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Sarmada
Attraverso la storia di tre personaggi femminili, Hila, Farida e Buthayna, il giovane scrittore siriano Fadi 'Azzam, descrive eventi e riti quotidiani di Sarmada, cittadina del sud della Siria il cui nome rimanda al concetto di ""eternità"""". Tutto il romanzo è pervaso dai temi della sessualità e della seduzione: sessualità vissuta come una colpa da Hila e scontata con una morte atroce; vissuta come seduzione da Farida e da Buthayna, pagata con l'ostracismo sociale. Se la vicenda di Hila è raccontata nella prospettiva scettica di un narratore positivista, la trama si scioglie, diviene surreale e bizzarra, con le storie di Farida e di Buthayna, ricordando per certi versi Marquez e Borges, in una sorta di realismo magico. """"Sarmada"""" è stato più volte indicato come """"il romanzo della Primavera siriana"""": tuttavia non tratta temi esplicitamente politici, offrendo invece un affresco dettagliato dei meccanismi di tutta una cultura, dei suoi legami con la terra, la religione, la tradizione."" -
E giustizia infine fu fatta. Sette giudici uccisi in sette giorni
In una città di sole e mare, in sette giorni avvengono sette omicidi di magistrati, una strage senza precedenti. I sospetti ricadono su molti, ma non si riesce a trovare il colpevole. Il professor Petix, protagonista del libro, in quei giorni ricoverato in ospedale a combattere contro la malattia, sentendosi vittima di ingiustizie, non riesce a commuoversi per i morti a causa delle sentenze assurde emesse nei suoi confronti. La narrazione, a metà fra il saggio filosofico alla ricerca del senso ultimo dell'esistenza e il romanzo autobiografico, prosegue e si dipana amalgamando due storie, quella della strage, appunto, e quella personale del protagonista. Entrambe tendono nella stessa direzione e hanno un unico obiettivo: la ricerca della verità e soprattutto della giustizia. Il libro si conclude in un profondo e sagace colloquio tra il prof. Petix e il cappellano, in cui vengono posti alla luce dell'evidenza i temi più inquietanti della vita. Il cappellano, di fronte agli argomenti del prof. Petix, incentrati sul diritto naturale, capirà, nel vacillare della propria fede, che... -
Non molto lontano dal centro
I primi anni Settanta, periodo durante il quale si metabolizzano, lentamente e non senza traumi, i grandi stravolgimenti delle stagioni appena trascorse. Tradizione e modernità convivono e, a volte, confliggono. Il passato è ancora ben radicato nella vita quotidiana e condiziona certamente l'opinione di molti. Alcuni, fuori dal coro, sono additati come indesiderati. Altri, come pericolosi. Diverse storie si intrecciano e un ragazzo cresce sullo sfondo di questo fermento. È lui che osserva, partecipandovi, la vita di un condominio della prima periferia di una città del Nord. Non molto lontano dal centro, appunto. In una dimensione urbana modesta che non ha ancora l'audacia di definirsi metropolitana. Lo fa dalla finestra della sua camera, dalla strada, dalle scale. Si incanta e si interroga. Attende e scopre. -
Genesi di un delirio
Fra Italia, Jugoslavia e Pakistan, l'uno sulle tracce di un killer seriale e l'altra indagando su due macachi assassini geneticamente modificati, un ispettore di Polizia di Ivrea e un'insegnante di danza di origine francese, incrociano i loro destini. Tutto nasce dall'ambizioso e delirante progetto di un illustre neurochirurgo, che si pone l'obiettivo di duplicare uno specifico gruppo di cellule nervose impiantandole nel cervello di due scimmie. La nemesi è compiuta. Il rischio non calcolato sta nell'origine biologica delle cellule cerebrali utilizzate per l'innesto. La natura si rivolterà contro l'uomo e per due lunghi mesi il terrore sconvolgerà la tranquilla cittadina di Ivrea. Sullo sfondo, un intreccio di spionaggio collegato alla produzione autoctona di sostanze altamente tossiche, che coinvolge Italia e Pakistan e che risulterà direttamente correlato alle indagini dell'ispettore. Saranno sufficienti la perspicacia e l'affiatamento tra i due protagonisti a risolvere il duplice caso? -
L' ultimo segreto di Nietzsche (Il ritorno del filosofo a Torino)
Nell'Augusta Taurinorum, fra passato e presente, alieni e filosofi, dèmoni e prostitute, il padre della moderna filosofia, Friedrich Willem Nietzsche. Il filosofo, ormai sulla via di un'eterna pazzia, dopo aver partecipato a una seduta spiritica, s'imbatte in Absu Imaily Swandy. A una prima occhiata l'uomo, che dice di provenire da un altro mondo, sembra innocuo, niente più che uno svitato. Nietzsche lo ignora e lo dimentica. Non può immaginare che Absu lo ha voluto incontrare per rubargli l'anima e portarla a spasso con sé lungo tutto il XX secolo e oltre. Intanto, e forse in dipendenza da ciò, ai giorni nostri, un giovane filosofo concentrato sul razionalismo, e che par essere la reincarnazione di Nietzsche, vede accanto a sé il suo doppio, un simulacro che gli parla e lo istruisce. Un giorno anche lui incontra Absu e come Nietzsche gli tributa poca o nulla importanza. Tuttavia dovrà ricredersi, perché Absu pare abbia un piano per rubare la Sacra Sindone, poiché dice che gli appartiene. Il tragico epilogo della vicenda si avrà in cima alla Mole Antonelliana, dove verrà messo a nudo l'ultimo segreto di Nietzsche. Un segreto tanto terribile che se rivelato all'umanità... -
Io sto bene
L'anonimo protagonista di ""Io sto bene"""" è iscritto all'università, ha buoni amici, gira e vede gente. Vivacchia sulla faccia scura della finta Roma bene che non finisce mai sui giornali. La sua vita quotidiana assomiglia a una barzelletta sporca: superficiale, spensierata, libertina. Le sue poche soddisfazioni gli derivano dall'amore per il cinema e per uno dei suoi esponenti di punta: Sergio Bauer, fantomatico intellettuale prestato al soft-core, finito inghiottito nella fitta rete dei misteri d'Italia, nonché soggetto unico della tesi che gli consentirà di ottenere l'agognata laurea. Ed è proprio addentrandosi nella figura criptica e nella vita fumosa dell'autore maledetto che il percorso del nostro protagonista andrà sempre più complicandosi, fino a una catartica gita in provincia, dove, tra bizzarri incontri con un adescatore di ninfetti e orge di droga e alcol, riuscirà, forse, a mettere ordine nel caos della propria esistenza."" -
Gabbiani ipotetici
"Ed ecco che Francesca Del Moro torna con 'Gabbiani ipotetici', un titolo che riprende il testo di 'Qualcuno era comunista' di Giorgio Gaber. Per Gaber, il gabbiano è quell'anelito che l'uomo porta dentro di sé, il sogno di qualcosa verso cui tendere mentre si va avanti nella vita quotidiana, spesso ripetitiva, opprimente, a volte umiliante e spersonalizzante. E questo anticipa la vera novità di questa raccolta, più introspettiva e pregna di un esistenzialismo che parte dal personale per arrivare all'universale. In modo sorprendente, Francesca prende con decisione il faro e lo punta verso se stessa. Una luce tanto potente da trapassarla e da mostrare la composizione interna del suo corpo: carne, sangue, ossa, organi. E anima. Esposti con la consueta sincerità, pungente e spietata. Lei non si è mai curata di scrivere per appagare i perbenisti, di mostrarsi politicamente corretta."""" (Dalla prefazione di Adriana M. Soldini)" -
Il segreto del ponte (Il mistero dei giganti dormienti)
Alex, ricercatore universitario ed esperto di arte, innamorato di Lorena, figlia del professor Lovisi - detentore del ""segreto""""- si ritrova suo malgrado coinvolto in una vicenda surreale che ha come sfondo quella Roma incantevole che, per una serie di strane circostanze, diventa scenario apocalittico di distruzione e dolore. Dalla Roma barocca ai giorni nostri, tra personaggi storici - da Papa Clemente IX al Bernini e ai suoi mastri di bottega - viene portato alla luce il """"mistero dei giganti dormienti"""""" -
Un set A/9 con tie-break
"Sono entrato in questo Circolo di tennis, o in queste Storie di ordinaria circolarità, come qualcuno le ha definite, per assistere ad un match di 9 games-racconti con un tie-break finale. Si tratta di vicende animate da personaggi, tra il reale ed il grottesco, che si aggirano in situazioni quasi immaginarie, ma paradossalmente concrete. Ho conosciuto Fernando e Luisa, marito dongiovanni uno, moglie astuta ed intelligente l'altra. Mi sono imbattuto nel ricco Marcantonio ed ho seguito nello spogliatoio la sua evoluzione fisica e sentimentale. Sempre nello spogliatoio, ho sentito raccontare della strana e sregolata vita del conte Lucifero Mac Horn Del Cervo. Inoltre, ho fatto compagnia ad uno sconosciuto in una stanza d'ospedale mentre si perde nel ricordo prima, e nella visita poi, di """"Lei, la Donna"""", e così via... in un crescendo di soggetti tanto fantastici ed inquietanti compresi coccodrilli e personaggi dei fumetti - da non poter essere che straordinariamente... reali! Il tutto, senza eccezione, narrato lungo il sottile filo dell'ironia e del richiamo inevitabile al gioco del tennis."""" (dall'Introduzione di Nicola Pietrangeli)" -
Gehenna
Gehenna è il nome dell'Inferno, la vecchia distilleria Kuntz è una Gehenna. Ci vivono relitti umani, quelli che nessuno vede e se li incrocia li scansa. Ci vive Viktor, che ha disceso fino in fondo l'abisso, ha lambito la follia, circumnavigato quel che restava di sé, senza trovare risposte alla frattura che lo ha condotto in quell'inferno di terza mano. Anche Vanessa, una quindicenne rapita e violentata, vive nella distilleria Kuntz insieme a Viktor, che l'ha salvata dalla strada. Gehenna è una storia di fallimenti, una presa d'atto dell'imponderabilità, e spesso dell'insensatezza, dell'esistenza; ma è anche la dimostrazione che la ""volontà"""" - per dirla con Schopenhauer - si impone sopra le macerie di esistenze """"inutili"""". Nell'inferno della distilleria Kuntz sbocciano storie, relazioni, amori storti, di seconda mano, quanto basta per illudersi di esistere."" -
Trenta non più trenta
"I quattro racconti da cui è composto il libro spaziano dalle disavventure lavorative in epoca di crisi alla difficoltà per la nostra società di comunicare di persona, difficoltà che ci porta spesso a rifugiarci nella tecnologia con la speranza di trovare un po' di calore umano. E cosa dire del mondo trendy delle grandi città cui è difficile stare dietro? E poi, dulcis in fundo, il sogno di ognuna di noi: il matrimonio... sogno o incubo?! Il tutto, con la speranza di strappare qualche sorriso partendo dalle nostre frenesie e dai nostri problemi, perché un sorriso non costa nulla e oggi è l'unico bene veramente prezioso che ci possiamo permettere.""""" -
Metalmeccanicomio
Dentro una bolla di tempo sospeso, dopo che anche l'ultimo dei ribelli è stato catturato, si dipana il racconto dell'operaio metalmeccanico Robespiero, protagonista di una rivoluzione fallita e di dieci giorni di occupazione di una fabbrica destinata alla delocalizzazione. L'errore iniziale, viaggiando sopra una catena di montaggio immaginaria, si costruisce e diventa male assoluto, passando nelle mani di tutti i contendenti, trasformando le ragioni in torti. -
Killer di ombre
Costantino Oliviero è un pugile a fine carriera dedito all'abuso di alcolici. Oppresso dall'insonnia, in crisi con la moglie Diana, una sera esce di casa per andare a correre così come faceva ai tempi in cui si allenava, con la speranza che la stanchezza fisica possa poi aiutarlo a riposare. Un improvviso temporale lo coglierà tuttavia in piena campagna, costringendolo a trovare riparo in una casa nascosta tra le colline irpine, la Maison Noire. A seguito di ciò, conoscerà Tommaso, il Killer di Ombre, che lo renderà spettatore e poi protagonista di una serie di macabri eventi che vedranno coinvolta Diana stessa, della quale il pugile è ancora profondamente innamorato. Toccato nel profondo della coscienza e avvolto da una spirale di rabbia, Oliviero cercherà in tutti i modi di aiutarla, compiendo infine un gesto d'amore e disperazione che lo porterà a maturare una decisione destinata a cambiare il corso della sua vita. -
Nei panni degli operai. Maurizio Landini e 110 anni di Fiom (e di Fiat)
Il ricatto è chiaro: se vuoi continuare a lavorare devi rinunciare a buona parte dei diritti conquistati in 110 anni, appena compiuti di lotta. Un solo sindacato si è opposto, la Fiom. A guidarla c'è il quasi cinquantenne Maurizio Landini. L'alter ego di Marchionne: guadagna 2300 euro al mese, pari ad un centesimo del manager FIAT, non ha un briciolo dei suoi 150 milioni in stock options e al posto dei maglioncini di cachemire indossa magliette della salute. La storia dell'uomo che il 16 ottobre 2010 ha portato a piazza San Giovanni un milione di persone, non solo operai, per difendere il contratto nazionale e i diritti di chi lavora, e per ridare speranza e dignità ai lavoratori e alla sinistra partendo da un concetto molto semplice: ""Mettersi nei panni degli operai, per vedere il mondo dalla parte dei più deboli e costruire una società più giusta"""". Prefazione di Gad Lerner."" -
Leonardo. L'opera pittorica completa
"Grandissimi doni si veggono piovere dagl'influssi celesti ne' corpi umani, molte volte naturalmente, e soprannaturali talvolta; strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo, bellezza, grazia e virtù in una maniera, che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gli altri uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa, com'ella è, largita da Dio e non acquistata per arte umana. Questo lo videro gli uomini in Leonardo da Vinci""""." -
Michelangelo. L'opera pittorica completa
"O veramente felice età nostra, o beati artefici, che ben così vi dovete chiamare, da che nel tempo vostro avete potuto al fonte di tanta chiarezza rischiarare le tenebrose luci degli occhi e vedere fattovi piano tutto quel ch'eradifficile da sí maraviglioso e singulare artefice: certamente la gloria delle fatiche sue vi fa conoscere et onorare, da che ha tolto da voi quella benda che avevate inanzi gli occhi della mente, sí di tenebre piena, e v'ha scoperto il velo del falso, il quale v'adombrava le bellissime stanze dell'intelletto. Ringraziate di ciò dunque il cielo e sforzatevi d'imitar Michele Agnolo in tutte le cose.""""" -
Van Gogh. L'opera pittorica completa
Dai primi cupi dipinti del periodo olandese, riferibili al filone del Realismo sociale ispiratogli dagli artisti francesi della metà dell’Ottocento, attraverso la tiepida adesione, a Parigi, ai modi dell’Impressionismo e del Pointillisme, Van Gogh giunge infine all’espressione più autentica del proprio talento in Provenza, dove si reca per la prima volta nel 1888 e dove, nel paesaggio assolato e nei colori sfolgoranti, trova un’eco della sua anima appassionata. Così, nell’arco di pochi anni, l’artista esegue centinaia di dipinti, nei quali impiega con straordinaria autonomia il colore e rivela una libertà di segno all’epoca inusitata, che, giustamente, lo fanno considerare precursore delle avanguardie artistiche primonovecentesche. -
Etruschi
Gli Etruschi e il mistero delle loro origini, l'unicità di una lingua che solo essi capivano, gli dèi, il culto dei morti. L'organizzazione sociale, il ruolo della donna e l'educazione dei figli. L'aspetto fisico, i vestiti, i gioielli, le armi. I piaceri della tavola e dell'amore, la musica, la danza, gli spettacoli. Le miniere e la lavorazione dei metalli, l'artigianato, i mestieri. L'agricoltura, la caccia e la pesca, le vie del mare e i contatti con i popoli del Mediterraneo. La storia politica, economica ed artistica, dall'età arcaica all'influenza ellenistica, dal dominio romano al definitivo tramonto di una civiltà straordinaria -
Klimt. Ediz. a colori
Gustav Klimt, figura controversa e affascinante nel panorama artistico della Vienna di fine Ottocento, ha dato vita a un vasto catalogo di opere pittoriche, a numerose creazioni grafiche e a un'incalcolabile quantità di schizzi e disegni. In questo volume un vasto repertorio iconografico, riprodotto con dovizia di particolari, ripercorre la sua vicenda umana e artistica conducendo il lettore dall'incanto delle prime allegorie alle ""scandalose"""" visioni oniriche dei quadri per l'Università, attraverso l'esperienza """"totale"""" della mostra di Beethoven o della sala da pranzo di Palazzo Stoclet, fino a esplorare la sensualità dell'universo femminile e, con i paesaggi, i luoghi dell'anima. Un caleidoscopico mondo percorso da potenti vibrazioni cromatico-luminose e abitato da presenze magiche e sensuali si schiude al nostro sguardo stupito."" -
Monet
L'opera pittorica di Monet, uno degli artisti più noti dell'Impressionismo, raccoglie un corpus di opere vastissimo. L'artista ci ha lasciato infatti un enorme numero di opere di altissima qualità, che rimangono ancora oggi tra i capisaldi della pittura dell'Ottocento europeo. Gli studi sulla luce e sulla variabilità degli effetti atmosferici e luminosi, che Monet ha portato avanti con passione e costanza nel corso della sua carriera, costituiscono una delle sfide più affascinanti e complesse della rivoluzione impressionista. La sua attività pittorica, dagli esordi sulle orme dei paesaggisti di Barbizon alla grande decorazione dell'Orangerie parigina con le celebri ""Ninfee"""", viene qui ripercorsa attraverso le tappe principali della sua lunga carriera.""