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Systema Naturae. La poesia che osa
L'amore, la donna, la morte, il mare, l'acqua, il sole - una successione che è pure sintesi e vocazione di vita, fisica e metafisica. Su questo paesaggio depuntisiano molto, moltissimo ci sarebbe da ragionare, paesaggio ricco di mutevoli scorci visionari, di ricche implicazioni diegetiche, di strati e orizzonti pluritonali, fonti nascoste e palesi, di profondità e ampiezze uniche nel panorama ellenico. -
Obscurandum
Le poesie di Fabio Strinati assomigliano alla sua musica. Sono raminghe e saltellano in territori con temperature differenti, danzano tra il convenzionale e l'assurdo, con un piede da una parte e uno dall'altra. -
Il canto del luì
"... Eppure, il nostro Rondi procede allo stesso modo, come un corpo in stato di imponderabilità, prosciolto cioè da obblighi diegetici. Ogni spunto è buono per consentirgli di dirottare, di svoltare per strade incognite, che tali sono anche al """"lui"""" cui è istestato l'intero percorso, forse il primo a stupirsi delle deviazioni incontrate a ogni passo. Il tutto, se si vuole, ci ricorda l'esperienza onirica, quando, è mia convinzione, siamo tutti grandi creatori di trame, che sarebbero da raccogliere religiosamente sia in versioni scritturali sia in termini visivi. Ma purtroppo, come si sa e si dice, i sogni muoiono all'alba, però c'è chi riesce a ricostruirli anche a occhi aperti, e il nostro Rondi appartiene a questa fortunata categoria."""" (Dall'introduzione di Renato Barilli)" -
Le parole grondanti. Antologia della nuova poesia centroamericana. Ediz. italiana e spagnola. Vol. 1: Guatemala, El Salvador, Honduras.
Nonostante il Centroamerica, e più specificamente il Nicaragua, sia stato la culla del modernismo nella figura di Rubén Darío e nonostante il premio Nobel della letteratura concesso al guatemalteco Miguel Ángel Asturias, la poesia di quest'area continua a vivere in uno stato di isolamento. Le varie voci poetiche che pure, attraverso gli anni, hanno avuto riconoscimenti importanti, come il Premio Adonais o il Casa de las Américas, spiccano per la loro assenza clamorosa nelle numerose compilazioni antologiche della poesia ispanoamericana e, persino quando esse prendono in esame la sola realtà centroamericana, si notano vuoti spaventosi. Questa antologia ha così la pretesa di colmare un vuoto e di essere la prima a informare, in maniera esaustiva, sulla situazione poetica centroamericana di questi ultimi anni attraverso una vasta scelta di versi di quarantotto poeti, equamente distribuiti nei due volumi che la compongono. -
Bosco dell'essere
Stefano Lanuzza, scrittore e critico 'non allineato', sempre interessato alle sperimentazioni del linguaggio, impegnato in percorsi poco frequentati, pratica una poesia certamente lontana dalle mode. Evitando accuratamente quella trascrizione del vissuto e dell'empito sentimentale che costituisce un 'senso comune' poetico ancora tanto duro a morire, non si butta però all'altro capo del conformismo attuale, ossia al puro manierismo della poesia di rifacimento e citazione. L'autore non ama le scorciatoie, né quelle della nostalgia, né quelle di una altrettanto facile e superficiale ironia; preferisce i sentieri scomodi e oscuri, ramificati e contorti, di una poesia intricata di suoni e di significati, tanto da sembrare un ""Bosco"""". E il suo è un viaggio impietoso e lucido nella complessità del discorso e dell'immaginario."" -
Mabò lo straniero
"Tra bozze e progetti letterari lasciati inediti da Piazzolla, emerge Mabò lo straniero, un quanto mai attuale, cogente metapoema che, redatto dall'autore agli inizi degli anni Ottanta, implica un discorso sui diritti dei migranti in un'Italia ciurmata da razzisti ignoranti e fomentatori di odio; nonché una critica dell'ipocrisia sociale da cui discendono l'isolamento, la discriminazione, lo sfruttamento patiti da quanti, configurati quali stranieri interni, sono tenuti fuori della comunità..."""" (Stefano Lanuzza)" -
Antidoto a un mondo in deriva. Sette poeti italiani novecenteschi: Dario Bellezza, Mario Lunetta, Francesco Muzzioli, Marino Piazzolla, Antonia Pozzi, Vittorio Sereni, Andrea Zanzotto. Ediz. ital...
Un'antologia di poesia... è un'occasione per presentare uno spaccato di letteratura e per farne strumento di conoscenza, di riflessione e di confronto; è un ponte interletterario aperto... Popescu ha compiuto le sue scelte orientandosi verso gli autori che, da italianista, più ha conosciuto e approfondito nel tempo, documentati, tuttavia, in modo che rendessero testimonianza, per la poesia italiana, di un fascio di tendenze rinvenibili nel Novecento, alcune lontane dal potersi considerare giunte a scadenza, aperte invece a sviluppi prospettici nel nuovo millennio. E ha dato spazio, per lo più, a chi non ha avuto ancora una vetrina in Romania. -
Storie sarde. Di animali particolari, di delitti e di speranza
Nel bene e nel male, i protagonisti di questi racconti di Serge Pey sono gli abitanti di Nurine, un piccolo centro immaginario da cui si dipartono percorsi montani, aspri e tortuosi, tanto fantasiosi quanto emblematici, che vanno ad individuare luoghi reali nella geografia di un territorio il cui baricentro è Gavoi, cittadina che affonda le radici nel neolitico, che fece parte del giudicato di Arborea e che raccoglie di fatto un patrimonio denso di eventi e di personaggi. Coprotagonisti nelle narrazioni sono gli animali, con i quali il rapporto della gente è stretto, avvolgente e talvolta inesorabilmente serrato nel gioco perverso della subalternità, che può assumere tinte drammatiche quanto grottesche, che può essere ironico e nello stesso tempo edificante, in situazioni che però rasentano l'assurdo. Nei racconti si scoprirà come si possa essere il sosia di un cane o come un cane possa testimoniare ad un processo, come si possa essere il tutore di un corvo, come un topo possa diventare un incendiario, perché un'anatra sia stata stuprata su un palcoscenico o perché l'eternità sia «un lupo che insanguina gli ovili con la sua fame inappagata». -
Le parole grondanti. Antologia della nuova poesia centroamericana. Ediz. italiana e spagnola. Vol. 2: Nicaragua, Costarica, Panama.
Con questo secondo volume de ""Le parole grondanti"""" si completa la scelta dei poeti operanti nei sei paesi che compongono l'area centroamericana. Un totale di quarantotto poeti che possono sembrare troppi e pochi nello stesso tempo. Se si prendono separatamente i vari stati, ognuno di essi è rappresentato, quindi, solamente da otto nomi. Per avere un'idea la più ampia possibile del panorama poetico di ogni singolo paese, bisognerebbe raddoppiare, triplicare e in qualche caso anche quadruplicare il numero delle presenze, e pur così, il lettore esigente lamenterebbe qualche assenza importante. A mia discolpa, devo ripetere ancora una volta che un'antologia non è la mappa definitiva di un territorio letterario, ma semplicemente un panorama, una prospettiva, con buoni risultati e con errori imperdonabili. E questa mia non è un florilegio compilato col proposito di stabilire verità uniche e inamovibili, ma nasce dall'intenzione di contribuire alla diffusione in Italia di una poesia contenuta in un'area limitatamente piccola e ingiustamente scarsamente conosciuta."" -
Il seme del piangere
Lacrime come liquido ""segno esteriore d'interna passione"""", secondo Cesare Ripa Perugino (alla voce Planctus, nella sua Iconologia, 1593), le lacrime sono il racconto di una storia cui bastano gli occhi per raggiungere il destinatario, senza bisogno della lingua. Addirittura, """"una lacrima sola dice assai più di ogni discorso"""", come dice Franz Schubert in un lied intitolato Elogio delle lacrime. Ci sta tutto in questa definizione: pianti d'amore, di sdegno, di rabbia, di rimpianto, di nostalgia, di contrizione e pentimento, di sofferenza fisica o psicologica, di paura, di lutto per un discidium, una perdita irrimediabile, ma anche pianti di gioia, di commozione. Un linguaggio complesso, una comunicazione che si articola senza parole in un liquido versamento emozionale."" -
Sette parole
Mario, un semplice e comune nome proprio, è la forza centripeta e centrifuga dell'universo delle sensazioni e dei pensieri umani, un dispiegarsi e aggrovigliarsi di relazioni interiori che tenta di fornire risposte creando domande. -
Luna di miele da incubo
Nancy Dampier, una giovane ragazza inglese, arriva a Parigi, dopo tre settimane di luna di miele, con John, un pittore inglese naturalizzato francese. La coppia ha deciso di restare qualche giorno all'hotel Saint Ange di Parigi: sfortunatamente è l’anno dell’Esposizione universale e gli albergatori, non sono riusciti ad avvisare i due giovani che l’albergo è al completo, così i due sono costretti a dormire in camere separate per una notte. Il mattino dopo per Nancy inizia l’incubo. Gli albergatori la trattano in modo scortese, e quando chiede spiegazioni riceve una sconvolgente notizia: la sera prima lei è arrivata da sola e non c’era nessuno ad accompagnarla! Da qui parte l’affannosa ricerca del marito, aiutata in questo dai nuovi amici incontrati all'hotel, il senatore americano Burton e i suoi due figli. Busseranno così a diverse porte, anche a quella della Morgue e del Prefetto di Polizia, ma senza risultati, come se le ricerche finissero sempre contro un muro invalicabile. I giorni diventano così settimane e mesi, le congetture sulla scomparsa dell’uomo crescono. Che cos'è veramente successo? -
La borsa
In piena notte una donna se ne sta tutta sola davanti al Pantheon e stringe tra le braccia una borsa. La donna è Anna-Marie Caravelle. Quando, ventiquattro anni prima, Monique Bonneuil decide in gran segreto di tenere con sé quella piccola dall’enorme voglia color vinaccia sul viso, non immagina di certo il mostro che avrebbe ospitato sotto il suo tetto e che lei stessa contribuisce a creare, tenendola segregata per anni, nel piccolo appartamento. La ragazza, spinta dai suoi demoni e perseguitata dal suo passato, comincerà infatti a uccidere, “dapprima poco e poi sempre di più”, un modo per regolare i conti con la vita che fin dall’utero materno non le ha mai sorriso. Questa è dunque la storia di Anna-Marie Caravelle. Ma che ci fa ora inginocchiata in piena notte nel centro di Parigi? E che cosa contiene quella borsa misteriosa che sembra custodire come un tesoro? -
Amnesia
In un gelido mattino d’inverno Zoe si sveglia da un incubo e si rende conto di avere il corpo coperto di ferite ed ematomi, tuttavia non ricorda niente di ciò che le è successo. Il marito David sembra sparito senza lasciare traccia e subito dopo una voce contraffatta la minaccia di morte al telefono, se non dirà la verità sull’accaduto della sera precedente. Sconvolta e dolorante, Zoe cercherà con tutte le forze rimaste di venire a capo del mistero che si fa tuttavia sempre più fitto e che la porta a diffidare di chi le sta vicino. -
Il tagliacarte veneziano
Madeleine Van Norman è una giovane e bella ereditiera, molto corteggiata, che sta per sposare Schuyler Carleton, un uomo riservato e introverso di cui è molto innamorata. Alla vigilia delle nozze Madeleine viene trovata morta nella sua lussuosa villa nel New Jersey. Accanto al corpo, nella biblioteca della casa, apparentemente a prova d’intrusioni dall’esterno, c’è un foglio in cui la donna annuncia il proprio suicidio. Ma sarà stato veramente un suicidio? In realtà molti presenti nella casa hanno un motivo valido per volere la morte della donna. Le indagini condotte da due detective dilettanti e da funzionari poco capaci girano a vuoto fino all’arrivo di Felming Stone, detective privato brillante e sagace, che in due giorni saprà risolvere il caso. -
La sedia del custode
A Casablanca, città in cui si mescolano valori moderni e tradizionali, un serial killer firma i suoi delitti con citazioni del Corano, convinto di essere il designato da Dio per epurare la città dai suoi miscredenti. L’uomo, originario del profondo Sud del Marocco, è sicuro infatti di detenere tutta la verità ed è divorato da un odio profondo per coloro che per il loro comportamento considera empi: li scruta di continuo dalla sua sedia di custode di un condominio, trasformata in un punto di osservazione e di controllo del quartiere di lusso dove lavora. L’inchiesta sull’insospettabile serial killer è condotta da un commissario un po’ depresso, che ama bere: questi, durante le indagini, conosce Rita, una giornalista curiosa ed emancipata che vive sospesa fra due culture, quella occidentale e quella musulmana. L’anonimo pluriomicida continuerà le sue gesta? E Rita non sarà forse un obiettivo ideale per il solitario psicopatico? -
Chi ha ucciso Charmian Karslake?
Charmian Karslake, bella e famosa attrice americana, viene trovata morta il giorno dopo un ballo organizzato da Sir Arthur Penn-Moreton e dalla moglie. La donna, ospite nell’aristocratica dimora di campagna di Hepton Abbey, è stata uccisa nella sua stanza, chiusa dall’interno, con la propria pistola. L’unico oggetto mancante è uno zaffiro prezioso da cui non si separa mai, ma che per la sua storia sembra solo portare sfortuna. Può essere solo il furto del gioiello il movente dell’omicidio? Starà all’ispettore Stoddart di Scotland Yard risolvere il caso, che si rivela subito intricato, dato che gli ospiti della casa, come pure gli abitanti di Hepton, hanno molti segreti da nascondere. Le indagini saranno tuttavia temporaneamente dirottate altrove, a causa di un nuovo crimine che sconvolgerà l’Abbazia: la moglie di uno dei sospettati viene infatti aggredita con brutalità, rischiando di morire. Un tipico enigma della stanza chiusa. -
All'una e trenta. Un caso per il detective cieco
In questo giallo, che risale ormai a oltre cent’anni fa, Damon Gaunt è un detective cieco chiamato a indagare sulla morte di un ricco uomo d’affari, molto in vista nella società newyorkese che conta. La famiglia del morto si rivolge a lui, infallibile nonostante sia cieco fin dalla nascita, perché non ha fiducia nella polizia e teme che un’indagine tirata troppo per le lunghe possa infangare il buon nome della famiglia. Il romanzo è costellato di aringhe rosse, un espediente usato nei gialli per depistare il lettore nella ricerca del colpevole. Inizialmente si pensa infatti che il delitto sia dovuto a un furto, ma Gaunt smonterà l’ipotesi, scoprendo che l’omicida va cercato proprio all’interno della famiglia del morto. Centrale in tutta la vicenda è la cecità del detective, che nel risolvere il caso è in grado di utilizzare tutti gli altri sensi, oltre alla sua perspicacia fuori dal comune. -
Il divorzio non si addice a Enid Balfame
Enid Balfame, una bella donna di quarantadue anni, è sposata da ventidue con un politico chiassoso e ubriacone, ben lontano dal suo modo di essere, impeccabile e controllato. È proprio grazie al comportamento irreprensibile che la signora Balfame suscita la continua ammirazione della piccola élite di Elsinore, cittadina a poca distanza da New York, dove si è ritagliata un ruolo di primo piano anche come fondatrice del circolo locale. Sarà però questa la sua vera natura o si tratta solo di una facciata di perbenismo, tipico di quel mondo wasp provinciale di cui lei sembra incarnare il modello irraggiungibile? E che influenze possono avere le nuove istanze emancipatorie delle donne che si fanno strada anche in una sonnacchiosa cittadina di provincia, dove giungono solo gli echi drammatici della prima Guerra Mondiale? Quali elementi giocheranno dunque un ruolo nella morte del marito della donna, colpito da una pallottola sul cancello di casa? Tutti interrogativi che troveranno risposta seguendo fino all'ultima pagina questa storia scritta nel 1916. -
Il mistero della vetreria
La signorina Trumbull, una newyorkese di mezza età dai modi impeccabili e dall'eloquio facile, decide di lasciare la sua comoda dimora per andare a trovare in campagna Charlotte, una vecchia compagna di scuola, al cui invito non può più sottrarsi, anche se la giudica troppo cupa e triste per i suoi gusti. Fortunatamente la presenza di Phyllis, una giovane cugina di Charlotte, e quella di Leo, figlio di Frederick Ullathorne, noto artista del vetro, sembrano rendere piacevole il soggiorno della donna. Tuttavia la situazione precipita quando nel laboratorio dove si producono le vetrate artistiche vengono ritrovati nel forno dei resti che sembrano appartenere a un essere umano. Ben presto si arriva alla conclusione che questi siano di Frederick Ullathorne, uomo dal pessimo carattere, dispotico con i dipendenti e con il suo stesso figlio. Per questo motivo molti potrebbero essere i responsabili dell'omicidio; quando però i sospetti si addensano su Leo, la signorina Trumbull, che ha un debole per le indagini, decide di mettersi a investigare per proprio conto ed effettivamente riesce a ""vedere ciò che altri non hanno visto"""". Così facendo finisce però per mettere a repentaglio anche la propria vita.""