente distanti e questa linearità bruscamente si spezza. Per noi è come un risveglio, e ci rendiamo conto di essere finiti altrove, dentro altri fatti, dentro a nuove cronache. Questa raccolta nasce dal potere creativo della cronaca, si alimenta di notizie che diventano racconti. -
Alienazione spontanea quotidiana
Pezzi di versi buttati giù in totale stato psicotico, lacerazioni mentali schizzate da prorompente schizofrenia ed emorragiche forme maniacali di inesistenza.