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Anya e Tigre Bianca
In un Paese innevato su cui regna un sovrano ingiusto e crudele, da tredici anni imperversa una terribile maledizione. Uno dopo l'altro, i bambini nati lo stesso anno dell'erede al trono spariscono senza lasciare traccia. Per lenire il dolore, i genitori adottano cuccioli di tigri, orsi, elefanti e rinoceronti da cui si fanno aiutare nel lavoro dei campi, nella pesca e nella caccia. All'età di dodici anni anche Anya, una fanciulla bella, intelligente e temeraria, sparisce così come era accaduto anni prima al suo gemello Luka. Neppure Tigre Bianca, il cucciolo di tigre che i suoi genitori hanno adottato per difenderla, è riuscita a salvarla dalla maledizione. Anya è prigioniera di una maga responsabile di un'oscura predizione ma non tarderà a svelare il mistero e affronterà il pericolo con coraggio, astuzia e l'aiuto di un esercito straordinario. A raccontare questa storia è il tempo - non il tempo che fa, il tempo che passa - incubo dei genitori straziati dalla paura di perdere i figli e dalla nostalgia per i bambini ormai scomparsi. Pagina dopo pagina, le immagini sublimi di François Roca e il testo ricco di suspense di Fred Bernard congiurano nell'intento di gelarci il sangue. Come gli abitanti del Paese del Grande Bianco sprofondano sempre più nella neve di stagione in stagione, così il lettore si ritrova immerso fino al collo in un'avventura epica densa di richiami letterari. L'ambientazione ricorda Le cronache di Narnia di C.S. Lewis e La regina delle nevi di Hans Christian Andersen e farà sentire a proprio agio gli amanti della serie Il trono di spade mentre la predizione come motore della vicenda è un classico della narrativa fantastica ed evoca associazioni bibliche (la strage degli innocenti) e fiabesche (La bella addormentata nel bosco). Ma a imprimersi nella nostra mente sono soprattutto le immagini, dove regnano incontrastate le tonalità fredde dell'azzurro, a sottolineare da un lato le condizioni climatiche avverse e dall'altro la tragicità degli eventi nonché il temperamento glaciale dei personaggi. La corporatura di questi ultimi trasmette un'impressione di solidità mentre i volti dalla ricca espressività comunicano di volta in volta determinazione, coraggio, orgoglio e ferocia. Tra queste creature a sangue freddo spiccano la carismatica eroina, la maga dai lunghi capelli neri e dalle inquietanti orbite vacue e soprattutto l'enorme e ieratica Tigre Bianca, incarnazione di volontà, intelligenza e serenità. -
Trucas. Ediz. illustrata
Che cos’è quel tripudio di macchie colorate che ci sorprende appena apriamo il libro? È uno dei soliti guai combinati da un buffo mostriciattolo verde e peloso che si allontana a passi felpati portando con sé l’arma del delitto: i tubetti di pittura. Il suo piedone scivola via dal frontespizio e noi ci sentiamo un po’ spaesati: non sappiamo quando esattamente è iniziato il libro e, ogni volta che questo bizzarro essere scompare lasciando la pagina vuota, siamo pervasi da un brivido di suspense. Ma la fuga del nostro eroe non sarà priva di ostacoli: prima una mano gigantesca lo costringe a farsi un bagno perché è tutto imbrattato di pittura poi, mentre si allontana completamente fradicio lasciandosi dietro una scia di colore, ecco che appare un matitone puntato dritto contro di lui. Un momento... non è un matitone ma qualcosa di molto peggio! Una giocosa e arguta riflessione sulla pittura nel suo rapporto con la pagina (o la tela) bianca, ma soprattutto la divertente avventura di un altro strambo personaggio partorito dalla esuberante fantasia di Juan Gedovius ancora una volta raccontata efficacemente senza bisogno di parole. -
Nell'acqua
Nudi in una ""bolla di mare"""" che li isola dal resto del mondo e dallo scorrere del tempo, un uomo e una donna si fondono come gocce nell'acqua. Abbandonati alla passione, compiono tutti i gesti dell'amore: si accarezzano, si prendono le mani, si baciano, si stringono, allentano e rinsaldano la stretta senza mai separarsi. Con gli occhi chiusi o persi negli occhi amati, sembrano incuranti di qualunque mutamento avvenga intorno a loro, dell'avvicendarsi delle condizioni atmosferiche, del giorno e della notte. Compiono ossessivamente i medesimi movimenti per rafforzare un possesso forse insidiato dal timore di perdersi oppure destinato a finire nello spazio di una settimana di vacanza. Dall'acrilico alle matite, passando per gli inchiostri, come in """"Stanze"""" Lorenzo Mattotti sviluppa in una varietà di forme e tecniche un unico tema: la grazia e l'armonia che possono avere solo due corpi che si amano leggeri nell'acqua. Trasportati a nostra volta fuori dalla realtà, si rimane ammaliati dalla danza armoniosa degli amanti ma anche dagli scenari naturali di cui essi non si curano. Resi con pochi dettagli essenziali - il mare, il cielo, gli scogli - i paesaggi incantano con l'intensità del colore e del segno, i giochi di ombre e luci, lo sconfinamento in una dimensione onirica reso possibile dal sapiente variare delle tecniche."" -
Delizie in pausa pranzo
Di solito, quando si pensa al pranzo sul posto di lavoro, si tende a immaginare cibi semplici e anonimi, qualche piatto pronto o un paio di panini, da consumare rapidamente magari senza lasciare la propria postazione. Ma questa pausa quotidiana è in realtà un momento importante per prendersi cura di sé. Con questo spirito Laura Bertelli, già autrice del blog My Soul Kitchen, propone 28 menù divisi in base alle quattro stagioni portando al lavoro il modo di stare a tavola all'italiana, con tutta la cura e l'attenzione che le donne della sua famiglia dedicano da sempre alla preparazione di ogni pasto. Un modo per ricreare nella lunch box lo spirito della nostra tradizione e una preziosa fonte di ispirazione per qualunque appassionato di cucina. Con un occhio di riguardo alla stagionalità dei prodotti, i cibi sani e la qualità degli ingredienti, Delizie in pausa pranzo propone anche a chi mangia fuori casa un'occasione per ricaricarsi, rigenerarsi e godersi un momento di convivialità con i colleghi. -
Oz. Ediz. italiana e inglese
Dorothy è una bambina che vive nel Kansas con gli zii e il cagnolino Totò. Un giorno un violento tornado solleva la loro casa e, mentre gli zii riescono a mettersi in salvo, Dorothy e il cane vengono trascinati in volo fino alla Terra dei Munchkin. Nell'atterraggio la casa schiaccia la malvagia Strega dell'Est. Riconoscente, la buona Strega del Nord dona a Dorothy le scarpette d'argento della defunta e le consiglia di recarsi dal Mago di Oz, che potrà aiutarla a tornare dai suoi zii in Kansas. Inizia così la serie di intricate peripezie e incontri con bizzarri personaggi di questo classico della letteratura che ha fatto volare l'immaginazione di molti artisti tra cui Stefano Bessoni. Dopo le colline toscane del Pinocchio di Collodi e le campagne inglesi dell'Alice di Lewis Carroll, per l'autore e illustratore è stato naturale fare un salto oltreoceano e compiere una personalissima scorribanda illustrata nella terra nata dalla fantasia di Lyman Frank Baum. Scegliendo di concentrarsi unicamente sul primo libro della saga, Il meraviglioso Mago di Oz (1900), Bessoni mette al lavoro la propria fantasia nera per offrirne una versione moderna, sintetica e avvincente. Come d'abitudine il suo intervento di adattamento consiste nel fornire stralci di testo che ripercorrono i momenti salienti della narrazione originaria accompagnati da una serie di ritratti, arricchiti e colorati nel suo inconfondibile stile macabro e grottesco. -
Nueva carne. Ediz. italiana e inglese
Il corpo umano è un territorio inconoscibile. Possiamo smontarlo, sezionarlo, studiarlo in ogni minimo dettaglio, rovistare fra le sue interiora, e il suo segreto continuerà a sfuggirci. Ci guardiamo le mani. Passiamo la lingua sull'arco dei denti. Ci tocchiamo i capelli. Siamo davvero noi, questo? Il corpo è fluido, si trova costantemente ""al di là"""" di come appare (trans-forma), pronto a fondersi con altre entità, a mutarsi in qualcos'altro. In virtù della confusione tra organico e meccanico, biologia e tecnologia, sta abbandonando la sua materialità per rimescolarsi nelle infinite proiezioni e ramificazioni della Rete, è ormai sinapsi esso stesso dell'immensa massa cerebrale che si espande sulla superficie dell'intero pianeta. Ha ancora senso dunque parlare di confini dell'umano, cercare di domare una carne delirante? Ironicamente definite """"anatomiche"""", le tavole di Claudio Romo suggellano di fatto la morte dell'anatomia. Di fronte all'esplosione della humani corporis fabrica, un riluttante e rassegnato Vesalio posa il bisturi per sempre. Mentre il pensiero si proietta al di fuori dei limiti fisici, ecco che la carne, non più sorvegliata, può infine diventare surreale, cominciare a sognare furiosamente. Eseguite con inchiostro nero a disegnare reticolati che evocano una dimensione digitale, queste illustrazioni suggeriscono l'idea che il sogno possa essere un incubo, risolversi in un'apocalisse in cui il virtuale diviene reale facendo saltare tutti i confini che in fondo ci rassicurano. Ma sta a noi accogliere o meno la più epocale metamorfosi che la nostra specie abbia mai conosciuto. Rimarremo terrorizzati di fronte all'idea di perdere i nostri vecchi contorni su cui ritenevamo di fondare la nostra identità? Oppure li faremo divampare abbandonandoci all'estasi, alla trasfigurazione? Fantascientifico, filosofico e spirituale al tempo stesso, questo volume impreziosito dal testo introduttivo a firma di Ivan Cenzi di #BizzarroBazar ci obbliga a un confronto serrato con noi stessi mentre ci ammalia e ci inquieta con la potenza della sua visione."" -
Delizie sotto l'albero
Il Natale è un'occasione speciale per compiere gesti d'affetto per i propri cari, sia come doni da scambiarsi sotto l'albero sia sotto forma di leccornie da preparare con cura e gustare a tavola tutti insieme. Quindi, perché non unire le due cose e realizzare in cucina i nostri doni natalizi? A questo scopo Laura Bertelli, autrice del blog My Soul Kitchen, ci apre le porte della sua casa dove ogni anno, da sempre, anima il Natale confezionando regali golosi insieme alla madre e alla nonna, che le hanno trasmesso la passione per la buona cucina. Come da tradizione, il rito della preparazione non interessa solo i pochi giorni che precedono le festività. Oltre ai biscottini e agli altri pensierini i cui ingredienti sono reperibili in qualunque momento, l'autrice propone ricette preparate nel corso dell'anno con frutta e verdura di stagione scelte con cura al mercato o a chilometro zero presso i contadini. La sua cucina si trasforma così in una fabbrica di golosità che preserva la tradizione familiare italiana, con un occhio di riguardo per la confezione dei manicaretti, in cui gli ingredienti principali sono creatività e fantasia. Quattordici proposte da preparare con le vostre mani, per un augurio gustoso e affettuoso da dedicare ad amici e familiari. -
Frida
Costretta a letto per nove mesi dalla poliomielite all’età di sette anni e in seguito vittima di un incidente di autobus dalle conseguenze spaventose, Frida Kahlo ha trascorso la sua esistenza entrando e uscendo dall’ospedale e ha dovuto sottoporsi a ben 32 operazioni chirurgiche. Ciò nonostante non ha mai perso l’entusiasmo, la voglia di amare e di lasciarsi andare a ogni genere di esperienza. È stata la sua arte assolutamente unica, spietata e coraggiosa a permetterle di far fronte a sfide tremende e di uscirne vincitrice. Nella pittura ha espresso il dolore, la depressione, ma anche la gioia, la passione, l’amore. Mentre il testo essenziale di Jonah Winter scioglie i nodi che si intrecciano nella sua biografia, l’arte di Ana Juan incontra quella di Frida Kahlo dando vita a immagini esuberanti e ricche di colore. Molti sono i riferimenti agli autoritratti dell’artista messicana ma la loro crudezza è qui addolcita dalla predominanza delle linee morbide e da un’ambientazione fiabesca popolata da una corte di buffi animali e da personificazioni del sole e della luna. Rappresentata prima da bambina e poi da adulta, Frida assume pose statuarie lasciando che, come nei suoi dipinti, l’attenzione dell’osservatore venga rapita dagli abiti sgargianti. Dettaglio chiave dell’immagine che tutti conosciamo, le sopracciglia che si saldano tra gli occhi spesso chiusi svolgono la funzione del terzo occhio aperto su di sé e assumono via via la forma di un uccello, così da alludere al volo dell’immaginazione, alla libertà che ha sempre contraddistinto la vita e l’arte di Frida Kahlo. Un tributo toccante e dolce a una delle più originali e influenti artiste del Novecento e un incoraggiamento per tutti a superare le difficoltà della vita attraverso la creatività. -
La Venere anatomica
Un volume incredibile che tramite l’affascinante enigma della Venere anatomica ci trasporta in un’epoca passata in cui studiare la natura significava al contempo studiare la filosofia.rnrnLa Venere anatomica di Clemente Susini, realizzata tra il 1780 e il 1782, è l’oggetto perfetto:rnesibisce un tale stravagante sfarzo da mettere in dubbio ogni convinzione per il solo fatto di esistere. Questa statua era concepita come strumento per l’insegnamento dell’anatomia umana senza dover fare continuo ricorso alla pratica della dissezione e, inoltre, costituiva una tacita espressione del rapporto (come lo si intendeva allora) tra il corpo umano e un universo di origine divina, tra arte e scienza e tra uomo e natura. Da quando sono state create nella Firenze del tardo XVIII secolo, queste donne di cera immobili e svestite sono state fonte di seduzione, curiosità e insegnamento. Ma nel XXI secolo risultano anche disorientanti, in bilico come sono tra mito e medicina, offerta votiva e tradizione vernacolare, arte e feticcio.rnAttingendo al contributo di numerosi storici dell’arte e della medicina, teorici della cultura e filosofi, questo libro studia la Venere anatomica nel suo contesto storico. Analizza le credenze e le pratiche che hanno portato alla sua realizzazione, passando poi a esaminare con attenzione i modi molto diversi in cui è stata via via giudicata e interpretata nel XIX secolo, per delineare infine le curiose “seconde vite” di cui si è resa protagonista nel XX e nel XXI secolo. -
100 semplici fiori di carta. Ediz. a colori
I fiori di carta stanno spuntando un po' ovunque: li vediamo prendere la scena nelle vetrine dei negozi più belli o portare un tocco di colore ai matrimoni invernali. Usati in gran quantità, delicatissimi oppure vistosi e colorati, sono una soluzione di sicuro effetto laddove i fiori veri siano di difficile reperibilità o eccessivamente costosi. 100 semplici fiori di carta mostra come, con un pizzico di pratica, sia possibile dare vita a decine e decine di creazioni, da singoli fiori e ramoscelli a graziose composizioni, fino a vere e proprie meraviglie destinate alle occasioni più importanti. Kelsey Elam ha saputo catturare alla perfezione le peculiarità di ciascun fiore, dalle vaporose peonie alle rose in piena fioritura, fino ai più delicati fiori di campo. Che desideriate vivacizzare la vostra scrivania o rendere uniche le decorazioni per un evento speciale, in questo libro troverete tanti splendidi fiori di carta adatti a ogni occasione. All'interno troverete: una galleria di magnifiche fotografie a colori; oltre 100 sagome per creare bellissimi fiori per ogni occasione; facili istruzioni passo passo per colorare, tagliare e creare deliziosi bouquet di carta -
Who is Nemo's. Ediz. italiana
Una raccolta di disegni, ma soprattutto di riflessioni di questo giovane street artist italiano, che guarda la quotidianità che lo circonda con occhi critici e consapevoli, traducendola per immagini attraverso il suo peculiare umorismo macabro e cinico. A ispirare la sua spinta espressiva è soprattutto la meraviglia per il potenziale umano e allo stesso tempo il disgusto per la società cosiddetta ""civilizzata"""" che siamo riusciti a creare; una società che ci schiaccia, ci umilia e ci riduce a mera carne da macello, rendendoci prigionieri della nostra ingombrante materialità e della nostra spasmodica ricerca di perfezione e immortalità. Non a caso, i protagonisti delle sue opere sono soprattutto corpi nudi, deformi e dalla pelle flaccida, spesso legati, straziati e ingabbiati, e sempre vittime inermi e allucinate della loro umiliante condizione di esseri umani. Le contraddizioni, le ingiustizie e le ipocrisie del mondo in cui siamo costretti a vivere prendono così la forma di incubi che si insinuano nella mente e nell'animo dello spettatore con la speranza di risvegliarne il desiderio di riscatto. La scelta della street art come forma espressiva deriva proprio dalla volontà di ampliare il più possibile il potenziale comunicativo delle immagini, immergendole nel tessuto urbano per coinvolgere democraticamente le persone che ne usufruiscono e condividere con loro sensazioni e pensieri."" -
Ogni cosa al suo posto
La dittatura dello stile è acqua passata: oggi l'importante è creare una casa allegra, facilmente gestibile e adatta alle proprie esigenze non solo da un punto di vista estetico ma anche pratico. Questo approccio ragionato all'organizzazione degli spazi mira a trovare un posto per tutti gli oggetti di uso quotidiano (dagli utensili di cucina alle biciclette), per quelli stagionali (attrezzatura da sci e valigie) e per tutto ciò che utilizzate di rado ma a cui non volete rinunciare (l'album di nozze, il servizio buono della nonna). Se è vero che tendiamo ad accumulare sempre più oggetti, dove dovremmo collocarli? E come? In Ogni cosa al suo posto, Rebecca Winward dimostra come sia possibile migliorare la vivibilità di ogni locale della casa ottimizzando l'organizzazione degli spazi e al tempo stesso valorizzandone il potenziale decorativo. Considerando il tema in tutte le sue possibili declinazioni, Rebecca suggerisce sia soluzioni su misura per le varie stanze, sia idee adatte alle diverse tipologie di articoli da riporre (capi di abbigliamento, libri, attrezzatura per hobby e tempo libero), senza rinunciare a esemplificare i vari stili, dal minimalismo al vintage, dal rétro al country chic. -
Amigos. Ediz. italiana e inglese
Di ritorno a casa, una mamma si ferma in libreria e decide di fare una sorpresa alla figlia. Si tratta di un volume illustrato con un simpatico maialino in copertina. Entusiasta, la bambina corre subito in camera sua per immergersi nella lettura. All'improvviso, come per effetto di un incantesimo, sotto i suoi piedi si spalanca un cielo azzurro pieno di nubi candide e soffici e lei precipita perdendo una pantofola. Per fortuna, cadrà sul morbido: un uccellino scende infatti in picchiata per salvarla. Grazie al nuovo amico, la bambina inizia a esplorare un mondo incontaminato, dove incontrerà conigli, porcellini, gufi, giraffe, orsi, mucche, scimmie... Tutti la accolgono con gioia, pronti a giocare e a vivere insieme entusiasmanti avventure in mezzo alla natura. Il tempo scorre meravigliosamente finché arriva l'ora di cena... Amigos è un libro che parla d'amore. Come accade alla piccola protagonista, anche il lettore viene trasportato in un mondo di sogno, in cui animali ed esseri umani possono coesistere in amicizia e armonia. Un sogno che i bambini vivono con naturalezza, entrando immediatamente in relazione con gli animali e provando d'istinto una sincera empatia nei loro confronti. Anche in questo libro Roger Olmos porta avanti con delicatezza ma con una logica chiara e inoppugnabile la sua battaglia da anni intrapresa a favore del veganesimo, che considera l'unico modo eticamente accettabile di vivere sul nostro pianeta e di amare gli animali che lo abitano. Tutti gli animali! Amigos è un libro per i bambini, affinché lo leggano ai loro genitori. Età di lettura: da 5 anni. -
Stop
Con le sue inconfondibili pennellate a olio, Roger Olmos infonde il suo profondo amore per gli animali in questo divertente libricino che, ancora una volta, ci trascina in un universo di immagini vivide e coinvolgenti dove le parole non servono. Come in un piano sequenza cinematografico, vediamo scorrere davanti ai nostri occhi un’unica scena fatta di tanti personaggi e tanti piccoli episodi, che accendono la fantasia dei bambini stimolandoli a inventare mille storie e situazioni. Attraverso l’esplorazione di trame, colori ed emozioni, i lettori esordienti impareranno a conoscere e a familiarizzare con gli animali, scoprendo che ce ne sono di giganteschi e di piccini (ma non per questo meno importanti), di spensierati e di più seri, con una folta pelliccia oppure con la pelle liscia, e nel frattempo sentiranno nelle orecchie le risate, la musica e i passi di volta in volta più leggeri o più pesanti di questo festoso branco di nuovi amici. -
Il fantasma del circo d'inverno. Ediz. a colori
La scimmia Spirit e il pappagallo Dino vivono e lavorano nel prestigioso Circo d’Inverno. Sono amici per la pelle, anche se non potrebbero essere più diversi: Spirit ama leggere, è razionale e tiene sempre i piedi per terra. Dino invece si crede un pirata ed è convinto dell’esistenza di fenomeni soprannaturali. Per questo tendono a non vedere le cose allo stesso modo. Dino è sicuro che il circo sia infestato da un fantasma, mentre Spirit considera questa idea a dir poco stramba. Partendo da opposti punti di vista, i due si trasformano in una litigiosa coppia di investigatori e interrogano gli altri animali del circo: tigri, elefanti, cavalli, cane e gatto, ecc... Tutti confermano l’esistenza di uno spettro, eppure nessuno di loro lo ha mai visto. La conclusione dell’indagine coinciderà con il momento clou dello spettacolo, ovvero il numero di Marina Ants, la domatrice di formiche rosse. A questo punto il mistero sarà svelato e sapremo finalmente chi ha ragione, se Spirit o Dino... o forse hanno ragione entrambi? Alternando le proprie voci, i due protagonisti raccontano ciascuno secondo la propria prospettiva le varie tappe dell’inchiesta, riportando vivaci battibecchi e senza rinunciare a scambiarsi divertenti stoccate verbali. Questa buffa e avvincente storia incentrata sui temi dell’amicizia e del relativismo è arricchita da illustrazioni che brillano per la padronanza di luce e ombra, la plasticità e l’imponenza dei personaggi. Ovunque dominano le calde atmosfere create dalle tonalità della terra e, a contrasto, l’azzurro splendente del piumaggio del pappagallo. Una doppia pagina in appendice al libro offre inoltre ai lettori la possibilità di conoscere la vera storia del Cirque d’Hiver, fondato nel 1852 sotto Napoleone III e tuttora gestito dalla famiglia Bouglione. Età di lettura: da 5 anni. -
Gatti d'autore
"Quale dono più grande dell'amore di un gatto?"""" chiedeva Dickens. Forse è proprio perché l'amore di un gatto è così difficile da conquistare che queste ammalianti creature ci affascinano tanto. Si dice che i gatti si siano addomesticati da soli. Quando gli uomini da nomadi divennero stanziali, non tardarono a prendere possesso del territorio. Del resto, è proprio il contesto domestico quello in cui i gatti sono più frequentemente ritratti nell'arte: la casa è il terreno comune di umani e felini. Questi curiosi animali sono le uniche creature domestiche che vanno e vengono a loro piacimento e che conducono segretamente una seconda vita di cui non sappiamo nulla, facendo ritorno a casa solo in cerca di cibo, riparo e (se siete dei veri privilegiati) il grembo confortevole di un umano su cui accoccolarsi. Questo comportamento all'apparenza mercenario è la chiave per spiegare il rapporto tutto speciale tra gatti e umani. Laddove, infatti, la maggior parte degli animali domestici dipende interamente dagli uomini, questo non vale per i gatti, e certe persone (invariabilmente non amanti dei gatti) faticano ad accettarlo. I gatti sono animali intelligenti e, come le eroine di Jane Austen, non è facile conquistarli. Sembra che queste creature adorino tenerci appesi a un filo, e ciò non fa che aumentarne il fascino. Come sintetizza efficacemente Hazel Nicholson, """"Un gatto è un rompicapo senza possibilità di soluzione"""". Accompagnata da una serie di proverbi e citazioni sui gatti firmate da autori del calibro di Colette, Hemingway e Dickens, questa galleria di gatti nell'arte - sdraiati al sole, accoccolati, arruffati o sornioni - raccoglie illustrazioni e dipinti firmati da artisti di tutto il mondo, tra cui Lucian Freud, Francisco Goya, Franz Marc, Paul Klee, Andy Warhol, ma anche Edouard Manet e Leonardo da Vinci. Tra un'immagine e l'altra, brevi testi raccontano aneddoti sugli autori e forniscono informazioni sul più sfuggente degli animali domestici, mostrandone tutta la bellezza, l'eleganza e l'alterigia." -
Interventi cruciali. Trattato illustrato su principi e pratiche della chirurgia nel diciannovesimo secolo
Fino agli anni Quaranta del XIX secolo, gran parte di quello che succedeva negli spazi rumorosi, sporchi e affollati chiamati sale operatorie sarebbe risultato familiare a un chirurgo del Seicento. Vestiti nei loro abiti civili, chirurghi e assistenti (tutti uomini) si adoperavano su pazienti che rimanevano svegli durante l'atroce calvario. Le operazioni erano rapide nella speranza di ridurre al minimo dolore, shock e perdita di sangue, e i tassi di mortalità erano elevati - anche se non così alti come si potrebbe pensare. Nel giro di due generazioni, invece, le sale operatorie divennero luoghi simili a laboratori, dove chirurghi e infermiere in camici sterili lavoravano in un silenzio quasi assoluto. L'anestesia aveva rimosso il problema della coscienza dei pazienti, e gli interventi potevano anche richiedere un'ora o più. Come si giunse a questo risultato? Quali cambiamenti interessarono il rapporto tra medicina teorica e chirurgia? Perché la pratica chirurgica entrò a far parte delle discipline scientifiche? In che modo gli sviluppi culturali, economici e intellettuali influenzarono ciò che accadeva nelle sale operatorie? Attingendo ai contributi editoriali di storici della medicina, teorici della cultura e filosofi, ripercorrendo gli illustri trattati sulla chirurgia e riportando incredibili aneddoti scovati negli archivi storici, Richard Barnett indaga con singolare lucidità il mondo della chirurgia del XIX secolo, esponendone tensioni e contraddizioni con precisione spietata. La fusione avvincente tra narrazione e illustrazioni tratte dagli archivi della Wellcome Collection ci invita a leggere con occhi nuovi uno dei secoli più sorprendenti della storia. -
Il mio pianeta
"Non so come sia la vostra vita ma la mia è straordinaria!"""" sono le prime parole rivolte al lettore da un bambino arrivato qualche tempo fa da molto lontano. In seguito a un conflitto scoppiato nella sua galassia, è stato costretto a fuggire precipitosamente e a effettuare un atterraggio d'emergenza sul nostro pianeta, dove è stato accolto da una coppia di mostri, i Terrestri. Adattatosi rapidamente alla nuova situazione, lo straniero riferisce i propri progressi e riflette sui comportamenti e le strane usanze di queste creature, prima fra tutte la scuola. Il tono in cui il bambino racconta la sua avventura esprime fiducia, gioia e una certa spavalderia. Dopo tutto, è un supereroe, come si deduce dalla somiglianza tra la sua vicenda e quella di un noto personaggio che abbiamo tutti amato nell'infanzia. In questo nuovo albo, Emmanuelle Houdart riflette sui poteri meravigliosi di cui sono dotati i bambini: immaginazione, curiosità, ottimismo e disponibilità al cambiamento. Nello stile inconfondibile dell'autrice, le immagini si caratterizzano per il tratto ben definito, la moltitudine di colori brillanti e innumerevoli dettagli da scoprire che trasformano ogni tavola in una storia a sé. Siamo così portati a guardare con occhi nuovi la quotidianità familiare scoprendone gli aspetti avventurosi e affascinanti." -
Il libro della flora imprudente
La natura, si sa, supera ogni immaginazione. Al fine di preservare e diffondere la vita, ha dotato piante e animali di grande inventiva e capacità di adattamento, portando alla comparsa di esemplari tanto magnifici quanto sorprendenti. C'è un'isola, in particolare, in cui è possibile ammirare il caleidoscopico ventaglio di forme e colori che sono in grado di assumere le specie di questo nostro pianeta. È un'isola che non è riportata sulle carte geografiche, perché ancora oggi nessuno sa quale sia la sua esatta posizione. Sappiamo solo che emerge dalle acque australi dell'oceano Pacifico, sperduta da qualche parte tra la Terra del Fuoco e l'Antartide. Pochissimi sono coloro che hanno avuto la ventura di visitarla, e ancora meno coloro che sono tornati per raccontare al resto del mondo le meraviglie che vi hanno trovato. Tra questi, l'esploratore e filosofo della natura Lázaro de Sahagún, salpato per una spedizione geografica e approdato misteriosamente sulle sue sponde, ha raccolto in questo diario tutte le straordinarie forme di vita vegetale in cui si è imbattuto, catalogandole con il rigore dello scienziato ottocentesco, ma soprattutto con la curiosità e lo sbigottimento di un umile essere umano di fronte ai prodigi della Natura. -
Bestiario delle creature fantastiche messicane
Tutti sappiamo che il Messico è popolato da ogni sorta di creatura fantastica e misteriosa, almeno stando alle leggende e ai racconti popolari che si tramandano da secoli di generazione in generazione, dai nonni ai nipoti. Ma come riconoscerle? E soprattutto, come bisogna comportarsi quando se ne incontra una? Per fortuna questo libro viene in nostro soccorso, offrendoci la descrizione di ventidue esseri immaginari, alcuni molto belli, altri decisamente più spaventosi! Faremo così la conoscenza di pericolosi mostri marini e folletti mangiauomini, lucertoloni divoraombre e uccellacci ghiotti di anime innocenti. Ma niente paura, perché i versi in rima di Norma Muñoz Ledo, che invitano alla lettura a voce alta, contengono anche consigli su come difendersi! Ad esempio, sapevate che per far scappare la strega felina basta gettarle addosso del sale quando appare nella sua forma umana? Oppure che per resistere al canto ipnotizzatore dell'uccello marino Tatacmó non dovete fare altro che disegnarvi una croce sul petto? In altri casi, invece, l'unica speranza è darsela a gambe! Grazie alle dettagliate illustrazioni in acrilico su carta di cotone di Israel Barrón, potremo quindi immergerci senza timore nel magico universo della tradizione orale messicana, per scoprire esseri dalle sembianze umane o animali che, una volta chiuso il libro, continueranno a vivere nella nostra immaginazione. Età di lettura: da 9 anni.