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Pensiero visuale
Rudolf Arnheim è il primo psicologo dell'arte. La sua intuizione fu quella di applicare la psicologia della Gestalt alla lettura delle opere e all'analisi del modo in cui l'uomo le guarda. In questo libro Arnheim ci fa comprendere quanto profondo sia il nostro impatto visuale con la realtà. In un certo senso è come se tutti pensassimo ormai, per prima cosa, attraverso le immagini. Per questo è di grande importanza saperle leggere e decodificare, a partire dai loro effetti inconsci, più che dal nostro sapere razionale. Arnheim ci accompagna in una vera e propria esplorazione dell'orizzonte artistico e ci indica la via verso una logica dell'immagine distante da qualsiasi tentazione formalistica o retorica. -
Arte e pubblico. Artisti, esperti, clienti
Lo storico dell'arte Gombrich apre al riflessione alla vita delle opere nel circuito della fruizione. Artisti, esperti d'arte, acquirenti e pubblico creano e condividono quello che diventa il gusto di un'epoca. Il denso pensiero di Gombrich viene qui messo in gioco come un esercizio di esemplificazione che tocca opere e artisti noti. Il risultato è un'opera che rende accessibile a tutti i livelli di lettura le teorie di uno dei più affascinanti e innovativi intellettuali del Novecento. Una vivace indagine, dai toni eleganti, sull'evoluzione delle nostre capacità di giudicare. -
Riflessioni sull'amore
La donna che affascinò Nietzsche, Freud e Rilke riflette sulla natura dell'amore, sulle sue diverse forme. In questo libro si affronta una questione che le donne conoscono bene, che spesso subiscono. Si tratta della divaricazione tra l'amore completo, quello che coinvolge mente e corpo e la passione puramente carnale. Anche le donne sono capaci di un amore unicamente fisico. Salomé, infatti, più che coinvolgere inutili moralismi analizza in modo scientifico il coinvolgimento dell'essere umano nel sentimento più popolare di tutti. Il risultato è però anche un inno alla pienezza di una relazione che sappia nutrire sia il corpo che il pensiero. Un'esortazione, tutta al femminile, a rimanere fedeli a se stesse, all'istinto, come al sapere, anche nel fuoco della passione dei corpi. -
Il nulla e la croce. Due saggi filosofici su buddhismo e cristianesimo
In questi due saggi, tratti dal volume ""La dialettica del Cristianesimo"""" (1948), Tanabe Hajime intraprende un'appassionata analisi del rapporto tra il pensiero buddhista e la fede cristiana. Concetti fondamentali come quelli del ritorno """"da Paolo a Gesù"""", del """"nulla eppure amore"""" dell'unità triadica dell'amore e dell'interpretazione esistenziale della morte-risurrezione, sono solo alcune delle nozioni che egli elabora a partire dalla dialettica della mediazione assoluta, una dialettica in cui tutte le cose sorgono e si costituiscono attraverso la loro reciproca negazione e affermazione. Il """"Nulla assoluto"""" assume ora i contorni religiosi-filosofici della conversione di sé, o dell'autoconsapevolezza religiosa, che tenta di sintetizzare al suo interno le verità delle religioni storiche dando così vita a una simbiosi creativa tra Cristianesimo, marxismo e buddhismo giapponese. Introduzione a cura di Tiziano Tosolini."" -
Enneadi. Vol. 1-2
Alla vigilia della crisi mortale del mondo antico, mentre la classicità andava declinando nell'anarchia politica e morale, Plotino diede alla filosofia un'ultima grande opera. I suoi scritti, cinquantaquattro trattati raccolti dall'allievo Porfirio in sei novene, costituiscono la testimonianza di un pensiero imperturbabile anche di fronte alle tempeste della storia, volto a pensare sempre, incessantemente, all'essenziale. Il volume comprende le Enneadi I e II, nonché la Vita di Plotino redatta da Porfirio. -
Olympia. Dialogo con Leonardo Quaresima. Con DVD
I caratteri di modernità del documentario trovano una loro importante fonte di origine nell'opera realizzata da Leni Riefenstahl, e in particolare in ""Olympia"""" (1938), sontuoso e imponente lavoro nel quale sono rintracciabili tutti quei tratti della rappresentazione contemporanea delle Olimpiadi che il cinema e la televisione hanno inglobato nel loro modus operandi. Infatti le ricerche formali, la sperimentazione e le tecniche di riprese e di montaggio che Riefenstahl sviluppa, risultano di tale innovazione da riuscire a trasformare un documentario di registro sportivo in un'opera di grande e sempre rinnovato fascino, fino a farlo divenire un punto di riferimento stabile dell'arte non solo documentaristica. Ma l'interesse che Olympia continua a sprigionare è dovuto anche alla capacità della Riefenstahl di trasferire in immagine una precisa visione del mondo la quale costituirà uno dei pilastri dell'ideologia nazista; anche questa caratteristica insita nell'opera della Riefenstahl corrobora ancora di più il valore di """"documento"""" proprio di """"Olympia"""", come dimostra Studer nel suo studio che apre la collana Videns, proponendo un'analisi articolata dell'arte filmica della regista tedesca; analisi che viene arricchita dal dialogo dell'autore con Leonardo Quaresima e con il film in DVD allegato al volume. Prefazione di Gianni Rondolino."" -
La cura delle malattie dei soldati. Il XXII «fen» del libro III del «Canone della medicina»
Questo libro racconta la storia del testo più importante scritto in ambito medico. Concluso nel 1025, reso in caratteri latini a Toledo prima del 1187, fu stampato a Milano nel 1473 su commissione della comunità scientifica ducale. Studiato nelle università in forma di commenti ed esposizioni, il monumentale ""Canone della Medicina"""" di Avicenna è stato rinvenuto nella biblioteca pavese del medico Ferrari da Grado. Traendo spunto dal testo egli rese omaggio al duca Francesco Sforza descrivendo, nell'""""Expositiones super tractatum de urinis et vigesimam secundam fen tertii Canonis domini Avicennae"""", le principali malattie che colpivano i suoi uomini d'arme. Il testo che qui si propone permette al lettore di entrare nelle stanze degli ospedali medievali, di visionare gli ingranaggi dei torchi dei primi tipografi, di ascoltare il silenzio dei benedettini arroccati sull'abbazia di Montecassino, di sfogliare la carta dei manoscritti, degli incunaboli, delle cinquecentine e di esplorare le biblioteche mediche sullo sfondo del dialogo religioso tra cristiani e musulmani in area mediterranea."" -
Trauma, attaccamento e sessualità. Psicoterapia integrata-corporea e bodywork per le ferite invisibili
Ogni evento realmente traumatico deposita ombre insidiose e durature nel tempo, incide ferite profonde nella memoria corporea di una persona; questo condizionamento è particolarmente pervasivo quando tali esperienze avvengono all'interno di una storia di attaccamento problematica, e soprattutto quando coinvolgono anche la sfera della sessualità. Talvolta eloquenti ed eclatanti, queste tracce dolorose si accompagnano spesso a ferite invisibili, che appartengono al regno dell'indicibile; come tali, possono sfuggire anche alle maglie più sottili ed esperte del fare diagnosi e psicoterapia, in special modo quando si ha la pretesa di afferrare l'essenza dei ricordi somatici attraverso l'uso della comprensione razionale e del linguaggio. Muovendosi primariamente nell'ambito dei disturbi post-traumatici complessi e sessuali femminili, questo volume intende offrire al lettore nuove chiavi interpretative e di intervento clinico che possano facilmente integrarsi con altri modelli di riconosciuta efficacia. Dimensioni poco frequentate dalla maggior parte degli approcci, come lo schema e i confini corporei, la gestione delle distanze e del contatto fisico, il rapporto con il piacere in senso lato ma anche con l'accudimento, verranno affrontati da un punto di vista in parte innovativo, anche - ma non necessariamente - attraverso metodiche che prevedono l'uso consapevole, strategico e responsabile del contatto fisico, probabilmente uno dei temi più controversi dell'intera psicoterapia. -
Etica ed estetica del volto
Il volume raccoglie nove saggi dedicati al volto dell'uomo (una indagine intorno al volto degli animali rimane un compito di ricerca altrettanto importante). Luogo fondamentale di espressione e comunicazione, il volto viene indagato secondo diversi aspetti: invecchiamento, follia, riconoscimento, potere, responsabilità, fotografia, televisione, pubblicità, moda. C'è un'estetica del volto e c'è un'etica del volto. C'è un'estetica del volto perché il volto è una forma, percepibile dai sensi, variamente mobile, la cui mobilità disegna le cosiddette 'espressioni del volto', manifestazione di ciò che per lunga tradizione si è indicato come 'anima', ma che oggi si può rappresentare come l'insieme delle intenzioni, dei bisogni, delle aspirazioni, dei desideri, degli stati d'animo, delle emozioni, riferibili a ogni aspetto dell'esistenza e dell'essere dell'uomo. Traspare qui l'altro aspetto, quello etico, del volto. Il proprio volto esercita un'influenza, variabile a seconda dei casi, su coloro che lo guardano. Proprio questa influenza rappresenta, per colui che il proprio volto agli altri mostra (in definitiva per tutti), un problema di natura anche morale. Scritti di Alberto Altamura, Palma Di Gioia, Domenica Discipio, Felicia L. Ferrigni, Mario Manfredi, Angela Martiradonna, Roberto Mezzina, Roberta Roca, Furio Semerari. -
Paradossi della fragilità. Critica della normalizzazione sociale tra neuroscienze e filosofia politica
Le recenti scoperte delle neuroscienze hanno fatto emergere la consapevolezza che ogni azione ed espressione umana sia localizzata in una specifica area cerebrale. Dal punto di vista filosofico e sociale, ciò implica una profonda necessità: intraprendere un percorso teorico capace di contro-interrogare la sfera dei paradigmi e dei concetti relativi all'anthropos, alla sua produzione culturale e simbolica, nonché alla sua strutturazione ed organizzazione inter-individuale e politica. Entro tale cornice di ricerca i contributi del presente volume articolano un percorso critico, intrecciando tematiche di ambito neuroscientifico e socio-filosofico, nel modus operandi che Michel Foucault definisce ""genealogico"""": analizzare le condizioni di possibilità di un discorso, non solo attraverso continuità ed isomorfismi, ma anche lungo le discontinuità e le paradossalità. Individuando ciò che è stato pensato, condiviso e legittimato come vero: veridificato."" -
Dietetica e semiotica. Regimi di senso
Il titolo può leggersi in molti modi. Per esempio: dietetica e semiotica sono due regimi di senso, uno alimentare e l'altro comunicativo, con pari dignità, dunque da paragonare fra loro. Oppure: grazie alla semiotica la dietetica appare, non più come un regime alimentare, ma come un regime di senso. O anche: regimi alimentari e regimi di senso sono due facce della medesima medaglia, e si rafforzano a vicenda. Se stare a dieta, come insegnavano gli antichi, non è soltanto star attenti al cibo ma curare l'intera esistenza, è anche vero che tale esistenza è innanzitutto nutrizione. Se l'uomo, come si dice, è ciò che mangia, cenare di gusto è essere persone migliori. Testi di: Lorenzo Bianciardi, Jean-Jacques Boutaud, Lucia Corrain, Paolo Fabbri, Giacomo Festi, Giorgio Grignaffini, David Le Breton, Dario Mangano, Francesco Mangiapane, Gianfranco Marrone, Nicola Perullo, Maria Pia Pozzato, Simona Stano. -
Che cos'è un soggetto. Tra comune e singolare. Atti del Convegno (Cremona, 18 febbraio 2011). Con 2 DVD
"Che cos'è un soggetto?"""" è un domanda cui è difficile dare una risposta univoca, e nondimeno una domanda cruciale. L'intero percorso della filosofia moderna e contemporanea da Cartesio a Foucault, passando per Kant, Husserl e Heidegger, si snoda a partire dalla questione della soggettività. La """"scoperta"""" cartesiana del """"cogito ergo sum"""" è la vera e propria frattura epistemologica a partire dalla quale si dà qualcosa come una filosofia moderna. Ma altrettanto è fondamentale, questo tema, per la riflessione scientifica e, segnatamente, per quella delle scienze umane, che sin dalla loro nascita prendono ad oggetto della loro indagine empirica le forme fisiologiche, psicologiche, sociologiche, antropologiche, economiche e storiche assunte dalla soggettività umana. Il problema del soggetto richiede perciò un approccio intrinsecamente multidispiclinare: la filosofia non basta da sola, così come non sono sufficienti le scienze umane. Per rispondere quest'urgenza di pensiero - divenuta oggi, nell'età della biopolitica, altrettanto un'esigenza politica - l'associazione singolare comune ha scelto di interpellare due filosofi e due neuroscienziati. L'occasione d'incontro è stata il convegno """"Che cos'è un soggetto. Ontologie della soggettività tra singolare e comune"""", tenutosi a Cremona il 18 febbraio 2011." -
La misura del sentire. Per una riconfigurazione dell'estetica
Con ventiquattro saggi, articolati in sei quartetti, l'autore propone un'originale ricerca tesa ad una riconfigurazione del campo concettuale dell'estetico, nel suo necessario intreccio con gli altri domini del discorso filosofico (dall'ontologia all'etica, dalla metafisica alla filosofia della mente). Mentre nella prima parte (""La misura della mente"""") il tenore degli scritti è teorico, seguendo una scansione logico-tematica che dalla meta-filosofia giunge all'estetica passando per la teoria della coscienza, nella seconda (""""Lo spazio del sentire"""") il tenore è quello di un dialogo con i classici (da Kant a Wittgenstein, da Novalis a Benjamin, da Adorno a Valéry) che contempera urgenza teoretica e analisi testuale. Più che in una chiave tematica l'unità del libro, nei due tempi di cui si compone, è da cercarsi in una chiave musicale: nel ritmo del ricercare un modus del pensiero e della sua espressione. Nella consapevolezza che la misura della mente non può essere un criterio puramente interno, dovendo misurare, nella sua esteriorità, quello spazio del sentire dal quale, con l'emergere di un'attitudine estetica, si sviluppa una mente simbolica."" -
La filosofia politica nell'età globale (1970-2010)
La fine delle ideologie, i processi di globalizzazione, le trasformazioni dell'organizzazione statale, le evoluzioni dei comportamenti socio-politici dell'ultimo quarantennio hanno progressivamente mutato il modo di riflettere sulla politica e la sua funzione nella società globale. Attraverso dieci capitoli, ciascuno redatto da uno studioso specialista del settore, questo volume si propone di presentare autori e temi cruciali del pensiero politico contemporaneo. Il testo fornisce in tal modo un'analisi delle prospettive della filosofia politica contemporanea e dei suoi concetti chiave: il potere, la giustizia, la democrazia, la libertà, la sovranità, la differenza culturale, la biopolitica, il ruolo del capitalismi, la sfera pubblica. Partendo da Rawls e giungendo a Zizek, si delinea così un percorso di riflessione che permette di leggere con coscienza e consapevolezza questo tormentato passaggio d'epoca. -
Un posto di vacanza. Luoghi di una poesia
Un luogo, Bocca di Magra, una poesia, ""Un posto di vacanza"""". I versi di Vittorio Sereni sono i tracciati di un percorso d'incontro tra le immagini poetiche e le fotografie di Carlo Meazza. Poesia e fotografia qui vivono un momento di dialogo dove i punti di vista si fondono. Scrive Sereni: """"... anche un posto di vacanza, per quanto immobile per il resto dell'anno, bloccato in un suo destino di fissità, finisce coll'essere uno specchio di ben più larghe evoluzioni reali non meno di quanto l'immaginazione individuale s'illuda di specchiarvi una storia sua. Un luogo frequentato così a lungo e vissuto in tutte le sue risorse evidenti e meno evidenti può rappresentare un conto continuamente aperto, come per uno scrittore un romanzo, per un pittore, mettiamo, un grande affresco"""". In questo caso è la fotografia in bianco e nero di Meazza, limpida e visionaria insieme, a fare da specchio, a riflettere i luoghi già svelati dal poeta, a narrare le apparenze di un posto imprendibile."" -
Apple come esperienza religiosa
Culto della mela, comunità d'iniziati, fedeltà assoluta. Apple rappresenta per molti suoi appassionati qualcosa in più di una corporation dell'informatica: nella maniera di presentarsi al pubblico e nei sentimenti suscitati nei Mac-user, mostra somiglianze con quanto viene tradizionalmente attribuito alle religioni. Dalla scelta della mela, simbolo del peccato e della conoscenza, alla volontà di differenziarsi in modo eretico-rivoluzionario dall'ortodossia di IBM e Microsoft, Apple ha instillato e sfruttato il desiderio di appartenere a un gruppo elitario, accomunato dalla conoscenza di una verità nascosta ai più. Questo piccolo ma documentato libro si addentra in simili scenari con l'intento di verificare quel che di realmente religioso vi sia nel ""culto"""" di Apple e nell'ammirazione, e quasi devozione, di tanti per la figura di Steve Jobs."" -
La forma della verità. Logica e filosofia nell'opera di Alfred Tarski
Il problema della verità è antico quanto la filosofia stessa: in questo cammino una tappa fondamentale è costituita dall'opera di Alfred Tarski. Ogni lavoro filosofico che si interessi al tema della verità non può non prendere in considerazione - magari anche in senso assolutamente negativo - la concezione semantica della verità. Il volume indaga se, e in che misura, la teoria di Tarski possa essere considerata una teoria della verità come corrispondenza e come l'apparato logico tarskiano possa gettare luce sul problema dell'essenza della verità intesa come una particolare relazione tra linguaggio e mondo. Attraverso l'analisi di alcune teorie formali della verità (che rispecchiano le intuizioni di Tarski) si mostreranno le criticità delle posizioni deflazioniste, affermando al contrario la portata epistemica, ontologica e fondazionale di una concezione sostanziale della verità. -
Le mamme vengono prima. Il lavoro e gli affetti delle educatrici di nido
I nidi famiglia sono sempre più numerosi. Ogni giorno tante mamme in tutta Italia affidano i loro piccoli a questi ambienti accoglienti e a dimensione familiare. Ma chi sono le persone che ci lavorano? Qual è il loro ruolo nella crescita dei piccoli? Fino a che punto possono arrivare nell'influenza sui bimbi? Che cosa e come è possibile chiedere a queste figure? Questo libro prende per mano chi legge, conducendolo a vedere l'importanza e le contraddizioni cui è esposto il lavoro di chi, trovandosi in una posizione meno centrale di quella della madre e del padre (insegnanti, educatrici, zie, nonni), può dare il proprio contributo essenziale alla crescita dei più piccoli. Le domande più urgenti, i dubbi e le paure legate a un'esperienza precoce fuori dalla famiglia, vengono affrontate con rispetto e competenza da Letizia Bianchi, esperta d'educazione, ma soprattutto maestra e quindi coinvolta in prima persona. Questo libro è sia un manuale degli affetti che una valida guida per imparare a tirare fuori le domande più pressanti e apparentemente scomode sulla vita dei nostri figli. -
La fragilità del potere. L'uomo, la vita, la morte
Il potere è fragile e oneroso. È fragile, perché dipende dagli ""altri"""", che pur deve materialmente dominare. È oneroso, perché l'obbedienza ha un suo prezzo: la minaccia o la lusinga, la paura o il consenso. Appartiene all'uomo, alla sua ambizione e alla sua ignoranza. L'ambizione lo spinge alla conquista, l'ignoranza gli cela la causa della precarietà di ciò che ha ottenuto. Tutto dipende dall'uomo, dalla sua mente, dal suo carattere, dalla sua psiche, dalla sua immaginazione, dalla sua parola, dai suoi muscoli, dalla sua destrezza: dalla sua """"testa"""" e dal suo """"corpo"""". Vi sono epoche in cui l'uomo onora l'esistenza, pur vivendo in mezzo alla miseria ed alle persecuzioni; e tempi nei quali non sperimenta altro, ad ogni livello, che la propria mediocrità. Il saggio è pensato, dunque, in una chiave, che definisco """"antropologico-esistenziale"""": il potere, infatti, è una dimensione esclusivamente umana, che ha la sua cifra nel non accettare la propria finitudine. Non è effettivo se non si pensa """"assoluto"""", ma la tensione dell """"io"""" per realizzare quell'assolutezza incontra sul suo percorso l'""""alterità""""; e la incontra sempre di nuovo, nonostante ogni tentativo per eluderla, schiacciarla, renderla inoffensiva e impotente. Di qui una ineliminabile """"fragilità"""": il potere che l'""""io"""" accumula, quali che siano le forme materiali in cui si manifesta, incrocia strutturalmente l'""""alterità"""" e da essa, oggettivamente, dipende."" -
Specchio delle mie trame. La vita secondo dieci scrittori italiani
C'è un dibattito che non si è mai spento, quanto meno nei fatti, a proposito della composizione di genere degli autori di poliziesco, nel senso più ampio del termine, in Italia. Senza voler entrare nel merito di una questione che ha un impatto indubbio sia sulle politiche editoriali che sui percorsi di lettura, questo volume raccoglie interviste ad autori di poliziesco italiani, con una specifica scelta di soli autori uomini che vengono però intervistati da una donna. Curiosamente, nelle interviste emergono due tessiture comuni, a prescindere dalle origini diverse, dalle diverse appartenenze e dalle differenti affiliazioni, degli autori prescelti. Vi è per esempio un debito comune nei confronti delle madri, cui tutti gli autori riconoscono, povere o benestanti che fossero, una grande lungimiranza e sensibilità. Molti scrittori riconoscono nelle figure femminili che li hanno accompagnati nella vita l'origine della loro passione per la scrittura e la responsabilità di averli avviati verso l'amore per la parola scritta e detta, che poi si sarebbe fatta, nel tempo, narrazione. Il secondo aspetto complessivo è inoltre il modo in cui, nel loro insieme, queste interviste disegnano il paesaggio di un'Italia difficile, spesso povera e marginale, e con analoghe caratteristiche sia a Nord che a Sud. L'ambizione di questo testo è mostrare un aspetto inedito di profili molto noti, tutti scrittori di successo, spesso con esperienze professionali che spaziano molto oltre i confini del poliziesco letterario.