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Vite silenziose. Storie di gente intorno al Po
Il paesaggio è quello di uno spicchio di terra, mosaico di pianura, monti e colline, dove il grande fiume - il Po - scivola adagio, ricama storie e racconta vite solo apparentemente lontane, ma vicine al vento dei giorni e al cuore. La penna che Silvano Nuvolone intinge nella poesia, descrive personaggi perduti, non soltanto con nostalgia, ma con ironia e divertito coinvolgimento. Ecco allora il ballerino di tango, i giocatori di scopa, il pescatore di rane, l'emigrante che torna alle sue barche, abbandonate in una lanca e mai dimenticate. Esistenze silenziose, immagini annegate in un microcosmo immutato e immutabile e dedicate a chi ancora crede nelle storie vere, raccontate e ascoltate, mentre la pioggia sottile della pianura rimbalza sul nostro tempo. E sulle nostre vite. -
Una serenata ai morti
L'osteria di Borgo Grezzo, paesello della piana vercellese, è uno straordinario punto di ritrovo: qui ""convergono come ad un'oasi"""" viandanti, cacciatori e perditempo in cerca di ristoro. Tra i tavoli colmi di bottiglie, un protagonista di rilievo è Ambrogione, bevitore eccezionale al pari di molti altri avventori. Esagerano nel tracannare vino e gareggiano a chi le spara più grosse. Fino a che una sera gli eventi sfuggono di mano e prendono una piega imprevista. """"Una serenata ai morti"""", pubblicato a Roma dall'editore Perino nel 1884, è un testo breve e gradevolissimo, dai continui riferimenti a termini piemontesi ormai desueti. Tra i contafrottole dell'osteria e le serenate più o meno improvvisate si colgono le atmosfere dei tiratardi della piccola provincia di metà Ottocento."" -
L' estate di Albina
La storia narrata da Pietro in una sera dall'atmosfera autunnale si svolge in un paese fuorimano, non lontano dal confine con la Francia. È uno di quei posti per chi non cerca nuovi luna-park fra le montagne, né esperienze estreme. Nell'osteria, tra i profumi e i sapori di un tempo passato, il vecchio guardiacaccia sta per svelare vicende accadute in una valle sperduta. In una sola estate, un intreccio di accadimenti avranno il potere di condizionare l'intera esistenza dell'anziano montanaro. ""Il tempo scorre in una sola direzione, come l'acqua dei torrenti: le occasioni perdute una volta, sono perdute per sempre"""". Il rapporto con la natura selvaggia e il mondo degli animali fa da sfondo al lungo racconto, in costante equilibrio tra leggenda e realtà. Un racconto che cattura, addentrandosi tra i misteri insondabili della mente. Tra i misteri della vita."" -
Il canto d'amore dei grilli
Viola, Mariarosa, Marta e Maria sono le principali protagoniste femminili di questo romanzo. Le loro vite si avvicendano tra gioie e dolori, aspirazioni e speranze. E con le donne ci sono anche gli uomini: dal più bieco dei padri al fratello premuroso, al buon marito, al tenero amante. In un paese della valle dell'Orco, la vita di una famiglia contadina viene ripercorsa dall'inizio del secolo - il Novecento - fino agli avvenimenti storici della seconda guerra mondiale che segnano indelebilmente il destino dei protagonisti di queste pagine. Amori trepidanti nel susseguirsi di vicende spesso tribolate, dove però la speranza vince sulla disperazione. -
Ex voto della grande guerra
Il racconto di un viaggio sul territorio del Canavese alla ricerca degli ex voto, attraverso il mito europeo del sangue versato nella Grande Guerra. Le testimonianze di una fede popolare che voleva raccontare la salvezza insperata. Le pitture, fatte eseguire da quei soldati che riuscirono a salvare la pelle e a tornare a casa, costituiscono il personale ringraziamento indirizzato a quelle Madonne, bianche e nere, e a quei Santi di città e paesi sperduti nelle ""terre alte"""" delle campagne. Preghiera come racconto, dipinta e fissata nel tempo. Ancora oggi conservata ma spesso anche perduta e di cui sopravvive solo il ricordo. Un monito contro la seduzione del mito della guerra, caro ad Ares, costata intere generazioni di giovani sbattuti al fronte. Per non dimenticare quel massacro iniziato appena 100 anni fa."" -
La danza del girifalco
Un volo di falco nell'anno Mille, un volo libero, a sovrastare le debolezze e le infamie degli uomini mentre, molto più in basso, numerose vite sono in gioco. Fra queste anche quelle di Avìla e di Egon, due giovani in cerca del loro sentiero. Il cammino delle loro esistenze s'interseca con quello del potente marchese Arduino d'Ivrea, intento a difendere la corona e le sue terre dall'attacco dell'imperatore Enrico II. Sarà nel castello di Sparone, teatro dell'assedio, che i destini di molti si incontreranno, uniti dal vento della guerra. Silvano Nuvolone ci trascina con la sua penna in un tempo lontano ed inquieto, ricco di storie avvincenti e, per alcuni versi, ancora misteriose. Non ultima, il ritrovamento ai giorni nostri di uno scheletro sconosciuto, rinvenuto fra le sepolture dei monaci nell'Abbazia di Fruttuaria. -
Chi di gola ferisce...
Tommaso Gaudino è il proprietario di un lussuoso agriturismo nei dintorni di Alba e non sa di essere arrivato al termine dei suoi giorni. Chi è il responsabile della sua tragica fine? Chi potrà mai essere l'autore della messa in scena allestita nella grande cucina del suo locale? Un collega invidioso del successo o un cliente scontento del trattamento ricevuto? L'ispettore Giulio Trenta indaga, interrogandosi sui possibili motivi di quell'insolito proscenio che lascia la porta aperta a tutte le ipotesi. E mentre l'ispettore svolge le indagini si imbatte nel suo personale stravolgimento sentimentale che ha le sembianze di una bionda e cocciuta ragazza. -
Camminavamo a testa alta. Frammenti di un mondo scomparso
Le colline dell'Alta Langa, quasi quarant'anni fa. Paesi poggiati sui colli più alti, cinti di mura e torri. Colli tondeggianti che si accavallano come onde verdi, con le montagne che si stagliano nel cielo, non troppo distanti. È da questo paesaggio che affiorano le memorie dell'autore. Una piccola raccolta di ricordi, per la maggior parte allegri, altri coperti da un velo di tristezza. Immagini un po' stinte di antichi mestieri, cibi sani e gente con le mani callose per il duro lavoro, raccolte dagli occhi di un bambino capitato per caso in questo mondo che oggi pare antico. L'idea che il nostro passato fosse, tutto sommato, migliore solo perché ci sentivamo migliori di ciò che siamo. È la semplice esigenza di narrare un passato ancora possibile che tutti rimpiangiamo ma a cui nessuno di noi fa nulla per tornare. -
In cammino tra le rocce
Sul colle del Nivolet, proprio nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, una colonia di marmotte grigie deve affrontare un imprevisto: una moltitudine sterminata di lepri fischianti intende impadronirsi con la forza e con l'inganno delle loro tane e dei loro ricchi pascoli. Per respingere la grave minaccia, tre valorose marmotte intraprendono un lungo e pericoloso viaggio verso sud, in direzione della Val Grande di Lanzo, per chiedere l'aiuto delle marmotte brune guidate dal prode Navarro. Dopo varie peripezie e incontri con volpi, ermellini, corvi imperiali, aquile reali, stambecchi e gipeti i coraggiosi abitanti del Colle sono finalmente pronti ad affrontare le lepri fischianti in uno scontro durissimo dall'esito incerto. Con loro si schiera la Camoscia Bianca, una grande conoscitrice del terreno, sempre pronta ad affiancare i più deboli. Età di lettura: da 8 anni. -
Giuseppe Perrucchetti. Il generale fondatore degli alpini che non fu mai un alpino
A cent'anni dalla morte avvenuta a Cuorgné si rievoca la figura del generale Giuseppe Perrucchetti, ideatore e fondatore del Corpo degli Alpini. Un personaggio importante, vissuto nella seconda metà dell'Ottocento, distintosi sotto vari aspetti: fervente patriota, medaglia d'argento al valore nella battaglia di Custoza, scienziato specialista in topografia applicata all'arte militare, fine stratega membro della Commissione per la Difesa dello Stato, appassionato alpinista membro del Consiglio Direttivo del Club Alpino Italiano ove ha ricoperto anche la carica di vice presidente. Storico e antropologo delle popolazioni di montagna, lucido e fecondo giornalista su periodici e quotidiani di diffusione nazionale, senatore molto apprezzato per la serenità e imparzialità di giudizio. A partire dal 1888 ha trascorso con la moglie parte del suo tempo a Cuorgné, interessandosi dei problemi cittadini e degli eventi di quella guerra che proprio in quegli anni esaltava il valore insostituibile degli alpini da lui fortemente voluti. -
India e Birmania. Appunti di vita e di viaggio del missionario Vincenzo Martino Bruno (1810-1877)
Vincenzo Martino Bruno parte da Torino come missionario nel luglio 1839 e arriva in Birmania nell'aprile 1840. Dal 1857 si stabilisce definitivamente a Calcutta, in India. «Sotto un cielo sereno e sopra un mare tranquillo partimmo...». Le sue numerose lettere hanno permesso di ricostruire la sua vita, le sue aspirazioni, le sue gioie e i suoi crucci. Esse hanno rappresentato l'unico legame tra il mondo conosciuto e quello da scoprire in un'epoca di grandi cambiamenti politici, economici e sociali. I ricordi del primo viaggio affiorano alla mente di un uomo che per decenni ha vissuto ed operato nelle Indie Orientali, quando le comunicazioni con la patria erano scandite dalla puntualità dei vapori, dai capricci degli uomini e della natura. Macrostoria e microstoria costituiscono la trama e l'ordito di un arazzo che si compone nell'arco di trent'anni, a metà dell'Ottocento. -
Partigiani australiani nel biellese. Una storia vera d'amore e di guerra
Questa è la storia del soldato australiano Ian Sproule e di alcuni suoi compagni delle Australian Imperial Forces, dalla cattura nel deserto nord-africano alla prigionia e al lavoro nelle risaie vercellesi, fino alla fuga dopo l'8 settembre 1943. Ian trova l'aiuto insperato e generoso della gente piemontese nei pressi del ""Santo Wario"""" di Graglia, incontra Elda e partecipa alla lotta partigiana. Infine, dopo una marcia estrema di nove giorni attraverso le montagne, raggiunge la Val d'Isère liberata dagli Alleati. Una storia vera d'amore, di guerra e di immensa gratitudine. Ricorda la figlia Jannie: «Mio padre non si è mai capacitato completamente del fatto che i nostri soldati australiani avessero combattuto e ucciso gli italiani nella campagna del deserto occidentale e che lui e gli altri fossero stati così curati dalla gente italiana: accolti, nutriti e, sì, amati. Non aveva mai incontrato quel genere di persone, prima. Non era così nel nostro mondo»."" -
La luna nel quartiere. Gagnu malefic nella Torino anni '60
Torino, quartiere Madonna di Campagna, periferia nord ovest della città. Mentre l'eco della guerra è ancora presente nei racconti degli adulti che lo circondano, il piccolo Marcuse attraversa il decennio degli anni Sessanta passando dall'infanzia all'adolescenza, osservando i cambiamenti di un epoca che nell'arco di dieci anni sarà destinata a mutare radicalmente la sua vita e quella delle persone che lo circondano. Fra equivoci e intuizioni, entusiasmi e delusioni, mentre nuovi oggetti si affacciano all'orizzonte per poi entrare in pianta stabile nella quotidianità della maggior parte delle famiglie, la sua voce narrante percorre il decennio con il suo gruppo di amici accompagnata dalla colonna sonora della nuova fantastica musica che impazza dalle radio e dai mangiadischi appoggiati sugli scalini dei marciapiedi e attraverso una miriade di avventure più o meno sensate sviluppa con loro il suo cammino di crescita che lo porterà a scoprire i suoi sentimenti e i suoi interrogativi e ad assaporare, dal suo particolare punto di vista, la magia di un periodo storico che nel bene e nel male resterà unico e irripetibile. -
I lupi del Seone
Felce è uno scoiattolo che conduce da sempre una vita solitaria e tranquilla nel vallone del Croset, scandita da brevi sonnellini, veloci arrampicate sui tronchi, audaci scorribande tra i boschi. Quando salva la vita a Cannuccia, un indomito leprotto delle Alpi, decide di unire la sua sorte a quella dell'amico che ha intrapreso una lunga marcia per tenere fede a un antico giuramento. Per i due incomincia un lungo e faticoso viaggio verso i Picchi del Seone, sotto la costante minaccia dei temibili lupi grigi che proprio tra le dirupate scarpate di quei picchi hanno trovato il loro rifugio segreto. Età di lettura: da 8 anni. -
La quercia del Myr
Norberto è un bambino come tanti e vive in un paesino della montagna piemontese all'inizio del Novecento. Un piccolo paese, con le sue miserie e le sue umanità, con i suoi paesaggi luminosi e le sue zone d'ombra. Norberto è costretto, suo malgrado, a crescere in fretta. La vita gli presenta un conto salato e ben presto egli si trova di fronte alla necessità di prendere una decisione difficile. Il suo carattere forte e avventuroso lo sostiene, mentre, perso per sempre il guscio protettivo della famiglia, conosce, in un susseguirsi vertiginoso di eventi e di avventure, persone di ogni tipo: infide e malvagie, ma anche affidabili e buone. E scopre verità che nessuno immaginava, tanto meno lui. Non mancano le sorprese, soprattutto intorno a quel meraviglioso albero, metafora della vita stessa, che è la gigantesca quercia del Myr. Questo breve romanzo, che per impostazione e atmosfere ricorda il libro ""Cuore di De Amicis"""", è stato scritto nel 1957."" -
Il destino non c'entra
Colline del Piemonte meridionale, sul finire degli anni Cinquanta. Durante la vendemmia una ragazzina di tredici anni, Adele, è colta da una crisi epilettica, e la sua vita cambia per sempre. In una famiglia in cui la malattia è disgrazia e la terra e il lavoro sono le cose che più contano, ricoverarla in un istituto appare come la soluzione migliore. Nella stessa campagna vive Gemma che, dopo la morte della madre, si occupa del padre e dei suoi fratelli. È affiancata da una zia tanto chiacchierona quanto risoluta ed energica, che l'aiuterà a crescere offrendole una visione del mondo più libera dai pregiudizi di paese. Le strade di Adele e Gemma si incroceranno per esserne profondamente segnate. -
Don Prusôt e il delitto alla bocciofila
Pravorino agli albori degli anni Cinquanta è un tranquillo paese della pianura piemontese. Don Giuseppe Cordero, detto don Prusôt, è il prevosto della comunità. Amico dei facili equilibri, delle quiete digestioni e del sonno sereno dei giusti, don Prusôt detesta i cambiamenti, soprattutto quelli repentini. Un'idea del vescovo lo mette in conflitto con il presidente della locale bocciofila sita su terreno parrocchiale. La pace è finita. Cominciano le rogne. E anche ai carabinieri vengono segnalati strani avvenimenti. Nel susseguirsi di situazioni esilaranti e in parte tragicomiche, complicate dal pettegolezzo delle affiliate al Club delle Pie Pepie, riuscirà l'infallibile fiuto del maresciallo Contini a sbrogliare la matassa? -
Di come Nicolino Punk volò in Brasile e Pierino Spazzoletta non ci ha creduto neanche un po'
Nicolino e Pierino decidono di andare in Brasile. Vanno all'aeroporto, chiedono a un aviatore e partono con l'aeroplano. Ma ci sono andati davvero, in Brasile? Nicolino dice di sì e dice che hanno visto: un bisonte, degli indigeni, un mostro. Pierino non è d'accordo e sostiene che hanno visto soltanto: una mucca, dei turisti, un'automobile. L'umorismo fulminante di Daniil Charms in un racconto poetico e surreale sul potere dell'immaginazione. Età di lettura: da 5 anni. -
Manuale di autoconservazione per bestiacce notturne. Ediz. illustrata
Occhi nella notte. Odori sospetti. Rumori tutti da decifrare... Un coraggioso tasso ci accompagna nel mondo delle Bestiacce Notturne. Come orientarsi al buio? Come si riconoscono le tracce dei predatori? Quali rumori sono pericolosi e quali no? Cosa si mangia al ristorante delle Bestiacce Notturne? Un albo di impronta ecologista, per guardare la notte dal punto di vista degli animali che la vivono, imparare a conoscerli ed... aiutarli. Età di lettura: da 5 anni. -
La piccola renna. Ediz. a colori
L'amicizia tra la piccola renna di Babbo Natale... e il bambino che la trova in dono. La piccola renna sta esplorando il laboratorio di Babbo Natale, ma finisce nella macchina per incartare i regali e poi caricata sulla slitta! Che sorpresa per il bambino che la riceve in dono... Tanto più quando si accorgerà che la sua piccola renna... sa volare! Età di lettura: da 3 anni.