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Per una scuola amica. Curricoli speciali per potenziare la mente
Nelle conclusioni del libro si racconta di un re, di uno dei tanti re delle favole che ci avvicinano, con il semplice sorridere, alla saggezza della vita. Un re che voleva essere giusto con tutti i suoi sudditi, essendo uguale con tutti ma fallendo ad ogni suo buon tentativo. Un re al quale risponde Sberleffo, il suo saggio buffone di corte, di fronte all'ultima delusione: ""Ma insomma!"""" gridò stizzito il re """"come farò a trattare tutti allo stesso modo?"""" """"Maestà"""" disse Sberleffo """"per trattare tutti allo stesso modo bisogna prima di tutto riconoscere che ciascuno è diverso dagli altri"""". """"La giustizia non è dare a tutti la stessa cosa, ma dare a ciascuno il suo"""". La ricchezza del tessuto di cui è fatto questo bel libro sta proprio nel far vedere la maestosità della montagna e far comprendere come sia possibile, imparando a cercare, scoprire il sentiero che permette di risalirla: ciascun sentiero un progetto, ciascun progetto una meta. E tanti progetti tutti ancorati alla medesima certezza, quella per cui è solo attraverso una speciale relazione mediativa che un bambino speciale, come lo sono tutti i bambini, può essere messo in grado di sviluppare al meglio le sue capacità."" -
Storia delle religioni e archeologia. Discipline a confronto
Nel presente volume sono raccolti gli atti del Convegno ""Storia delle religioni e archeologia. Discipline a confronto""""."" -
Rosso tango
I racconti che compongono ""Rosso tango"""" esercitano sul lettore una suggestiva malìa, la stessa che cattura immaginazione e ispirazione nell'osservare le movenze sinuose, eleganti e passionali dell'omonimo ballo, ancestralmente nutrito da una malinconia di fondo a cui si reagisce con una vitalità carnale e dolente che afferma l'esistere. M.L. Di Blasi nella sua narrazione di personaggi che cercano la relazione con l'altro da sé e la propria identità, affonda lo sguardo negli occhi e nell'animo dei suoi protagonisti, mettendone a nudo corporeità, desideri, esigenze intime, velate da istintivo pudore e poi vigorosamente espresse con l'obiettivo di guadagnare libertà, pensiero agile e profondo, capacità di mettersi in gioco con passione e determinazione. Il tango è una danza seduttiva, un incontro che può apparire uno scontro con l'altro, verso il quale si sviluppa una consapevole intimità, vissuta in un alternarsi di figure che ora si allacciano in un corpo a corpo appassionato, per poi separarsi per il forte timore di una relazione che possa infliggere inevitabili allontanamenti, e poi ancora ricercarsi fatalmente: è il gioco della vita."" -
Donne e dee. Figure dell'eterno femminino
Il lettore che entri nel mondo di ""Donne e dee"""" si troverà di fronte molti possibili percorsi. Questo è un libro sulle donne, sulla relazione tra uomo e donna, sulla passione amorosa, sulla psicopatologia della vita amorosa. Questo è un libro sul mito. Se la via d'ingresso da cui muove l'autore è quel vertice clinico che gli è proprio e che possiamo iscrivere all'ambito della fenomenologia... si deve anche riconoscere che l'orizzonte che si apre non è riservato solo agli specialisti. La galleria di ritratti della femminilità rappresentata può essere utile e utilizzata dai clinici nella individuazione di strutture relazionali tipiche. Si tratta di una clinica che si occupa dell'uomo impegnato nella ricerca di senso e proprio per questo parla a chiunque sia interessato al senso della vita. Tuttavia, proprio per questo, il libro prende posizione ferma contro una minaccia che grava in modo preoccupante sulla clinica psicopatologica. È particolarmente confortante incontrare una clinica che non categorizza ma accompagna la ricerca del senso. Le figure delle dee che l'autore ci fa incontrare non sono stilemi rigidi ma costellazioni ricche e complesse che sollecitano la ricerca."" -
Interrogarsi sul sogno
Analista e paziente nelle dinamiche transfert-controtransfert vivono un'esperienza comune, tessono la filigrana della loro segreta e speciale relazione, creando ponti e legami tra aspetti del sé e oggetti interni, in qualche modo propri e dell'altro. Riporto il sogno di un paziente cinquantenne che è in fine analisi e che ha presentato il problema di una separazione traumatica dalla sua compagna, esperienza, a mio avviso, a volte peggiore della elaborazione di un lutto. P. ""Questa notte ho fatto il seguente sogno:seduto comodamente su un divano conversavo con una signora, sentendomi con lei in sintonia, con una signora che, sì, poteva somigliare a lei... si diceva che avremmo conversato sur René Clair (il regista cinematografico)"""". """"SurRe-néClair"""" a proposito di """"sur"""" (con l'accento ri-nato chiaro, luminoso, circonflesso sulla u sicuro, certo). A: """"...forse lei sta dicendo qui a me e quindi a se stesso, con questo sogno, che ci sono aspetti di sé che lei sente sicuramente come nati o rinati, chiaramente o luminosamente neo-nati e che pensa che tutto ciò ha a che fare con la sua analisi...""""."" -
Così è se vi ap-pare. Facebook e i social network
Che facebook sia diventato un fenomeno è innegabile ed è sotto gli occhi di tutti. Ma, accanto al social network più diffuso a livello mondiale, se ne possono osservare altrettanti utili e allo stesso tempo ""sconosciuti"""". Conosco questi strumenti e li utilizzo per quelli che sono o rischio di essere utilizzato da loro? Che effetto hanno i social network sulle relazioni?Come posso utilizzare i vantaggi dei social network e proteggermi dalle insidie?Quanto di vero c'è in quello che si sente dai mass-media? Il testo cerca di rispondere a queste ed altre domande e offre suggerimenti per orientarsi nel mondo delle nuove tecnologie. Una delle finalità principali è quella di aumentare la consapevolezza di chi le utilizza ma anche facilitarne la comprensione a chi usa poco questi strumenti. Evitiamo i pregiudizi e le etichette, vediamo come ognuno possa, attraverso l'educazione, la conoscenza e la consapevolezza di sé, imparare a gestire adeguatamente l'innovazione, senza essere sopraffatto da paure che non lasciano il tempo per assaporare il positivo delle nuove tecnologie. Obiettivo finale è stimolare delle riflessioni creative e costruttive sull'uso di questi nuovi strumenti."" -
La fata fatua e lo psichiatra
Il mondo poetico di Claudio Roncarati prende avvio dal suo vissuto autobiografico di psichiatra e psicoterapeuta. Roberto Pani lo definisce come ""un testo post moderno (...) eclettico, ironico, fa ricorso al collage partendo dall'assunto che la complessità del reale non può essere descritta da un unico discorso conoscitivo"""". In """"La fata fatua e lo psichiatra"""" l'autore ripropone questa stessa tematica e prosegue il suo discorso poetico, differenziato in nuove sezioni: alle prime due, """"Psichiatria poetica"""" e """"Poesia applicata"""", ne aggiunge altre quattro, """"Rimando in Romagna"""", """"Citazioni"""", """"Carpe diem"""" e """"Marcondirodirondello"""". I titoli rimandano alle intenzioni ludiche del poeta, il cui libro, giocato su un tono di stravagante leggerezza, sembra volerci diversamente interrogare sottoponendoci a una scommessa: si possono dire verità sgradevoli o addirittura dolorose attraverso un linguaggio che si sottrae alla pensosa serietà dei """"poeti laureati""""? Si può usare la leggerezza di accento per disinnescare i campi minati della poesia """"seria""""? La scomessa sembra vinta."" -
Studi Lacaniani
Venerato o vituperato, esaltato o denigrato, Lacan rappresenta una figura a tutto tondo, che spicca imponente sullo scorcio del secolo appena tramontato. Che piaccia o no, con Lacan bisogna fare i conti: la cultura, la politica, il sociale e, ovviamente, la psichiatria e la psicoanalisi. Il suo insegnamento, ancora in buona parte inedito, è scrutato con diffidenza e compulsato con curiosità. In ogni caso fa discutere: illumina o divide, appassiona o scandalizza, entusiasma o provoca. Gli si rimprovera lo stile oscuro, iniziatico, criptico ed involuto. E tuttavia, grazie alla limpida lettura condotta da J.-A. Miller il testo di Lacan si rivela sorretto da una rigorosa impalcatura logica, da cui discende una clinica incisiva, duttile e raffinata, sorprendentemente al passo con i nostri tempi se non addirittura in anticipo. Oggi Lacan appare come una pietra miliare di inestimabile valore. Non solo per il destino della psicoanalisi, ma anche per il pensiero, la politica e la società. Nel suo insegnamento, che si richiama esplicitamente al programma dei Lumi, possono essere smascherate le lusinghe di un mito moderno assai pernicioso, le lacerazioni insanabili dell'esperienza umana. -
Come diventare malati di mente
"Supplico il lettore, sia che si tratti di uno delle decine di migliaia di psicologi iscritti all'Albo della Repubblica Italiana che di uno delle decine di migliaia di studenti di psicologia che frequentano posti ameni come la Torretta a Firenze, l'ex birreria a via dei Sardi a Roma, ecc., oppure che si tratti delle centinaia di migliaia di pazienti (qualcuno preferisce il termine clienti, ma si sa quali ambiguità questa alternativa suggerisce) passati, attuali o futuri: ebbene li invito a leggere tutto il libro e - tra una smorfia di disapprovazione o un sorriso di compiacimento - segnarsi i temi che più lo indignano o lo confortano. Ne verrà sicuramente fuori una lista di perplessità su come, a questo punto della propria carriera professionale o del proprio disagio psichico, ci rapportiamo con la scienziato la presunta scienza che applichiamo agli altri o subiamo noi stessi."""" (dalla postfazione di Luciano Mecacci)" -
Il condottiero. Il terapeuta ideale nelle cure a base
In psicoterapia per esposizione s'intende l.""avvicinare il paziente a ciò che lo spaventa"""" e che, per tale motivo, tende ad evitare. Gradatamente o no, in immaginazione o in vivo, farlo per molte volte e lunghi periodi permetterà al paziente di agire su riflessi condizionati ed incondizionati, ristrutturando distorte convinzioni; questo è quello che ogni specialista impara su questa """"tecnica"""". Esisterebbe, a parer dell'autore, un ulteriore aspetto dell'esposizione che ogni terapeuta dovrebbe imparare, è una cosa fondamentale, purtroppo poco o per nulla considerata: come convincere il paziente ad esporsi! Per affrontare quello che temono, infatti, i pazienti non si lasciano convincere da un uomo qualunque: essi hanno bisogno di una persona speciale, capace di alimentare in loro coraggio, di accompagnarli ad affrontare una """"dura guerra"""" fatta, spesso, di molte e dolorose """"battaglie"""". Paragonando la cura mediante l'esposizione ad una """"guerra"""", questo libro vuole descrivere quali caratteristiche dovrebbe avere ogni psicoterapeuta che, come un valido condottiero, accompagna i suoi soldati nelle diverse battaglie rendendoli capaci di resistere e combattere fino alla fine."" -
Psicologia del lavoro atipico
"Il lavoro non è una merce"""". È con questa citazione, tratta dalla Dichiarazione di Filadelfia del 1944, che inizia il libro di Callea. Il libro è ispirato dalla convinzione che si debba riconoscere la complessità della materia lavoro, ossia dalla consapevolezza che i lati più nascosti dell'attività lavorativa influiscono per concatenazioni causali, non solo sul rendimento del lavoratore stesso, ma anche sul """"rendimento"""" della civiltà dell'intero corpo sociale. Il libro inizia con una riflessione epistemologica sui paradigmi della psicologia. Callea sostiene la necessità di una trasformazione del modo di studiare i fenomeni e nella mentalità scientifica con la quale, fino ad ora, si è studiato il lavoro. Da ciò, la scelta di trattare molte delle categorie basilari della psicologia del lavoro classica, sulle quali, forse, qualcuno pensava non ci fosse più molto da capire. È necessario un allargamento delle prospettive, ossia uscire dalla settorialità dei nostri ambiti, riconsiderare i fenomeni attuali nella prospettiva storica e molto altro che richiede un atteggiamento di disponibilità alla ricerca più esteso e profondo di quanto fosse necessario nello stabile mondo del passato." -
Il tempo sospeso
"Uno, due, tre e quattro. Per Paperino sono circa quattro in genere i passi che fa nel vuoto dopo essere uscito distrattamente dalla finestra dell'ultimo piano prima di avvedersi che ha sbagliato uscita e volgendo lo sguardo in basso, terrorizzarsi e iniziare a precipitare. Will Coyote se ne accorge invece dopo una infruttuosa frenata a piedi uniti che lo ha fatto fermare molti metri oltre il bordo del precipizio, da dove inizierà la vorticosa discesa verso il fondo roccioso del Gran Canion, in cui stamperà indelebile la sua impronta tra le risate soddisfatte dell'imprendibile struzzo Bip Bip"""". Se non avessero guardato in basso non sarebbero caduti. Le storie che si incastrano l'una dentro l'altra come infinite scatole cinesi ripropongono continuamente il rapporto ambiguo e bidirezionale tra realtà e consapevolezza. I fatti acquistano significato e spessore di esperienza solo quando sono rappresentati nella mente. È nel diventare pensiero che producono i loro effetti. Se non so che la guerra è finita mi nascondo e combatto nelle foreste nipponiche anche 10 anni dopo Hiroshima. Questo volume è una riflessione su quel tempo di mezzo in cui già tutto è accaduto e nulla è ancora successo." -
Sistemiamoci. Appunti e spunti umoristici di terapia familiare
Il libro è diviso in due parti. Nella prima viene presentata una breve storia della terapia familiare. Essa cerca di evidenziare, in modo sintetico, quali sono stati i principali fattori socio-culturali e quelli tecnico-scientifici che hanno portato alla nascita e all'evoluzione di questo importante strumento terapeutico. La seconda parte consiste in una raccolta di vignette, realizzate in un arco di tempo dal 2004 al 2010, che hanno come tema conduttore la terapia familiare. Esse sono state raggruppate in vari capitoli al fine di rendere maggiormente evidente il contesto teorico-esperienziale a cui fanno riferimento. Dove sta andando la famiglia? Dove la terapia familiare? Come oggi il padre gioca il suo ruolo? In cosa consiste la coterapia? E la terapia trigenerazionale? Cos'è la terapia individuale sistemica? E quella di coppia? Queste le principali domande che l'autore si pone e a cui cerca di dare, a suo modo, un qualche tipo di risposta. -
Borderline. Psicoterapia e psicofarmacologia
Il concetto di stato limite o borderline ha acquistato spazio maggiore nelle ricerche di psicopatologia, sia per quanto riguarda il campo biologico, che psicoanalitico e familiare. Da una tale pluralità di approccio è scaturito un approfondimento di molti aspetti nosografici ed etiopatologici, sottolineando il limite tra normale e patologico riguardo alle vicissitudini della vita mentale. Le numerose riflessioni cliniche riguardo allo strutturarsi di questa patologia, soprattutto i trattamenti terapeutici con famiglie e figli adolescenti e bambini, hanno posto numerosi quesiti circa l'influenza della patologia grave del legame originato nella relazione d'oggetto. -
Ragazzi in trasformazione. Psicologia e psicopatologia dell'adolescente
Genitori ed insegnanti sono in prima linea nella quotidiana lotta contro i pericoli derivanti dallo smarrimento cui sono esposti gli adolescenti che si confrontano con i problemi tipici di una fase maturativa cruciale per il loro sviluppo. L'acquisizione di un'identità stabile e soddisfacente è uno degli obiettivi più importanti dell'elaborazione di strategie di affrontamento e di superamento degli stress connessi con le modificazioni cui va incontro l'organismo sotto il profilo corporeo, psicologico e relazionale. Lo scopo del libro è riuscire ad indirizzare genitori, insegnanti e ragazzi verso una precoce identificazione delle problematiche giovanili. Il testo è arricchito da riquadri o box che espongono in modo più approfondito alcuni argomenti trattati in un'ottica di divulgazione scientifica. La prima parte dedicata alla ""psicologia"""" dell'adolescenza; la seconda descrive i più frequenti quadri """"psicopatologici"""". Ciò ha uno scopo didattico poiché nell'adolescenza i limiti tra normalità e patologia sono pericolosamente sfumati, rendendo difficile anche allo specialista formulare una diagnosi corretta e decidere se trattare o meno certi comportamenti adolescenziali."" -
Racconti di strada
Un viaggio nella profondità dell'essere, per comprendere il senso della vita che, a volte, è semplice se siamo disposti a viverla ed accettarla così com'è. Frammenti di esistenza che raccontano con tratti di forte originalità, d'ispirazione poetica e di vigorosa passionalità, le ragioni di un cuore che spingono al soddisfacimento di un unico desiderio: ricercare la propria identità, nel colloquio con se stessa, libera da tutto, libera da tutti. La vita è una strada con salite, discese, curve, incroci, rotatorie, lavori in corso, automobili, autobus, motocicli, gente che aspetta l'autobus, gente che aspetta e basta, gente che aspetta e non sa di aspettare, ma l'obiettivo è raggiungere il capolinea: la felicità. -
Pietre pillaccherose postume
"Su psiche e poesia. Sulla nascita di una nuova collana di versi. Sul mescolarsi di linguaggi, tra prosa, fotografia, musica, poesia, filosofia, storia. Sul futuro che è fatto sempre più di mescolanze e sempre meno di isolamenti culturali. La poesia di Piero si muove tra psiche e anima, iniziando dalla lettera """"P"""" un viaggio, in cui ci si invita a non cercargli l'anima tra le righe, pur sapendo che noi, dispettose creature, da quel momento non faremo altro che cercare tra le righe quel suo """"plusvalore"""", """"Intimo Valore Aggiunto"""". Questa poesia, superati i varchi del tempo e del momento in cui è stata scritta, ricompattatasi in questa raccolta, ci indica a volte la strada (""""ma il suo dito è senza mano""""), senza mai presumere il tutto. Si mette a disposizione e ci mette a disposizione un sempre nuovo strumento, che non sapevamo più di possedere. Sfacciata, impertinente, monella, ironica, non si vergogna di usare quelle parole che il linguaggio corrente ha banalizzato o cassato dall'abbecedario della quotidianità. Piero mette in rima le sue favole. Poi, chiuso il quaderno poetico, le chiama """"pietre pillaccherose postume"""". Inizia così questo viaggio."""" (G. Spinillo)" -
Poesia carnale
Pausa di un congresso in Calabria, nell'hotel sulla spiaggia, incontro distesa sulla sabbia una donna dalle lentiggini sul viso, dagli occhi verde sottobosco e capelli neri. Mi parla della fatica di una donna di ricominciare a vivere da se stessa, il suo volto fermo le sue dita posate. Immersi, con altri partecipanti al congresso, ascoltando la lenta melodia delle onde e della risacca abbiamo fatto amicizia. Poi un inverno, un'estate, un inverno. L'ho rincontrata per caso. Mi ha raccontato come si svolgeva la sua vita e mi ha letto una poesia di tormento ed estasi. Poi la sua poesia per il mio amico Gigi. Così è nata l'idea di questo libro. -
Esperienze di counseling. Individuale, aziendale, genitoriale, sportivo
Il libro, dalla scrittura agevole, differenziata per stile degli autori, ci porta a conoscere delle esperienze-ricerche-progetti di counseling, questa attività intellettuale-antropologica-olistica che descrive il mondo dal lato del possibile, delle potenzialità da sviluppare. Una cultura che, attraversando varie discipline, può cogliere empaticamente l'essenza delle persone e delle loro vicissitudini. Si narrano 5 contesti e si propone un approccio metodologico che, pur non essendo sempre ""vincente"""" coglie il momento attuale, in cui incertezza, complessità e desiderio di benessere si intrecciano formando figure in parte note e in parte sconosciute. Consiste in un saggio teorico-esperienziale di una counselor supervisore, e di 3 scritti di allievi, la loro tesi di conclusione per la competenza di counselor. La prefazione fornisce un breve ed efficace sfondo storico e sociale."" -
Psicoterapie e neuroscienze
I progressi delle neuroscienze hanno reso possibile una serie di correlazioni e formulazioni di ipotesi che contribuiscono a nuove modalità di comprensione di rilevanti fenomeni nel campo della salute mentale e in quello delle psicoterapia. Alcune aree concettuali, sono state particolarmente interessate: la definizione di mente come risultato dell'attività neuronale, la plasticità neuronale, l'impatto dell'ambiente sulla espressione genetica e la relazione ambiente-cervello, gli effetti della relazione psicoterapeutica sul cervello, sulle esperienze precoci e formazione dei vari tipi di memoria. Le neuroscienze stanno fornendo informazioni molto utili per comprendere i processi attivati dalle relazioni psicoterapeutiche su basi neurobiologiche fornendoci preziose informazioni sui processi relazione-apprendimento. Lo studio del comportamento umano, del mondo interno, delle emozioni, del cervello non può che essere radicato nello studio dell'ecologia interpersonale. Ovvero di come la co-costruzione di ogni individuo avvenga attraverso le relazioni complesse dei sistemi e sottosistemi che interagiscono e si influenzano reciprocamente sia a livello psichico, che sociale, biologico.