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Giacomo Nespolo e la Campagna d'Etiopia. Diario di un ovadese
Giacomo Nespolo, nato a Ovada nel 1911, come tanti italiani, di fronte alla ""vittoria mutilata"""", auspicava il riscatto della nazione e del suo prestigio. Egli aderì con convinzione al fascismo, al quale restò fedele fino alla sua morte. Quando il governo dichiarò guerra al negus si arruolò volontario nella Divisione """"3 Gennaio"""" partendo con le truppe del IV Gruppo di Artiglieria dal porto di Napoli il 30 ottobre 1935 a bordo del piroscafo Conte Biancamano in un clima di trepidante attesa e di entusiasmo collettivo, diretto a Porto Said. Di questa esperienza tenne un diario dal carattere prevalentemente cronachistico e autobiografico, redatto con uno stile narrativo scarno ma efficace, che si arresta alla data del 7 ottobre 1936 e che, prima di morire, con la preghiera di ricopiarlo e pubblicarlo, consegnò all'amico fraterno, il professore Agostino Sciutto, docente di lettere classiche. L'opera vede ora la luce, in occasione dell'80° anniversario della conclusione della campagna d'Etiopia, arricchita da un suggestivo apparato iconografico che contribuisce a rendere ancora più interessanti le parole di un giovane soldato inviato a combattere l'ultima guerra coloniale dell'Italia."" -
Masone nella grande guerra. Dalla piccola alla grande storia
Tomaso Pastorino, detto ""il lungo"""", è morto dissanguato sull'Isonzo per l'asportazione traumatica di ambedue le gambe. A Pietro Macciò le schegge di granata hanno squarciato il torace, così come a Gio. Batta Ottonello, che aveva solo diciannove anni. La fame e la dissenteria hanno consumato Carlo Macciò e Luigi Ottonello nei campi di prigionia di Boemia e Ungheria. Sono le storie, non tutte, dei caduti di Masone nella Grande Guerra. Novantuno storie individuali che, insieme ad altre 680.000, fanno la storia collettiva di una """"strage inutile"""", secondo la calzante definizione che, della Prima guerra mondiale, diede il papa Benedetto XV, pegliese di nascita, il quale montagne e contadini dell'entroterra ben conosceva. Storie che, in comune, non hanno avuto soltanto l'epilogo tragico, ma anche tanti momenti vissuti sotto il cielo di un paese montanino, bello soprattutto d'estate, ma talmente povero da costringere, già prima della guerra, almeno un quarto delle famiglie dei caduti ad andarsene lontano in cerca di una terra meno ostile e di una sorte meno grama."" -
Andrea Doria 1956. Sessant'anni dopo: il «mistero» svelato
I due autori, uno storico navale e un ingegnere, hanno voluto proporre il loro contributo per svelare finalmente quello che, da sessant'anni, continua a essere chiamato il ""mistero"""" dell'Andrea Doria, perché, in fondo, non c'è alcun mistero, tutto è noto, da anni, con sufficiente precisione: alcune cose sono state verificate, su altre il velo di riservatezza steso dalle compagnie armatrici non è mai stato sollevato ufficialmente, ma, come recita uno dei più famosi aforismi di Giulio Andreotti, """"A pensar male degli altri si fa peccato, ma difficilmente si sbaglia"""". In secondo luogo, si è cercato di inserire l'incidente in mare e gli avvenimenti successivi nel giusto contesto storico, sociale, politico ed economico; lo speronamento dell'Andrea Doria da parte della motonave Stockholm è stato lo spartiacque tra la navigazione dei tempi antichi e quella contemporanea; in seguito al suo verificarsi e alle conseguenze dell'incidente, infatti, molte norme riguardanti la sicurezza della navigazione sono state cambiate, traendo insegnamento da quanto accaduto. Molte, ma non tutte..."" -
L' arte dell'apparire nell'Egitto faraonico. Una moda per l'eternità
Cosa c'è di più affascinante di una giovane donna che si presenta avvolta nel suo abito trasparente e pieghettato, adorna di gioielli e con il volto sapientemente truccato? Così appare la donna egizia sulle pitture delle tombe dell'antica Tebe, spesso sinonimo di una bellezza eterna e lontana. Lidia Pedrini nel suo libro vuole invece avvicinarci a questo aspetto dell'antico Egitto, a questa ricerca della bellezza che non era soltanto femminile ma anche maschile: ""l'arte dell'apparire"""" nell'antico Egitto era prerogativa infatti sia delle donne che degli uomini. E se ancora oggi i riferimenti della bellezza estetica nell'antica valle del Nilo rimangono spesso legati al mondo femminile, Lidia Pedrini ci fa conoscere quanto invece fosse importante la cura dell'estetica anche per gli uomini. Ma non si trattava solo di un dovere di essere belli di fronte alle divinità dell'aldilà, come si potrebbe pensare dalle immagini che ci arrivano dalle pareti delle tombe o dai corredi funerari: l'autrice di questo volume ci avvicina infatti al modo di vivere di un popolo antico, facendoci entrare nelle sue abitudini quotidiane, e la loro bellezza non è più così lontana..."" -
Pionieri italiani in Cina. Giganti della fede e della scienza
Nel plurisecolare cammino della comunità cristiana nel grande continente cinese, emergono senza dubbio splendide figure di missionari italiani, appartenenti a varie famiglie religiose, che hanno annunciato Gesù Cristo e il suo Vangelo, e hanno contribuito, con la loro scienza, al bene del nobile popolo cinese. È in questo contesto che si deve inserire la bella figura del senatore Vittorino Colombo, il quale non solo ha favorito con la sua alta e qualificata competenza i rapporti italo-cinesi, ma è stato anche intermediario del non facile dialogo tra Santa Sede e governo di Pechino. Uomo di lungo e prestigioso cammino politico e di profondo sentire cristiano, varie volte si è fatto portatore dei messaggi di buona volontà della Santa Sede e dello stesso Beato Giovanni Paolo II indirizzati alle massime autorità cinesi. È molto positivo, quindi, l'apporto dei due autori, che inseriscono l'operato di Vittorino Colombo in un ampio quadro storico che include la sua figura nel lungo elenco degli italiani che hanno segnato i rapporti tra Italia e Cina: Marco Polo, Giovanni da Montecorvino, Odorico da Pordenone, Matteo Ricci, Giulio Aleni, Martino Martini, Giuseppe Castiglione, ecc. -
Pane
Non c'è aroma più rassicurante e accogliente del pane appena sfornato e nessuna ragione per rinunciare a questo fondamentale piacere. Richard Bertinet, panettiere di origine francese, assicura che fare il pane non è necessariamente complicato. Al contrario, egli dimostra che avere una pagnotta nel forno mentre la cena sta cuocendo, è parte integrante di un pasto quanto aprire una bottiglia di vino. È solo una questione di organizzazione e di un po' di pratica. Il libro inizia con istruzioni su come creare i cinque impasti che sono la base di cinquanta differenti tipi di pane. Queste ricette essenziali sono spiegate in modo professionale ed esauriente, corredate da foto in sequenza e con una meticolosa analisi sugli ingredienti di base e sui possibili difetti. Una volta assimilate, possono essere modificate nei modi più svariati per produrre un'infinità di prelibatezze, dalla focaccia ai panini al cioccolato. Una precisa conoscenza sta alla radice di queste combinazioni di sapori, piuttosto che un semplice tentativo di sperimentare. Poiché Bertinet concepisce il pane come parte integrante di ogni pasto, è anche bravo nel farlo risultare come un elemento essenziale. Le sue ciotole, i bocconcini e i palloncini a sorpresa sono di fatto dei contenitori per altro cibo, sicuri di deliziare come l'intera gamma di ricette, dal pane al miele e lavanda alle treccine al sesamo, dai panini allo zafferano ai bomboloni. -
Brunch
Siete amanti delle pigre mattinate festive? Però, quando ci si alza tardi, la prima colazione tradizionale non ha più senso ed è troppo presto per pranzare. Se, in più, non avete proprio voglia di passare troppo tempo a cucinare, non rimane che una soluzione: il brunch, felice compromesso fra il ""breakfast"""" e il """"lunch"""". Questa geniale fusione di due pasti è la scusa perfetta per riunire gli amici e sfoggiare nuove ricette. Stabilito che un buon brunch deve essere equilibrato, la varietà è di rigore. Con le 30 ricette di quest'opera, non avete che l'imbarazzo della scelta: dalla cioccolata all'antica al caffè «di gallina» per le bevande, dai crumpet al burro di erba cipollina agli scone all'uvetta per quanto riguarda i cereali, dalle uova strapazzate al parmigiano alle uova in cocotte al prosciutto di Parma per le proteine, dalla torta al formaggio fresco e al cumino al cheesecake ai lamponi per i latticini, dalla composta di susine e mele al torrone alla macedonia di frutti gialli alla noce di cocco per quanto riguarda la frutta... c'è tutto!"" -
Tutta un'altra insalata
Promossa da semplice contorno a protagonista della tavola moderna e salutista, l'insalata si è trasformata nella forma e nella sostanza. Non più ostaggio di una collocazione rigida nel menù, è libera di presentarsi come antipasto, spuntino, piatto unico, dessert o perfino stuzzichino. Sciolto il legame anche con condimenti tradizionali, può osare sfumature esotiche o stendere tutti in abito classico: un velo di olio extravergine d'oliva e un filo di sale marino. Ma, le insalate che diventano nostre, che entrano davvero a far parte del proprio repertorio, sono quelle generose, capaci di giocare con l'andirivieni delle stagioni e le idiosincrasie dei gusti personali. Sono fatte di elementi comuni e nobilitate con qualche ingrediente a sorpresa. Le ventotto insalate presentate in queste pagine aderiscono al profilo: offrono spunti per pensare alle varie composizione in modi diversi, nella scelta degli ingredienti ma anche dal punto di vista della presentazione. Dalla Nizzarda in verticale alle Millefoglie di carasau e caprino fresco offrono un bel mix tra il familiare e l'intrigante. -
Un bel piatto di pasta
Poche cose sono più ambite e più sfuggenti di un bel piatto di pasta. L'idea è costruita in parti disuguali tra ricordi d'infanzia, cene memorabili e esercizi culinari solitari - quelli che permettono di raddoppiare le acciughe o eliminare il pecorino perché così piace a te. La realtà di questo bel piatto ha componenti più prosaiche, ma non per questo meno importanti: ingredienti freschissimi, buona tecnica culinaria e un eccellente tempismo. Le ventotto ricette raccolte in questo libro offrono altrettanti modi di inseguire il bel piatto di pasta - con le sfumature del mare, con i colori e sapori dell'orto o con i gusti più robusti della carne. Armato di un pacchetto di pasta secca e un buon appetito, il suo lettore ideale è pronto per essere deliziosamente coinvolto. La maggior parte dei condimenti possono essere preparati nello stesso breve tempo in cui la pasta arriva a cottura ma, più significativamente, le idee (per gli accostamenti di ingredienti, per le cotture che permettono di fondere i sapori e per quei tocchi finali davvero indovinati) si manterranno gustosamente inalterate fino a quando l'ultima traccia di sughetto sarà sparito con la scarpetta furtiva. -
Fuori dal guscio
Dall'aristocratica ostrica alla popolana cozza, tutto ciò che il mare offre nascosto da un guscio, dà grandi soddisfazioni in cucina. Sembra proprio che la natura desideri premiare chi si industria per riuscire a raggiungere questi prelibati bocconi così ben protetti da conchiglie o aculei. Sarebbe un peccato perdere questi sapori straordinari solamente perché non sempre sappiamo distinguere un arsella da una vongola. I consigli raccolti in questo volume consentiranno non solo di fare oculate scelte dal pescivendolo, ma anche di trasformare la spesa in un piatto degno dell'ammirazione degli amici. Dall'antipasto chic alla zuppa rustica, dal primo piatto ricco allo spiedino pronto per il grill, sono ventotto le ricette che invitano cozze, vongole, fasolari, canolicchi, capesante, tartufi, garusoli, canestrelli e anche il riccio di mare ad uscire dal guscio per far assaporare tutta la loro bontà. -
Piccole cocotte
La nostra buona vecchia cocotte si è rifatta il trucco! Dall'antipasto al dessert, la sua versione individuale passa direttamente dalla cucina alla tavola con grande nonchalance. Ognuno, con la sua piccola cocotte, può ritrovare il gusto delle cose buone: carni cotte lentamente, verdure arrostite e dessert golosi. Visto che anche l'occhio vuole la sua parte, la simpatica cocotte mette in risalto i gratin dorati, i soufflé gonfiati e le fondute più cremose. -
Niente fumo, solo arrosto
Chi ha detto che non c'è più il pranzo della domenica con il suo bellissimo arrosto circondato dalle patate croccanti e le verdure insaporite nel sugo? Il rotolo di vitello farcito, lo stinco di maiale alla birra, il coniglio in porchetta, il pollo arrosto al profumo di limone, la faraona ripiena, il polpettone alle olive, il cappone di Natale... Non è un film, ma c'è un copione da seguire. La carne va scelta con cura, il forno preriscaldato e l'arrosto si, anche un po' vegliato, ma questi piccoli sforzi svaniscono di fronte alla soddisfazione che proviamo quando il forno restituisce un bel pezzo di carne perfettamente dorato e succulento. -
Crostate per tutte le stagioni
La frutta, fresca e matura, è il dessert prescelto dalla natura. Profumata, colorata e intensamente saporita, appaga in pieno i nostri sensi. Di fronte a tale perfezione, siamo spesso combattuti tra il desiderio di divorarla immediatamente o conservarla per poterla condividere con qualcuno che amiamo. La crostata è la risposta al più nobile dei due impulsi. In questo libro scoprirete la pasta frolla nel ruolo di una deliziosa cornice che racchiude tutta la bontà della frutta - dalle albicocche vellutate alle pere più succose. -
Deliziosamente fritto
Gastronomicamente parlando, poche cose suscitano l'ambivalenza quanto il fritto. è buonissimo, ma forse non proprio salutare; piace a tutti, grandi e piccoli, ma farlo è un po' laborioso; arriva fumante e croccante in tavola, ma lascia un aroma penetrante in casa; esalta tutte le portate dall'antipasto al dessert, ma forse è un po' troppo popolare. Il problema non sta nel fritto, ma nella natura umana. Perdiamo sempre la bussola davanti ad una vera bontà. Conviene mettersi nelle mani di Umberto Zanassi che restituisce al fritto un ruolo equilibrato. -
Il cocktail ben vestito
Ispiratore di scrittori e feticcio di uomini di mondo da Hemingway a James Bond, il cocktail è una cosa seria mascherata da divertissement. I liquidi che lo compongono sono, in un certo senso, misteriosi. Fermentati, distillati, concentrati - subiscono processi di cui non siamo testimoni. La guarnizione, facilmente riconoscibile, è rassicurante. Come il cartellino che invitò Alice nel paese delle meraviglie a consumare il contenuto della bottiglietta misteriosa, l'oliva, la ciliegina, la scorza di limone stuzzicano. Con voce suadente invitano: ""Bevimi"""". Né un ripensamento, né un tocco cosmetico, la decorazione ricopre un ruolo di tutto rispetto."" -
Decorazioni d'autore
Ogni piatto riuscito è il risultato di un delicato equilibrio sensoriale. I cuochi più attenti cercano non solo di esaltare i gusti e scoprire nuovi profumi per rendere intrigante e accattivante ogni singola preparazione, ma anche di stuzzicare gli altri sensi. La vista, spesso coinvolta ancora prima che abbiamo potuto percepire l'aroma di un piatto o di gustarlo, esercita un potere straordinario. Anche quando l'assaggio è favorevole, difficilmente riusciamo a dare pieno consenso ad un piatto che non ci soddisfa visivamente. Per avvantaggiarsi sul fronte estetico, basta affidarsi a Sergio Barzetti, da anni un cultore dell'arte della tavola nel senso più completo. In questo volume svela i suoi segreti per creare sorprendenti sculture di frutta e verdura, raffinati centrotavola e belle decorazioni al piatto - tutte con materiali commestibili. Ci ricorda che il tocco estetico è una delicata carezza da dedicare agli invitati nella meravigliosa ed inesauribile esperienza multisensoriale che è il buon mangiare. -
Bicchieri tutto cioccolato
Poche cose al mondo fanno sognare i golosi quanto il cioccolato. Mettendo le sue creazioni in bella vista in bicchieri trasparenti, Maréchal raddoppia il piacere. In queste pagine la materia prelibata in tutte le sue sfumature si sposa con la frutta, con la panna, con i liquori, con il caffè e anche con gli aromi più diversi creando un'esplosione di sapori, consistenze e colori. Con presentazioni accattivanti e guarnizioni che mostrano un vero tocco del maestro ci offre il suo ciocco mint, ciocco-limone, tartufi cioccolato-lavanda, granita al cacao e al Bailey's, cioccolato e tè verde, la gabbia di Mikado e altrettante affinità nuove o tradizionali che piaceranno ai piccoli e ai grandi. La ciliegia sul bicchiere, La follia nera, Il rosso e il nero, Il pozzo d'amore: nomi evocativi per ricette invoglianti tutte da scoprire in questo libro. -
Caffè molto goloso
Chi è alla ricerca dell'abbinamento ideale per prolungare il piacere di un buon caffè non deve guardare altrove. In queste pagine l'autore propone più di 30 modi per assaporare a lungo questa bevanda divina e soddisfare nel contempo la voglia di dolcezza stimolata dal suo intenso gusto amaro. In apertura offre qualche suggerimento per arricchire il caffè stesso; di seguito presenta una serie di piccole dolcezze che spaziano dai biscotti alle friandise, dai petit four alle torte monoporzione. Sablé allo zenzero o alla confettura, tegole al cacao o all'arancia, mini madeleine per reminiscenze gustative... Amaretti, tartufi, caffè-bonbon per una pausa più raffinata: sono tutti da scoprire e da condividere senza moderazione. -
Morbidi & cuori teneri
I dolci dal cuore tenero non richiedono più di 15 minuti di preparazione e talvolta un po' di riposo. Sono la prova che ingredienti semplici e facili da trovare possono essere riuniti per ottenere risultati golosi e anche sorprendenti. Infatti, ognuno degli oltre trenta dolci descritti in queste pagine, nasconde al suo interno un concentrato di sapori che, durante la cottura, diventa un cremoso cuore colante che si sprigiona al primo assaggio. Cioccolato, caramello, frutta, liquori, torrone, caffè, Nutella, praline... La lista dei ""cuori teneri"""" è un inno al piacere. Questi ingredienti, abbinati ad impasti altrettanto variegati, producono una serie di dolcetti facilmente variabili secondo il vostro estro creativo. I fanatici del cioccolato troveranno combinazioni davvero ispirate. Gli amanti della frutta possono tuffarsi nei cuori di mango, di lampone, di arancia, di ciliegia, di fico, di ananas... E, chi cerca ulteriori nuance di gusti e aromi, li troverà nel rhum, nel kirsch, nel Grand Marnier ed altri liquori che possono profumare le ganache dei cuori teneri. Non mancano una serie di suggerimenti per creme, coulis e chantilly aromatizzati che possono fare di questi piccoli dolcetti un gran finale degno dalla cena più elegante."" -
Frittate d'Italia
Frittate d'Italia: non una definizione metaforica dello stato del Paese, ma piuttosto un ritratto della penisola in tempera, ovvero con l'uovo. Con un viavai di gusci da Bolzano a Palermo, l'alimento dalla forma perfetta finisce sempre in padella, mai però nella stessa maniera. Affogata, croccante, farcita, soffiata, elegante, popolare, nutriente e, non per ultimo, poco dispendiosa, la frittata si rivela un piatto trasformista, in perfetta sintonia con i nostri tempi e le nostre tasche. Il viaggio compiuto in queste pagine non è solo quello tracciato sulla cartina geografica, ma anche nel tempo. Con un pizzico di nostalgia, Franco Luise ci offre oltre la frittata dei ricordi anche le tante frittate acquisite in quell'avventura itinerante che è la vita da chef. Il suo ricettario, corredato dagli appunti di un nutrizionista, rappresenta la rivalsa di un piatto un po' bistrattato, sia gastronomicamente che linguisticamente. Qui non si tratta di rigirare la frittata, ma solo di gustarla in 27 sorprendenti versioni.