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Missione Firenze 1782-2012 canone inverso. Sindaci, podestà, gonfalonieri. La storia della città attraverso i suoi primi cittadini...
Un'accurata e vivace rassegna delle figure dei sindaci, gonfalonieri, podestà, commissari regi e prefettizi della città di Firenze. Nel tracciare un percorso a ritroso, che parte da Matteo Renzi e arriva fino al primo gonfaloniere Giuseppe Maria Panzanini (1782-83), gli autori ricostruiscono la storia della città con linguaggio semplice e ironico. I ritratti dei personaggi, che si soffermano sui loro principali successi nell'attività politica e professionale, sono accompagnati da curiosità e aneddoti legati alla storia politica ed economica, al costume, allo sport e alle tradizioni cittadine. Dal fallimento della Fiorentina nel 2002 all'attentato a Lando Conti, proseguendo con l'alluvione del '66 e la visita di Buffalo Bill ai tempi del sindaco Niccolini, il libro ci porta indietro in un passato spesso dimenticato, fatto di grandi personalità e delle loro memorabili storie. -
Misteri e sapori di Toscana. Dieci racconti e cinquanta ricette della migliore tradizione
Dalla Maremma al Casentino, dal Chianti alla Garfagnana, ogni zona della Toscana porta con sé un bagaglio di storie e leggende, in molti casi nate da fatti storici che s'intrecciano con la fantasia popolare. In questo libro Andrea Gamannossi prende spunto dai misteri della regione per confezionare dieci piccole storie di fantasmi, folletti, streghe e mostri marini, racconti capaci di destare la nostra curiosità e, qualche volta, di togliere il sonno. A questi seguono cinquanta ricette tradizionali per cucinare le pietanze più squisite del nostro territorio, come la zuppa alla volterrana o il pollo ruspante ripieno di castagne e prugne: piatti antichi e spesso poco conosciuti che ci faranno fare bella figura con qualsiasi ospite. Nell'insieme un coacervo di storie, colori e sapori antichi che tornano a affacciarsi nel mondo di oggi, vicende attuali che si intrecciano con episodi lontani nel tempo rievocando i miti del passato, ma anche misteri recenti mai svelati. Vecchio e nuovo, moderno e antico si miscelano fra loro formando una alchimia suggestiva come può essere solo la terra toscana. -
Orme di guerra. Lettere e cartoline dal fronte (1912-1919)
Mario Morelli, capitano medico durante la Grande Guerra, invia alla famiglia lettere, cartoline e fotografie, raccontando la vita quotidiana al fronte. La sua è una cronaca diretta dai luoghi del conflitto, animata da quel senso di patria e di dovere che permetteva di sopravvivere nonostante la fame, le privazioni, la morte degli amici, la lontananza dalle persone più care. Scorrono così le vicende dell'ospedale da campo, diretto dallo stesso Mario, gli avvenimenti nelle zone di guerra (con pochi riferimenti alle località a causa della censura), le vittorie e le disfatte, una su tutte Caporetto, e i momenti storici come la liberazione di Trieste dal temuto nemico. In questo racconto hanno grande spazio gli amici della famiglia Morelli, volti e voci provenienti sia dal fronte italiano che da quello libico, tutti autentici testimoni di un'epoca. -
Cinghiali e cinghialai di Toscana. Memorie di un cacciatore
Il mondo della caccia non ha segreti per Piero Cilotti, che ha dedicato una intera vita all'arte venatoria imparandone tradizioni e segreti. Dopo aver viaggiato per tutta Italia e aver conosciuto importanti proprietari terrieri, ha raccolto le sue memorie nel fortunato ""Dalle starne ai cinghiali"""" (Sarnus 2012) il cui successo lo ha incoraggiato a pubblicare questo secondo lavoro che, partendo dalla sue straordinaria esperienza di cacciatore di cinghiali, narra con stile accattivante i mutamenti economici, sociali e culturali avvenuti dagli anni '50 in poi nel nostro paese. Leggendo la sua storia ci immergiamo in un passato dimenticato, scoprendo usi e costumi di una civiltà ormai lontana dalla nostra in cui spiccano i molti personaggi che l'autore ha avuto modo di incontrare, e con sui spesso ha stretto legami di profonda amicizia. Ritroviamo così, nel racconto di una vita trascorsa tra """"cinghiali e cinghialai di Toscana"""", la testimonianza unica di un'epoca."" -
A Capua un papua che fa? Filastrocche sui nomi di persone e di città
Età di lettura: da 8 anni. -
Nonna raccontami. Il libro bianco della memoria
Figura importantissima nell'infanzia, dispensatrice di buoni consigli e portatrice di una profonda saggezza, la nonna è parte insostituibile della nostra vita. Eppure, spesso ci accorgiamo di non conoscere così bene quella signora che da bambini ci ha tenuto compagnia raccontandoci mille storie. Così è successo a Francesco Marini, che ha voluto rivolgere a sua nonna una serie di domande per scoprire qualcosa in più su di lei, e che oggi ci invita a fare altrettanto. Il risultato è questo libro a metà tra il diario e l'album di ricordi, con molti spazi lasciati in bianco che aspettano di essere riempiti. Tutto ciò che occorre sono una penna e una nonna che abbia voglia di raccontarsi, di parlarci di sé, di donarci qualcosa che resterà su carta per sempre, proprio mentre troppe storie del nostro passato vanno perdute. Le domande, pensate per ripercorrere la propria vita a partire dall'infanzia, formano una traccia che stimola la memoria, invitando a ripensare in modo ordinato il proprio passato anche attraverso sensazioni e sentimenti. Una parte del libro è riservata a un testo che può essere personalizzato con fotografie e disegni, un angolo dedicato a quei momenti particolari. -
La Bibbia dei poveri. Storia popolare del mondo
Leggende, racconti brevi, fiabe e aneddoti: in una parola ""novellette"""", briciole preziose di una forma di conoscenza antica come il mondo. Sono storie appartenenti alla tradizione orale che hanno percorso le civiltà nel tempo e nello spazio fino ad arrivare a noi per parlarci di uomini e donne, bambini e animali, angeli e diavoli, re e soldati. Lapucci ha raccolto questo materiale eterogeneo in un prezioso scrigno di espedienti e casi, situazioni, detti legati a vicende, esempi che, nella forma di una breve narrazione e con infinite varianti, costituiscono un patrimonio culturale comune. Tutti mattoni di un edificio fondato sull'esperienza collettiva, costruito con la saggezza dei secoli e cementato con l'ironia, tutte pagine di una semplice e suggestiva Bibbia dei poveri."" -
Nonno raccontami. Il libro bianco della memoria
"Nonno, ricordi la casa dove vivevi da bambino? Quanti eravate in famiglia? Mi racconti la tua prima vacanza?"""" Dopo """"Nonna raccontami"""", non poteva mancare il """"libro bianco"""" dedicato al nonno. 90 domande e tanti spazi vuoti da riempire per raccogliere in modo organizzato e personalizzato i racconti di tutti i nonni, i ricordi, le memorie, i pensieri, i sentimenti, i desideri mai confessati: un patrimonio da conservare e tramandare, scritto a mano con un'impronta personale, in grado di resistere nel tempo. Una storia unica per un uomo unico, un'occasione per conoscere meglio una persona speciale." -
Glossari e glossarietti del vernacolo di colle di Val d'Elsa
Il volume recupera e sottrae allo scorrere del tempo espressioni, vocaboli e modi di dire di una lingua vivace e genuina, il colligiano, un bene prezioso da conservare e tutelare oggi come non mai. E a rivivere attraverso la lingua sono anche le tradizioni e i costumi degli abitanti di Colle, quelli di un passato che, adesso, non è più così lontano. A cura di Olimpio Musso, con la collaborazione di Meris Mezzedimi, Anna Tempesti, Alessandro Malandrini e Franco Gelli. -
T'amo, o pio bo', in riva a Rio Bo. Le poesie celebri rivedute e (s)corrette
"Tre casettine dai tetti aguzzi, un verde praticello, un vigile cipresso, un esiguo ruscello: Rio...Rio...Boh!- T'amo o pio bove?- E mite un sentimento!La nebbia a gl'irti colli?- Piovigginando sale! Bravi, vedo che avete studiato: il libro è dedicato a queste poesie, quelle che ci hanno spiegato a scuola. Poesie un po' polverose, finite in soffitta, come quelle di Carducci; poesie più attuali, come quelle di Ungaretti e di Montale; versi immortali, come quelli di Dante e Leopardi. Poesie belle e poesie meno belle, ma accomunate da una cosa: ci piacessero o meno, ci è toccato studiarle, magari a memoria, e spesso di malavoglia. E allora perché non tirarle di nuovo fuori e sdrammatizzarle ridendoci un po' sopra? Potrebbe essere l'occasione per riscoprirle! T'amo, o pio ippopotamo; e mite un sentimento al cuore tu m'infondise, immoto nella mota, sprofondi."""" Età di lettura: da 10 anni." -
L' angelo dello zoo
"Ippy e Trippa decisero che non sarebbero mai andati in Africa. La vita allo zoo non era poi così male: sì, certo, non avevano un intero fiume dove sguazzare per tutto il tempo che volevano, ma erano sempre circondati da amici come Egisto o come tutti i piccoli visitatori che ogni giorno sostavano davanti al loro recinto"""". Età di lettura: da 7 anni." -
Ombre e luci di una vita
Nata negli anni Trenta nei pressi di Firenze in una famiglia agiata, Nicoletta è destinata a condurre una vita piena di svolte ed eventi inattesi, a volte lieti, altre traumatici, a viaggiare per il mondo, a conoscere personaggi in vista.La sua storia passa per il conflitto mondiale, quindi il dopoguerra e la perdita di molti privilegi, un primo matrimonio conclusosi con la morte prematura del marito Carlo e un secondo, quello con l'americano Craig, diverso ma altrettanto indimenticabile. Nel susseguirsi di momenti allegri e altri di profonda sofferenza, resta costante l'amore per la pittura, una pittura paesaggistica istintiva, oltre ogni tendenza e corrente artistica, che le regalerà emozioni sempre nuove e che la porterà al successo. L'autrice, che oggi vive negli Stati Uniti, ripercorre il suo passato con lucidità e senso della narrazione, partendo dalla propria esperienza per dipingere i grandi cambiamenti avvenuti nel suo mondo. -
Fra l'Arno e la strada
Giunto alla soglia della vecchiaia e consumato dalla malattia, Libero parte per la sua ultima avventura in compagnia di uno spinone e del suo fucile. La meta sono i boschi dove ha passato gran parte della propria giovinezza e dove potrà dedicarsi ancora una volta alla caccia, la sua vera passione. L'attesa della preda diventa occasione per un viaggio nel ricordo, e il protagonista ripercorre le tappe più importanti della propria esistenza, dal primo incontro con la futura moglie al trasloco nella casa sulle rive dell'Arno, dagli anni della guerra ai giorni terribili dell'alluvione del '66. Al centro delle sue riflessioni anche il rapporto coi familiari, in particolare la figlia, con la quale intrattiene un rapporto fatto di mille incomprensioni ma anche di un affetto sconfinato. Alla fine del viaggio, qualcosa in Libero è cambiato: riuscirà a vedere la vita con occhi diversi? -
Adagi ma non troppo
Cosa significa realmente ""ciao""""? Perché si dice """"vecchio come il cucco""""? E che vuol dire """"avere la coda di paglia""""? In questa raccolta di centoquaranta adagi, proverbi, modi di dire, aforismi e curiosità legati alla cultura toscana, l'autore ci insegna l'origine, spesso sorprendente, delle espressioni tipicamente fiorentine (""""reggere il moccolo"""" o """"essere ridotti al lumicino"""") e di altre locuzioni, ormai di uso comune, che risalgono all'antichità o al Medioevo. Un'antologia brillante e curiosa che ci porterà dentro i fatti, le situazioni, le vicende storiche che hanno fatto nascere il nostro linguaggio quotidiano."" -
Il diario di una cicogna. Il libro bianco della memoria
Quante volte, in età adulta, qualcuno ci ha chiesto in quale giorno della settimana siamo nati, o magari a che ora, o quanto pesavamo, e non abbiamo saputo rispondere? Ci ricordiamo tutti come si chiamava il nostro primo compagno di banco, oppure a quanti mesi abbiamo cominciato a camminare? Molto spesso nemmeno i nostri genitori conoscono la risposta, anche perché l'infanzia vola via come un soffio di vento. E allora perché non scrivere un diario per i nostri figli, uno scrigno prezioso dove raccogliere notizie, fotografie, sensazioni? Questo ""libro bianco"""" è fatto di domande e spazi vuoti da riempire, come una galleria di ricordi che accompagna il bambino dai mesi precedenti alla nascita fino al primo anno di scuola elementare. Per conservare immagini, momenti speciali e tanti particolari che col tempo rischiamo di dimenticare."" -
Artusi 2015. Le più famose ricette della tradizione italiana scelte e organizzate secondo natura e calendario
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene è il libro più famoso e letto sulla cucina italiana. Ma ""l'Artusi"""", come è conosciuto ai più, non è solo un prezioso ricettario, quanto una testimonianza del legame profondo che unisce natura e cultura. Questo calendario di ricette, una per ogni giorno dell'anno, scelte dalla collezione artusiana, nasce dalla volontà di recuperare l'antico rapporto che lega il cibo alle stagioni, rispettando l'alternanza e la varietà delle pietanze. Settimana dopo settimana, un articolato programma alimentare ci orienterà negli acquisti e ci farà vivere in maniera positiva l'impegno della preparazione del pranzo e della cena. Un ricettario dunque, ma anche un omaggio al grande Pellegrino Artusi e un regalo imperdibile per chi ha dimenticato la cultura storica, linguistica, letteraria e patriottica che è alla base della nostra cucina."" -
Natale in famiglia. Ricordi, tradizioni, miti, storia, curiosità e dolci ricette della più bella festa del mondo
Natale è una festa di tutti, ma in particolare dei bambini. Ognuno di noi vive questa ricorrenza in maniera personale, ma i più piccoli sono i primi a entusiasmarsi per l'atmosfera magica, per gli addobbi e i regali. Riscoprire le tradizioni natalizie può aiutarci a ricreare quel senso di intimità e calore che da sempre contraddistingue il 25 dicembre, aiutando i nostri figli a comprendere l'essenza più vera di questa festività. Per questo l'autrice ci parla dell'albero e del presepe, del vischio e dell'agrifoglio, di Gesù e di Santa Claus. E ancora, scorrendo le pagine di questo libro troviamo novelle e leggende natalizie, ricette di dolci e leccornie, poesie e filastrocche da leggere per trascorrere in famiglia le ore più liete dell'anno. -
Le strade dei santi a Firenze. Storie, miracoli, leggende di uomini con l'anima pervasa da immensa spiritualità
I beati, i santi, di conseguenza la venerazione e il loro culto, hanno ispirato il fiorire delle così dette feste calendariali, patronati, nonché di antichi saggi proverbi, ma si sono anche indirizzati verso quelle istituzioni sociali, come gli ospedali, la nascita delle chiese, conventi, opere d'arte, musicali e letterarie. Abbiamo così creduto di far conoscere le vite e perché no, le leggende legate a questi 112 personaggi, uomini e donne che, oltre ad essere stati venerati, hanno rappresentato, anche le loro località di origine. In questo testo che, forse potremmo considerare, non una guida agiografica, anche se in questo caso, suonerebbe come terminologia un po' riduttiva nei loro confronti, non dobbiamo però perdere di vista che ai nostri protagonisti, sono anche dedicate strade, piazze, in tutte le toponomastiche comunali, proprio per l'importanza storica che hanno occupato in questi due millenni... -
Le zie di san Godenzo
Grazie a un'eredità inaspettata Elena viene a conoscenza della terribile vicenda di Giacomo. Niente può riuscire a cancellare ciò che è stato, ma una sua particolare decisione sarebbe in grado di addolcire l'ultimo scorcio di esistenza dell'uomo. Due zie, mancato punto di partenza, potrebbero chiudere il cerchio di una vita minata quasi da subito dall'incomprensione, dall'ignoranza e dall'aridità di affetti, vissuta all'interno di una struttura imposta, nella patria dei respinti, nel pozzo dei dimenticati, dove il cuore entra in rapporto con se stesso e con quello di altri sgraditi al mondo. Ma è dal comune patire che si genera l'umana compassione, e l'ascolto, il silenzio, l'attenzione ai gesti sono le tessere di quel mosaico complesso e infinito che segna il tempo delle giornate. Poi, improvvisamente, tutto può ricominciare. -
Detti e parole della terra di Prato. Fra paesaggi, monumenti e ricette
A Prato se sei un po'ingenuo ti chiamano barbòcchio, o peggio babbalèo. Se sei un poco di buono, gnorànte o mànfano. Se al contrario hai dei numeri, dovranno ammettere che sei un gànzo. Dietro agli appellativi, ai detti e alle espressioni più o meno colorite del dialetto pratese è racchiuso un modo di vivere e sentire, un insieme di usi e tradizioni che vengono da lontano nel tempo e di cui ancora oggi c'è traccia. Petracchi, che ha studiato per anni storia, cultura e abitudini della sua città, ci fa fare un tuffo nel passato con questo dizionario arricchito da ricette tradizionali, cartoline e immagini d'epoca, per rivivere la Prato dei nostri antenati e conoscere meglio quella dei giorni nostri.