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Corpo a corpo
«E se fosse giunto il momento del corpo a corpo? / Se risvegliassimo i muscoli inflacciditi dal torpore / per imbracciare le armi della respirazione / e depressurizzare il corpo per tornare a volare?». Scrivere poesie è un atto di fede, è dare continuità al sapere, credibilità alla conoscenza, corpo alle parole nel loro significato più giusto; mai una nudità ostentata per non offendere chi le parole leggerà... (Dalla Nota dell'Autore) -
La coda delle stelle e il lupo che riuscì a prenderla (Libro primo)
Un'apprendista maga dai poteri sconfinati ma incontrollabili. Un giovane mezzuomo costretto ad assistere all'impiccagione del padre. Il vento proveniente dagli Alti Corni ha spazzato via la pace e la tranquillità della Terra conosciuta, e adesso le chiavi dei cinque sigilli di Altaír devono essere portate al sicuro per sfuggire all'antica profezia. Ma le Terre di Alcor, del Maud e di Mizard sono sconvolte da lotte sanguinarie, intrighi militari, antichi dissapori e velleità di conquista. È su questo scenario che si muovono un giovane appartenente al reietto Popolo Arcobaleno, un assassino roso dal rancore, due ribelli con qualche rotella fuori posto e una millenaria setta segreta. La luce è ormai tramontata sulla Terra, e la notte appartiene a creature sconosciute che si muovono sotto l'egida di un possente lupo grigio. Ma l'oscurità si sta anche impossessando inesorabilmente dell'anima dei protagonisti, costringendoli a visitare spaventosi abissi dei quali non si intravede la fine. -
Il viaggiatore tra i filari. La storia di Ulderico Ventura
Primi decenni del secolo scorso. Una famiglia del Sud Italia raggiunge nella sua comunità una certa agiatezza, grazie a un'immensa fattoria e prosperi commerci. La vita trascorre tranquilla per il piccolo Ulderico Ventura che cresce e s'inoltra nell'adolescenza, conosce il sesso, la passione, proseguendo per spericolate esperienze esistenziali. Si srotolano fulminee le stagioni e, d'un tratto, la consuetudine si fa breve come una vampata di erba secca. Una realtà acre irrompe nella vita dei Ventura come in quella di milioni di italiani: la guerra. Cristian Belloni in ""Il viaggiatore tra i filari"""" con abilità narrativa mette in scena il nonsenso della tragedia bellica e dispiega l'ampio ventaglio delle reazioni umane. Il giovane Rico sarà scaraventato in scenari per lui inauditi, tra atti di nonnismo e soldati frastornati, sballottati in ogni dove, intrappolati dall'esigenza di sopravvivere anche a costo di ricorrere a scelte estreme."" -
Voli ocra
"Attraverso uno stile colloquiale e mai banale, Mario De Rosa ci trasmette scene, che non sono mai statiche ma acquistano vitalità all'interno dei versi. Proprio per questo, sono in grado di emozionare il lettore, di ricondurre alla sua memoria frammenti di ricordi perduti legati a luoghi realmente visitati e diventati parte dell'anima."""" (Dalla Prefazione di Gerardo Melchionda)" -
Il principio della scorta
«Valeria Serofilli ha fin dagli esordî inteso il proprio lavoro poetico quale occasione di vivo impegno conoscitivo, momento privilegiato di reiterata, metodica riflessione intorno al significato dell'esistenza, ai valori primarî di essa, ai suoi fondamenti etico-sentimentali. La ricerca artistico-letteraria non nasconde la profondità dell'intento esplorativo, il desiderio intenso di verità che l'ispira, eppure rifiuta ogni posa cattedratica, ogni supponenza definitoria, esprimendo idee e attenuandone però nel contempo la rigidità con una saggezza antidogmatica, che consegue il suo equilibrio attraverso l'elaborazione formale» (dalla prefazione di Floriano Romboli). «La scorta deve essere adoperata solo quando il rifornimento ordinario non è più disponibile e una volta utilizzata va subito reintegrata così come l'ordinario. In quest'ottica intendo la scorta di abbracci, ricordi, felicità a cui in tempo di pandemia abbiamo dovuto attingere per sopravvivere e continuare a sperare» (l'autrice). Postfazione di Armando Saveriano. -
Le forme dell'amore
"Il linguaggio elegante, raffinato, la profonda ricercatezza delle parole utilizzate si fonde con l'esplosività e la passionalità del messaggio che esse contengono. I versi su carta come colori su una tela trasparente, una tela ricca anche di una soave musicalità che scivola nell'incedere delle parole"""". (Dalla prefazione di Dario Miele)." -
Intro-estro-versi
"Chi cerca rime chiasmi o metriche / scordi pur le sue classifiche / ché da classici argomenti traggo sì un po' di accenti / ma di tutti i miei trascorsi /prediligo il canto in versi"""" Musicista di professione e filosofo per studi, Giuseppe Lucca ama un processo creativo che sia naturale matrimonio tra soggettività e oggettività, tra immaginazione e scienza, attività conscia e inconscia, da suggerirlo - a buona ragione - come metodo privilegiato per cogliere l'intera dimensione del reale. Nella silloge """"Intro-estro-versi"""" la poesia si rivela musica della parola, diviene assidua dimora - con la ricchezza dei suoi spunti metaforici - del sogno. La passione dell'artista se ne appropria d'un fiato, per condurlo di proposito in strade inesplorate, al fine di renderlo sempre più cosciente di sé, con la propria riflessione e coi mezzi che gli sono abituali." -
Il viaggio. Lì dove i miei occhi impararono a vedere
Viaggiare non è solo spostare il proprio corpo, e ""Il viaggio"""" narrato da Giovanni Zenna ce lo manifesta nelle diverse sfaccettature. Il protagonista sceglie un territorio geograficamente lontano ma dal fascino arcano, l'Iran, per mettere alla prova e sviluppare le proprie capacità interiori. In maniera fortuita, sarà addestrato e istruito per poter comprendere e percepire ciò che da sempre sfugge a un'interpretazione superficiale degli eventi. Mediante provvidenziali incontri con personaggi con cui ha relazioni di difficile catalogazione, e che si estendono """"oltre il qui e ora"""", acquisirà la comprensione di circostanze e fatti alla base di inspiegabili sensazioni che lo tormentavano e sconcertavano da tutta una vita. Un romanzo con forti riferimenti autobiografici che divengono un mero espediente narrativo per una trama dagli intrecci mai scontati; una penna che sa coinvolgere in un crescendo di riflessioni che arricchiscono il lettore e lo accompagnano lì dove gli occhi impareranno a """"vedere""""."" -
L'editore
Stresa, villa di una nobile famiglia. Il dottor Riccardo Paoletti Benzoni, ultimo erede dei conti Brusatti Benzoni, riceve una lettera inquietante che lo riporta a un passato lontano e doloroso. Una vicenda drammatica che aveva sconvolto il suo carattere mite e riflessivo, orientandolo al cinismo e all'ambizione. Da una modesta casa editrice ereditata dalla madre, usando i mezzi finanziari di famiglia, cooptando aziende del settore e ricorrendo ad azioni scorrette e a volte illegali, riesce a creare in pochi anni un impero societario che si pone ai vertici dell'editoria nazionale. Ma quella lettera contiene anche il germe di un riscatto, l'occasione per vivificare un'esistenza di cui si era smarrito il significato e per cominciare a essere uomo. Con una scrittura vivida e diretta, che sa raccontare le contraddizioni passionali dello stare al mondo, Sandro Manoni mette in luce i limiti e gli inganni di un sistema editoriale che non è solo ""locus amoenus"""" di parole e storie, ma anche tana di mostri che seguono spietatamente le leggi del mercato."" -
Lissy è stata qui
Uno scrittore dovrebbe amare la lettura così profondamente da essere l'uomo più infelice del mondo. Scrivere infatti richiede tempo, tutto tempo rubato alla lettura. Vale davvero la pena il sacrificio? Una ragazza canadese, vissuta presumibilmente intorno alla metà del '900, sogna di diventare scrittrice. Le sue vicissitudini, dalla gioventù trascorsa in un paesino di provincia dell'Ontario fino all'età adulta nella città di Toronto, sono scandite dall'evoluzione di una profonda e complessa amicizia con la bella compagna di classe, Lissy, personaggio tormentato che nel tempo renderà sempre più instabili le apparenti certezze dell'amica scrittrice, fino alla pubblicazione del suo primo romanzo. (Romanzo vincitore nel 2021 della seconda edizione del Premio Letterario Internazionale «Rocco Carbone».) -
Riviere
Sentivo già il formicolio. Per tenere alta la tensione, per manovrare al meglio il nuovo giochetto capitatomi dritto in mano, avrei cercato aiuti qua e là. Non solo alcol o droga, frastornato da echi di sirene voluttuose. Peggio: avrei sollevato i piedi da terra in cerca di aria più rarefatta. Lo sballo della mente che s'infila nel tunnel di una dannata ossessione. Risolvere l'intrico mi metteva in fibrillazione. . . . La natura è una grossa bugia. In rare occasioni è così. Si arriva a voler credere sia così. Si riesce a dimenticare tutto quello sforzo meticoloso per imporre una convivenza di cellule, microcosmo, istinti, spontaneità genetica, il pianeta terra che gira al largo dal paparino incandescente pronto a scudisciarla per il suo attardarsi a unirsi a lui in supernova deflagrante... Alle volte, l'esibizione passa sopra a tutto. Il mettere in scena diviene ciò che di bello esiste, senza rimandi alla persistente, onnipresente, confidente natura. -
Finché il sangue non ci separi
"Attraverso la poesia, Alessandro Russo sfaccetta il diamante grezzo dell'amore, dell'amicizia, del vivere quotidiano, rendendo luminosa ogni cosa. In """"Finché il sangue non ci separi"""" si trova così quel vivere tutti le stesse paure, i medesimi desideri"""" (dalla prefazione di Ylenia Bagato)." -
Sette vite in pausa
"Sette vite in pausa"""" è un romanzo ambientato ai nostri giorni ma che conserva una nota di antico, è un viaggio nell'ignoto intrapreso con la voglia, e la paura, di costruire il futuro che si vorrebbe per se stessi. Un futuro che prende una forma imprevista con la necessità di una scelta. Sullo sfondo, le passioni, gli amori, i tradimenti e un tormentato segreto che è in attesa di essere svelato. Con una scrittura fresca e una trama coinvolgente, Marta Di Sante ci trascina nelle vite sospese dei suoi personaggi, ne scandaglia le emozioni, i contrasti interiori, le attese e le delusioni, mantenendo quell'alone di realistica incertezza per un finale tutto da assaporare." -
Rapsodia del tempo dato
Rapsodo moderno al servizio degli eventi, filtro per narrarli e renderli soggetti del racconto, quasi strumento per il dispiegarsi degli stessi, l'autore inaugura il suo canto impavido partendo dalle speranze riposte nel progresso degli anni Cinquanta, attraversa rivoluzioni e contestazioni e poi giunge al fallimento, nei decenni successivi fatti di lotte, terrorismi colorati, anni di piombo e strategie della tensione, di quel progetto tutto occidentale in cui il benessere pretende di misurarsi solo in rapporto al beneficio, al potere, alle forze brute dei tornaconti politici e sociali sugli altari delle quali vengono immolati in sacrificio valori, ideali e quella parte di mondo senza mordente decisionale. Dalla Prefazione di Irene Piras -
Quando si gioca col destino
Ledo è un ragazzo che, come tanti del suo paese, lavora nella grande fabbrica, tra turni, reparti, cartellini da timbrare e rumore assordante dei macchinari. Sono gli anni in cui è raro incontrare automobili per strada, e avere una bici, come ogni altro bene, è un lusso da ottenere con il proprio sudore se non fai parte della ristretta cerchia delle famiglie nobili. Guido Leoni ci descrive con abilità narrativa, crudezza e un tocco di ironia i diversi spaccati di una società in attesa di evolversi. Attraverso la sua penna si palesano i vizi e le sregolatezze dei giovani benestanti, ma anche un universo femminile già emancipato, spregiudicato nei suoi ammiccamenti e nella ricerca del buon partito. Sarà poi quest'ultima la soluzione che porta alla felicità? Si può davvero scegliere, ma anche arrendersi al proprio futuro senza fare i conti con il destino? ""Quando si gioca col destino"""" è una storia di dignità, di nobiltà di valori e soprattutto di riscatto."" -
Sugar Mountain. Il brusco risveglio
Un brusco risveglio da una vita mondana fatta di aperitivi e di cene gourmet tra amici. Il protagonista, Raffaele, ex militante di estrema sinistra ormai disimpegnato, nel mezzo di un incubo fantascientifico viene richiamato alla realtà dalla moglie Lena. Seguono giorni concitati: il sogno vive nella quotidianità, una forte mobilitazione pacifista viene stroncata nel sangue e la vita di Raffaele è stravolta. Il gruppo di amici si divide tra chi gli resta vicino e chi, avendo ormai accettato la guerra, mostra insofferenza nei suoi confronti... La vicenda si intreccia con un'altra, che si sviluppa nei primi anni Novanta... Con la guerra sempre sullo sfondo, una guerra politica e allo stesso tempo specchio di una condizione umana, Alberto Airoldi imbastisce il romanzo di una generazione sconfitta, esplora ambienti sociali e geografici differenti, dai salotti milanesi contemporanei al Período especial cubano, e regala al lettore pagine dense ma fluide, in un esercizio di stile che sa diventare indagine del sé e romanzo ribaltato di formazione. -
Il tempo perduto
Esasperata dai continui traslochi della madre, apparentemente ingiustificati, la diciassettenne Madeleine Dodgson non immagina neppure lontanamente le capacità che possiede. Da quando ne ha memoria, a tormentare le sue notti è sempre lo stesso, identico sogno: una culla, una neonata, il sordo suono di passi in avvicinamento, e un'ingiustificata sensazione di angoscia... Giunta in una nuova, insolita città, sarà turbata da un vortice di scoperte inaspettate e sconvolgenti, che cambieranno radicalmente la sua vita, esponendola a minacce e pericoli. In una realtà in cui gli stessi concetti di spazio e tempo verranno messi in discussione, Madeleine dovrà fare i conti non solo con il proprio passato, ben diverso da come credeva che fosse, ma con quello dell'intera umanità. Possiamo veramente fidarci dei nostri ricordi? -
Cielo rosso
Dalia è una donna affermata, docente universitaria e famosa scrittrice di manuali di economia. Vive a New York con Paul, suo compagno di vita, ma proprio quando tutto sembra aver preso una precisa direzione, una telefonata dall'Italia della sorella gemella Rosa rimescola le carte, e tutti i pezzi della sua esistenza si slegano come tanti granelli di sabbia. Un tuffo nel passato, nella sua infanzia, un ritorno alle origini e sullo sfondo uno dei quartieri più inquinati d'Europa, in una Taranto dal mare cristallino e dalle dune di spiaggia bianca, tenuta sotto scacco da un Mostro d'Acciaio, dalle ciminiere e dalla polvere, rossa, che si appiccica ovunque come la sabbia fine di quei luoghi. Cielo rosso è una storia di fatica e impegno premiati, di resilienza, riscatto familiare e soprattutto personale. -
La scala arcana del tempo
Gabriele ha un'azienda di ristrutturazioni di immobili e acquista a un'asta una villetta per sé, da modernizzare. Durante i lavori di rinnovamento, scopre una misteriosa scala a chiocciola, nascosta dietro pareti di cartongesso, che attraversa l'intero edificio, dal seminterrato al primo piano. In un primo momento decide di metterla a vista perché di preziosa fattura e di un materiale bellissimo quanto sconosciuto; una volta scopertene le prodigiose caratteristiche, però, preferisce occultarla nuovamente, tramite solide mura provviste di accessi segreti, celati da scaffali e specchi. Nel frattempo, Gabriele conosce Diana, i due si innamorano e la donna si trasferisce nella villa. La convivenza fortifica il loro rapporto di fiducia reciproca: Diana decide di consegnargli un plico di venti racconti che non ha mai fatto leggere a nessuno e Gabriele le svela il segreto della scala arcana, ma nel farla provare alla donna qualcosa non funziona... ""La scala arcana del tempo"""" è una raccolta di racconti racchiusa in un racconto-cornice."" -
Immortalizer. La vita dalla morte
"Salvo è un ricercatore biomedico con la passione per la pesca in apnea, la sua vita scorre serena tra le bellezze marine di Pantelleria e la carriera accademica all'Università di Catania, fino a quando la sua esistenza, tranquilla e abitudinaria, viene sconvolta da una scoperta in grado di cambiare il suo destino e, potenzialmente, le sorti dell'intera umanità: l'Immortalizer. Ma questa rivoluzione scientifica ha un prezzo, che parte proprio dallo stravolgere la propria vita. Gelosie, litigi e tradimenti minano inevitabilmente la strada verso la tanto anelata felicità. Giuseppe Grasso imbastisce un romanzo dal retrogusto fantascientifico con una trama dall'intreccio appassionante, in cui l'unica vera vincitrice immortale, alla fine, sembra essere proprio la morte. --Nel mescolare vita vissuta e fantasia, realtà e sogno, avventura e riflessione filosofica, Giuseppe Grasso crea qualcosa di nuovo. Che stupisce e cattura..."""" (Dalla prefazione di Luca Parmitano)"