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Quaderni materialisti (2017). Vol. 16: Nuovi studi su Machiavelli.
La rivista ""Quaderni materialisti"""" nasce per iniziativa di Mario Cingoli, ordinario di Storia della Filosofia all'Università degli studi di Milano-Bicocca, e dei suoi collaboratori. Il gruppo di studiosi diretti dal Professor Cingoli si dedica da anni allo studio della tradizione materialista, dal pensiero antico al materialismo moderno, con particolare attenzione al pensiero di Marx ed Engels. Questo numero presenta una raccolta di contributi volti a fornire nuove interpretazioni sulla persona e la poetica di Machiavelli: dal significato del termine """"tumulto"""" a quello di """"istituzione"""", dal concetto machiavelliano di """"riscontro"""" a quello di """"coniettura"""", fino allo studio delle influenze che il pensatore ha esercitato, da Simón Bolívar a Claude Lefort."" -
Capitoli di storia linguistica della medicina
Il volume si presenta come lavoro sistematico sulla storia della lingua medica dal medioevo al Novecento: dalla veterinaria medievale alle chirurgie quattrocentesche e alla lingua dell'anatomia di Leonardo da Vinci, per arrivare ai consulti medici settecenteschi e alla lingua della trattatistica psichiatrica tra Ottocento e Novecento. -
La mossa del gambero. Teorie, metodi e contesti di pratica narrativa
La “mossa del gambero” perché, anche se qualche volta può sembrare di andare indietro, in realtà si va sempre avanti. È questa la speranza pedagogica riposta nel presente volume, ossia, che la narrazione possa divenire strumento per il recupero di un passato, “magari riposto, dimenticato, obliato”, e per la riprogettazione di un futuro in cui l'io diventa “invincibile”. Talvolta volgersi indietro e riconoscersi “io” diventa la condizione per guardare lontano verso l'a-venire, oltre l'orizzonte del qui e ora. Il volume raccoglie saggi teorici, metodologici ed esperienze di autori impegnati nel mondo della formazione ma con diversi ruoli e funzioni e, dunque, intenzioni e prospettive. Dall'università al mondo dell'associazionismo, dalla scuola ai centri di ricerca si è inteso rendere coralmente gli interessi di una collaborazione che ha visto l'incontro e il confronto tra le realtà e le culture latine europee e sudamericane. -
La pittura di mercato. Il «parlar coperto» nel ciclo Fugger di Vincenzo Campi
Il volume concentra l'attenzione su un ciclo pittorico composto da cinque tele realizzate da Vincenzo Campi e conservate in Germania fin dal 1580-1581. Il soggetto principale della serie è il cibo nelle sue diverse e straordinarie declinazioni, dalla frutta alla verdura, ai pesci, ai polli, ai tacchini, ai volatili di vario tipo. Veri e propri trionfi di naturali a che l'""ingegnosissimo Vincenzo"""" allestisce in mercati con tanto di """"singolari"""" venditori. L'indagine condotta su ciascuno dei singoli dipinti riporta in superficie diversi significati """"nascosti""""; una volta messi in luce, però, sono capaci di ricostruire una dimensione culturale dell'epoca che il tempo ha sedimentato e via via disperso fino all'oblio e che le opere dell'artista cremonese invece gelosamente custodiscono."" -
L' estetico e il quotidiano. Design, everyday aesthetics, esperienza
Oggi ci muoviamo quotidianamente in ambienti sottoposti con sempre maggiore intensità a processi di design. Si tratta di ambienti densi e complessi che tuttavia veicolano esperienze fortemente gratificanti per l'individuo. La tesi di questo volume è che tali contenuti possano essere considerati specificamente estetici a patto di superare alcuni equivoci che affliggono concezioni tradizionali di design, quotidianità ed esperienza e che quasi inevitabilmente conducono a una demonizzazione dell'artificialità di quelle stesse dinamiche estetiche che oggi appaiono connaturate all'essere umano. A tal fine il volume discute recenti teorie del design alla luce sia delle prospettive nate in seno alla cosiddetta Everyday Aesthetics (di cui viene ricostruito criticamente il programma teorico complessivo), sia di impianti filosofici maggiormente consolidati, tra pragmatismo e fenomenologia. Adottando un approccio di tipo relazionale e anti-essenzialista, viene svolta quindi un'analisi di spazi estetici quotidiani in cui l'intreccio di fattori estetici, economici e progettuali si è reso sempre più inestricabile. Dagli spazi estetici privati e pubblici, passando per quelli istituzionalizzati e virtuali-globali, si giunge a esaminare gli spazi estetici commerciali, esempio eccellente di quello stesso intreccio che sta favorendo l'affermarsi di un vero e proprio Experience Design. -
Il pensiero politico di Gramsci. Per una rivalutazione dei concetti di egemonia e società civile
Se la società civile gramsciana è portatrice materiale di una visione del mondo in lotta per la direzione politica della società - secondo un'idea di transizione dello Stato come processo di una battaglia interna per l'egemonia e per il consenso tramite la società civile, secondo le premesse della guerra di posizione -, ne consegue che la categoria gramsciana di egemonia conserva tutta la sua grande capacità euristica ed ermeneutica, tanto in riferimento alla sfera nazionale, quanto nella lettura dei fenomeni legati alla mondializzazione e allo sviluppo degli intrecci internazionali. A tale scopo, Gramsci pone il problema del potere nei termini di una egemonia operaia, ovvero il problema della funzione nazionale della classe operaia: qui l'egemonia si conquista a patto che il proletariato rinunci al suo passato mitico del riformismo, basato sulla difesa degli interessi individuali, per adoperarsi finalmente per una causa d'interesse nazionale. Riguardo all'Occidente, Gramsci vede nell'egemonia una strategia irrinunciabile per ogni classe rivoluzionaria e non solo una semplice forma necessaria di esercizio del potere per la classe dominante. Prefazione di Lelio La Porta. -
Filosofia della Commedia di Dante. La luce moderna e contemporanea del nostro più grande poeta. Vol. 1: Inferno.
Il pensiero poetico di Dante, pur radicato nell'antichità e nel Medioevo, raggiunge le vette delle più alte problematiche contemporanee: attraverso i grandi canti e personaggi, Dante ci parla di quella ""strada deviata dell'Occidente"""" che soltanto nel secolo XXI è dato comprendere; il poeta ci trascina di fronte a una """"apoteosi del nulla"""" che ha preso corpo nel secolo XX, nella possibilità di un naufragio dell'avventura umana."" -
Dislocazioni. Nuove forme del disagio psichico e sociale
"The time is out of joint"""" questa famosa citazione dall'Amleto di William Shakespeare ben descrive il senso di decentramento e di decostruzione che viviamo nel tempo attuale. Il mondo contemporaneo è dominato da nuove forme di comunicazione, spazi virtuali, biotecnologie che sovvertono la percezione usuale del nostro corpo, ormai assimilabile a quei cyborg, ibridi uomomacchina prima rappresentati solo nelle fantasie fantascientifiche. Ci troviamo di fronte a nuove definizioni della sessualità, nuove organizzazioni della famiglia che mettono in crisi antichi assetti sociali e psichici. È necessario prima di tutto trovare delle zone mentali in cui sia possibile l'elaborazione di questi cambiamenti rifuggendo dal pregiudizio che crea rifiuti indiscutibili ma senza cadere nell'ovvietà della loro accettazione acritica e senza precipitarsi in agiti che offuscano la loro problematicità. Forse la psicoanalisi può essere uno degli strumenti adatti a svolgere questa funzione." -
Sergio Leone. Dal cinema popolare al cinema d'autore
A trent'anni dalla scomparsa di Sergio Leone (1929-1989), questo breve saggio, in costante confronto con il western americano e con il contesto cinematografico e politico-culturale italiano degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, intende sollecitare a riflettere ancora sul suo personale percorso cinematografico. In origine sottovalutato e considerato dalla critica ufficiale per lo più come esempio di una produzione popolare frutto di una moda provinciale (il ""western all'italiana"""") dalle finalità esclusivamente commerciali, il cinema di Leone presenta invece, dalle prime opere più popolari fino agli ultimi grandi film, notevoli aspetti di originalità, sia stilistici sia contenutistici, il cui riconoscimento ne ha reso possibile una valutazione più oggettiva, consacrando il regista come uno dei maggiori autori del cinema italiano (e non solo)."" -
Sempre aperto. Lavorare su turni nella società dei servizi 24/7
La ricerca qui proposta ha come oggetto tempi e ritmi di lavoro nella vendita al cliente in due note vie dello shopping europee, Corso Buenos Aires a Milano e Oxford Street a Londra. Lo studio è stato effettuato tra il 2014 e il 2017 e in 12 mesi di ricerca sul campo sono state condotte 50 interviste e 2 focus group. Sono emerse rilevanti criticità nella progettazione del futuro, nella gestione della vita quotidiana, nelle relazioni sociali e familiari connesse ai tempi destrutturati del lavoro su turni. È emerso come contesto particolarmente problematico il caso italiano, caratterizzato oltre che da una totale deregolamentazione degli orari e dei giorni di apertura dei negozi, anche da una forte presenza femminile e da una condizione di intrappolamento nel settore in età più adulta. Il lavoro domenicale e festivo, senza pause strutturate, condiziona profondamente la vita dei lavoratori e soprattutto delle lavoratrici, che faticano a trovare un equilibrio e a pianificare il futuro. -
Gli altri animali. Scienza ed etica di fronte al benessere animale
Sono in corso grandi cambiamenti riguardo al benessere degli animali. Sempre più si tratta di una questione al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, ma non solo. Per fare il punto, gli autori del volume partono da cosa rappresenta il benessere animale per gli ""addetti ai lavori"""": indagando le preoccupazioni di medici veterinari, biologi, scienziati e personale di cura, emergono i tratti di una sfida quotidiana spesso causa di forte stress morale. Se chi lavora con gli animali è il destinatario primo di questo libro, l'altro interlocutore privilegiato siamo noi, la società, tutti coloro che, con le proprie scelte quotidiane, contribuiscono a stabilire come sarà il lavoro di questi professionisti, influendo direttamente sulla vita e sul benessere delle varie """"categorie"""" di animali: da allevamento, da compagnia, da sperimentazione, selvatici."" -
Tradurre la tradizione. Sardegna: su ballu, i corpi, la cultura
Nato dall'omonima tesi, ""Tradurre la tradizione"""" torna in una versione completamente rivista e ampliata, corredata da una postfazione che ne situa i contenuti rispetto agli ultimi sviluppi della semiotica, dell'antropologia, degli studi culturali. La narrazione porta il lettore dentro una storia della coscienza il cui filo conduttore è su ballu, la danza rituale sarda, che mentre si offre come modello di un'intera cultura e luogo di formazione del senso della persona tramite il contatto corporeo, diviene lo strumento per rileggere sotto una nuova luce rivoluzioni, guerre, leader, istituzioni, media. Attraverso vertiginose prospettive incrociate - la politica attraverso il ballo, la tradizione attraverso la tv, il divenire della coscienza attraverso le crisi dei corpi - """"Tradurre la tradizione"""" arriva al cuore di una storia di traduzioni che ha come motore il conflitto attorno all'esistenza della nazione sarda."" -
Non annegare. Meditazioni sulla conoscenza e sull'ignoranza
Il duello sconfinato tra chi aspira a conoscere e chi è ignorante. La massa predilige sempre di più l'ignoranza e se ne vanta beata, pur annegando; gli esseri conoscenti, rari, proseguono in un progresso costante e faticoso, escono dalla caverna platonica e vedono il sole. Con estrema ponderata levità, di questo tratta il volume: di un male che sta dominando e di un bene che si sta prosciugando, sia nel campo quotidiano, nonché umanistico, sia in quello scientifico. Un saggio che lascia solo intravedere le tante complessità delle tematiche che vi soggiacciono, nella sfera pubblica e in quella privata, e in quale senso pubblico e privato riescano a intrecciarsi inesorabilmente nel conscio e nell'inconscio. -
Terra senza tregua. Terremoti, alluvioni, eruzioni, cambiamenti climatici tra scienza e comunicazione
Nonostante gli immensi progressi tecnologici, ogni anno ci troviamo a fare i conti con catastrofi geologiche ed emergenze climatiche sempre più frequenti e minacciose: moniti con cui la Terra ci ricorda che noi uomini viviamo e prosperiamo solo per ""gentile e temporanea concessione"""" degli elementi geologici. Ma come funzionano i processi che cambiano in modo irreversibile l'ambiente circostante? E quanto incidono gli stati d'emergenza sui fragili equi-libri delle moderne civiltà? Terra senza tregua risponde a questi quesiti in maniera semplice, senza dimenticare di fornire solide basi scientifiche per seguire l'importante missione di fare vera scienza: quella al servizio della prevenzione e mitigazione dei rischi naturali."" -
La filosofia di Enzo Jannacci. Storie di un barlafuus
Enzo Jannacci è il ""poetastro"""", come amava definirsi, che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano di quartiere degli anni Sessanta e Settanta. Nelle sue canzoni, il capoluogo lombardo affiora come luogo privilegiato di sentimenti ed emozioni, un teatro ideale per osservare e far agire la miriade di personaggi picareschi che affollano i testi surreali e ironici del cantautore. Raffaele Mantegazza, Isabella D'Isola, Simone Porro e Domenico Laterza analizzano il raffinato métissage musicale di Jannacci a partire dagli oggetti, portatori, nella sua poetica, di uno stile di vita in cui l'attenzione agli ultimi e agli emarginati è di fondamentale importanza. Una pedagogia sui generis che, senza prendersi troppo sul serio, riconosce al caposcuola del cabaret italiano una peculiare dimensione filosofica."" -
Filosofia del progresso. Programma
La ""Philosophie du progrès"""" è un opuscolo costituito da un Avant-propos e due lettere, che Proudhon redige con l'intento di rispondere alle domande di Romain Cornut (1815 - ?), avvocato e pubblicista francese. """"Ciò che domina in tutti i miei studi, ciò che ne fa il principio e la fine, la cima e la base, la ragione, in una parola: ciò che dona la chiave di tutte le mie controversie, di tutte le mie disquisizioni, di tutte le mie deviazioni; ciò che costituisce, infine, la mia originalità come pensatore, se posso attribuirmene alcuna, è che affermo risolutamente, irrevocabilmente, in tutto e per tutto, il Progresso, e che nego, non meno risolutamente, in tutto e per tutto, l'Assoluto"""": così Proudhon decide di aprire la prima delle due lettere. Lo scopo è quello di tracciare le linee di una scienza che permetta di fare dell'agire storico qualcosa di calcolabile, emancipando l'uomo da ogni azione che sia affidata, nel suo compimento, a qualsivoglia fede. Solo così sarà possibile riformare la società, dal momento che """"La teoria del Progresso è il binario della libertà""""."" -
L' insonnia dello spirito. Lettere a Petre Tutea (1936-1941)
Bucarest, inizio anni '30: è qui, nella ""piccola Parigi"""" dei Balcani, che il destino di Emil Cioran interseca quello di Petre ?u?ea, dando vita a un sodalizio che avrebbe sfidato il corso degli eventi e le alterne vicissitudini personali. Esponenti di spicco della """"Generazione Criterion"""", i due pensatori romeni frequentano caffè e circoli letterari, impressionando per la loro vivacità intellettuale e la loro verve oratoria. Stesso clima di complicità a Berlino: insieme discutono del futuro della Romania. Poi però spietata interviene la Storia. Nel 1937 Cioran parte per Parigi e assiste all'Occupazione tedesca della capitale francese; ?u?ea resta in patria dove subirà il calvario della persecuzione comunista. Il presente volume rappresenta una preziosa testimonianza di un rapporto a distanza ed esplora la psicologia dei due autori che, nonostante i traumi cruenti prodotti dal Novecento, hanno preservato, l'uno verso l'altro, un sentimento di sincera amicizia e di profonda nostalgia."" -
True lies. Quasi un'apologia della menzogna
Generazioni di psicoanalisti sono state educate alla convinzione che il perseguimento della verità rappresenti il cuore dell'etica professionale. Il libro di Giovanni Stella e Antonino Ferro rovescia completamente questo assunto, per sviluppare una vera e propria ""apologia della menzogna"""" e per testimoniare la sua intrinseca presenza, in psicoanalisi come nella vita di tutti i giorni. Muovendosi tra psicoanalisi e letteratura, questo libro, a tratti dissacrante e ironico, affronta il tema della verità da un punto di vista teorico e clinico, illustrando le funzioni e le diverse forme della bugia in psicoanalisi e i modi per affrontarla. La bugia esprime un mix variegato di sofferenza e creatività che Stella e Ferro ci propongono di accostare in seduta in modo programmaticamente non moralistico, lasciando che quel miscuglio fluttui nel campo, si espanda, che i suoi ingredienti trovino nuove possibilità di collegamento, di possibile trasformazione, perché non è possibile affrontare la bugia armati di solide certezze e di una idea un po' primitiva del rapporto tra verità e menzogna."" -
Ontologia e violenza. Lezioni milanesi (2016-2017)
Per comprendere l'attualità si deve andare alle sue radici. Queste ""Lezioni milanesi"""" ne tracciano il percorso logico: la tecnoscienza dominerà il pianeta in quanto ascolta il """"sottosuolo filosofico del nostro tempo"""", che mostra che l'Eterno della tradizione è impossibile perché nega ciò che da sempre è ritenuto evidente, il diventare altro delle cose. Vivere significa credere nel diventare altro; ma questo credere è la radice di ogni violenza, perché vuole che appaia ciò che non appare. Storicamente questa violenza si presenta con volti diversi: nell'esistenza primitiva come volontà di """"sgretolare la barriera"""" circostante; nel mito e nelle religioni come tentativo di uccidere il dio; nella filosofia come ontologia. Ma l'uomo non è solo questa violenza radicale: è anche il luogo in cui appare l'innegabilità e perciò eternità dell'essente. E poiché questo apparire è destinato a non chiudersi mai (Gloria), nel suo profondo l'uomo è destinato all'infinito. A quella che Fichte definiva """"vita beata""""."" -
Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente
In un'era dominata dal disorientamento, sempre interconnessa ma abitata da solitudini che si moltiplicano, l'antropologo ed etnologo Marc Augé, cui si deve l'introduzione delle nozioni di non-lieux e di surmodernità, affronta questioni centrali dell'umanità stessa dell'uomo: la felicità, la dignità, la fiducia, il preoccupante incremento delle disuguaglianze. Il volume, che trova il suo fil rouge nel senso profondo del condividere l'umanità generica che abita in ciascuno di noi, diviene una sorta di vademecum per il nostro presente. Quasi assopito in una pseudo felicità sedentaria, il soggetto contemporaneo - teso tra paura del futuro e relazioni di superficie - sembra arrancare in un presente continuo segnato da un clima di crescente barbarie. L'autore, lungi dal lasciare spazio al pessimismo, offre al lettore una sorta di kit di sopravvivenza e una bussola per orientarsi nel nostro tempo. Ci invita altresì a scommettere su una chance in cui ne va del nostro stesso futuro: l'utopia dell'educazione.