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I gallicesi caduti nella Grande Guerra. Albo d'oro
«I gallicesi riportati alla luce e alla memoria dallo sforzo storiografico di Carmelo Covani ci portano a riflettere sull'importanza che l'amore per la propria nazione non richiede, come ammoniva Rolland, di odiare e uccidere coloro che amano come me la loro patria; semmai dovrebbe spingere a ""onorarle e a cercare l'unione per il bene comune"""". Il nostro paese, così come il resto d'Europa, ha un debito impagabile e indelebile nei loro confronti. Dal loro sacrificio, al pari di quello di una intera generazione di giovani e giovanissimi patrioti delle varie nazioni in guerra, si è avviato, dopo il secondo conflitto planetario, il processo di riunificazione, in nome di una fratellanza e di radici comuni. Grazie a questa piccola ma significativa pubblicazione, noi gallicesi contribuiremo a rendere loro il giusto onore, al contempo consegnando alle attuali e prossime generazioni il dovere di rimembrarne il ricordo. Ecco perché questa raccolta di singole monografie, oltre al valore di una testimonianza di sacrificio, riporta alla memoria lo sforzo che ha indotto i popoli d'Europa a riconoscersi in un continente unito.» (Dalla Presentazione di Giuseppe Giordano)"" -
Aoristo
"Moto ondoso, marino, isolàno. Al contempo: terreno, roccioso, interno. Questa la danza poetica che Virgilio Atz ci esibisce - creatore - in Aoristo, nel medesimo indefinito lasso temporale in cui lui naufraga tra Storia e memoria, e lì sembra annegare, ma poi riemerge per portarci a fondo, alla scoperta liquida e abissale di noi stessi, ammaliati da versi che sono sirene. [...] L'aoristo: il """"tempo al di là del tempo"""", un tempo che nel suo essere tale non è definito, che sopravvive in sé. Intorno a questa sopravvivenza linguistica Atz costruisce la sua silloge, lirica sull'identità e l'appartenenza puntellata di importanti riferimenti letterari che vanno da Omero a Walcott, da Pessoa a De André. Protagonista e aiutante, Ulisse nella sua odissea e Virgilio dantesco, l'autore ci fa strada, guidandoci in un cammino che sa diventare comune isola di salvezza."""" (Dalla prefazione di Irene Piras)" -
Usura alle falde del vulcano
Una storia vera, romanzata, di un'usura perpetrata a danno di un giovane siciliano tanto onesto quanto sprovveduto, che diviene bersaglio di mafiosi e facile preda di approfittatori. Una storia che si ripete da sempre e che oggi, in questo tempo nebulizzato di giustizia e civiltà, si ripropone con maggiore virulenza. Due i personaggi principali intorno ai quali ruotano tutte le vicende e le altre figure secondarie, ma altrettanto interessanti, con cui avranno a che fare. Il primo, Fabio, un ragazzo da poco rimasto orfano, proprietario terriero che si trova a fare i conti con le avversità atmosferiche che lo penalizzano al punto da dover ricorrere a un ""prestito"""" per far fronte ai danni subiti. Un susseguirsi di disavventure lo accompagneranno in un percorso alla ricerca della giustizia. Il secondo, don Vito, padrino di zona, un uomo tutto d'un pezzo, dotato di forte personalità. Di cuore buono, affabile, facile al sentimento, con uno spiccato senso dell'onore e l'assoluta osservanza a certi codici antichi. Freddo e determinato. Riuscirà Fabio a ottenere giustizia? O sarà don Vito a salvare la sua onorabilità? Quale legge avrà la meglio?"" -
Il sipario è calato troppo in fretta
"Vivida unione di padre e di madre, di carta e di carne, di spirito e sangue, mi hai regalato un gioco di specchi. Forse è soltanto tra le sue lenti che riesco a vedermi per quel che sono. Mi scopro composta di nascita e morte, di gioia e dolore, d'istinti e ragione""""." -
Il papiro apocrifo
«Le liriche che compongono ""Il papiro apocrifo"""" sono dense nella loro compattezza, articolate nella loro architettura poetica, e come per Montale (poeta tanto amato da Piccirillo) il tessuto emotivo e i risvolti memorali non si esauriscono in sé stessi ma diventano la fonte essenziale liberatrice. Il poeta ricostruisce il proprio vissuto, scandaglia il proprio inconscio giovanile da uomo maturo, disincaglia e apre una nuova traccia sul passato aprendo una finestra sul presente.» (dalla Prefazione di Leone D'Ambrosio)"" -
Le cose che non sai di me
In questa prima raccolta di poesie Anna Rosa Nucera analizza con delicatezza le proprie emozioni e le intreccia abilmente con i veri valori della vita, donandoci un ritratto veritiero della sua esperienza esistenziale. Infatti, la famiglia, l'amore, il tempo che passa e diventa nostalgia, segreto dolore che addolcisce le stagioni che passano, lasciano forti tracce nella sua anima di donna e nel suo immaginario divengono fili luminosi di un percorso di vita tutto da percorrere e da scoprire anche attraverso la sofferenza del distacco, della crescita e della trasformazione dei fatti della propria vicenda umana. (Dalla Prefazione di Mimma Iannò) -
Il binario morto
Il binario morto è un luogo ai confini del mondo, lì non sono previste fermate di treni né passaggi di persone. Un tempo era una linea attiva, ma da anni è in disuso, soverchiata da nuovi collegamenti più moderni. Poche persone abitano quel territorio sperduto, e il villaggio più vicino dista due giorni di cammino. La vita, per loro, scorre lenta, ma sul far della notte, in periodi regolari, sfreccia un treno che non dovrebbe esserci, che non può esserci... -
Come le onde del mare
«I ricordi dei volti amati si affollano nella mente, emergono gli sguardi gelidi, le mani laboriose, le parole che scaldano il cuore nella loro semplicità, ""mamma ti voglio bene""""...» (dalla Nota critica di Donatella Rizzi)"" -
Parole in libertà
«Libertà, parola molto usata, direi abusata, soprattutto da chi non ne conosce il significato. Parola tronca, come ad esempio umanità, città, umidità, Cantù, chicchirichì. Etimologia di libertà: piacere - libare - libidine. Ambrose Bierce, straordinario scrittore e giornalista statunitense di fine Ottocento, inizi Novecento, nel suo Dizionario del Diavolo, alla voce ""libertà"""" scrive: La libertà è uno dei possedimenti più preziosi dell'immaginazione. Come afferma Bierce, cercando di utilizzare la mia immaginazione, ho scritto una serie di poesie tematiche, che ho raggruppato in capitoli nella speranza di rendere il libro più godibile... o libero, chissà. Buona lettura.» Antonio Carletti"" -
Gocce ermetiche
"Una raccolta fresca e intensa, questa di Antonella Santo, che rappresenta una tappa di rilievo del percorso di crescita artistico e personale dell'Io poetico. Un libro la cui lettura ci regala gocce sapide e dissetanti di poesia sincera, confermando la sincerità e la forza di un'emozione narrata in versi con lucida passione"""". (Dalla Prefazione di Valeria Serofilli)" -
L' isola di plastica. L'incredibile naufragio di una donna
Ginevra è una donna altezzosa, antipatica e viziata. Non ha fatto niente nella vita se non dare ordini ai domestici e fare shopping. È a largo delle coste giapponesi l'11 marzo del 2011 quando viene travolta da uno spaventoso tsunami; rimane impigliata in una corda del tender e riesce a salvarsi. Il naufragio durerà alcuni mesi e Ginevra cercherà di sopravvivere in tutti i modi. Conoscerà la fame, entrerà in contatto con i suoi istinti più primordiali, rivedrà la sua esistenza da un nuovo punto di vista che la condurrà verso un profondo processo di trasformazione. Non ci sono squali né tentativi di accendere il fuoco strusciando dei legnetti, né ci sono eroi; Ginevra farà i conti con la solitudine, col suo corpo, col suo passato e rimarrà attaccata alla vita in un modo così potente che anche il destino avverso, a tratti, sembra arrendersi. -
Nino Ferraù. Un intellettuale. La sua anima. La sua epoca. Nuova ediz.
L’universo poetico di Nino Ferraù, quale è venuto espandendosi attraverso la sapiente vicenda editoriale delle sillogi postume – da Orme di viandante (1985) a Mosaico di luci (2010) – ruota intorno ad alcuni nuclei dominanti, risolti e variati inesauribilmente nell’evolversi e intrecciarsi di molteplici tensioni liriche: il rapporto col divino, la riflessione sul mistero della poesia e sul ruolo del poeta, l’amore, gli affetti familiari, tematiche sempre sorrette da una volontà, estremamente lucida e nutrita di forti istanze etiche, che il poeta ha maturato in funzione di un generoso e coerente chiarimento delle molteplici coordinate della propria poetica, contestualmente al divenire di una scrittura sempre attenta alla comprensione di tutti i colori del mondo e di ogni vibrazione interiore... -
Eppure gli abbracci ritorneranno
"Nel mio scrivere di poesia ho scelto """"la strada che la mente m'invita"""" senza dimenticare di legarla alla scia di un'anima spesso corsara ma che, all'occorrenza, ha risarcito il giusto prezzo al suo viaggiare nelle strade della vita. Soprattutto quando """"il vicino"""", ovvero l'altra parte di noi, mette di fronte a scelte coraggiose, invitando a disperdere la sabbia di """"un deserto assolato che acceca ma non sporca"""". (Dalla Premessa dell'Autore)" -
Gramigna
"[...] Più che una storia d'amore, questo romanzo è l'eterna denuncia senza tempo [...]. L'amore tra Angela, contadinella, e Saro, pastore, è solo un pretesto per impiantare una storia coi toni del romanzo per denunciare al mondo che in Calabria la mafia è come la gramigna, difficile da estirpare e presente in ogni contesto sociale."""" (Dalla prefazione di Franco Blefari)" -
All'ombra della camelia
"È una poesia quella di Nanà che traduce la vita, che si dipana attraverso il tempo reale e quello della coscienza, ed esprime concretezza nell'osservazione e consapevolezza creativa con un verso libero da schemi e da figure retoriche, ma con una sintesi ben curata tra contenuto e forma. Il linguaggio, negli aspetti più coinvolgenti per l'autrice, quando esalta la forza del sentimento, diventa immediato, raggiungibile, vivo, talvolta esaltante."""" (Dalla prefazione di Pina De Felice)" -
Il Club dell'Unicorno. Animali misteriosi dell'antichità
"In principio vi furono monstra e mirabilia. Fra gli animali (perché è di loro che stiamo parlando) alcuni, pur essendo reali al pari di quelli più comunemente oggetto di esperienza, se ne distinguevano per caratteri fisici eccezionali o per costumi stupefacenti (mirabilia); e queste connotazioni ne attestavano la diversità, l'alterità spesso inquietante rispetto alle consuete forme osservabili (monstra). Caratteristica comune a queste creature fuori dell'ordinario era la loro appartenenza a regioni lontane e poco note; malcerte e lacunose erano le notizie che le riguardavano, spesso accompagnate da racconti di altri fatti prodigiosi, di terre incantate, di popoli ugualmente strani e perfino aberranti..."""" (Dall'Introduzione dell'autore)" -
Crisalidi
«""Crisalidi"""" [...] conferma il percorso dell'autrice e le caratteristiche della sua scrittura, che la fanno apprezzare per l'immediatezza ma anche per la capacità di evocare immagini e riflessioni che ci fanno pensare alla caducità delle cose ma anche al valore della trasformazione, della metamorfosi, e della tenacia di fronte al dolore. E questo grazie alla nostalgia, grazie alla resilienza e alla saldezza del sentire.» (dalla Prefazione di Valeria Serofilli)"" -
Fuochi fatui. Fra tratti incedui
Una silloge che si muove nell'ambito di una filosofia ora scettica ora esistenzialista, a volte cinica o, più semplicemente, realistica, crepuscolare, dove scarseggiano gli altari e le stesse speranze baluginano come incerte candele (a volte identificandosi con gli stessi ""fuochi fatui""""); che tuttavia resistono. Resistono e sussistono, con la consapevolezza di dover procedere sino al capolinea del tempo dato avendone, almeno a livello percettivo..."" -
I petrali di Mara
Era tutto accaduto nello spazio di due anni. O forse meno. Tutti o quasi tutti i ventuno compagni delle elementari erano spariti. [...] Lellina era emigrata in Belgio sei mesi prima. Anche lei come Ninetto a Torino, come Franca ""la Gallinella"""" a Rivoli, come Pietro Boccamela a Cuneo, anzi a Borgo San Dalmazzo. Come Maria a Collegno, come Sarino """"Spaventa"""" a San Damiano d'Asti, come Peppinella """"Boccoli d'oro"""" a Orbassano. [...] A Natale - fra la sorpresa dei genitori - il Somarello chiese, e ottenne come regalo, una cartina dettagliata dell'Italia e dell'Europa. Localizzava in un attimo quei punti, che poi diventavano città... e poi luoghi del desiderio. Ormai li conosceva a memoria, e viaggiava. Quella sera decise di andare da Lellina, e volò. Volò sul suo aereoplanino rosso. Rosso come i nastrini dell'albero di Natale, come i calzettoni di Peppinella. Come il desiderio intenso di rivedere quei suoi amici ormai lontani, e che non si voleva rassegnare a perdere. [...]"" -
Il marinaio delle Antille
Franz, nato da una bellissima donna costretta alla prostituzione e morta in seguito al parto, cerca sin da piccolo il proprio padre: un marinaio misteriosamente scomparso, che si dice navighi su un cutter bianco nei pressi delle Antille. Orfano, viene cresciuto nella bottega d'arte di ebrei viennesi tra antiche tele e affascinanti dipinti. In una cornice storica che segue gli sviluppi della nascita e trasformazione del Nazionalsocialismo, dalle origini sino allo scontro che vedrà avere la meglio dell'ala più totalitaria, si sviluppa la trama de ""Il marinaio delle Antille"""", un romanzo storico-psicanalitico, ma anche un noir dai contenuti crudi ed erotici, tracciati dalla penna disinibita di Serafino Massoni.""