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Character. Ediz. illustrata
Mario Iaione indaga le molteplici possibilità dell'essere, interrogandosi sui processi relativi alla costruzione dell'identità, sempre frammentata, parziale e mai definitiva. Al centro della poetica dello scultore napoletano c'è il volto inteso come ""luogo"""" del conflitto, ma anche del cambiamento: eternamente sospeso nell'ostinata tensione esistenziale fra Eros e Thanatos, il soggetto è rappresentato nelle diverse possibilità della crisi e della rinascita. Attraverso uno stile che coniuga raffinatezza estetica e capacità d'introspezione psicologica, l'artista propone una sequenza di composizioni più o meno figurative, con colori più o meno insoliti, che descrivono un affresco della variegata umanità. Iaione gioca con il carattere: personaggi poliedrici si camuffano e si nascondono negli interstizi dell'immagine e della parola, dando vita allo spettacolo dell'esistenza. Così va in scena la commedia (e la tragedia) umana dove si compie la ricerca, infaticabile ed eterna, di un possibile senso della vita e dell'arte. L'eleganza dell'esecuzione e il coraggio dell'innovazione artistica, coniugate a una forte intensità emozionale, anno prodotto un circolo virtuoso da cui è originata una collezione di grande pregio che celebra la poetica dell'incompiuto come condizione propria e necessaria del divenire."" -
Arte pugnale e potere: la cappella Caracciolo del Sole nel segno del Rinascimento napoletano
L'autrice punta i riflettori su una materia che valica gli aspetti scientifici per farsi vera questione identitaria: il Rinascimento napoletano. Da sempre considerato un fenomeno-etichetta toscano, è oggi lentamente riconosciuto per quell'avvenimento nazionale che ha, nelle sue emergenze regionali, non una semplice declinazione delle istanze toscane, ma proprie, caratterizzanti e vivide particolarità, che concorsero complessivamente alla stagione rinascimentale. Il testo propone le forme di questo aggiornamento attraverso l'originale presa in considerazione di un monumento simbolico ed avanguardista di questa stagione: la chiesa di San Giovanni a Carbonara; e questa stessa tramite la storia avvincente di uno dei suoi più alti mecenati: Sergianni Caracciolo. Attraverso storia, politica, tradizione, arte, territorio e tutela del patrimonio, Francesca Monacella incrocia nelle forme dell'ascesa politica e della tragica fine di Sergianni quelle auliche, armoniche e solenni della chiesa e della cappella Caracciolo del Sole, espressione diretta di Sergianni, come simbolo della volontà di eternarsi nel marmo in sostegno ad una vita costantemente segnata dall'irrequietezza. -
Ventiduesimo rapporto sul turismo italiano 2017-2018
Il Rapporto sul Turismo Italiano, pubblicato da oltre trent'anni, costituisce il documento di economia e politica del turismo più continuo e di più lunga tradizione. Realizzato per la prima volta nel 1984 da un'idea di Piero Barucci ed Emilio Becheri, il Rapporto è stato - e continua a essere un punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori grazie al contributo che offre allo sviluppo e al radicamento di una cultura del turismo in Italia. Nelle varie edizioni sono state proposte alcune categorie ormai divenute di uso comune, come il passaggio dalla concezione di turismo a quella di ""turismi"""", l'analisi delle spese regionali sul turismo, il paradosso del Mezzogiorno, la distinzione fra mercato reale e mercato immaginario, le valutazioni sulla competitività internazionale, la Sindrome di Hesse e quella dello zoo alla rovescia, la stima del turismo non rilevato delle abitazioni per vacanze, il concetto di turismo come mercato dei mercati, fino alla definizione di parametri econometrici riconosciuti e poi utilizzati da tutti, che testimoniano il ruolo prioritario del comparto turistico nell'economia nazionale. La XXII edizione del Rapporto esce in un momento delicato caratterizzato dal passaggio delle competenze sul Turismo al nuovo Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, a dimostrazione di una precisa volontà a realizzare strategie di sviluppo finalizzate a valorizzare il Made in Italy attraverso le sinergie tra turismo ed agricoltura. In un mercato globale in cui continuano ad aumentare i flussi di domanda turistica generati dai paesi emergenti e le esigenze dei viaggiatori diventano sempre più articolate e sofisticate, l'Italia è chiamata a definire nuove strategie per valorizzare e rilanciare la propria competitività rispetto alle nuove destinazioni concorrenti che pongono in essere strategie sempre più aggressive per attirare anche i turisti italiani. Attraverso una pluralità di chiavi di lettura di questa complessità che utilizzano dati, analisi, ricerche e studi di casi, il Rapporto offre una base conoscitiva molto ampia per comprendere le dinamiche del settore e cogliere fenomeni emergenti e tendenze di lungo periodo. D'altra parte, questo prodotto editoriale si pone anche come catalizzatore dei rapporti fra tutti gli attori della filiera turistica, offrendo un contributo allo sviluppo strategico delle relazioni tra Pubblica amministrazione, imprese, Università ed Enti di Ricerca nella produzione e nel trasferimento della conoscenza A tal fine, si propone un quadro molto ricco di dati, analisi, ricerche, studi di casi, che attraversano il comparto in lungo e in' largo, cercando di cogliere le tendenze di lungo periodo ma anche i fenomeni emergenti che potrebbero dare vita a nuovi trend."" -
Abbecedario costumato. L'abbiccì ragionato di una persona perbene
«Non datemi consigli: so di sbagliare da me», sentenziava Pitigrilli. Più che un aforisma, sembra un adeguato epitaffio per un uomo sazio, che ha vissuto intensamente la propria vita. La costumanza manca ed è manchevole in un'epoca in cui sappiamo tutto prima e oramai quasi tutto è inutile. Essere perbene serve ancora? A chi? Ne vale la pena? L'abbecedario va oltre i dubbi e le certezze, non dà consigli né ricette, elenca in maniera elementare l'idea-sogno di come sarebbe bello se tutti fossimo più gentili, più disponibili, più aperti e meno contro tutti; se tutti fossimo solo delle brave persone. Così, semplicemente! L'""Abbecedario costumato"""" è un viaggio tra i significati di parole che potrebbero aiutarci a vivere meglio se le tenessimo maggiormente in conto, da affabilità a cosmopolitismo, da eleganza a gusto, da identità a lealtà. Un viaggio che si manifesta attraverso riflessioni brevi ed essenziali, corredato da disegni. Presentazione di Raffaele Marino e prefazione di Tonino Palmese."" -
Memorie d'autunno. Una vita d'amore (e oltre)
Sophia, entrata ormai nell'autunno della vita, con il peso di un male, che le ha cancellato in parte il passato, ritorna a Napoli, dopo un lungo, volontario esilio, e prova a ricostruire, sul filo della memoria, momenti di un amore straordinario, nato in giovane età per un uomo più maturo; un amore, irto di ostacoli esterni ma soprattutto interiori, che ne spezzano la continuità, ma non ne impediscono la durata per una vita intera. La protagonista ripercorre così, in una città molto diversa da quella che ha lasciato, la sua giovinezza, gli anni degli studi universitari negli inquieti anni '70, l'amore, incontrato nelle aule universitarie, per uno scrittore greco, che ha cambiato la sua giovane esistenza, trascinandola in un vortice di passione e di dolore verso nuove consapevolezze. La sua vocazione all'amore, alla libertà e soprattutto alla scrittura, nella quale finalmente si realizza e incontra una se stessa forte e volitiva, la accompagnano con mano sicura nel nostalgico, ma consapevole, cammino verso il tramonto e l'ultima soglia. -
Napoli mommò
Divertente raccolta di prosa e poesie su vari argomenti, tutti trattati con l'umorismo tutto partenopeo tipico dell'autore, attore e cabarettista. Scritto di getto e con la finalità di provocare un sorriso 'pensante, il libro di Gaetano Ferrara utilizza l'antica saggezza di chi vive all'ombra del Vesuvio per interpretare le condizioni esistenziali dell'essere umano, rivolgendosi non solo ai Napoletani, in un tentativo di colloquio dell'autore con il mondo intimo dei lettori. Da ""Masterchef a modo mio"""" fino a """"Miett 'nu poc' a Pino"""", tra riflessioni sull'amore, pensieri politici e `parole al vento, il libro è come un filo che tenta di indurre il lettore ad aspirare a un miglioramento possibile della vita, ispirato a valori fondamentali e intramontabili, ma anche a più moderni atteggiamenti esistenziali. Un volume che, se paragonato a una bevanda, si può sorseggiare o bere tutto d'un fiato: il gusto sarà comunque stimolante."" -
La patria ritrovata. Le architetture degli italiani a Wuhan
Sono tanti i luoghi sparsi nel mondo in cui gli Italiani hanno portato la loro cultura ed hanno duramente lavorato per poterla conservare con loro nonostante avversità che hanno dovuto sopportare. Gli spazi che questi nostri compatrioti hanno occupato e quelli che hanno costruito hanno caratterizzato aree geograficheche nelle quali spesso sono stati i primi a portare l'occidente. È sicuramente il caso della Cina con i nostri primi viaggiatori e missionari che si sono avventurati così lontano dalla madrepatria portando con sé quello che la loro cultura gli aveva consegnato. Essi hanno costruito e contribuito a costruire in luoghi che non avevano mai visto prima l'architettura occidentale ma anche hanno lasciato le loro tracce che si sono trasformate nel corso dei secoli diventando parte integrante dei luoghi in cui sono arrivati. Mettersi sulle tracce di costoro e ritrovare attraverso le loro storie un mondo che vedeva da lontano l'Italia ci ha condotto a mettere in luce quello che per loro era la loro origine. Così, oggi, ci approcciamo alle opere di architettura come il simbolo della ""patria ritrovata"""" augurandoci che queste possano ancora continuare a rappresentarci."" -
Neapolitan express.Viaggio tra le tradizioni e i simboli partenopei
Un visitatore straniero arriva alla stazione di Napoli. Stanco del lungo viaggio, decide di rifocillarsi, ed entra in un bar dove ordina un caffè. Inizia a sorseggiarlo con gusto, e all'improvviso, sui binari, scorge una locomotiva che prima avrebbe giurato non ci fosse. Sulle carrozze, a caratteri cubitali, campeggia la scritta ""Neapolitan Express"""". Incuriosito, decide di salire a bordo. Inizia così il suo """"viaggio"""" all'interno della cultura napoletana: sei stazioni e altrettanti personaggi che lo porteranno a scoprire le meravigliose tradizioni della terra partenopea, a cominciare dalla pizza e dal caffè, passando per la musica e le usanze, fino a parlare dei dolci tipici e della storica e ineguagliabile arte presepiale. Il visitatore finisce il suo caffè (mentre lo beveva si è svolto l'intero viaggio) e, inebriato dalla magia delle storie che ha ascoltato, è pronto ad avventurarsi per la città."" -
Voci della città
La città di Napoli raccontata attraverso le voci dei suoi protagonisti, donne e uomini che ogni giorno la vivono in prima linea dedicandosi con impegno alle loro attività professionali. Sono più di cento le interviste che Domenico Sica ha raccolto a partire dall'ottobre 2016, pubblicandole sul quotidiano ""Roma""""; una selezione di cinquanta di esse, corredate da immagini fotografiche, diviene ora un libro, nel quale i diversi personaggi parlano di sé e del loro quotidiano in una città bella e difficile come Napoli. Imprenditori, personaggi del mondo dello spettacolo, giornalisti, uomini politici, artisti, giuristi, accademici, sacerdoti: è davvero ampio il terreno al quale il giornalista ha attinto, e attraverso i racconti degli intervistati emerge un affresco complesso e variegato della città e dei suoi abitanti. Personaggi noti e meno noti salgono su un immaginario palcoscenico, raccontano e si raccontano: dall'arcivescovo metropolita Crescenzio Sepe al filosofo Aldo Masullo, dall'editore Rosario Bianco allo scultore Lello Esposito e tanti altri."" -
«Facimmece 'a croce»: glorie, intrighi e disfatte delle clarisse nel complesso di Gesù delle monache di Napoli
Conoscere un monumento è il primo modo per tutelarlo. E quando ad esso si premette la conoscenza della storia avvincente, scandalosa, gloriosa e talvolta drammatica dell'ordine religioso che lo custodisce, mescolandosi al corpo della città che lo ospita e incidendone sulla storia e gli usi comuni, allora si valicano i limiti della ricerca teorica per farne vita vissuta. È questa la ricetta di Martina Di Domenico, in questo volume a metà tra il romanzo storico delle clarisse partenopee e la descrizione scientifica e periegetica del Complesso del Gesù delle Monache a Napoli. Finito il sito nella lista (infinita) dei monumenti eccezionali ma disgraziati, il testo è la più moderna ed efficace narrazione guidata di un tesoro artistico solo recentissimamente avviato al recupero. Ecco la cerniera perfetta tra la storia di Napoli e quella delle sue famiglie, che, per la prima volta, parla, invita e racconta con rigore ed entusiasmo le vicende dell'ordine femminile figlio di due tra i santi più amati al mondo: Chiara e Francesco. -
La mia vita da medico
Cos'è che rende una vita degna di essere raccontata? I successi ottenuti, la fatica per raggiungerli, le esperienze che segnano e cambiano. Il tutto, magari, condito da tanti viaggi interessanti in giro per il mondo. C'è tutto questo nella vita di Gennaro D'Amato, specialista e docente di Malattie Respiratorie e di Allergologia Respiratoria, la cui autorità in materia è riconosciuta in tutto il mondo. Un viaggio nella vita di un medico affrontato con il giusto mix tra professionalità e leggerezza per appassionare il lettore, che si ritroverà catapultato in storie che avrà forse in parte già sentito, ma che non ha mai vissuto con questa prospettiva. -
Ti aspetto da prima di sempre
Nella Sicilia del dopoguerra, il giovane Giovanni si innamora a prima vista della figlia di un tale ""Zu Nino"""", attorno al quale aleggia un'ambigua reputazione. Reticente sul concedere la mano della sua figlia prediletta, Nino torna indietro con la memoria al periodo della sua giovinezza, passata a fare il pescatore insieme ai suoi inseparabili compagni, Vito e Luciano. Un giorno, accusato ingiustamente di aver ucciso due mafiosi, Nino era finito nel carcere di Ustica, una prigione dalla quale sembrava salvarlo solo il pensiero della donna amata, sua moglie Maria. Ma era stato proprio in carcere che Nino aveva stretto due amicizie che avrebbero lasciato un segno profondo su di lui: da un lato, il temutissimo mafioso Don Carmelo, dall'altro Tommaso, una guardia dal cuore grande. Una storia carica di passione che invita il lettore a riflettere sull'importanza dei valori semplici della vita."" -
Tommaso d'Aquino. «De ente et essentia». Selezione di brani e commento
Primo volume della nuova collana targata Rogiosi editore ""Parthenologos"""", che inaugura un nuovo percorso della casa editrice legato all'universo filosofico, in particolare ai filosofi partenopei o che in terra di Partenope si sono formati, il testo curato da Massimiliano Crocco presenta una selezione di brani tratti dal """"De ente et essentia"""" di , Tommaso d'Aquino - uno dei più grandi pensatori dell'età medievale - con relativo commento. Si parte da un breve racconto dei primi anni napoletani dell'Aquinate, gli anni giovanili, quelli della sua formazione, nei quali - come per ogni adolescente - per lui «Napoli fu maturità e conflitto», come ipotizza il curatore. Ecco quindi le esperienze fatte durante la permanenza nel complesso conventuale di San Domenico Maggiore, lo studio della teologia nella neonata università fondata da Federico II - che ancora oggi porta il suo nome -, la scelta di entrare a far parte dell'ordine domenicano, anch'esso di recente costituzione. Il testo entra nel vivo con la presentazione dei passi scelti del """"De ente et essentia"""" - nella traduzione dal latino di Pasquale Porro - in un percorso attraverso il quale il curatore sceglie di analizzare la costellazione iniziale delle 'immagini concettuali' che Tommaso aveva davanti a sé, soffermandosi in particolare su quanto concerne il mondo dell'uomo e delle esperienze sensibili. La spiegazione tomista degli enti reali e degli enti logici, e quella delle essenze, viene analizzata e commentata da Massimiliano Crocco in un linguaggio che al rigore filosofico unisce una grande ricchezza di esempi 'visivi', consentendogli - come scrive nella Prefazione Luigi Imperato - «di riappropriarsi empaticamente non solo dei pensieri, ma persino dei vissuti del suo autore». Ne emerge una visione nuova e affascinante del pensiero e della figura di Tommaso d'Aquino."" -
C'era una (prima) volta. Enrico Mentana, Giuliano Sangiorgi e tanti altri... come non li avete mai letti!
Dopo aver trascorso una vita in radio, aver vissuto molteplici esperienze televisive e aver frequentato stadi, piazze e palchi per tanti eventi 'live', Claudio Guerrini ha deciso di raccontare e di raccontarsi con un linguaggio diverso. Per costruire questa sua prima opera ha incontrato alcuni tra i più interessanti personaggi dello spettacolo, dello sport e della cultura, privilegiando quelli con cui ha costruito, nel tempo, un autentico rapporto personale. E che si sono aperti con lui senza barriere. Protagonisti di questo libro sono i momenti che hanno rappresentato il vero punto di svolta nelle carriere di grande successo. Come ci sono riusciti? Perché è toccato proprio a loro? Talento, sudore, fortuna, perseveranza, faccia tosta: di cosa hanno avuto bisogno per raggiungere così grandi traguardi? Ricordi che fanno sorridere, pensare, talvolta commuovere. Ai quali Claudio ha voluto aggiungere la storia di un'amica speciale, che sta combattendo, da vera leonessa, una terribile e coraggiosa battaglia. Perché di prime volte, nella vita, ne dobbiamo affrontare tante, ma non sappiamo mai quale sarà la prossima. Perché ogni vita è una favola, ma non ne conosciamo il finale. Qui, per lo meno, Claudio e i suoi amici, vi raccontano come può cominciare... -
Il merito del mezzo
Un ragazzo enigmatico, introverso e con doti speciali, un commissario stanco di vivere, un fotografo esuberante e una affascinante nobildonna, un muratore che affronta il boss del quartiere, un senatore generoso e preso d'amore per la moglie, un musicista tormentato dal successo di una sua canzoncina puerile. Sono solo alcune delle molte tessere che formano un mosaico policromo e preciso. Un romanzo corale, dove ogni personaggio è leva di cambiamenti impensabili e decisivi nella vita degli altri. Le storie mostrano come alcune persone, attraversate da una misteriosa energia, possano diventare strumenti di disegni divini e mezzi della crescita di chi li circonda. Strumenti dunque, mezzi, cui va il merito di saper accogliere il delicato compito che viene loro affidato. Per giungere, infine, alla liberatoria consapevolezza che solo parte di ciò che ci accade dipende dalla nostra volontà e che ridimensionata deve essere dunque la fierezza, così come circoscritta è la colpa. -
Arcobaleni
Un inno ai colori. Un'analisi sulle caratteristiche, sulle potenzialità e sugli usi di ogni colore. Giuliana Marcarelli racconta in questo libro l'importanza dei colori nella vita dell'uomo e lo fa in maniera sia tecnica che molto intima. I suoi consigli spaziano dalla pura associazione dei colori a emozioni e valori, alla capacità di ""respirare"""" i colori, alle nozioni base per la scelta dei colori nell'arredamento, nell'abbigliamento e persino nell'alimentazione quotidiana. Una piccola guida che apre la mente sulle molteplici associazioni colore-energia-salute e permetterà al lettore di vedere il mondo con occhi diversi e con la voglia di colorare nel modo giusto ogni momento della vita."" -
Dal malessere della quotidianità al richiamo della pena di morte
La pena capitale non è scomparsa. Nella nostra Costituzione «non è ammissibile» (art. 27); la Chiesa cattolica ribadisce, nel Rescritto pubblicato nell'agosto 2018, che ""la pena di morte è inammissibile"""". Tuttavia, secondo Amnesty International, sono documentate nel 2018 ben 2.531 esecuzioni. Inoltre 19.300 persone sono detenute nel «braccio della morte». Le nazioni si impegnano per la moratoria o l'abolizione della pena estrema. Ma nelle popolazioni permane un rumor di fondo a favore della pena di morte, in parte anche sulla base del convincimento errato che questa possa fungere da deterrente. La rilevanza della pena di morte auspicata è riportata nella monograa per alcuni Paesi quali gli USA nei quali è ancora prevalente. Per l'Italia si è costruito un cruscotto di indagini, alcune relative al 2014, altre nell'orizzonte 2009-2018, una realizzata nel 2020."" -
Al posto giusto al momento giusto
"Che sfortuna... si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato"""". Chi? La vittima o il carnefice? In occasione della morte di vittime innocenti di tutte le mafie, è stata pronunciata così tante volte questa frase che ci hanno fatto abituare ad una considerazione errata, ci hanno resi complici di queste azioni assurde ed incomprensibili. Non esiste espressione più sbagliata per descrivere queste tragedie. Com'è possibile che nessuno si ribelli a questa pessima liturgia che si ripete puntualmente quando persone innocenti vengono uccise per errore? O meglio... orrore. Finché non cancelleremo dalle nostre coscienze questa espressione non riusciremo mai a fare lo scarto giusto che serve per cambiare mentalità. Ed è per questo che, secondo gli autori, l'unico posto giusto che resta è la memoria. """"Al posto giusto al momento giusto"""" è un doveroso omaggio alle persone a cui è stata sottratta la vita senza nessun motivo e senza nessun preavviso, è un modo per riportare l'attenzione su vittime spesso dimenticate, o peggio ancora mai conosciute. Chi resta ha il dovere morale di dedicare tempo a quelle persone a cui il tempo è stato portato via senza rispetto." -
Io speriamo che me lo cavo... Lettere per una donazione
Sulla scia del capolavoro di Marcello D'Orta, Antonio D'Apuzzo fa la sua personalissima raccolta di scritti popolari in cui la genuinità, la verità e, a tratti, anche l'ironia la fanno da padrone. L'autore ha raccolto queste lettere nel suo periodo di lavoro presso il Pio Monte Della Misericordia, ente benefico napoletano. Nelle lettere, poveri sfortunati chiedono all'ente un aiuto economico per operazione dentarie e lo fanno con tutta l'umanità possibile, causando nel lettore un sentimento misto di divertimento e compassione che non sfocia, però, nella mancanza di rispetto. Una lettura leggera, divertente, ma che lascia spazio a riflessioni su quante situazioni reali e difficili siano all'ordine del giorno per quelle persone che anche per un semplice intervento ai denti sono costrette a pensare: ""Io speriamo che me lo cavo!""""."" -
Casomai avessi dimenticato
Carte, tutte le carte di una vita, raccolte nell'arco di quasi sessant'anni, poi per caso rilette, in gran parte cestinate e in parte archiviate. Carte d'identità o, se si preferisce, una storia di carte come si conviene al protagonista che è un giornalista, calato per necessità e comodità nell'era digitale, ma geloso di una storia non virtuale bensì palpabile come si può fare con un foglio A4, con una pagina di un giornale o di un libro. I personaggi e interpreti sono uomini e donne noti o meno noti, soprattutto contano le storie che scaturiscono dagli incontri felici o tragici, da vicende individuali e collettive. Ci sono Pino e Luigi, Gennaro e Ennio, Giancarlo Siani e Mimmo Maresca, Enrico Berlinguer e Giorgio Napolitano, Francesco De Martino e Giacomo Mancini, Ruggero Zangrandi e Pier Paolo Pasolini, Antonio Bassolino e Raffaello Causa, Pasquale Nonno e Antonio Gava, e tanti giovani che, seduti dall'altro lato della scrivania, chiedevano: «Vorrei fare il giornalista». Lui, l'autore, un giorno si trovò ad un bivio: giornalismo o politica? Scelse senza titubanze il primo ma in realtà non ha mai abbandonato la passione per la seconda.