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Racconti distillati
"Il testo è nato in quella linea sottile fra il pensiero e la spontaneità. Ho cercato di inserire in questo testo tutto il sunto dei racconti che avevo in mente, sono nati come l'estratto delle storie che desideravo. Ho ricercato soltanto la vita e i suoi infiniti e assurdi risvolti. L'ho sentita pulsare dalle mie mani fino alle pagine e spero di poter trasmettere questa forza anche al lettore..."""" (Dalla prefazione di Angelica Taverna)" -
Genesi catalana
Tracce di eventi accaduti in Spagna alla fine dell'Ottocento e al tempo della guerra civile spagnola, in apparenza irrilevanti. Un uomo, realizzato nei suoi obiettivi ed abituato al contatto con la trasgressione, che abbandona improvvisamente ogni cosa: famiglia, lavoro, amici. Fugge da qualcosa che non vuole affrontare, rifugiandosi in viaggi estremi e ricerche sterili, prive di significato. Nessuna relazione sembra esistere tra i due fatti, eppure, nel corso di una sola giornata, in uno spaccato verticale, privato del tempo e dello spazio, affioreranno brandelli casuali e sovrapposti del passato che, come in una tela di ragno, faranno convergere verso una chiave di interpretazione diversa la vicenda e la stessa esistenza umana. In una regione controversa della Spagna, prende forma la complessa trama del romanzo che va al di là della storia e, incrociandosi con l'archeologia e le più azzardate teorie sull'origine umana, fornisce provocanti contributi verso la ricerca di nuove verità. Al confine con la fantascienza e le più antiche credenze religiose, ""Genesi catalana"""" apre nuove ipotesi sull'estremo passato e sull'evoluzione futura."" -
Ho voglia di vederti
La giovane e bellissima Agata vorrebbe fare la modella e sfilare per le più prestigiose case di moda. Il suo sogno è presto infranto da un padre violento e da una madre bigotta. Comincia così la storia di Agata, in un percorso lungo cinquant'anni, che la porterà in un mondo a lei sconosciuto, cinico e maschilista. Per la sua stessa sopravvivenza dovrà prendere decisioni non sempre felici, a volte pericolose. Solitudine, depressione, angoscia l'accompagneranno per buona parte della sua vita fino all'epilogo quando troverà, finalmente, la giusta risposta alla sua inquietudine. Sullo sfondo la Sicilia del dopoguerra, degradata, violenta, assoggettata ai poteri forti e il coraggio di pochi di combattere quella guerra che sembra già persa in partenza. I giovani e le donne in particolare, nel bene e nel male, svolgeranno un ruolo fondamentale al cambiamento. Nulla sarà più come prima. -
Don Ernando di San Martín
"Achille Concerto, ancora una volta, offre un'amara - ancorché in apparenza fantasmagorica e disimpegnata - interpretazione dei rapporti umani, così difficili da 'leggere' nella loro totalità e da 'rendere' nella loro profondità. Alle vicende e ai personaggi, che attingono al vastissimo panorama delle suggestioni proposte dalle letterature europee e non, e all'indagine sull'esistenza, di ieri come di oggi, sottesa alle une e agli altri, opportunamente si adatta quanto asserisce Marco Valeri Marziale: «hominem pagina nostra sapit»."""" (dalla Prefazione di Maria Luisa Neri)" -
Dante tra dogma ed eresia. Forme gergali e arte della scrittura fra le righe
Nello scrivere si può alludere, offrendo la possibilità di una lettura molteplice attraverso armi silenziose quanto potenzialmente eversive. Si tratta di verificare possa esistere nella Commedia un livello polisemico rimasto sullo sfondo, a causa di una serie di «lucchetti» sapientemente richiusi da Dante. Nella prima parte viene svolta un'indagine tendente a collocare l'opus magnum dantesco nel quadro di una tradizione che si sospetta possa risalire ben oltre il consueto hortus conclusus del Dolce Stil Novo. Il punto cruciale di questo approccio è l'individuazione di un eventuale linguaggio di gergo, noto ai tempi di Dante ad un gruppo ristretto di persone. Se questo gergo è esistito, esso ha fornito un valore aggiunto ad un corpus di opere che già riveste un alto valore poetico, letterario e storico. Si analizzano quindi il significato delle apostrofi, la presenza delle forme gergali e alcune particolari prese di posizione da parte del poeta nei confronti della visione teologica del tempo. Al termine, si è provato a tracciare alcune conclusioni, forzatamente interlocutorie, ma che ci auguriamo possano servire come contributo su un argomento talmente arduo da far tremar le vene... -
Il secondo gradino
Ci sono figure ed eventi che appartengono alla tua storia, anche se non fanno parte della tua vita perché hanno lasciato in te ricordi, sensazioni ed emozioni difficilmente cancellabili. Spesso, dopo essere rimasti confinati per molto tempo in un angolo del cuore, con tutta la loro forza emozionale riaffiorano con nitidezza nella mente, scuotono il cuore, riaccendono ricordi piacevoli o tristi e costringono a rivivere le esperienze anche se non si fa nulla perché ciò accada. -
Il tesoro del Tempio. La missione dei Poveri Cavalieri di Cristo tra storia e leggenda
Per secoli, determinati argomenti hanno appassionato schiere di studiosi, stimolati nelle loro ricerche delle fonti autentiche e della verità nascosta a causa, spesso, dell'alone di mistero o, all'opposto, della facile banalizzazione di eventi dimenticati o trasfigurati. Uno di questi argomenti è senza dubbio la storia del Tempio di Gerusalemme e dei Poveri Cavalieri di Cristo, più comunemente conosciuti come Cavalieri Templari, con tutte le connessioni che essa ha avuto con le vicende relative al Graal. È una storia che nel corso dei secoli è divenuta quasi una mitologia, sebbene dati di fatto disseminati tra le pieghe di luoghi, documenti e avvenimenti accaduti testimoniano di una realtà storica che, probabilmente, rimarrà ancora per molto tempo celata sotto il velo del mistero. Il nostro viaggio inizia quando, a cavallo tra il XII e il XIII secolo, comincia ad apparire una strana storia che trova corrispondenze sia nella letteratura che nell'arte sacra e nei racconti dei trovieri... -
Una rosa bianca
Una ragazza diciottenne va in cerca del padre di cui la madre le ha appena rivelato l'esistenza: questo è il filo conduttore del romanzo. Man mano che procede nella narrazione nascono e si intrecciano storie di personaggi alle prese con i problemi dei nostri tempi: rapporti umani, droga, violenza e così via. Saranno messe in evidenza le difficili scelte dei protagonisti che, con grande sacrificio, talvolta anche a costo della vita, percorrono strade che portano ai valori per cui vale la pena di vivere. -
Nuvole di fumo
Sentimenti autentici che celebrano la vita vera e fantastica, raccolta confusa ma ordinata, semplice e complicata, delicata e dura come la vita di tutti noi. -
Il dono del sangue
Il sogno arrivò dopo un po'. Era mattina presto, il suolo era coperto da uno strato di neve fresca e loro due erano in piedi sul pendio di una montagna, davanti all'entrata di una caverna. Vicino a loro c'era anche un bambino, e lei lo teneva per mano. Dall'interno della caverna uscì lentamente un vecchio con una lunga barba bianca, che camminava appoggiandosi a un bastone. Arrivò davanti a loro e li guardò con attenzione. «Interessante» brontolò a bassa voce fra sé. «Chi l'avrebbe mai immaginato?» -
Storia d'avventura
Con un saggio a cura di Tatsiana N. Zhuk ""Prestiti e barbarismi dalla lingua francese in «Storia d'avventura» di Teffi: specchio socio-culturale dell'emigrazione russa a Parigi tra Otto e Novecento"""". Un fenomeno linguistico di particolare rilievo, che ha interessato l'evoluzione del russo moderno, manifestandosi pienamente nei primi decenni del Novecento, risulta rappresentato in modo esemplare dall'opera di Nadezda Aleksandrovna Lochvickaja, conosciuta con lo pseudonimo Teffi. L'autrice, che con particolare efficacia ha trattato temi della cultura popolare russa (T. Zhuk, «Strega» e altri racconti. Identità russa e questione interpretativa nell'opera di Teffi, 2012), con il suo unico romanzo, Storia d'avventura (Parigi, 1931), ha lasciato emergere una significativa evoluzione linguistica insita in un particolare momento di contatto tra due culture e modelli sociali apparentemente distanti, quelli russi e quelli francesi, nella tormentata temperie storica europea tra Otto e Novecento."" -
Angelo si chiamava
Sorprendentemente teso alla riscoperta dell'elemento simbolico della parola attraverso l'uso spregiudicato della metafora, l'autore sfrutta i suoi studi letterari e filosofici per esprimere in forma frammentaria l'angoscia esistenziale dell'uomo moderno, di fronte alla barbarie della società ipertecnologizzata, che sta lentamente perdendo il contatto con le profondità dell'inconscio. Questo lavoro originale, giunto nel periodo di maturità dell'esistenza, condensa esperienze di vita, in cui la poesia svolge la funzione di tracciante dell'anima, dolente ed al tempo stesso religiosa, che mira alla parola come folgorazione dell'interiorità, latente ma viva. La forza dei sentimenti e il vigore civico sono riaffermati nei versi, ma con essi l'estraneità dell'uomo da se stesso e l'estremo tentativo di recupero dell'autenticità negli anfratti della coscienza, vigile e disarmata. -
L' amore è... Ediz. italiana, inglese e spagnola
Art Academy Artelis nasce come accademia a Reggio Calabria nel 1996. Diretta ininterrottamente dalla d.ssa Elisa Urso svolge attività culturali occupandosi prevalentemente di mostre d'arte e concorsi artistici; l'accademia cura inoltre l'organizzazione di corsi di pittura e varia. La farfalla blu è il simbolo che fa parte della campagna pubblicitaria di Art Academy Artelis contro la violenza sui minori. -
Surrealistica eco
"La poesia non è un modo di scrivere e comunicare complicato, un mondo oscuro e misterioso, ma è, semplicemente, un luogo di incontri, dove conoscersi e riconoscersi, potendo anche rimanere perfettamente sconosciuti."""" (dall'introduzione dell'autore)" -
Silenzi di carta
Poco più di un anno... una nuova avventura editoriale di Jana Carcara: Silenzi di carta. Un'altra silloge poetica. Ancora senza infingimenti o mestieranze! Questa raccolta, dapprima, colpisce per il rapidissimo cammino di maturazione poetica dell'autrice. Per un coinvolgimento e un travaglio interiore sempre più consapevoli e partecipati. In essa, ogni poesia non è uno stacco emozionale, ma una emozione liberata da ogni laccio. È, spesso, anche, una commozione e un sentire che ti coinvolge. Anzi, che ti sente e ti sorprende, già... complice. Tempesta, tumulto, uragano che mira ad un trionfo o ad un disfacimento? No! Forse, solo mare. Tanto mare, con al centro una polla d'acqua dolce, che aspetta ogni assetato. Note di Giuseppe La Spina, prefazione di Giuseppe Bagnasco. -
Hafez Haidar. Lo scrittore della pace
Il libro intervista di Haifez Haidar candidato nel 2017 al Premio Nobel per la pace e nel 2018 è al Premio Nobel per la letteratura. ""Vite straordinarie"""" raccoglierà le opere firmate da autori di fama internazionale che si sono contraddistinti per la loro originalità, che sono stati insigniti di prestigiosi riconoscimenti e che, attraverso la loro capacità di esprimere valori universali, hanno contribuito a promuovere la convivenza di popoli e individui di culture diverse in una società in continua trasformazione. La collana nasce dalla profonda convinzione della Leonida Edizioni dell'importanza del valore reale e potenziale della diversità, consentendo al lettore di godere di tutte le sfumature del variegato e complesso mondo letterario attuale. Ogni libro della collana vuole configurarsi come un piccolo tassello di quel macro-puzzle che è la scoperta di autori fortemente apprezzati e riconosciuti all'estero. Il logo della collana, un albero dalla forma circolare, suggerisce l'idea di mondo, di globale, omaggio all'internazionalità degli autori, ognuno dei quali per mezzo della propria personalità e del proprio talento unico e inimitabile..."" -
Archaia poiemata
"I 'brandelli di antichità' raccolti da Lorenzo Riviezzo sono lapidi, epigrammi dedicatori, rotoli di papiro, marginalia, defixiones, intesi però nella loro dimensione puramente testuale. A brillare dalle pagine di questo cabinet des merveilles virtuale sono infatti le traduzioni di questi messaggi lasciati da chi ci ha preceduto. Ogni frammento evoca un differente fotogramma dal film del passato."""" Dalla Prefazione di Tommaso Braccini." -
Sic et simpliciter
"La poliedricità espressiva, congiunta a un impianto ideativo di sicuro spessore, fa di Eleonora Maria Barbaro, in arte Negr Art, una personalità artistica impegnata e già legittimata dalla critica sia in ambito pittorico che letterario. Nelle fascinose elegie delle sue vibrazioni coloristiche, così come nel brivido della sua parola - spesso pungente - che affonda le radici negli studi accademici di filosofia, appare chiara la coscienza di quel sublime teorema che vuole l'Arte come metafisica della Ragione e che fa viaggiare l'artista-poetessa in quei luoghi dell'anima dove abita l'Infinito.""""" -
Una Italia tratta in salvo
Si festeggiano i centocinquant'anni dalla dichiarazione dell'Unità d'Italia, il tricolore sventola in ogni dove. Una compagnia teatrale di provincia lavora alla messa in scena di uno spettacolo antiretorico teso a sottolineare mali atavici degli italiani e altrettanto storiche protervie delle classi dirigenti. Tentativo difficile, che una metaforica esondazione del fiume prossimo al teatro in cui si svolgono le prove interrompe. La storia dà comunque voce a un ostinato sentimento di fiducia verso la capacità di risollevarsi di questo nostro malandato Paese. Nel racconto, in cui un restauratore, un pittore e una giovane attrice sono figure di spicco, trovano spazio e continuamente si intrecciano i temi dell'amicizia e del lavoro. «C'è ancora» fece Lavia. «È ancora al suo posto. L'Italia c'è sempre, forse siamo venuti sin quassù per rendercene conto. Non ne eravamo più ben sicuri.» -
Il tempo del tarlo. Scampoli di memorie familiari
"Per quel che ne so io (molto poco, in definitiva) la storia dei miei 'antichi' comincia con tre persone: mio nonno paterno, Erminio, Erminio Avellanéda (di cui io sono l'omonimo, anche nel cognome, ovviamente), mia nonna paterna Amanda Bonavita, napoletana doc, e mio zio Reinhold Muller (intuibilmente tedesco), marito della mia zia paterna Matilde, cioè della maggiore delle due sorelle di mio padre, la più grande dei fratelli. Tutti e tre nascono, nell'anzidetto ordine cronologico, tra l'ultima decade dell'Ottocento e i primissimi del Novecento""""."