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La Porta 1979-2019. Quarant'anni di volontariato culturale all'intreccio tra fede, politica e vita quotidiana
"Quando abbiamo progettato questo volume, abbiamo dovuto superare parecchie incertezze e risolvere diversi nodi. Non volendo né potendo pubblicare tutto (sono state oltre 2.600 le conferenze organizzate alla «Porta» in quarant’anni…), con quali criteri selezionare i testi, per dare una panoramica che fosse significativa? In prima battuta, il Consiglio della Fondazione ha rivisto l’elenco delle attività dei primi due decenni, selezionando una serie di relazioni. Un gruppetto dedicato ha ulteriormente ridotto il numero, verificando anche l’inesistenza di registrazioni o testi di alcune relazioni. Si è arrivati a scegliere un testo per anno, cercando di non ripetere gli stessi autori e di variare i temi proposti. Lo stesso lavoro era in programma per i successivi vent’anni. A questo punto, ci siamo però resi conto che il periodo più recente è più agevolmente consultabile dal sito della Fondazione e, dall’altro, che sarebbe apparso eccessivo uscire con due ponderosi volumi in due anni. La soluzione è quella che avete nelle mani: la proposta di una selezione di conferenze del periodo 1979-1998, ciascuna introdotta brevemente da un componente del Consiglio, accompagnate da un’introduzione a cura di Gian Gabriele Vertova, la cui vita è strettamente intrecciata con quella della «Porta», e da alcuni apparati finali. Ci auguriamo di poter restituire ad amici e amiche – sia della prima ora che delle successive… – un’immagine fedele di quello che siamo stati.""""" -
Maestro che cosa devo fare di buono per la vita eterna? Meditazioni sui Vangeli festivi. Anno A
Commenti al Vangelo domenicale dell’Anno liturgico A, centrato sul vangelo di Matteo; ogni commento è accompagnato da un racconto che permette di assimilare e attualizzare con immediatezza il messaggio del brano evangelico. Meditazioni per giovani e adulti, da leggere con la Bibbia vicino, adatte anche a chi frequenta la messa saltuariamente. -
Scritti della beata Leonella Sgorbati martire
Suor Leonella Sgorbati, nata nel 1940 a Rezzanello di Gazzola (PC), nel 1963 entra nell'Istituto delle Suore Missionarie della Consolata e due anni dopo emette la prima professione religiosa. Nel 1993 viene scelta dalle sorelle del Kenya come Superiora regionale. A loro scrive: «...Consolare significa accogliere che il Figlio sia libero in ciascuna di noi, in me, di perdonare a chi mi reca offesa, libero di farmi percorrere l'itinerario che il Padre ha fatto fare a Lui... libero di amare attraverso di me con l'Amore più grande, l'Amore che va fino alla fine...». Il S.O.S., Kinderdorf International, ente che opera a favore di bambini in difficoltà, richiede all'Istituto una sorella per dare inizio a una scuola per infermieri in Somalia. Suor Leonella si rende disponibile e nel 2000 arriva in quella terra ormai stremata da dieci anni di guerra. In un ambiente in cui predomina l'islamismo fondamentalista le suore sanno di essere a rischio ma, pur consapevoli del pericolo, in fedeltà alla missione, decidono di rimanere. Domenica 17 settembre 2006 suor Leonella si avvia verso casa. Dopo pochi passi si odono degli spari: uno, due, sette proiettili raggiungono la sorella che si accascia. Raccolta da terra, è portata all'interno dell'ospedale e stesa su un lettuccio, serena ma con troppo poco ossigeno per i suoi polmoni crivellati. Riesce però ancora a sussurrare le ultime parole che, come quelle di Gesù, sigillano la sua vita: «Perdono, perdono, perdono». Papa Francesco ha riconosciuto il suo martirio 1'8 novembre 2017 ed è stata beatificata a Piacenza il 26 maggio 2018. La Chiesa ha riconosciuto suor Leonella Sgorbati come martire di Cristo, che ha coronato il servizio missionario col sacrificio della vita. Ripercorrendo i suoi scritti siamo invitati a rintracciare il filo rosso che ha segnato la sua esistenza. Renata Conti, Suora Missionaria della Consolata, è laureata in filosofia e ha una licenza in Teologia biblica. Ha lavorato in campo formativo in Colombia, dove è stata anche Superiora regionale. È stata membro della Direzione Generale in due sessenni. Attualmente è responsabile della Postulazione Generale e dell'Ufficio storico dell'Istituto. -
Sherlock Holmes sulle tracce di Dante Alighieri. Il mistero dei robumani
Nel mondo cominciano a scomparire opere d'arte collegate a Dante Alighieri, al posto delle quali i ladri lasciano messaggi con brani del sommo poeta. Alla polizia non resta che una scelta: rivolgersi all'investigatrice di furti d'arte più in gamba in circolazione, così in gamba che tutti, persino i suoi figli, la chiamano Sherlock Holmes. E saranno proprio i suoi figli a formare con lei una squadra investigativa efficiente e brillante: Luca, atleta costretto su una sedia a rotelle, genio del computer, e Sofia, campionessa di arti marziali che Dante proprio non lo sopporta, ma che per l'indagine lo scoprirà e s'innamorerà della sua arte immortale. Mentre i furti si moltiplicano e le polizie di tutto il mondo non sanno dove sbattere la testa, la squadra, con l'aiuto di Marco, ex rivale ora amico di Luca e sensibile al fascino di Sofia, lavorerà sodo su ogni indizio, fino a trovarsi di fronte a una sconvolgente realtà. Ma le sorprese non finiscono mai... -
Carità verso il prossimo immigrato. Un'esperienza pastorale
È importante guardare ai migranti non soltanto in base alla loro condizione di regolarità o di irregolarità, ma soprattutto come persone che, tutelate nella loro dignità, possono contribuire al benessere e al progresso di tutti, in particolar modo quando assumono responsabilmente dei doveri nei confronti di chi li accoglie, rispettando con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del Paese che li ospita, obbedendo alle sue leggi e contribuendo ai suoi oneri. Papa Francesco La ricerca di Padre Okon è un omaggio a chi umanamente e spiritualmente ha osato spostarsi dal proprio paese, talora rischiando la stessa vita per amore dei figli, delle mogli o mariti, con la fiducia nel futuro. Sono tra noi testimoni della forza della speranza. Non poteva mancare un'attenzione pastorale e un accompagnamento specifico com'è suggerito dalla sapienza della Chiesa. S.E.R. Mons. Claudio Cipolla, Vescovo di Padova La presenza di immigrati rende la Chiesa di Padova veramente cattolica. Gli immigrati cattolici (ma anche i non cattolici), qualunque sia la loro lingua e il colore della loro pelle, devono sentire nella maniera più efficace che all'interno della Chiesa non ci sono «stranieri»: tutti, a pieno titolo, entrano a far parte della famiglia di credenti e devono essere accolti con schietto spirito di fraternità. S.E.R. Mons. Antonio Mattiazzo, Vescovo emerito di Padova I migranti sono dei «rivelatori», degli «anticipatori», dei «paradigmi» della vita di tutti. Infatti, svelano i funzionamenti della nostra società, vivono in anticipo un mondo che diventa sempre più mobile e sperimentano, in situazioni difficili, il viaggio e la migrazione che è propria di ogni esistenza e di ogni fede. Don Elia Ferro, delegato diocesano della pastorale degli immigrati di Padova Nella sua ricerca approfondita, P. Benjamin Okon, MSP conduce il lettore lungo un percorso di riflessione sul vero significato della carità come virtù davvero caratterizzante del credente in Gesù Cristo. Secondo l'autore, nel tentativo di mettere in pratica la virtù della carità nei confronti degli immigrati, la Chiesa padovana diventa un vero esempio e un punto di riferimento per l'Italia e l'Europa. -
Di grano e d'immenso
"Di grano per rappresentare la componente di vita vissuta, terrestre, dolorosa; perché il suo chicco, per diventare nutrimento, deve passare per la macina, e per dare frutto, deve morire. D'Immenso perché esiste in me una sensibilità che si tuffa nel trascendente, che anela all'infinito, che avverte la vita come mistero, che sospetta una Vita nella vita.""""" -
Misericordia e verità s'incontreranno (Sal 84,11). Dodici omelie
"In sessant’anni di ministero sacerdotale, don Renzo ha donato molto alla Chiesa: la sua grande competenza nel campo della storia civile ed ecclesiastica, il suo esempio di genuina fedeltà alla Chiesa, la sua generosità nell’esercizio del ministero sacerdotale. Gli auguro che possa ancora a lungo essere al servizio del Regno di Dio. Piergiorgio Micchiardi È difficile poterlo ringraziare per i doni che ci ha dato: il nostro affetto – l’affetto di tutti i fedeli – è sintetizzato in questa breve silloge di Sue omelie, dalle quali emerge la sua raffinata sapienza teologica e la sua profonda umanità. Grazie don Renzo! Alberto Tealdi Le dodici omelie pronunciate da don Renzo Savarino che qui si pubblicano costituiscono un ideale percorso parenetico attraverso cui il lettore è accompagnato nella riflessione lungo un arco cronologico che si sovrappone ai dodici mesi dell’anno, ma che, a ben leggere, travalica il tempo per attingere – e far attingere – alla dimensione dell’eterno."""" (Valerio Gigliotti)" -
Commissione interna. Ricordi di Mario Gheddo. Operaio e militante sindacale CISL, alla FIAT, dagli anni Cinquanta all'«autunno caldo»
La Commissione Interna, di cui Mario Gheddo è stato uno storico rappresentante per la CISL alla FIAT, è stata lo strumento principale di rappresentanza di operai e impiegati fino alla nascita, con l'«autunno caldo» del '69, dei Delegati e dei Consigli di fabbrica. Questa lunga intervista non vuole essere una biografia di Mario, ma rappresenta il racconto della sua esperienza operaia e sindacale. Mario Gheddo, nato a Tronzano Vercellese, arriva a Torino specializzandosi come operaio qualificato. Matura nelle sue convinzioni di cristiano impegnato e sviluppa le sue scelte e il suo impegno sindacale in mezzo ai forti contrasti fra cristiani e comunisti, nel clima pesante e poco democratico della FIAT del tempo. Il racconto appassionato dei tanti episodi sindacali e di fabbrica diventa quindi un affresco del lavoro di officina alla FIAT negli anni Cinquanta e Sessanta ed evidenzia i motivi per cui è cresciuta quella rabbia operaia e quella voglia di rivolta che si è poi espressa nelle lotte del 1969 e degli anni successivi. Dal racconto emergono eventi e figure significative di questa memorabile stagione sindacale torinese, arricchite dalle riflessioni di Mario sulle lotte operaie, sulla dignità del lavoratore e sulla giustizia sociale, che possono rendere questo lavoro un messaggio e una testimonianza utilissima per le nuove generazioni. -
Non c'è distanza per i cuori che si amano. Lettere alla sorella Marie
La corrispondenza di Charles de Foucauld con la sorella Marie, che chiama affettuosamente Mimi, è impregnata di speranza, di fede e di gratitudine verso Dio per le grazie che Egli sa diffondere in coloro che lo cercano e che si affidano alla sua bontà. In questi testi è evidente il desiderio di Charles di far sì che la sua esperienza spirituale elevi lo spirito della sorella, plasmi le scelte della sua famiglia e la renda desiderosa di condividere l'amore di Dio con altri fratelli e sorelle, secondo lo spirito della fraternità universale, inaugurato da frère Charles come una promettente e luminosa speranza. Introduzione di Antonella Fraccaro. -
Il tesoro di Talita
Talita è una ragazzina vivace e curiosa come tante altre. A renderla diversa è il suo gusto di collezionista un po' particolare: Talita raccoglie storie. Una vicina le regala un libro dal titolo misterioso: scoprirà così la bellissima storia del beato Luigi Caburlotto. Età di lettura: da 10 anni. -
Sotto l'ala di san Michele
San Michele Arcangelo è un personaggio di primo piano: principe degli angeli, potente e obbediente a Dio, che lotta e vince in suo nome, pieno del suo amore, della sua misericordia e della sua giustizia. È l’Arcangelo che Dio invia agli esseri umani in qualità di guida fedele e sollecita sulle vie della vita, assieme agli altri ambasciatori di Dio, suoi sottoposti. San Michele è un Arcangelo, vale a dire qualcuno di particolare, eccezionale; è vicino a Dio e, contemporaneamente, all’essere umano, intermediario tra il mondo spirituale e quello materiale, invisibile e visibile. È colui che contempla il volto dell’Altissimo e ne ammira la bellezza riflessa nella natura umana, e per questo difende la dignità dell’essere umano. Un libro che presenta in maniera completa quanto la teologia ha elaborato e il popolo di Dio ha interiorizzato circa l’esistenza degli angeli e il loro intervento nella storia umana. O Dio, che chiami gli Angeli e gli uomini a cooperare al tuo disegno di salvezza, concedi a noi pellegrini sulla terra la protezione degli spiriti beati, che in cielo stanno davanti a te per servirti e contemplano la gloria del tuo volto. -
Ferruccio Vignoli pilota. L'aquila dal cuore umano
"Ritengo particolarmente meritoria questa rievocazione della vita del Comandante Ferruccio Vignoli che aggiunge alla storia del volo un'alta testimonianza di perizia e coraggio. Dobbiamo quindi essere grati a don Paolo Gariglio, sacerdote dei giovani, aviatore e scrittore, per essersi cimentato nella stesura di questo libro. Ripercorrendo l'esistenza di Ferruccio Vignoli l'autore dipinge un affresco che ci conduce a scoprire alcuni aspetti sconosciuti della storia aeronautica del nostro Paese nella prima metà del secolo scorso. L'autore tratteggia con maestria la nascita dei primi esperimenti aeronautici compiuti dal Comandante quando da ragazzo progettò la sua """"bicicletta volante"""". Ci porta poi a ripercorrere il tragico periodo della Seconda guerra mondiale, della guerra di Spagna, alla quale Vignoli partecipò come volontario nel 1938; del suo atterraggio a Tirana quando fu il primo pilota a mettere piede in Albania (1939), il suo approdo a Torino nel 1954. La carrellata, lunga oltre 90 anni, non tralascia anche episodi divertenti della vita del Comandante come quando negli anni 1940 e 1941 fu ingaggiato come controfigura cinematografica aeronautica degli allora celeberrimi attori Massimo Girotti e Amedeo Nazzari. Tuttavia la scoperta più interessante e imprevedibile è l'umanità straordinaria, l'altruismo e la testimonianza morale che l'ha fatto un eccezionale maestro di vita, soprattutto per le giovani generazioni."""" (Dalla Presentazione di Angelo Moriondo Presidente Onorario dell'Aero Club di Torino)" -
Gli ultimi saranno i primi
"Siate certi sempre che Dio ci ama personalmente, per Lui non ha importanza la vostra età o la vostra cultura, non ha importanza nemmeno che cosa siete stati, le cose che avete fatto, i traguardi che avete ottenuto, gli errori che avete commesso, le persone che abbiamo ferito. Nella storia della Chiesa tanti santi sono arrivati alla santità attraverso delle esperienze dure e difficili. Papa Francesco, Lettera ai detenuti del carcere di Velletri, 14 aprile 2016 Trovo Dio più nell’odore dei poveri che nel profumo degli incensi nelle chiese. Trovo Dio più in un raggio di sole che in preghiere parolaie e confuse. Trovo Dio più in una mamma che abbraccia il suo bambino che in una catechesi sui vari significati dell’amore. Trovo Dio più nelle lacrime di un malato che in una conferenza sul dolore. Trovo Dio più in una carezza di un anziano che in una predica pesante e stancante. Trovo Dio più negli occhi pieni di luce di una persona semplice che nei pizzi, nei camici e nelle candele perfette di cera in una chiesa."""" (Fra Emiliano Antenucci)" -
Via Pomba 1. Il lavoro domestico in Italia e il suo contratto collettivo. La vicenda di Nuova Collaborazione, un'avventura civica e liberale iniziata a Torino nel 1969
Una porzione di storia italiana con un forte timbro femminile. Colf, badanti, baby sitter: se dal 1974 esiste un contratto collettivo nazionale che le tutela, lo si deve all’impegno di Nuova Collaborazione, associazione datoriale fondata nel 1969 a Torino da una donna illuminata e appassionata, Niccoletta Rossi di Montelera. È il racconto di un impegno civico, ricco di curiosità, fatiche e spunti. È la cronaca delle trattative con i sindacati al Ministero del Lavoro mentre il Paese cambia, dal boom economico ai giorni nostri. È un progetto che altre donne, come Nanda Parato e la stessa autrice, alla guida di una realtà che si è poi diffusa in tutta la Penisola, hanno saputo tenere vivo. E che consegnano oggi a un’Italia cambiata, in affanno demografico e con il sistema di welfare che scricchiola: una riflessione stringente, in fin dei conti, sulla famiglia come soggetto economico – che dà lavoro a quasi novecentomila persone – e sulle scarse politiche a suo sostegno da parte dei decisori pubblici. -
Prete nonostante tutto. La solitudine, la provvidenza e l'amore
"Il prete è l’uomo delle relazioni, le costruisce con fatica, le vive soffrendo: tesse attorno a sé una rete di comunione. Solo attraverso relazioni autentiche il vangelo entra nella vita della gente, oggi. Amo la Chiesa perché attraverso di essa ho incontrato e seguito Gesù Cristo, il Figlio di Dio, morto e risorto. Non amo alcuni membri della Chiesa: essi vivono nell’ipocrisia, nella prepotenza e gestiscono abitudini e devozioni. Oggi molte di queste sono superate e insignificanti per la maggior parte delle persone. La Provvidenza ha disegnato nella mia vita – tra gioie e sofferenze – un percorso che mi ha riempito il cuore, pur nella solitudine dell’abbandono. Al Dio di Gesù Cristo la mia gratitudine per avermi amato, nonostante tutto.""""" -
Il prezzo di una perla
In una cittadina di provincia in Slesia numerosi, importanti eventi si dipanano lungo tre giorni, dal 15 al 17 novembre 1872, incorniciati tra una morte e una nascita. Oltre ai personaggi già incontrati nei precedenti volumi Là dove nasce la vita e Anche il grigio risplende, compaiono nuovi volti e nuove storie, intrecciate alla vicenda che colpisce le Suore Grigie: la morte di Maria Luisa Merkert, fondatrice della congregazione, e l'elaborazione del lutto che esse sono chiamate a fare, immergendolo nella grande fede che le guida. Man mano che la storia si dipana, alcuni personaggi vengono smascherati nella loro povertà interiore. Altri invece, apparentemente insignificanti, iniziano a risplendere come perle preziose: nel corso di tre dure giornate, vivranno una profonda trasformazione spirituale, matureranno, si libereranno delle proprie angosce e nasceranno a una vita piena e autentica. Le vicende descritte sono magistralmente incastonate nei fatti storici dell'Europa della seconda metà del secolo XIX, epoca di grandi contrasti politici, economici, sociali e spirituali. -
Educare è ancora possibile. Le difficoltà con i nostri figli: una sfida da raccogliere, un'occasione per crescere insieme
Quante volte abbiamo sentito dire che il «mestiere di genitore» è il più difficile del mondo. In effetti l'aver a che fare con la formazione e l'educazione di un individuo è una grande responsabilità ed è normale a volte provare un senso di smarrimento e di preoccupazione o la paura di essere inadeguati di fronte a questo grande compito. Non è facile, ma questo non significa arrendersi all'inevitabilità dello scontro con il figlio adolescente, o al fatto di commettere qualche errore: a tutti può capitare di sbagliare, l'importante è apprendere dai propri errori. Compito dei genitori è consegnare ai figli quegli «strumenti» di cui ogni individuo ha bisogno al fine di trovare un'integrazione sociale, una realizzazione personale e una partecipazione attiva al mondo che cambia. Questo libro non ha la pretesa di essere un compendio sull'educazione dei figli, ma vuole farci riflettere, fornirci idee e informazioni che possiamo utilizzare per migliorare il nostro modo di educare. Nell'educazione è importante conoscere sempre di più i nostri ragazzi per cercare di comprenderli e, in alcuni casi, aiutarli. Qualunque azione rivolta ai nostri figli deve essere sempre improntata all'amore incondizionato verso di loro, al rispetto che si deve ad ogni individuo e ad una abbondante dose di buon senso. -
Inni alla gioia. Storie di musica, di pace, di vita e di speranza
In questo libro sono raccolte storie di vita in cui la musica si inserisce nello spartito dell'esistenza con una propria voce insostituibile. La musica porta speranza ai bambini più disagiati, costruisce pace nei contesti più difficili, loda Dio coinvolgendo nel profondo la sete di infinito degli esseri umani, afferma la dignità e il diritto alla vita di ogni persona, crea, consolida e costruisce rapporti veri e profondi. Ritrovare la propria voce o scoprirla per la prima volta; ricordare delle canzoni o impararne di nuove; sentirsi parte di una comunità «polifonica» che aiuta a ritrovare un'armonia interiore che l'età o la malattia potevano aver compromesso: la musica può davvero cambiare la vita delle persone più fragili, e aiutare loro e i loro cari a rendersi conto della preziosità di ogni esistenza, di ogni tempo, di ogni momento e di ogni relazione. Dall'ascolto di questi messaggi, che spesso nascono da situazioni difficili, sbocciano trascinanti inni alla gioia. -
Scoprirsi genitori. Rinnovare la coppia all'arrivo di un figlio
L'arrivo di un figlio è certamente uno degli eventi più forti e determinanti per la coppia. Il ruolo genitoriale, con nuove responsabilità e impegni, può metterne a dura prova l'equilibrio. Come tornare ad essere quelli che eravamo, come rientrare in possesso del nostro amore? È urgente fare i conti con questa nuova realtà, che ora ha un nome, un volto, bisogni ed esigenze da soddisfare. Le richieste dei figli, la necessità di uno spazio per la coppia, le aspettative, l'interferenza delle famiglie di origine e degli amici, il sonno rubato, sono solamente alcuni dei temi che gli autori propongono per favorire un momento di riflessione tra i due neo genitori. È il nuovo senso della nostra vita, e lo sarà per sempre. Dobbiamo riscoprire un altro modo di volerci bene, rinegoziare le nostre promesse, per assaggiare questo meraviglioso pezzetto di felicità. -
Indimenticabile priore. Teologo Francesco Saglietti
L'affetto quasi nostalgico e la perspicacia dello studioso connotano il profilo di don Francesco Saglietti delineato dal teologo racconigese don Umberto Casale. Con il riconoscente affetto filiale, tanti ricordi personali, sentimenti e abbondanza documentaria stanno all'origine di questo bel profilo dell'«indimenticabile priore», parroco di S. Giovanni Battista in Racconigi dal 1937 al 1964. Si tratta di un saggio storico-ecclesiale che delinea la figura di un prete, precisamente di un parroco, responsabile di un'importante comunità cristiana, in un preciso contesto di vita civile e politica, in un momento storico drammatico per l'Europa e per l'Italia: il regime fascista, le leggi razziali, il secondo devastante conflitto mondiale, la Resistenza, la ricostruzione materiale e morale postbellica, le contrapposizioni politiche seguite alla collaborazione resistenziale contro il nazifascismo, anche in Racconigi. Don Saglietti non si sottrasse alle sue responsabilità di parroco e di cittadino. Nel suo stile pastorale il priore si staglia come pastor bonus e defensor civitatis. Ne emerge una spiccata personalità, di uomo e di prete. Temperamento forte e signorile, cordiale e socievole, dotato di buona cultura, sia ecclesiastica sia profana, che lo aiutò a mediare con autorevolezza tra partigiani e nazifascisti nell'aprile del '45 e a cogliere quelli che papa Giovanni XXIII e il concilio Vaticano II chiamavano «i segni dei tempi», rendendolo aperto alle riforme promosse dallo stesso concilio. Soprattutto un uomo di Dio, di profonda fede, manifestata dal suo abituale sussurrare del «Deo gratias», fonte del suo intenso zelo e affetto per i suoi parrocchiani. Dalla Presentazione di don Giuseppe Tuninetti.