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Le idee degli anni Sessanta
Questo volume si basa sulla convinzione che la cultura degli anni Sessanta si sia incentrata sul tema della libertà dell'uomo e della possibilità di una vita diversa più autentica e ispirata a nuovi valori, che essa sia stata abbandonata dopo il Sessantotto a favore di un recupero dei modelli politici della sinistra storica e che sia tornata attuale oggi, in una società che porta alle sue estreme conseguenze la ristrutturazione capitalistica in reazione alla quale quella cultura era nata. I saggi che lo compongono ricostruiscono i momenti salienti di essa in una sequenza che va dall'economia alla politica attraverso la filosofia: lo sviluppo dei monopoli in Baran e Sweezy, i concetti di alienazione e uomo totale in Henri Lefebvre, il problema della persona e il suo rapporto col socialismo in Adam Schaff, il suo rapporto con la tecnica nella Scuola di Francoforte, il pensiero antiautoritario di Dutschke, l'uomo nuovo e i suoi nuovi valori in Che Guevara e Mao Tse-tung. La speranza è di contribuire a ritrovare un filo interrotto che consenta di ricostruire una teoria critica della società. -
Cadenza d'inganno
Giuliano, scrittore di romanzi storici, ha un tumore al cervello. Inoperabile! Questo verdetto medico, inesorabile come una sentenza, lo spinge a produrre un ultimo racconto ambientato nel presente. Attingendo al proprio patrimonio di ricordi e di esperienze affida ai tasti della fedele macchina da scrivere Remington le vicende di Franco e Federica, di Fosco e di Sabrina, ma anche di Carlotta, Gaetano, Maurizio e tanti altri. L'eterno gioco delle relazioni umane inscenato sulla pagina oscilla costantemente tra finzione e verità. Infatti, nel delirio del male che avanza, Giuliano vedrà comparire davanti a sé i personaggi del suo romanzo rivendicare, come fantasmi pirandelliani, il diritto di assumere decisioni proprie. Per condurli gradualmente nel porto di una pacata consapevolezza, non resterà che elaborare una cadenza d'inganno, affidando la risoluzione dei dubbi di innumerevoli questioni, al monito che riecheggia nel ""Piccolo Principe"""": """"L'essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore!""""."" -
Zoografie. La questione dell'animale da Heidegger a Derrida
Matthew Calarco, attraverso la rilettura dell'animalità dal punto di vista di alcuni tra i maggiori pensatori continentali contemporanei, Heidegger, Lévinas, Agamben e Derrida, mette a nudo il fondamento antropocentrico della tradizione filosofica occidentale per rendere possibile una riflessione che si confronti con le molteplici differenze dei mondi animali senza ridurli a oggetti di pensiero o a soggetti del dominio. Se il crescente interesse per gli animali troppo spesso si traduce in facile spettacolarizzazione o in abuso pubblicitario, Calarco indica invece la necessità di cogliere la centralità della questione dell'animale per comprendere il nostro essere uomini e donne in questa società, per definire cosa sia l'umano, quali siano i nostri fini e come si deve declinare la fine del nostro dominio sul vivente. -
Lo gnosticismo. Storie di antiche lotte religiose
Non comune è stato lo spessore culturale di Buonaiuti che si può ritenere, a buon diritto, come il vero iniziatore degli studi accademici italiani di storia del cristianesimo. ""Lo gnosticismo"""" è una delle prime opere della sua copiosissima produzione e si colloca nell'ambito del suo interesse per la fase nascente dell'esperienza e della dottrina cristiana, di cui non cesserà mai di ammirare la straordinaria vitalità e la non meno straordinaria complessità. Egli si è posto di fronte al """"magma incandescente"""" e tumultuoso delle correnti gnostiche sorretto dalla sua grande erudizione classica e teologica, dall'esperienza metodologica e dalla studio storico della dogmatica. Pur essendo privo di quegli apporti che - allo studioso del cristianesimo primitivo e soprattutto della gnosi - verranno soltanto dalle grandi scoperte dei testi di Nag Hammadi, Buonaiuti è riuscito a delineare un quadro di sintesi estremamente preciso e suggestivo, e ancora prezioso, per chi voglia farsi un'idea di insieme del fenomeno religioso dello gnosticismo."" -
Global revolution. Da Occupy Wall Street a una nuova democrazia
Una febbre di rivolta sta percorrendo il nostro mondo in preda alla crisi economica. Movimenti di protesta assolutamente nuovi, dai giovani egiziani di piazza Tahrir agli Indignados spagnoli fino a Occupy Wall Street sfuggono a tutte le analisi politiche tradizionali, e si presentano, pur nelle loro differenze, come il fenomeno socialmente più interessante degli ultimi anni. Si affaccia sulla scena della storia un aspetto inedito della globalizzazione: reti autonome di cittadini che sfidano, in modo apparentemente spontaneo, gli attuali assetti del potere. E che ci pongono così una richiesta che non si accontenterà di risposte riciclate. Postfazione di Damiano Cantone. -
Antropologia politica e contemporaneità. Un'indagine critica sul potere
Prendendo ispirazione da esperienze di ricerca etnografica presso popolazioni emarginate, l'opera tenta una riflessione critica sul potere e sulla politica nel mondo contemporaneo, ingaggiando l'antropologia nel più ampio dibattito della teoria sociale attuale. In Occidente come nelle periferie africane della globalizzazione, si diffonde un senso di impotenza di fronte a forze economiche e politiche che appaiono occulte e sempre meno politicamente controllabili. Ogni responsabilità politica sembra diluirsi. Questo nuovo mondo magico suscita reazioni stregonesche: fatalismo, anti-politica, razzismo, localismo, rivendicazioni di soggettività particolari e ricerca di autenticità. L'opera indaga allora negli strumenti teorici messi a disposizione dall'antropologia per analizzare questa condizione politica contemporanea e tenta di scorgere, in una prospettiva gramsciana, nuovi percorsi di presa di coscienza politica e di emancipazione. -
La colonna e il fondamento della verità. Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere
"La colonna e il fondamento della verità"""" è tra i più suggestivi capolavori della spiritualità ortodossa e un raro esempio di creativo confronto tra ragione e fede. """"Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere"""", Florenskij delinea in quest'opera un percorso di ricerca della verità che intreccia le più rigorose argomentazioni teoretiche con pagine di grande spiritualità e speculazione teologica. Svelato l'abisso e l'inferno scettico della ragione trascendentale moderna, provata l'impossibilità logica di poter catturare e contenere una verità che sia espressione della pienezza della vita nella sua antinomicità, Florenskij dimostra come non siano l'intuizione e la discorsività a dare la conoscenza della verità, ma che """"essa nasce nell'anima per una rivelazione libera della stessa verità triipostatica, per una visita in grazia fatta all'anima dallo Spirito Santo"""". Pubblicata a Mosca nel 1914, frutto della conversione e degli studi teologici di Pavel Florenskij, """"La colonna"""" è stata fino a pochi anni fa l'unica sua grande opera conosciuta, e se ha ispirato un'importantissima figura della teologia ortodossa come Sergej N. Bulgakov, non ha mancato di suscitare timori e incomprensioni, soprattutto per le intense pagine dedicate alla sofiologia. Introduzione di Roberto Revello." -
EDS psicologia. Manuale per la preparazione dell'esame di Stato per psicologi
Questo libro costituisce una guida utile alla preparazione dell'Esame di Stato per l'iscrizione alla Sezione A dell'Ordine Professionale degli Psicologi. Il candidato troverà non solo tutti i contenuti indispensabili e gli approfondimenti per l'esame, ma anche una precisa suddivisione in sezioni che prepara allo svolgimento pratico della prova. Ciascuna sezione è stata organizzata in modo ragionato e funzionale, al fine di agevolare il candidato nella scrematura degli argomenti da sapere, nella modalità di studio e nell'organizzazione pratico-applicativa delle prove. Alle classiche nozioni teoriche, sono stati aggiunti suggerimenti, consigli, idee su come sviluppare al meglio le tematiche richieste in sede d'esame. Il testo, insomma, aiuta anche a sciogliere certi dubbi che si trasmettono, costantemente, di sessione in sessione. Un testo pratico, operativo, funzionale e di facile lettura, che permetterà al candidato di prepararsi al meglio per affrontare l'ultimo ostacolo che lo separa dall'avvio della professione. -
Tesi di filosofia della storia
Quando l'affermazione del nazi-fascimo generava, per le coscienze progressiste di tutta Europa, il crollo di ogni speranza, nella sua Tesi di filosofia della storia Walter Benjamin ha provato a indicare una dimensione temporale di libertà davvero rivoluzionaria, in rottura con l'ottimismo lineare e progressivo tipico della modernità, cioè con la storia scritta dai vincitori. Ma se la contemporaneità ha abbandonato ogni grande narrazione, ancora più valido resta il monito di Benjamin a una tensione messianica in cui ogni ""secondo è la piccola porta da cui può entrare il Messia""""."" -
Sul cinema
Nei due saggi inediti pubblicati in questo volume, Virginia Woolf ci invita a fare ""una passeggiata intorno"""" alle qualità delle immagini cinematografiche e delle parole. Entrambe sono in grado di mettere in moto quel processo creativo attraverso la cui contemplazione si esperisce il mondo, lo si indaga, talvolta lo si crea. Un parallelo tra cinema e letteratura che ci fa vivere l'attualità e la potenza della parola e la suggestività e il simbolismo delle immagini."" -
Guerra e guerrieri. Discorso di Verdun
"La guerra è l'evento che ha dato la fisionomia al volto del nostro tempo"""". Così scriveva Friedrich Georg Jünger nel 1930 nello scritto """"Guerra e guerrieri"""", un breve saggio che è diventato fondamentale nel dibattito filosofico e politico novecentesco. In questo scritto l'autore tedesco tenta di mettere a fuoco il senso della guerra senza confini che era esplosa nel corso della Primo conflitto mondiale, ma che avrebbe sempre più dato forma alla esistenza degli uomini anche nei decenni a venire. Ancora oggi """"Guerra e guerrieri"""", oltre che una eccezionale testimonianza della mutazione dello natura della guerra avvenuta nel corso della Prima guerra mondiale, ci pone dinanzi all'immagine della violenza senza forma che caratterizza la vita contemporanea. A """"Guerra e guerrieri"""" segue il discorso che Ernst Jünger pronunciò nel 1979 nella città di Verdun per sancire una nuova amicizia tra la Francia e la Germania: il grande scrittore e filosofo, nonché eroe della Prima guerra mondiale, in poche righe ripensa alla sua vita in guerra e alla pace planetaria a cui oggi l'uomo deve aspirare come sua unica salvezza." -
Il vampiresco. Percorsi nel brutto
Eroe capovolto, mostro seduttore, mellifluo incantatore, oscuro e perturbante, il vampiro si offre allo sguardo estetico coprendosi il volto e scoprendosi soggetto artistico. Il saggio evidenzia la posizione occupata dalla categoria del vampiresco nei territori avvincenti del negativo artistico, seguendo le linee tracciate dal brutto nella sua secolare esistenza. Fra le pieghe dei materiali estetici e attraverso il rimosso che, in epoche diverse e in linguaggi alternativi, ha parlato all'uomo senziente, si scoprono inedite potenzialità e inesplorate soluzioni nel tentativo di fissare il camaleontico brutto in una definizione conclusiva. Filo conduttore, fatalmente rosso, è il sangue del vampiro. Lo stesso sangue che simbolicamente si annida nell'estetica della paura, che seduce attraverso un cadavere esposto nella necrocultura, che mistifica e si nasconde nel kitsch, che, esibito e ostentato nel pulp, scorre, ultimo baluardo di umanità, nelle vene dei cyborg. Il sangue del vampiro ci guida tra queste manifestazioni artistiche che, dinamiche, si muovono tra le polarità del positivo e del negativo, della vita e della morte, tra un sentire organico e un'estetica inorganica, indirizzandoci verso i territori incerti e sfumati di cui il vampiro è signore. -
L' essenziale per crescere. Educare senza il superfluo
I nostri figli soffocano di superfluo. Il marketing li ha adottati cullandoli dentro bisogni sempre più fasulli, e i genitori finiscono tiranneggiati senza più riuscire a fare scelte veramente educative. In un dialogo serrato fra una mamma-giornalista (Silvia Calvi) e un noto pedagogista (Daniele Novara) emerge l'importanza di educare all'essenziale scoprendo che i figli necessitano anzitutto di genitori che sappiano offrire risposte ai loro bisogni di crescita senza inutili fronzoli. Questo libro offre una mappa per diventare genitori sobri ma efficaci, capaci di fare squadra e di costruire un progetto educativo con coraggio e organizzazione. E restituisce ai genitori le priorità per crescere figli autonomi e liberi. -
Lasciar tracce: documentalità e architettura
Questo piccolo libro documenta una lectio magistralis tenuta da Maurizio Ferraris nel gennaio 2011 alla Facoltà di Architettura di Napoli e il dibattito che ne seguì. Argomento centrale è il rapporto tra la sua teoria della Documentalità e l'Architettura ma il libro testimonia anche di un complessivo ragionamento sull'arte, sul design, sull'architettura e sulla memoria, e costituisce quindi un primo tratteggio di una teoria del documento/monumento sub speciae architectura. Si tratta di uno di quei ""casi fertili"""" in cui la filosofia e il filosofo - come ha rilevato Roberto Casati si pongono delle domande su una certa disciplina cui la disciplina stessa non saprebbe rispondere con i soli propri mezzi e tali risposte possono consentire all'Architettura, antica disciplina, di progredire nelle sue specifiche ed autonome indagini sulla realtà e sul mondo. In questo senso potrebbe valere esemplarmente la nozione Heideggeriana di """"apertura-di-un-mondo"""", da intendersi come una luce (Lichtung) che rischiara i nessi fondamentali e continui tra la Theoria (Filosofia) e l'Arte (Architettura). Tutto questo in un'interpretazione """"realista"""" e """"fondata"""" della disciplina architettonica con un punto di vista generalista contro ogni specialismo settoriale o meramente tecnicista - in cui innanzitutto esistono delle verità inemendabili, dei fatti che vanno prima riconosciuti e solo poi interpretati."" -
I sensi del silenzio. Quando la scrittura si fa dimora
"Il silenzio abita la scrittura, la favorisce e ne ha bisogno. E' un'alleanza antica intramontabile. Raccontiamo meglio il mondo, le cose, noi stessi grazie a parole che svincolatesi dal silenzio sanno ritornarvi. La scrittura ci educa ad apprezzarne di più il valore. Nel fragore della vita, ci aiuta a coltivare e a difendere stati d'animo ignoti che soltanto nel silenzio possono emergere. Ignoti a chiunque non scriva e non ami il silenzio. Un Taccuino che, al contempo, ci invita a cercare luoghi e momenti di silenzio per scrivere di noi, della natura, degli altri. Per incontrarlo, per ricordare quegli istanti. Per riscoprire il piacere di scrivere.""""" -
Il silenzio
"Sono queste le tracce sul tema del """"Silenzio"""" che il poeta Franco Loi lascia nel suo incamminarsi verso questo luogo della decantazione dei suoni dove lo stupore, la sorpresa e l'incanto della parola prendono forma e ritmo. Un saggio, dei racconti e delle poesie che sanno come diventare all'unisono un coro di grazia e di luce.""""" -
Pause. Sette oasi di sosta sull'orizzonte del silenzio
Ci sono momenti in cui le parole non bastano. A volte sono troppo strette per contenere quello che si prova, immensamente più bello o drammaticamente più brutto rispetto a quanto si può esprimere. A volte sono troppo statiche per seguire i mutamenti improvvisi dell'animo, la rapidità dei pensieri. Si ammutolisce per amore, meraviglia, rimpianto, perdita, indignazione, passione... Sono questi i momenti in cui lasciar parlare il silenzio e ascoltare fra le pieghe dell'inespresso. Ci si affaccia a un confine, a una soglia, quel ""mentre"""", quell'attimo di sospensione (dal rumore, dall'abitudine a dire) in cui tutto può succedere e il silenzio può diventare scoperta, scelta comunicativa e azione, non del fare, dell'essere. Pronti a partire per un viaggio in cui contano soprattutto le fermate, e con insoliti compagni di avventura..."" -
Indignarsi è giusto
In ""indignarsi è giusto"""" si intrecciano due narrazioni: la ricostruzione delle radici e delle ragioni dell'indignazione e la proposta di una cultura politica """"non liberista"""". Il libro si articola in tre parti: inizia con la ricostruzione dei trent'anni della globalizzazione liberista; mette a fuoco la cesura storica rappresentata dalla grande crisi iniziata nel 2008; si conclude sottolineando l'esigenza e delineando la possibilità di un nuovo umanesimo. Nel corso del 2011 l'indignazione ha animato imponenti movimenti in Europa e nel mondo. Essa è provocata dal fatto che dopo anni di crisi vengono riproposte esattamente le stesse idee e le stesse politiche che hanno causato il deragliamento dell'economia mondiale: apologia del mercato, privatizzazioni, liberalizzazioni a oltranza. Perfino la guida dei governi viene ora affidata direttamente agli esponenti dell'establishment, in quanto """"tecnici dell'economia"""". Con la novità, rispetto agli anni che hanno preceduto la crisi, di un taglio radicale dei diritti sociali e della protezione dei cittadini. Il libro prospetta la possibilità di una via d'uscita. Nell'ultima parte, infatti, delinea le coordinate di una visione non liberista ed evidenzia le tracce, già esistenti, di un'altra risposta."" -
La generazione di Gesù Cristo nel Vangelo secondo Matteo. Vol. 4: Il regno dei cieli.
"Basiléia tôn ouranôn"""", """"regno dei cieli"""" non significa impero dei cieli, ma """"comunità dei cieli"""", nel linguaggio sacro di Israele """"comunità dei giusti"""". Una comunità rifiutata dalla """"generazione presente"""" di Israele e dalle città del """"secolo presente"""", accolta da chi vuol """"convertirsi"""" e crescere e guarda al """"secolo futuro"""". È la comunità della """"generazione di Gesù Cristo"""". L'evangelista sceglie alcuni fatti, affinché si conoscano due fra le sue molte e nuove cose adamiche, frutto di interpretazioni più adamiche di precetti antichi, facile da accogliere la prima, """"signore del sabato è il figlio dell'adamo"""", difficile l'altra, """"fratello, sorella, madre è chi fa la volontà del Dio"""". Sceglie anche sette severe parabole, a che le folle e i discepoli più facilmente capiscano, per descrivere il volto umano e adamico del Regno dei giusti." -
Teologia del nichilismo. I vuoti dell'uomo e la fondazione metafisica dei valori
Secondo F. Nietzsche, il nichilismo è lo ""smarrimento dei valori tradizionali - Dio, Verità, Bene - e lo scivolamento verso il trivellante sentimento del proprio nulla"""". In un mondo frutto del caso, l'uomo si ritrova senz'anima, destinato al niente della morte e senza un fine soprannaturale. Contro questo modo di concepire l'esistenza, si espongono a livello multidisciplinare (teologia, filosofia, psicologia, morale) non solo le contraddizioni interne del nichilismo, ma anche quelle dei suoi precursori (agnosticismo, materialismo, ateismo, scientismo, laicismo). Particolare attenzione viene data alla fondazione religiosa della libertà, della morale e dell'amore (contro il relativismo) e alla critica delle concezioni di Dio come Nulla e Ineffabile (misticismo, teologia negativa). Guidano lo studio il realismo e il pensiero cristiano, due prospettive che offrono risposte per superare le precarietà della vita (divenire, vuoto, male, angoscia) e intravedere la presenza dell'Assoluto. In Appendice, le classiche """"dimostrazioni dell'esistenza di Dio"""" esemplificano la perenne validità di una """"metafisica dell'essere"""" profondamente anti-nichilista.""