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Un percorso a spirale. Teologia femminista: l'ultimo decennio
In una società in cui il pensiero delle donne fatica a sedimentarsi, Elizabeth Green riparte dai temi, tuttora attuali, che hanno caratterizzato fin dall’inizio la teologia femminista – la questione dei corpi, la sessualità nelle sue varie declinazioni, la maternità, la violenza di genere, il rapporto donne-chiesa – e propone letture inedite della Bibbia che incoraggino, a partire da sé, un avvicinamento creativo al testo sacro.rnrn«La rivoluzione nonviolenta delle donne ha portato enormi cambiamenti, tanto che il patriarcato è stato dichiarato morto. Se a un livello ciò è vero, a un altro il dominio maschile continua a riprodursi in circostanze sempre nuove. Anche come teologhe abbiamo quindi spesso la sensazione di dover cominciare da capo, riprendendo gli inizi della ricerca femminista in contesti via via diversi. La spirale costituisce dunque la figura lungo la quale possiamo salire e, talvolta, scendere. È ciò che accade in queste pagine attraverso un pensiero tessuto nel contesto mutevole degli ultimi dieci anni ma che riprende temi che hanno caratterizzato dagli inizi la teologia femminista. Gli inizi vanno ripresi più e più volte in modo che ognuna (e ognuno) possa proseguire nel proprio percorso a spirale».rnElizabeth E. Green -
Firenze nella crisi religiosa del Cinquecento (1498-1569)
Firenze nella crisi religiosa del Cinquecento, dal rogo di Savonarola all'incoronazione di Cosimo de' Medici: un tema per molti aspetti ancora inesplorato, ma importante nella storia della Riforma italiana e per la storia italiana in generale. La città vi svolse un ruolo centrale e presentò una situazione religiosa, culturale, politica molto peculiare. Sotto l'egida di Cosimo, per la sua strategia politica antiromana, si sviluppò un clima di relativa tolleranza religiosa, ricco di fermenti spirituali di diverso orientamento. Nel volume si indaga in modo innovativo il mondo religioso fiorentino nelle sue molteplici espressioni, con un approccio interdisciplinare e con uno sguardo rivolto sia all'intera Toscana sia alle sue proiezioni all'estero. Il fenomeno religioso è considerato una componente viva e dai numerosi esiti nella società, radicato nel tessuto storico e non un fattore mera-mente dottrinale. La specificità fiorentina getta luce sul complessivo moto di riforma cinquecentesco. Interventi di: Lucio Biasiori, Dario Brancato, Philippe Canguilhem, Barbara Donati, Lucia Felici, Isabella Gagliardi, Chiara Lastraioli, Salvatore Lo Re, Stefano Lorenzetti, Piergabriele Mancuso, Rita Mazzei, James Nelson Novoa, Maria Pia Paoli, Diego Pirillo, Paolo Procaccioli, Maurizio Sangalli, Piero Scapecchi. -
Mosè: mito di un uomo racconto di un maschio. Provare a rileggere la maschilità del profeta per eccellenza
Gabriele Bertin rilegge in chiave critica alcuni testi biblici salienti su Mosè - particolare identità maschile posta come norma per le successive, nonché emblema di un rapporto esclusivo con Dio e, al tempo stesso, mediatore con il popolo di Israele - mettendoli in dialogo con i gender, men's e queer studies nel contesto della violenza contro le donne e degli episodi di omo-transfobia di questi nostri tempi. La visione binaria dell'identità che traspare dai testi biblici, e che presenta un complesso di atteggiamenti attesi e propri di un uomo e non di una donna, e viceversa, è un elemento caratteristico della cultura redazionale da cui provengono e con cui anche la figura di Mosè dovrebbe fare i conti. Gabriele Bertin ne propone quindi un'analisi e una rilettura con categorie di nuova matrice, in particolare dei men's studies, che guardano con occhio critico al concetto di maschilità, in particolare di fronte al dilagare della violenza uomo-donna e uomo-uomo e all'impoverimento che ne deriva per la costruzione dell'identità maschile. «Intenderei porre il mio lavoro come inizio di una riflessione che porti a riconoscere la criticità, determinata sessualmente, dei testi biblici e, di conseguenza, dei tratti delle maschilità che vi sono rappresentate, come rottura di una visione monolitica e superiore della maschilità, non solo rispetto al femminile ma anche a possibili identità maschili» (Gabriele Bertin). -
Religioni e animali
Il volume ideato e curato da Isabella D'Isola indaga il rapporto tra esseri umani e animali nelle principali religioni mondiali. Partendo dallo studio della Bibbia ebraica, di quella cri-stiana e del Corano, e passando poi all'analisi di buddhismo, sikhismo, induismo, confucia-nesimo e taoismo, emergono le differenti concezioni dell'importanza e del ruolo degli esseri umani nell'ordine del creato e della natura. «L'analisi delle posizioni filosofiche, storiche, etiche, bioetiche, economiche, letterarie, scientifiche non è bastevole per la comprensione delle relazioni con gli animali. Attraverso i secoli le religioni hanno determinato le modalità esistenziali dei credenti e dei non credenti, hanno costituito uno sfondo ideologico di cui è necessario avere coscienza per comprendere come gli esseri umani si sono relazionati con il mondo» (Isabella D'Isola). -
Dov'è tuo fratello? Pagine di fraternità nel libro della Genesi
In questo volume Luis Alonso Schökel - noto per la grande capacità che dimostra nell'esposizione letteraria e poetica del testo biblico - illustra i capitoli della Genesi che trattano dell'incontro fra persone raggruppandoli sotto tre figure salienti: Abramo, Giacobbe e Giuseppe. Di ciascuna pericope si fornisce una breve presentazione, una traduzione peculiare e integrale, brevi note di commento alla traduzione e riflessioni sulle risonanze del tema. Opera di un grande specialista e sperimentato comunicatore, il volume è accessibile a chiunque sia interessato alla pregnanza della letteratura biblica. -
Padre nostro. InBook. Ediz. illustrata
L'inbook - dove ""in"""" sta per """"inclusione"""" e """"book"""", ovviamente, per """"libro"""" - di Cinzia Martin e Giuliana Martina propone il testo e un commento al Padre nostro accessibile a tutti i bambini e ragazzi grazie alla traduzione in simboli e alle evocative illustrazioni di Giuseppe Sala. Età di lettura: da 6 anni."" -
Un giorno una parola. Letture bibliche quotidiane per il 2021
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tra-dotta e adattata per il lettore italiano, è la 291a. Introduzione di Paolo Ricca. Un invito alla lettura quotidiana della Bibbia. Uno strumento di comunione spirituale intorno al testo biblico. Un lezionario ecumenico di passi biblici e meditazioni giornaliere. In appendice il Lezionario comune riveduto (Revised Common Lectionary) per il 2021. -
I Valdesi. Una storia di fede e di libertà
La storia dei valdesi, da movimento di protesta evangelica nato nella crisi religiosa del Medioevo, all'adesione alla Riforma protestante del XVI secolo, dalla presenza attiva nella storia italiana tra Otto e Novecento, fino alla più recente partecipazione alla vita civile e democratica dello Stato repubblicano. Illustrato con documenti, materiali e immagini del Museo valdese di Torre Pellice e rivolto a un pubblico di lettori che cerca informazioni documentate, il libro offre un viaggio nella storia di una minoranza religiosa che ha lottato per la libertà, propria e di tutti. Il Museo valdese di Torre Pellice fa parte del ricco patrimonio gestito dalla Fondazione Centro Culturale Valdese, insieme a una biblioteca specializzata in storia e teologia protestante e fondi fotografici. La lunga storia del movimento valdese ha lasciato traccia sul territorio in musei, luoghi ed edifici che ne mettono in luce gli aspetti storici, culturali e religiosi. Le chiese valdesi hanno iniziato sin dalla fine del XIX secolo a tutelare questo ricco patrimonio culturale, promuovendo un processo di valorizzazione che ha reso visitabili numerose strutture. Visitando oggi le Valli valdesi, i suoi musei e luoghi storici, si è inseriti in un percorso di visita protestante unico in Italia ma che è anche europeo attraverso gli itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d'Europa de ""Le Strade dei valdesi e degli ugonotti"""" e """"Le Strade della Riforma"""". Percorsi internazionali che mettono in rete la storia del protestantesimo e in generale del nostro continente e di cui la realtà valdese è parte attiva fin dalla sua nascita."" -
Rileggere la Riforma. Studi sulla teologia di Lutero
I saggi contenuti in questo volume - scritti da un teologo e da uno storico, dalle rispettive prospettive e in dialettica fra loro - vogliono rappresentare un aiuto ad approfondire e a ""rileggere"""" il pensiero teologico di Lutero e le ripercussioni che questo ha avuto nei secoli successivi, nonché offrire qualche spunto e, magari, qualche """"sorpresa"""" alla riflessione su una figura che rimane centrale nella storia, non solo della Riforma protestante."" -
«Religionari». Protestanti e valdesi nel Piemonte del Settecento
«Religionari» è l'appellativo con il quale, nel Piemonte di antico regime, venivano definiti i sudditi appartenenti alla minoranza protestante. Questo libro si occupa delle loro vicende nel corso di un secolo, il Settecento, ritenuto a torto privo di interesse in quanto privo di eroici episodi di lotta e di resistenza. Sottraendoci all'immagine stereotipata di un ghetto alpino immobile, in attesa della sospirata emancipazione, ma intrecciando invece i fili che conducono da un lato numerosi valdesi (studenti, commercianti, avventurieri) a percorrere l'Europa dei Lumi e dall'altro numerosi protestanti stranieri (studenti, militari, diplomatici, uomini d'affari) a stabilirsi in Piemonte, iniziamo qui a ricomporre un quadro nuovo e sfaccettato che ci illumina sulle dinamiche e sulle profonde trasformazioni in atto in una società tutt'altro che provinciale. In un secolo in cui sembra non accadere nulla, in realtà accadono molte cose, in maniera meno percettibile, più sotterranea, ma anche abbastanza evidente. Nel corso del Settecento cambia la società delle Valli valdesi del Piemonte, cambiano le persone, i comportamenti, le pratiche, i rapporti fra confessioni diverse. I valdesi diventano più europei, si forma per la prima volta un'élite non solo di pastori, ma anche di uomini d'affari che oltrepassa i confini delle Valli per proiettarsi in un mondo in via di globalizzazione. -
Mito e storia nella Bibbia
L'impunità concessa a Caino e i racconti delle origini d'Israele, l'alleanza di Yahweh con Abramo e l'incesto commesso da Ruben, le figure di Mosè, David ed Esdra costituiscono i precedenti mitici di situazioni storiche quali il ritorno dall'esilio babilonese e l'instaurazione del regime ierocratico, le aspettative politiche della Gerusalemme postesilica e le riforme religiose del II sec. a.C. Un esame dei testi sorretto da solide analisi filologiche consente a Giovanni Garbini di mettere in luce la revisione progressiva a cui già in epoca antica vennero sottoposti gli scritti poi raccolti nella Bibbia ebraica, così come una insospettabile persistenza di credenze mitologiche fino al I sec. d.C., quando venne a delinearsi una particolare figura di messia. -
Domande di vita
Non esistono domande leggere dialogando con un lettore. Ogni domanda, per Paolo Ricca, è im-portante. E lo ha ampiamente dimostrato, per quasi un decennio, curando una rubrica quindicinale d'incontro con lettori e lettrici sul settimanale protestante ""Riforma"""". Qui proponiamo una scelta accurata di domande a Ricca. Le sue risposte offrono una lettura coinvolgente e attuale. Ritroviamo in queste pagine i nostri dubbi e alcuni interrogativi che ci portiamo dentro. Una recente intervista, a cura di Fulvio Ferrario e Cristina Simonelli, proposta in appendice «mette a nudo» il teologo senza praticare sconti. Rivelando la straordinaria biografia di un pastore valdese. «Senza lo studio approfondito e appassionato della Bibbia non ci sarebbe stata la Riforma e quindi neppure il protestantesimo. E se mai dovesse accadere che il rapporto del protestantesimo con la Bibbia, dovesse allentarsi, cessando di essere vincolante e determinante, il protestantesimo lenta-mente si estinguerebbe. Questo rischio c'è stato in passato, e c'è anche oggi. Il protestantesimo sta o cade con il suo rapporto con la Scrittura. Nessuna confessione cristiana ha posto tanto in alto la Bibbia come il protestantesimo» (Paolo Ricca). Con un'intervista all'autore a cura di Fulvio Ferrario e Cristina Simonelli."" -
Gesù di Nazareth. Vita e destino
«La figura fondatrice di Gesù di Nazareth attira sempre più l'attenzione di storici, scrittori, registi. Come mai questo interesse, vivo e mai sazio? Dopo due millenni, non è ancora stato tutto detto, scritto, discusso, predicato al suo riguardo? Le ricerche per ritrovare il ""vero Gesù"""" hanno dato vita a un Gesù rivoluzionario, hippie, rabbi, profeta, femminista, filosofo... Di quale ritratto fidarsi? Questo libro propone ai lettori un ritratto del Gesù storico. Come in un'inchiesta poliziesca, lo storico lavora per indizi. Ricostruire la vita del Nazareno significa riesplorare le testimonianze antiche per scrutare l'oscurità e scoprire chi egli fu, come apparve ai suoi contemporanei. Questo libro non pretende in alcun modo di consegnare ai lettori il """"vero Gesù"""". Ogni descrizione del passato è una ricostruzione e l'esame più obiettivo delle fonti a nostra disposizione resta condizionato dallo sguardo di chi le esamina. Io sono in grado di presentare un Gesù """"possibile"""", probabile, forse anche verosimile. Ho l'ambizione di proporre un Gesù il cui ritratto è stato minuziosa-mente verificato dall'analisi rigorosa delle fonti. Aspiro a condurre un'inchiesta che non arretri davanti alle risposte impreviste o non auspicate. Niente di più. Lo storico onesto rinuncia alle certezze assolute. L'onestà consiste anche nel dire che chi scrive queste righe è un credente e un teologo cristiano». (Daniel Marguerat)"" -
Il Vangelo secondo Jack Kerouac
"«Sono un pazzo che ama Dio», scriveva Jack Kerouac. Una religiosità eccentrica e da riscoprire, la sua, da ricercare nelle apparizioni del suo mondo poetico, nelle estasi che l'accendono, nella solitudine che lo tormenta, nelle cadute che lo trafiggono, nella lotta e nell'affidamento a Dio, nella visione sacramentale della scrittura che lo sorregge, fuori da qualsiasi percorso codificato"""" (Luca Miele). """"Torturato e beat(o). Buddha reincarnato negli abiti di novello Shakespeare. Mistico pazzo cristiano. Spettro inseguito dal senso di colpa e dal peccato. Orfano alla mercé del diavolo. Uomo sensuale innamorato della purezza. Selvaggio viandante perso on the road. Folle di vita, ossessionato dalla morte. Cantore della verità, trafitto dalla disillusione. Alla ricerca disperata del volto di Dio, che incontra, deforma, ama e accusa, bestemmia e prega. Jack Kerouac è elusivo, labirintico. Chi voglia imprigionarne il volto in una narrazione lineare si condanna a una cocente sconfitta. A cinquant'anni dalla morte, il senso della sua opera resta ancora in parte inesplorato. Un filo rosso la percorre incessantemente: l'inquietudine religiosa, l'ansia di Dio"""" (Luca Miele). Postfazione di Antonio Spadaro." -
Ospitalità eucaristica: in cammino verso l'unità dei cristiani
In un confronto dialettico con voci rappresentative delle principali chiese presenti sul territo-rio nazionale, nel volume curato da Margherita Ricciuti e Pietro Urciuoli si affronta il tema dell'ospitalità eucaristica a partire da un documento a firma di Paolo Ricca e Giovanni Cereti in cui sono espresse le ragioni a sostegno di questa pratica. Contributi di Enrico Benedetto, Heiner Bludau, Ambrogio Cassinasco, Guido Dotti, Ermanno Genre, Andrea Grillo, Hanz Gutierrez, Ulrike Jourdan, Danielle Jouvenal, Giovanni La Rosa, Enrico Mazza, Carmine Napolitano, Luca Maria Negro, Silvano Nicoletto, Emmanuele Pa-schetto, Antonietta Potente, Edoardo Scognamiglio, Antonio Squitieri, Piero Stefani. -
Mediterranean hope. Disegni dalla frontiera-Drawings from the border
"Disegnare vuol dire entrare dentro se stessi, una volta che riesci a illustrare quello che ti attraversa, quell'immagine diventa una chiave di una porta di un racconto che attraversa le frontiere. Un racconto necessario di storie altrimenti consegnate all'oblio del mare. I disegni dalla frontiera si incastrano fra loro perfettamente, potrebbero essere usati come i tarocchi per costruire un racconto della storia dell'umanità, per leggerne il suo futuro mentre racconti il presente. C'è qualcosa di epico in quello che avviene oggi nel Mediterraneo, qui rinasce e muore il mito fondativo dell'umanità nuova. C'è Ulisse e Itaca, Nettuno e la guerra di Troia, c'è l'Esodo di Mosè e la passione di Cristo che ritornano. I miei disegni non sono curati, sono a presa diretta e non potrebbero essere altrimenti. Nascono e muoiono in poche decine di minuti, mischiano colori vivi che danno speranza con la durezza delle cose che raccontano."""" (Francesco Piobbichi)" -
Il Vangelo secondo Dario Fo. Mistero buffo, ma non troppo
A partire da un intenso incontro con Dario Fo, il teologo, scrittore e burattinaio Marco Campedelli - cui Alda Merini dedicò ""La clinica dell'abbandono"""" - ripercorre l'opera del premio Nobel, in primis """"Mistero buffo"""", mettendo al centro la fragile quanto suggestiva ipotesi che Gesù avesse fondato una compagnia teatrale itinerante, fatta di pescatori, ex esattori delle imposte e donne, per trasmettere il suo messaggio rivoluzionario. «""""E se Gesù avesse messo davvero in piedi un teatro? Una compagnia girovaga per raccontare il mondo alla rovescia?"""" Lo chiesi a Dario Fo al Castello di Sorrivoli. Fo, facendo gli occhi grandi, rispose """"E perché no?"""". Un Gesù """"figlio d'arte"""", del più grande drammaturgo dell'universo, un Gesù giullare, che svela i segreti di Dio mentre smaschera la macchina del potere: cosa avrebbe provocato il teatro del vangelo se non fosse stato censurato? Ripercorrendo l'opera desacralizzante di Fo, da Mistero Buffo a Lu Santo Jullare Francesco e non solo, mi sono messo alla scuola del teatro viaggiante del Nazareno, rivendicando uno spazio rispetto a un sistema teologico e a una macchina di potere che hanno continuato a nascondere la forza eversiva e rivoluzionaria del messaggio di Gesù» (Marco Campedelli)."" -
Il Vangelo secondo Erri De Luca
Esponente di spicco della cultura italiana degli ultimi decenni, Erri De Luca si accosta da tempo al testo biblico da lettore, traduttore, esegeta e riscrittore. In questo volume, Luciano Zappella ci propone un articolato percorso finalizzato a mettere in risalto le coordinate della presenza della Bibbia nella multiforme opera De Luca. Narratore, saggista, poeta e traduttore, nel panorama culturale degli ultimi decenni Erri De Luca rappresenta indubbiamente una voce originale. Le sue esperienze biografiche, le scelte letterarie e il suo rapporto con la Bibbia ne fanno un intellettuale senza parentele. Non credente ma non ateo, De Luca si è accostato al testo biblico da lettore competente, da traduttore autodidatta, da ri-narratore e scrittore poliedrico. Lungi dall'essere semplice motivo ispiratore, la Bibbia - che lo accompagna da quarant'anni - funge per lui da testo fondatore e da codice antropologico universale, influenzandone anche lo stile. Luciano Zappella propone un percorso ragionato nella variegata produzione di De Luca mettendo i lettori a diretto contatto con le sue parole. -
Le tre vie di salvezza di Paolo l'ebreo. L'apostolo dei gentili nel giudaismo del I secolo
Paolo nacque, visse e morì da ebreo. Non fu un apostata ma un figlio d'Israele che facendosi seguace di Gesù aderì a un movimento messianico e apocalittico di riforma all'interno del giudaismo. Senza sminuire alcuno dei suoi aspetti più originali e creativi, l'indagine restituisce il contesto ebraico della predicazione paolina incentrata non su un messaggio di esclusione ma sull'annuncio della misericordia di Dio per i peccatori. Secondo una certa tradizionale interpretazione cristiana, Paolo avrebbe presentato il battesimo e la fede in Cristo come unica ed esclusiva via di salvezza. Ma quando si rileggano gli scritti di Paolo all'interno del giudaismo del i secolo, le sorprese non mancano. Per Paolo la giustificazione offerta ai peccatori attraverso la morte del Cristo non sostituisce la Torah e la legge naturale, che restano le vie primarie di salvezza, ma a loro si aggiunge: i giusti ebrei hanno la Torah; i giusti tra le genti hanno la loro coscienza; e i peccatori, le pecore perdute della casa d'Israele e tra le nazioni che siano cadute senza speranza sotto il dominio del male, hanno il Cristo al cui perdono potersi fiduciosamente affidare. -
Gesù nella mia storia. Preparare e vivere il battesimo
Chi si prepara a ricevere il battesimo o desidera approfondirne il significato troverà in questo volume una guida d'eccezione: il profeta Giona. Giona aiuta a capire il battesimo come scelta consapevole e libera, e spiega il senso dei gesti che ne formano il rito: l'obbedienza a una Parola, la testimonianza davanti ai fratelli, la professione di fede, lo spogliarsi di ogni complicità con il male e con la paura della morte, l'immersione nell'acqua. Seguono alcune riflessioni per vivere, pregare e celebrare il battesimo. In chiusura, alcune note destinate ai formatori, affinché il battesimo sia vissuto come servizio alla chiesa, alla testimonianza dell'evangelo, all'impegno nel mondo. Nome: Giona. Professione: profeta di Dio. Di me, in tanti secoli, hanno detto di tutto: «profeta umoristico», «goffo», «scansafatiche», «schiavo del risentimento»... non credo di meritarmi tanti giudizi così impietosi! Conosci la mia storia? È raccontata nel più piccolo dei libri della Bibbia, il Libro che porta il mio nome. Per secoli, nella chiesa si è pensato che la mia vicenda dicesse qualcosa di importante riguardo al battesimo. Eccomi allora a intrattenermi con te che hai chiesto questo fondamentale sacramento. La decisione di ricevere il battesimo è una scelta che cambia la vita e che ti impegna a conoscere meglio chi è Dio. Il nostro Dio ama anche il buio che ci abita, non ha paura dell'ambivalenza che batte nel cuore di ogni creatura. Si mette al nostro fianco affinché vinca il bene. Accetti di camminare un poco con me? Prefazione di Lidia Maggi.