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Huiko
Dopo una vita piena e soddisfacente, alle soglie della maturità, Andrea assiste al tracollo di tutto quello che aveva costruito. Frastornato dal precipitare degli eventi, e afflitto dai pensieri più cupi, quando pensa di aver imboccato l'ultima strada possibile, incontra finalmente una svolta. In cerca di risposte alle sue ossessioni, intraprende così un lungo viaggio, fino a una remota regione della Cina, per chiedere udienza al maestro Huiko Rushira; che però non gli si rivelerà, se non dopo un lungo periodo di preparazione e meditazione. Nel tempo trascorso nel lontano monastero, Andrea scopre il sottile equilibrio che regola la vita del mondo, e il segreto per riportare finalmente la serenità nella propria vita. -
Veganissimo. I dolci
Le ricette di pasticceria vegana presenti in questo libro sono suddivise in tre aree tematiche, Colazione, Festa e relax e Tradizione offrendo suggerimenti e spunti per realizzare gustosi dolci, dalla presentazione curata nel dettaglio e dal sapore inconfondibile. Alla base di ogni ricetta proposta ci sono ingredienti genuini e naturali, adatti anche per chi soffre di intolleranze alimentari; a margine di ognuna di esse, i consigli del nutrizionista. -
Il sistema dell'arte contemporanea a Napoli
Rosaria Carlomagno analizza il versante 'pratico' dell'arte a Napoli, dal secondo Novecento fino ai nostri giorni. Si tratta di uscire dai ranghi storicizzati della critica e mappare, analizzare, rendicontare le realtà imprenditoriali, le mode, gli ambienti di crescita dell'arte in terra vesuviana. Attraverso la scansione di tutti i principali attori e fatti della contemporaneità, la Carlomagno tira le somme sul senso, sulle attività e sugli indirizzi del mercato dell'arte. Chi si prodiga per gli artisti? Chi decide chi siano gli artisti? Come funziona il mercato? Gli ingranaggi dell'arte sono fatti di relazioni sociali, di eventi, di contesti che spesso prendono essi stessi forma d'arte. Napoli, tradizionalmente conosciuta come reattiva alla modernità dal dopoguerra e poi più in secondo piano, torna a farsi scoprire in tutte le sue insorgenze artistiche dal 2000 in poi, con questo studio che offre un sentiero di conoscenza in un mondo fisiologicamente complesso, dando una visione che è a metà tra la panoramica tout-court, di raccoglimento, e la riflessione storica, che è metabolizzazione e conferimento di giudizio e metro alla riesamina del nostro presente artistico. -
Il Sessantotto a Napoli. Frammenti di vita
L'autore parte dal desiderio di inquadrare immagini del Sessantotto a Napoli, a cinquant'anni esatti da quei mesi così vivi e densi di avvenimenti, in Europa, in Italia, e specificamente in città. Questo desiderio sembra disperdersi nell'enormità del materiale esistente, dai quotidiani, alle riviste, ai libri, e nella necessità di rigore storico, che spinge a identificare un filo conduttore. Allora a tentoni cerca un'icona, una storia, e va quasi a ""sbattere"""" - così racconta - contro un frammento apicale di femminismo napoletano: Lina Mangiacapre. Questo testo è il tentativo di ricostruire squarci di paesaggi napoletani che contengano il suo corpo, """"politico"""" come il corpo di ogni donna, e alcune sue parole, sotto l'ombra calda di un Vesuvio che sembra, allora come oggi, sorridere della storia umana."" -
Il mio senso di marcia
«In ""Senso di marcia"""" la rappresentazione di persone normali, che combattono contro altre persone normali, rende nella maniera più semplice possibile (e forse per questo più potente) il concetto secondo il quale noi (io, tu che leggi, loro sulla poltrona) viviamo sotto lo stesso cielo, facciamo parte della stessa società, e abbiamo la possibilità di scegliere da che parte stare. Una scelta che non sempre è così scontata: non basta dire «Io sto dalla parte dei """"buoni""""», se poi al negozio di frutta accettiamo di uscire senza scontrino dopo che il commerciante, strizzandoci l'occhio, ci ha appena fatto uno sconticino per aver accettato il compromesso. La legalità va perseguita sempre, anche in queste piccole e, magari agli occhi di molti, banali, azioni quotidiane». (Rosario Bianco) «La novità rispetto al passato è che siamo testimoni vivi, in un Paese dove per essere apprezzato in genere devi essere morto. Vivi e vegeti di quelli che non si rassegnano, che superano le difficoltà, che ci provano fosse anche solo per la soddisfazione di dire di averlo fatto, di aver fatto tutto il possibile. Noi ci siamo... e voi?» (Catello Maresca) «Una miscela esplosiva: quelle immagini, quelle storie, quelle parole in una sala gremita di giovani. Come una miscela esplosiva, energia purissima che andrebbe usata per migliorare le cose, per cambiare la traiettoria di certi contesti a Napoli (e in Italia), per dare alla nostra comunità un senso di marcia nuovo, migliore». (Leandro Del Gaudio)"" -
Le vicende storiche di Eclano, Quintodecimo, Acquaputida, Mirabella
L'Irpinia: terra d'incontaminata bellezza, tanto incantevole quanto ""selvaggia"""", abitata dall'antica tribù degli Irpini, uno dei quattro maggiori gruppi che componevano il popolo dei Sanniti, che lega il suo nome all'animale sacro di questa popolazione: il lupo, """"Hirpus"""" in lingua osca, simbolo del dio Marte. In questo volume l'autore ripercorre tutta la storia di questa terra abbracciata dal verde e costellata di preziosi luoghi d'interesse, scorci spettacolari, dove ogni angolo racconta storie e si fa specchio di un'antica saggezza, di duro lavoro e di devozione. Una ricostruzione storica, dall'orogenesi al Risorgimento, di tutta l'area comprendente, in particolare, Eclano, Mirabella, Quintodecimo, Acquaputida, Ariano."" -
L' arcipelago Imbriani
Nato da famiglia di spirito risorgimentale ma convertito allo stato forte e alla pena di morte. Professore di estetica a Napoli ma inizialmente a digiuno di dialetto. Scrittore prolifico, pensatore polemico, avvezzo alla penna nelle sfide come alla pistola nei duelli. Maestro della Massoneria ed intellettuale di spirito cosmopolita, per il quale un gran testo in lingua italiana era un trionfo per tutte le lingue indo-europee. Critico letterario, riscopritore di Giambattista Basile, etnografo in giubba garibaldina, di Vittorio Imbriani si sa poco, oltre il fatto che abbia una strada dedicata nel quartiere Chiaia a Napoli. Eppure, lo scrittore napoletano ebbe modo di formarsi con i migliori maestri del suo tempo e arrivare a far sue tutte le forme della narrazione, al punto da interpretare direttamente il lettore per chiedergli ""documenti umani"""", ovvero spunti narrativi reali in aiuto della sua fantasia autoriale. La biografia dedicatagli da Anna Rita Rossi è al contempo un racconto di identità e di temi, ed attraversa tutti gli esperimenti letterari con cui si confrontò Imbriani, dandogli ampio spazio 'personale' in una abbondante antologia, che permette al lettore di avere un'idea compiuta dello scrittore e di approcciarsi alla scoperta delle sue opere."" -
Pucundria. Poesie d'anema e core
"Pucundrìa"""" è una raccolta di liriche che esprime tutto il valore e la forza delle radici popolari del linguaggio poetico di Antonella Esposito. La pucundrìa è un particolare malessere dell'animo, che sembra catturare l'autrice, spingendola a comporre per esprimere il suo sentire. Le poesie sono leggere ma profonde, e riescono a mostrare le inquietudini del nostro tempo senza alcuna barriera sociale. Emergono da tali componimenti il desiderio di condividere con un pubblico giovane ogni ispirazione, e la materna amorevolezza dell'autrice. Versi in lingua napoletana e in lingua italiana si alternano, dimostrando la maturazione del percorso poetico della Esposito rispetto al passato, attraverso una diversificazione del linguaggio. Le nuove liriche sono estremamente moderne, tanto da tralasciare le tradizionali scansioni formali ed eliminare la punteggiatura, per offrire a chi legge un naturale, immediato fluire di immagini e sensazioni" -
La riscossione coattiva e la tutela del contribuente
Nella pubblicazione viene esaminato l'istituto della riscossione coattiva e dell'ingiunzione fiscale, per poi terminare con la rateizzazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo delle cartelle di pagamento di cui all'art. 19 del D.P.R. n. 602/1973, oggetto di una repentina evoluzione normativa nonché divenuto uno strumento di fondamentale importanza per il contribuente a fronte di una riscossione esattoriale che è stata resa dal legislatore, soprattutto in tempi recentissimi, da un lato veloce nella tempistica di esecuzione e dall'altro aggressiva della sfera patrimoniale del soggetto privato. Partendo dall'analisi dei dati normativi nonché dalla recente giurisprudenza di legittimità, che si è sviluppata sui temi oggetto del presente volume, si è cercato di individuare quali sono gli aspetti ancora problematici degli istituti esaminati. Successivamente si è concentrata l'attenzione sulla parte ""debole"""" del rapporto tributario che si identifica con il cittadino-contribuente, il quale necessita di potersi avvalere di strumenti idonei a garantirne la tutela, terminando la trattazione con le novità legislative maggiormente pregnanti, quali il D.L.193/2016 (conv. in L. 225/2016), c.d. rottamazione delle cartelle di pagamento e, collegato fiscale 2018, il D.L. 148/2017 (conv. in L. 172/2017), c.d. rottamazione bis. Nell'ultima parte l'attenzione si è rivolta alla disciplina delle misure cautelari della riscossione, esattamente il fermo dei beni mobili registrati e l'ipoteca esattoriale, che negli ultimi anni hanno sollevato non poche questioni di ampia rilevanza sui confini della giurisdizione delle Commissioni Tributarie, sul valore dell'elencazione degli atti impugnabili di cui all'art. 19 del d.lgs. n. 546/1992 nonché sull'effettivo rispetto da parte dell'Amministrazione Finanziaria del sistema di garanzie previsto dalla L. n. 212/2000 c.d. Statuto dei diritti del contribuente."" -
Astractura. L'astrazione degli anni Duemila. Ediz. illustrata
"Astractura"""" è una parola non rilevabile tra i lemmi della lingua italiana ed è stata coniata per definire la capacità strutturante che hanno le idee quando non costituiscono una sovrapposizione alla realtà fenomenica, bensì il tentativo della sua interpretazione, un tentativo che deve spingersi fino al punto estremo di spiegare la identificabilità, nel concetto di conoscenza, di quello stesso di creazione, nel senso, cioè, che conoscere significa creare. Astractura, movimento artistico pensato circa 10 anni fa dal critico d'arte Rosario Pinto, ha come basi l'essenzialità della linea, la centralità decisiva del tempo inteso come generatore dello spazio, la determinazione cinestetica. Il movimento garantisce agli artisti che ne animano il progetto (tanti italiani, ma anche internazionali) una grande libertà espressiva che non contrasta con la coerenza logica dei suoi rigorosi principi di indirizzo." -
Generazione zero
Mario Marino è un giovane diciassettenne che frequenta il liceo scientifico Galileo Galilei. Studente modello, un po' nerd, si ritrova suo malgrado a essere oggetto delle prese in giro di Luca Caruso, il classico bullo irrecuperabile. La vita di Mario Marino è già abbastanza complicata: i genitori separati, il padre assente e la ragazza dei suoi sogni, Fabiana, che non sembra accorgersi che lui esista. Il tutto raggiunge l'apice negativo quando un video in cui Luca si prende gioco di Mario in discoteca, costringendolo quasi a denudarsi, viene diffuso su internet. Dopo quest'ultimo sgarbo, Mario sparisce nel nulla. Il magistrato, la dottoressa De Vincentis, e l'ispettore Cataldi si occupano del caso, scoprendo un mondo dove le professoresse vengono minacciate senza alcun rimorso; dove un padre non conosce minimamente le sofferenze e i problemi del figlio; dove un ragazzo tiene in scacco un'intera scuola, oltre alla sua famiglia. Segreti inimmaginabili, rapporti complicati e colpi di scena in una triste vicenda così terribilmente attuale. -
Il giro del mondo in 40 Napoli. Ediz. illustrata
Napoli è un piano inclinato e tutto viene necessariamente risucchiato in questa città, un po' lazzara e un po' felice. Che è in compagnia di altre trentanove omonime.rnrnrn«Il Giro del Mondo in 40 Napoli vuole accompagnare il lettore in un viaggio attraverso i continenti, che si apre con la Napoli della Stato di New York e che, inevitabilmente, si conclude con la più celebre delle Napoli del mondo» - Michelangelo Iossa, Setternrnrnrn""Io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c'era bisogno di un poco di Napoli"""". Parola del professor Gennaro Bellavista, alias Luciano De Crescenzo. Il grande attore Marcello Mastroianni affermava """"Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano, perché so che ci starei bene, Napoli va presa come una città unica"""". E la geografia ha certamente assecondato queste due riflessioni, regalando a decine di città di ogni angolo del mondo il nome del capoluogo partenopeo, spesso in differenti declinazioni. Nell'estate del 2017, le pagine del Corriere del Mezzogiorno - storico 'dorso' del Corriere della Sera - hanno ospitato un ampio reportage del giornalista e scrittore Michelangelo lossa, un ideale giro del mondo in trenta Napoli. Trasformatosi in un 'cult' per centinaia di migliaia di lettori, quel reportage oggi diventa un libro e si arricchisce di dieci nuove tappe, tutte rigorosamente 'napoletane'! """"Il Giro del Mondo in 40 Napoli"""" accompagna il lettore in un lungo viaggio attraverso i continenti: Naples, Neapolis, Nabeul, Napoli, Nauplia, Neopolis o Neapoli sono i nomi delle quaranta Napoli scelte per questo itinerario, e certamente nel mondo si nasconderanno altri luoghi con lo stesso nome. Napoli è una e multipla: non solo sfogliatelle e mandolini ma anche rodeo texano, ouzo ateniese, carnevale brasiliano, malvasia greco-veneziana, testimonianze dei nativi americani, prelibatezze siciliane e pugliesi, villaggi africani e smart city cipriote. Tutto si nasconde e si svela nel nome di Napoli, ad ogni latitudine."" -
La maledizione dell'acciaio
Se il male, il buio e l’inferno vengono confinati all’interno di un enorme ecomostro d’acciaio e tu sei solo un piccolo uomo, la battaglia è già persa in partenza. Anche se resti inerme, però, non sopravvivi… il mostro ha troppa fame. Quindi vale la pena combattere. Così fa Massimo Mancini quando decide di affrontare l’Italsider, l’ammasso di ferro e veleno di Bagnoli che gli ha portato via il padre. Ma è proprio entrando nelle viscere del mostro che Massimo scoprirà segreti, complotti che mai avrebbe potuto immaginare. E poi, la maledizione che gli cambierà la vita: gli darà, forse, la forza di combattere finalmente ad armi pari contro il mostro di acciaio che, intanto, ha generato altri mostri, fatti di carne e ossa. Prefazione di Catello Maresca. Da un'idea di Gigi & Ross. -
Tutti i colori del carcere
Una giovane professoressa, convocata per una supplenza annuale, scopre che la sede di lavoro sarà all'interno del Carcere di Secondigliano e che i suoi alunni saranno malviventi, truffatori, sex offenders e camorristi. In breve verrà catapultata dall'ambiente ovattato della borghesia napoletana in un mondo a lei sconosciuto fatto di delinquenza, prepotenza, sopraffazione e ignoranza. Inizia quindi un particolare anno scolastico nel quale a programmi ministeriali, voti, correzioni ed esami 'normali' si affiancano i racconti reali dei detenuti in una galleria di personaggi, episodi e momenti di vita di una quotidianità talvolta comica nella sua tragicità. Parallelamente si dipana la storia di un viaggio che porta la protagonista verso una terra e verso gente sconosciuta ma anche dentro il suo animo e dentro la sua vita. Un'esperienza in cui realizza che il carcere non è altro che una realtà speculare alla società civile, dove ingiustizia, ignoranza e povertà soffocano i più deboli ma dove, a differenza di quanto accade spesso nel 'mondo di fuori', si trovano anche momenti di autentica solidarietà umana. -
Era proprio necessario. Itinerario psico-gastronomico di un'allegra compagnia alla ricerca di un festival
Un antico casale in Toscana e una tata che se ne prende cura. Una compagnia teatrale alle prese con le prove di uno spettacolo. Una tre giorni condita da amicizia e convivialità, musica, amori improvvisi e narrazioni spontanee. Insieme, uniti ma diversi, i protagonisti dialogano con se stessi alla ricerca dei propri sogni trasformando, a tratti, la grande cucina del casale in un inconsueto e personale setting terapeutico, complici ingredienti tradizionali e vecchie ricette. Nodi interiori e verità nascoste si sciolgono come fa il cioccolato a bagnomaria, restituendo ad ognuno l'autenticità della propria esistenza. Intanto una notizia indesiderata sembra capovolgere il destino della messa in scena ma, come nelle favole, in una notte di mezza estate tutto è possibile! -
Portafortuna. Ediz. italiana e inglese. Con gadget
Non è vero ma ci credo. È il mantra con cui tutti i napoletani sono costretti quotidianamente a interfacciarsi, volenti o nolenti. Perché non importa se tutti sanno che un gatto nero che ci taglia la strada è assolutamente innocuo, che il sale rovesciato sulla tavola è solo una rogna da ripulire e che i fantomatici malocchi degli jettatori non sono altro che dicerie. Il napoletano, tutto questo, razionalmente, lo sa: eppure è sempre portato a prendere le dovute precauzioni, perché fidarsi della propria ragione è bene, ma fidarsi dell'istinto è meglio. Ed ecco allora che fare il gesto delle corna o toccare ferro per scongiurare l'ipotesi detta a voce alta di un evento non desiderato diventa quasi un tic insopprimibile; tanto vale a questo punto munirsi di oggetti che le eventualità sfortunate le tengono perennemente a distanza. Di qui l'uso, sconsiderato a Napoli ma diffuso in tutto il mondo, di piccoli amuleti carichi di energia positiva per attirare la fortuna. E, in questo piccolo vademecum, viene spiegato il perché, ad esempio, a Napoli, il 13 sia considerato un numero fortunato, o perché il ferro di cavallo vada appeso con le punte all'insù; accompagnato da una deliziosa mattonellina in creta del Maestro Mario Iaione con il vostro portafortuna preferito, da tenere sempre con voi...non si sa mai! -
L' «autodichia» delle Camere nella giurisprudenza costituzionale
L'autodichia è il potere, conferito ad alcuni organi supremi dello Stato, di giudicare presso di sé i ricorsi presentati avverso gli atti d'amministrazione da essi medesimi posti in essere, in deroga alle norme che disciplinano in via generale le competenze degli organi giurisdizionali. Infatti, ciò che desta dubbi sulla legittimità o meno dell'autodichia, è il fatto che i ricorsi, presentati dai dipendenti o dai terzi, awerso gli atti e i prowedimenti adottati dall'amministrazione, sono giudicati, anziché da un organo giurisdizionale, da organi della stessa Camera. Ciò ha determiato una spaccatura fra dottrina e giurisprudenza, nel senso che mentre la prima ritiene che tale fenomeno non sia legittimo poiché violerebbe i principi della Carta fondamentale, anche in tema di giurisdizione, la giurisprudenza, viceversa, tende a salvaguardare l'autonomia e l'indipendenza dell'istituzione del parlamento ritenendo l'autodichia legittima, poggiando, in particolare, tale assunto sulla non ingerenza nell'istituzione parlamentare di altri poteri. Tale prerogativa, denominata anche ""giurisdizione domestica"""", è riconosciuta, nel vigente ordinamento italiano, ad alcuni organi costituzionali: alle Camere, alla Corte Costituzionale e, secondo giurisprudenza recente, alla Presidenza della Repubblica. La potestà di autodichia non è riconosciuta, invece, all'organo costituzionale Governo. La presente Opera analizza i molteplici profili d'interesse dell'autodichia ed in particolare, dopo una trattazione storica nella prima parte, particolare attenzione viene dedicata all'analisi comparatistica, nel secondo capitolo, tra autodichia interna al nostro ordinamento e l'autodichia in alcuni Paesi europei. La finalità è di fornire al lettore spunti utili per approfondire ulteriormente l'argomento in disamina."" -
Nik Stupore... e i tre nodi del marinaio
Nick è un creativo di successo ma è un solitario, passa la giornata a ideare videogiochi, ha pochi amici, non ha una donna fissa e, da quando è cambiata la proprietà della società di software per la quale lavora, ha rapporti difficili con il suo capo. Ma molte altre cose nelle sua vita sono misteriose. Nick va in giro tutte le notti con il suo fuoristrada, molti dei suo videogiochi sono ispirati ad una serie di delitti che si stanno verificando da qualche tempo e che sembrano condurre proprio a lui. Ma di tutto quanto succede in principio, Nick pare non avere pieni coscienza. Nick ha conosciuto Arianna, una giovane donna da poco assunta che lo ha spinto a fare esperienze nuove, a cambiare vita. Intanto una bomba esplode in un bar nel centro di Roma. Nella confusione tra vita reale e virtuale, Nick stenta a capire d essere lo strumento di una macchinazione criminale e, lentamente da assassino diventa vittima predestinata. -
Manuale di diritto penale. Parte generale
Il presente manuale mira ad offrire a studenti e docenti un quadro il più possibile esaustivo della disciplina del Diritto penale, attraverso in particolare l'approfondimento dei suoi istituti fondamentali quali: il principio di legalità; il principio di materialità; il principio di offensività; il principio di causalità. La novità rispetto ai testi universitari tradizionali sta nell'approccio teorico-pratico a tali principi - tanto che si potrebbe parlare di ""manuale operativo"""" - e alle categorie fondamentali che permeano il Diritto penale, attraverso l'approfondimento delle questioni più dibattute nella giurisprudenza. La trattazione si apre con uno spazio introduttivo sulla natura giuridica dell'istituto, che prende le mosse dal referente normativo, percorre il dibattito sviluppatosi in seno alla dottrina e si conclude con l'esame della vexata quaestio giurisprudenziale che ha dato vita concreta all'istituto medesimo. L'opera si presenta come un'autentica bussola per lo studente, con il fine di orientarlo nei processi dinamici sempre più convulsi di questa affascinante branca dell'ordinamento giuridico."" -
Arte reclusa. Le evasioni possibili
Il testo affronta, anche utilizzando il meccanismo del racconto, il complesso rapporto che esiste tra la salute mentale e l'espressione creativa nel mondo recluso ed escluso, attraversando simbolicamente una zona definita grigia ma in realtà carica di colore - che delimita il confine antinomico tra presunta follia e presunta sanità mentale, tra la norma e il suo contrario, tra utopia e realtà, tra Arte e cialtroneria, tra bontà e cattiveria, tra accettazione e rifiuto. Esso raffigura le produzioni creative raccolte nelle carceri, nei servizi di salute mentale, nelle comunità terapeutiche della Campania, dove si realizza un modello che impone, tra le sue principali risorse, quello di modificare le capacità espressive di chi è recluso/escluso, annullando l'identità con l'omologazione, o con un numero di matricola o di pratica burocratica o con una divisa. Ma in realtà (e paradossalmente) nella zona grigia che diventa luogo l'Espressione si insinua nelle maglie della reclusione e dell'isolamento, e può rappresentare un mezzo di fuga, il racconto di un desiderio (magari terrifico), una possibilità figurativa (magari inquietante), e non sempre e solo un sintomo. ""Arte Reclusa"""" è il racconto di una evasione, è la rappresentazione di un gioco collettivo che utilizza i linguaggi artistici di chi non è necessariamente artista, è la ricostruzione di vite che la malattia o il carcere non sono riusciti a sconfiggere. È un viaggio nella zona grigia, che raccoglie ed espone materiale creativo che viene prodotto dalle attività che utilizzano linguaggi dell'arte come modalità riabilitativa in luoghi tendenzialmente deputati alla reclusione e all'esclusione.""