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Nessuna metrica alla vita
"Nessuna metrica alla vita"""" è una raccolta di poesie scritte tra il 2010 e il 2020 dall'autore Davide Pax Di Martino. Il tema è perlopiù sentimentale, ma non sempre e semplicemente legato alle relazioni amorose, infatti l'autore scava col suo lessico, attraverso i meandri della Mente, anche gli orizzonti urbani, dell'amicizia, del tempo e dell'Arte, senza dare misure a l'opera d'arte per eccellenza che è la nostra esistenza, ma semplicemente vivendola assaporandola." -
Versi e pensieri di un romantico incompreso
Questa raccolta di versi e pensieri è stata scritta durante gli ultimi viaggi compiuti dall'autore in solitudine. In particolar modo l'autore è stato ispirato dalle bellezze incontrate lungo il suo cammino in Sicilia, Sardegna, Campania e nella sua terra natia. Sono il succo di sentimenti veri e naturali emersi senza nessuno sforzo dall'animo sensibile dello scrittore. Semplicemente sono stati scritti per poter far arrivare ai lettori le bellezze dei luoghi, la semplicità di alcuni momenti di vita veri e non social. Inoltre alcuni versi sono ricordi di amori vissuti, momenti ed emozioni passate e sottolineano spesso i contrasti tra la società attuale e quella passata. Il malessere dell'autore continua ad uscire fuori e viene sottolineato in diversi componimenti e riguarda tematiche sociali, amorose, passionali e sentimentali. -
La danza della vita
La cultura dell'amore ad ogni costo pur nella diversità è elemento preponderante in questo romanzo. Scoprire di essere in attesa di un figlio portatore della sindrome di down può essere una esperienza traumatica che a volte porta al rifiuto della vita nascente. In queste pagine vedremo il dramma di due giovani genitori che pur combattuti decidono di portare avanti la gravidanza. In questo processo vengono coinvolti anche i futuri nonni che prendono parte attiva in questa avventura. Una avventura che porterà la famiglia fuori dalla Sardegna per accedere a cure particolari per il nascituro, a pochi mesi di vita, che dovrà essere sottoposto a un intervento cardiaco presso un centro di eccellenza a Milano. Grande fede e volontà di vivere, cominciando dal nascituro, è ciò che si respira dalla prima pagina all'ultima da parte di una straordinaria famiglia circondata dall'affetto e dal tifo dei loro parenti ed amici. -
Fragili ricordi di un viaggiatore distratto
In questa raccolta di poesie l'autore ha voluto che fossero i ricordi a dettare i tempi dei suoi versi. Ricordi che riportano indietro nel tempo ma che possono aiutare a costruire o a capire meglio il futuro. Ricordi che aprono le strade della speranza e che fanno battere forte il cuore. Speranze che sono come possibilità da cogliere per andare avanti. Ripartire pensando al tempo alla maniera del filosofo S. Agostino. Il passato non esiste in quanto non c'è più. Il futuro non esiste perché non è ancora. Non esiste il presente che non può separare due cose che non esistono. Esiste allora solo il presente del passato che sono i ricordi e il presente del futuro che è la speranza. Con il filosofo di Ippona, a lui molto caro, abbraccia chi vorrà leggere questi versi, confidando che apprezzerà la sua voglia di comunicare amore in un mondo in cui non si ama più. -
Fu il buio a rivelare le stelle
"Fu il buio a rivelare le stelle"""" è una raccolta poetica, composta da oltre cinquanta poesie. Ciascuna di esse fa riferimento, mediante il titolo, al nome di una stella e al ruolo che ricopre nella volta celeste. """"Algol"""", ad esempio, è un astro appartenente alla costellazione di Perseo e simboleggia la figura di Medusa, protagonista del primo componimento. Nelle poesie successive, è possibile confrontarsi con una sostanziale vastità di tematiche. La brama di rivolta, il femminismo, le discriminazioni e il patriarcato sono soltanto una minoranza dei temi trattati. Difatti, non mancano all'appello, argomenti di stampo celebrativo nei confronti di personaggi illustri, inerenti al mondo dell'arte e della letteratura. L'elaborazione del lutto, la rabbia e gli eventi traumatici, invitano il lettore a sviluppare la propria empatia, non solo nei riguardi del prossimo, ma anche di se stesso. Più che un libro, L'autrice definisce quanto espresso in queste righe, un cammino introspettivo, indirizzato alla riscoperta del valore interiore del soggetto. Non ha tralasciato la sensibilizzazione riguardo le patologie mentali, approfondendo il Disturbo Bipolare e il Disturbo Dissociativo D'Identità." -
La dolce stagione
"La dolce stagione"""" parla di un percorso, un periodo di vita, storico, umano. Gli eventi individuali, il tumore della madre, lo studio, i sette anni di dolore, e quelli collettivi come il covid-19, diventano occasioni dissimulate, sciolte nell'emotività, nelle ricerche contraddittorie di stile, di esistenza, nella marea dell'espressione. Le parole coprono mentre manifestano perché ciò che intendono è trasmettere una certa tonalità emotivo-esistenziale, trasmettere i brividi, le vertigini che ciò che è accaduto ha insegnato e suscitato all'interno dell'io lirico; trasmettere il senso conflittuale di una ricerca sotto l'ombra della tragedia. Il percorso interiore si mischia dunque a quello del letterato, alle simmetrie numeriche e strutturali, agli echi verbali; il percorso ossia di colui il quale, oggi, dedica alla poesia le ore nascoste, e parla con lei e sogna con lei e pensa sempre a lei." -
Come rami
Dall'italiano al romanesco, nella lingua ora della mente ora del cuore, dentro e fuori le mura domestiche, l'autore torna all'io di ieri, di oggi, e quello di un domani sospeso. Dietro di sé si intensificano gli anni che volgono le spalle alle cose sperate e perdute, ma che ora guardano e scorgono un nuovo orizzonte, fors'anche più disteso e rallegrato. Così torna più viva che mai la poesia di Massimo Zona a indicare un altro inizio. Una seconda nascita. -
Un sogno lungo una vita
Roberto è un manager affermato. Ha costruito la sua carriera macinando incarichi e riconoscimenti come un instancabile maratoneta, senza mai piegarsi a compromessi o ricercare facili scorciatoie, sorretto da una volontà ferrea e dai postulati di coerenza morale fissati idealmente dalla sua coscienza. Giulia rappresenta la sua stabilità affettiva. Fisico atletico e slanciato, zigomi alti, occhi verde scuro, di taglio quasi orientale, lineamenti regolari e perfetti, incorniciati da un caschetto di lucidi capelli corvini. Il carattere fermo e risoluto di chi è abituata a scegliere, non ad essere scelta, l'attitudine orgogliosa all'indipendenza di chi preferisce nuotare controcorrente piuttosto che seguire passivamente la scia segnata da altri. Lunghi capelli biondo platino, occhi azzurri ed un corpo da modella con curve armoniose e proporzionate, Valeria è la proiezione onirica del suo indimenticato sogno adolescenziale, rivissuto come per un magico incantesimo con la pienezza e la consapevolezza dell'età matura. Un uomo dilaniato tra due passioni ad un bivio decisivo della sua vita: l'obbligo morale di compiere una scelta indifferibile. -
I sogni di chi non sa parlare
Carlo e Margherita sono una giovane coppia in attesa. La loro vita è tranquilla e spensierata, sono bravi nel loro lavoro e nelle cose di tutti i giorni. Margherita è incinta e sta vivendo la gestazione con calma e felicità. La loro vita verrà sconvolta dall'arrivo della loro primogenita, Emma, una bambina meravigliosa con una sola particolarità; non può emettere suoni. La difficoltà e la paura, la bellezza dell'essere genitori. Una sfida continua per Emma e i suoi genitori è raccontata in questo libro. Una sfida contro i pregiudizi e le cattiverie, attraverso una crescita difficile e complicata. La storia di una rinascita e di un voler affrontare la vita attraverso gli occhi di chi, nonostante i problemi, può raccontare un meraviglioso modo di vivere. -
Il trillo del Diavolo
Josef Strauss è un famoso compositore che lavora come direttore dell'Orchestra Filarmonica di Vienna. Rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre è al volante della sua Porsche, finisce in coma per una settimana; quando i più ormai lo danno per spacciato, si risveglia. Ma non ricorda nulla del suo passato. Al suo fianco per la durata della sua convalescenza è la moglie Lara. Soffre per lui, ma presto s'intuisce che gli nasconde qualcosa: lo fa per il suo bene o per il proprio tornaconto? I medici intorno si preoccupano della sua salute e gli forniscono una terapia mirata. Josef assume farmaci che dovrebbero aiutarlo a ricordare, invece gli provocano inquietanti allucinazioni notturne: in sogno comincia ad apparirgli una spaventosa creatura che gli parla con tono minaccioso, mentre in sottofondo riecheggia la sonata del Tartini ""Il Trillo del Diavolo"""". In pieno caos mentale e preda della paranoia, l'unica cosa a restituirgli un po' di fiducia è la musica: Josef riprende a esibirsi in pubblico, dirigendo la sua orchestra, alla quale fa suonare """"Il Trillo del Diavolo"""" in chiusura di ogni concerto."" -
Verso la luce. Tra identità e radici
La poesia e la Metafisica hanno ragione entrambe, convivono e prendono il volo dalla penna dell'autore che le padroneggia, le unisce fino a farle diventare unico segno. Le cose non si vedono le parole non le descrivono. Le memorie le emozioni le invisibili realtà che ci muovono e che muovono si fanno evidenti e si innalzano. Nasce così la nuova vita un percorso iniziatico, una passeggiata dell'anima che si libera per toccare il cosmo e oltre. -
Rubare l'anima ai fiori
Due partite diverse, le storie di Salvatore e di Giuseppe, si intrecciano già dalle prime battute percorrendo fatti ed episodi legati alle lotte operaie delle ""tabacchine"""" in un paese del Sud, raccontando le dure condizioni di lavoro e di sfruttamento, in assenza di ogni tutela per la loro salute. La loro vita è segnata dalla lucida determinazione a migliorare la triste condizione sociale e dalla voglia di riscatto di un'umile famiglia operaia. Una lotta per la sopravvivenza, vissuta con onestà e dedizione. E con il coraggio necessario a tagliare i legami con le cose, fino a tradire l'idolatria di una fede politica contraria allo spirito di libertà che serve per regalarsi agli altri. Il racconto si sviluppa fino agli anni sessanta inseguendo le utopie e le speranze della generazione del sessantotto, sbirciate attraverso personaggi bizzarri e divertenti che caratterizzano la comunità in cui vivono."" -
Fiori di cactus
Quando la vita - purtroppo- ti mette nelle condizioni di scegliere, oppure quando sono gli eventi incontrollabili che ti mettono di fronte a delle decisioni inevitabili già prese... allora, cosa fai? Ti pieghi al suo volere o lotti con tutte le tue forze per cambiare il corso del destino? L'amore, la fiducia, la caparbietà, vince su tutto e tutti. Quando, invece, la forza d'animo, il coraggio e il forte legame di sangue si ribella e lotta per riavere quello che ti è stato tolto (ingiustamente), allora sì che è una Grande Sfida. Ma la vita, per quanto possa sembrare crudele e spietata, sa essere anche giusta e generosa, verso quelle persone che credono in ciò che fanno, che lottano con convinzione e con forza pur di ""ritrovare"""" quello che hanno perso, per dimostrare al mondo intero o semplicemente per un loro irrefrenabile desiderio, che l'amore quello vero, quello puro, quello di sangue, distrugge tutte le barriere e vince sulle tempeste della vita, superando gli ostacoli che sembrano insormontabili e alla fine Trionfa. Ed è proprio vero: """"la Vita fa dei giri immensi, ma poi ritorna""""."" -
Jennifer in disco
La storia di Mattia, ragazzo che ha in sé due anime in un solo corpo, lui, ragazzo dallo sguardo triste e pensieroso, addolorato ed introverso e quella che ama lo spettacolo e la poesia, le performance e gli show, una figura femminile vestita di lustrini e ben truccata, Jennifer. La sua fuga si rivela inizialmente piacevole, trova un ragazzo proprietario di un night che gli dà spazio nel suo locale per lo spettacolo ed una casa dove poter vivere ma col tempo il rapporto si sgretola e Mattia è costretto ad andare da uno psicologo per capire perché non riesce a piangere dopo tutto il dolore. Una sfida con se stesso, con il suo essere e la sua altra parte Drag, due persone uguali ma diverse Un romanzo alternato a poesie che scava nell'arte e nella scrittura mischiandosi al mondo buio e nascosto dei night club e dei trucchi e parrucche del mondo drag. Coraggio e rinascita del mondo LGBT ma specialmente di una storia di accettazione che potrebbe essere quella di milioni di ragazzi che si affacciano ad un mondo nuovo e reso difficile da pregiudizi e mala informazione. -
La forma del sentire
Enza Mineo e Carla Ritarossi, amiche da sempre, una poetessa l'altra con l'hobby della pittura, decidono di lavorare insieme ad un progetto che racconti come sia possibile dare ""forma al sentire"""" cioè descrivere, a parole o con le immagini (in questo caso disegni a carboncini colorati ispirati dalle poesie), le sensazioni e i sentimenti che vivono dentro ciascuno di noi. Pittura e poesia sono linguaggi artistici diversi, una si muove nello spazio, l'altra nel tempo, ma ognuna di loro ha la capacità di parlare al cuore di sogni, speranze, dolori. Lo specchiarsi della pittura nella poesia e viceversa, dà la misura di ciò che è """"sentire"""" per ogni uomo."" -
Preferisco la fortuna al talento
Frutto dell'esposizione precoce al pop inglese malinconico e di attimi di effimera felicità, il racconto di chi si illude di non essere mai all'altezza senza la donna dei suoi sogni. In mezzo a questo gli amici di una vita, il paese di 800 abitanti e quel maledetto pallone che continua a rotolare su un prato verde, senza dimenticarsi l'eterna domanda ""Ci scegliamo il destino o è lui a sceglierci?""""."" -
Sono più Mastro Geppetto o più Don Chisciotte?
Geppetto non è più il vecchio falegname babbo; ha spesso questo ruolo il ragazzo Daniele, molto responsabile, alle prese con genitori capricciosi e con un misterioso pupazzetto, Lexip, nato da un suo disegno al computer. Lexip è il pupazzetto pinocchio, ma sono spesso pinocchi anche i familiari adulti. Daniele è figlio unico, maturo e responsabile; vive a Torino con i genitori, che, pur affettuosi, si comportano come adolescenti e litigano spesso fra loro per sciocchezze. Il 23 novembre 1998, giorno del suo undicesimo compleanno, il ragazzo, ascoltando di nascosto una conversazione fra sua madre e Barbara, anziana amica e protettrice di tutta la famiglia, scopre che gli nascerà un fratellino. Barbara regala al ragazzo per il suo compleanno una tavoletta che si collega al computer e una penna elettronica. Quella stessa sera, il pupazzetto che Daniele ha disegnato, d'improvviso prende vita, salta fuori dallo schermo e chiama il ragazzo ""papà"""". Daniele cerca di respingerlo, però infine si arrende alle insistenze dello strano piccolo intruso e finisce con il dargli un nome (Lexip, il rovesciamento di Pixel), che in cambio del favore chiama Daniele """"Dada""""."" -
Il vascello sull'onda dei sogni
In un luogo sconosciuto, in un tempo indefinito, un antico e prestigioso vascello, arenatosi sulla spiaggia, attende di prendere ancora il largo puntando verso mete sconosciute e misteriose. Un uomo e un bambino, attratti dal suo fascino e da un'incontenibile curiosità, si conoscono proprio davanti al suo scafo. Insieme decidono di restituirgli la libertà e di viaggiare con lui. La conoscenza reciproca gonfierà le vele dell'entusiasmo e i due partiranno per avventure fantastiche proiettandosi in mondi meravigliosi navigando con la fantasia. Giorno dopo giorno scopriranno così una sorprendente complicità condividendo emozioni, sogni, paure, passioni e tutto ciò che nasce dal rapporto di affetto e fiducia tra un adulto e un bambino. Questo viaggio, intrapreso fianco a fianco tra favola e realtà, offrirà a ognuno di loro la rotta da seguire per approdare in nuovi porti in cui ritrovare il ricordo del rapporto speciale che li ha uniti. Età di lettura: da 10 anni. -
Vorrei dirmi che mi amo
All'interno della mia prima raccolta di poesie pongo l'accento sull'amore e le sue varie manifestazioni che scuotono il nostro mondo interiore più oscuro determinato da fragilità riscoperte nella loro più intrigante e malinconica bellezza atte al contatto vivido con i meandri di me stessa che imparo ad accogliere. Nella parte iniziale della silloge emerge una consapevolezza di stati d'animo che identificano l'autrice con l'amarezza del veleno associato alla poesia da cui sfocia l'amore verso l'amato. In seguito l'ammirazione diviene protagonista di uno scenario di palese gentilezza acclamata. Si susseguono la mancanza di amore, nominata da molti, la rivisitazione dell'amor proprio, l'amore verso un irraggiungibile ignoto, l'empatia verso l'interiorità complessa di un padre, il tentativo di fuga dalla realtà rifugiandosi in un mondo a parte. Proseguono sensazioni che conducono alla beatitudine, all'esplorazione del conflitto interiore da cui emerge la forza di un guerriero e il tentativo di autoguarigione. -
Red ink
Fin dove sei disposto a spingerti per raggiungere i tuoi obiettivi? Nessun limite. Quanto è forte la tua determinazione? Una lega indistruttibile. Quanto puoi sacrificare per la tua visione? Tutto. Questa è la mentalità dell'assassino a cui dovranno dare la caccia l'ispettore Forti e il vice sovrintendente Di Stefano. Costretti a districarsi in un labirinto di omicidi apparentemente senza collegamenti, false piste e giochi psicologici, i due scopriranno presto che l'aiuto di ogni persona incontrata nel loro cammino sarà di fondamentale importanza, un tassello per ricostruire il puzzle di sangue, un disegno più grande. Impegnato in una caccia all'uomo continua e nella lotta con i propri demoni interiori, Forti dovrà imparare cosa vuol dire ""gioco di squadra"""", a ragionare fuori dagli schemi e ad entrare nella mente di un killer che ha sacrificato la vita per il suo fine ultimo. Per il bene degli altri... e di se stesso.""