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La danza degli spiriti. Arte africana fra tradizione e modernità
Attraverso la presenza di opere pittoriche di artisti africani contemporanei e una selezione di opere di arte tradizionale, rappresentative delle più interessanti tradizioni animiste di certi gruppi culturali di Otto-Novecento, Bruno e Anna, con la loro Collezione, danno voce a un percorso di osmosi culturale. Questa indagine, così interessante perché viene affrontata sia visivamente con la presenza delle opere, sia attraverso testi di approfondimento antropologico, che accompagnano il percorso espositivo, ci aiuta nel compito che guida il lavoro e gli obiettivi di sempre del Museo africano. Parlare di Afriche, di passato e presente, di tradizionale, ma anche di moderno... continuando ad aggiungere nuovi pezzi, come quelli che completano e compongono un puzzle e arrivare a far conoscere, apprezzare, indagare i tanti aspetti che riguardano questo continente e le sue persone. -
Anche il grigio risplende
La figura di Maria Luisa Merkert e delle persone la cui vita cambiò dopo averla incontrata. In una cittadina di provincia della Slesia, nella seconda metà del secolo XIX, il denso cammino di vita di una donna eccezionale in un contesto storico segnato dallo sviluppo dinamico dell'industria, dalla nascita del movimento socialista e del capitalismo, nonché dalle conseguenze delle guerre dell'epoca. La drammatica realtà quotidiana dei più poveri è lo sfondo su cui risalta la personalità fuori dal comune di Maria Luisa, che riusciva a scorgere ogni persona bisognosa di aiuto. La vita spirituale dei personaggi è approfondita descrivendone i dilemmi interiori e le battaglie che devono sostenere per essere all'altezza dei compiti preparati loro da Dio. La storia dà un seguito alle vicende di Maria Luisa e di tre altre donne - Clara, Matilde e Francesca, che hanno contribuito alla nascita della Congregazione delle Suore di Santa Elisabetta. -
Vangelo di Luca. Commento concentrato. Esegesi tutta polpa
Scrivere un commento a un vangelo non è certo un’opera originale: ce ne sono di tutti i gusti, di tutte le taglie e di tutti i prezzi. Quelli davvero buoni spesso sono anche assai voluminosi. Ma chi ha il tempo di leggerli? Da qui l’idea di provare a concentrare l’ampiezza di vedute dei grandi commentari su Luca in un libro di proporzioni modeste che evitasse le discussioni degli specialisti ma offrisse i risultati a cui sono giunti. Cioè offrire la polpa e non la buccia o i semi delle discussioni. Queste pagine si propongono di accompagnare il lettore all’approfondimento del vangelo di Luca, avanzando delle questioni e suggerendo delle risposte. Un testo, infatti, ci apre le sue ricchezze solo se siamo in grado di fare delle buone domande e la Bibbia non fa eccezione. -
Via Crucis. Il cammino dell'uomo verso la luce
A vent'anni dalla celebrazione liturgica al Colosseo della «Passione di Cristo» di Mario Luzi (1999-2019), l'Associazione Centro Culturale Cassiodoro ripropone il testo poetico dello scrittore, illustrato dal maestro Alberto Schiavi. È un omaggio a questi due grandissimi artisti italiani e anche un invito a meditare e rivivere il martirio del Figlio di Dio, che prima di riconfermarsi nella gloria ha voluto scendere (per il nostro riscatto) nell'abisso del dolore sfidando e vincendo la morte. -
Rosella. La ragazza che volava con Gesù
Rosella Staltari muore nel 1974 a soli ventidue anni: un tempo brevissimo eppure capace di lasciare un'eredità enorme. La sua è una storia senza tempo. Ha vissuto nella pienezza della fede e dell'amore attraverso un'esistenza semplice e nascosta. La sua eccezionalità non si è manifestata in grandi opere o in successi straordinari, ma vivendo fedelmente e quotidianamente le esigenze del battesimo. Lei che ha trovato la felicità in Gesù, ci sprona a farci alcune domande: perché il messaggio evangelico non suscita più interesse? È vero che l'amore salva? Il Vangelo è diventato antiquato? Non è di moda? Come vivere nel nostro tempo i valori della fede cattolica? È possibile la santità per tutti? La semplicità, l'ordinarietà, l'essenzialità sono valori ancora proponibili? La lettura del testo ci aiuterà a trovare risposte a queste domande. Prefazione di Francesco Oliva. -
Non solo reato, anche peccato. Religioni e violenza sulle donne
Reato, certamente, ma anche peccato, «la violenza contro le donne è un’offesa a ogni persona che noi riconosciamo creata a immagine e somiglianza di Dio, un gesto contro Dio stesso»: su questa convinzione si fonda il documento contro la violenza sulle donne. Un appello alle chiese cristiane in Italia, ratificato a Roma il 9 marzo 2015. La violenza di genere, vi si dice con sofferta chiarezza, «pone un problema alla coscienza cristiana» e nessuno, singolo, comunità o istituzione, può oggi sottrarvisi. Il documento è punto di arrivo di anni di sollecitudine e di pratiche, e insieme appello a un ulteriore e rinvigorito impegno. In questa scia virtuosa nasce anche questo libro, che non nasconde la fiduciosa speranza di contribuire all'alleanza tra lo spirito del pluralismo religioso e la natura dialogica del femminismo. Il volume raccoglie i contributi di donne e uomini impegnati a vari livelli nell'universo del dialogo interreligioso (ebraismo, cristianesimo e islam), ma anche laici, persone sensibili all'afflizione politica, sociale, teologica e pastorale della violenza di genere. Prefazione di Cristina Simonelli. -
Maria insegna ai dottori del tempio. Il monastero di Sant'Anna a Foligno: storia e iconografia
A Foligno, nel cuore dell'Umbria, sorge il monastero di Sant'Anna, fondato sul finire del XIV secolo da Angelina di Montegiove e Paoluccio Trinci per un gruppo di Terziarie francescane che, invece della clausura, scelsero la via della testimonianza del Vangelo per le strade della città, accanto alle persone bisognose. Di queste mulieres religiosae non ci restano scritti, ma la loro spiritualità è impressa negli affreschi che commissionarono per il monastero. L'inconsueta immagine di Maria bambina che insegna ai dottori nel Tempio e quella del piccolo Gesù che viene circonciso da una donna — entrambe appartenenti al ciclo cinquecentesco del «chiostro verde» — sono il segno della tenacia con cui, nonostante le molte opposizioni che incontrarono, le Terziarie di Sant'Anna affermarono il proprio modo di essere discepole di Cristo. Questo libro, attraverso un percorso nella storia, negli spazi e nell'iconografia dell'edificio, conduce alla scoperta di una voce importante, ancora viva e attuale, dell'esperienza cristiana. Prefazione di Simona Segoloni Ruta. -
Un' esperienza di liberazione. Da un sogno condiviso nasce la fraternità
Carlo e Franca Travaglino hanno vissuto per quasi cinquant'anni (dal 1968) in Eritrea e in Etiopia con malati di lebbra, di Aids, di tubercolosi, impegnandosi in un processo di liberazione della dignità e dell'umanità di ciascuno. Il loro racconto ci aiuta a comprendere quali ricchezze possono scaturire da comunità che sappiano dare vita a esperienze autentiche di condivisione e fraternità. -
Incontri in salita
Il libro racconta gli ""incontri"""" dell'autore con persone senza fissa dimora, con le povertà del nostro tempo, con infanzie segnate dalla vita. Lo fa sia attraverso brevi sintesi e riflessioni, sia con la poesia, per descrivere e illuminare la ricchezza interiore di chi è in grado di fermare il tempo. Si tratta di condivisioni di brevi tratti di strada, dove ci si chiama per nome, ci si ascolta e chi non ha e fa fatica sa regalare doni d'affetto inaspettati e indimenticabili. Il libro si chiude con un capitolo sulla Speranza, quella che vive nel cuore di tanti volontari che operano nel sociale e non li abbandona mai, sono uomini e donne che qui ci parlano delle dinamiche delle relazioni di aiuto. La Speranza, che attraversa il libro fin dall'inizio, è intesa come richiesta, augurio, risposta, condivisione, affinché anche i sentieri più impervi possano divenire percorribili. I vari volti dell'emarginazione sociale e dell'infanzia ferita ci interrogano sulla nostra capacità di compartecipare alla costruzione di relazioni sociali migliori."" -
Se la cultura entra in carcere. Dalle riforme carloalbertine al polo universitario per studenti detenuti
La prigione è diventata forma dominante di pena soltanto nell'Ottocento e da allora molti si sono interrogati su quale sia l'utilità sociale di tenere rinchiusi degli individui a causa dei loro reati. In generale è dato per scontato che il carcere sia il principale, se non l'unico, strumento di lotta alla criminalità. Ma, considerati gli alti tassi di recidiva fatti registrare dalle persone condannate alla detenzione, cosa ne è del principio affermato dalla nostra Costituzione, secondo cui le pene «devono tendere alla rieducazione del condannato»? Un carcere socialmente utile dovrebbe forgiare degli individui meno inclini a violare le leggi. Sono queste alcune delle considerazioni, oltre ad assicurare anche il diritto allo studio, che hanno spinto i docenti delle Facoltà di Scienze politiche e di Giurisprudenza di Torino a istituire nel 1998 il Polo universitario per studenti detenuti. Il numero dei detenuti che hanno studiato al Polo in questi vent'anni, e quello di coloro che si sono laureati con ottimi risultati, la recidiva zero di coloro che qui hanno studiato e hanno scontato la pena, la possibilità di reinserimento sociale che hanno ottenuto attraverso il lavoro, confermano che un «altro carcere» è possibile. Il volume inserisce questa peculiare e interessante esperienza nel quadro della riflessione sul carcere come si è sviluppata, specie in Piemonte, dal Settecento ad oggi. -
Breviario dell'ecologista
Oggi si parla molto della bellezza della natura e dell'importanza di rispettarla e averne cura con saggezza, anche pensando alle generazioni che verranno. ""Il Breviario dell'ecologista"""" è testimonianza della profonda e sempre viva sensibilità della Chiesa alla bellezza del Creato e al tema della nostra responsabilità nei suoi confronti. Raccoglie testi di religiosi e laici, papi e monaci, poeti e naturalisti, scrittori antichi e contemporanei... È un'opera ecumenica, che include le preghiere dei cristiani occidentali e orientali, dei Padri della Chiesa e di autori contemporanei. Il Breviario è diviso in quattro sezioni: gli insegnamenti della Chiesa cattolica contemporanea sul tema della natura; alcune preghiere; alcuni testi da utilizzare all'interno della liturgia; un'ampia scelta di riflessioni sulla bellezza del Creato."" -
Omaggio a Francesco Gonin (1808-1889)
Francesco Gonin è probabilmente stato il più rilevante e significativo artista dell'800 in Piemonte. Nato a Torino da genitori valdesi, l'una ginevrina e l'altro di Luserna, entra giovanissimo, grazie alle sue evidenti doti di disegnatore e pittore, all'Accademia di Belle Arti. Diviene costumista e scenografo, frescante e decoratore d'ambienti, si dedica poi alla litografia. Grazie all'amicizia con Massimo d'Azeglio, di cui è ospite a Milano, conosce Alessandro Manzoni e altri protagonisti della scena letteraria del momento, come Tommaso Grossi, Giulio Carcano e Cesare Cantù. Ciò lo conduce all'opera forse più conosciuta: le xilografie eseguite per illustrare l'edizione del 1840 dei Promessi sposi, un'impresa complessa che occupa l'artista dal 1839 fino al 1842, inducendolo ad illustrare anche le Poesie scelte di Carlo Porta e Tommaso Grossi nell'edizione milanese del 1842. Apprezzatissimo da casa Savoia, compie un enorme lavoro per le residenze sabaude ed in particolare per il Palazzo Reale, è discreto testimone e cronista dei maggiori avvenimenti dinastici, ritraendo matrimoni di principi ereditari e morti di sovrani. Uno dei grandi meriti e pregi di questo Omaggio a Francesco Gonin risiede nella pubblicazione integrale delle sue Memorie manoscritte, che così divengono accessibili nella loro interezza a studenti, appassionati e curiosi delle vicende artistiche e storiche piemontesi ed italiane. È auspicabile che i lettori ne approfittino per andare a cercarvi l'enorme numero di edifici civili e di chiese decorate da Gonin nei decenni della sua lunghissima attività, per saperli riscoprire e guardarli con attenzione, ritrovandoli nella maglia delle vie cittadine a Torino; ma pure nelle mappe del territorio piemontese dove questo grande e colto artista ha lasciato tante tracce del suo passaggio e del suo gusto raffinato e gioioso. Presentazione di Carlo Giacone. Introduzione di Piergiorgio Dragone. -
Sant'Agostino. La Sacra Scrittura e l'esegesi ebraica
Per sant'Agostino lo studio della Sacra Scrittura è la forma più elevata del sapere cristiano e il punto di partenza per ogni itinerario di formazione umana. Ma se è vero che l'intelligenza della rivelazione biblica viene da lui espressa attraverso categorie filosofiche di matrice greca, le modalità che propone per leggere la Scrittura sono analoghe a quelle dei Maestri ebrei. Le categorie interpretative di entrambi si incontrano nell'esercizio dell'esegesi scritturistica. La novità di sant'Agostino sta però nel fatto che leggere la Scrittura non significa soltanto ricercarne i sensi nascosti: per lui, studiare la Parola di Dio è fare esperienza della sua Grazia. -
L' avventura delle figlie del Cottolengo in Africa
"Il racconto dell'arrivo delle prime Suore del Cottolengo in terra africana e della creazione delle prime missioni in Kenya (1903-1925): la descrizione vivida di un'esperienza di testimonianza del Vangelo in condizioni spesso estreme, pagando prezzi umanamente assai salati, servendo con dedizione i più poveri tra i poveri. E poi, dopo quasi cinquant'anni, il ritorno (1972) e l'arrivo anche in Tanzania ed Etiopia: condizioni diverse, ma uguale l'entusiasmo di comunicare il messaggio di salvezza attraverso il servizio, nello spirito del fondatore, san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Il libro offre così anche un affresco di come sia cambiata la presenza missionaria e di quanto sia cresciuta l'attenzione verso il Sud del mondo. La vita delle nostre sorelle in terra africana è esperienza viva, incisiva nei diversi contesti culturali e storici; è invito per noi oggi a continuare, con rinnovato entusiasmo, slancio e vigore, la testimonianza della carità e della Provvidenza, centro dell'azione missionaria del carisma cottolenghino."""" (Dalla Prefazione di Madre Elda Pezzuto)" -
Accogliere sempre. Tommaso Reggio nella commemorazione di padre Giovanni Semeria
"La figura di Tommaso Reggio (1818-1901), vescovo di Ventimiglia e arcivescovo di Genova, fondatore delle Suore di Santa Marta, presentata in sintesi nel suo carisma e nel suo impegno e dal testo della commemorazione tenuta dal barnabita padre Giovanni Semeria pochi giorni dopo la sua morte. Chi non conosce Tommaso Reggio è «quasi costretto» ad apprezzare un Vescovo così poliedrico, così amabile, così precursore dei tempi. In Tommaso Reggio, come ci ricorda padre Giovanni Semeria, c'è qualcosa che sorpassa la concretezza delle opere, c'è un fascino spirituale che emana dalla sua «autentica letizia di servire il suo Dio, di trovarsi col suo popolo e della squisita bontà che gli fa considerare come un dovere il darsi tutto a tutti per guadagnare molti a Gesù Cristo».""""(Madre Carla Maria Roggero)" -
Perle della imitazione di Cristo
Le Perle della Imitazione di Cristo raccolgono un gran numero di brevi e folgoranti frasi da un libro base della spiritualità, inanellate da un filo: la conoscenza interiore. -
Da donna a donna. Lettere a Maria di Nazareth
Lettere aperte a Maria, a partire dai passaggi della sua vita narrati nel Vangelo, scritte da una donna che è moglie, madre, insegnante. Il tentativo di andare al di là dei trattati di mariologia o delle vertigini mistiche, per aprire il cuore a vivere con maggior consapevolezza la propria quotidianità pensando allo stile di Maria. -
Il cardinale Giovanni Canestri. Testimonianze di una vita
Un profilo del cardinale Giovanni Canestri (1918-2015) delineato attraverso le tappe della sua vita di sacerdote e di vescovo (a Tortona, a Cagliari e quindi a Genova), creato cardinale da san Giovanni Paolo II nel 1988. Una ricca collezione di testimonianze di chi lo ha conosciuto e ne ha apprezzato le grandi e preziose doti umane e spirituali. -
Giovani, ribellatevi al male! No al silenzio dell'omertà
Parole che puntano al cuore, alla sensibilità e alla dignità dei destinatari con grande, immediata efficacia, come quelle rivolte da Benedetto XVI ai giovani siciliani: «Siate alberi che affondano le loro radici nel ""fiume"""" del bene! Non abbiate paura di contrastare il male! Insieme, sarete come una foresta che cresce, forse silenziosa, ma capace di dare frutto, di portare vita e di rinnovare in modo profondo la vostra terra!» (Palermo, 3 ottobre 2010). Un invito a vedere il mondo e i rapporti interpersonali con gli occhi di Dio: «L'amore tutto cambia, tutto trasforma, tutto illumina, tutto converte, tutto risolve, tutto sblocca, tutto perdona e tutto dona». Anche in una terra - la Sicilia - che ha visto per troppi decenni uccidere senza pietà i suoi figli migliori e spesso esaltare quelli più «impresentabili», possono trovare (anzi, devono trovare) spazio la speranza, la giustizia, l'onestà, la verità, l'amore per tutto ciò che è bello e buono. Prefazione di Fabio Maiorana. Introduzione di Giuseppe Livatino."" -
Luce viva. I luoghi dell'irruzione
"Nel paesaggio battuto dall'acqua non c'è più niente, nessuno. Solo il silenzio e una luce viva, ferma, totale che non genera ombre; luce increata dove il destino non è più un fatto personale e neppure, forse, umano."""""