Sfoglia il Catalogo ibs013
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3181-3200 di 10000 Articoli:
-
Linguaggio e comunicazione
Ogni nostra giornata, da quando ci alziamo il mattino a quando ci corichiamo la sera, può essere rappresentata come una successione ininterrotta di pratiche del linguaggio, interne alle più varie situazioni di comunicazione. È praticando il linguaggio che ciascuno di noi si costituisce come persona in senso linguisticamente proprio: come prima persona dell'enunciazione, nonché parte di una irriducibile società di persone, in considerazione del fatto che ogni nostra enunciazione è sempre rivolta ad una seconda persona. Ciò quale che sia il suo grado di presenza, quello del dialogo che intratteniamo con interlocutori in carne e ossa, o quello del monologo cui ricorriamo quando ""parliamo con noi stessi"""" o ci rivolgiamo a interlocutori immaginari. Varia peraltro molto la società delle persone che si costituisce nel linguaggio, a seconda della situazione di comunicazione entro cui si realizza. Quale rapporto si stabilisce fra linguaggio e comunicazione quando, come nella comunicazione faccia a faccia, sono in gioco tutti i nostri sensi? Quale, quando sia in gioco soltanto il nostro udito, come nella comunicazione telefonica?"" -
Vedere per capire e parlare
Per imparare una lingua straniera sono ormai disponibili sul mercato molte e diverse risorse audiovisive. Ai primi corsi di lingua con allegati le audiocassette e i VHS degli anni Ottanta del secolo scorso si sono aggiunti i CD-Rom, i DVD e i DVX. I computer consentono oggi l'uso di complessi strumenti didattici interattivi e ipermediali, senza contare le enormi risorse reperibili in rete e le nuove frontiere dell'e-learning. Come scegliere però tra i tanti materiali disponibili (in edicola, nelle mediateche, in libreria o su Internet) e soprattutto come usare al meglio questi materiali per la didattica a scuola? ""Vedere per capire e parlare"""" analizza tutti questi strumenti, mettendone in luce i pregi e non nascondendone i difetti (quando ci sono), aiutando così gli insegnanti (o quanti vogliono imparare una nuova lingua) a scegliere il materiale più adatto alle loro esigenze e a utilizzarlo nel modo più proficuo. Il libro curato da Mario Cardona, non limitandosi solo alla teoria, ma affrontando anche aspetti pratici e applicativi, fornisce di volta in volta esempi, modelli, esercizi, per imparare a usare al meglio i materiali audiovisivi che si possono oggi facilmente reperire sul mercato."" -
Handicap: come garantire una reale integrazione. Riflessioni, esperienze, proposte
Avere un handicap, a causa di una minorazione fisica, sensoriale o intellettiva, non significa di per sé essere malato o bisognoso di assistenza. Per fortuna la maggioranza delle persone in situazione di handicap ha potenzialità e capacità proprie e può vivere una vita normale, a condizione però che siano eliminati gli ostacoli che impediscono la piena integrazione sociale. A tutti, anche a chi ha una limitata o nulla autonomia, va comunque garantita piena dignità e l'accesso ai servizi sociali al pari di tutti gli altri cittadini. Questo volume intende porsi come un concreto aiuto per tutte le famiglie che quotidianamente lottano contro le discriminazioni e l'isolamento per vedere riconosciuti quei diritti che troppo spesso sono ancora negati. Di volta in volta, poi, sono presentate le possibili iniziative che si possono intraprendere per ottenere le prestazioni indispensabili per le persone non autonome, con un'attenzione particolare agli aspetti più concreti e operativi, fornendo i riferimenti di legge, i modelli dei moduli da compilare, i contatti con le associazioni a cui rivolgersi e tutto quello che può servire per sostenere le famiglie. -
Parole in rete. Teoria e apprendimento nell'era digitale
I modi di apprendimento e di raccolta di informazioni sono cambiati. Ci siamo abituati a riceverle e cercarle navigando tra la marea di fonti oggi disponibili. Le nuove generazioni, è noto, hanno sviluppato abilità particolari a tessere la tela delle informazioni non in modo sequenziale, come il libro invece imponeva e impone, ma seguendo gli impulsi di una navigazione sfrenata e discontinua che però, ad un certo momento, per quella capacità di organizzare le nostre esperienze in sistemi e in modelli razionali che l'essere umano ha, porta a ridurre le informazioni a sistemi organici. II lessico, lo sappiamo, insieme alla grammatica è il componente fondamentale di una lingua. Ma oggi, dati i nuovi modi di acquisire conoscenza e data l'esigenza di disporre di strumenti adeguati nel mondo della comunicazione, il lessico ci viene e deve esserci presentato secondo sistemi diversi: si parte o si deve partire cioè da un'altra prospettiva. La domanda d'obbligo è dunque: come funziona il lessico? Come deve essere trattato? Quale approccio teorico bisogna seguire a livello lessicologico, per descriverlo nella sua interazione con tutto il sistema della lingua e, a livello lessicografico, per fornire strumenti descrittivi di consultazione? In questo contesto si pone in particolare il quesito di come esso deve essere descritto a livello teorico, come devono essere i dizionari futuri per rispondere ai cambiamenti e alle esigenze che verranno. -
Politiche di sviluppo nelle aree urbane
Con l'espressione aree urbane marginali si traduce l'espressione anglosassone ""distressed urban areas"""", che viene utilizzata in letteratura per indicare aree urbane all'interno delle quali sfavorevoli condizioni sociali ed economiche generano una situazione di arretratezza e sottosviluppo in riferimento ai principali indicatori economici e sociali. Secondo la definizione dell'OCSE, le aree urbane marginali sono parti delle città nelle quali le condizioni economiche, sociali e ambientali sono peggiori rispetto alla media nazionale e alla media della città considerata nel suo complesso. Da diversi anni, è enormemente cresciuto l'interesse per queste zone urbane e per i loro problemi: sono stati avviati importanti studi di settore, sono nati master ad hoc. Sono aumentati gli strumenti per capire come si formino le cosiddette aree marginali, quali siano le dinamiche sociali che si sviluppano al loro interno e come rompere il cerchio di isolamento ed esclusione che le costringe alla marginalità, appunto. Grazie a tutto questo, oggi sono aumentati gli investimenti pubblici e privati in queste zone della città. Questo testo racconta alcuni casi fra i più interessanti di questi ultimi anni, non solo in Italia, per fornire gli strumenti concettuali e pratici per comprendere questo fenomeno che tocca tutte le più grandi città del mondo."" -
I discorsi della danza. Parole chiave per una metodologia della ricerca
"I discorsi della danza"""" fa il punto su un ambito disciplinare multiforme e poliedrico, che sperimenta l'elaborazione di proposte metodologiche sempre nuove. Riunendo gli scritti di studiosi sia italiani sia stranieri di orientamento teorico e metodologico eterogenei, il volume, che si apre con un'introduzione generale delle curatrici, è costituito da tre parti incentrate ciascuna su una parola chiave: politica, femminile/maschile, identità. Ogni parola chiave è posta in relazione a un tema: l'Ausdruckstanz (danza di espressione), la danza teatrale nel XVIII secolo, la danza contemporanea. Questa struttura consente di incentrare la riflessione di volta in volta in un ambito cronologico delimitato e di favorirne l'approfondimento." -
Una palestra per Clio. Insegnare ad insegnare la storia nella Scuola secondaria
Che cosa è la storia? E come la si insegna nelle scuole oggi? All'insegnante di storia spetta un compito arduo e complesso: riuscire a dare un senso, a far capire agli studenti che la storia non è una sfilza sterminata di date, che si accavallano una dietro l'altra in un unicum senza né capo né coda. Di più: trasmettere che la storia ci appartiene, poiché ne facciamo parte. Come si fa però a tenere viva l'attenzione ogni giorno in classe? Il volume, oltre a tratteggiare il contesto teorico della didattica della storia, fornisce tutti quegli strumenti utili per costruire la lezione giorno dopo giorno: esercizi, esempi di lezione, spunti e suggerimenti per laboratori interdisciplinari. Grazie alla loro pluriennale esperienza (non solo nella ricerca storica, ma più propriamente nella didattica della storia), Gaetano Greco e Achille Mirizio spiegano quello che deve fare un insegnante: quali fonti usare in classe, come spiegare ai ragazzi che cos'è la periodizzazione, come insegnare loro ad analizzare un documento o una fonte. Un prontuario vero e proprio per trasformare la lezione tradizionale in un laboratorio di ricerca vivace e aperto, in modo che (oltre ai fatti e ai personaggi) rimangano anche i concetti, i metodi di studio, la capacità di ragionare. -
Comunicare. Le molteplici modalità dell'interconnessione umana
"Mentre sono qui seduta - scrive Ruth Finnegan nella prefazione - a digitare sul mio computer, mi ritornano alla memoria i cantastorie dell'Africa Occidentale con le loro canzoni, i movimenti del corpo, e il pubblico che prende parte attiva alle performance; mi ricordo dei richiami, dei colori e dei profumi che si diffondono dai prodotti messi in mostra per attirare gli acquirenti in un mercato delle isole Fiji, e dell'esperienza condivisa, non solo acustica ma anche corporea e visiva dei concerti inglesi. Penso ai gesti e ai segnali della quotidianità e alla comunicazione lungo grandi distanze tramite il telefono, le lettere, i regali. Tutti questi, mi sembra, sono modi in cui gli esseri umani si interconnettono l'un altro - modi di comunicare. Eppure sono moltissimi gli studi che sembrano non considerare questo ambito pienamente multisensoriale e che presentano invece una visione ristretta e molto più semplice del comunicare come se fosse limitato alle parole""""." -
Il concetto di cultura nelle scienze sociali contemporanee
Il volume si propone di avviare una riflessione a partire da una domanda: il concetto di ""cultura"""" è ancora utile per l'analisi delle società contemporanee? Da alcuni anni, infatti, molte autorevoli voci si sono levate contro la cultura; molti antropologi ne hanno messo in discussione la validità, fino ad arrivare a proporne una sorta di accantonamento. Allo stesso tempo, il concetto trova naturalmente anche numerosi sostenitori e il dibattito tra gli uni e gli altri ha una notevole rilevanza, legata alla complessità e alla molteplicità delle dimensioni che il concetto di cultura chiama in causa, da quella simbolica a quella politica. Fra queste la più importante è forse quella ideologica, dato che interrogarsi a fondo sul concetto di cultura non può non avere delle ricadute sul modo in cui la ricerca sociale (antropologica e sociologica) si posiziona rispetto ai contesti in cui opera, che siano familiari o esotici."" -
Clifford Geertz. Il lavoro dell'antropologo
Prendendo spunto dal pensiero di uno dei principali antropologi del XX secolo, il testo discute criticamente i fondamenti teorici e il ruolo sociale dell'antropologia e delle scienze sociali. Analizza l'importanza del lavoro Clifford Geertz nel superamento delle ortodossie che hanno dato forma alla concezione moderna della scienza: la fede nella verità e nel metodo univoco e fisso, il mito dell'oggettività e della neutralità dello scienziato, l'ideale della conoscenza come rappresentazione e della rigida separazione fra teoria e dati. Articolando strumenti concettuali appartenenti a diverse correnti di pensiero (dall'ermeneutica alla fenomenologia, dalla sociologia comprendente alla filosofia del linguaggio, dalla critica letteraria alla filosofia della scienza post-empirista) il saggio affronta i profondi cambiamenti nelle condizioni del lavoro antropologico, riflettendo sulla natura dell'esperienza etnografica e sulla sua restituzione testuale. Problematizza la situazione dello studio sul campo analizzando i microprocessi della vita quotidiana e la traduzione attraverso confini culturali. Da queste prospettive geertziane, il volume invita a riflettere sulla produzione delle forme culturali nell'intreccio fra sistemi simbolici e sistemi di potere. Definisce il ruolo dell'antropologo nel mostrare le differenze sempre sottili che costituiscono le realtà sociali in termini complessi, sottraendole a vuoti universalismi, preoccupanti naturalizzazioni o pericolosi «scontri fra civiltà». -
Per chi suona la campana? Il mistero della morte
"È giunta, ormai, l'ora di andare, io a morire, voi a vivere. Chi di noi vada a miglior sorte, nessuno lo sa, tranne dio"""". Così si chiude l'""""Apologia di Socrate"""", una delle prime grandi riflessioni su che cosa sia la morte. E Paolo di Tarso, scrivendo ai Corinzi, domanda: """"Dov'è, o morte, la tua vittoria?"""". Passano i millenni, ma l'interrogativo continua ad accompagnarci: che cos'è la morte? E perché ci spaventa? """"Per chi suona la campana""""? ci guida attraverso la storia dell'uomo e grazie alla letteratura, alla filosofia, all'arte e alle religioni ci fa scoprire come nei secoli sia stata percepita la morte fino ad arrivare a oggi, alla morte ostentata quotidianamente dai mass-media. E proprio oggi, la morte è diventata oscena, ovvero non rappresentabile per quello che è realmente. È in qualche modo scomparsa, ha smesso di far parte del corso della vita. Grazie a questo piccolo e agile libro di Oreste Aime, invece, è possibile tornare a riflettere su questo mistero, difficile, quasi incomprensibile, sia che ci riguardi personalmente sia che tocchi gli altri." -
Genealogie dell'immaginario
Fino a pochi anni fa, nella lingua italiana e nei suoi dizionari, ""immaginario"""" era soltanto un aggettivo che serviva a distinguere le entità create dalla fantasia da quelle del mondo reale. C'erano i personaggi immaginari, i mondi immaginari, il sostantivo era una rarità dal significato non ben definito; immaginario è dunque una parola in parte nuova, che è cresciuta nell'uso degli ultimi venti-trent'anni. Se l'immaginazione è la fabbrica delle immagini, l'immaginario ne è il repertorio (magazzino o museo). L'immaginazione è un processo attivo e creativo; l'immaginario è una parola dal significato ancora non perfettamente definito, ma è anche in un certo senso la tomba dell'immaginazione. A partire da questa riflessione, si sviluppa """"Geneaologie dell'immaginario"""" che, attraverso un percorso ricco di fascino (che va dal cinema alla pittura, dalla psicoanalisi alla letteratura), raccoglie e dispiega le molteplici versioni dell'immaginario, lasciandone intatte la complessità e l'ambiguità. Un luogo comune? Un parente povero dell'immaginazione? Oppure veramente il luogo dove tutto è possibile, dove il mondo si trasforma di continuo: un archivio, un magazzino che ciascuno di noi possiede e in cui stipa non solo le sue fantasie, ma il suo mondo, reale come quello che ci circonda."" -
Multiculturalismo. Una mappa tra filosofia e scienze sociali
A partire dagli anni Settanta del Novecento, nelle società occidentali acquistano centralità le lotte di nuovi soggetti, come le donne e gli omosessuali, per il riconoscimento della loro differenza peculiare. Anche le comunità etniche pretendono che la loro diversità culturale venga accettata e riconosciuta nello spazio pubblico. Negli anni Ottanta poi, accanto a queste battaglie per l'emancipazione e l'autodeterminazione personale o di comunità intere, si assistette a una parabola crescente di nazionalismi e fondamentalismi di ispirazione religiosa. Multiculturalismo è la parola-chiave che riassume la molteplicità e la complessità di questa mutazione epocale tuttora in corso. La sfida cui le società odierne sono chiamate è quella di ridefinire l'intera panoplia dei concetti politici moderni (cittadinanza, identità nazionale, sovranità dello Stato), finora considerati come una sorta di universali ""evolutivi"""", alla luce della nuova situazione. Ma solo un lavoro di autoriflessione critica, di natura anche filosofica, della cultura occidentale potrà riuscire a mettere a fuoco la questione multiculturale nella sua portata storica effettiva, cioè nel suo essere al contempo un'eredità del colonialismo e l'esito dei processi e delle dinamiche della globalizzazione. Partendo da queste premesse, l'autore riflette sull'evoluzione delle società contemporanee, costrette ad adattarsi velocemente alle nuove esigenze nate dalla convivenza di popoli con culture e storie molto diverse tra loro."" -
Immigrati e tempo libero. Comunicazione e formazione interculturale a cielo aperto
I luoghi del tempo libero sono oggi diventati meticci: le spiagge, i lungolaghi, i parchi, i giardini pubblici, i centri commerciali sono luoghi dove la convivenza interculturale è un dato di fatto. Famiglie originarie di altri paesi, con tratti somatici, abbigliamenti, lingue che rimandano a mondi lontani, nelle quali visibilmente convivono diverse generazioni, sono sempre più ""vere presenze"""" nelle occasioni en plein air del tempo libero. Gli spazi dedicati al tempo libero rappresentano bene la complessità, la ricchezza, le contraddizioni di una società (quella italiana) che sempre più si caratterizza come multiculturale. Ma i luoghi aperti del tempo libero sono inevitabilmente anche spazi per la formazione, per lo scambio attivo di comunicazione, per la rappresentazione della propria identità e per l'osservazione di quelle altrui. Se la formazione degli immigrati avviene in gran parte nei luoghi canonici recenti ricerche hanno dimostrato che è il territorio che conferisce un imprinting formativo importante a chi lo frequenta, lo vive, lo abita. Il volume parte da queste considerazioni per analizzare gli aspetti pedagogici e formativi (per lo più informali) che nascono e si sviluppano nelle occasioni del tempo libero e scoprire come proprio queste siano le occasioni in cui l'integrazione e il meticciamento culturale sia più semplice e più vero."" -
Formare on line i docenti di lingue e italiano L2
Se oggi l'Unione Europea conosce un'unità e una coesione economica e monetaria, quella culturale è ancora lontana, resa più difficile dalle diverse lingue che vi sono parlate. Per questo motivo sono previsti dei piani formativi che dovrebbero portare ogni cittadino europeo a parlare almeno altre due lingue, oltre a quella madre. Solo in questo modo si potrà realizzare una piena ed effettiva unità. Per questo ci vogliono anni e, soprattutto, si devono prima preparare quegli insegnanti che dovranno poi formare i futuri studenti. A partire da questa situazione, dalle indicazioni espresse dall'Unione, ""Formare on line i docenti di lingue e italiano L2"""" riprende il tema della formazione a distanza (di insegnanti e studenti) e fornisce un quadro organico di tutti quegli strumenti che sono oggi resi disponibili da Internet (dai Master on line al tutoraggio fino alle possibilità offerte da YouTube o Second Life). Per questo il libro curato da Paolo Balboni e Umberto Margiotta si impone come un punto di riferimento per chi deve tenersi al passo con la didattica e, soprattutto, con i nuovi media offerti dallo sviluppo della tecnologia."" -
La nuova politica locale
Da quando (1993) l'elezione diretta del sindaco e del presidente della provincia ha conferito un peso specifico maggiore a questi enti, il ruolo di comuni e province nella politica italiana è cambiato. I cittadini, oggi, hanno maggiori possibilità di incidere sulla vita della comunità locale. La politica locale è divenuta più importante per la vita quotidiana delle persone; verso le istituzioni territoriali si indirizzano sempre più numerose domande, aspettative e proteste dei cittadini. La nuova politica locale serve proprio a capire come funzionano e di cosa si occupano gli enti locali. Dopo aver spiegato le ragioni della storica debolezza delle autonomie locali, il libro affronta gli aspetti più rilevanti che definiscono oggi il governo locale: l'evoluzione istituzionale dei comuni e delle province nell'Italia repubblicana; il decentramento dei poteri ed il nodo delle relazioni tra enti locali, regioni e stato; le riforme degli anni Novanta, che hanno fatto nascere una nuova classe politica locale e, in particolare, i ""nuovi sindaci""""; le nuove strategie ed i nuovi contenuti delle politiche pubbliche locali; fino alla diffusione recente di forme innovative di """"democrazia deliberativa"""". Questo libro spiega perché la politica locale è tutt'altro che una politica minore, offre un quadro delle caratteristiche e del funzionamento di comuni e province e dice chi sono e quali poteri hanno, oggi, gli attori della politica locale."" -
Umanizzare l'umanitarismo? Limiti e potenzialità della comunità internazionale. Con CD-ROM
Che cos'è l'umanitarismo? In che cosa consiste l'intervento umanitario? Come si interviene per soccorrere popolazioni in difficoltà e contribuire a processi di riconciliazione, ovvero alla ricostituzione di società democratiche e rispettose dei diritti umani? Il testo prende spunto da tali domande generali per comprendere perché, negli ultimi tempi, le parole umanitarismo e intervento umanitario siano divenute sempre più il fulcro di accesi dibattiti nelle arene pubbliche nazionali e globali e perché vengano sempre più spesso utilizzate in modo improprio e addirittura connesse all'ingerenza bellica. Sullo sfondo della recente trasformazione dell'ordine geopolitico mondiale, Umanizzare l'umanitarismo? analizza l'idea e le pratiche dell'umanitarismo, così come si sono venute a trasformare nel corso del tempo. La ricerca prende, dunque, avvio da una concezione di umanitarismo inteso come azione atta a prevenire forme di violenza armata, come aiuto portato a popolazioni in situazioni di conflitto o calamità naturali, come partecipazione a processi di pacificazione e di sviluppo. A partire dal punto di vista di attori istituzionali e sociali coinvolti in attività umanitarie, il testo si focalizza quindi sul ruolo e sui limiti dell'intervento della comunità internazionale, intesa come ambito sovranazionale di tipo istituzionale e come società civile globale, composta da un insieme diversificato di attori sociali. -
Cinema e rock
Cinema e rock, ovvero la storia di un legame che dura saldo da oltre cinquant'anni, un numero impressionante di film, di registi, attori e musicisti, ma anche e soprattutto un'attenta analisi di costume. Ripercorrendo il filo rosso che lega il cinema alla musica (e alla cultura) rock e pop, Umberto Mosca ci restituisce una ricostruzione di quei momenti storici: da Elvis Presley ai Beatles, da Tommy ai Blues Brothers, da Woodstock a Shine A Light, il libro è un ritratto a tutto tondo di sessant'anni di storia americana ed europea. Struttura portante dell'opera è la definizione delle tipologie filmiche essenziali all'interno delle quali è andata via via organizzandosi tale massiccia produzione, in modo da offrire un ampio paradigma che funzioni come insieme di differenti modelli interpretativi (dalla Rock Opera al Biopic, dai film di finzione con le rockstar ai vari tipi di Rockumentary ecc.). A ciascuna di queste tipologie corrisponde un capitolo del volume all'interno del quale ha luogo un'analisi critica di opere realizzate in decenni diversi, in modo da fornire un percorso che, secondo una prospettiva storica, consenta di individuare sia gli elementi di ""continuità"""" sia quelli di """"rottura"""" rispetto alle varie tendenze artistiche dominanti."" -
Dal graffito artistico al graffito vandalico. Psicodinamica di una nuova dipendenza compulsiva
In questo volume vengono analizzate le basi psicodinamiche che sembrano spingere in modo compulsivo alcuni individui a imbrattare ogni angolo delle nostre città. Un tale fenomeno sembra indicare da un lato manifestazione di libertà, ma dall'altro l'espressione di atti di sopraffazione, violenti e distruttivi che obbedisce a una coazione a ripetere degli impulsi. Molti giovani agiscono spesso in maniera impulsivo-compulsiva e sviluppano una dipendenza patologica al pari di altre compulsioni, il cui meccanismo di eccitazione assomiglia a quello del gioco d'azzardo, della cleptomania, della piromania, dello shopping compulsivo e altri comportamenti psicopatologici ipomaniacali. Vengono presentati i risultati di uno studio condotto a livello nazionale con un campione di preadolescenti e adolescenti inclini al ""graffitismo sporco"""" o """"da bomboletta facile"""" - così come gli autori lo hanno denominato. I dati evidenziano la presenza in tali giovani di uno spiccato tratto eccitatorio-compulsivo e modalità legate al bisogno urgente di gratificazione immediata in opposizione al senso di vuoto, di noia, alla solitudine, alla mancanza di riferimenti interiori."" -
Sociologia contemporanea. Bauman, Beck, Bourdieu, Giddens, Touraine
Zygmunt Bauman, Ulrich Beck, Pierre Bourdieu, Anthony Giddens e Alain Touraine: cinque figure fondamentali della sociologia contemporanea, veri e propri ""classici"""". Più di altri, essi hanno contribuito a cambiare il nostro modo di vedere la società. Eppure, malgrado tale importanza, mancava in Italia uno studio che ne considerasse in modo sistematico il pensiero. Da qui l'idea di questo libro. Si compone di cinque capitoli, uno per ogni autore, con una struttura pressoché identica. Dopo una breve introduzione, vi sono le due principali sezioni, la prima dedicata alla teoria della società dell'autore e la seconda alla sua interpretazione degli sviluppi della modernità nel secondo Novecento; segue poi una discussione critica, per terminare con un'articolata bibliografia dei principali testi dell'autore e sull'autore. Il volume si chiude infine con cinque brevi ritratti biografici. Con le teorie di questi studiosi, si è al cuore dei principali nodi presenti nell'attuale dibattito nelle scienze sociali (e non solo). Il lettore può così trovare nei loro differenti approcci, e nelle loro differenti sensibilità, una mappa dei problemi del nostro tempo.""